cose strane accadono in guerra, di Pierluigi Fagan

“WEIRD SHIT HAPPENS IN A WAR”? Ricorderete un recente post riferito alle dimissioni di Boris Johnson, in cui davo evidenza ad un tweet dell’ex Chief advisor del Primo Ministro britannico, D. Cummings. Sosteneva il tipo di non credere più di tanto alle dimissioni di BJ che però rimaneva in carica fino a sostituzione: “cose strane accadono in guerra”, a dire che la guerra in Ucraina avrebbe sempre potuto prender una svolta inaspettata ed improvvisa che poteva portare a ripensare la situazione.
Non so dirvi se quella di Cummings fosse una semplice freccetta avvelenata verso il suo ex-capo che poi lo licenziò in maniera un po’ brutale o se Cummings si riferiva a voci che giravano in certi ambienti londinesi.
Scorrendo le notizie, si presenta però una catena inferenziale di cui forse è bene esser consapevoli.
Oggi 17 luglio: lancio 16.40, Dimitry Medvedev afferma che “in caso di attacco alla Crimea, l’Ucraina dovrà affrontare il giorno del giudizio” (fonte Ria Novosti).
Giorni scorsi: fonti ucraine avanzano l’idea che con i nuovi sistemi missilistici forniti dagli USA, potrebbero arrivare a colpire la Crimea o addirittura il ponte strategico che la collega alla Russia. Fonti russe hanno variamente reagito segnalando che il ponte, secondo loro, non correrebbe pericoli poiché ben difeso da sistemi antimissile e minacciando ritorsioni “fine dei giochi”. Un ufficiale russo, riportato sempre da fonti russe, affermava di esser certo al 250% del fatto che i nuovi sistemi HIMARS MLRS erano gestiti da ufficiali anglo-britannici e non ucraini. Gli ucraini si limiterebbero a proteggere l’area.
14 luglio: l’Ambasciata americana in Ucraina, lanciava un allarme livello 4 (il più alto), dando indicazioni di lasciare immediatamente il paese: “La situazione della sicurezza in tutta l’Ucraina è altamente instabile e le condizioni potrebbero deteriorarsi senza preavviso”.
A pensar male si fa peccato ma… . Indubbiamente la piena estate è da sempre il momento migliore per imprimere svolte volute a processi complessi. Nixon si inventò il dollaro “causa sui” un 15 agosto.
Di fatto gli ucraini non sembrano in grado di resistere a lungo o contrattaccare sul campo.
Altrettanto di fatto, abbiamo una UK distratta dalla successione dei Conservatori, Francia con Presidente senza maggioranza parlamentare, Germania in grave ripensamento causa inflazione e disastro economico, Italia sappiamo. La combattiva Iryna Vereshchuk, ha detto proprio oggi che: “Il futuro dipenderà da come l’Italia, gli italiani, il governo italiano riusciranno a risolvere questo terribile conflitto” cioè senza Draghi gli ucraini perdono? Pensa te…
Gli ucraini hanno portato a 9 i miliardi necessari a tenere in vita la macchina del loro stato mensilmente (fonte Ft, gli ucraini parlano di “copertura di disavanzo mensile”), erano 5 due mesi fa, sarà per via dell’inflazione… . Da notare che una parte del disavanzo è dato dalla necessità di corrispondere un vasto “reddito di cittadinanza” secondo il responsabile economico Oleg Ustenko.
Per non parlare del flusso di armamenti da far distruggere ai russi o consegnar loro al mercato nero o rivenderli sempre a mercato nero a mezzo mondo o armare la fantomatica armata del milione di giovanotti e giovanotte da lanciare nella tenzone.
Insomma, la domanda cresce, l’offerta o ristagna o potrebbe addirittura contrarsi, il tempo passa, i territori si continuano a perdere. C’è bisogno di un aiutino?
Mi sono domandato se scrivere questo post. Non è mia abitudine speculare sulla paura o far cassa di risonanza per la propaganda che c’è e ce n’è tanta, da una parte e dall’altra. Vi offro solo la sequenza delle ultime notizie che continuo a seguire giornalmente anche se non scrivo più tanto sull’argomento.
Il movente per provocare una escalation ci sarebbe anzi ce ne sarebbe più d’uno, il momento della “grande distrazione estiva” è favorevole, in tempi recenti sulla stampa specializzata si è fatto un gran parlare della guerra nucleare a bassa intensità (ordigni tattici), l’avviso dell’Ambasciata americana di quattro giorni fa, senza apparente ed immediato riscontro con ciò che lì succede ormai da mesi, non è stato forse notato con la dovuta attenzione.
Medvedev ne dice una al giorno e tutte abbastanza peperine. Può darsi sia solo “fog of war”. La sequenza però è strana e come diceva il Cummings “cose strane accadono in guerra”. A volte.