I cinque dettagli più importanti che molti osservatori hanno tralasciato della visita di Lavrov in Brasile, di ANDREW KORYBKO
Il viaggio di Lavrov ha evidenziato il ruolo significativo che la Russia attribuisce al Brasile quando si tratta della dimensione latinoamericana della grande strategia di Mosca. La retorica di entrambe le parti è stata positiva, ma resta da vedere se alla fine ne uscirà qualcosa di concreto, che sarà determinato in gran parte dalla partecipazione o meno di Lula al Forum economico internazionale di San Pietroburgo di quest’anno, tra meno di due mesi, come è stato appena invitato a fare.
L’ultima visita del ministro degli Esteri russo Lavrov in Brasile è andata esattamente come ci si aspettava, con la promessa di un’espansione globale della cooperazione tra i due Paesi BRICS, ma ci sono stati anche cinque dettagli molto importanti che sono sfuggiti alla maggior parte degli osservatori. Il primo è che il comunicato stampa ufficiale brasiliano ha informato tutti che l’anno scorso il commercio bilaterale ha raggiunto il record storico di 9,8 miliardi di dollari, che si è verificato interamente sotto il mandato del predecessore di Lula, Bolsonaro.
Questo fatto contraddice la narrazione della comunità Alt-Media secondo cui l’ex leader sarebbe stato un burattino degli Stati Uniti, poiché nessun mandatario di questo tipo avrebbe mai portato il commercio con la Russia al livello più alto mai raggiunto, soprattutto nel contesto della guerra per procura tra NATO e Russia in corso in Ucraina nell’ultimo anno. La base su cui entrambe le parti si sono impegnate a rafforzare ulteriormente i loro legami è stata quindi parzialmente costruita da Bolsonaro, che a sua volta ha proseguito la traiettoria che Temer e Rousseff hanno mantenuto dai primi due mandati di Lula.
In secondo luogo, l’espressione di gratitudine di Lavrov “ai nostri amici brasiliani per la corretta comprensione della genesi di questa situazione e per il loro sforzo di contribuire alla ricerca di modi per risolverla”, riportata nella trascrizione ufficiale del Ministero degli Esteri russo della sua dichiarazione congiunta, ha un significato più profondo. Il testo dà credito a un rapporto trapelato di recente secondo il quale il suo Paese approva l’ottica della retorica pacifista di Lula, ma ciò non significa che ne approvi la sostanza.
A questo proposito, il terzo dettaglio è il tempo che il diplomatico russo ha dedicato a spiegare la posizione di Mosca nei confronti del conflitto e il desiderio di vederlo finire “il prima possibile”. Ciò segue la condanna della Russia da parte di Lula nella sua dichiarazione congiunta con Biden, il voto del Brasile a sostegno di una risoluzione antirussa dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e poi la menzogna di Lula, proprio il giorno prima del viaggio di Lavrov, sul presunto disinteresse del Presidente Putin per la pace. Di conseguenza, le sue parole possono essere viste come una risposta educata a questi sviluppi precedenti.
In quarto luogo, la riaffermazione del sostegno di Lavrov al previsto seggio permanente del Brasile al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dimostra la de-ideologizzazione delle relazioni della Russia con l’America Latina, soprattutto dopo la summenzionata ostilità politica di Lula e i suoi piani riferiti di lanciare una rete di influenza globale con i Democratici statunitensi. Anche se la Cina e gli Stati Uniti sono i due partner più importanti del Brasile nella grande strategia di Lula, la Russia può ancora aiutarlo a portare avanti il loro obiettivo comune di accelerare la transizione sistemica globale verso il multipolarismo.
Infine, l’omologo di Lavrov ha confermato di aver trasmesso a Lula l’invito del Presidente Putin a partecipare al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) a metà giugno, invito che, secondo quanto riportato dalla TASS, è stato esteso per la prima volta durante il viaggio a Mosca del suo principale consigliere di politica estera il mese scorso. Lula si era già impegnato a non visitare né la Russia né l’Ucraina a causa del conflitto in corso e la Corte penale internazionale ha chiesto al Brasile di arrestare il Presidente Putin se dovesse mai recarsi in quel Paese, quindi non è chiaro se Lula accetterà l’offerta.
Quest’ultimo dettaglio del viaggio di Lavrov in Brasile è di gran lunga il più importante, poiché è un modo intelligente ed educato per valutare la sincerità delle intenzioni dichiarate da Lula di continuare a costruire legami con la Russia nonostante le pressioni degli Stati Uniti. Naturalmente può dire che ci sono i cosiddetti “conflitti di programmazione” o magari dichiarare di essere malato proprio prima della partenza per San Pietroburgo, ma il punto è che questo dimostrerà se Lula è seriamente intenzionato a mettere in pratica tutto ciò che Lavrov e il suo omologo hanno discusso.
Nel complesso, il viaggio di Lavrov ha evidenziato il ruolo significativo che la Russia attribuisce al Brasile quando si tratta della dimensione latinoamericana della grande strategia di Mosca. La retorica di entrambe le parti è stata positiva, ma resta da vedere se alla fine ne uscirà qualcosa di concreto, che sarà determinato in gran parte dalla partecipazione o meno di Lula allo SPIEF di quest’anno tra meno di due mesi. Nel frattempo, si prevede che gli Stati Uniti eserciteranno la massima pressione per indurlo a non partecipare, quindi è difficile prevedere cosa farà.
https://korybko.substack.com/p/the-five-most-important-details-that
Il sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure
PayPal.Me/italiaeilmondo |
Su PayPal è possibile disporre eventualmente un pagamento a cadenza periodica, anche di minima entità, a partire da 2 (due) euro (ho scoperto che pay pal prende una commissione di 0,38 centesimi)