STRESS TEST, COMPIUTO PECCCATO E EPIFANIA STRATEGICA_di MASSIMO MORIGI

STRESS TEST, COMPIUTO PECCCATO E EPIFANIA STRATEGICA: ELON MUSK, GIUSEPPE MAZZINI, ANTONIO GRAMSCI, PIER PAOLO PASOLINI E WALTER BENJAMIN  – DI MASSIMO MORIGI

 

 

        Se non conoscessimo l’irrimediabile e profonda corruzione (e mettiamo pure la dabbenaggine, via siamo generosi…) del mainstream informativo italiano, ci sarebbe da soprendersi dalle reazioni totalmente fuori fuoco, organi di sinistra o destra sullo stesso piano, riguardo alle dichiarazioni di Elon Musk che ha fatto sapere urbi et orbi che i giudici che hanno rimandato gli immigrati clandestini in Italia dovrebbero essere licenziati.

        In realtà non si tratta, come più o meno tutti costoro l’hanno voluta inquadrare, di una sorta di intemperenza  – accettabile o riprovevole a seconda della maglietta che indossano questi organi informativi – di un ragazzone miliardario nuovo alla politica e voglioso di trovare un suo spazio nella nuova amministrazione Trump ma di un vero stress test in assoluta compatibilità con le linee guida del  neoeletto presidente degli Stati uniti volte a verificare la reattività del sistema politico-informativo della colonia italiana ai  desiderata della nuova amministrazione.

       Tecnicamente nulla di più e nulla di meno e vista la reazione del sistema politico ed informativo italiano preso nel suo complesso si può dire che il risultato dello stress test è pienamente soddisfacente ( il giorno dopo le dichiarazioni, evidentemente necessitando ponderata meditazione sul che fare, energica ed epica  reazione proprio perché meditata e distillata per molte ed insonni ore  del capo dello stato: “L’Italia sa badare a sé stessa”. Mamma mia che impressione!…) sia per l’amministrazione Trump che, mi duole dirlo, anche dal punto di vista della conferma della nostra analisi sull’attuale condizione politica, culturale e sociale dell’Italia, che  non moltissimo tempo fa definii  di “compiuto peccato”, con ciò intendendo l’antitesi di quella  “epifania strategica” che qualora dialetticamente in azione  è il segno di un corpo politico-sociale e di una Res Publica in salute ed in crescita.       

       Ovviamente il “compiuto peccato” italiano è solo una piccola porzione del “compiuto peccato” del c.d. occidente manifestatosi in pieno nell’attuale guerra Nato-Russia ma il “compiuto peccato” italiano ha delle sue peculiarità che risalgono nel Novecento dalla guerra perduta dal fascismo ma andando al secolo precedente è direttamente correlato  a come ha avuto luogo il processo unitario, avente come manovalanza il regno sabaudo e  questo sotto la tutela e regia delle potenze straniere Francia e poi Gran Bretagna, fondamentale quest’ultima per la conquista militare e non rivoluzionaria del sud da parte di Giuseppe Garibaldi, con conseguente ed inevitabile  suo sfruttamento da parte del nuovo stato nazionale regalato dall’Eroe dei due Mondi alla  monarchia sabauda del territorio  e delle popolazioni dell’ex Regno delle due Sicilie alla stregua di una vera e propria colonia interna (a dimostrazione che la feroce avversione di Mazzini per la monarchia sabauda non era dettata da fumisterie ideologiche di un incancrenito repubblicano ma perché il profeta di Genova ben sapeva, come del resto aveva sempre pubblicamente manifestato, che la monarchia in Italia non significava altro che impoverimento ed oppressione per vasti strati della popolazione e, a livello estero, una umiliante dipendenza dalle potenze straniere: il “risorgimento tradito” di Gramsci, perché realizzato solo a favore della borghesia fedele alla nuova monarchia nazionale e accentuando così ulteriormente lo sfruttamento delle masse contadine ed operaie ebbe il suo più illustre precursore teorico nel giudizio che l’apostolo di Genova dava dell’ormai compiuto processo unitario dopo la breccia di porta Pia, unificazione che per Mazzini proprio perché realizzata da una monarchia accentratrice e indifferente dei bisogni spirituali e materiali della comunità nazionale era forse meglio non fosse mai avvenuta. Dal punto di vista del Repubblicanesimo Geopolitico si può anche parlare di risorgimento fallito e/o fallimento storico dell’Italia sorta dalla vicenda risorgimentale). E questa condizione di  dipendenza dell’Italia dalle più strutturate potenze straniere, sia dal punto di vista della elaborazione di idee politiche originali che dal punto di vista strettamente politico-operativo in politica estera e conseguentemente anche nella politica interna,  è una tara odierna che ha origine da questa genesi, potentemente eterodiretta dall’estero, del  processo unitario e che è proseguita  – pur con tentativi in definitiva sempre falliti di reagire a questo “stato delle cose”  – fino ad oggi, una tara che ha avuto la sua ultima manifestazione, e volutamente non compresa dagli organi informativi mainstream, nelle ridicole e sfocate reazioni alle ultime esternazioni di Elon Musk.

       Questo per quanto riguarda l’analisi dal punto di vista di un dialettico e storico realismo politico della vicenda dichiarazioni sui giudici di Elon Musk e ridicole reazioni al riguardo da parte del sistema poltico-informativo italiano. Per quanto riguarda le possibili contromisure a questo deplorevole “stato delle cose” che ha profonde radici nella nostra storia nazionale, il dibattito, come si dice, è aperto. Per il momento mi sento solo di dire, che dal punto di vista del Repubblicanesimo Geopolitico, la rianimazione di una “Epifania Strategica” nazionale necessita di proposte molto, molto innovative, le quali  siano però una vera e propria irresistibile e pasoliniamente poetica “forza del passato”,   le quali con il balzo di tigre a ritroso nel tempo  e nella storia evocato da Benjamin recuperino e risuscitino   i  due già nominati più grandi pensatori e rivoluzionari politici italiani.

Massimo Morigi, novembre 2024

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