SULLA NUOVA EPOCA DELL’ “IMPÉRIALISME EN FORME”  DELLA SECONDA PRESIDENZA  TRUMP: STRESS TEST N°2 (MA PER PROCURA)_Di Massimo Morigi

SULLA NUOVA EPOCA DELL’ “IMPÉRIALISME EN FORME”  DELLA SECONDA PRESIDENZA  TRUMP: STRESS TEST N°2 (MA PER PROCURA)

 

Di Massimo Morigi

 

            «Se non conoscessimo l’irrimediabile e profonda corruzione (e mettiamo pure la dabbenaggine, via siamo generosi…) del mainstream informativo italiano, ci sarebbe da sorprendersi dalle reazioni totalmente fuori fuoco, organi di sinistra o destra sullo stesso piano, riguardo alle dichiarazioni di Elon Musk che ha fatto sapere urbi et orbi che i giudici che hanno rimandato gli immigrati clandestini in Italia dovrebbero essere licenziati.» Così iniziava il mio Stress test, compiuto peccato e Epifania strategica: Elon Musk, Giuseppe Mazzini, Antonio Gramsci, Pier Paolo Pasolini e Walter Benjamin pubblicato sull’“Italia e il Mondo” in data 16 novembre 2024 all’URL https://italiaeilmondo.com/2024/11/16/stress-test-compiuto-pecccato-e-epifania-strategica_di-massimo-morigi/, Wayback Machine: https://web.archive.org/web/20241116082945/https://italiaeilmondo.com/2024/11/16/stress-test-compiuto-pecccato-e-epifania-strategica_di-massimo-morigi/,   che invito ad andare a visitare anche per inquadrare l’odierno pesantissimo attacco di Marija Zacharova, portavoce del Presidente della Federazione russa  Vladimir Putin,  contro il nostro beneamato Presidente della Repubblica italiana definendo le sue ultime esternazioni riguardo alla guerra Nato-Russia come  «blasfeme».

         More solito, come nel caso delle esternazioni di Musk riguardo i giudici italiani, le reazioni degli organi di informazione italiani  sono state totalmente fuori fuoco e la loro espressione di solidarietà  come un sol uomo  al  nostro beneamato capo dello Stato (come facciamo a non associarci?…) è stata ugualmente corale nello coprire la vera natura delle parole della Zakharova che altro non è stato che il secondo  stress test che il sistema politico-informativo italiano subisce nel giro di pochi mesi e con una peculiarità veramente interessante rispetto al primo patito  a novembre. Se in quello di novembre la prova di sforzo sul sistema politico-informativo italiano veniva   eseguita direttamente  dall’imminente entrante amministrazione Trump, questa volta il mandante è sempre Donald  Trump ma, assoluta novità rispetto alla prima,  a parlare e a metterci la faccia  è la Russia ma che  lo fa su tacito mandato sempre di Donald Trump.

         Si tratta, insomma, di uno stress test per procura, dove la Russia agisce per conto degli Stati uniti (alla quale, dobbiamo pur ammetterlo,  del nostro Beneamato non le potrebbe fregar de meno mentre per gli Stati uniti novelli ritrovati grandi importa molto impartir lezioni a chi era stato ideologicamente e politicamente legato alla vecchia amministrazione) e questo  nel quadro del novello ‘impérialisme en forme’ di Donald Trump che la Russia ha deciso di favorire in tutti i modi possibili, sia perché nella situazione specifica della guerra Nato-Russia le fa buon gioco fare ponti d’oro alla nuova amministrazione americana e, soprattutto, perché l’ ‘impérialisme en forme’ trumpiano viene giudicato dalla Russia come una versione seppur rozza e semplificata della visione russa dei rapporti internazionali, improntata questa al paradigma del realismo politico nel quadro di una analisi di un irreversibile processo di multipolarismo e di fine di egemonia mondiale globale degli Stati uniti. (Una fine di egemonia mondiale globale rispetto alla quale anche gli Stati uniti della nuova era Trump sono paradossalmente d’accordo, implicando questo ‘impérialisme en forme’ una ancor più violenta supremazia degli Stati uniti ma su settori geopolitici più delimitati e mirati e senza gli infingimenti ideologici dei precedenti imperialisti fuori forma,  i cui  ultimi epigoni sono stati all’opera durante la delirante presidenza Biden, e che al culmine della loro fragilità mentale ed intellettuale  pretendevano  attraverso  la sciagurata guerra Nato-Russia, e dando alla disgraziata Ucraina la procura di agire militarmente per conto Nato, di arrivare addirittura a smembrare la Federazione russa. Abbiamo visto cosa ha portato questo essere ‘fuori forma’, e per chi voglia chiarire questo concetto di ‘impérialisme en forme’  veda il mio ultimo Giovanni Spadolini. Un italiano, all’URL de “L’Italia e il Mondo”  https://italiaeilmondo.com/2025/02/09/giovanni-spadolini-un-italiano_di-massimo-morigi/  , Wayback Machine:  https://web.archive.org/web/20250215153111/https://italiaeilmondo.com/2025/02/09/giovanni-spadolini-un-italiano_di-massimo-morigi/ .)

«Questo per quanto riguarda l’analisi dal punto di vista di un dialettico e storico realismo politico della vicenda dichiarazioni sui giudici di Elon Musk e ridicole reazioni al riguardo da parte del sistema poltico-informativo italiano. Per quanto riguarda le possibili contromisure a questo deplorevole “stato delle cose” che ha profonde radici nella nostra storia nazionale, il dibattito, come si dice, è aperto. Per il momento mi sento solo di dire, che dal punto di vista del Repubblicanesimo Geopolitico, la rianimazione di una “Epifania Strategica” nazionale necessita di proposte molto, molto innovative, le quali  siano però una vera e propria irresistibile e pasoliniamente poetica “forza del passato”,   le quali con il balzo di tigre a ritroso nel tempo  e nella storia evocato da Benjamin recuperino e risuscitino   i  due già nominati più grandi pensatori e rivoluzionari politici italiani.»     Cosi chiudeva Stress test, compiuto peccato e Epifania strategica, i due più  grandi pensatori e rivoluzionari politici italiani lì menzionati  sono Mazzini e Gramsci. Su loro come fonte di ispirazione per fuoruscire dal compiuto peccato’ italiano molto ho già scritto e rimandando su ciò anche ai miei ultimi interventi, grata mi è loccasione per associarmi anche personalmente alle espressioni di solidarietà di tutti gli organi di informazione mainstream verso il nostro Beneamato la cui sola colpa è di essersi formato e aver fatto carriera politica in unepoca  che è definitivamente morta e sepolta, soppiantata da una nuova dove si impone ed è necessaria una lucida e realistica visione dello stato delle cose. Ma sono convinto che da vero grande quale egli è, il nostro Beneamato saprà accettare con animo quirita la sentenza della storia che lo ha decretato ormaifuori formae di cui lo stress test della Zacharova non è che uno dei tanti segnali al riguardo.

Massimo Morigi, 16 febbraio 2025