Italia e il mondo

L’Occidente ha già perso_di WS

Questo dibattito   solleva   riflessioni interessanti che meriterebbero tutte un commento  approfondito , ma  qui  commenterò solo   quelle più importanti :  cosa  hanno in testa  di fare  gli U$A   a parte la guerra    a  “ tout le monde “, ma  soprattutto, hanno  gli U$A una idea  delle implicazioni ultime     della  somma   delle loro  azioni ?

Perché    “l’occidente” ha  già perso  e qui  ora  si tratterebbe  solo  di “gestire  il danno”.

 Nella sua “ Arte   della guerra “ Sun Tzu   scrisse  “ In guerra  chi conosce  se  stesso   e il proprio nemico  alla  fine  vincerà,  chi conosce  se  stesso    ma non il proprio nemico    potrà  vincere   come perdere, ma  chi non conosce nemmeno  se stesso  invece  perderà  sicuramente.

Questo   dovrebbe   essere il principio   zero  della  geopolitica e ovviamente   se  tutti  conoscessero  “se  stessi  e il proprio nemico “ la guerra non ci sarebbe mai  e   nel mondo  regnerebbe   “l’  armonia “ che non  a caso è  l’ aspirazione   base   della visione politica   cinese , una cosa  confermata  dal fatto  che la Cina   in oltre  2000 anni   della  sua  storia non abbia  mai  annesso   nulla   se non  gli  invasori  della Cina , mongoli o manciuriani   che  fossero.

Che è la fine  che  adesso   rischiano    anche i “nasi lunghi”  che  incautamente  sono  andati  ad “ infastidirla ” un paio  di secoli  fa,   pensando  che  fosse un’  altra   “facile preda” e   facendo così  l’  errore  che  il  giovane  cadetto  Buonaparte   aveva  già capito    quando  scrisse   a margine  del suo libro  di  geografia  alla  scuola militare :“  guai a noi  quando   si risveglierà la Cina”.

 Gli è  appunto   che il  vero problema  de “ l’ occidente”,  quantomeno  da dopo il 1945, è  “non conoscere  se stesso”, e   che nella  propria   hybris   le élites americane  sono  andate  ad    aggredire    popoli  che “non conoscevano”   con  guerre    facili  da  gestire, anzi , pure arricchendocisi   sopra a spese  dei PROPRI popoli,    massacrando i “nativi”   con  la propria  superiorità   tecnologica     come nelle  “guerre indiane”, epperò  stavolta non riuscendo   poi  a vincerle.

Ma  a quelle  élites       vincerle non  serviva.  Le loro guerre  servivano  solo a farci  soldi  sopra  ed  ad ammonire  il mondo , “  guardate che cosa possiamo  farvi , quindi   obbediteci !”

Il problema è venuto    quando   qualcuno   che  invece non era un baluba    ha detto  “ io non obbedirò”.

E   qui  è avvenuto il classico  errore : “ fare la guerra ad un nemico  che non si conosce”.

Non solo,  “ il nemico “ lo  hanno  pure  minacciato  di annichilimento ,   ponendo così la guerra  su di un livello esistenziale,  cioè   ad  un livello  che poi  se non riesci a vincere il nemico,   sei tu  che  dovrai morire , quantomeno  “politicamente”.

E   peggio ancora.

Non conoscendo nemmeno  quale  fosse la base  del proprio potere,    le élites  occidentali   avevano  pure  già da  tempo, direi dal 2001,  dichiarato  guerra  ai propri popoli  facendo così  ANCHE il classico  errore  “ tedesco”  della  “  guerra  su due fronti”, con un  fronte  “interno”  e uno “esterno”.

Ma mentre  per i tedeschi  spesso   la “guerra su due fronti”  poteva     essere inevitabile,  per l’ elites   occidentale    è stata  pura hybris;  si sono  credute  così tanto  “padrone   del mondo”, da  fare una cosa  che non si era mai  vista  prima   in nessun  “impero :  liquidare la base del proprio potere    perché  ritenuta  ormai inutile   e “troppo costosa”.  

 E il disastro  de “l’ occidente”, come ormai  qualche  “illuminato”   adesso  comincia a sospettare,   viene   proprio  dal “fronte interno”  ed    era  già lì nei NUMERI di 25  anni  fa,   ben prima       che  questi  pazzi    non andassero farselo   certificare  anche   da un “nemico  esterno”.

L’ elite occidentale  infatti aveva  già perso    quando   Putin  gli ha detto in faccia    a Monaco  “ io non  vi obbedirò più”.

 Perché  lui  allora la realtà dei “numeri”  l’aveva  già vista   e  non solo aveva  valutato   correttamente    la traiettoria  autolesionistica   de “l’ occidente” ,   ma addirittura  la sua  ribellione   era  sostanzialmente  un “avvertimento” a    quelli  che ancora   in occidente  potevano   essere   ragionevolmente  “sobri”  e  nei posti giusti  per  “ fermare il declino”.

La platea  di Monaco    rise  e non raccolse  “l’ avvertimento” .   E  già questo  solo  fatto   era  la certificazione   della inevitabilità  del   declino, perché   nessun dirigente o   diriniente  o digerente,  fate  voi, lì presente     ebbe  l’ intelligenza e il  coraggio   di raccoglierlo; alla fin fine erano  stati già tutti   selezionati    ad  essere   conformi  ai desiderata  dei loro padroni.

 E  così  nel ‘21 quando  questo  Colby , “ er mejo fico  der bigonzo”, per  dirlo  come dicono a Roma ,   ancora   poteva pensare  di poter  vincere  la  guerra con la  Cina   mentre  “l’ occidente”  preparava  la guerra  con la Russia,   quel  suo progetto   già allora era fallito , come   già  scritto  da anni  da un  privato    analista  russo-americano   con le sue sole  fonti  “free” 

https://www.claritypress.com/product/the-real-revolution-in-military-affairs/

 con concetti  che   egli aveva    già  da  anni   ancor prima  riportati  e discussi nel  suo blog.

Ora  a Colby ,  constatata   la bella  capocciata  “ convenzionale”  presa  in Ucraina,   pare gli sia  venuto il   dubbio  che forse  addirittura   con la Cina la capocciata potrebbe  essere anche peggiore.

 D’altronde  anche  illustri  analisti  militari ora ci  riportano    che la Cina, oltre  che una spaventosa     capacità produttiva,   abbia    modernissime   armi ed in numero già   tanto grande    da rendere molto  probabile  per gli U$A   ANCHE  una sconfitta nel Pacifico.

E  veniamo  qui  ad una  domanda che  forse  qualcuno  si  sarà fatta :   perché la Cina   in questo ultimi  anni  fa parate militari  sempre più grandiose per mostrare  tutta la sua “armeria”?.

Beh  se a qualcuno interessa   glielo  dico io: per lo stesso motivo  delle  grandiose parate  russe    degli anni ‘ 10.

E’    forse questa  una  strategia ?  Non  consiglia infatti     Sun Tzu     di “  apparire   debole  quando  sei forte   e  forte  quando  sei  debole “?   E così è oggi forse  “debole” la Cina  e  vuole invece  apparire “forte”, come  gli “strateghi”  NATO  pensavano  allora  della  Russia ? 

Forse che nessuno in Cina   ha letto Sun Tzu?

No , non è STRATEGIA ,  è   ETOLOGIA  ,  ed il messaggio etologico  è :  NOLI ME TANGERE, perché  io posso farti “molto male” .

E  non è una minaccia  ma   un  avvertimento “ amichevole” . Una  cosa   che la Russia  ha cessato di fare  più o meno    quando Martyanov  ha scritto il suo libro , cioè  quando l’ elite  russa  ha  raggiunto  la  convinzione certa  che  la guerra  era inevitabile  e  che   “mostrare le armi “  non sarebbe più  servito a nulla.

Perché  Putin come Xi  ha lo stesso problema :    portare  alla  ragione  un popolo  pazzo , maligno e  megalomane armato di  bombe  nucleari  e pure  totalmente  asservito  ad un “piccolo popolo”  ancor più  pazzo , maligno  e  megalomane.

 Putin e Xi ce  la faranno ? Io  dico  da  sempre  che in questo  non c’è alcuno motivo  per essere ottimisti,  ma  anche   che  “a morire  e a pagare  c’è sempre  tempo”. 

E il mio  solo consiglio   è lo stesso di quello  di  un saggio  il  cui nome   adesso non ricordo : “  viviamo  come  se dovessimo morire  domani,  ma  agiamo come    se potessimo  non  morire  mai “.

Il  sito Italia e il Mondo non riceve finanziamenti pubblici o pubblicitari. Se vuoi aiutarci a coprire le spese di gestione (circa 4.000 € all’anno), ecco come puoi contribuire:

– Postepay Evolution: Giuseppe Germinario – 5333171135855704;

– IBAN: IT30D3608105138261529861559

PayPal: PayPal.Me/italiaeilmondo

Tipeee: https://it.tipeee.com/italiaeilmondo

Puoi impostare un contributo mensile a partire da soli 2€! (PayPal trattiene 0,52€ di commissione per transazione).

Contatti: italiaeilmondo@gmail.com – x.com: @italiaeilmondo – Telegram: https://t.me/italiaeilmondo2 – Italiaeilmondo – LinkedIn: /giuseppe-germinario-2b804373