PETER NAVARRO E I GLOBALISTI, a cura di Gianfranco Campa

Nei numerosi articoli e podcast sulle vicende politiche e sull’aspro scontro che contrappone una vecchia classe dirigente arroccata ed una nuova in via di formazione negli Stati Uniti ci siamo soffermati soprattutto sulle dinamiche di questo conflitto e sulle forze in campo. Con il commento all’intervento di Peter Navarro si intende sottolineare un degli aspetti alla base di queste dinamiche: la destabilizzazione della formazione sociale statunitense e della sicurezza militare legate al processo di globalizzazione e all’ambizione di dominio unipolare e la conseguente reazione_Giuseppe Germinario

 

 

PETER NAVARRO RIVOLGE UN MONITO AI GLOBALISTI

 

Peter Navarro, il principale consigliere sui trattati internazionali di Donald Trump, ha rivolto un pressante monito diretto ai rappresentanti di Wall Street e ai globalisti mondiali: non interferire nei colloqui in atto fra l’amministrazione Trump e i Cinesi sulla rinegoziazione dei trattati economici e sull’imposizione di nuovi pesanti dazi sui prodotti cinesi.

Le parole di Navarro non devono sorprendere, poiché il Professor Navarro è personalmente coinvolto in una battaglia che ormai conduce da molti anni sui pericoli della globalizzazione, in particolare per l’aspetto relativo al rapporto commerciale tra Stati Uniti e Cina.

La battaglia per il riposizionamento nel rapporto commerciale fra i vari paesi del mondo e gli Stati Uniti è una priorità della Casa Bianca di Trump. Termini come nazionalismo si sovrappongono al globalismo. Peter Navarro è la punta di lancia in questo scontro fra Wall Street, cioè i globalisti, e Main Street, cioè i nazionalisti.

Negli ultimi decenni, Wall Street, con il supporto della Camera di Commercio Americana, ha cannibalizzato Main Street a scapito del profitto, riducendo in cenere l’industria manifatturiera americana. Le politiche economiche di Wall Street sono diametralmente opposte a quelle di Main Street. Questo potere intrinseco di Wall Street è l’epicentro delle cosiddette “fogne di Washington”.

Lo scorso Venerdì, parlando al CSIS (Center for Strategic and International Studies) per oltre un’ora, Navarro ha sottolineato le problematiche degli scambi commerciali con la Cina e soprattutto come i banchieri di Wall Street e i manager di hedge funds stanno ostacolando i tentativi di ricalibrare il rapporto con la Cina da parte dell’amministrazione Trump. Le parole di Navarro indirizzate a queste entità sono state durissime, al limite della minaccia.

Qui sotto trovate la traduzione di un estratto di tre minuti, estrapolato dall intero intervento di Navarro. Intervento che ha suscitato molto scalpore in certi ambienti americani.

 

https://www.c-span.org/video/?c4759972/peter-navarro-billionaire-globalists-pushing-white-house-cut-trade-deal-china

 

https://www.youtube.com/watch?v=k7SkF6bbSkE

 

QUESTO RAPPORTO IDENTIFICA CON LA MASSIMA CHIAREZZA UNA MINACCIA ALLA BASE INDUSTRIALE DELLA DIFESA  USA:  QUESTA E’ LA VISIONE DEL DOD (Dipartimento di Difesa) E DEGLI ALTRI ELEMENTI DI QUESTO GOVERNO, ED E’  MOLTO DIVERSA DA QUELLA DEI BANCHIERI DI WALL STREET E DELLE ÉLITE GLOBALISTE. CONSIDERATE PER ESEMPIO LA DIPLOMAZIA OMBRA TRA U.S. E CINA CHE VIENE ATTUATA DA UN GRUPPO INDIPENDENTE, AUTO PROCLAMATOSI ALTERNATIVO AL GOVERNO AMERICANO, COMPOSTO DAI BANCHIERI DI WALL STREET E DIRIGENTI DI HEDGE FUNDS. NEL QUADRO DI UNA OPERAZIONE DI INFLUENZA DEL GOVERNO CINESE, MILIARDARI GLOBALISTI  ESERCITANO UNA FORTISSIMA PRESSIONE A 360° SULLA LA CASA BIANCA IN PREVISIONE DEL G20 IN ARGENTINA. LA MISSIONE DI QUESTI AGENTI UFFICIOSI DEL GOVERNO CINESE, PERCHÉ  E’ QUESTO CHE SONO, E’  FORZARE IL PRESIDENTE A FIRMARE UN ACCORDO. SU QUESTO, DUE PUNTI DEVONO ESSERE CHIARI: IL PRESIDENTE DONALD TRUMP HA FATTO UN LAVORO INCREDIBILE SUGLI ACCORDI COMMERCIALI, HA AVUTO ANCHE IL CORAGGIO E LA SAGGEZZA DI RESISTERE ALLE ELITE GLOBALISTE, DI RESISTERE AI PAESI CHE SI IMPEGNANO IN PRATICHE COMMERCIALI SLEALI, SCAMBI INEGUALI, ALTI DAZI, USANDO IL MONDO – USANDO IN PARTICOLARE GLI STATI UNITI – COME LA BANCA DEL MONDO. E PRODUCENDO UNO SBILANCIO COMMERCIALE, PERCHÉ’ QUESTO FANNO, OGNI ANNO UNO SBILANCIO COMMERCIALE DI UN TRILIONE DI DOLLARI. QUESTO È UN PURO E SEMPLICE TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA ALL’ESTERO: POSTI DI LAVORO, FATTORI PRODUTTIVI E SOLDI. DONALD TRUMP HA FATTO UN LAVORO INCREDIBILE, AFFRONTANDO QUESTA REALTA’, E SE IN PASSATO NON HA AVUTO BISOGNO DELL’AIUTO DI WALL STREET; NON HA AVUTO BISOGNO DELL’AIUTO DI GOLDMAN SACHS, ANCOR MENO NE HA BISOGNO OGGI. QUANDO QUESTI PSEUDOAGENTI STRANIERI SENZA TESSERA SI DANNO A QUESTO TIPO DI DIPLOMAZIA – COSIDDETTA DIPLOMAZIA, – NE VIENE PREGIUDICATA LA FORZA DEL PRESIDENTE E LA SUA POSIZIONE NEGOZIALE. NIENTE DI BUONO PUO’  VENIRE DA QUESTO. SE E QUANDO CI SARA’ UN ACCORDO, SARÀ ALLE CONDIZIONI DEL PRESIDENTE DONALD TRUMP, NON A QUELLE DI WALL STREET. SE  WS E’ COINVOLTA E CONTINUA AD INTROMETTERSI IN QUESTO NEGOZIATO, SE NE SENTIRA’ IL CATTIVO ODORE INTORNO A QUALSIASI ACCORDO VENGA PATTUITO. AVRA’ LA FIRMA DI  WALL STREET. RIVOLGO UN PRESSANTE INVITO A QUESTI PSEUDOAGENTI A DESISTERE. NON NE PUÒ ‘VENIRE NIENTE DI BUONO. SE VOGLIONO FARE DEL BENE, SPENDANO I LORO MILIARDI A DAYTON, OHIO, NELLE CITTA’ INDUSTRIALI D’AMERICA, DOVE ABBIAMO BISOGNO DI FAR RINASCERE LA NOSTRA MANIFATTURA DI BASE  E RISOLVERE L’EPIDEMIA DI DIPENDENZE DA OPPIOIDI CHE HANNO CREATO DELOCALIZZANDO LA NOSTRA PRODUZIONE.”

IDENTIFIED THREAT TO AMERICA’S DEFENSE INDUSTRIAL BASE. NOTHING CAN BE CLEARER IN THIS REPORT. THIS IS A VERY DIFFERENT VIEW THAT DOD AND OTHER ELEMENTS OF THIS GOVERNMENT HAVE BEEN THE WALL STREET BANKERS AND GLOBALIST ELITES. CONSIDER THE SHADOW DIPLOMACY THAT IS NOW GOING ON BY A SELF-APPOINTED GROUP OF WALL STREET BANKERS AND HEDGE FUND MANAGERS BETWEEN U.S. AND CHINA. AS PART OF A CHINESE GOVERNMENT INFLUENCE OPERATION, GLOBALIST BILLIONAIRES ARE PUTTING THE FULL COURT PRESS ON THE WHITE HOUSE IN ADVANCE OF THE G20 IN ARGENTINA. THE MISSION OF THESE UNREGISTERED FOREIGN AGENTS, THAT’S WHAT THEY ARE, UNREGISTERED AGENTS TO PRESSURE THIS PRESIDENT INTO SOME KIND OF A DEAL. TWO POINTS HAVE TO BE MADE CLEAR ABOUT THIS. PRESIDENT DONALD TRUMP HAS DONE AN INCREDIBLE JOB — INCREDIBLE JOB ON TRADE. HE HAS HAD THE COURAGE AND WISDOM TO STAND UP TO THE GLOBALIST ELITES, TO STAND UP TO THE COUNTRIES OF THE WORLD THAT ARE ENGAGING IN UNFAIR TRADE PRACTICES, NONRECIPROCAL TRADE, HIGH TARIFFS, USING THE WORLD — USING THE UNITED STATES AS THE BANK OF THE WORLD. RUNNING UP A TRADE DEFICIT EVERY YEAR BECAUSE THEY DO THAT OF OVER A HALF $1 TRILLION. THAT IS A PURE TRANSFER OF WEALTH ABROAD. JOBS, FACTOR, AND MONEY. DONALD TRUMP HAS DONE AN AMAZING JOB OF ADDRESSING THAT ISSUE AND HE DIDN’T NEED THE HELP OF WALL STREET, HE DIDN’T NEED THE HELP OF GOLDMAN SACHS AND HE DOESN’T NEED IT NOW. WHEN THESE UNPAID FOREIGN AGENTS ENGAGE IN THIS KIND OF DIPLOMACY, SO CALLED DIPLOMACY, ALL THEY DO IS WEAKEN THIS PRESIDENT AND HIS NEGOTIATING POSITION. NO GOOD CAN COME OF THIS. IF AND WHEN THERE IS A DEAL, IT WILL BE ON PRESIDENT DONALD TRUMP’S TERMS NOT WALL STREET’S TERMS. IF WALL STREET IS INVOLVED AND CONTINUES TO INSINUATE ITSELF INTO THESE NEGOTIATION THERE WILL BE A STENCH AROUND ANY DEAL THAT IS CONSUMMATED. IT WILL HAVE THE FACTS OF WALL STREET. I WOULD URGE THESE AGENTS TO STAND DOWN ON THIS ISSUE. NO GOOD CAN COME OF IT. IF THEY WANT TO DO GOOD, SPEND THEIR BILLIONS IN DAYTON, OHIO, IN THE FACTORY TOWNS OF AMERICA, WHERE WE NEED A REBIRTH OF OUR MANUFACTURING BASE  AND TO THE OPIOID CRISIS WHICH I HAVE TO CREATE BY OFF SHORING OUR PRODUCTION.

Trump dovrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping a Buenos Aires, in Argentina, alla fine di novembre a margine di un summit dei leader del G20 per discutere di una possibile via d’uscita dalla loro sempre più intensa guerra commerciale.