In una settimana segnata da vertici europei e internazionali, il Cancelliere tedesco ha illustrato al Bundestag il suo programma politico e geopolitico per la Repubblica Federale.
Questa nuova Zeitenwende potrebbe essere riassunta in una riga : di fronte alla ” nuova normalità geopolitica “, è necessaria una politica economica strategica.
Traduciamo e commentiamo riga per riga il suo imperdibile discorso per capire la Germania del futuro.
Il
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Il 24 giugno, il giorno prima del vertice NATO dell’Aia, Friedrich Merz ha tenuto un discorso di politica generale al Bundestag.
In esso ha esposto i principi della politica estera tedesca per la nuova coalizione tra CDU/CSU e SPD;
In particolare, il Cancelliere afferma il suo incrollabile sostegno a Israele nel confronto con l’Iran, ma critica la guerra condotta dal governo Netanyahu nella Striscia di Gaza, annuncia massicci investimenti nella difesa, chiede di continuare ad aiutare militarmente l’Ucraina finché la Russia continuerà la sua guerra e giustifica il rafforzamento del fianco orientale della NATO. Il testo prende atto di una ” nuova normalità ” geopolitica che Friedrich Merz aveva già individuato nel suo discorso del gennaio 2025 alla Körber Stiftung : la persistenza di pericolosi conflitti in una periferia vicina all’Unione Europea che hanno conseguenze dirette sulla situazione della Germania.
Ma propone anche una risposta economica, sostenendo che sono la prosperità e la crescita a fornire le migliori soluzioni possibili alla sfida posta alla Germania da un mondo in piena ristrutturazione.
Friedrich Merz considera la sua politica economica come un elemento strategico a tutti gli effetti.
Oltre alle misure interne, come la sua politica a favore degli investimenti delle imprese, la semplificazione e la deregolamentazione, la riduzione dei prezzi dell’energia e la messa in discussione di alcune prestazioni sociali come l’assegno di cittadinanza (Bürgergeld), egli spera anche in una svolta europea, in particolare chiedendo una rottura degli standard, come il presidente francese prima di lui.
Il discorso si inserisce quindi nel lungo movimento di ridefinizione della strategia di sicurezza di Berlino aperto dalla Zeitenwende del febbraio 2022. Oltre all’annuncio del raddoppio dei bilanci annuali per la difesa, annunciato fino alla fine dell’attuale legislatura nel 2029, il nuovo governo è ora costretto a prendere posizione sulla guerra in Medio Oriente. Questi due grandi temi occupano la maggior parte dello spazio nel discorso geopolitico di Merz;
A differenza del suo predecessore Olaf Scholz, più noto per il suo approccio cauto e talvolta schietto alle questioni internazionali, Friedrich Merz è più disposto a usare una retorica audace e non esita ad adottare un tono combattivo, come ha fatto la scorsa settimana quando si è congratulato con l’esercito israeliano per aver fatto il “lavoro sporco” (Drecksarbeit) contro il regime iraniano.
Mentre il nuovo Cancelliere non sembra condividere i timori del suo predecessore sulle cosiddette linee rosse di Putin con la Russia, la consegna dei missili da crociera Taurus è ancora respinta dal governo, compreso il Ministro della Difesa Boris Pistorius.
Al contrario, Friedrich Merz incarna una Zeitenwende molto più atlantista.
Infine, sebbene il Cancelliere sia favorevole a un pilastro europeo all’interno della NATO – come ha recentemente ribadito in un articolo congiunto con Emmanuel Macron per il Financial Times – la sua percezione delle relazioni transatlantiche è segnata da una certa forma di ottimismo performativo, che non vuole immaginare un’Europa senza gli Stati Uniti.
Signora Presidente, Signore e Signori
All’atrocità non ci si abitua mai”. Così diceva qualche anno fa la fotografa di guerra francese Christine Spengler. Possiamo, anzi dobbiamo, considerare questa frase come una missione: non dobbiamo mai abituarci alle atrocità della guerra. Questa missione è diventata in gran parte una realtà per noi europei con la creazione dell’Unione Europea. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, il barbaro attacco di Hamas a Israele, per non parlare del regime di terrore dell’Iran e del suo programma di armi nucleari diretto principalmente contro Israele, ci sembrano quindi appartenere a un’altra epoca.
Ma questi eventi sono ormai la nuova realtà del mondo in cui viviamo. Dobbiamo affrontarla, dobbiamo imparare da questi crimini e da queste sfide, dobbiamo affrontarli e dobbiamo trarre le giuste conclusioni da questa nuova realtà;
Perché solo così possiamo preservare la pace, almeno in Germania e in Europa;
Perché, signore e signori, le destabilizzazioni geopolitiche del nostro tempo riguardano la Germania – e non solo indirettamente. Abbiamo a che fare con una nuova realtà che colpisce e sfida la nostra libertà, sicurezza e prosperità;
la Germania deve garantire una difesa attiva e diretta dei propri interessi in questa nuova realtà e contribuire a plasmare l’ambiente geopolitico in cui viviamo, al meglio delle proprie capacità.
Abbiamo tutte le opportunità per farlo, perché negli ultimi decenni abbiamo stretto alleanze e le abbiamo alimentate, perché abbiamo rafforzato i formati della cooperazione europea e internazionale. La Germania non è sola, perché fa parte di una fitta rete di partenariati e alleanze.
In questo contesto, mi riferisco innanzitutto all’Unione, ma anche alla NATO e al G7. Il fatto che ci riuniamo in questi tre formati nell’arco di sole due settimane per incontri di eccezionale importanza riflette l’immensità delle sfide globali. Allo stesso tempo, mostra le opportunità per la Germania e l’Europa di cambiare in meglio la nuova realtà, in collaborazione con i nostri partner.
Sulla base di queste alleanze, possiamo contribuire a plasmare l’evoluzione del mondo negli anni a venire.
Ma c’è una doppia condizione per farlo: abbiamo bisogno di forza e affidabilità sia in patria che all’estero.
Signore e signori, forza e affidabilità sono esattamente gli obiettivi che il nuovo governo si è posto nelle settimane di lavoro.
Da allora abbiamo dimostrato di essere in grado di agire sulla politica interna. Abbiamo lanciato un pacchetto di investimenti per la difesa e le infrastrutture, abbiamo istituito un programma di emergenza per l’economia tedesca in tempi record e abbiamo avviato la svolta per la migrazione. E abbiamo dimostrato ai nostri partner che possono fidarsi di noi.
La Germania è tornata in Europa e nel mondo.
Questa nuova determinazione viene notata ovunque e accolta calorosamente dai nostri partner e amici;
Signore e signori, cari colleghi, il Vertice del G7 è stata la prima occasione per discutere i grandi temi dello stato dell’economia globale, dei partenariati per le materie prime, delle guerre in Medio Oriente e in Europa orientale, della migrazione e della tenuta delle nostre democrazie.
L’incontro ha riaffermato che queste sette grandi nazioni industriali del mondo sono ancora al fianco di tutti. Il gruppo si è trovato d’accordo su tutte le questioni chiave. Il vertice del G7 di quest’anno è stato dominato dall’escalation tra Israele e Iran. La posizione del governo federale sulla questione è chiara: Israele ha il diritto di difendere la propria esistenza e la sicurezza dei propri cittadini. Parte della raison d’état del regime dei Mullah è stata per anni la distruzione dello Stato di Israele. La nostra raison d’état è difendere l’esistenza dello Stato di Israele.
La formula della sicurezza di Israele come “raison d’état tedesca” è stata ideata da Angela Merkel nel 2008. Con l’eccezione dell’estrema sinistra, si tratta di una relazione particolarmente stretta e trasparente.
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Signore e signori, questa è la differenza, e continuerò a chiamarla per quello che è. Il primo giorno della conferenza abbiamo concordato una dichiarazione congiunta proprio su questa linea. Questo è stato un segnale molto incoraggiante del vertice;
Senza l’Iran, il 7 ottobre 2023 non sarebbe stato possibile.
Hamas, Hezbollah e i ribelli Houthi sono organizzazioni finanziate ed equipaggiate dall’Iran. Il potere iraniano destabilizza il Vicino e Medio Oriente da decenni. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha nuovamente richiamato l’attenzione sul pericolo rappresentato dal programma nucleare iraniano, in un nuovo rapporto pubblicato pochi giorni fa;
Per la Germania e la comunità internazionale, questo punto chiave rimane decisivo: l’Iran non può avere una bomba nucleare;
Gli stessi leader iraniani hanno annunciato che continueranno ad arricchire l’uranio oltre il 60%. Signore e signori, questo annuncio, la profonda fortificazione delle centrifughe, l’accesso limitato agli agenti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e il costante inganno dell’opinione pubblica dimostrano quanto Teheran fosse e sia ancora seriamente intenzionata a portare avanti il suo programma di armamento nucleare.
Per questo voglio ribadire che oggi speriamo che l’operazione condotta da Israele e dagli Stati Uniti negli ultimi giorni funga da deterrente duraturo per l’avvicinamento dell’Iran al suo obiettivo distruttivo”.
Questi commenti fanno eco a un discorso pronunciato quasi subito dopo l’inizio degli attacchi israeliani contro l’Iran, in cui il Cancelliere ha detto che lo Stato ebraico stava facendo “il lavoro sporco” per il mondo intero.
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Il programma nucleare iraniano minaccia non solo Israele, ma anche l’Europa e il mondo intero.
Allo stesso tempo, il conflitto con l’Iran non deve far precipitare l’intera regione in una guerra;
Ecco perché il governo federale sta facendo ogni sforzo diplomatico per evitarlo.
Ed è per questo che accogliamo con favore l’appello del Presidente degli Stati Uniti per un cessate il fuoco;
Se questa tregua reggerà dopo i decisivi attacchi militari degli Stati Uniti e dell’esercito israeliano contro gli impianti nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan, si tratterà di un ottimo sviluppo che renderà il Medio Oriente e il mondo più sicuri. Invitiamo sia l’Iran che Israele a seguire l’appello del Presidente americano.
Ringraziamo il Qatar e gli altri Paesi della regione per il loro atteggiamento riflessivo degli ultimi giorni. A margine del vertice NATO dell’Aia, discuteremo di come stabilizzare la situazione con i nostri partner americani ed europei;
A parte l’escalation del programma nucleare iraniano, non perdiamo di vista il quadro generale. Ci permettiamo di chiedere criticamente cosa Israele voglia ottenere nella Striscia di Gaza e chiediamo che gli abitanti della Striscia di Gaza, soprattutto donne, bambini e anziani, siano trattati nel rispetto della loro dignità.
È giunto il momento di concludere un cessate il fuoco per Gaza;
E permettetemi, signore e signori, di rivolgere un ringraziamento particolarmente caloroso al Ministro degli Affari Esteri per gli intensi sforzi diplomatici compiuti negli ultimi giorni, insieme ai Ministri degli Esteri di Francia e Regno Unito. In coordinamento con gli Stati Uniti, l’Europa ha dimostrato la sua unità e la sua capacità diplomatica.
Vorrei anche ringraziare il nostro ministro degli Esteri per la sua chiara posizione sull’accordo di associazione con Israele : il governo federale ritiene che una sospensione o una revoca dell’accordo sia fuori questione.
Per la prima volta dagli anni Sessanta, il Ministero degli Esteri tedesco (Auswärtiges Amt) è guidato da un politico dello stesso partito del Cancelliere, in questo caso Johann Wadephul, un cristiano democratico dello Schleswig-Holstein.
Mentre Merz ha sottolineato la vicinanza della loro cooperazione, la stampa tedesca ha notato che Wadephul ha definito ” deplorevole “ gli attacchi statunitensi in Iran, che Merz ha accolto senza riserve.
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Signore e signori, la violenta annessione della Crimea è stata la ragione dell’esclusione della Russia dal G7 nel 2014. Ancora oggi, i crimini di guerra di Putin in Ucraina dimostrano quotidianamente la sua indifferenza alle regole comuni e, sulla scia degli eventi nel Vicino e Medio Oriente e nonostante tutti gli sforzi diplomatici, negli ultimi giorni ha intensificato gli attacchi aerei sulle città ucraine;
Il G7 è concorde nel ritenere che questa guerra debba finire il prima possibile. L’Ucraina si è dichiarata pronta a un cessate il fuoco immediato, senza alcuna precondizione, e la Russia si è rifiutata di farlo, nonostante il fatto che noi e i nostri partner internazionali abbiamo fatto ogni sforzo nelle ultime settimane per portare la Russia al tavolo dei negoziati.
Permettetemi di dire ancora una volta, a beneficio di tutti coloro che sostengono che i mezzi diplomatici non sono stati esauriti in questa vicenda, che una pace vera e duratura presuppone la volontà di pace di tutte le parti;
Con la sua nuova ondata di attacchi contro la popolazione civile ucraina, la Russia ha reso barbaramente chiaro che non ha alcun desiderio di pace in questo momento. Al contrario, solo pochi giorni fa il Presidente russo ha dichiarato in un discorso al forum economico annuale di San Pietroburgo che ” russi e ucraini ” sono ” un solo popolo ” e che, letteralmente, ” tutta l’Ucraina ci appartiene “.
Friedrich Merz si riferisce alle dichiarazioni di Vladimir Putin del 20 giugno in una conferenza stampa a San Pietroburgo.
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Signore e signori, cari colleghi, in questa situazione, la soluzione per costruire la pace non è cedere all’aggressione e abbandonare il proprio Paese. Non è questa la pace che vogliamo e non è questa la pace che vogliono gli ucraini. Lavorare davvero per la pace significa continuare a lavorare sodo ora sulle condizioni per una pace autentica;
Ed è esattamente quello che stiamo facendo all’interno dell’Unione Europea, insieme all’Ucraina. Putin conosce solo il linguaggio della forza, ed è per questo che lavorare per la pace ora significa parlare in quella lingua. Questo è il segnale inviato dal 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia che vogliamo mettere in atto al prossimo Consiglio europeo di Bruxelles. In particolare, colpirà la flotta fantasma con cui Putin sta finanziando la sua macchina da guerra e che è sempre più aggressiva nel Mar Baltico. Al vertice del G7 e durante la mia precedente visita a Washington, ho chiesto espressamente che anche gli Stati Uniti intensifichino le sanzioni contro la Russia, il che contribuirebbe a porre fine alle uccisioni che il Presidente americano Donald Trump chiede e a cui tutti aspiriamo. Resto convinto che anche il governo americano stia seguendo questa strada.
Signore e signori, cari colleghi, garantire la pace in Europa per i decenni e le generazioni a venire è ciò di cui parleremo questa sera e domani quando ci incontreremo al Vertice NATO dell’Aia.
Senza esagerare, questo vertice può essere definito storico. Decideremo di investire molto di più nella nostra sicurezza in futuro. Non lo facciamo, come alcuni sostengono, per compiacere gli Stati Uniti e il loro Presidente. Lo stiamo facendo di nostra spontanea volontà, innanzitutto perché la Russia sta minacciando in modo attivo e aggressivo la sicurezza e la libertà dell’intera area euro-atlantica e perché ci sono tutte le ragioni per temere che la Russia continui la sua guerra oltre l’Ucraina. Ecco perché lo stiamo facendo.
Lo facciamo con la convinzione comune che dobbiamo essere abbastanza forti insieme perché nessuno osi attaccarci;
Per questo ci troviamo in una situazione storica. In questa situazione, anche la Germania deve assumersi le proprie responsabilità – e lo stiamo facendo.
Faremo la nostra parte di lavoro nell’Alleanza, il che significa raggiungere gli obiettivi di capacità stabiliti con i nostri partner dell’Alleanza, e questo è anche il motivo per cui abbiamo emendato la Legge fondamentale qui qualche mese fa. Faremo della Bundeswehr l’esercito convenzionale più potente d’Europa, come i nostri partner giustamente si aspettano da noi, date le nostre dimensioni, la nostra produttività e la nostra posizione geografica.
Friedrich Merz si riferisce all’emendamento alla Legge fondamentale tedesca adottato in extremis dal Bundestag uscente nel marzo 2025, prima dell’insediamento del Parlamento uscito dalle elezioni del 23 febbraio.
L’emendamento consente di escludere le spese per la sicurezza dal calcolo del “freno al debito” (Schuldenbremse) al di sopra dell’1 % del prodotto interno lordo.
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Forniamo supporto diretto ai nostri alleati sul fianco orientale della NATO;
È con questo spirito che il Ministro federale della Difesa e io abbiamo installato i primi elementi della Brigata 45 in Lituania all’inizio di aprile. L’ho detto alla cerimonia in cui abbiamo preso le armi a Vilnius e lo ripeto qui: per troppo tempo, in Germania abbiamo ignorato gli avvertimenti dei nostri vicini baltici sulle politiche imperialiste della Russia;
Abbiamo riconosciuto questo errore. D’ora in poi non si potrà più tornare indietro su questa consapevolezza.
Ed è per questo che lo ripeto ancora una volta: la sicurezza della Lituania è anche la sicurezza della Germania.
Annunciata a fine giugno 2023 dal Ministro della Difesa (SPD) Boris Pistorius, la nuova Brigata 45 dell’Esercito tedesco ” Lituania ” è stabilita in modo permanente nei pressi di Vilnius come parte della rafforzata presenza avanzata della NATO.
Quando raggiungerà la piena capacità operativa nel 2027, la brigata comprenderà circa 5.000 soldati, una quarantina di carri armati Leopard II e altrettanti veicoli corazzati da combattimento;
È solo la seconda volta che un’unità della Bundeswehr viene stabilmente dislocata all’estero in tempo di pace, dopo il battaglione di caccia integrato nella brigata franco-tedesca di Illkirch-Graffenstaden.
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Mercoledì lascerò il vertice NATO per partecipare al Consiglio europeo di Bruxelles;
Da un lato, discuteremo con i nostri partner europei su come lavorare insieme per utilizzare i nuovi fondi per la nostra difesa nel modo più rapido ed efficace possibile.
Ma la forza e la potenza dell’Europa dipendono anche dalla nostra forza economica;
E questa è davvero una buona notizia per noi, perché con il mercato interno europeo abbiamo un mercato in crescita con un potenziale ancora maggiore.
Il mercato interno europeo è la nostra assicurazione globale contro gli shock esterni e l’insicurezza: è una missione centrale per noi in Europa.
Negli anni a venire, dobbiamo continuare ad approfondire questo mercato interno, portando avanti un’ambiziosa politica commerciale comune europea. Questo, insieme all’obiettivo condiviso di una svolta europea in materia di migrazione, sarà il terzo tema centrale che discuteremo al Consiglio europeo.
Insieme al ministro dell’Interno Alexander Dobrindt (CSU), il nuovo governo ha avviato una politica di respingimento dei migranti e dei richiedenti asilo alle frontiere della Germania.
Questo è stato il programma difeso durante la burrascosa sessione del Bundestag di fine gennaio 2025, che ha visto AfD e CDU votare insieme una legge sull’immigrazione. Con il sostegno del ministro degli Interni francese Bruno Retailleau (LR), Friedrich Merz vuole estendere alcuni aspetti di questo programma a livello europeo.
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Come possiamo garantire la competitività dell’economia europea? Permettetemi di dire subito, in modo molto fondamentale, che con questo governo federale la Germania rappresenta a Bruxelles una voce forte per un’economia competitiva e orientata al futuro;
Per noi è chiaro che l’Europa deve muoversi verso quella che oggi è nota come Unione del Risparmio e degli Investimenti.
Abbiamo bisogno di un’infrastruttura energetica più integrata, ma anche di una riduzione generale della burocrazia per liberare l’economia e l’innovazione dalle pastoie del governo. Voglio dirlo ancora più chiaramente: abbiamo bisogno di molta meno regolamentazione in Europa;
In effetti, signore e signori, questo è un prerequisito per il successo della nostra politica commerciale comune, perché non possiamo aspettarci che tutto il mondo si allinei ai nostri complessi standard e regole europei. È una questione di competitività, in modo da poter estendere ulteriormente il nostro raggio d’azione nei nostri partenariati commerciali. Ma è anche una questione fondamentale di resilienza strategica. Sarà decisivo per il futuro se risponderemo bene e rapidamente, il che significa chiaramente concludere il maggior numero possibile di nuovi accordi di libero scambio, se possibile sotto forma di accordi puramente commerciali che richiedono solo l’approvazione delle istituzioni europee, e non più in processi estenuanti e lunghi anni, come purtroppo avviene ancora in Germania, nei parlamenti nazionali. In questo contesto, signore e signori, come sapete, la Commissione europea sta attualmente negoziando con il governo degli Stati Uniti per trovare una soluzione alla controversia sui dazi – il governo federale è completamente d’accordo con tutti i partner europei su questo punto: i dazi non giovano a nessuno e danneggiano tutti.
Friedrich Merz segue le orme dei suoi predecessori: uno dei leitmotiv dei discorsi sulla politica europea della Germania è il desiderio di vedere l’Europa aumentare il numero di accordi commerciali con i suoi partner. Tuttavia, Merz chiede implicitamente di porre fine all’uso di questi trattati di libero scambio per il potere normativo dell’Unione – ” non possiamo aspettarci che tutto il mondo si allinei alle nostre complesse norme e regole europee – distinguendosi da Olaf Scholz ma allineandosi anche a una riflessione della Commissione su questo tema.
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È quindi nell’interesse di tutti noi che il conflitto commerciale con gli Stati Uniti non si inasprisca ulteriormente;
So che la Commissione europea sta negoziando con molta cautela: ha il nostro pieno sostegno. Personalmente spero che si arrivi a una soluzione con gli Stati Uniti entro l’inizio di luglio, ma se ciò non fosse possibile, siamo pronti anche a una serie di opzioni;
Signore e signori, lo stesso vale a livello nazionale: è il nostro potere economico che ci dà la forza di agire e negoziare, è il nostro potere economico che ci fornisce le risorse necessarie per finanziare la sicurezza, in particolare quella sociale, che ci permette di vivere in libertà. Per questo governo federale, garantire la competitività dell’economia tedesca deve essere una priorità.
Ecco perché questo governo vuole che la Germania rimanga un Paese industriale moderno in cui le persone di tutte le generazioni siano felici di lavorare.
Pertanto, attueremo rapidamente il programma di investimenti di emergenza che abbiamo adottato in sede di Consiglio dei Ministri. Miglioreremo il quadro degli investimenti pubblici e privati, in particolare affinché le imprese tornino a investire in Germania. Allo stesso tempo, elimineremo in modo ambizioso e il più rapidamente possibile gli ostacoli strutturali alla crescita che frenano il nostro Paese, in particolare i prezzi troppo alti dell’energia e la burocrazia. Soprattutto, la nostra politica energetica si orienterà verso un’energia sicura e accessibile, aperta alla tecnologia. E stiamo introducendo un cambiamento fondamentale di mentalità in materia di regolamentazione, anche a livello nazionale.
Il “programma di emergenza” (Sofortprogramm) è stato presentato dal governo il 4 giugno.
In questo contesto, Signore e Signori, è un ottimo segno che le previsioni economiche per l’economia tedesca siano state recentemente riviste significativamente al rialzo. La prossima grande priorità del Governo federale sarà quella di far sì che i tedeschi vedano nuovamente premiati i loro sforzi e che il principio dell’equità nelle prestazioni sia nuovamente valido. A tal fine, stiamo progettando di fornire sgravi ai lavoratori e il Ministero federale del Lavoro sta lavorando all’interno del governo per sostituire, ad esempio, il reddito di cittadinanza con un nuovo regime assicurativo di base.
Questa riforma è uno dei punti principali del programma della coalizione negoziato in aprile dalla CDU/CSU e dalla SPD. Prevede il ritorno a una misura faro della precedente legislatura, ovvero l’integrazione di varie prestazioni in un “reddito di cittadinanza” (Bürgergeld) che la CDU denuncia come trappola dell’inattività.
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Signore e signori, permettetemi di concludere dicendo che in molte parti del mondo le ultime settimane sono state settimane di crisi, di rottura e anche di violenza, in Ucraina, in Iran, in Israele, a Gaza
Le ultime settimane hanno dimostrato ancora una volta che non possiamo contare sul fatto che il mondo intorno a noi torni presto a tempi più tranquilli;
Ma possiamo influenzare il modo in cui questa nuova normalità influisce sulla nostra vita quotidiana.
Possiamo fare in modo che sia accompagnata – almeno per noi – da libertà, prosperità e pace. L’intero governo sta lavorando duramente su questo fronte e le ultime settimane mi hanno dato almeno un po’ di fiducia sul fatto che siamo all’altezza del compito come Paese e che possiamo superare questi problemi da soli;
Il presupposto per tutto questo, e voglio sottolinearlo in conclusione, è che siamo forti sia all’interno che all’esterno, che la nostra società sia solidale, che sappia qual è la posta in gioco e che la nostra base economica consenta investimenti e crei innovazione, crescita e valore aggiunto. A nome del Governo federale, posso promettere che continueremo a lavorare duramente nelle prossime settimane, mesi e anni per garantire che la Germania recuperi la sua forza, sia all’interno che all’esterno, ed è proprio con questo leitmotiv che rappresenterò la Germania al prossimo vertice della NATO all’Aia e al Consiglio europeo di Bruxelles;
Il Bundestag ha nuovamente esteso il dispiegamento della Bundeswehr in Kosovo. La guerra in Jugoslavia del 1999 è stata una pietra miliare nella rimilitarizzazione della politica di potenza tedesca. Da allora, l’esercito tedesco è tornato in Europa orientale.
27
Giugno
2025
BERLINO/PRISTINA (Rapporto proprio) – La Germania continuerà la sua presenza militare in Kosovo per un altro anno. Lo ha deciso il Bundestag ieri, giovedì. La Bundeswehr è di stanza in Kosovo da 26 anni, con l’obiettivo dichiarato di stabilizzare la regione. Negli ultimi anni, tuttavia, la situazione è ripetutamente degenerata in scontri violenti. La secessione del Kosovo dalla Serbia, che la NATO ha promosso con la partecipazione della Germania fin dalla guerra in Jugoslavia nel 1999, è ancora riconosciuta solo da meno della metà degli Stati membri delle Nazioni Unite. Oggi la Germania non è solo la potenza occupante in Kosovo, ma ha anche continuamente ampliato la sua influenza militare in Europa orientale nella lotta geostrategica contro la Russia; la partecipazione tedesca all’invasione della Jugoslavia nel 1999, che ha violato il diritto internazionale, è stata una tappa decisiva nel percorso di ritorno delle forze armate tedesche in Europa orientale e nella rimilitarizzazione della politica di potenza tedesca. Berlino sta ora costruendo la sua prima base militare permanente all’estero, in Lituania, in un’area dove un tempo la Germania conduceva la sua guerra di annientamento contro l’Unione Sovietica.
26 anni di dispiegamento armato
Secondo la richiesta del governo tedesco di estendere il mandato, l’obiettivo della missione era quello di “garantire militarmente l’accordo di pace” in seguito alla violenta secessione del Kosovo dalla Serbia nel 1999 e all’indipendenza ufficialmente dichiarata dalla regione nel 2008.[1] Se valutati rispetto a questo obiettivo, i successi della missione, che ha visto più di 95.000 soldati tedeschi di stanza in Kosovo dal suo inizio, sono stati minimi. Meno della metà degli Stati membri dell’ONU riconosce il Kosovo come Stato separato – e quindi la secessione della provincia serba da parte della NATO. 2] L’accordo di normalizzazione tra Serbia e Kosovo, voluto da Berlino, rischia di essere irrilevante a causa della mancanza di un’attuazione pratica. Anche la situazione della sicurezza rimane precaria. Dal 2022 si sono verificati ripetuti scontri violenti, tra cui attacchi mortali alla polizia kosovara.[3] “Un deterioramento e un’intensificazione a breve termine della situazione della sicurezza senza un tempo di preavviso significativo” sono “possibili in qualsiasi momento”, ammette il governo tedesco.[4]
Interessi tedeschi
Oltre all’obiettivo regionale in Kosovo, le truppe tedesche “dimostrano una presenza nella regione geostrategica chiave dei Balcani occidentali”, secondo la mozione del governo tedesco.[5] Gli oratori dei partiti di governo del Bundestag hanno concordato sul fatto che la missione della Bundeswehr in Kosovo ha un significato geostrategico nel contesto della lotta delle grandi potenze per l’influenza nell’Europa orientale e sudorientale. La presenza militare tedesca in Kosovo “non è solo un contributo di solidarietà per la regione”, ma “serve anche i nostri interessi”, ha dichiarato Marja-Liisa Völlers (SPD), membro della Commissione Difesa del Bundestag. L’obiettivo è quello di “proteggere la regione dalla crescente influenza di attori autoritari”, vale a dire la Russia e presumibilmente anche la Cina.[6] È evidente che Berlino non riesce a garantire la propria influenza nell’Europa sudorientale solo con mezzi economici e politici. Ieri, giovedì, il Bundestag ha deciso di estendere il mandato della Bundeswehr per un altro anno.
Infrangere un tabù nel 1999
Con il suo coinvolgimento nella guerra in Jugoslavia nel 1999 e la conseguente violenta secessione del Kosovo dalla Serbia, la Repubblica Federale Tedesca ha infranto un tabù storico. Nel 1945, la Germania non aveva perso solo il suo esercito, ma anche la sua influenza nella sua ex sfera di influenza esclusiva nell’Europa orientale e sudorientale. Erano passati 54 anni tra la smilitarizzazione della Germania dopo la Seconda guerra mondiale e la prima partecipazione della Bundeswehr a una guerra di aggressione, che rappresentava una rottura con l’ordine del dopoguerra sotto diversi aspetti. In termini di politica interna, la partecipazione alla guerra fu un colpo decisivo per quelle forze politiche che chiedevano una cultura di moderazione militare dopo l’inizio di due guerre mondiali. In termini di politica estera, Berlino violò apertamente il diritto internazionale con questa aggressione militare. Distruggendo la Jugoslavia, indebolì un rivale regionale e cambiò i confini in Europa con la forza delle armi. Infine, la Germania è tornata nel sud-est del continente come potenza militare occupante.
Nuova “fiducia in se stessi”
Con l’attacco alla Jugoslavia nel 1999 e le successive guerre in Afghanistan e Mali, tra le altre, il rifiuto della moderazione militare storicamente giustificata e la rimilitarizzazione della politica di potenza tedesca hanno acquisito slancio. Nel contesto della Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 2014, i politici tedeschi di spicco si sono uniti nel chiedere una nuova politica estera e militare “sicura di sé” della Repubblica federale; alcuni hanno parlato di “consenso di Monaco”. Alcuni tedeschi, dichiarò l’allora Presidente federale Joachim Gauck, stavano “usando la colpa storica della Germania” per “nascondersi dietro la convenienza”. Le voci di moderazione contro cui Gauck si era sentito in dovere di argomentare nel 2014 sono ora in gran parte cadute nel silenzio. Il ministro della Difesa Boris Pistorius invita la popolazione tedesca a essere “pronta alla guerra”; il cancelliere federale Friedrich März dice al mondo che la Germania vuole diventare la potenza militare convenzionale più forte d’Europa. Dal 2018, la capacità di condurre una guerra contro una grande potenza è tornata a essere una missione fondamentale della Bundeswehr.
Ritorno all’Europa orientale
Già nel 2014, l’allora ministro della Difesa Ursula von der Leyen aveva iniziato – inizialmente con relativa cautela – a riarmare e ricostruire la Bundeswehr per una guerra contro la Russia. Da allora, la Bundeswehr ha provato il dispiegamento e la guerra contro la Russia nell’Europa orientale con manovre sempre più ampie[8], partecipando al rafforzamento delle unità della NATO per un’eventuale guerra sul fianco orientale e prendendo parte alla sorveglianza dello spazio aereo negli Stati baltici. Dal 2017, inoltre, i soldati tedeschi sono di stanza in Lituania, dove stanno creando la prima base militare tedesca permanente all’estero, in un’area in cui la Germania ha condotto la sua guerra di annientamento contro l’Unione Sovietica.[9] Da anni, inoltre, i jet da combattimento tedeschi sono di stanza in Romania e partecipano ai voli armati sul Mar Nero. Se la guerra in Jugoslavia nel 1999 è stata il primo passo verso un ritorno militare in Europa orientale, la Bundeswehr è ora presente lungo il fianco occidentale della Russia, dal Mar Baltico al Mar Nero.
[1] Mozione del Governo federale: Continuazione della partecipazione delle forze armate tedesche alla presenza di sicurezza internazionale in Kosovo (KFOR). Bundestag tedesco, stampato 21/230. Berlino, 21 maggio 2025.
[4], [5] Mozione del Governo federale: Continuazione della partecipazione delle forze armate tedesche alla presenza di sicurezza internazionale in Kosovo (KFOR). Bundestag tedesco, stampato 21/230. Berlino, 21 maggio 2025.
[6] Discorso di Marja-Liisa Völlers al Bundestag tedesco. Berlino, 26 giugno 2025.
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Nella fase conclusiva del conflitto tra Iran e Israele stanno emergendo molti fatti nuovi. Uno di questi ha a che fare con i danni effettivamente subiti da Israele, che lo hanno indotto a cercare così rapidamente una via d’uscita dal conflitto:
I 3 miliardi di dollari citati non tengono conto delle spese missilistiche e militari effettive, ma solo dei danni causati. Nello stesso articolo, il famigerato Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha indicato il tetto massimo dei costi di guerra in 12 miliardi di dollari:
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato in una conferenza stampa che il costo totale della guerra potrebbe raggiungere i 12 miliardi di dollari, mentre il governatore della Banca d’Israele Amir Yaron ha indicato una cifra pari a circa la metà, parlando con Bloomberg TV mercoledì. Qualunque sia la cifra finale, ciò rappresenta una sfida per un’economia già messa a dura prova da 20 mesi di conflitto allargato.
Questo dato si riferisce solo a un periodo di 12 giorni: immaginate se la situazione si fosse protratta per mesi o addirittura per un anno. Ricordiamo che ci è stato detto che la guerra costava 200-300 milioni di dollari al giorno solo in spese militari, se si aggiunge la cifra più alta di 12 miliardi di dollari in danni non militari, il totale rappresenta 1,3 miliardi di dollari al giorno, al limite massimo. Il bilancio della difesa di Israele è di circa 45 miliardi di dollari, il che significa che la guerra consumerebbe l’intero budget in un solo mese, e l’intero PIL del Paese in un anno e spiccioli.
“Questa è la sfida più grande che abbiamo affrontato – non c’è mai stata una tale quantità di danni nella storia di Israele“, ha dichiarato ai giornalisti Shay Aharonovich, il direttore generale dell’Autorità fiscale israeliana che è incaricato di pagare i risarcimenti.
L’articolo conferma inoltre che Israele è stato quasi completamente chiuso economicamente durante la durata della guerra, come avevamo riportato l’ultima volta:
Durante la campagna di 12 giorni, l’economia israeliana è stata quasi completamente chiusa, con scuole e attività commerciali chiuse ad eccezione di quelle considerate essenziali. Il governo pagherà un risarcimento alle imprese, stimato dal Ministero delle Finanze in 5 miliardi di shekel.
Il documento ammette inoltre che la più grande raffineria di petrolio di Haifa è stata “gravemente danneggiata” e che la breve guerra contro l’Iran è costata molto di più di entrambi i conflitti contro Hamas e Hezbollah dall’ottobre 2023 in poi, il che è scioccante se ci si pensa.
In breve, l’Iran ha fatto molti più danni di quelli che ci hanno fatto credere.
Non dimentichiamo le spese degli Stati Uniti:
Gli Stati Uniti hanno bruciato il 15-20% dei loro intercettori missilistici THAAD per difendere Israele nel conflitto con l’Iran – Newsweek
Costo per i contribuenti “senza precedenti” di oltre 800 milioni di dollari
Raviv Drucker del Canale 13 israeliano afferma che le autorità israeliane hanno nascosto molti colpi grossi su siti strategici, nascondendo “quanto accurati” fossero gli attacchi iraniani:
Inoltre, continuano ad emergere ulteriori prove fotografiche dell’abbattimento da parte dell’Iran di droni UCAV pesanti israeliani, come le serie Heron, Hermes ed Eitan. Diverse nuove foto e video hanno mostrato droni mai visti prima abbattuti e recuperati dagli iraniani, con una lista messa insieme che afferma almeno 7 UCAV pesanti confermati:
Anche il ministro della Difesa israeliano Katz ha ammesso che Israele voleva uccidere Khamenei ma non è riuscito a raggiungerlo:
Un altro obiettivo fallito.
In effetti, alcuni rapporti indicano che fino a quattro dei generali iraniani dichiarati “uccisi” sono riemersi illesi, anche se – a parte Ismail Qaan – al momento non è ancora stato verificato:
Anche i colpi ai siti nucleari iraniani sono costellati di dettagli discutibili. Per esempio, il presidente dello Stato Maggiore degli Stati Uniti ha affermato che i piloti dei B-2 hanno visto “l’esplosione più luminosa” mai vista, mentre allo stesso tempo ha sostenuto – come ha detto Hegseth – che tutte le bombe sono entrate perfettamente nello stesso buco e hanno scavato in profondità nel sottosuolo. Da dove proveniva allora questo “lampo luminoso”?
Presidente dello Stato Maggiore degli Stati Uniti Gen. Dan “Razin” Caine:
Nei giorni precedenti gli attacchi di Fordow, gli iraniani hanno cercato di coprire i pozzi con il cemento.
Il pilota che ha colpito Fordow mi ha detto che è stata l’esplosione più brillante che avesse mai visto.
Tutti e sei gli ordigni presenti in ogni bocchetta di Fordow sono andati esattamente dove dovevano andare.
Fordow si trova a pochi chilometri da Teheran, un’area metropolitana di quasi 20 milioni di persone, eppure non esiste un solo video o un resoconto di un testimone oculare dell'”esplosione più brillante mai vista”: come mai?
In realtà, una copertura ha nascosto che uno dei B-2 che hanno preso parte all’operazione “si è rotto” durante il viaggio verso il Medio Oriente e ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza alle Hawaii, dove è rimasto bloccato all’aperto nell’aeroporto internazionale di Honolulu:
21 giugno 2025: Un B-2 (nominativo MYTEE 14, matricola 88-0332) è stato dirottato a Honolulu dopo aver dichiarato un’emergenza, come hanno notato fonti recenti.
Alcuni sottolineano il fatto che alcuni funzionari iraniani hanno ora “ammesso” che gli attacchi hanno avuto successo. Ma vediamo brevemente come stanno le cose: figure come il FM Araghchi e il portavoce Esmaeil Baghaei hanno affermato che sono stati subiti “gravi danni”. Tuttavia, ricordiamo quanto segue:
1. Gli Stati Uniti hanno lanciato un grande attacco missilistico Tomahawk sulle componenti superficiali dei siti..
2. Sono stati colpiti altri siti non così profondamente fortificati come Fordow, come Natanz, che alcune fonti sostengono sia stato “distrutto” sotto terra.
Questo significa che i funzionari iraniani possono stare al gioco e affermare che sono stati fatti “gravi danni” come generalità, nascondendo il fatto che le strutture sotterranee di Fordow potrebbero essere rimaste completamente intatte.
Inoltre, va notato che lo stesso ayatollah Khamenei ha contraddetto il suo ministero degli Esteri, affermando che non è stato fatto alcun danno grave:
Ma ciò che è più importante è che sembra esserci stato un quid-proquo nascosto in base al quale l’Iran ha permesso agli Stati Uniti il suo “sciopero spettacolo” mentre gli Stati Uniti hanno a loro volta rimosso le sanzioni contro il commercio di petrolio dell’Iran, come ammesso da Steve Witkoff.
L’azione lascia intendere un piano più grande e di più ampia portata elaborato dietro le quinte, soprattutto se si considera che ora si sostiene che Trump stia discutendo addirittura un pacchetto di investimenti da 30 miliardi di dollari per sviluppare il programma nucleare civile iraniano:
L’amministrazione Trump sta discutendo di offrire all’Iran 30 miliardi di dollari in investimenti sostenuti dall’estero per sviluppare un programma di energia nucleare civile, nonché di alleggerire le sanzioni e scongelare i fondi iraniani soggetti a restrizioni. Se l’Iran accetta di cessare l’arricchimento dell’uranio.
Detto questo, Trump ha immediatamente smentito la notizia:
Ma altre voci persistono su un’espansione degli Accordi di Abramo ancora più grande, che legherebbe le cose anche alla fine della guerra di Gaza e a una nuova visione per il futuro della Palestina:
I media pubblicano la “visione dei due Stati di Trump-Netanyahu: porre fine alla guerra di Gaza ed espandere gli accordi di Abraham”.
Trump e Netanyahu hanno deciso il destino della Striscia di Gaza.
I combattimenti nella Striscia di Gaza termineranno entro due settimane. Secondo il piano, il controllo della Striscia sarà trasferito a quattro Stati arabi (tra cui Egitto ed Emirati Arabi Uniti), che sostituiranno Hamas. I restanti leader di Hamas saranno espulsi in altri Paesi e tutti gli ostaggi saranno rilasciati;
Un certo numero di Paesi del mondo accetterà i residenti della Striscia di Gaza che desiderano emigrare.
L’espansione degli Accordi di Abramo comporta l’instaurazione di relazioni ufficiali tra Israele e Paesi come la Siria, l’Arabia Saudita e altri Stati arabi e musulmani.
Israele esprimerà la sua disponibilità per una futura soluzione a due Stati del conflitto palestinese, subordinata alle riforme dell’Autorità Palestinese.
Gli Stati Uniti riconosceranno la limitata estensione della sovranità israeliana in Giudea e Samaria”.
In breve, Trump sta tentando di sfruttare lo slancio della sua “stupenda vittoria” in Iran per chiudere rapidamente l’intero Medio Oriente e risolvere finalmente la questione di Gaza una volta per tutte. Si ha la sensazione che le cose non andranno così lisce come vorrebbe, soprattutto ora che Israele ha giurato di “far rispettare” le sue restrizioni nucleari all’Iran e che l’Iran stesso ha votato per abbandonare la licenziosa AIEA:
L’Iran rompe con la Russia?
Parliamo dell’ultimo elefante nella stanza.
Ora c’è uno tsunami di “rapporti” privi di fonti che affermano che l’Iran è in qualche modo “stufo” della mancanza di sostegno da parte della Russia e si sta rivolgendo alla Cina per le sue esigenze di difesa.
Tutto è iniziato quando alcuni account falsi che fingono di essere collegati all’IRGC hanno pubblicato una citazione in cui si afferma che l’Iran sta osservando quali sono i suoi “amici” al suo fianco. Il tutto è stato intervallato da foto di ufficiali della difesa iraniana che salgono su caccia cinesi J-10 come “prova” che l’Iran si è completamente rivolto alla Cina, e da affermazioni secondo cui l’Iran sarebbe rimasto impressionato dalle armi cinesi in mano ai pakistani durante la breve fiammata India-Pakistan di settimane fa.
Una delle affermazioni completamente prive di fonti:
I primi risultati della visita del ministro della Difesa iraniano Aziz Nasirzadeh in Cina: L’Iran sta valutando l’acquisto di caccia cinesi Chengdu J-10CE.
Dopo che i caccia pakistani J-10CE hanno raggiunto la superiorità aerea rispetto ai Rafale indiani – grazie ai missili aria-aria a lungo raggio PL-15 e ai radar AESA KLJ-7A – questi caccia cinesi di “quarta generazione” sono ora i principali candidati di Teheran per rifornire rapidamente la sua flotta da combattimento obsoleta e parzialmente distrutta.
Le consegne di jet russi Su-35S equipaggiati con missili R-37M sono in corso, ma il loro ritmo dovrebbe essere notevolmente più lento. Ciò è dovuto al fatto che le Forze Aerospaziali russe hanno bisogno di rifornire le proprie riserve in vista di un potenziale conflitto diretto con la NATO.
Inoltre, se gli attacchi aerei statunitensi e israeliani contro l’Iran continueranno, anche queste forniture limitate potrebbero diventare molto incerte. L’Iran ha urgente bisogno di un sostegno militare diretto da parte dei suoi alleati.
In realtà, l’Iran sta semplicemente partecipando alla consueta conferenza SCO in Cina, insieme alla Russia e a molti altri Paesi, quindi è naturale che venga esaminato l’hardware cinese. Non ci sono altre prove credibili a sostegno delle affermazioni inventate di cui sopra.
D’altra parte, questo non significa che non ci sia nulla di vero in queste affermazioni, o che non si dimostreranno vere in futuro: semplicemente, in questo momento, non c’è alcuna fonte credibile che le sostenga.
Di recente abbiamo visto Putin descrivere come la Russia abbia cercato di firmare un patto di difesa più integrato con l’Iran, e che sia stato l’Iran a rifiutarlo. Le voci sostengono che sia stato Pezeshkian a volere che l’Iran avesse “più opzioni”, poiché riteneva che la firma di un patto di difesa forte con la Russia avrebbe danneggiato i suoi negoziati con gli Stati Uniti. Anche questa affermazione non ha alcuna prova credibile, ma è almeno plausibile.
L’Iran potrebbe avere motivo di non fidarsi pienamente della Russia con un simile patto: dopo tutto, molti ritengono che la Russia abbia trattato l’Iran per anni, con la mancata consegna di sistemi chiave come gli S-400 e i Su-35, ricevuti rispettivamente da altri Paesi come la Turchia e l’Algeria. È certamente plausibile che la Russia stesse cercando di mantenere un equilibrio molto delicato in Medio Oriente, in particolare tra Israele e Iran, e non volesse apparire eccessivamente ostile caricando l’Iran dei più potenti sistemi di deterrenza. Ciò avveniva in un momento in cui la posizione della Russia in Siria era alquanto fragile, essendo stretta tra le “grandi potenze” locali che potevano far leva su molte più risorse intorno alla piccola base avanzata russa di Latakia.
Ora si è andati oltre, legando le ultime dichiarazioni di Putin a una teoria cospirativa generale. Sì, Putin ha detto che Israele è una nazione russofona – e lo è, dato che il russo è essenzialmente la terza lingua non ufficiale dopo l’ebraico e l’arabo. Il russo è molto diffuso a Tel Aviv, con vetrine di negozi russi ovunque. Putin è semplicemente un pragmatico e un realista, come sempre – proprio come nel caso del Donbass. Non significa che stia preferendo Israele all’Iran, o che sia un “cripto-giudeo” o qualsiasi altra cospirazione a cui la gente si è attaccata.
Il fatto è che Israele ha una vasta interconnessione con la Russia, dato che le famiglie viaggiano avanti e indietro tra i due Paesi e molti condividono parenti tra i due Paesi. Qualsiasi leader pragmatico riconoscerebbe e accetterebbe facilmente questi fatti, e allo stesso modo sentirebbe un certo senso di dovere verso questi legami familiari.
Per la cronaca, Putin sostiene pienamente la creazione di uno Stato palestinese indipendente, quindi non c’è alcuna ambiguità; dubito che sarebbe così se fosse un cripto-sionista, come alcuni credono.
Per la cronaca, nessuno conosce effettivamente le piene ragioni per cui la Russia ha avuto un passato così discontinuo nelle consegne di armi all’Iran. Ci sono varie teorie e voci, tra cui quelle che riguardano l’orgoglio autolesionista e la tirchieria dell’Iran quando si tratta di pagare, nonché i prezzi stracciati dei propri prodotti. Per esempio, da tempo si dice che l’Iran abbia fatto pagare alla Russia cifre esorbitanti per i suoi droni Shahed, fino a quando la Russia non è stata finalmente in grado di localizzarli.Ebbene, perché esattamente?
E perché, esattamente, la Russia dovrebbe preoccuparsi se l’Iran fosse finito per rivolgersi alla Cina per la tecnologia? La Russia ci guadagna in entrambi i casi. In primo luogo, al momento la Russia si trova in una partita ad alta intensità che ha enormi esigenze per le scorte nazionali: la Russia ha bisogno praticamente di tutto ciò che produce. Se la Cina vuole prendere il sopravvento per una volta e caricare l’Iran, è una grande vittoria per l’intera sfera della resistenza: perché la Russia dovrebbe lamentarsi? Non è che le aziende russe del settore della difesa perderebbero dei contratti – al momento riescono a malapena a produrre abbastanza per soddisfare i loro contratti statali.
In breve: non credete a tutto ciò che sentite o leggete. La stragrande maggioranza delle notizie su questa particolare questione è falsa e non si sa ancora nulla di preciso su quale direzione l’Iran stia effettivamente prendendo o perché. Ufficialmente, la Russia è ancora pronta a consegnare i Su-35 all’Iran “entro la fine dell’anno”.
Senza contare che alla SCO i ministri della Difesa iraniani hanno incontrato anche i loro omologhi pakistani:
Una cosa è certa: l’Iran deve accelerare il suo window shopping e iniziare a ricostruire la sua rete radar nazionale in vista del prossimo round, perché è solo questione di tempo prima che Israele inizi a chiedere un altro diversivo. Gli ultimi rapporti “segreti” indicano che la guerra di Gaza non sta andando affatto bene. Il più grande quotidiano israeliano, Yedioth Ahronoth, sostiene che diverse brigate dell’IDF sono state ritirate a causa della guerra con l’Iran e che ora sono sulla “difensiva” piuttosto che all’offensiva a Gaza:
Gruppi di resistenza palestinese sono diventati più forti grazie agli attacchi dell’Iran In un articolo di Yedioth Ahronoth, si ammette che le forze israeliane sono state indebolite nella Striscia di Gaza e che attualmente sono sulla difensiva piuttosto che all’attacco.
Il documento afferma che la resistenza palestinese sta riprendendo slancio, soprattutto a Khan Younis, poiché molte brigate israeliane sono state ritirate dalla Striscia a causa degli attacchi dell’Iran. Gaza ha riacquistato centralità strategica dopo gli attacchi dell’Iran, si legge nell’articolo.
Questo dopo un’altra ondata di vittime dell’IDF, che ha visto 7 soldati uccisi ieri quando un combattente di Hamas ha imbottito il loro APC di esplosivo, ripreso in un video spettacolare.
Un altro canale israeliano riporta l’urgenza ministeriale di collegare il caso Iran a un accordo più ampio e di porre fine al salasso di Gaza:
Il canale israeliano 12 riporta le parole dei ministri del governo: – Quello che abbiamo fatto a Gaza poteva avere un potenziale teorico, ma non ha ottenuto risultati – Dobbiamo fare qualcosa di diverso a livello militare o cercare di porre fine alla guerra con un unico accordo
Normalmente, qualsiasi Paese che subisca tali battute d’arresto su tutti i fronti si ritirerebbe. Ma con gli ingenti finanziamenti statunitensi e occidentali di cui Israele gode, l’accelerazione delle perdite non può che far presagire un altro disastroso tentativo contro l’Iran in futuro, con la speranza di scatenare un conflitto molto più ampio che potrebbe nascondere ulteriormente le gravi difficoltà di Israele e Netanyahu.
Come ultima nota tragicomica, lo scambio tra Trump e l’iraniano Araghchi è stato eloquente:
Un ringraziamento speciale a voi abbonati a pagamento che state leggendo questo articolo Premium a pagamento- il nucleo di membri che contribuiscono a mantenere questo blog in sana e robusta attività.
Il barattolo delle mance rimane un anacronismo, un arcaico e spudorato modo di fare il doppio gioco, per coloro che non possono fare a meno di elargire ai loro umili autori preferiti una seconda avida porzione di generosità.
L’Amministrazione Trump starebbe discutendo la possibilità di fornire all’Iran l’accesso a ben 30 miliardi di dollari per costruire un programma nucleare per la produzione di energia civile, nonché di alleggerire le sanzioni e liberare miliardi di dollari di fondi iraniani vincolati, nell’ambito di un piano per stemperare le tensioni con l’Iran e riportarlo al tavolo dei negoziati per un futuro accordo nucleare con gli Stati Uniti. Alcuni dettagli sono stati definiti in un incontro segreto di ore tra l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e diverse nazioni del Golfo alla Casa Bianca venerdì scorso, il giorno prima degli attacchi militari statunitensi contro l’Iran.
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia di un possibile attacco di un drone contro un appartamento all’interno di un grattacielo nel distretto di Farmanieh, nella capitale iraniana Teheran, e si dice che siano stati presi di mira diversi alti funzionari del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e/o scienziati nucleari. Finora nessuno ha rivendicato la responsabilità, anche se sui canali iraniani di Telegram si sta già diffondendo il panico per la presenza del Mossad e delle forze speciali israeliane in Iran.
Una decisione del genere non aveva presupposti di fattibilità e i dati
riportati qui sotto confermano le nostre previsioni a riguardo .
Le esportazioni di petrolio iraniano verso la Cina sono aumentate a giugno, raggiungendo livelli record grazie all’accelerazione delle spedizioni e all’incremento degli acquisti da parte delle raffinerie cinesi indipendenti, hanno riferito le agenzie . La dichiarazione di una chiusura selettiva dello stretto come già avevamo anticipato quasi una settimana fa da parte dell’Iran, era un opzione difficilmente realizzabile sopratutto per le esigenze del Dragone .l 28-35 % del fabbisogno Cinese è importato da Teheran .
Scavare a mani nude in mezzo alle macerie della storia di un popolo . Non ho nemmeno la forza di commentare .
NON SOLO DAL CIELO
LA MAPPA
Iniziano a giungere i report sugli attacchi dal mare e da terra della missione Midnight Hummer . Come avevamo pubblicato nelle prime ore a ridosso della missione tanto pubblicizzata dei B2 che dopo 42 ore di volo senza scalo ( #DiegoGarcia è stato un depistaggio ) sull’Atlantico , gli attacchi sono giunti sia dal mare (Destroyers e Sottomarini http://Us.Navy ) che dalle basi di terra degli #StatiUniti distribuite in #MedioOriente .
da DD Geopolitics
NUOVO RETROSCENA: Lo Scudo di Abramo non è un piano di pace. È un piano per l’occupazione, la sorveglianza e la guerra regionale permanente. Da Gaza alla Siria, dalla normalizzazione saudita al blocco dell’Iran, ecco come Israele intende ridisegnare la mappa dopo la Guerra dei 12 Giorni.
da OSINT defender
Alla domanda su come gli Stati Uniti potessero essere così sicuri che l’uranio altamente arricchito non fosse stato rimosso dai siti nucleari iraniani prima dell’attacco di sabato da parte dell’aviazione e della marina statunitensi, la segretaria stampa della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha risposto che “non c’è alcuna indicazione per gli Stati Uniti che l’uranio arricchito sia stato spostato prima dell’attacco”, definendo inoltre l’operazione “una delle più segrete e riuscite nella storia degli Stati Uniti”.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha annunciato in precedenza, tramite un post su Truth Social, che il Segretario alla Difesa Pete Hegseth terrà la sua seconda conferenza stampa in assoluto al Pentagono domani alle 8:00 ET, insieme a “rappresentanti militari” che probabilmente includono ancora una volta il Presidente degli Stati Maggiori Riuniti, Gen. Dan Caine, per discutere degli attacchi dello scorso fine settimana contro le strutture nucleari in Iran. Il Presidente Trump afferma poi che lo scopo della conferenza stampa è quello di “combattere per la dignità dei nostri grandi piloti americani”. Aggiungendo che “questi patrioti erano molto arrabbiati! Dopo 36 ore di volo pericoloso attraverso il territorio nemico, sono atterrati, sapevano che il successo era LEGGENDARIO, e poi, due giorni dopo, hanno iniziato a leggere le Fake News della CNN e del fallimentare New York Times. Si sono sentiti malissimo!”.
da https://x.com/italiaeilmondo
TEHERAN ATTENTATO MISSILI SPIKE A UFFICIALI IRGC
Le ultime segnalazioni confermano una riuscita eliminazione mirata di due membri dell’IRGC e di uno scienziato nucleare a Teheran. Per chi, come noi, conosce le dinamiche di queste azioni, i dettagli suggeriscono una missione orchestrata tramite sistemi UCAV o missili di precisione, probabilmente Spike o analoghi, già largamente impiegati in precedenti operazioni clandestine. Queste azioni sono riconducibili alle cellule attive del Mossad, ancora operative nella capitale nonostante gli stringenti controlli interni e l’intensificarsi delle attività di controspionaggio da parte delle autorità iraniane Fonti open source confermano che il Mossad ha recentemente condotto una serie di operazioni ad alto impatto nel cuore dell’Iran, con dispiegamento di droni da attacco, armi guidate e tecnologie avanzate introdotte clandestinamente tramite reti logistiche sofisticate (inclusi camion e container). NOTARE LE ASSONANZE CON LA NOSTRA INCHIESTA Sugli attacchi ai bombardieri della triade russa il mese scorso . Questi strumenti sono stati distribuiti a team locali che hanno agito con tempismo coordinato, colpendo bersagli critici tra cui dirigenti militari, scienziati, sistemi SAM e assetti missilistici strategici. L’operatività israeliana su suolo iraniano conferma che la rete clandestina rimane operativa e con una discreta quasi invariata , capacità operativa ( che sotto intende coperture nel mondo di mezzo “ moderato “ iraniano , e capace di esecuzioni chirurgiche anche sotto la pressione dei servizi di sicurezza iraniani, che da anni non riescono a debellare completamente la presenza del Mossad nella regione. Ecco le fonti principali consultabili e sotto link , che documentano le operazioni del Mossad contro membri IRGC e scienziati a Teheran e confermano la piena attività delle cellule israeliane in Iran: •Israel Confirms Mossad Teams Operating Inside Iran – FDD, 14 giugno 2025 •Brief ufficiale sulle eliminazioni mirate di comandanti e scienziati, e conferma operativa delle squadre Mossad in territorio iraniano. •Mossad hails Israel’s ‘historic’ Iran offensive, thanks CIA – Times of Israel, 25 giugno 2025 •Dettaglia la logistica (droni, armi importate in container e veicoli), azioni coordinate su scienziati e ufficiali IRGC, e il coinvolgimento diretto di commando in Iran. •Israel’s spy agency Mossad claims it was able to attack Iran from within – ABC News, 13 giugno 2025 •Mossad ha diffuso filmati di agenti sul suolo iraniano che usano sistemi d’attacco di precisione e droni esplosivi contro obiettivi sensibili e basi missilistiche. •Mossad agents sabotaged Iranian defenses as airstrikes began – DefenseOne, 13 giugno 2025 •Report dettagliato sull’impiego di armi guidate e sabotaggi di sistemi di difesa aerea durante le operazioni, confermando la capacità di penetrazione delle cellule Mossad. •Mossad leads series of secret attack operations in heart of Iran —-Jerusalem Post, 13 giugno 2025 •Sequenza di operazioni segrete nel cuore di Teheran, con immagini e dettagli di attacchi contro asset strategici iraniani, potete trovarli in video sulla nostra pag #X e qui sotto
. Queste fonti open source documentano in maniera autorevole il quadro operativo e confermano ciò che nel settore era stato già anticipato da chi segue professionalmente questi scenari.
L’IRAN IN CINA , SI PARLA DI DIFESA AEREA E JET MILITARI
Dopo i bombardamenti statunitensi contro impianti nucleari iraniani, il ministro della Difesa di Teheran Aziz Nasirzadeh è arrivato a Pechino e le fonti internazionali riportano che l’Iran sta accelerando i negoziati con la Cina per rafforzare la propria difesa aerea. In particolare, il governo iraniano sarebbe sul punto di acquistare un numero consistente di caccia multiruolo J-10C – lo stesso modello recentemente utilizzato dal Pakistan – e sofisticati sistemi di difesa antiaerea di fabbricazione cinese. Secondo Defence Security Asia, la visita del ministro e l’ispezione ravvicinata dei J-10C da parte di comandanti dell’aeronautica iraniana confermano la volontà di Teheran di riorganizzare e potenziare rapidamente le proprie forze dopo le perdite subite nello scontro con Washington, anche tramite possibili accordi “petrolio in cambio di armi”, data la pressione economica su Teheran. Gli analisti osservano che questo riavvicinamento tra Iran e Cina, segnato anche da una collaborazione strategica di lungo periodo firmata nel 2021, rappresenta un cambio di passo nella competizione regionale e globale. Sebbene non esistano ancora conferme ufficiali su un accordo concluso, le immagini diffuse dai media e la presenza di funzionari iraniani a eventi come l’Airshow China 2024 hanno alimentato le speculazioni su un imminente acquisto di J-10C. L’eventuale ingresso massiccio di caccia cinesi e sistemi antiaerei avanzati rafforzerebbe la capacità deterrente di Teheran e porrebbe nuove sfide per la sicurezza e la libertà di operazione aerea nel Mediterraneo orientale e nel Golfo Persico.
BIBI DOPO LA CITAZIONE IN GIUDIZIO,ATTACCA
Lunedì prossimo Bibi Netanyahu dovrà affrontare il tribunale in quello che potrebbe essere un momento cruciale per la stabilità del suo governo. L’accusa di corruzione e abuso di potere pesa come un macigno sul leader israeliano, già alle prese con una crescente pressione internazionale e con le critiche dello stesso Trump, che ha recentemente dichiarato: “Non so cosa caspio stiano facendo”. Intanto, la situazione al confine iraniano si fa sempre più incandescente. Nelle ultime ore, le difese aeree iraniane hanno abbattuto diversi droni nella zona di frontiera con l’Iraq, in quello che Teheran descrive come l’ultimo di una serie di attacchi orchestrati da Israele. Fonti vicine all’intelligence iraniana sostengono che questi raid facciano parte di una strategia sempre più aggressiva di Tel Aviv, che utilizzerebbe gruppi proxy per colpire obiettivi sensibili senza assumersi la responsabilità diretta. Il cerchio si stringe attorno a Netanyahu, diviso tra la necessità di dimostrare forza all’opinione pubblica israeliana e il rischio di un’ulteriore isolamento diplomatico. Se da un lato il premier potrebbe essere tentato di intensificare le operazioni coperte contro l’Iran per distrarre dallo scandalo giudiziario, dall’altro ogni mossa avventata rischia di accelerare la crisi politica interna e di innescare una pericolosa escalation regionale. Intanto, i mercati iniziano a temere un possibile effetto domino, mentre Washington osserva con crescente apprensione l’evolversi della situazione
Inoltre l’inviato di Trump, Steve Witkoff, intervistato qualche minuto fa , si sbilancia e fa intendere che “grandi annunci” stanno per essere diramati . In base ai quali nuove nazioni presto aderiranno agli Accordi di Abramo, tra cui nazioni che “non avremmo mai preso in considerazione”. E anche questa volta , ve lo avevamo detto . La complessità del nuovo mondo multipolare necessita la dimestichezza delle infinite sfumature di grigio . Sta per succedere qualcosa di enorme e inaspettato in Medio Oriente. #Netanyahu#NewsIsrael#SteveWitkoff#bibiinthetrouble#BREAKING
COSA STA SUCCEDENDO A TEHERAN ?
Dietro le quinte, qualcosa di inusuale si sta muovendo in Iran. La recente “manifestazione per la vittoria” organizzata dal regime ha insospettito molti osservatori: le telecamere hanno inquadrato per ore circa 2.000 affiliati dei Pasdaran in abiti civili, senza che nessuno tra i leader, politici o comandanti si facesse vedere, in un momento in cui il Supremo Leader Khamenei continua a rimanere assente dalla scena pubblica. Questo silenzio e l’assenza di figure di vertice alimentano interrogativi sulla vera situazione al vertice della Repubblica Islamica e suggeriscono che sia in corso una delicata transizione o almeno una preparazione a scenari futuri non dichiarati. Giungono fonti d’intelligence che riportano come parte dell’élite iraniana – inclusi alcuni moderati – stiano spingendo Khamenei ad accettare un cessate il fuoco definitivo ( operazione che è in corso anche con la controparte israeliana) mentre si discute attivamente di una leadership collegiale pronta a prendere il controllo in caso di sua morte o estromissione . Il passaggio di poteri Militari all’IRGC potrebbe essere stato dovuto più a queste questioni che alla contingenza dovuta alla necessità di indire una leggere marziale stringente dopo le scorribande del Mossad nella capitale . È trapelato che l’ex presidente Rouhani potrebbe giocare un ruolo chiave in questa eventuale “giunta di transizione”, anche grazie ai contatti che si sono avuti con Paesi del Golfo per garantirsi sponde esterne in caso di cambiamento al vertice. Gli sforzi per nominare un successore a Khamenei si sono intensificati nelle ultime settimane, alimentando la percezione che il sistema sia in una fase di vulnerabilità inedita. Il Ruolo delle fazioni interne: La silenziosa lotta tra falchi e moderati a Teheran potrebbe sfociare in uno scontro aperto per il controllo politico e militare del Paese, con ripercussioni sull’intera regione e sulle comunità iraniane .
Donald Trump
MEGLIO DI PERSONA
Volo speciale MIL ISTITUZIONALE da San Pietroburgo a Nuova York . Biscuit operation done
I sviluppi tra Libia e Turchia, sanciti dalla firma di un memorandum d’intesa tra NOC (Libya’s National Oil Corporation) e TPAO (Turkish Petroleum Corporation), hanno acceso i riflettori sulla crescente competizione geopolitica ed energetica nel Mediterraneo orientale. L’accordo prevede studi geologici e geofisici congiunti su quattro blocchi offshore libici, compresa una massiccia campagna sismica di 10.000 km e l’elaborazione dei dati in meno di nove mesi, segnando un cambio di passo nelle relazioni energetiche regionali. Questo mutamento rischia di alterare profondamente la mappa delle concessioni, con ricadute dirette per le major europee, tra cui Eni, che da anni operano in una zona sempre più instabile e polarizzata. Sul piano tecnico e industriale, la mossa libico-turca minaccia di ridefinire i rapporti di forza tra aziende di diversi paesi. La TPAO ottiene così un accesso privilegiato alle future esplorazioni e produzione di idrocarburi, tradizionalmente controllate da compagnie occidentali. Questa strategia può favorire la creazione di una nuova filiera energetica con logiche più regionali e meno dipendenti dall’Europa, spingendo verso una progressiva esclusione delle imprese italiane e francesi. L’implementazione di nuove tecnologie di esplorazione avanzata e rilevamenti sismici in tempi rapidi rischia inoltre di accelerare la commercializzazione di nuovi giacimenti e consolidare l’egemonia turca nella zona, ostacolando gli interessi strategici italiani. Le tensioni geopolitiche aumentano anche per la definizione, da parte di Ankara e Tripoli, di una zona economica esclusiva (ZEE) che bypassa i diritti reclamati da Grecia ed Egitto e che è già al centro di contese diplomatiche. Questa situazione, aggravata dalla presenza di navi militari e da misure di sicurezza rafforzate, rende le attuali e future concessioni energetiche estremamente fragili e incerte. In un quadro così polarizzato, la stabilità e la continuità operativa sono a rischio: le società straniere, Italia compresa, dovranno ripensare le proprie strategie di investimento e valutare con attenzione rischi legati a legalità, sicurezza e ritorno economico, mentre la competizione per risorse e rotte energetiche chiave si fa sempre più aspra.
da https://x.com/DD_Geopolitics
NEW: Il direttore generale dell’AIEA Rafael Grossi afferma di “non sapere” dove si trovino ora le scorte di uranio iraniane e invita l’Iran a riprendere le ispezioni “per il bene di tutti” – FOX
BREAKING: Le scorte di uranio arricchito dell’Iran non sono state eliminate e non possono essere localizzate, il programma nucleare del paese potrebbe aver subito una battuta d’arresto solo di un mese o due” – Reuters
Secondo una fonte citata dal Jerusalem Post, Trump ha gridato a Netanyahu durante la telefonata, chiedendogli di “fermare l’attacco”. Netanyahu ha risposto poco, ripetendo i suoi ringraziamenti al Presidente degli Stati Uniti.
L’inviato russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzya ha condannato le azioni degli Stati Uniti e di Israele come un grave attacco all’autorità del Trattato di non proliferazione (TNP) e una palese violazione del diritto sovrano dell’Iran di perseguire l’energia nucleare pacifica.
da OSINT
Mohammad Reza Sedighi Saber, scienziato nucleare che lavorava al programma di armamento nucleare iraniano e alto ufficiale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), è stato eliminato ieri sera nella capitale iraniana, Teheran, a seguito di un attacco di precisione dell’aviazione israeliana.
L’Israel Defense Force ha annunciato che nelle ultime ore i jet da combattimento dell’Aeronautica hanno preso di mira e distrutto diversi lanciatori di missili balistici terra-superficie nell’Iran occidentale che erano pronti al lancio per l’attacco missilistico di questa mattina contro lo Stato di Israele.
La “pace “ annunciata via social si è rivelata una tregua estremamente fragile e controversa , minata prima dagli attacchi israeliani a Teheran e nel giro di due ore dalle dichiarazioni di Trump , la situazione sul campo è degenerata nuovamente. Trump aveva parlato dell’accordo come la “fine ufficiale” di dodici giorni di guerra e si era congratulato pubblicamente con i leader delle due nazioni per “il coraggio e l’intelligenza nel fermare il conflitto”, spingendosi persino a suggerire che ora fosse il tempo di “pace e armonia nella regione” e autocandidandosi così, implicitamente, a un ruolo da pacificatore globale. La realtà militare, però, ha smentito clamorosamente il clima delle sue dichiarazioni: poco dopo la proclamazione della tregua, un attacco missilistico massiccio ha colpito Beer Sheva, centrando di nuovo il quartiere tecnologico già bersagliato nei round precedenti. Il missile, identificato come un Sejil iraniano di ultima generazione — probabilmente dotato di testate MIRV a frammentazione — ha superato le difese israeliane e causato gravi danni a infrastrutture chiave come il campus Microsoft e l’ospedale Soroka,come due giorni fa colpendo la sede Microsoft nello stesso quadrante . L’azione ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi di difesa contro minacce balistiche avanzate e la capacità dell’Iran di selezionare target strategici, minando la credibilità della “pace” . L’innovazione tecnologica israeliana che dopo questa settimana di sofferenza e fallimenti rappresenta la sintesi calzante del comparto militare industriale occidentale in crisi di credibilità ed efficienza. #Beersheba#IsraeliranWar#irondomedown#iran#Telaviv#USA
Israele ha chiuso il suo spazio aereo fino a nuovo ordine. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha ancora annunciato il cessate il fuoco e non lo ha nemmeno commentato. Solo Trump e l’Iran lo hanno confermato.
La “pace “ annunciata via social si è rivelata una tregua estremamente fragile e controversa , minata prima dagli attacchi israeliani a Teheran e nel giro di due ore dalle dichiarazioni di Trump , la situazione sul campo è degenerata nuovamente. Trump aveva parlato dell’accordo come la “fine ufficiale” di dodici giorni di guerra e si era congratulato pubblicamente con i leader delle due nazioni per “il coraggio e l’intelligenza nel fermare il conflitto”, spingendosi persino a suggerire che ora fosse il tempo di “pace e armonia nella regione” e autocandidandosi così, implicitamente, a un ruolo da pacificatore globale. La realtà militare, però, ha smentito clamorosamente il clima delle sue dichiarazioni: poco dopo la proclamazione della tregua, un attacco missilistico massiccio ha colpito Beer Sheva, centrando di nuovo il quartiere tecnologico già bersagliato nei round precedenti. Il missile, identificato come un Sejil iraniano di ultima generazione — probabilmente dotato di testate MIRV a frammentazione — ha superato le difese israeliane e causato gravi danni a infrastrutture chiave come il campus Microsoft e l’ospedale Soroka,come due giorni fa colpendo la sede Microsoft nello stesso quadrante . L’azione ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi di difesa contro minacce balistiche avanzate e la capacità dell’Iran di selezionare target strategici, minando la credibilità della “pace” . L’innovazione tecnologica israeliana che dopo questa settimana di sofferenza e fallimenti rappresenta la sintesi calzante del comparto militare industriale occidentale in crisi di credibilità ed efficienza.
“CONGRATULAZIONI A TUTTI! È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un cessate il fuoco COMPLETO e TOTALE (tra circa 6 ore da ora, quando Israele e Iran avranno terminato le loro missioni finali già in corso!) per 12 ore, al termine delle quali la guerra sarà considerata CONCLUSA! Ufficialmente, l’Iran inizierà il cessate il fuoco e, allo scadere della 12ª ora, Israele farà lo stesso. Dopo 24 ore, un annuncio ufficiale della FINE DELLA GUERRA DEI 12 GIORNI sarà salutato dal mondo. Durante ogni fase del cessate il fuoco, l’altra parte rimarrà PACIFICA e RISPETTOSA. Nell’ipotesi che tutto proceda come previsto (e così sarà), vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la forza, il coraggio e l’intelligenza di porre fine a quello che dovrebbe essere ricordato come “LA GUERRA DEI 12 GIORNI”. Un conflitto che avrebbe potuto protrarsi per anni e distruggere l’intero Medio Oriente, ma che invece non lo ha fatto, e mai lo farà! Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e DIO BENEDICA IL MONDO! DONALD J. TRUMP, #trump#Israel#iran#USA#geopolitica#mediooriente#pace#cessateilfuoco
ANCHE QUEST’ANNO VINCE LA JUVE – CLAMOROSO A RIDOSSO ULTIMA DI CAMPIONATO
Il Washington Post ha pubblicato un file audio in cui gli agenti del Mossad contattano 20 comandanti dell’IRGC e danno loro 12 ore di tempo per fuggire dall’Iran, altrimenti loro e le loro famiglie verranno uccisi.
Joe Truzman
@JoeTruzman
·
9h
The Washington Post has published an audio file in which Mossad agents contact 20 IRGC commanders and give them 12 hours to flee Iran, or they and their families will be killed.
Traduci con DeepL
Il Washington Post ha pubblicato un file audio in cui gli agenti del Mossad contattano 20 comandanti dell’IRGC e danno loro 12 ore di tempo per fuggire dall’Iran, altrimenti loro e le loro famiglie saranno uccisi.
CHIAMIAMOLO THE BISCUIT
Dichiarazione del vice Presidente J.D Vance L’Iran ha risposto ufficialmente alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo efficace. Sono stati lanciati 14 missili — 13 sono stati abbattuti, e 1 è stato “lasciato libero” perché diretto in una zona non minacciosa. Sono lieto di comunicare che NESSUN americano è rimasto ferito e che i danni sono stati minimi. Soprattutto, hanno sfogato la loro rabbia, e si spera che non ci saranno ulteriori atti di ODIO. Voglio ringraziare l’Iran per averci avvisato in anticipo, permettendo così di evitare vittime e feriti. Forse ora l’Iran potrà procedere verso la Pace e l’Armonia nella regione, e io incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso. Grazie per l’attenzione Bravi tutti , bravo il mister , si vince si perde , viva lo sport . #JD#Vence#KansasCityTrik#Iran#Qatar#PACE
da https://x.com/DD_Geopolitics
Maria Zakharova risponde all’appello del capo dell’AIEA per la diplomazia dopo l’attacco statunitense: “Oggi i missili hanno colpito il tavolo dei negoziati. Era difficile non notare la loro provenienza. Perché questa volta tutte le dichiarazioni sono morbide e impersonali?” – Il portavoce del Ministero degli Esteri russo ha criticato aspramente il linguaggio sobrio del direttore generale dell’AIEA dopo l’attacco statunitense all’Iran, accusandolo di usare due pesi e due misure e di non aver indicato Washington come aggressore.
L’AIEA non è attualmente in grado di valutare l’entità dei danni all’impianto nucleare di Fordow, secondo il capo dell’agenzia Rafael Grossi.
NOVITÀ: La CNN riferisce che il presidente Trump aveva già deciso di colpire l’Iran, ma ha deliberatamente detto agli assistenti di affermare che la decisione sarebbe arrivata “entro due settimane”. Trump si sarebbe sentito frustrato dalle fughe di notizie che suggerivano che l’attacco era già stato pianificato, e ha spinto la “falsa tempistica” per depistare gli avversari. Ovviamente…
Serbatoi di carburante per jet israeliani sono di nuovo a riva sulla costa iraniana del Caspio…… La scoperta fa pensare a continui sorvoli o lanci israeliani dal nord, molto probabilmente attraverso lo spazio aereo dell’Azerbaigian, che si trova direttamente lungo la rotta settentrionale verso Teheran.
L’inviato russo alle Nazioni Unite Nebenzya ha dichiarato che gli attacchi statunitensi alle strutture nucleari iraniane non sono stati provocati. Ha avvertito che Washington ha aperto il vaso di Pandora con questi attacchi e le conseguenze sono imprevedibili. Nebenzya ha espresso rammarico per il fatto che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non hanno il coraggio di condannare le azioni statunitensi. Ha aggiunto che senza una de-escalation in Medio Oriente, il mondo rischia di scivolare verso una catastrofe nucleare.
L’Iran si riserva il diritto di difendersi dalle aggressioni statunitensi e israeliane, ha dichiarato il suo inviato alle Nazioni Unite. Il rappresentante iraniano ha anche chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ponga gli impianti nucleari israeliani sotto il controllo dell’AIEA.
Il primo ministro albanese Edi Rama ha dichiarato che il suo governo sostiene gli attacchi degli Stati Uniti contro l’Iran: L’Albania sostiene fermamente i genuini sforzi del presidente Trump per impedire al regime teocratico di Teheran di dotarsi di armi nucleari. Rama ha anche descritto l’Iran come “una teocrazia, armata di una retorica apocalittica, intrisa di anni infiniti in cui ha bollato le nazioni libere come ‘sataniche’ e ha apertamente chiesto il loro annientamento”.
Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi è arrivato in Russia.
da https://x.com/italiaeilmondo
ABBIAMO LE FOTO COMPARATIVE DELL’ATTACCO
1/5
Serie foto mostreremo ogni 30 min per tempi di valutazione
In queste prime immagini che ci sono giunte possiamo osservare senza nessun dubbio il prima e il dopo . Nella prossima serie confermiamo gli arrivi nella parte apicale della montagna di Fordow. #esclusivo#fordow#primaedopo#iran#USAF#GBU57#B2#esclusive
L’analisi OSINT sulle immagini satellitari di Natanz mostrano chiari segni di un attacco massiccio e mirato: si rilevano numerosi danni superficiali riconducibili all’arrivo di alcuni BGM-109 Tomahawk, che hanno colpito infrastrutture di servizio e strutture nell’esclusiva area perimetrale del complesso.
Analisi dei danni superficiali
Gran parte dei danni come si evince dalle due immagini sono ascrivibili ai raid Israeliani del 13/14 giugno con l’utilizzo di droni stealth e Uav-Ucav ( indicati dallee) e la possibilità d’impiego di missili aria-superficie da jet F-35I Adir dall’interno o appena fuori lo spazio aereo iraniano. Nell’immagine del 22 ,indicato dal triangolo arancione,nell’area centrale risparmiata dai precedenti attacchi , è ben visibile un foro di ingresso compatibile con una GBU-57 “bunker buster”, situato proprio nel punto di maggiore rigonfiamento della superficie rilevato nelle immagini post-evento. Le strutture sottostanti devono aver subito danni importanti ascrivibile allo stesso ordigno GBU57 Mop, (1 di 2 ) , che il Ministero della Difesa Usa ha dichiarato di aver lanciato con un B2 come vettore . Circa la ricerca di danni compatibili con le salve di missili a bassissima firma radar TLAM ( lanciati da Usm Sottomarini classe Virginia/Ohio ) stiamo confrontando il materiale e ci torneremo in seguito . Questa combinazione di evidenze suggerisce danni , con altissima probabilità, ai bunker sotterranei, identificando Natanz come il sito più compromesso nell’attacco recente. Sui danni compatibili con altre armi ( TLAM – M109 Tmhk. ) torneremo successivamente . #Natanz#OSINT#BGM109#GBU57#Geopolitica#Fordow
LO SCHEMA dell’Operazione MIDNIGHT HAMMER
A destra il riepilogo degli attacchi ai siti e quali sono state le armi lanciate per ogni obbiettivo , a sinistra Fordow e la disposizione delle strutture sotterranee . Nelle ultime notizie IRGC ha dichiarato che la struttura ha subito danni ma non è distrutta . #Osint#Geopolitica#Fordow#NATANZ#GBU57#Iran
Vance#Trump Mentre seguono l’operazione Midnight Hammer A destra una specifica infografica sul Raid contro le strutture Nucleari Iraniane . Gli esiti sono probabilmente inferiori alle aspettative e alle stesse dichiarazioni roboanti che ne sono seguite . Il vicepresidente sembrava infastidito mentre seguiva con #Rubio e #Kurilla il procedere delle operazioni . #MidnightHammer#FordowAttack
COMPARAZIONI Sat MAXAR
FORDOW
Le immagini satellitari Maxar ottenute nelle ore successive all’attacco mostrano effetti visibili sia sugli ingressi sorvegliati che sull’apice della montagna sotto cui si trova la struttura presa di mira dagli air strike. I danni agli accessi risultano nettamente compatibili con le traiettorie di impatto tracciate dai Tomahawk, mentre i profondi crateri lasciati dalle GBU-57 sull’area di copertura indicano l’impiego effettivo di “bunker buster” contro obiettivi ipogei strategici, in linea con le ricostruzioni ufficiali fornite dal Ministero della Difesa. Numerosi account OSINT hanno condiviso queste immagini nell’ambito dell’analisi open source, confermando la corrispondenza tra l’attacco dichiarato e i marker geospaziali rilevati :
@GeoConfirmed Tuttavia, il dato più rilevante – ovvero l’effettiva distruzione delle infrastrutture sotterranee e dei laboratori nucleari protetti – resta al momento indeterminato. Senza rilevazioni SAR fonomiche o georadar capaci di “vedere” sotto la superficie, oggi disponibili solo a poche intelligence governative, è prematuro sostenere con certezza se i bombardamenti abbiano centrato tutti gli obiettivi sensibili. Pertanto, è necessaria estrema cautela nel formulare valutazioni definitive: l’assenza di esplosioni secondarie visibili o fuoriuscite di materiali non equivale di per sé al mancato successo operativo. #AttaccoIran#Maxar#BunkerBuster#Tomahawk#Geopolitica
da https://x.com/DD_Geopolitics
Una nuova visualizzazione in 3D dell’impianto nucleare di Dimona espone uno dei siti militari più sensibili e pericolosi dell’arsenale israeliano. Nascosta nel profondo del deserto del Negev, Dimona è stata a lungo avvolta nella segretezza – camuffata da sito civile mentre si presumeva che ospitasse un programma clandestino di armi nucleari. Ai coloni: Lasciate immediatamente la terra occupata. Gli scioperi non sono finiti.
Una fonte della famiglia reale saudita ha dichiarato al Canale 12 israeliano: “Il Presidente Trump ci ha informato che i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) non approvano l’uso del loro spazio aereo per attaccare l’Iran, e lui lo ha capito e non ha usato il nostro spazio aereo. Gli abbiamo chiesto di non colpire il reattore di Bushehr, per evitare il rischio di fuoriuscita di materiale radioattivo nelle acque del Golfo – e lui si è adeguato”.
I media americani ora discutono apertamente dei potenziali guadagni economici derivanti dal rovesciamento del governo iraniano.
Il generale Dan Caine, capo dello Stato Maggiore degli Stati Uniti, ha confermato che l’attacco del Pentagono, denominato Operazione Martello di Mezzanotte, ha inflitto “danni estremamente gravi” a tre impianti nucleari iraniani. Secondo Caine, parte dell’operazione prevedeva l’invio di bombardieri B-2 verso ovest sul Pacifico come esca, mentre il gruppo d’attacco vero e proprio si avvicinava all’Iran senza essere individuato. Ha affermato che le difese aeree iraniane “non ci hanno visto”, il che implica che il Paese è stato colto completamente alla sprovvista. Solo una ristretta cerchia di dirigenti americani era a conoscenza dell’attacco in anticipo, evidenziando la natura segreta della pianificazione. Secondo quanto riferito, i B-2 hanno volato per 18 ore e hanno richiesto diverse sessioni di rifornimento in volo per raggiungere l’obiettivo e tornare indietro.
E, naturalmente, gli Stati Uniti cercano la pace, come al solito… Pete Hegseth, Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha annunciato che gli Stati Uniti hanno distrutto il programma nucleare iraniano in una serie di attacchi contro tre impianti nucleari. Ha dichiarato che le ambizioni nucleari dell’Iran sono state cancellate e che l’operazione, denominata “Midnight Hammer”, ha avuto un successo schiacciante. Per la prima volta sono state utilizzate bombe MOP (Massive Ordnance Penetrator). Hegseth ha dichiarato che gli attacchi non hanno preso di mira le forze iraniane o i civili, ma solo le infrastrutture nucleari. Ha descritto l’operazione come audace e brillante, affermando che la deterrenza americana è tornata. Ha affermato che Trump ha insistito per oltre un decennio che l’Iran non deve mai acquisire un’arma nucleare. Il messaggio, secondo Hegseth, è chiaro: Trump cerca la pace, ma l’Iran deve cogliere l’occasione.
L’Iran risponde agli attacchi statunitensi ai siti nucleari Il Ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che non esiste ancora una valutazione precisa dei danni inflitti alle infrastrutture nucleari del Paese in seguito ai recenti attacchi statunitensi. Altri punti chiave delle sue osservazioni: Trump ha tradito le sue promesse di pace globale e si è completamente sottomesso alle richieste del criminale regime sionista. L’aggressione americana rappresenta ora una minaccia diretta alla pace e alla stabilità globale, diffondendo una mentalità da legge della giungla in tutto il mondo. Prendendo di mira i siti nucleari iraniani, Washington ha oltrepassato un’importante linea rossa. L’amministrazione Trump minaccia ulteriori attacchi e la comunità internazionale deve rispondere per salvaguardare la sicurezza globale. Teheran si riserva il diritto di difendere il suo popolo, i suoi interessi e la sua sovranità con ogni mezzo necessario. Non è stato l’Iran a tradire la diplomazia – sono stati gli Stati Uniti. E gli Stati Uniti capiscono solo il linguaggio della forza. L’Iran rimane impegnato nel Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), ma tale trattato non offre alcuna protezione nelle circostanze attuali. La risposta dell’Iran a questa aggressione statunitense non sarà annunciata in anticipo.
APPENA ARRIVATO: Il parlamento iraniano approva la chiusura dello stretto di Hormuz, bloccando l’accesso alle rotte petrolifere.
APPENA ARRIVATO: Il Segretario di Stato Marco Rubio lancia un avvertimento all’Iran per le minacce di chiudere lo Stretto di Hormuz e interrompere il trasporto globale di petrolio. “Se lo faranno, sarà un altro terribile errore. Se lo faranno, sarà un suicidio economico per loro, e noi conserviamo le opzioni per affrontarlo”.
Iran: Il nemico si illude di aver danneggiato le nostre installazioni nucleari – ma noi avevamo già scoperto i suoi complotti a marzo! Avevamo spostato per tempo tutti i materiali strategici in luoghi sicuri. L’uranio è ancora pienamente sotto il nostro controllo; il nemico sta colpendo solo il fumo! Questa guerra non è una sorpresa per noi – era prevista! Eravamo pronti, siamo pronti – e daremo una risposta che la storia ricorderà! “Avevamo già affilato le nostre spade (preparate per la guerra) – ora è arrivato il momento di estrarle dai loro foderi!” Questa è la terra della rivoluzione… qui, ogni colpo è calcolato, e ogni colpo è sferrato con fede!
da Italia e il Mondo
22 giugno
Dati Ministero Difesa Breaking News
Lanci da Sottomarini
Tutti i dati da fonti USA Verificate
Le operazioni Aeree
Secondo alcune ricostruzioni rese note da fonti ufficiali statunitensi, sei bombardieri stealth B-2A “Spirit” della US Air Force avrebbero colpito il sito nucleare di Fordow, in Iran centrale, sganciando in tutto 12 bombe GBU-57A/B MOP. Questi ordigni, noti come Massive Ordnance Penetrator (“Bunker Buster”), pesano 13.600 kg ciascuno e sono stati progettati per penetrare strutture sotterranee profondamente rinforzate. L’intento sarebbe quello di neutralizzare le difese e compromettere l’infrastruttura nucleare interrata, sfruttando la capacità stealth del B-2A per eludere i radar iraniani e portare a termine un attacco coordinato con la massima precisione.
Le operazioni dei sottomarini
Parallelamente all’attacco a Fordow, sottomarini USA operanti nell’area avrebbero lanciato 30 missili da crociera BGM-109 Tomahawk (TLAM) contro altri obiettivi strategici, in particolare i siti di Natanz e Isfahan, noti per essere centri nevralgici del programma nucleare iraniano. Sempre secondo fonti statunitensi, almeno altri due MOP sarebbero stati sganciati da un B-2A sull’impianto di Natanz, con l’intenzione di massimizzare il danno alle infrastrutture sotterranee. L’operazione, per ampiezza e tipologia di armamenti impiegati, rappresenterebbe una delle più massicce azioni “bunker busting” mai condotte, integrando capacità di attacco convenzionali subsoniche (Tomahawk) e penetranti di ultima generazione (GBU-57A/B). #Iran#AttaccoIran#B2Spirit#Tomahawk#BunkerBuster#Geopolitica
Avevamo avuto in molti questa notte quell’impressione di un Deja vù . Un impianto nucleare , una missione impossibile da portare a termine , insomma roba da Top Gun . #topgun#Fordow#Fordo#IranIsraelConflict
Proprio in questo momento video e report confermano che la rappresaglia iraniana, ampiamente attesa preannunciata dopo l’escalation nel Golfo, si è concretizzata con un massiccio lancio di missili a lungo raggio contro l’area di Tel Aviv. Secondo le prime analisi, sarebbe stato impiegato un nuovo vettore balistico di classe pesante, mai utilizzato prima in operazioni dichiarate dall’Iran, con capacità di portata e potenza significativamente superiori rispetto agli Shahab tradizionali. Sulla base delle poche informazioni rilasciate, gli esperti ipotizzano l’uso di una piattaforma evoluta come il Kheibar Shekan o una versione avanzata del Khorramshahr, entrambi sviluppati per colpire obiettivi strategici a distanza superiore ai 2.000 chilometri e dotati di testate convenzionali ad alto potenziale. L’utilizzo di un vettore di questa categoria indica che l’Iran è un cliente che molti avevano sottovalutato , le ripercussioni sono enormi , se dopo un colpo che Trump riteneva definitivo giungono questi vettori pesanti lo scacchiere si complica . #Iran#TelAviv#Missili#CrisiMedioOriente#Geopolitica
La Russia condanna gli attacchi statunitensi ai siti nucleari iraniani Mosca ha condannato fermamente gli Stati Uniti per aver effettuato attacchi sul territorio iraniano, in particolare contro le infrastrutture nucleari. Il Ministero degli Esteri russo ha descritto gli attacchi americani come una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e una provocazione sconsiderata. Secondo la dichiarazione, la decisione di Washington di bombardare le strutture nucleari iraniane mina direttamente gli sforzi globali di non proliferazione e rappresenta una pericolosa escalation con conseguenze a lungo termine. La Russia ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a rispondere a questo atto di aggressione e ha esortato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) a rilasciare una reazione chiara e immediata, avvertendo che la credibilità delle istituzioni internazionali è in gioco.
L’Iran risponde agli attacchi statunitensi ai siti nucleari Il Ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che non esiste ancora una valutazione precisa dei danni inflitti alle infrastrutture nucleari del Paese in seguito ai recenti attacchi statunitensi. Altri punti chiave delle sue osservazioni: Trump ha tradito le sue promesse di pace globale e si è completamente sottomesso alle richieste del criminale regime sionista. L’aggressione americana rappresenta ora una minaccia diretta alla pace e alla stabilità globale, diffondendo una mentalità da legge della giungla in tutto il mondo. Prendendo di mira i siti nucleari iraniani, Washington ha oltrepassato un’importante linea rossa. L’amministrazione Trump minaccia ulteriori attacchi e la comunità internazionale deve rispondere per salvaguardare la sicurezza globale. Teheran si riserva il diritto di difendere il suo popolo, i suoi interessi e la sua sovranità con ogni mezzo necessario. Non è stato l’Iran a tradire la diplomazia – sono stati gli Stati Uniti. E gli Stati Uniti capiscono solo il linguaggio della forza. L’Iran rimane impegnato nel Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), ma tale trattato non offre alcuna protezione nelle circostanze attuali. La risposta dell’Iran a questa aggressione statunitense non sarà annunciata in anticipo.
Queste persone dovrebbero davvero iniziare a cancellare i loro vecchi tweet.
da https://x.com/sentdefender
Questa mattina l’aviazione israeliana ha attaccato l’aeroporto di Dezful, nella provincia di Khuzestan, nell’Iran sud-occidentale, e ha distrutto una coppia di caccia leggeri F-5E gestiti dall’Aeronautica della Repubblica Islamica dell’Iran (IRIAF).
L’aviazione israeliana ha iniziato una serie di attacchi contro obiettivi militari nell’Iran occidentale, con jet da combattimento che hanno anche eliminato diversi missili pronti al lancio, soldati delle Forze Armate iraniane, e neutralizzato rapidamente i lanciatori che hanno sparato missili balistici questa mattina verso Israele.
SENZA DUBBIO GLI USA HANNO COLPITO L’IRAN
Un’impronta così, sulla pancia di una montagna corazzata, non la lascia il primo che passa. Vuoi abbattere una cittadella sotterranea che l’Iran ha costruito per resistere a ogni inferno? Servono strumenti che solo pochi al mondo osano anche solo mostrare nei briefing, figuriamoci lanciare. Qui non bastano i soliti fuochi d’artificio: serve una piattaforma stealth, un’opera d’arte tecnologica che scivola sotto i radar più affamati del pianeta, scegliendo la notte più nera e la rottra più assurda. Chi può davvero montare la madre di tutte le bunker-buster sotto le ali?
Capacità di penetrazione: fino a 60 metri di cemento Arm •
Guida: GPS e sistemi di navigazione inerziale •Effetto: deflagrazione ad alta pressione e temperatura in profondità, progettata per neutralizzare strutture fortificate sotterranee Chi, senza nemmeno abbassare il tono di voce, può infilarla con una precisione chirurgica in mezzo a una fortezza di cemento e acciaio, lasciando solo una scia di dati e incredulità? Parliamo del bombardiere fantasma, la macchina che tutti sussurrano ma pochi hanno visto in azione, e parliamo del suo gioiello da mille e una tonnellata, l’ordigno che fa tremare anche il terreno più sicuro. Non c’è altro nel mondo che abbia fatto vedere di cosa è capace, quando si tratta di bucare quello che si pensava imbucabile, di sconvolgere la fisica dei bunker e riscrivere i manuali di guerra sotterranea. Nessun altro oggi può permettersi di suonare la sveglia a chi pensava di essere al sicuro sotto decine di metri di cemento e paura. E chiunque dica il contrario o non sa, o bluffa.
Durante il pomeriggio del 17-06 qualche ora prima dell’attacco contro la cittadella sotterranea di KOHJIR nei pressi di Theran del quale abbiamo documentato i riscontri con GBU 57 tramite B2 , il sen. Cruz intervistato da Carlson , ammette sotto pressione dell’abile intervistatore : “ stiamo effettuando attacchi oggi “ . #theran#Kohjir#cruz#iran
OLTRE LA PROPAGANDA
IRAN MULTICONFESSIONALE
In Iran, la maggioranza della popolazione è musulmana sciita, ma vi sono anche minoranze religiose storiche, tra cui cristiani ed ebrei. I cristiani in Iran sono stimati tra 300.000 e 400.000 persone, appartenenti a diverse confessioni come gli armeni, gli assiri, i caldei e alcuni convertiti. La comunità ebraica, una delle più antiche della diaspora, conta oggi circa 8.000-10.000 membri, una forte diminuzione rispetto a inizio Novecento, a causa dell’emigrazione seguita alla rivoluzione del 1979. Sia i cristiani che gli ebrei sono riconosciuti dalla Repubblica Islamica come minoranze religiose protette e dispongono di seggi riservati nel Parlamento. In Iran ci sono circa 600 chiese cristiane, in maggior parte armene (soprattutto nelle città di Teheran, Isfahan e Tabriz) e assire, oltre a qualche chiesa cattolica e protestante. Le sinagoghe presenti sono circa 25-30, concentrate principalmente nelle città con una storica presenza ebraica, come Teheran, Shiraz, Isfahan e Yazd. Sia le chiese che le sinagoghe hanno un ruolo importante non solo dal punto di vista religioso, ma anche culturale e sociale, offrendo agli appartenenti delle minoranze un luogo di aggregazione e conservazione delle tradizioni. #iranisraele#cristiani#sinagogheiran#ebraismo
IMPRECISATE BATTERIE THAAD E ALMENO 12.000 MISSILI
IMMAGINI SAT DI LANCIATORI THAAD NELLE BASI DI ISRAELE
Probabilmente il timore c’era che le difese avrebbero potuto entrare in crisi , un numero così importante di lanciatori e munizionamento di lancio non si dispongono in qualche giorno . Si organizzano e ottimizzano ( sopratutto per la copertura selettiva , il posizionamento e test ) in mesi di lavoro e in stretta collaborazione con specialisti USA
. Questo è un altro dato che suggerisce che questa crisi è frutto di una pianificazione certosina . Insieme alle operazioni del Mossad a Theran un altro indizio simile ad una prova . #Thaad#Irondome#Arrow#Iran
5 DESTROYERS LANCIAMISSILI COSTE ISRAELE
La Marina degli Stati Uniti ha schierato 5 navi al largo delle coste di Israele per rafforzare le difese aeree , ma non solo queste navi hanno anche un tremendo potere offensivo . Israele utilizza già per difendersi svariati sistemi , tre i quali moltissimi sono di produzione e progettazione USA
: THAAD, David Sling, Arrow-1 e Arrow-2, Patriot, Iron Beam e Iron Dome .
La fantascienza Un’ipotetica intercettazione di un missile Iraniano : A: Non ci sono segni di fiamme e bruciature . B: Impatta gentilente a fianco di pannelli solari che intatti ringraziano . C: La forza cinetica presupporrebbe una distribuzione della stessa quindi è incompatibile con un impatto con leggi della fisica D: Sembra un relitto “appoggiato” sul un tetto . E: Il parapetto della direzione di arrivo è intatto ( 50 60 cm ) anche fosse arrivato in caduta libera , la scena è profondamente irreale
BREAKING: Secondo i rapporti, i bombardieri stealth B-2 Spirit sono decollati dalla base aerea di Whiteman, nel Missouri, accompagnati da almeno sei aerei di rifornimento KC-135 Stratotanker.
Palantir ha aiutato Israele a giustificare il suo attacco preventivo Ecco un riassunto dell’articolo di @DD_Geopolitics nel caso non l’abbiate letto. È ENORME! Si prega di condividere 1.Colpo israeliano sull’Iran (12 giugno 2025): Israele ha lanciato l'”Operazione Leone Nascente”, bombardando i siti nucleari iraniani (Natanz, Esfahan, Fordow). Sono state uccise figure chiave iraniane, tra cui il comandante dell’IRGC Hossain Salami e lo scienziato nucleare Fereydoon Abbasi. Giustificato da un rapporto dell’AIEA che cita i 409 kg di uranio arricchito al 60% dell’Iran – sufficiente per 9 bombe se raffinato. 2.Ruolo di Mosaic AI di Palantir: Dal 2015, l’AIEA utilizza la piattaforma Mosaic di Palantir per analizzare le minacce nucleari tramite analisi predittive. Mosaic ingerisce oltre 400 milioni di punti dati – immagini satellitari, social media, registri del personale – per valutare “l’intento nucleare”.” L’Iran ha fatto trapelare documenti secondo i quali il capo dell’AIEA Rafael Grossi avrebbe condiviso i risultati di Mosaic con Israele, minando la neutralità dell’agenzia. 3.Critiche all’uso di Mosaic: I critici sostengono che Mosaic, progettato per il targeting sul campo di battaglia, non è adatto per la conformità nucleare legale. La natura predittiva della piattaforma rischia di trasformare la speculazione in casus belli (causa di guerra). Grossi ha poi ammesso: “Nessuna prova di un programma sistematico di armi”, mettendo in dubbio l’urgenza dell’avvertimento dell’AIEA. 4.Implicazioni e polemiche: L’intelligenza artificiale è stata usata per giustificare un attacco militare preventivo, sollevando preoccupazioni etiche e legali. Gli algoritmi opachi e non verificabili di Mosaic rischiano di trasformare l’AIEA in un proxy per le agende militari. L’Iran ora minaccia di rivelare il programma nucleare segreto di Israele e accusa l’AIEA di facilitare l’aggressione. http://5.Global Ripercussioni: Rilancia l’allarme sulla militarizzazione dell’IA nell’applicazione dei trattati e nella diplomazia internazionale. Evidenzia l’erosione della fiducia in istituzioni come l’AIEA a causa dell’affidamento a sistemi di IA privatizzati e non verificabili. Suggerisce un pericoloso precedente: decisioni di guerra modellate da previsioni generate dall’IA piuttosto che da prove confermate.
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NUOVO: Il software Palantir ha aiutato Israele a creare un pretesto di guerra? Israele ha bombardato il 12 giugno i siti nucleari iraniani. Qualche giorno dopo, uno scienziato iraniano dell’AI è stato ucciso in un attacco separato. Entrambi gli attacchi sono riconducibili a un’unica fonte: il sistema Mosaic dell’AIEA, alimentato da Palantir. Leggi la nostra nuova inchiesta……
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L’ONU è un’istituzione discriminatoria nei confronti di tutto ciò che è buono. – Alex Karp Al Reagan National Defense Forum, l’amministratore delegato di Palantir Alex Karp ha dichiarato che l’ONU è “un’istituzione discriminatoria nei confronti di qualsiasi cosa buona”. Ha poi affermato che la vera sicurezza significa che i nemici dell’America “si svegliano spaventati e vanno a letto spaventati”. Se fai del male a un americano, “qualcosa di molto brutto accadrà a te e ai tuoi amici, ai tuoi cugini, al tuo conto in banca e alla tua amante”. La sua visione della pace non si basa sulla diplomazia o sul diritto internazionale, ma sulla paura imposta, alimentata dal software. Abbiamo appena riportato come l’intelligenza artificiale di Mosaic abbia segnalato le scorte di uranio iraniane, alimentando il rapporto dell’AIEA del 12 giugno, pochi giorni prima che gli attacchi di Israele uccidessero 220 iraniani. Palantir, incorporata nell’AIEA per quasi un decennio, ha trasformato il “monitoraggio” in un obiettivo. Giorni dopo, l’Iran ha accusato il capo dell’AIEA Rafael Grossi di essere colluso con Israele. Ora considerate le parole di Karp: non vuole la parità, vuole la deterrenza attraverso il terrore. Definisce gli americani gentili e corretti, ma insiste sul fatto che la “gentilezza” è sfruttata dagli avversari che devono essere spaventati. E l’ONU? Per lui è un nemico di “tutto ciò che è buono”. La sua visione del mondo è quella in cui la Silicon Valley decide chi vive in pace e chi muore di algoritmo. Non sta descrivendo il futuro, sta rivelando il presente. Vi sentite già al sicuro?
Nella notte, l’aviazione israeliana ha abbattuto almeno quattro droni lanciati dall’Iran contro Israele, con filmati che mostrano l’abbattimento di due droni d’attacco a lungo raggio “Arash-2” da parte di un AH-64 “Apache” dell’IAF.
Allarme rosso in tutto il sud di Israele, compresa la città di Beersheba, in seguito al lancio di missili balistici da parte dell’Iran.
Diversi veicoli in fiamme e gravi danni a un edificio nei pressi del Parco di tecnologie avanzate Gav-Yam Negev, nella città di Beersheba, nel sud di Israele, a seguito dell’apparente impatto di un missile balistico lanciato dall’Iran.
da https://x.com/DD_Geopolitics
Un aereo militare russo si spegne subito dopo il decollo vicino a Mosca Un An-148 dell’aeronautica militare russa (RFF71776), decollato pochi minuti fa dalla base aerea di Chkalovsky, ha disattivato il suo transponder appena fuori Mosca. Ecco come Mosca sposta i VIP, il personale militare di alto livello o le missioni critiche.
RFF71776 riappare sul radar – ora si dirige verso sud L’An-148 dell’aeronautica militare russa è riapparso e ora sta navigando verso sud a 31.000 piedi, con una traiettoria di volo allineata con l’Iran, la Siria o il Caucaso. Il temporaneo blackout suggerisce che non si tratta di un trasporto di routine. Questo tipo di velivolo è utilizzato per il trasporto di personale sensibile, non di merci. La Russia potrebbe spostare personale o effettuare una consegna diplomatica segreta.
Gli Stati Uniti hanno evacuato tutti gli aerei non protetti dalla base aerea di Al-Udeid in Qatar e riposizionato le navi della Marina dal Bahrain. I funzionari del Pentagono citano una “pianificazione prudente e precauzionale” in seguito agli avvertimenti iraniani che le forze statunitensi saranno prese di mira se Washington si unirà agli attacchi israeliani ai siti nucleari iraniani. Questo è il più serio riposizionamento di risorse statunitensi nel Golfo dalla crisi di Soleimani del 2020. Questo è il più serio riposizionamento di risorse statunitensi nel Golfo dalla crisi di Soleimani del 2020. Al-Udeid, 19 giugno 2025
Partono! Probabilmente si fermeranno alle Hawaii, poi in Australia e infine a Diego Garcia (forse).
NUOVO: Il software Palantir ha aiutato Israele a creare un pretesto di guerra? Israele ha bombardato il 12 giugno i siti nucleari iraniani. Qualche giorno dopo, uno scienziato iraniano dell’AI è stato ucciso in un attacco separato. Entrambi gli attacchi sono riconducibili a un’unica fonte: il sistema Mosaic dell’AIEA, alimentato da Palantir. Leggi la nostra nuova inchiesta……
da https://x.com/italiaeilmondo
APPENA ARRIVATO: L’Iran sostiene che lo spazio aereo israeliano è diventato indifendibile e non ci sono posti sicuri.
Diversi aerei cisterna per rifornimento in volo KC-46A “Pegasus” dell’USAF – nominativi HIFI31, HIFI32, HIFI33 e HIFI34 – sono partiti dalla base aerea di Travis in California, diretti a ovest sopra il Pacifico.
I nominativi di chiamata “HIFI” sono storicamente collegati alle missioni di rifornimento dei bombardieri strategici B-52 B-1 e B-2. Queste petroliere potrebbero essere in fase di preposizionamento verso l’Australia o il Pacifico, forse in vista dello schieramento di bombardieri a Diego Garcia. #diegogarcia#usaf#bombingiran
Qualcuno ha fatto una canzone chiamata “Boom Boom, Tel Aviv” Questo è il video musicale. Pensieri?
Dopo la peggiore mattinata di tutta la storia di Israele,dove è stata bersagliato pesantemente il cuore finanziario della City di #TelAviv è seguita una relativa calma nel pomeriggio . Giunge ora notizia di pesantissimi attacchi ad #Haifa zona Nord Seguiranno aggiornamenti
da https://www.facebook.com/groups/540623059351142/user/100000243293162/?cft[0]=AZV-P38eoezEvqigfo_eD6kQ73MOADhwN7ax5gG8qjuTA39f9csBZvGcyOUn1e0UaBHsJfgASXyKWGPweTNQaGk_li7VikoZ67pf3wAhj7p_03LwWC2qFqDbxqcRUXcbzRMrWHlaS5v2XXiKXetYkTUu2GPdlsbH2F4DyIQMn7lDuVI4v6mWHEHfsmSdJKekdhL_u6EK374jniw0Ka2xMU9eXQeRl2bm3BmJjVXNWX6VyGxygQezxsLNIgdrWfneocGlI7KBW69Ne-CyxbeVU3j29sgq42cUFar1ImckQcdHPg&tn=-]K-y-y-R
Tre Boeing 747 cargo, tracciati da esperti analisti decollavano dalla Cina settentrionale. Destinazione dichiarata: Lussemburgo. Rotta reale: Iran. Quei voli portavano qualcosa. Materiale militare? Operativi speciali? Sistemi di difesa? Missili ipersonici o anti-nave? Nessuno lo sa. Quello che sappiamo, però, è che la Cina non improvvisa. Ogni mossa è calcolata in anni, non in giorni. L’Iran è un partner logistico, energetico e strategico per la Cina. È il cuore del corridoio meridionale della “Belt and Road Initiative”. È la fonte del petrolio e del gas necessari per alimentare la seconda economia mondiale. E allora, quei voli Boeing 747 non erano un errore. Cosa potrebbero aver trasportato?
Il fumo continua a salire dal Centro medico Soroka nella città di Beersheba, dopo che questa mattina è stato colpito direttamente da un missile balistico lanciato dall’Iran contro Israele.
Il Ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, ha annunciato che la Japan Air Self-Defense Force dispiegherà due aerei da trasporto militare C-2 a Gibuti, nell’Africa orientale, per organizzare e preparare l’evacuazione di circa 1.000 cittadini giapponesi attualmente intrappolati in Israele e di circa 280 intrappolati in Iran.
Israele si lamenta sempre che i suoi vicini minacciano la sua esistenza, quando in realtà è Israele a rappresentare una minaccia esistenziale per noi – Gamal Abdel Nasser, nipote del leader rivoluzionario egiziano
BREAKING! La Russia mette in guardia gli Stati Uniti dall’intervenire contro l’Iran La Russia mette in guardia gli Stati Uniti dall’essere coinvolti in un’azione militare contro l’Iran, affermando che potrebbe portare a conseguenze incontrollabili, secondo quanto dichiarato dalla portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova.
BREAKING! Israele rivendica attacchi a siti nucleari iraniani a Bushehr, Isfahan e Natanz Funzionari israeliani hanno annunciato che sono stati effettuati attacchi contro impianti nucleari a Bushehr, Isfahan e Natanz. Bushehr ospita un’importante centrale nucleare civile, costruita e gestita con l’assistenza russa. Il reattore Bushehr-1, costruito da Rosatom, è operativo dal 2013 ed è sotto la supervisione dell’AIEA. Altri reattori nel sito sono in fase di sviluppo da parte di Rosatom. L’amministratore delegato di Rosatom, Alexey Likhachev, ha lanciato oggi un duro monito: “Se la centrale nucleare di Bushehr in Iran venisse colpita, il disastro che ne deriverebbe sarebbe paragonabile a quello di Chernobyl – questo non deve essere permesso”.
Rick Sanchez di RT chiede: Perché il mondo arabo non può unirsi in un blocco forte e assertivo? Gamal Abdel Nasser: Siamo divisi e messi l’uno contro l’altro da Israele
• Saddam, Time cover 9/16/2002, captured on 12/13/2003 • Mubarak, Time cover 2/14/2011, resigned on 2/11/2011 • Gaddafi, Time cover 3/7/2011, assassinated on 10/20/2011 • Yanukovych, Time cover 3/10/2014, removed on 2/22/2014
BREAKING!!!! AIEA E PALANTIR COLLABORANO CON ISRAELE PER PRODURRE LA GUERRA ALL’IRAQ Dal 2015, l’AIEA ha utilizzato la piattaforma Mosaic di Palantir (progettata per le operazioni militari statunitensi) per monitorare il programma nucleare iraniano nell’ambito del JCPOA. Mosaic ha elaborato oltre 400 milioni di oggetti di dati, tra cui satelliti e social media, consentendo oltre 60 ispezioni SORPRESE. Ma durante un AMA è stato chiesto al fondatore di Palantir Peter Thiel: “Palantir è una copertura per la CIA?”. Thiel ha risposto: “No, la CIA è una copertura per Palantir”. Molto probabilmente riferendosi al finanziamento e alla fondazione da parte della CIA. Ancora più di recente, la settimana scorsa, Thiel ha risposto a una domanda sull’uso di Palantir a Gaza: “Non sono al corrente di tutti i dettagli di ciò che sta accadendo in Israele, perché il mio pregiudizio è di rimandare a Israele”. Perché queste persone sono responsabili del software delle nostre istituzioni internazionali? L’Iran afferma che l’AIEA è diventata un tramite per l’intelligence israeliana, facendo eco alle precedenti affermazioni del 2018, quando le incursioni del Mossad hanno portato alla luce file interni dell’AIEA. La risoluzione dell’AIEA del giugno 2025: la prima in 20 anni, citava 400 kg di uranio arricchito al 60%. Giorni dopo, Israele bombarda Natanz, Fordow ed Esfahan. L’Iran ha accusato l’AIEA di aver fornito una copertura per gli attacchi. Nel frattempo, l’amministratore delegato di Palantir ha tenuto una riunione del consiglio di amministrazione del 2024 a Tel Aviv “in solidarietà” con Israele. E la cerchia di Thiel, che ha spinto per il ritiro del JCPOA da parte di Trump nel 2018, ora è al centro di una rete di sorveglianza che confonde il confine tra controllo degli armamenti e cambio di regime. L’Iran ha ora limitato il monitoraggio dell’AIEA. I critici, tra cui il russo Yermakov e l’analista Ali Vaez, avvertono che i dati di Palantir potrebbero produrre falsi positivi da input “sporchi” come il file dump di Israele del 2018, innescando ispezioni o guerre basate su intelligence politicizzata. Il diritto internazionale è morto.
da Italia e il Mondo
Intervento assicurato per i gregari della NATO Insieme agli Inglesi anche l’italia va in guerra . F-35A uk e 12 caccia F-16C ita sono già atterrati in Arabia Saudita . Mi raccomando che non si sappia #giorgiameloni#crosetto#f16#IranWarning
Ricordate il leone della Serenissima e il carro armato ? Ecco questo è peggio . Il cuore dell’operazione . Operazione Leone è il geniale obbiettivo dell’Occidente Collettivo : Riesumare lo Shah di Persia famiglia Pahlavi. Progetto Creativo . #persia#nwo#iran
Israele ha colpito Teheran oggi: – Un impianto di trattamento delle acque reflue – La sede della Mezzaluna Rossa – Un’università civile Nessuna base militare. Il sistema militare di Israele è in crisi le città sotto pioggia di missili pesanti . Colpite in maniera massiccia 5 basi militari e due aeroporti di allerta . #TelAviv#israeledown#iran
ULTIMA ORA: abbattuto altro caccia F-35 israeliano nella provincia iraniana di Teheran. Notizie Agenzia- Le forze di difesa aerea iraniane hanno abbattuto un caccia F-35 israeliano sopra la città di Varamin, nella provincia iraniana di Teheran, ha dichiarato mercoledì il capo della contea di Varamin. “Le forze di difesa aerea dell’esercito hanno colpito e distrutto un caccia F-35 israeliano nemico a … Varamin”, ha dichiarato il capo, citato dall’agenzia di stampa IRNA. #f35down#iran#WW3
Attenzione dopo quelli USA messaggi CRIPTATI FED RUSSA
La stazione numerica dell’intelligence russa ENIGMA ID: S06 ha inviato un messaggio vocale criptato sulla frequenza 11616 kHz, indirizzato all’Estremo Oriente e al Pacifico. Non ricevibile in Europa.
Per evitare un’escalation a questo punto proponiamo una guerra …. Magari funziona
Il generale Michael Erik Kurilla, capo del Comando Centrale USA, ha incontrato Donald Trump per illustrargli direttamente diverse opzioni di attacco contro l’Iran. Kurilla, noto per il suo approccio deciso, è diventato una figura chiave nella strategia della Casa Bianca e ha spinto con forza per una risposta militare americana più incisiva nella crisi con #IsraelIranConflict
Lui è Nathan McCormack, ha criticato Israele sostenendo sia il peggiore alleato di sempre degli Stati Uniti
. È stato rimosso e sotto indagine . Dopo il provvedimento ha aggiunto : “ Il loro è un Fottuto culto della Morte “ . Pare che la sua ultima frase prima di abbandonare la sua base sia stata : “ Siamo ridotti ad essere un proxy di Israele “
TUTTE LE NAVI DELLA MARINA STATUNITENSE SONO APPENA SCOMPARSE DAL BAHREIN E SONO RIAPPARSE ALLE PORTE DELL’IRAN Per primi avevamo segnalato le rotte dal Pacifico , e nonostante il silenzio troppo pesante , alla fine i fatti ci hanno dato ragione
Una flotta che sparisce dal Bahrein durante la notte. Nessuna pomposo comunicato ,nessun accorato messaggio presidenziale per la stampa. E se per caso nel prossimo articolo leggerete della guerra segreta tra le flotte spia fantasma dei due blocchi in conflitto , non stupitevi ,la realtá supera spesso la fantasia e per guardare avanti e districarsi nella nebbia di guerra , occorre il fegato e l’abitudine di navigare controcorrente . Le nuove immagini satellitari, sei navi da guerra statunitensi sono ormeggiate nello Stretto di Hormuz, nel Golfo di Oman e al largo delle coste dell’Iran,25 corvette Lanciamissili Nato . Lo Stretto di Hormuz è un starter point per colpire l’Iran
da Est , RIMANENDO AL RIPARO DAGLI IPERSONICI . E il fatto che nessuno ne parla come dell’attacco con GBU al complesso sotterraneo di Theran , dimostra ampiamente che abbiamo avuto fottutamente ragione . La verità non si ottiene facendo il tifo . Abbiamo lavorato giorno e notte perché questo è il nostro lavoro. #osint#carriergroup#destroyers#Nostradumus
Mentre il Presidente degli Stati Uniti Trump sta valutando la possibilità di unirsi alla campagna d’attacco di Israele contro i siti nucleari iraniani, il suo inviato speciale in Medio Oriente Steve Witkoff sarebbe stato in contatto diretto con il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi per tutta la settimana, nel tentativo di organizzare ulteriori negoziati tra Stati Uniti e Iran.
Secondo Bloomberg, la retorica del Presidente degli Stati Uniti Trump contro l’Iran è cambiata in modo significativo negli ultimi giorni, poiché gli alleati politici lo hanno convinto che Teheran è vicina a ottenere un’arma nucleare, come suggerito da mesi da Israele. Secondo persone che hanno familiarità con le discussioni, il senatore repubblicano Lindsey Graham, della Carolina del Sud, è stata una voce primaria che ha esortato il Presidente a prendere in considerazione un’azione militare contro le strutture nucleari in Iran.
Sia Papa John’s che Little Ceasers, appena fuori dal CENTCOM della base aerea di MacDill, riportano livelli elevati di attività. A partire dalle 21:42 circa ET
L’Israel Defense Force ha appena diffuso un ordine di evacuazione in arabo e farsi, in cui si chiede a tutti i civili e ai dipendenti che risiedono in un’area designata all’interno delle città di Arak e Khandab di allontanarsi immediatamente, affermando: “L’esercito israeliano sta operando in quest’area, come ha fatto in tutto l’Iran negli ultimi giorni per attaccare le infrastrutture militari del regime iraniano. Cari cittadini, per la vostra sicurezza e salute, vi chiediamo di lasciare l’area designata sulla mappa all’interno delle città di Arak e Khandab il prima possibile”.
da DD Geopolitics
BREAKING!!!! AIEA E PALANTIR COLLABORANO CON ISRAELE PER PRODURRE LA GUERRA ALL’IRAQ Dal 2015, l’AIEA ha utilizzato la piattaforma Mosaic di Palantir (progettata per le operazioni militari statunitensi) per monitorare il programma nucleare iraniano nell’ambito del JCPOA. Mosaic ha elaborato oltre 400 milioni di oggetti di dati, tra cui satelliti e social media, consentendo oltre 60 ispezioni SORPRESE. Ma durante un AMA è stato chiesto al fondatore di Palantir Peter Thiel: “Palantir è una copertura per la CIA?”. Thiel ha risposto: “No, la CIA è una copertura per Palantir”. Molto probabilmente riferendosi al finanziamento e alla fondazione da parte della CIA. Ancora più di recente, la settimana scorsa, Thiel ha risposto a una domanda sull’uso di Palantir a Gaza: “Non sono al corrente di tutti i dettagli di ciò che accade in Israele, perché il mio pregiudizio è quello di rimandare a Israele”. Perché queste persone sono responsabili del software delle nostre istituzioni internazionali? L’Iran afferma che l’AIEA è diventata un tramite per l’intelligence israeliana, facendo eco a precedenti affermazioni del 2018, quando le incursioni del Mossad hanno portato alla luce file interni dell’AIEA. La risoluzione dell’AIEA del giugno 2025: la prima in 20 anni, citava 400 kg di uranio arricchito al 60%. Giorni dopo, Israele bombarda Natanz, Fordow ed Esfahan. L’Iran ha accusato l’AIEA di aver fornito una copertura per gli attacchi. Nel frattempo, l’amministratore delegato di Palantir ha tenuto una riunione del consiglio di amministrazione del 2024 a Tel Aviv “in solidarietà” con Israele. E la cerchia di Thiel, che ha spinto per il ritiro del JCPOA da parte di Trump nel 2018, ora è al centro di una rete di sorveglianza che confonde il confine tra controllo degli armamenti e cambio di regime. L’Iran ha ora limitato il monitoraggio dell’AIEA. I critici, tra cui il russo Yermakov e l’analista Ali Vaez, avvertono che i dati di Palantir potrebbero produrre falsi positivi da input “sporchi” come il file dump di Israele del 2018, innescando ispezioni o guerre basate su intelligence politicizzata. Il diritto internazionale è morto.
Agenzia di stampa iraniana: L’obiettivo dell’attacco missilistico è stato il quartier generale del comando e dell’intelligence dell’esercito israeliano, accanto all’ospedale Soroka.
Danni significativi nel centro di Tel Aviv Diversi grattacieli sono stati danneggiati in seguito all’impatto di un missile balistico iraniano nell’area. Si tratta di uno degli attacchi più gravi mai avvenuti, in pieno centro economico e politico di Israele.
La grande quantità di filmati in uscita è MOLTO sospetta, dato il recente giro di vite di Israele sui media. Potrebbe trattarsi di uno sforzo concertato per raccogliere le simpatie dell’Occidente in preparazione di un attacco su larga scala contro l’Iran, forse con il coinvolgimento degli Stati Uniti.
Le conseguenze a Bat Yam Nuove riprese mostrano le conseguenze di un attacco missilistico iraniano a Bat Yam, a sud di Tel Aviv.
Il filmato mostra il momento in cui un missile colpisce direttamente l’ospedale militare di Soroka a Be’er Sheva. Il ragazzo che filma dice: “Soroka non c’è più, lo giuro sulla vita di mia madre”. Soroka è l’ospedale principale che cura i soldati dell’IDF feriti a Gaza.
SENZA DUBBIO GLI USA HANNO COLPITO L’IRAN, di Cesare Semovigo
Un’impronta così, sulla pancia di una montagna corazzata, non la lascia il primo che passa. Vuoi abbattere una cittadella sotterranea che l’Iran ha costruito per resistere a ogni inferno? Servono strumenti che solo pochi al mondo osano anche solo mostrare nei briefing, figuriamoci lanciare. Qui non bastano i soliti fuochi d’artificio: serve una piattaforma stealth, un’opera d’arte tecnologica che scivola sotto i radar più affamati del pianeta, scegliendo la notte più nera e la rottra più assurda. Chi può davvero montare la madre di tutte le bunker-buster sotto le ali?
Capacità di penetrazione: fino a 60 metri di cemento Arm •
Guida: GPS e sistemi di navigazione inerziale •Effetto: deflagrazione ad alta pressione e temperatura in profondità, progettata per neutralizzare strutture fortificate sotterranee Chi, senza nemmeno abbassare il tono di voce, può infilarla con una precisione chirurgica in mezzo a una fortezza di cemento e acciaio, lasciando solo una scia di dati e incredulità? Parliamo del bombardiere fantasma, la macchina che tutti sussurrano ma pochi hanno visto in azione, e parliamo del suo gioiello da mille e una tonnellata, l’ordigno che fa tremare anche il terreno più sicuro. Non c’è altro nel mondo che abbia fatto vedere di cosa è capace, quando si tratta di bucare quello che si pensava imbucabile, di sconvolgere la fisica dei bunker e riscrivere i manuali di guerra sotterranea. Nessun altro oggi può permettersi di suonare la sveglia a chi pensava di essere al sicuro sotto decine di metri di cemento e paura. E chiunque dica il contrario o non sa, o bluffa.
L’aviazione israeliana, mercoledì, guidata dalle informazioni raccolte dalla Direzione dell’Intelligence, ha colpito un sito utilizzato per la produzione di missili anticarro vicino alla capitale iraniana Teheran. Il sito colpito era utilizzato per la produzione e l’assemblaggio di missili anticarro forniti dall’Iran ai gruppi per procura sostenuti dall’Iran in tutto il Medio Oriente, in particolare agli Hezbollah in Libano, che li hanno utilizzati ampiamente contro le Forze di Difesa di Israele e i civili durante i combattimenti dello scorso anno nel Libano meridionale.
Ulteriore documentazione del lancio di questa notte di un missile balistico iraniano contro Israele, che secondo il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) è stato effettuato con un missile balistico a medio raggio a due stadi “Sejil”, entrato in servizio attivo intorno al 2014, e questo è il suo primo utilizzo operativo in combattimento dall’inizio della guerra con Israele.
L’Israel Defense Force ha annunciato che dall’inizio dell’operazione “Rising Lion”, venerdì scorso, le aerocisterne KC-707 con i “Desert Giants” del 120° Squadrone dell’Aeronautica israeliana, di stanza alla base aerea di Nevatim, hanno effettuato oltre 600 rifornimenti aerei sul Medio Oriente. Fornendo il carburante disperatamente necessario a centinaia di jet da combattimento che effettuano attacchi contro obiettivi in Iran, tra cui decine di F-15I “Ra’am” Strike Fighters, F-16I “Sufa” Multirole Fighters e F-35I “Adir” Stealth Fighters.
Il segnale satellitare del canale televisivo statale iraniano sarebbe stato violato e tutti i canali ora trasmettono messaggi e video anti-regime che invocano la libertà e la rivoluzione contro il regime all’interno dell’Iran.
Le immagini delle telecamere a circuito chiuso hanno ripreso l’interno della sede dell’IRIB (Islamic Republic of Iran Broadcasting) a Teheran, durante l’attacco di lunedì all’edificio da parte dell’aviazione israeliana.
Nel momento in cui un missile è stato lanciato da Islam Shahr, a sud-ovest di Teheran. Si tratta di un proiettile che non abbiamo ancora visto provenire dall’Iran. Qualche ipotesi?
Lo riferisce la CNN: Il gruppo d’assalto della portaerei USS Gerald R. Ford si schiererà in Europa la prossima settimana, posizionandosi vicino al Medio Oriente. Questo metterà una terza portaerei statunitense a portata del conflitto in corso tra Israele e Iran, secondo un funzionario statunitense e altre due fonti che hanno familiarità con lo schieramento. Nessuna nuova. Guerre.
Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti: Non posso dire se colpire le strutture nucleari iraniane comprometterà la sua capacità di produrre un’arma nucleare. E allora cosa faranno?
Lanci verso Israele.
“Buona fortuna”, ha detto Donald Trump in una breve risposta alla dichiarazione della Guida Suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei, secondo cui Teheran non si arrenderà.
Questo punto deve essere affrontato. Le emozioni sono alte e molti non hanno seguito la tempistica dell’accordo Russia-Iran. Facciamo chiarezza: è stato l’Iran a ridimensionare deliberatamente la portata dell’accordo, rifiutando di includere una clausola di difesa reciproca completa. Prima della firma del “Partenariato strategico globale”, avvenuta il 17 gennaio 2025, l’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, ha dichiarato apertamente che l’Iran “non è interessato ad aderire a nessun blocco di difesa” e preferisce mantenere la propria indipendenza e autosufficienza. Di conseguenza, questo patto non rispecchia le disposizioni di difesa reciproca presenti negli accordi della Russia con la Bielorussia o la Corea del Nord. “La natura di questo accordo è diversa. Loro (Bielorussia e Corea del Nord) hanno stabilito relazioni di partenariato (con Mosca) in una serie di aree che noi non abbiamo toccato particolarmente. L’indipendenza e la sicurezza del nostro Paese, così come l’autosufficienza, sono estremamente importanti. Non siamo interessati a entrare in nessun blocco” – Kazem Jalali, ambasciatore iraniano a Mosca, citato dalla TASS Dal 2022, la Russia ha ripetutamente segnalato la sua disponibilità a formare alleanze militari formali, proponendo persino un blocco trilaterale con Iran e Cina. Ma l’Iran ha scelto di non impegnarsi. Teheran ha voluto lasciare la porta aperta ai colloqui con l’Occidente. Questa decisione è in linea con la politica che l’Iran segue da tempo, fin dal 1979, di evitare alleanze militari. C’era anche la giustificata preoccupazione che un’alleanza formale potesse innescare sanzioni occidentali più dure – o addirittura un confronto militare diretto. Ovviamente, le cose si sono ulteriormente deteriorate dopo la morte di Raisi (e siete liberi di chiedervi chi l’abbia davvero ucciso – ufficialmente, gli iraniani dicono che si è trattato di un incidente). Quindi, prima di precipitarsi nella sezione dei commenti per accusare la Russia di “non aiutare”, istruitevi sulla linea temporale. Non cadete nella narrazione “dividi e conquista” che l’Occidente e i sionisti stanno attivamente spingendo negli ultimi giorni.
La Guida Suprema dell’Iran risponde alla richiesta di Trump di “arrendersi immediatamente”: Il popolo iraniano “non si arrende mai”, ha detto Khamenei. Ha avvertito che qualsiasi conflitto militare con l’Iran infliggerebbe agli Stati Uniti perdite massicce.
L’AIEA non ha riscontrato alcuna prova che l’Iran abbia un programma di armi nucleari – capo dell’AIEA Raphael Grossi La CNN ha raccolto una serie di clip di Netanyahu che rilascia dichiarazioni ripetute dal 1996, sostenendo che l’Iran è vicino allo sviluppo di armi nucleari. L’Iran non solo non stava lavorando attivamente alla creazione di armi nucleari prima dell’operazione militare israeliana, ma era anche lontano almeno tre anni dall’essere in grado di produrne e consegnarne una all’obiettivo prescelto – CNN
AGGIORNAMENTO – Altri voli della U.S. Air Force sono ora attivi sull’Atlantico settentrionale, tra cui uno con il nominativo GOLD03, che di solito indica un’aerocisterna che vola a sostegno della scorta dei caccia. GOLD03 (KC-46 Pegasus) è affiancato da più KC-135 Stratotanker e da un C-17A Globemaster da Dover AFB, formando quello che sembra essere un altro pacchetto strategico di dispiegamento a lungo raggio. Perché è importante: – L’indicativo di chiamata GOLD è spesso associato a missioni operative – non all’addestramento di routine – e implica che i caccia sono in volo. – Questi tanker sono essenziali per sostenere gli aerei da combattimento su lunghe distanze, spesso preposizionati in vista di potenziali attacchi o di dispiegamenti rapidi. Questo è almeno il terzo grande gruppo di voli militari statunitensi diretti a est nelle ultime 24 ore.
Come abbiamo anticipato tra questa mattina e primo pomeriggio , le Guardie della Rivoluzione hanno ricevuto pieni poteri decisionali militari e politici e hanno dunque indetto la legge marziale
È ufficiale : si entra nella fase della guerra per la sopravvivenza esistenziale .
Primi Missili iraniani di rappresaglia colpiscono il territorio israeliano dopo che i #B1B
Dichiarazione rilasciata dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica: Ci congratuliamo con voi, leali comandanti e combattenti della Forza Aerospaziale dell’IRGC, per l’undicesima ondata della fiera operazione “True Promise 3”, in cui sono stati impiegati missili Fateh di prima generazione. Quest’operazione ha segnato l’inizio della fine delle “leggendarie” difese dell’esercito sionista e ha causato confusione tra i criminali sionisti. Questa notte, i potenti e manovrabili missili di Fatah hanno ripetutamente scosso i rifugi dei codardi sionisti dopo aver penetrato lo scudo missilistico, inviando un messaggio di potenza dell’Iran all’alleato guerrafondaio di Tel Aviv, che vive di vuote illusioni e fantasie. L’attacco missilistico di stasera ha dimostrato che abbiamo il controllo totale sui cieli dei territori occupati e che i loro abitanti sono diventati completamente indifesi di fronte agli attacchi missilistici iraniani. #IranIsraelConflict#iran#IranUnderAttack La vittoria viene solo da Dio, l’Onnipotente, il Saggio.”
Dunque vorremo sapere come mai i Fighter Jet , gli Awaks di allerta e Targeting , I Tankers /Strato-Tankers e le svariate basi sul territorio Giordano vengono usate a supporto delle missioni dell’ Idf per l’abbattimento di droni , missili da crociera ( icbm te piacisse ) per logistica e supporto tattico. Evitiamo di parlare del secolo scorso per non subire attacchi combinati dagli Urukay Nafosioneuropeisti. #ipocrisia#storia
Il re di Giordania dichiara al Parlamento europeo che “l’estensione dell’offensiva israeliana all’Iran” rappresenta una minaccia per i popoli di tutto il mondo. Ha ragione, Israele sta minacciando il mondo!
Tulsi Gabbard, responsabile della sicurezza interna degli Stati Uniti, ha detto a Donald Trump che si dimetterà se trascinasse il Paese in una guerra tra Israele e Iran. #TulsiGabbard#IranWar#cia
Come abbiamo anticipato tra questa mattina e primo pomeriggio , le Guardie della Rivoluzione hanno ricevuto pieni poteri decisionali militari e politici e hanno dunque indetto la legge marziale
È ufficiale : si entra nella fase della guerra per la sopravvivenza esistenziale .
Primi Missili iraniani di rappresaglia colpiscono il territorio israeliano dopo che i #B1B
3 Navi Cargo in fiamme sulla traiettoria dei carrier GroupNATO
Dati open source e rilevamenti NASA delle ultime ore confermano che tre navi cargo risultano coinvolte in incendi a ridosso della rotta di avvicinamento del Carrier Strike Group statunitense nel Mediterraneo orientale, nei pressi delle zone di esclusione marittima attivate dalla NATO per gli asset navali in transito verso il Medio Oriente. Le immagini satellitari e le segnalazioni AIS confermano che le navi sono state coinvolte in eventi di incendio a circa 20-30 miglia nautiche dalla “pivot line” di ingresso del gruppo portaerei, ostacolando le rotte logistiche e alzando il livello di minaccia per l’avanzata delle unità alleate. Le ricostruzioni temporali indicano una quasi simultaneità degli eventi, non spiegabile come mera coincidenza tecnica o accidentale: la probabilità che si tratti di sabotaggio o di azioni “non convenzionali” è considerata elevata nelle valutazioni OSINT e di intelligence, dato il contesto di escalation. Carrier Strike Groups e coalizione: Prince of Wales, Nimitz Sulle rotte marittime strategiche convergono poi i più avanzati asset navali della coalizione: La HMS Prince of Wales (R09), capogruppo della Royal Navy, ha lasciato Portsmouth ad aprile per una missione estesa nel Pacifico, ma secondo fonti OSINT è in posizione operativa avanzata in supporto all’US Navy e alle forze NATO nel Mediterraneo orientale e può rapidamente essere ridispiegata su richiesta dello STRATCOM1 La USS Nimitz (CVN-68) con il suo Carrier Strike Group si avvicina a breve distanza dallo scenario iraniano, in coordinamento con la USS Carl Vinson e altre unità statunitensi e alleate. Si segnalano tanker RAF e aerocisterne tedesche operative a Cipro e in rotte di supporto, garantendo la continua capacità logistico-strategica alle forze aeree e navali NATO. L’attività di sorveglianza aerea raggiunge livelli record: AWACS turchi hanno intensificato i voli lungo il corridoio mediterraneo-orientale per fornire un quadro completo di early warning e comunicazione dati a tutti i partner NATO e alleati regionali. Il supporto degli asset intelligence britannici, statunitensi, tedeschi e turchi crea una copertura elettronica e di riconoscimento quasi continua da Gibilterra fino al Golfo Persico, alimentando la raccolta SIGINT e l’elaborazione di scenari per la risposta militare in tempo reale. Tempismo e coincidenze quantistiche senza dubbio . #cargofire#carriergroup#iranisraelwar#nato
Cargo Word è probabilmente insieme alle società off shore uno dei più torbidi e intricati universi normativi . In sintesi i 4 cargo sopra sono riconducibili al contesto anglosassone (3) e danmark (1) . Le altre traccia dalle prime analisi open source osint sono coerenti con Cina Twn . Dal momento non sto trovando sponde nella ricerca ho dedotto sia una warning zone . Realtà più strutturate a malapena hanno mostrato le radar shadow senza commentare . Sono acque profonde dove molti evitano navigare preferendo tratte sicure . Il rischio di arenarsi o peggio affondare è tangibile . Ma ormai siamo salpati
Come avevamo previsto si è verificato lo scenario peggiore . Trump e Rubio si limitano a consigliare di abbandonare #Theran. Avete delegato e scrollato Instagram e questi sono i risultati . Un saluto alla ragione . Good Night and Good Luck . #armageddon#ignavi
L’Israel Defense Force ha annunciato il completamento di un’ondata di attacchi contro i siti di lancio e stoccaggio di missili terra-superficie nel cuore dell’Iran. I jet da combattimento dell’Aeronautica hanno effettuato attacchi basati sull’intelligence contro 12 siti di lancio e stoccaggio di missili nella provincia di Isfahan, nell’Iran centrale. I filmati degli attacchi mostrano la distruzione di diversi lanciatori di missili balistici e strutture di stoccaggio a Isfahan e dintorni.
L’Iran ha preparato missili e altre attrezzature militari per colpire le basi statunitensi in Medio Oriente nel caso in cui gli Stati Uniti si uniscano alla guerra in corso contro Israele, secondo quanto riferito da funzionari dell’intelligence statunitense che hanno parlato con il New York Times. Se gli Stati Uniti si uniranno alla campagna israeliana e colpiranno l’impianto di arricchimento del combustibile di Fordow (FFEP) nell’Iran centrale, un impianto nucleare chiave, gli Houthi sostenuti dall’Iran nello Yemen riprenderanno quasi certamente a colpire le navi commerciali e della marina nel Mar Rosso, hanno detto i funzionari. Hanno aggiunto che i gruppi di miliziani sostenuti dall’Iran in Iraq e in Siria probabilmente cercheranno di attaccare le basi statunitensi, come è accaduto più volte nel 2024, da ultimo con un attacco missilistico contro le forze statunitensi in Siria venerdì scorso. Altri funzionari hanno affermato che, in caso di attacco, l’Iran potrebbe iniziare a minare lo Stretto di Hormuz, una tattica volta a bloccare e colpire le navi statunitensi nel Golfo Persico.
da OSINTdefender
Il Ministero degli Esteri russo ha dichiarato in una dichiarazione rilasciata alla TASS che i continui attacchi di Israele ai siti nucleari “pacifici” dell’Iran sono illegali e stanno spingendo il mondo verso la catastrofe nucleare, sottolineando che l’Iran ha accettato di rispettare il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) e che è necessario riavviare i negoziati con gli Stati Uniti.
Reza Pahlavi, principe ereditario dell’Iran e figlio dello scià Mohammad Reza Pahlavi, deposto dal potere nel 1979, ha diffuso oggi un messaggio al popolo iraniano, invitando alla rivolta contro il regime islamico, affermando: “La Repubblica islamica è giunta alla fine e sta cadendo – È il momento di alzarsi. È il momento di riprendersi l’Iran. Tutti insieme – Non preoccupatevi del giorno dopo la caduta della Repubblica islamica. L’Iran non entrerà in un periodo di guerra civile o di instabilità, abbiamo un piano per il futuro dell’Iran”.
Secondo fonti occidentali che hanno parlato con Kann News, gli Stati Uniti colpiranno presto l’Iran.
Chairman of the Joint Chiefs of Staff, General Dan Caine is seen returning to the Pentagon, following today’s meeting of the National Security Council (NSC) at the White House.
Anche questa sera sono stati lanciati dall’Iran missili balistici contro Israele, e si prevede che le sirene suoneranno momentaneamente in tutto il nord e il centro di Israele.
Il traffico radio ad alta frequenza suggerisce che attualmente sono in volo due bombardieri B-2 Stealth dell’USAF. Non ci sono indicazioni su dove si trovino questi velivoli o dove siano diretti #AvGeek #RadioGeek #MilMonWorld (ore 01:00)
L’IDF ha emesso un avviso di evacuazione per una parte del distretto 18 di Teheran, con particolare riferimento alla zona industriale di Fath-Sanati, vicino all’aeroporto internazionale di Mehrabad.
BREAKING: L’Iran ha emesso un ordine di evacuazione per l’area di Neve Tzedek a Tel Aviv, nel centro di Israele.
Donald Trump pranzerà domani con il Capo di Stato Maggiore dell’esercito pakistano. Strano, il Pakistan sembrava esprimere sostegno all’Iran e ora questo.
Guardate come Tucker Carlson fa a pezzi il senatore Ted Cruz. L’America non è un Paese serio.
BREAKING – Il fumo si alza sulla parte orientale di Teheran a seguito di un attacco diretto a quella che, secondo fonti iraniane, è l’Università Imam Hussein. L’attacco rientra in una dottrina familiare: Guerra psicologica – colpire siti religiosi, ideologici o accademici erode il morale e la fiducia delle élite. Disturbo operativo – Queste istituzioni addestrano gli ufficiali dell’IRGC e le unità informatiche; colpirle paralizza le condutture e le funzioni di comando. Messaggio simbolico – Come in Serbia (1999) o in Libia (2011), colpire i nodi culturali/propagandistici segnala un rifiuto narrativo totale. Escalation bait – Provocare l’Iran a ritorsioni potrebbe giustificare una guerra più ampia. Questa è guerra psicologica, strategica e profondamente simbolica. Non collaterale, ma calcolata.
ESCLUSIVA: la Casa Bianca ha inviato a diversi politici e influencer politici delle e-mail che includevano i punti di discussione utilizzati per giustificare l’intervento degli Stati Uniti in Iran, sottolineando la “notevole coerenza” di Donald Trump riguardo all’Iran e alle armi nucleari.
Secondo quanto riferito, tutte le navi della Marina statunitense e della Royal Navy di stanza in Bahrein si sono ritirate in mare.
INSANE: Un nuovo filmato dell’IDF mostra un drone israeliano che si libra tranquillamente sopra il traffico di Teheran, aspettando che un singolo veicolo si muova in posizione prima di colpire. Israele sembra avere una superiorità aerea quasi totale, anche sulla capitale iraniana, monitorando ed eseguendo attacchi di precisione a volontà.
Mahmud Ahmadinejad è stato ucciso ,secondo voci non ancora confermate , in una sparatoria a Tehran con la moglie e i due figli. Un altro fatto gravissimo che si inserisce perfettamente nel contesto sempre più probabile che la Giuda Suprema abbia, in accordo con le Guardie Rivoluzionarie , indetto la Legge Marziale. L’ecatombe di alti ufficiali e la penetrazione capillare nel tessuto sociale di cellule del Mossad ( confermato ampiamente ) rafforza fortemente la probabilità di una fronda eversiva politica nel organigramma della Repubblica Islamica Iraniana . Già dalla morte sospetta del Presidente Raisi e del brillante ministro degli Esteri Amir-Abdollahian nel rocambolesco incidente in elicottero di ritorno da un meeting in Azerbaijan diversi analisti avevano sollevato dubbi sulla lotta di potere interna all’Iran . #RAISI#AmirAbdollahian#MahmudAhmadinejad#falseflagalert
Palantir Predictive Word Governance
La Terza Guerra Mondiale si fará : garantisce Alex Karp di Palantir Il guru di Palantir, che non si limita a prevedere un conflitto globale, fa di più lo spacchetta in pratica con l’accuratezza di chi, nei corridoi del Pentagono, si muove come nel salotto di casa. America contro Russia, Cina e Iran, tutti insieme appassionatamente. Altro che Risiko: chiude l’epoca degli ideali, largo al software che promette la vittoria e pure la pace, se restano abbastanza nemici stesi sul campo. Karp, con il suo tono da generale-filosofo della Silicon Valley, ci mette davanti all’evidenza: l’Occidente si è fatto sorprendere con le braghe calate, troppo impegnato a chiedersi se la guerra sia una brutta parola, mentre le potenze rivali hanno già acceso i motori dell’intelligenza artificiale e dei droni assassini. Bisogna scrollarsi di dosso i complessi: qui non è più tempo di mani pulite, serve il dito pronto sul mouse. L’AI non serve a scrivere email più in fretta, ma a schiacciare interi eserciti pixel per pixel. Chi osa evocare la diplomazia viene archiviato tra i “buonisti da brunch”: nel nuovo romanzo geopolitico secondo Palantir, la Silicon Valley deve smettere di fare yoga e iniziare a sfornare armi a ciclo continuo. Etica? Un fastidio vintage. “La nostra software porta morte ai nemici della civiltà,” sussurra Karp con la tranquillità di chi sa che, tanto, la storia la scrivono i vincitori e i suoi sono quelli con più RAM e meno scrupoli. Morale della favola: mentre le democrazie occidentali si interrogano su consenso, privacy e altre tenerezze, Karp è già all’ultimo capitolo. La pace? Solo dopo un aggiornamento di sistema. Il futuro, quello vero, è una Repubblica Tecnologica dove ogni cittadino è un byte nell’infinita guerra per la supremazia. Altro che ONU, benvenuti nel Nuovo Ordine Mondiale formato cloud. Così la prossima volta impareranno cosa vuol dire essere scortesi con una signora come la Master Of CIA Tulsi Gabbard . Cesare Semovigo
Continuavano a chiamarlo IRAN dROMe ( Sorry Carpenter ) Abbiamo passato l’ultimo anno ripetendo che Iron Dome e la Fionda di Davide potevano perfettamente essere sovrapposti al critico paradosso del complesso militare industriale Occidentale e alla creazione artificiosa di un invincibilità , che sia la guerra in Ucraina che l’attacco dimostrativo iraniano dell’8 ottobre 2024 , avevano esposto in tutta la sua indifendibile, ontologica presopoea. Il sistema economico, la farraginosa logistica e l’inconsistente filiera produttiva industriale del militar complex ,schiavo delle lobby , di cui parlava il presidente Eisenhower, un giorno si sarebbe manifestata . “Nelle assemblee legislative e davanti all’opinione pubblica, dobbiamo guardarci dall’acquisizione di un’influenza ingiustificata, voluta o no, da parte del complesso militare-industriale. Il potenziale per una disastrosa ascesa di un potere fuori luogo esiste e persisterà.” La tigre di carta è disegnata sulla foglia e per essere iniziato tutto un venerdì 13, il velato sospetto che sarebbe arrivato un fine settimana di merda , ci stava tutto . #iran#israele#TelAviv#icbm#irondome#Netanyahu#crisis#HaifaUnderFire
Battaglie incrociatori ausiliari stile Ww2
3 Navi Cargo in fiamme sulla traiettoria dei carrier GroupNATO
Dati open source e rilevamenti NASA delle ultime ore confermano che tre navi cargo risultano coinvolte in incendi a ridosso della rotta di avvicinamento del Carrier Strike Group statunitense nel Mediterraneo orientale, nei pressi delle zone di esclusione marittima attivate dalla NATO per gli asset navali in transito verso il Medio Oriente. Le immagini satellitari e le segnalazioni AIS confermano che le navi sono state coinvolte in eventi di incendio a circa 20-30 miglia nautiche dalla “pivot line” di ingresso del gruppo portaerei, ostacolando le rotte logistiche e alzando il livello di minaccia per l’avanzata delle unità alleate. Le ricostruzioni temporali indicano una quasi simultaneità degli eventi, non spiegabile come mera coincidenza tecnica o accidentale: la probabilità che si tratti di sabotaggio o di azioni “non convenzionali” è considerata elevata nelle valutazioni OSINT e di intelligence, dato il contesto di escalation. Carrier Strike Groups e coalizione: Prince of Wales, Nimitz Sulle rotte marittime strategiche convergono poi i più avanzati asset navali della coalizione: La HMS Prince of Wales (R09), capogruppo della Royal Navy, ha lasciato Portsmouth ad aprile per una missione estesa nel Pacifico, ma secondo fonti OSINT è in posizione operativa avanzata in supporto all’US Navy e alle forze NATO nel Mediterraneo orientale e può rapidamente essere ridispiegata su richiesta dello STRATCOM1 La USS Nimitz (CVN-68) con il suo Carrier Strike Group si avvicina a breve distanza dallo scenario iraniano, in coordinamento con la USS Carl Vinson e altre unità statunitensi e alleate. Si segnalano tanker RAF e aerocisterne tedesche operative a Cipro e in rotte di supporto, garantendo la continua capacità logistico-strategica alle forze aeree e navali NATO. L’attività di sorveglianza aerea raggiunge livelli record: AWACS turchi hanno intensificato i voli lungo il corridoio mediterraneo-orientale per fornire un quadro completo di early warning e comunicazione dati a tutti i partner NATO e alleati regionali. Il supporto degli asset intelligence britannici, statunitensi, tedeschi e turchi crea una copertura elettronica e di riconoscimento quasi continua da Gibilterra fino al Golfo Persico, alimentando la raccolta SIGINT e l’elaborazione di scenari per la risposta militare in tempo reale. Tempismo e coincidenze quantistiche senza dubbio . #cargofire#carriergroup#iranisraelwar#nato
L’idillio tra MAGA, i democratici dissidenti (Gabbard e Kennedy) e Trump è interrotto_Giuseppe Germinario
CNN: Lei ha sempre detto di non credere che l’Iran debba avere un’arma nucleare. Tulsi Gabbard ha testimoniato a marzo che l’Iran non stava costruendo un’arma nucleare. Trump: Non mi interessa quello che ha detto. Erano molto vicini a ottenere un’arma nucleare.
Come se la situazione non fosse già abbastanza chiara Possiamo vedere una rarità assoluta Un B-1B Lancer bombardiere militare statunitense, codice di coda
86-0108 con il transponder acceso visibile con idenficativi visibile da radar civili. Dopo aver visto un altrettanto raro Sniffer Nucleare di Warning,questa è un ulteriore segnale che espone un inequivocabile dimostrazione di forza e intenzioni. #centcom#B1Lancer#iran
3 Navi Cargo in fiamme sulla traiettoria dei carrier GroupNATO
Dati open source e rilevamenti NASA delle ultime ore confermano che tre navi cargo risultano coinvolte in incendi a ridosso della rotta di avvicinamento del Carrier Strike Group
statunitense nel Mediterraneo orientale, nei pressi delle zone di esclusione marittima attivate dalla NATO per gli asset navali in transito verso il Medio Oriente. Le immagini satellitari e le segnalazioni AIS confermano che le navi sono state coinvolte in eventi di incendio a circa 20-30 miglia nautiche dalla “pivot line” di ingresso del gruppo portaerei, ostacolando le rotte logistiche e alzando il livello di minaccia per l’avanzata delle unità alleate. Le ricostruzioni temporali indicano una quasi simultaneità degli eventi, non spiegabile come mera coincidenza tecnica o accidentale: la probabilità che si tratti di sabotaggio o di azioni “non convenzionali” è considerata elevata nelle valutazioni OSINT e di intelligence, dato il contesto di escalation. Carrier Strike Groups e coalizione: Prince of Wales, Nimitz Sulle rotte marittime strategiche convergono poi i più avanzati asset navali della coalizione: La HMS Prince of Wales (R09), capogruppo della Royal Navy, ha lasciato Portsmouth ad aprile per una missione estesa nel Pacifico, ma secondo fonti OSINT è in posizione operativa avanzata in supporto all’US Navy e alle forze NATO nel Mediterraneo orientale e può rapidamente essere ridispiegata su richiesta dello STRATCOM1 La USS Nimitz (CVN-68) con il suo Carrier Strike Group si avvicina a breve distanza dallo scenario iraniano, in coordinamento con la USS Carl Vinson e altre unità statunitensi e alleate. Si segnalano tanker RAF e aerocisterne tedesche operative a Cipro e in rotte di supporto, garantendo la continua capacità logistico-strategica alle forze aeree e navali NATO. L’attività di sorveglianza aerea raggiunge livelli record: AWACS turchi hanno intensificato i voli lungo il corridoio mediterraneo-orientale per fornire un quadro completo di early warning e comunicazione dati a tutti i partner NATO e alleati regionali. Il supporto degli asset intelligence britannici, statunitensi, tedeschi e turchi crea una copertura elettronica e di riconoscimento quasi continua da Gibilterra fino al Golfo Persico, alimentando la raccolta SIGINT e l’elaborazione di scenari per la risposta militare in tempo reale. Tempismo e coincidenze quantistiche senza dubbio . #cargofire#carriergroup#iranisraelwar#nato
I video e le foto dell’attacco Iraniano da ieri pomeriggio non Esistono , esiste solo quello che l’IDF comunica . Internet scollegato e Emittenti Tv ( channel 14 15 ) spente . Giornalisti arrestati e telecamere distrutte o sequestrate , cittadini che avevano filmato e diffuso video arrestati e minacciati . Benvenuti nel futuro . #iranisraele#censura#ww3
da DD Geopolitics
Hahahaha Gli USA sono cotti. Hanno influencer su internet che producono consenso per la loro nuova guerra. Che scherzo.
Arrivano i rinforzi statunitensi nella regione: Un totale di 20 tanker confermati che accompagnano squadroni di F-35 e F-16 sono ora in viaggio verso il Medio Oriente. Destinazione: Base aerea Prince Sultan, Arabia Saudita
KC-135 e F-35 avvistati questa mattina sopra il Regno Unito in rotta verso il Medio Oriente. Una dozzina di F-35 sarebbero stati divisi in tre voli da quattro jet. Foto: <@TheAviationist
da OSINTdefender
Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, dopo aver lasciato il vertice del G7 in Canada, il Presidente degli Stati Uniti Trump ha detto di ritenere che l’Iran sia “molto vicino” all’arma nucleare, e i giornalisti gli hanno chiesto cosa pensasse del fatto che il suo Direttore dell’Intelligence Nazionale (DNI), Tulsi Gabbard, avesse dichiarato il mese scorso che l’Iran non stava lavorando ad armi nucleari, e lui ha risposto: “Non mi interessa quello che ha detto, penso che fossero molto vicini ad averle”.
I funzionari israeliani affermano che il motivo della diminuzione del numero di lanci di missili balistici da parte dell’Iran nelle ultime 24 ore è dovuto ai continui attacchi dell’aviazione israeliana contro i lanciatori di missili superficie-superficie e le infrastrutture in Iran. I funzionari ritengono di aver distrutto finora il 40% dei lanciatori di missili balistici mantenuti dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC).
Filmato che mostra il bersaglio e la distruzione di 2 F-14 “Tomcat” dell’aeronautica della Repubblica Islamica dell’Iran, avvenuta oggi in un aeroporto della capitale iraniana, Teheran, a seguito di una serie di attacchi dell’aeronautica israeliana. (abbiamo presentato lo stesso video ieri ma con gli obbiettivi colpiti come esche)
Mentre lasciava il vertice del G7 in Canada per tornare a Washington, il presidente degli Stati Uniti Trump ha scritto su Truth Social: “La pubblicità che cerca il presidente francese Emmanuel Macron ha detto erroneamente che ho lasciato il vertice del G7, in Canada, per tornare a Washington e lavorare su un “cessate il fuoco” tra Israele e Iran. Sbagliato! Non ha idea del motivo per cui mi sto recando a Washington, ma di certo non ha nulla a che fare con un cessate il fuoco. È molto più importante”.
L’Israel Defense Force ha annunciato l’eliminazione del Maggiore Generale Ali Shadmani, il Comandante del Quartier Generale Centrale Khatam-al Anbiya dello Stato Maggiore iraniano, nominato alla carica appena due giorni fa dal Supremo Leader iraniano Maggiore Ali Khamenei, dopo l’eliminazione venerdì del precedente comandante, il Maggiore Generale Gholam Ali Rashid, in un attacco israeliano su Teheran.
Un allarme drone è stato lanciato in precedenza sulle alture del Golan, mentre l’Iran continua a lanciare sporadicamente droni a lungo raggio verso il nord e il sud di Israele.
Nel corso della notte, l’aviazione israeliana ha effettuato attacchi estesi contro obiettivi militari nell’Iran occidentale, colpendo e distruggendo decine di siti di stoccaggio e infrastrutture di lancio di missili superficie-superficie, oltre a lanciatori di missili superficie-aria e siti di stoccaggio di droni, gestiti dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e dalle Forze Armate iraniane.
BREAKING: Sergei Shoigu, Segretario del Consiglio di Sicurezza russo, è arrivato a Pyongyang su ordine diretto del Presidente Putin per incontrare il Presidente Kim. Questo viaggio non è stato annunciato.
Il Pakistan sigilla il confine con l’Iran in un’escalation di conflitti A fronte dell’acuirsi delle tensioni regionali, il Pakistan ha chiuso completamente il confine con l’Iran attraverso il Balochistan, citando gravi minacce alla sicurezza. Chiusura del confine: – Chiusi a tempo indeterminato i valichi di Turbat, Panjgur, Gwadar – Vietati tutti i trasporti di carburante e il traffico pedonale – Limitati i movimenti lungo il confine Operazioni di evacuazione: – 450 pellegrini pakistani estratti dall’Iran – Il primo gruppo di 154 studenti viene ora trasportato in aereo Risposta diplomatica: – Il Ministro della Difesa Dar e il Ministro della Difesa turco condannano gli “attacchi israeliani” – Il Pakistan parteciperà al vertice di emergenza dell’OIC a Istanbul Questa è la risposta pakistana più severa a una crisi regionale dal 2020.
da https://x.com/italiaeilmondo
08:00
ATTENZIONE
3 Navi Cargo in fiamme sulla traiettoria dei carrier GroupNATO
Dati open source e rilevamenti
NASA delle ultime ore confermano che tre navi cargo risultano coinvolte in incendi a ridosso della rotta di avvicinamento del Carrier Strike Group
statunitense nel Mediterraneo orientale, nei pressi delle zone di esclusione marittima attivate dalla NATO per gli asset navali in transito verso il Medio Oriente. Le immagini satellitari e le segnalazioni AIS confermano che le navi sono state coinvolte in eventi di incendio a circa 20-30 miglia nautiche dalla “pivot line” di ingresso del gruppo portaerei, ostacolando le rotte logistiche e alzando il livello di minaccia per l’avanzata delle unità alleate. Le ricostruzioni temporali indicano una quasi simultaneità degli eventi, non spiegabile come mera coincidenza tecnica o accidentale: la probabilità che si tratti di sabotaggio o di azioni “non convenzionali” è considerata elevata nelle valutazioni OSINT e di intelligence, dato il contesto di escalation. Carrier Strike Groups e coalizione: Prince of Wales, Nimitz Sulle rotte marittime strategiche convergono poi i più avanzati asset navali della coalizione: La HMS Prince of Wales (R09), capogruppo della Royal Navy, ha lasciato Portsmouth ad aprile per una missione estesa nel Pacifico, ma secondo fonti OSINT è in posizione operativa avanzata in supporto all’US Navy e alle forze NATO nel Mediterraneo orientale e può rapidamente essere ridispiegata su richiesta dello STRATCOM1 La USS Nimitz (CVN-68) con il suo Carrier Strike Group si avvicina a breve distanza dallo scenario iraniano, in coordinamento con la USS Carl Vinson e altre unità statunitensi e alleate. Si segnalano tanker RAF e aerocisterne tedesche operative a Cipro e in rotte di supporto, garantendo la continua capacità logistico-strategica alle forze aeree e navali NATO. L’attività di sorveglianza aerea raggiunge livelli record: AWACS turchi hanno intensificato i voli lungo il corridoio mediterraneo-orientale per fornire un quadro completo di early warning e comunicazione dati a tutti i partner NATO e alleati regionali. Il supporto degli asset intelligence britannici, statunitensi, tedeschi e turchi crea una copertura elettronica e di riconoscimento quasi continua da Gibilterra fino al Golfo Persico, alimentando la raccolta SIGINT e l’elaborazione di scenari per la risposta militare in tempo reale. Tempismo e coincidenze quantistiche senza dubbio . #cargofire#carriergroup#iranisraelwar#nato
Come se la situazione non fosse già abbastanza chiara Possiamo vedere una rarità assoluta Un B-1B Lancer bombardiere militare statunitense, codice di coda 86-0108 con il transponder acceso visibile con idenficativi visibile da radar civili . Dopo aver visto un altrettanto raro Sniffer Nucleare di Warning
,questa è un ulteriore segnale che espone un inequivocabile dimostrazione di forza e intenzioni. #centcom#B1Lancer#iran
La coltre di Censura di Tel Aviv e dell’Occidente Tutto Evidentemente non sta mostrando i risultati dell’attacco Iraniano
Queste dichiarazioni altrimenti non avrebbero alcun senso
L’Iran si sta preparando per un attacco su larga scala e senza precedenti contro “Israele”, – CENTCOM USA
Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, ha ordinato il dispiegamento di ulteriori truppe statunitensi in Medio Oriente.
Nel fine settimana, ho ordinato l’invio di ulteriori forze nell’area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM).
Il Segretario alla Difesa ha aggiunto che la priorità degli Stati Uniti è proteggere le forze americane e che il dispiegamento di ulteriori risorse in Medio Oriente “ha lo scopo di espandere la prontezza difensiva nella regione”.
Movimenti del WC-135R Constant Phoenix Nelle ultime ore, un WC-135R Constant Phoenix dell’US Air Force è decollato da Omaha, sede del Comando Strategico degli Stati Uniti (USSTRATCOM), ed è attualmente impegnato in manovre su rotte insolite sopra il Nord America. Questo tipo di operazione rappresenta un’anomalia operativa e non rientra nella routine delle procedure militari americane. Il WC-135R Constant Phoenix è una piattaforma specializzata nella raccolta e nell’analisi di campioni atmosferici, con la missione di rilevare e identificare detonazioni nucleari. Dotato di avanzati sistemi di campionamento, il velivolo è in grado di individuare in tempo reale particolato radioattivo e nuvole di materiale contaminato, raccogliendo e conservando campioni d’aria per successive analisi. In servizio presso il 45th Reconnaissance Squadron e in coordinamento con l’Air Force Technical Applications Center, questo strumento svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio del rispetto dei trattati internazionali e nella tutela della sicurezza nazionale. L’impiego operativo del WC-135R è estremamente limitato e riservato a contesti di elevata gravità, come test nucleari, incidenti ai reattori o sospetti eventi bellici che prevedano l’uso di ordigni atomici. Storicamente, il Constant Phoenix è stato utilizzato per monitorare incidenti come quello di Černobyl e per individuare esplosioni nucleari non dichiarate. Contesto Geopolitico Attuale L’attività odierna avviene in uno scenario caratterizzato da forti tensioni regionali: •Attacchi israeliani contro siti nucleari iraniani •Minacce dirette di ritorsione da parte dell’Iran •Rafforzamento della presenza navale statunitense e aumento del traffico di petroliere nella regione •Impiego di piattaforme di rilevamento nucleare in volo sugli Stati Uniti La combinazione di questi elementi potrebbe indicare l’adozione di misure straordinarie di monitoraggio, la preparazione o la risposta a una crisi nucleare imminente. Le operazioni del WC-135R non sono mai casuali: la presenza di personale ridotto durante le missioni operative testimonia il livello di rischio previsto e l’elevata specializzazione richiesta. Gli strumenti installati a bordo consentono la raccolta di dati fondamentali sia per la prevenzione sia per la valutazione post-evento. Il decollo di un WC-135R Constant Phoenix in un contesto di crescente instabilità rappresenta un chiaro segnale di allerta potenzialmente legato a sviluppi critici nello scenario nucleare globale. Questo tipo di attività, storicamente riservata alle situazioni di massima gravità, suggerisce un’intensificazione delle attività di monitoraggio o possibili preparativi in risposta a minacce atomiche. #aromicwarnig#sniffer#DOOMSDAY
Come avevamo previsto si è verificato lo scenario peggiore . Trump e Rubio si limitano a consigliare di abbandonare #Theran. Avete delegato e scrollato Instagram e questi sono i risultati . Un saluto alla ragione . Good Night and Good Luck . #armageddon#ignavi
Allerta massima in tutta Israele per droni e vettori balistici in un numero mai segnalato fino ad oggi . Obbiettivi Militari e Industriali . Anche la Tv Iraniana ha appena annunciato un attacco senza precedenti e invitato i civili a mettersi al sicuro . Il quadro è indirizzato alla guerra totale . Le dichiarazioni di Netanyahu parlano di reazioni senza precedenti come anche dai portavoce dello Stato Islamico Iraniano . Escalation inarrestabile
Tucker Carlson mette in guardia dal possibile coinvolgimento degli Stati Uniti in una guerra con l’Iran: “Parlo ora perché la guerra potrebbe porre fine all’impero americano… e alla presidenza di Trump. L’ho visto accadere con Bush e l’Iraq.” Si inizia con le bugie e si finisce con un crollo. #Carlson#iranwar
Contrariamente all’israeliano i24 News, Axios riporta che l’amministrazione Trump ha detto a diversi alleati mediorientali che non sarà coinvolta direttamente nella guerra tra Israele e Iran a meno che l’Iran non prenda di mira il personale americano. FALSE FLAG IN ARRIVO.
da https://x.com/italiaeilmondo
Allarme aereo su tutto Israele
Almeno 200 vettori segnalati in arrivo:“colpiremo strutture militari” #icbm#iranisraelwar
Chiamalo se vuoi Terrorismo und Crimine di Guerra Colpita la tv di Stato Iraniana in diretta . Nonostante sia stata una stage , dove il bilancio è ancora incerto , la Gbu non ha colpito in angolo obliquo a 35 gradi dalle fondamenta , ma ha impattato sul limite del tetto est , forse per un problema di Jamming . Altrimenti il palazzo sarebbe crollato su se stesso . #tvtheran#IsraeliranWar
Potrebbe essere la notta più dura dell’intera storia di Israele ? Nonostante la coltre di censura ermetica ,ma non troppo ,di Tel Aviv e la complicità rassicurante dei media occidentali , il sistema miracoloso Iron Dome Arrow è prossimo al collasso ( come già visto questa notte ) e come vediamo dal Grafico che abbiamo preparato , l’arsenale Offensivo Iraniano è nei fatti intatto , sopratutto nei vettori più moderni . Diverse analisi hanno dimostrato che la maggior parte dei bersagli colpiti nell’attacco preventivo del 13 da parte di Israele hanno colpiti bersagli esca simulacro . Inoltre come è ben noto i lanciatori ruotati 6×6 e i camion sono protetti in strutture sotterranee o blindate e vengono attivati solo qualche minuti prima del lancio . Inoltre non è un segreto l’Iran ha costruito in segreto silos sotterranei corazzati per i vettori di punta come il sistema Sejil, qui sotto troverete un articolo premonitore che abbiamo pubblicato a riguardo un paio di mesi fa . Scopriremo quando sarà buio se questi presagi sono fondati . #icbm#irondome
da https://x.com/DD_Geopolitics
L’esercito degli Stati Uniti nomina i migliori dirigenti dell’IA come ufficiali L’esercito degli Stati Uniti ha formalmente arruolato i massimi dirigenti di OpenAI, Meta e Palantir, non come consulenti, ma come ufficiali in uniforme. Questo segna il lancio del Distaccamento 201, una nuova “unità di innovazione” che ha lo scopo di integrare l’esperienza dell’IA del settore privato direttamente nelle operazioni militari. I nuovi ufficiali sono: Shyam Sankar, CTO di Palantir Andrew Bosworth, CTO di Meta Kevin Weil, CPO di OpenAI Bob McGrew, ex direttore della ricerca di OpenAI La loro missione: distribuire soluzioni commerciali di IA in tutti i settori militari, dalla ricognizione e il puntamento allo sviluppo di armi di nuova generazione. Questo riflette cambiamenti più ampi già in corso: Palantir è profondamente integrato nelle strutture di comando degli Stati Uniti e della NATO, supportando tutto, dalla logistica alla pianificazione degli attacchi in tempo reale. OpenAI ha rafforzato i legami con gli appaltatori della difesa da quando l’ex direttore dell’NSA Paul Nakasone è entrato a far parte del suo consiglio di amministrazione. Google, Meta e altre aziende tecnologiche hanno eliminato i divieti interni sulla costruzione di sistemi di IA da combattimento. In sostanza: Gli Stati Uniti non stanno solo militarizzando l’IA, ma stanno istituzionalizzando il controllo tecnocratico delle aziende sulle forze armate. Le decisioni sul campo di battaglia saranno sempre più influenzate non solo dagli ufficiali militari, ma anche dai sistemi di intelligenza artificiale gestiti dalle aziende. Parti fondamentali della macchina da guerra statunitense sono state affidate a conglomerati tecnologici.
Se vi stavate chiedendo perché oggi gli israeliani hanno cercato di spegnere la TV di Stato iraniana, ecco perché.
Si è scoperto che gli F-14 che Israele ha dichiarato di aver colpito con i droni erano probabilmente esche di legno o aerei completamente dismessi. Le riprese satellitari mostrano che questi “aerei” non si sono mossi da queste posizioni in 3 anni.
“Penso che vedremo la fine dell’impero americano. Ma finirà anche la presidenza di Trump…..” Tucker Carlson non usa mezzi termini mentre esprime la sua opinione sull’attuale situazione politica negli USA. Wow, semplicemente wow. Pensieri?
“Abbiamo preso di mira i loro migliori scienziati nucleari, è praticamente la squadra nucleare di Hitler, sapete…”. – Benjamin Netanyahu Praticamente la squadra nucleare di Hitler? Letteralmente, ma che cazzo?
L’Israel Defense Force afferma che il missile balistico lanciato in precedenza dagli Houthi, sostenuti dall’Iran, nello Yemen, è caduto prima di raggiungere Israele.
Le sirene hanno suonato prima nel sud di Israele, in seguito al lancio di un missile balistico dallo Yemen.
Le immagini rilasciate da Maxar mostrano in dettaglio i danni subiti dalla base missilistica di Kermanshah, in Iran, dopo essere stata colpita da Israele.
Nella notte, la Marina israeliana ha intercettato otto droni lanciati dall’Iran contro Israele utilizzando, per la prima volta, il sistema di difesa aerea “Barak Magen”, installato a bordo delle corvette classe Sa’ar 6 e in grado di affrontare un’ampia gamma di minacce, tra cui droni, missili da crociera, missili a binario inclinato, missili costieri e altro ancora. Dall’inizio della guerra contro l’Iran, venerdì scorso, la Marina israeliana ha intercettato circa 25 droni lanciati dall’Iran che rappresentavano una minaccia per i cittadini o per lo Stato di Israele.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha dichiarato che l’improvvisa perdita di energia presso l’impianto nucleare di Natanz in Iran, causata dagli attacchi aerei di venerdì da parte dell’aviazione israeliana, potrebbe aver distrutto alcune delle circa 14.000 centrifughe sotterranee, che sono fragili e possono rompersi se non vengono spente gradualmente. Inoltre, un funzionario israeliano ha affermato che ci sono indicazioni che la parte sotterranea di Natanz potrebbe essere implosa, anche se ha avvertito che sono necessarie ulteriori valutazioni, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Due C-17 dell’aeronautica statunitense sono atterrati questa notte al deposito dell’esercito di Anniston, in Alabama, che gestisce l’Anniston Defense Munitions Center (ADMC). I C-17 hanno probabilmente prelevato missili di difesa aerea, probabilmente Patriot o THAAD, prima di prepararsi ad attraversare l’Atlantico verso l’Europa.
Il motore a razzo di terzo stadio per un missile terra-aria RIM-161 SM-3 Block 1B della Marina statunitense è stato apparentemente scoperto ieri in Iran, confermando che i cacciatorpediniere lanciamissili classe Arleigh Burke della Marina statunitense, probabilmente di stanza nel Mediterraneo orientale, stanno contribuendo alla difesa di Israele. Ora vi chiederete come un missile intercettore sia finito fino in Iran. Questo è probabilmente dovuto all’utilizzo di un SM-3 per l’intercettazione esoatmosferica di un missile balistico lanciato dall’Iran, durante la quale parti del missile sono ricadute sulla Terra.
Allarme aereo su tutto Israele
Almeno 200 vettori segnalati in arrivo:“colpiremo strutture militari” #icbm#iranisraelwar
Chiamalo se vuoi Terrorismo und Crimine di Guerra Colpita la tv di Stato Iraniana in diretta . Nonostante sia stata una stage , dove il bilancio è ancora incerto , la Gbu non ha colpito in angolo obliquo a 35 gradi dalle fondamenta , ma ha impattato sul limite del tetto est , forse per un problema di Jamming . Altrimenti il palazzo sarebbe crollato su se stesso . #tvtheran#IsraeliranWar
Potrebbe essere la notta più dura dell’intera storia di Israele ? Nonostante la coltre di censura ermetica ,ma non troppo ,di Tel Aviv e la complicità rassicurante dei media occidentali , il sistema miracoloso Iron Dome Arrow è prossimo al collasso ( come già visto questa notte ) e come vediamo dal
Grafico che abbiamo preparato , l’arsenale Offensivo Iraniano è nei fatti intatto , soprattutto nei vettori più moderni . Diverse analisi hanno dimostrato che la maggior parte degli obbiettivi colpiti nell’attacco preventivo del 13 da parte di Israele erano bersagli esca simulacro . Inoltre come è ben noto i lanciatori ruotati 6×6 e i camion sono protetti in strutture sotterranee o blindate e vengono attivati solo qualche minuti prima del lancio . Inoltre non è un segreto che l’Iran ha costruito silos mimetizzati sotterranei corazzati per i vettori di punta come il sistema Sejil. Qui sotto troverete un articolo premonitore che abbiamo pubblicato a riguardo un paio di mesi fa . Scopriremo quando sarà buio se questi presagi sono fondati . #icbm#irondome
DD Geopolitics
Israele prende di mira gli esperti di IA!!!! Majid Tajan Jari, un importante esperto e professore iraniano di IA, è stato ucciso in un attacco israeliano contro un edificio a Teheran. Questo arriva pochi giorni dopo l’indignazione globale per il ruolo di Palantir nella sorveglianza e nel contenimento biometrico a Gaza – e mentre l’IA diventa un campo di battaglia nella guerra moderna. Con l’infrastruttura dell’IA ora legata alle operazioni militari, al targeting predittivo e al controllo della popolazione, la sua morte solleva seri interrogativi.
L’aeronautica statunitense sposta oltre 20 aerocisterne per il rifornimento aereo attraverso l’oceano, insieme a molti altri mezzi militari! Si profila un’escalation
Tel Aviv in questo momento. Acquirenti. Cani. Bambini. Rabbini. Yoga. Tutti scendono nel bunker per 20 minuti con stoicismo, resilienza e un senso di scopo comune.
Le previsioni si sono avverate IRON DOME il sistema antiaereo è CROLLATO . Si rincorrono voci di dichiarazioni del’IDF di un attacco informatico al suo sistema . È uno scenario altamente improbabile . Scene di panico diffuse .
Le immagini parlano da sole in questo e negli altri video qui
sistema antiaereo nel caos Israele devastato da ondate di missili impressionante , esaurito iron drome anche I vettori esca arrivano a segno . Panico diffuso .
CLAMOROSO IRON DOME-Arrow – Si Autodistrugge – parte sud del paese per qualche incredibile Malfunzionamento colpisce un deposito di munizioni probabilmente dal tipo di esplosione quello della sub batteria di stock . irondomefail#IronDomeFailed
Iniziano a giungere i video che mostrano come il Mossad abbia organizzato una operazione stratificata di sabotaggio , omicidi mirati, laboratori e magazzini dove assemblare droni suicidi o pilotati da remoto . Furgoni per il trasporto e lancio multiplo e sistemi mira per Atgm Spike . Presto aggiornamenti
Pensi di essere il più intelligente della stanza? L’IRAN SOPRAVVIVE A ISRAELE CON IL BLITZ DEL DECOY Teheran ha superato le forze israeliane usando tattiche di inganno. Ecco come
da https://x.com/Megatron_ron
BREAKING: Israele ha chiesto ufficialmente assistenza internazionale per aiutare a intercettare i droni e i missili balistici iraniani in arrivo nel contesto dell’escalation in corso – Kan Channel L’unico che ha accettato è stato il Regno Unito. La difesa aerea israeliana è morta.
da https://x.com/DD_Geopolitics
Le difese aeree irachene nella provincia di Diyala hanno impegnato i droni israeliani, come riportato dai canali iracheni.
Despite Iranian state-run media continuing to claim that Iran is escalating and increasing the size of its attacks against Israel, the truth is much different, with tonight’s ballistic missile attack being one of the smallest since Israel began its strike campaign against Iran on Friday. Tonight, roughly 30 ballistic missiles were launched at Israel, with only three impacts being reported, as opposed to the first night when Iran launched between 175–200 missiles and last night when they launched 75–100 missiles against Israel. However, don’t let these numbers fool you, Iran is not running out of missiles, but it does suggest they may be running out of launchers for these medium to intermediate-range ballistic missiles that are actually able to reach Israel. It also likely suggests severe issues in command-and-control caused by the large number of senior military officials, specifically the entire top chain-of-command for the IRGC’s Aerospace Forces, that have been eliminated so far by Israel.
Traduci con DeepL
Nonostante i media di stato iraniani continuino a sostenere che l’Iran stia intensificando e aumentando le dimensioni dei suoi attacchi contro Israele, la verità è ben diversa: l’attacco con missili balistici di questa notte è stato uno dei più piccoli da quando Israele ha iniziato la sua campagna di attacco contro l’Iran venerdì. Questa notte sono stati lanciati contro Israele circa 30 missili balistici, con solo tre impatti segnalati, rispetto alla prima notte in cui l’Iran ha lanciato tra 175-200 missili e alla scorsa notte in cui ha lanciato 75-100 missili contro Israele. Tuttavia, non lasciatevi ingannare da questi numeri, l’Iran non sta esaurendo i missili, ma suggerisce che potrebbe essere a corto di lanciatori per questi missili balistici a medio e intermedio raggio che sono effettivamente in grado di raggiungere Israele. Ciò suggerisce probabilmente anche gravi problemi di comando e controllo causati dal gran numero di alti ufficiali militari, in particolare l’intera catena di comando delle forze aerospaziali dell’IRGC, che sono stati eliminati finora da Israele.
Iran International has obtained information indicating that Ali Asghar Hejazi, Deputy Chief-of-Staff to Iranian Supreme Leader Ali Khamenei, is in negotiations with Russian officials to secure a potential exit from Iran for himself and his family if the situation deteriorates in Tehran. Russian officials are said to have guaranteed his evacuation via a secure corridor, with other senior officials of the regime said to be securing their own guarantees from foreign governments and/or planning their own exit strategies from Iran, in case of significant escalation with Israel.
Traduci con DeepL
Iran International ha ottenuto informazioni che indicano che Ali Asghar Hejazi, vice capo di stato maggiore della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, è in trattative con funzionari russi per garantire una potenziale uscita dall’Iran per sé e la sua famiglia se la situazione a Teheran dovesse deteriorarsi. I funzionari russi avrebbero garantito la sua evacuazione attraverso un corridoio sicuro, mentre altri alti funzionari del regime starebbero assicurando le proprie garanzie da governi stranieri e/o pianificando le proprie strategie di uscita dall’Iran, in caso di escalation significativa con Israele.
Despite Israeli officials denying the report earlier today from Reuters; ABC, Axios, CNN, Fox, and NBC are now also reporting that U.S. President Trump vetoed an Israeli operation over the weekend to eliminate the Supreme Leader of Iran, Ali Khamenei. “We communicated to the Israelis that President Trump is opposed to that. The Iranians haven’t killed an American and discussion of killing political leaders should not be on the table,” a U.S. official told Axios.
Traduci con DeepL
Nonostante i funzionari israeliani abbiano smentito la notizia diffusa oggi dalla Reuters, ABC, Axios, CNN, Fox e NBC riportano ora che il Presidente degli Stati Uniti Trump ha posto il veto a un’operazione israeliana nel fine settimana per eliminare la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei. “Abbiamo comunicato agli israeliani che il Presidente Trump è contrario. Gli iraniani non hanno ucciso un americano e la discussione sull’uccisione di leader politici non dovrebbe essere sul tavolo”, ha dichiarato un funzionario statunitense ad Axios.
Tanker della Luftwaffe tedesca e della RAF britannica fanno la spola con Cipro (Base RAF) nel rifornire F16
F35 negli attacchi contro l’Iran Airbus 400M Airbus Vojager M420
Viene da chiedersi come sia possibile che nel mondo dell’open source , l’informazione generalista riesca a ignorare evidenze simili . Decine di tracciati radar , rotte navali confermano l’effettiva cobelligeranza Occidentale a fianco di Israele
Aggiornamenti : Theran le strade allagate #Theran#iranisraelwar . Segnalate almeno 5 autobombe . Terrorismo e guerra ibrida Mossad all’opera .
https://x.com/italiaeilmondo AGGIORNAMENTI I riscontri effettivi per ora dipendono dalle evidenze fisiche , consigliata cautela . Si susseguono report allarmanti che riportano la presenza di diverse entità operative aliene nella capitale . È decisamente impensabile che in questo teatro di guerra dichiarata questi Target potessero essere occupati da operativi e ufficiali di alto rango . Che cosa sta davvero succedendo a Teheran ?
il Brigadier General Mohammad Kazemi, Capo del IRGC Intelligence Organization, e il suo vice il
General Hassan Mohaqqeq sono stati uccisi ,ufficialmente , nel bombardamento della sede dei Servizi di Itelligence IRGC a Tehran . Seguiranno aggiornamenti
Mentre l’Iran paventa la chiusura dello Stretto di Ormuz , dichiarazioni pesanti : “il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto una conversazione telefonica con il Ministro degli Esteri iraniano. Wang ha dichiarato che, dopo l’attacco israeliano all’Iran, la Cina ha immediatamente chiarito la sua posizione. La Cina ha condannato esplicitamente Israele per aver violato la sovranità, la sicurezza e l’integrità territoriale dell’Iran.
Wang ha affermato che la Cina si oppone fermamente ai brutali attacchi contro funzionari iraniani che hanno causato vittime civili e sostiene l’Iran nel salvaguardare la sua sovranità nazionale, difendere i suoi legittimi diritti e interessi e proteggere la sicurezza del suo popolo”.
Esclusivo Ultima Ora La USS Nimitz (CVN-68) e il suo gruppo d’attacco si stanno muovendo verso il Medio Oriente, unendosi alla USS Carl Vinson e alla HMS Prince of Wales del Regno Unito. Se confermato, ciò pone tre potenti portaerei a breve distanza dalle coste iraniane: un chiaro segnale che l’Occidente si sta preparando per qualsiasi evenienza.
Questa guerra contro l’Iran è stata pianificata a lungo. La notizia migliore è che sta andando male per gli anglo-sionisti, ma la buona notizia è che finalmente si sta aprendo un dibattito pubblico.
Innanzitutto, alcune informazioni generali:
ULTIMA ORA: “Abbiamo documenti che confermano che le basi statunitensi nella regione sostengono gli attacchi israeliani contro l’Iran”.
— Abbas Araghchi, Ministro degli Esteri dell’Iran.
Sì, certo. Ma l’Iran ha bisogno di prove così inconfutabili per vari motivi, per mantenersi in linea con l’opinione pubblica mondiale e con il continuo sostegno di Russia e Cina. Quindi questa affermazione è molto importante.
Ulteriori prove del carattere internazionale della guerra contro l’Iran:
DD Geopolitica @DD_Geopolitica
10 ore
Questa mattina, l’aereo cisterna per il rifornimento in volo Airbus A400M Atlas dell’aeronautica militare tedesca è apparso brevemente sul tracciamento pubblico dei voli sopra la Giordania dopo che il suo transponder si è acceso accidentalmente.
Questo passo falso conferma di fatto il coinvolgimento della Germania nel sostegno a Israele, nonostante Berlino non abbia rilasciato alcuna dichiarazione pubblica ufficiale.
Esistono numerosi resoconti molto lunghi sui preparativi per la guerra. Questo è abbastanza gestibile ma esaustivo:
Poco più di due settimane fa, si è verificata un’insolita attività di intelligence della NATO e degli Stati Uniti vicino ai confini dell’Iran. All’epoca, sembrava un monitoraggio di routine, ma gli eventi recenti dimostrano il contrario.
 Cosa è stato osservato:
 Maggiori immagini satellitari dei siti militari e nucleari iraniani, tra cui il poligono di Semnan.
Aumento dei voli di ricognizione sul Golfo Persico e sul Golfo dell’Oman.
Navigazione NATO E-3A AWACS dispiegata presso la base aerea di Konya in Turchia.
 Sorveglianza costante tramite droni nei pressi dei confini dell’Iran , compresi i Bayraktar.
 All’epoca vennero presi in considerazione due scenari principali:
 La NATO aiuta Israele a mappare le difese aeree dell’Iran.
 Pressione sull’Iran in vista dei colloqui con gli Stati Uniti
Ora è chiaro quale delle due ha avuto successo.
 Cosa si è materializzato pienamente:
 Gli AWACS della NATO sono stati operativi quotidianamente nei pressi del confine tra Iran e Iraq dalla fine di maggio, monitorando radar, sistemi di guerra elettronica e missili balistici missilistici (SAM) , aiutando i jet israeliani a individuare i bersagli.
Gli attacchi israeliani hanno colpito esattamente le zone precedentemente esaminate : Kermanshah, Sobashi, Hamadan, snodi radar chiave.
 Cosa è parzialmente confermato:
Non ci sono prove ufficiali del coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, ma il coordinamento dell’intelligence equivale a un supporto operativo.
L’impatto sui negoziati tra Iran e Stati Uniti resta poco chiaro, ma è probabile un fallimento.
Israele non ha mostrato alcuna moderazione : i primi attacchi sembravano un tintinnio di sciabole, ma i recenti attacchi contro obiettivi strategici come le raffinerie segnalano un’escalation.
In conclusione: la NATO non è rimasta a guardare. Ha svolto un ruolo attivo nel supporto di intelligence alla campagna di Israele contro la difesa aerea e le infrastrutture nucleari dell’Iran.
Ho letto alcuni commenti che chiedevano: che fine ha fatto l’accordo di sicurezza tra Russia e Iran? Non bisogna scartare la possibilità che l’Iran riceva supporto di intelligence dalla Russia, il che potrebbe rivelarsi cruciale, anche se sarebbe visibile solo agli esperti.
Sono in corso delle manovre. Alcuni responsabili:
— GEROMAN — il tempo lo dirà –  — @GeromanAT·
2 ore
Un funzionario russo afferma che Mosca è pronta a svolgere un ruolo importante nella mediazione del conflitto Iran-Israele.
Alcuni non tanto:
Tra le altre voci della ragione, Doug Macgregor:
Douglas Macgregor @DougAMacgregor
14 ore
Nelle ultime 72 ore, Israele ha lanciato un attacco preventivo contro l’Iran, mentre erano ancora in corso i negoziati tra Washington e Teheran.
L’Iran è stato colto di sorpresa. Ma si è ripreso più rapidamente dal momento di Pearl Harbor di quanto Israele si aspettasse.
In meno di 18 ore dall’attacco a sorpresa di Israele, l’Iran ha risposto lanciando centinaia di missili balistici, tra cui missili ipersonici, verso il centro di Tel Aviv e in tutto Israele.
Nel frattempo, la Cupola di Ferro di Israele ha fallito. L’intelligence israeliana ha fallito. Ora Netanyahu implora Washington di intervenire con la potenza militare americana per salvare Israele da una sconfitta certa; una sconfitta che Netanyahu ha costruito con l’incoraggiamento di Washington.
Allo stesso tempo, Russia, Cina, Pakistan e gran parte del mondo musulmano si stanno mobilitando in difesa dell’Iran. [Mac sembra ripetere le affermazioni del canale israeliano 14]
Forniture, attrezzature e assistenza tecnica stanno arrivando in Iran in massa.
È tempo di fare i conti con la realtà:
Washington ha bruciato 12 trilioni di dollari in Medio Oriente dal 2003. Risultato? 7.000 americani morti, 50.000 feriti, frontiere aperte e 100.000 americani che muoiono ogni anno per avvelenamento da Fentanyl.
Oggi gli Stati Uniti hanno un debito di 37 trilioni di dollari, una somma che non include il cosiddetto “debito delle agenzie”. 77 milioni di americani hanno votato per il presidente Trump perché ha promesso di porre fine ai conflitti all’estero e di arrestare la marcia verso la Terza guerra mondiale.
Il mandato di Trump rimane invariato: proteggere i confini, i porti e le acque costiere americane. Espellere gli immigrati clandestini, annientare i criminali che uccidono e derubano gli americani. Ripristinare lo stato di diritto. Ma non una sola goccia di sangue americano per guerre straniere.
Un attacco israeliano all’isola di Kharg, dove transita il 90% delle esportazioni di petrolio iraniano, o ai terminal di Bandar Abbas, e l’Iran chiude lo Stretto di Hormuz. Si tratta del 20% della fornitura globale di petrolio.
Ciò significa catene di approvvigionamento interrotte e inflazione galoppante. La benzina raggiunge i 7 dollari al gallone da un giorno all’altro. Ogni famiglia di lavoratori è distrutta. I camionisti non possono consegnare cibo. L’economia crolla. Per cosa? Quindi Israele, che ha scatenato questa guerra folle, può trascinare gli americani in un conflitto regionale più ampio con il potenziale per una guerra nucleare?
Abbiamo 40.000 soldati negli Emirati Arabi Uniti, in Qatar e nel Golfo Persico. Sono bersagli facili. I droni iraniani Shahed-136 costano 20.000 dollari l’uno. I missili Patriot americani costano 4 milioni di dollari l’uno.
Fate i conti. Noi finiremo per esaurire il nostro inventario di missili e andremo in rovina, mentre gli americani torneranno a casa in scatole.
Il Medio Oriente è sull’orlo del baratro. Ecco cosa deve fare Washington per disinnescare il conflitto:
1. Chiedere una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Chiedere un cessate il fuoco immediato, chiarendo che Washington si oppone alla distruzione dell’Iran, di Israele e di qualsiasi altro stato in Medio Oriente.
2. Chiedere a Israele di cessare l’uccisione dei palestinesi a Gaza e di ritirare le sue truppe da Gaza e dalla Cisgiordania.
3. Sospendere tutti gli aiuti militari a Israele finché quest’ultimo non accetterà di ritirare le sue truppe da Gaza e di consentire all’assistenza umanitaria di raggiungere la popolazione di Gaza.
4. Proporre l’impegno delle Forze Armate delle nazioni non allineate a presidiare Gaza e la Cisgiordania. 5. Proporre che Stati Uniti, Russia, Cina, India e Brasile convochino una conferenza di pace per dirimere la controversia tra Israele, Iran e i paesi vicini di Israele.
Ho guidato soldati americani sotto il fuoco nemico in azione. Ho visto un sacco di bare avvolte nella bandiera. Non ne voglio vedere altre. I guerrafondai di Washington hanno avuto 22 anni. Hanno fallito. Hanno mentito.
Loro hanno guadagnato mentre l’America sanguinava. Il tempo è scaduto.
America First significa AMERICA PRIMA. Non Israele prima. Non l’Ucraina prima. Non la NATO prima. AMERICA PRIMA.
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SIMPLICIUSѰ @simpatico771
Trump è bravo a concludere accordi di pace tanto quanto l’esercito americano lo è a marciare.
Margaret Kimberley @freedomrideblog
Quando gli Stati Uniti si uniranno all’attacco contro l’Iran?
SIMPLICIUSѰ @simpatico771
Quando Israele si dispera e apre la cassaforte di Epstein
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Aaron Maté @aaronjmate
46 milioni
Tradotto nel credo guida di Trump su Israele, innanzitutto, ciò significa che Trump è probabilmente a conoscenza di un piano israeliano per uccidere il leader supremo dell’Iran:
Il Maggiore Generale iraniano Mohsen Rezaei alla Radio e Televisione iraniana: Stiamo ancora esercitando la moderazione e non abbiamo dispiegato tutte le nostre capacità per evitare il caos globale. Tuttavia, potremmo arrivare a un punto in cui utilizzeremo nuove armi. Stiamo cercando di formare un esercito islamico con Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e diversi altri Paesi. Dovremmo orientarci verso la bomba atomica, ma secondo la fatwa della Guida Suprema, al momento non intendiamo costruire armi nucleari. L’Iraq dovrebbe saperlo, dopo di noi tocca a loro. L’Iran potrebbe essere costretto a intraprendere azioni che potrebbero destabilizzare l’intera regione.
SVEGLIATEVI AMERICANI!!! VE LO STANNO FACENDO DI NUOVO!!! Bombarderete l’Iran entro la fine della settimana, garantito. Niente nuove guerre.
WOW CI SIAMO!! Netanyahu: Israele ha attaccato l’Iran perché l’ayatollah Khamenei stava pianificando un altro Olocausto contro il popolo ebraico. Manipolazione e sensi di colpa non funzionano più. GLI EBREI VIVONO IN IRAN E CI SONO SINAGOGHE!! BASTA!!!
La trappola di Trump: l’Iran ha abboccato all’amo, Israele ha lanciato le bombe Mentre l’amministrazione statunitense programmava un altro round di negoziati, Israele ha lanciato il suo attacco all’Iran. Ripartiremo la cronologia – come si è svolto l’attacco, perché le tattiche di Israele rispecchiano quelle viste in Ucraina e come gli Stati Uniti sono stati trascinati nel conflitto dopo che l’Iran si è ripreso dallo shock iniziale e ha risposto.Gli Stati Uniti sono stati trascinati nel conflitto dopo che l’Iran si è ripreso dallo shock iniziale e ha risposto. Esploreremo anche il motivo per cui non si tratta affatto di armi nucleari, ma di un cambio di regime. E sì, parleremo del disastro assoluto che è stata la parata militare a Washington. Ignorare questo disastro sarebbe un peccato.
Earlier today, German Air Force Airbus A400M Atlas aerial refueling tanker briefly appeared on public flight tracking over Jordan after its transponder was accidentally switched on. The slip-up effectively confirms Germany involvement in support of Israel despite no formal public declaration from Berlin.
Incredibili scene sopra Nazareth e Damasco questa notte. Multiple intercettazioni esoatmosferiche osservate – I sistemi israeliani Arrow e statunitensi THAAD avrebbero abbattuto missili balistici iraniani in arrivo nello spazio, molto al di sopra dell’atmosfera terrestre. Queste intercettazioni in fase di midcourse sono state catturate nel nord di Israele e nel sud della Siria. Video Credit Bishara / 15 giugno
Rafforzamento dei legami commerciali! Il presidente Nicos Christodoulides ed io abbiamo incontrato alcuni importanti amministratori delegati con l’obiettivo di rafforzare i legami commerciali tra l’India e Cipro. Settori quali l’innovazione, l’energia, la tecnologia e altri offrono enormi potenzialità. Ho parlato anche dei progressi compiuti dall’India nell’ultimo decennio in materia di riforme. (NB_possibile incontro con Netanyahu)
generale Mike Flynn
ATTENZIONE! Uno sviluppo notturno: Lo spazio aereo iraniano è stato ufficialmente chiuso, eppure un 747 decolla dall’aeroporto internazionale di Teheran, per poi spegnersi immediatamente. Destinazione sconosciuta. E allora? Quando un regime autoritario e tirannico corrotto muore, tra le prime azioni vi è quella di far trasferire i leader e le loro famiglie che si sono arricchiti alle spalle e alle persecuzioni del loro stesso popolo nei loro palazzi, dacie o case alternative. Questo aereo ha buone probabilità di avere a bordo molte Gucci e valuta convertibile. Assad, riesci già a vederci?
All’inizio di oggi, l’aerocisterna A400M Atlas dell’aeronautica militare tedesca è apparsa per un breve periodo sulla traccia di volo pubblica sopra la Giordania, dopo che il suo transponder è stato accidentalmente acceso. L’errore conferma di fatto il coinvolgimento della Germania nel sostegno a Israele, nonostante nessuna dichiarazione pubblica formale da parte di Berlino.
ALTRI REGALI DALLA CINA!!! Un aereo cargo Airbus A330-243F partito dall’aeroporto internazionale di Guangzhou Baiyun è stato rintracciato mentre volava verso sud-ovest sopra il Turkmenistan orientale. Ha spento il suo transponder prima di raggiungere lo spazio aereo iraniano.
Stiamo ricevendo segnali contrastanti……
Gravi distruzioni a Bat Yam, a sud di Tel Aviv, in seguito ai missili iraniani. Gli isolati della città hanno subito pesanti danni, rendendo questo uno dei colpi più gravi al centro della Palestina occupata dall’inizio dell’escalation. Le segnalazioni di vittime sono ancora in arrivo e gli sforzi di risposta alle emergenze sono in corso.
Le sirene stanno suonando in tutto il nord-est di Israele – compreso Beit She’an e i kibbutzim vicini – mentre nuovi droni, probabilmente lanciati dall’Iran, penetrano nello spazio aereo israeliano. La zona di allerta si estende lungo il confine giordano, con sistemi di difesa aerea che sarebbero attivi. Si consiglia ai residenti di rimanere al riparo fino a nuovo ordine.
Il deposito petrolifero di Shahran, nel nord di Teheran, è ancora in fiamme questa mattina dopo l’attacco aereo israeliano della notte.
Like it or not, this is the reality of what Israel and the world would face IF Iran became a nuclear regime. The world is blessed. This doesn’t mean, the world is at peace, far from it. War is never a good thing, but sometimes it is a necessary thing. In a world filled with sinful leaders, war is inevitable. Sometimes the only way to keep sinful people from doing great harm to the innocent is by going to war. Romans 3:10-18
Che vi piaccia o no, questa è la realtà di ciò che Israele e il mondo dovrebbero affrontare se l’Iran diventasse un regime nucleare. Il mondo è benedetto. Questo non significa che il mondo sia in pace, tutt’altro. La guerra non è mai una buona cosa, ma a volte è una cosa necessaria. In un mondo pieno di leader peccatori, la guerra è inevitabile. A volte l’unico modo per impedire alle persone peccatrici di fare grandi danni agli innocenti è andare in guerra. Romani 3:10-18 @realDonaldTrump per favore, presta attenzione ai tuoi leader di fede.
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Citazione
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14h
Netanyahu: We have indications that senior leaders in Iran are packing their bags, they know what’s coming… We knew that had we not acted, Iran would’ve given nukes to its terror proxies.
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Netanyahu: Abbiamo indicazioni che gli alti dirigenti iraniani stanno facendo le valigie, sanno cosa li aspetta… Sapevamo che se non avessimo agito, l’Iran avrebbe dato le atomiche ai suoi proxy del terrore.
Il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth conferma che parte dei sistemi antidrone americani sono stati trasferiti dall’Ucraina al Medio Oriente.
BREAKING: “Speriamo che Washington sia d’accordo con noi sul fatto che per eliminare il programma nucleare iraniano è necessario rovesciare il regime” – The Washington Post, citando un membro della Knesset israeliana Come si è passati rapidamente dall’arresto dell’arricchimento dell’uranio al rovesciamento di un governo sovrano. Chi ha più bisogno di USAID quando si può fare un cambio di regime in questo modo?
BREAKING: Il ministro della Difesa pakistano conferma che Islamabad aveva avvertito Teheran prima degli attacchi israeliani. Parlando all’Assemblea nazionale, ha rivelato che il Pakistan ha condiviso informazioni con l’Iran giorni prima dell’attacco, avvertendolo delle minacce contro le sue strutture nucleari.
Secondo il deputato iraniano Esmail Kowsari, l’Iran sta valutando la possibilità di chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi israeliani.
I video mostrano un denso fumo arancione e fiamme enormi che si levano da una base militare a Zanjan, nel nord dell’Iran, colpita da attacchi aerei israeliani. L’incendio ha continuato a bruciare per ore dopo l’attacco.
Il missile iraniano che ha colpito Rishon LeZion, a sud di Tel Aviv, ha causato vittime e danni a diverse abitazioni. I media israeliani riferiscono che alcuni sono rimasti intrappolati nelle loro case.
Il numero di feriti a causa dell’attacco a Rishon LeZion è salito a 20. 3 di loro sono in gravi condizioni
Inizia un’altra ondata dall’Iran.
Gli attacchi aerei israeliani hanno recentemente colpito la base principale della 216a Brigata corazzata iraniana, situata nella provincia di Zanjan, nell’Iran nord-occidentale.
La Marina statunitense si muove per proteggere Israele: – USS Thomas Hudner (DDG 116) si dirige verso il Mediterraneo orientale – Altri 8 cacciatorpediniere sono già posizionati nella 5a e 6a Flotta – USS Carl Vinson CSG rimane in CENTCOM – Nimitz CSG in INDOPACOM potrebbe essere dirottato se l’escalation continua Mappa via iejmedia
WOW: Una rara intercettazione esoatmosferica è stata visibile sopra la Bassa Galilea – probabilmente un missile balistico iraniano abbattuto al di fuori dell’atmosfera terrestre. Questi tipi di intercettazione avvengono al di sopra dei 100 km di altitudine e sono tipicamente effettuati da sistemi avanzati come l’Arrow-3 di Israele. Anche i residenti di Gerusalemme e della Cisgiordania hanno riferito di aver visto il lampo nel cielo.
Iran turned the other cheek last October when Israel violated its sovereignty, and absolutely should be commended for their radical diplomacy and peacemaking efforts since. But as I wrote in my article for
in February, Iran does not turn the other cheek twice.
Traduci con DeepL
L’Iran ha porto l’altra guancia lo scorso ottobre, quando Israele ha violato la sua sovranità, e va assolutamente lodato per la sua diplomazia radicale e gli sforzi di pacificazione compiuti da allora. Ma come ho scritto nel mio articolo per @DD_Geopolitics a febbraio, l’Iran non porge l’altra guancia due volte.
Il portavoce arabo dell’IDF Avichay Adraee: “Saluti dal cuore di Tel Aviv a tutti i nani iraniani che cercano di sollevare il morale dell’Asse dell’Esitazione e della Sottomissione Sconfitta. Noi, il popolo di Israele, sopravvivremo, nonostante i vostri aggressivi attacchi missilistici.” Perché trema?
I media iraniani affermano che l’Iran ha lanciato missili da sottomarini e navi da guerra, ma il filmato mostrato è in realtà un lancio di missili Kalibr nel Mar Nero.
Si apprende che il quartier generale del Ministero della Difesa israeliano a Kirya, a Tel Aviv, è stato colpito da un missile balistico iraniano. Sette attacchi sono stati segnalati a Tel Aviv finora.
Si apprende che la sede del Ministero della Difesa israeliano a Kirya, a Tel Aviv, è stata colpita da un missile balistico iraniano.
Arriva la notizia che oltre 150 missili sono stati lanciati dall’IRAN. Eccoci.
Un’autocisterna britannica KC2 è in volo, presumibilmente pronta a supportare i jet britannici nell’intercettazione dei missili iraniani in difesa di Israele.
Gli iracheni protestano contro la violazione della sovranità nazionale da parte dell’occupazione sionista.
Esplosioni scuotono la base aerea di Hamedan, nell’Iran occidentale: media locali
TEHRAN – Un suono forte e “terrificante” è stato avvertito nei pressi della base aerea di Nojeh a Kabudar Ahang, situata nella provincia occidentale iraniana di Hamedan, ha dichiarato venerdì l’agenzia di stampa semiufficiale Mehr.
L’Iran ha subito diversi attacchi aerei israeliani dall’inizio di lunedì, e fonti iraniane hanno riferito della morte di diversi alti ufficiali militari e scienziati nucleari, oltre che di danni alle strutture nucleari.
19:23 2025-06-13
L’Iran nomina i nuovi capi militari dopo gli attacchi israeliani che hanno ucciso alti comandanti
TEHRAN – La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha nominato venerdì nuovi comandanti militari dopo la morte di importanti funzionari della sicurezza negli attacchi aerei israeliani su Teheran, ha riferito l’agenzia di stampa statale IRNA.
19:21 2025-06-13
L’impianto nucleare iraniano di Natanz danneggiato da un attacco israeliano
Un’immagine satellitare mostra l’impianto nucleare di Natanz in Iran in questa immagine diffusa il 24 gennaio 2025. [Foto/Agenzie]
19:18 2025-06-13
Israele chiude le missioni diplomatiche nel mondo a causa delle operazioni militari in Iran
Questa immagine mostra la sala partenze vuota dell’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, il 13 giugno 2025, dopo che Israele ha chiuso il suo spazio aereo ai decolli e agli atterraggi. [Foto/Agenzie]
17:03 2025-06-13
La Cina esorta Israele e Iran a smorzare le tensioni
Di WANG QINGYUN
Questa foto diffusa dal canale ufficiale di Telegram del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC), Sepah News, il 13 giugno 2025, mostra il fumo che fuoriesce da un sito che sarebbe stato preso di mira da un attacco israeliano nella capitale iraniana Teheran nelle prime ore del mattino. FOTO AFP / NOTIZIE SEPAH
Venerdì la Cina ha espresso profonda preoccupazione per le possibili conseguenze causate dall’attacco ad ampio raggio di Israele contro l’Iran, esortando tutte le parti ad evitare di esacerbare le tensioni.
16:28 2025-06-13
Trump riconosce l’attacco israeliano, sostiene il negoziato con l’Iran
Foto di archivio: Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. [Foto/Agenzie]
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato di essere a conoscenza delle azioni di Israele prima che si verificassero, esprimendo una preferenza per i negoziati rispetto agli attacchi israeliani contro l’Iran, ha dichiarato venerdì ai media statunitensi.
15:21 2025-06-13
L’esercito israeliano dice che oltre 100 droni sono stati lanciati dall’Iran verso Israele
GERUSALEMME – Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), Effie Defrin, ha dichiarato in una dichiarazione video che l’Iran ha lanciato più di 100 droni verso Israele in seguito all’operazione dell’Aeronautica Militare Israeliana in Iran nella prima mattinata di venerdì.
Secondo diversi media israeliani, i droni avrebbero impiegato ore per raggiungere il territorio israeliano se non fossero stati intercettati prima.
14:22 2025-06-13
Il capo delle Nazioni Unite e l’Arabia Saudita condannano l’escalation militare in Medio Oriente
Fumo da un edificio danneggiato dopo gli attacchi israeliani a Teheran, Iran, 13 giugno 2025. [Foto/Agenzie]
da DD Geopolitics
Intanto la Germania… L’Iran non ha nemmeno lanciato alcun drone.
Sorpresa, sorpresa: gli Stati Uniti hanno mentito. Scioccante! Fonti israeliane hanno dichiarato ad Axios che Trump e i suoi collaboratori hanno finto di opporsi pubblicamente a un attacco israeliano contro l’Iran, mentre lo approvavano segretamente dietro le quinte. L’inganno coordinato era stato progettato per fuorviare Teheran e impedire che gli obiettivi iraniani si spostassero prima dell’attacco.
Trump ha dichiarato alla CNN che gli Stati Uniti sostengono Israele e ha descritto gli attacchi di ieri sera contro l’Iran come “un attacco di grande successo”. “Naturalmente sosteniamo Israele, ovviamente, e lo abbiamo sostenuto come nessuno lo ha mai fatto”, ha detto Trump durante una breve intervista telefonica. Netanyahu parlerà con Trump nel corso della giornata, secondo i funzionari israeliani.
BREAKING: I manifestanti sono scesi in piazza in tutto l’Iran, chiedendo un’immediata rappresaglia militare contro Israele in seguito agli attacchi di oggi. L’indignazione pubblica sta crescendo mentre il governo rimane in silenzio.
Trump giudica “eccellente” l’attacco di Israele all’Iran, ma si sottrae alla domanda se gli Stati Uniti fossero coinvolti.
Se non sono davvero coinvolti, Trump ha uno strano modo di dimostrarlo.
BREAKING: I manifestanti sono scesi in piazza in tutto l’Iran, chiedendo un’immediata rappresaglia militare contro Israele in seguito agli attacchi di oggi. L’indignazione pubblica sta crescendo mentre il governo rimane in silenzio.
BREAKING: “ISRAELE HA RICEVUTO IL VIA LIBERA PER ATTACCARE L’IRAN”. – Axios Israeli Channel 14 conferma che l’aviazione israeliana è tornata ad attaccare l’Iran. Si segnala una significativa attività dell’aviazione israeliana nello spazio aereo iracheno. A seguito di un violento arrivo israeliano a Shiraz, in Iran, pochi istanti fa.
Israele ha evacuato completamente l’aeroporto internazionale Ben Gurion. Tutti gli aerei civili sono stati sgomberati dal campo di volo. L’aeroporto è ora chiuso. Israele ha anche chiuso temporaneamente due dei suoi tre impianti di estrazione di gas naturale.
Israele ha pubblicato altri filmati che confermano gli attacchi israeliani ai lanciatori di missili balistici iraniani.
Il filmato pubblicato da Israele mostra quella che sembra essere un’operazione di sabotaggio guidata dal Mossad all’interno dell’Iran, condotta prima degli attacchi.
Israele sta lanciando una nuova ondata di attacchi aerei all’interno dell’Iran. I filmati da Tabriz, nell’Iran nord-occidentale, mostrano nuove esplosioni.
Uno degli attentati a Teheran ha perforato il muro di un appartamento.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato venerdì che la Cina è molto preoccupata per gli attacchi di Israele all’Iran e molto preoccupata per le conseguenze potenzialmente gravi di queste azioni. Ha sottolineato che la Cina si oppone fermamente a qualsiasi violazione della sovranità, della sicurezza e dell’integrità territoriale dell’Iran e si oppone alle azioni che fanno aumentare le tensioni o espandono il conflitto.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia è profondamente preoccupata e condanna fermamente la forte escalation delle tensioni tra Israele e Iran. Ha aggiunto che, su istruzioni del Presidente Putin, il Ministero degli Esteri russo rilascerà presto una dichiarazione dettagliata sulla situazione.
Israele ha pubblicato un video che mostra le aree dell’Iran colpite durante i recenti attacchi militari.
BREAKING: Il Comando del fronte interno afferma che i civili non devono più rimanere vicino ai rifugi. Il cambio di comando, in vigore da sette ore, indica che la situazione è diventata sicura per il momento. Tutti gli oltre 100 droni lanciati dall’Iran contro Israele sarebbero stati intercettati dall’aviazione israeliana e dagli alleati.
BREAKING NATO – “Questa è un’azione unilaterale di Israele. I Paesi dell’Alleanza lavoreranno alla de-escalation dopo gli attacchi di Israele all’Iran.” Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte
Le sirene antiaeree suonano ad Amman, in Giordania.
0re 08:50
L’Ambasciata degli Stati Uniti in Israele ha ordinato a tutti i dipendenti del governo americano e alle loro famiglie di rifugiarsi nella sede più vicina fino a nuovo avviso.
ore 08:10
Filmati dal centro della Siria riprendono i droni suicidi Shahed-136 in volo. Piuttosto che sorvolare la Giordania, i droni sembrano prendere la rotta settentrionale della Siria verso il nord di Israele, un percorso più nascosto con meno difese aeree.
ore 08:00
Marco Rubio (dichiarazioni ardite)
Dichiarazione del Segretario di Stato Marco Rubio “Questa notte Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l’Iran e la nostra priorità assoluta è proteggere le forze americane nella regione. Israele ci ha comunicato che ritiene che questa azione sia necessaria per la sua autodifesa. Il Presidente Trump e l’Amministrazione hanno preso tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimangono in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l’Iran non deve prendere di mira gli interessi o il personale degli Stati Uniti”.
ore 07:50
BREAKING: I primi rapporti indicano che oltre 800 proiettili iraniani – tra cui missili da crociera, missili balistici e droni suicidi – sono stati lanciati verso Israele. Questo è probabilmente il più grande attacco coordinato che l’Iran abbia mai lanciato. I sistemi di difesa aerea in tutta la regione sono pienamente attivi.
L’aereo di sorveglianza congiunta USAF RC-135V Rivet è attualmente in volo sopra il Canale di Suez.
I jet da combattimento turchi si sono alzati in volo per difendere lo spazio aereo turco.
BREAKING: L’Iran annuncia che non parteciperà al sesto round di colloqui sul nucleare in Oman.
Aerei militari statunitensi che operano nella regione.
ORA: L’aviazione del Qatar ha lanciato dei jet da combattimento, probabilmente per difendere il Qatar nel caso in cui l’Iran prenda di mira Al-Udeid.
I CANALI IRANIANI DICHIARANO L’INIZIO DELL'”OPERAZIONE VERA PROMESSA-3″.
I caccia britannici si sono alzati in volo da Cipro per assistere lo sforzo di intercettazione israeliano. La Giordania ha aperto il suo spazio aereo ai caccia israeliani.
I caccia statunitensi e israeliani sono in volo per intercettare i droni iraniani. Gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in guerra.
I caccia statunitensi e israeliani sono in volo per intercettare i droni iraniani. Gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in guerra.
I droni iraniani sono già entrati nello spazio aereo siriano.
I droni suicidi Shahed-136 si sentono in alto in Iraq. L’Iran ha lanciato almeno 100 droni suicidi contro Israele. La rappresaglia iraniana potrebbe essere in corso.
Il capo di Stato Maggiore iraniano Mohammad Bagheri è stato ucciso negli attacchi israeliani, ha confermato la TV di Stato iraniana.
Bret Baier commenta la sua conversazione con Trump. “Il presidente era a conoscenza delle azioni di Israele prima che accadessero…”.
Trump dice che gli Stati Uniti “si difenderanno e difenderanno Israele se l’Iran si vendicherà”. Nessuna nuova guerra….
Israele ha dichiarato lo stato di massima allerta in TUTTE le ambasciate israeliane nel mondo. “Non ci sono guerre libere. A voi [cittadini israeliani] potrebbe benissimo essere richiesto di rimanere in aree protette per un periodo di tempo prolungato, molto più lungo di quello a cui siamo stati abituati finora.” –
Il Boeing 767-338ER “Ali di Sion” del governo israeliano sta lasciando Tel Aviv, molto probabilmente in previsione degli attacchi di rappresaglia dell’Iran.
Aggiornamenti tramite DD Geopolitics nell’ultima ora. Alcuni di questi tweet sono opinioni, altri dati di fatto. Se gli attacchi vengono effettuati dallo spazio aereo iracheno, come riportato, allora la mia opinione da non esperto è che questi non siano i tipi di attacchi che possono raggiungere le strutture sotterranee dell’Iran. Come ho ipotizzato in precedenza, gli attacchi potrebbero essere mirati tanto alla leadership iraniana quanto alle strutture vere e proprie. Si tratta di distruggere un altro Paese, non di impianti nucleari.
DD Geopolitica @DD_Geopolitica
1 ora
CONFERMATO: SEI ESPLOSIONI SEGNALATE A TEHERAN!
ISRAELE HA ATTACCATO L’IRAN!
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Si sono udite esplosioni anche a Tabriz.
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Scene da Teheran, Iran. Enormi colonne di fumo si ergono sulla città.
DECINE di scioperi in città.
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Israele sta prendendo di mira le difese aeree di Teheran in vista di una possibile ondata più massiccia.
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Colpo diretto alla base aerea di Mehrabad a Teheran, Iran.
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ULTIMA ORA: Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito un condominio a Teheran. Fonti locali affermano che l’obiettivo fosse un complesso residenziale che ospitava membri dell’IRGC, ma i dettagli delle vittime rimangono poco chiari.
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ULTIMA ORA: L’Iraq ha chiuso il suo spazio aereo dopo che diverse esplosioni sono state udite a Baghdad. Le difese aeree statunitensi potrebbero aver intercettato proiettili iraniani.
AGGIORNAMENTO: L’Iran ha avviato la procedura balistica.
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Jet iraniani in decollo. Segnalati anche lanci di missili balistici iraniani.
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Le esplosioni udite sopra Baghdad indicano molto probabilmente che gli Stati Uniti “non sono intervenuti” intercettando i missili iraniani diretti verso Israele.
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È iniziata una terza ondata di attacchi aerei. Israele sta attaccando gli impianti nucleari iraniani in tutto il Paese.
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Balistica iraniana in volo.
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ULTIMA ORA: Secondo quanto riferito, Israele ha colpito l’impianto di arricchimento nucleare di Natanz in Iran.
Natanz è un sito centrale del programma nucleare iraniano.
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È iniziata la QUARTA ondata di attacchi israeliani.
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Jet israeliani in volo su Baghdad, Iraq.
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Jet israeliani in volo sopra l’Iraq centrale.
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I lanci israeliani vengono effettuati dallo spazio aereo iracheno.
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Max Blumenthal @MaxBlumenthal
25 metri
 Notevole dichiarazione dell’amministrazione Trump che riconosce esplicitamente che le azioni belligeranti unilaterali di Israele mettono in pericolo le truppe e i cittadini statunitensi, e che Israele rappresenta una responsabilità per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Qui non si trova da nessuna parte il classico slogan “siamo con Israele”
Max Blumenthal @MaxBlumenthal
1 ora
“Israele” sta attaccando unilateralmente Teheran pochi giorni prima dei colloqui nucleari tra Stati Uniti e Iran, con l’evidente intenzione di far saltare i negoziati.
Israele sa di non poter eliminare da solo il programma nucleare iraniano, né di non poterlo ritardare per più di qualche mese, perciò punta a scatenare una guerra regionale che coinvolga gli Stati Uniti in un conflitto diretto.
Perché lo fa?
La risposta lunga richiederebbe un trattato dettagliato sulla logica destabilizzante e fondamentalmente insostenibile del progetto sionista.
Ecco quindi una spiegazione più breve delle sue azioni: Israele è un tumore canceroso sulla faccia dell’umanità.
Michael Tracey @mtracey
1 ora
Promemoria: Trump ha apertamente sostenuto la campagna per permettere a Israele di bombardare l’Iran, quindi nessuno può dire di essere stato colto di sorpresa o tradito. Promesse fatte, promesse mantenute.
Voglio davvero una dose di qualsiasi narcotico la gente stia prendendo per affermare con faccia seria che Israele sta bombardando l’Iran senza alcun coordinamento o facilitazione da parte degli Stati Uniti
Giusto, gli Stati Uniti sono rimasti impotenti mentre lo Stato che armano, finanziano, con cui condividono informazioni di intelligence, con cui mantengono una base militare congiunta e per cui mobilitano le loro risorse regionali per difendersi, ha lanciato una delle campagne di bombardamenti più importanti della sua storia.
Sono d’accordo, gli Stati Uniti “non sono coinvolti” nelle operazioni militari israeliane. Per coincidenza, oggi ho subito anche una lobotomia.
Grazie per aver letto “Significato nella storia”! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e sostenere il mio lavoro.
La Guerra dei Dodici Giorni “Piovono Messaggi “- Gianfranco Campa Semovigo e Germinario
In questa puntata parleremo dei retroscena da dagli USA e di come Trump abbia ripreso parzialmente in mano la situazione sia per i malumori di Maga che forse per mera strategia .
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La questione iraniana assomiglia sempre più ad un “teatro dell’ assurdo”, anzi per meglio dire al “teatro delle ombre”che fu il Grande Gioco portato dai “Signori de l’ Impero Britannico” contro la Russia nel secolo XIX. Sostengo da tempo che di questo nuovo”teatro delle ombre ” l’attuale dirigenza iraniana non sia solo “attrice” ma anche “sceneggiatrice”.
Il sospetto mi era venuto quando gli americani liquidarono a tradimento Suleimani senza che la dirigenza iraniana nei FATTI fosse andata aldilà di una “sceneggiata” nella sua reazione.
Sospetto che mi è cresciuto quando nella piena acquiescenza di chi “comanda in ” Iran è stato poi similmente “liquidato” Raisi e la sua squadra; perplessità che è diventata alla fine una certezza quando ho visto liquidato Nasrallah e tutto il suo movimento senza che l’Iran (( sempre nei FATTI) “facesse un plissè”.
Poi è venuto l’ improvviso ritiro dalla Siria, laddove la Siria era fondamentale per presidiare la ” via per Teheran ” alla aeronautica israeliana.
E anche questo “teatro nucleare” non mi convince da tanto tempo . Le bombe non si fanno con l’ uranio arricchito al 90% ma con il plutonio dei reattori alimentati con uranio blandamente arricchito, estratto poi dal combustibile “esausto”.
E non servono 10 impianti nucleari ma UNO (solo) apposito reattore e tutta la tecnologia chimica per la processazione del combustibile da esso estratto, esattamente come ha fatto la NK .
Possibile che in mezzo a tutti questi numerosi impianti l’Iran non abbia anche un solo ben nascosto minireattore segreto da cui estrarre il plutonio? Possono essere talmente sciocchi a legarsi ad una fatwa ?
Nemmeno una “piletta atomica” nascosta nei sotterranei di uno stadio come quella da cui Fermi estrasse il plutonio che incenerì Nagasaki?
Qui infatti bisogna ricordare che quando, con la crisi petrolifera , anche alle potenze sconfitte nel 1945 fu autorizzato un “nucleare civile”, questo fu concesso seguendo modalità diverse.
Mentre all’Italia pre-92 il “nucleare” non fu minimamente concesso, temendo altissima la probabilità di “proliferazione” legata al “proarabismo” di frange importanti di quei governi, alla Germania “ il nucleare” fu concesso solo alla condizione di trasferire tutto il suo plutonio “di risulta” alla Francia che poi glielo avrebbe rivenduto processato come nuovo “combustibile”.
Ciò non di meno, alla fine e comunque, anche l’ intero programma nucleare tedesco è stato competamente smantellato. I “verdi” sono stati creati apposta per questo.
Invece condizioni “migliori” furono concesse al Giappone che può “processare da sè ” il proprio plutonio “di risulta”. Il Giappone quindi detiene l’ intera filiera nucleare e può stoccare plutonio a suo piacimento rendendosi una potenza “subnucleare” , in grado quindi di dotarsi di molte testate in poco tempo, avendo già tutte le competenze necessarie : produzione, innesco e lancio , tutte cose di cui al Giappone mancherebbero solo i test.
A questo punto ci si dovrebbe domandare perché al Giappone questo è stato concesso e alla Germania no. La mia risposta è che per i “conflitti del futuro” previsti dai “masters of universe” tra “occidente” e ( l’ ancora ) “ribelle” conglomerato Russia-Cina, il Giappone con il suo , pur ben nascosto, “ revanscismo” è degno di fiducia nel poter essere impiegato come eventuale “ucraina” ANCHE dotata di armi nucleari, mentre la Germania no.
Quindi, tornando da questa digressione, cosa impedirebbe, specie ORA, all’ Iran di sottrarsi da tutti questi guai con una postura meno imbecille ?
Evidentemente tutto questo è VOLUTO!
Ho già spiegato che tutto questo può avvenire solo per astuzia o tradimento; entrambi motivi in ogni caso, soprattutto per la Russia, per partecipare a questo “teatro” con quanta più attenzione possibile .
Sappiamo infatti, perché sono stati proprio i FATTI successivi a confermarlo, che gli allora “tre imperatori” finirono nella WW ordita dai bankesters grazie a un piccolo paese molto orgoglioso , ambizioso e “furbo”. Sarebbe veramente imperdonabile che la assai meno potente Russia di oggi inciampasse di nuovo in una altra “Serbia”, questa volta del MO.
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Mentre gli Stati Uniti e il loro satellite israeliano marciano verso la barbarie – il genocidio a Gaza, presto in Cisgiordania, l’assassinio del diritto internazionale in Iran – una delle poesie più toccanti di William Blake, “L’immagine divina”, ci ricorda che ogni uomo, se sceglie, può essere qualcosa di diverso da un assassino. Leggere questa poesia ci permette di sfuggire alla dinamica di violenza in cui le forze del male (le cose devono essere nominate) cercano di trascinarci.
Nessuna traduzione può rendere giustizia a questo testo. Se il vostro inglese non è abbastanza buono, potete fare lo sforzo di capirlo prima, e poi rileggerlo tutto d’un fiato per sentirne la forza morale.
Non l’ho illustrato con un’incisione di Blake, ma con “La tempesta” di Giorgione, un altro vertice dell’arte occidentale. Nessuno sa cosa ci stia dicendo questo quadro. Ognuno è libero di penetrare il suo mistero come vuole. Per me, evoca alcune dimensioni in più dell’esperienza umana: bellezza, maternità, fragilità, minaccia, protezione.
L'immagine divina Alla Misericordia, alla Pietà, alla Pace e all'Amore, tutti pregano nelle loro angosce: e a queste virtù di delizia restituiscono la loro gratitudine.
Perché la Misericordia, la Pietà, la Pace e l'Amore sono Dio, nostro padre caro; e la Misericordia, la Pietà, la Pace e l'Amore sono l'uomo, suo figlio e suo figlio.
Perché la Misericordia ha un cuore umano, la Pietà un volto umano, l'Amore una forma umana divina e la Pace un abito umano.
Allora ogni uomo di ogni tempo, che prega nella sua angoscia, prega la forma umana divina, Amore, Misericordia, Pietà, Pace.
E tutti devono amare la forma umana, pagani, turchi o ebrei.
Dove dimorano la misericordia, l'amore e la pietà, lì dimora anche Dio.
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Le notizie attuali riguardano un presunto cessate il fuoco nel selvaggio attacco a sorpresa anglo-sionista contro l’Iran. Quindi, questo sembra il momento giusto per avvertire che non c’è MAI un cessate il fuoco nella guerra anglo-sionista contro il mondo. Possono esserci apparenti pause, ma non c’è mai una vera tregua.
Non mi credete? Consiglio vivamente l’ultimo libro di Ron Unz:
Come tipico degli articoli di Unz, questa panoramica della campagna di omicidi israeliana contro il resto del mondo è troppo lunga per essere facilmente riassunta. Forse un modo per trasmettere l’argomento dell’articolo è il racconto di Unz della vanteria di Menachem Begin – in un’intervista televisiva – di essere stato il padre fondatore del terrorismo mondiale. E Begin era presente alla fondazione: si potrebbe dire che l’assassinio è nel DNA di Israele.
Le riflessioni di Unz su questo argomento – di cui molti sembrano ignorare l’esistenza, nonostante i recenti attacchi terroristici israeliani, come gli attacchi ai cercapersone – sono state, come è ovvio, stimolate dal feroce attacco nazionalista ebraico all’Iran. Ecco come inizia l’articolo:
Dieci giorni fa, un improvviso e inaspettato attacco israeliano ha inferto un colpo terribile e decapitante alla leadership della Repubblica Islamica dell’Iran , assassinando con successo i massimi comandanti militari del Paese, il suo principale negoziatore per le armi nucleari e quasi tutti i suoi più eminenti scienziati nucleari. Molte di queste vittime sono state uccise nelle loro case insieme ai loro familiari da droni esplosivi o attacchi missilistici che a volte hanno distrutto interi condomini, causando numerose vittime civili collaterali.
Un’ondata così improvvisa e massiccia di omicidi pubblici contro i vertici di una grande nazione non si era mai verificata prima , e la guerra che ne è risultata, con le sue salve di missili iraniani di rappresaglia contro Israele, ha ora portato anche l’America nel conflitto.
Tra le altre cose, questi eventi hanno dimostrato in modo inconfutabile il controllo pressoché totale che Israele e i suoi partiti politici hanno raggiunto sull’intera economia mediatica occidentale. L’Iran era impegnato in negoziati con l’amministrazione Trump sul suo programma nucleare, quindi l’improvviso attacco di Israele è stato ovviamente un attacco immotivato, in totale violazione di tutte le leggi internazionali. Allo stesso modo, l’assassinio di così tanti leader militari e scienziati civili iraniani ha violato ogni regola esistente in materia di guerra internazionale. Se qualsiasi altro Paese al mondo avesse commesso anche solo una piccola parte di questi crimini, sarebbe stato universalmente condannato con la massima fermezza da ogni organismo internazionale e sottoposto alle più dure sanzioni internazionali, inclusa probabilmente un’azione militare coordinata per rimuovere il suo regime e processarne la leadership politica.
Ma poiché i ferventi sostenitori di Israele dominano completamente i media globali, possono facilmente trasformare il nero in bianco e l’alto in basso. Pertanto, il bizzarro risultato di questo attacco israeliano illegale e immotivato contro l’Iran è stata un’ondata di dichiarazioni pubbliche fortemente simpatizzanti per Israele da parte di leader politici europei e americani, dal presidente Donald Trump in giù, dimostrando così che tutte queste potenti nazioni, un tempo indipendenti, erano semplicemente diventate vassalli sottomessi allo Stato ebraico.
…
Un’altra conclusione importante da trarre da questi recenti sviluppi è che lo Stato ebraico si è certamente affermato come il più prolifico e abile praticante di omicidi come tecnica di governo della storia, …
Ricordate Trump che ha accettato un “cercapersone d’oro” da Netanyahu? Pensateci, visto che i nostri media tradizionali scelgono di non pensare a queste cose, anche quando l’argomento riguarda Trump. Il leader della nazione presumibilmente più potente del mondo che accetta in dono il simbolo di un attacco terroristico. Solo in America, e solo perché il colpevole era Israele. Probabilmente, Trump non ha osato rifiutare il dono. Il che fa sorgere qualche dubbio.
Unz prosegue affrontando l’intero tema degli omicidi politici come forma di governo, inclusa una discussione sul bestseller del NYT di Ronen Bergman:
Unz copre un vasto arco di storia, ma riprenderemo il suo racconto quando tornerà al presente. Ciò che ho trovato particolarmente affascinante è stata la spiegazione di Unz del sostegno esplicito del Pakistan all’Iran. Nei giorni scorsi ho accennato a questo argomento, ma non ne conoscevo appieno la portata, che Unz spiega in modo molto dettagliato:
Con l’Iran ancora in fase di ripresa dal devastante attacco a sorpresa inflitto da Israele e ora alle prese con quella che potrebbe trasformarsi in un’offensiva americana ancora più imponente, molti osservatori sono rimasti sorpresi dal fatto che né la Russia né la Cina abbiano offerto pubblicamente assistenza militare a quel Paese in difficoltà. Il blogger Simplicius ha evidenziato le probabili ragioni di questa riluttanza, che ho trovato piuttosto sorprendenti.
Secondo il presidente russo Vladimir Putin, all’inizio di quest’anno il suo paese aveva voluto concludere un partenariato militare difensivo con l’Iran, molto simile agli accordi con la Corea del Nord o la Bielorussia, ma il governo iraniano aveva respinto tale proposta , preferendo invece rimanere autosufficiente e completamente indipendente dall’influenza di Mosca.
…
Analogamente, il giornalista cinese Bin Hua ha osservato che di recente l’Iran si è orientato verso l’India, allontanandosi dalla Cina.
Questi apparenti cambiamenti nella politica estera iraniana potrebbero essersi rivelati disastrosi per il Paese e sembrano essere stati probabilmente provocati da un cambiamento cruciale ai vertici del governo iraniano.
Dopo la sua elezione nel 2021, il presidente iraniano intransigente Ebrahim Raisi aveva mantenuto stretti rapporti con Russia e Cina, ma nel maggio 2024 morì in un incidente in elicottero altamente sospetto insieme al suo ministro degli Esteri e, visti gli eventi successivi, ora sembra piuttosto probabile che il Mossad ne sia stato il responsabile. Il successore di Raisi, Masoud Pezeshkian, era una figura politica molto più moderata, desiderosa di ristabilire buoni rapporti con l’America e il resto dell’Occidente, ed evitò deliberatamente di avvicinarsi a Russia o Cina per timore che tali passi alienassero i leader occidentali.
Sembra quindi del tutto possibile che un assassinio del Mossad sia riuscito a deviare la politica estera iraniana in una direzione che in ultima analisi avrebbe avuto conseguenze strategiche disastrose per il Paese.
…
Sebbene sia la Russia che la Cina siano state riluttanti a offrire pubblicamente supporto militare all’Iran durante l’attuale conflitto con Israele, molti sono rimasti sorpresi che il Pakistan abbia fatto proprio questo . Questo supporto è arrivato nonostante la covata ostilità tra i due Paesi confinanti, ostilità che era esplosa lo scorso anno in scambi di missili e droni al confine . Inoltre, i due Paesi rappresentano le branche rivali dell’Islam, sunnita e sciita, spesso in conflitto.
La ragione ovvia della sorprendente posizione del Pakistan è che i principali esponenti israeliani hanno sostenuto che, dopo aver distrutto l’Iran, il loro prossimo progetto potrebbe essere l’eliminazione analoga del programma di armi nucleari del Pakistan.
…
Potrebbe sembrare assurdo che i pakistani si preoccupino di tali minacce israeliane. Il Pakistan è un enorme Paese di 250 milioni di abitanti, dotato di un potente esercito, e si trova a circa 3.200 chilometri dai confini del piccolo Stato ebraico. Ma i pakistani sanno bene che alla fine degli anni ’80 gli israeliani avevano probabilmente assassinato l’intero governo pakistano nella speranza di far fallire il suo programma di sviluppo di armi nucleari, un attacco che è costato accidentalmente la vita anche all’ambasciatore statunitense e a un generale americano che lo accompagnava.
Sospetto che questo importante evento storico sia completamente sconosciuto anche a un solo americano istruito su cento, ma i dettagli – e il frenetico insabbiamento che ne è seguito da parte del governo e dei media americani – meritano di essere analizzati approfonditamente. I fatti dimostrano chiaramente che già dagli anni ’80 la lobby israeliana aveva accumulato un potere enorme all’interno del governo americano. Ho discusso di questa storia in quello stesso lungo articolo del gennaio 2020.
Non voglio rovinarvi la sorpresa: seguite il link e leggete tutto.
Tuttavia, non posso concludere senza fornire un esempio del resoconto di Unz sul ruolo dei nazionalisti ebrei nella guerra contro la Russia. Ammetto di trovare frustrante quando i commentatori affermano che i nazionalisti ebrei svolgono solo un ruolo marginale, se non addirittura nullo, nella guerra anglo-sionista contro la Russia. Unz:
C’è un esempio ancora più eclatante dell’arroganza e dell’estrema incoscienza israeliana. Infuriato per quello che considerava un insufficiente supporto russo dopo l’attacco di Hamas, un’importante figura politica di nome Amir Weitmann è intervenuto suRTalla fine del 2023 per dichiarare che, dopo la distruzione di Hamas, Israele avrebbe preso di mira la Russia per una severa rappresaglia , una minaccia sconcertante per il Paese che possiede il più grande arsenale nucleare del mondo.
All’epoca in cui Weitmann lanciò quella minaccia scandalosa contro la Russia, mi sembrò un perfetto esempio dell’arroganza e dell’irrazionalità israeliana, più che qualcosa da prendere sul serio. Ma potrei essermi sbagliato in questa valutazione.
All’inizio di questo mese, il mondo è rimasto scioccato daL’improvviso attacco di droni esplosivi contro la flotta di bombardieri strategici russi , una delle gambe della sua vitale triade di deterrenza nucleare. Gli ucraini si sono attribuiti il merito dell’operazione, in cui i container sono stati consegnati tramite camion all’interno della Russia, per poi rilasciare automaticamente sciami di droni avanzati, prendendo di mira simultaneamente cinque diversi aeroporti russi, tutti situati nel cuore dell’enorme Paese.
Inizialmente si sosteneva che una gran parte dell’intera flotta di bombardieri nucleari russi fosse stata distrutta a terra e, benché questa affermazione sembri essere stata notevolmente esagerata, la Russia ha sicuramente subito un duro e umiliante colpo.
Era la prima volta nella storia che l’arsenale nucleare di una grande potenza veniva attaccato direttamente in questo modo, e questo sviluppo estremamente destabilizzante avrebbe potuto facilmente portare il mondo sull’orlo di una guerra nucleare. Secondo la dottrina ufficiale russa, qualsiasi attacco convenzionale contro le forze nucleari russe giustificherebbe pienamente una risposta nucleare.
Inoltre, solo una settimana prima i russi avevano riferito che quando il presidente Vladimir Putin si era recato a Kursk per un giro di ispezione,il suo elicottero era stato attaccato da uno sciame di droni in un apparente tentativo di omicidio.
Così, in meno di due settimane, droni avanzati sono stati utilizzati in un tentativo di assassinio contro il presidente russo e anche in un attacco mirato a distruggere gran parte delle forze nucleari strategiche russe. Sembra molto improbabile che gli ucraini da soli abbiano potuto gestire operazioni così sofisticate, e in effetti i russi hanno affermato di avere prove concrete del contributo delle forze britanniche all’attacco. Ma ritengo altrettanto improbabile che la Gran Bretagna da sola abbia intrapreso un’operazione così estremamente sconsiderata, e c’è un altro fattore ovvio da considerare.
I metodi impiegati nell’attacco contro le forze nucleari strategiche della Russia (droni avanzati lanciati automaticamente da una posizione vicina) sembravano sorprendentemente simili a quelli utilizzati dagli israeliani meno di due settimane dopo nel loro attacco iniziale di grande successo contro l’Iran , e nessuna precedente operazione di questo tipo era mai stata tentata da nessun paese.
La stretta corrispondenza tra metodi e tempi dei due attacchi non sembra essere puramente casuale, suggerendo fortemente un forte coinvolgimento degli israeliani nell’attacco contro la Russia. In effetti, secondo il Dr. Gilbert Doctorow , i media russi sono attualmente pieni di discussioni su un possibile ruolo israeliano.
Ma consideriamo un’altra questione di tempistiche. Secondo gli ucraini, quella che hanno chiamato “Operazione Ragnatela” ha richiesto più di diciotto mesi di pianificazione. Ciò indica che il progetto è probabilmente iniziato poco dopo l’intervista di Weitmanna RT, in cui aveva promesso una severa rappresaglia israeliana contro la Russia. Quindi la combinazione di tutti questi fattori indica certamente un ruolo importante di Israele nell’attacco contro il presidente russo e il suo arsenale nucleare strategico.
Fatti un favore e leggilo tutto.
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Ieri l’Iran si è vendicato degli “attacchi” statunitensi alle sue strutture nucleari, completando l’atto del teatro coreografico a cui abbiamo assistito. Ha lanciato l’operazione Basharat al-Fath (بشارت الفتح), che secondo quanto riferito significa “lieta novella della vittoria”, o “buona novella della conquista” se si chiede a Google, colpendo la base statunitense di Al Udaid in Qatar.
L’Iran afferma di aver utilizzato contro Al-Udeid una quantità di missili pari a quella delle bombe sganciate dagli Stati Uniti su Fordow (14).
Gli Stati Uniti sostengono che tutto è stato intercettato e, naturalmente, anche in questo caso è stato rivelato che l’intero atto è stato “concordato” tra le due parti.
In seguito, Trump ha risposto in un modo che indicava che gli andava bene lasciare che l’Iran si sfogasse un po’, al fine di concludere il percorso di uscita per tutte le parti coinvolte:
L’ultima volta che ho scritto dell’idea che il colpo a Fordow sia stato effettuato tramite una stretta di mano segreta sul canale posteriore, alcuni erano scettici. Ma ecco il video “pistola fumante” che dimostra esattamente come questo lavoro viene svolto dietro le quinte: si riferisce agli attacchi precedenti durante il primo mandato di Trump, che erano una rappresaglia per l’attacco a Soleimani, ma è ovviamente più che rilevante oggi. Osservate con attenzione:
Trump non solo spiega come l’Iran lo abbia chiamato per notificare gli attacchi, ma la sua disinvolta simpatia per questa pratica implica chiaramente la sua normalità da entrambe le parti. Insomma, capisce come funzionano queste dinamiche, ed è più che plausibile che gli stessi Stati Uniti abbiano usato la stessa cortesia per avvisare l’Iran. Il modo e la velocità con cui la “pace” è stata conclusa attesta ulteriormente la natura coreografica delle azioni dietro le quinte, poiché ogni partecipante ha svolto il proprio ruolo in modo efficiente.
Come detto, la prossima grande notizia è che le nostre previsioni erano esatte sulla ricerca da parte di Israele di un’immediata uscita dal conflitto, poiché oggi è stata finalmente conclusa una pace “trionfale”.
Le ragioni erano ovvie, come suggeriscono i titoli degli articoli precedenti: Israele è stato messo sotto scacco, la sua economia è stata devastata, il suo porto e i suoi aeroporti più importanti sono stati chiusi e, secondo alcune fonti, le sue scorte di carburante e di munizioni si sono ridotte. A parte la “superiorità” tecnica, l’Iran è un Paese di oltre 90 milioni di persone (per l’eterno dispiacere di Ted Cruz), e i 9 milioni di Israele difficilmente sarebbero in grado di condurre una guerra di logoramento contro di esso, con o senza l’aiuto degli Stati Uniti.
Gli attacchi iraniani cominciavano a sommarsi, devastando i quartieri israeliani e mettendo i cittadini contro il loro governo. Questo è uno degli ultimi colpi registrati su Beersheba:
Inoltre, l’Iran ha iniziato a distruggere i droni pesanti di Israele. Un altro lotto di diversi UCAV pesanti Hermes (droni con capacità di combattimento, piuttosto che di sorveglianza) è stato abbattuto negli ultimi due giorni:
Oltre ad altri tipi:
Anche se le informazioni sono scarse su quanti UCAV pesanti abbia in totale Israele, wiki elenca uno dei suoi modelli di punta, lo IAI Eitan, come segue:
Se i numeri sono simili per gli altri modelli come Heron ed Hermes, allora Israele potrebbe avere solo un totale di 30-45 UCAV pesanti – con circa 5-10 di essi abbattuti in questo breve conflitto, senza contare molti altri di medie dimensioni. Il fatto che Israele sembri affidarsi principalmente agli UCAV per colpire gli obiettivi militari iraniani significa che l’abbattimento di questi veicoli sostanzialmente annullerebbe le capacità offensive di Israele all’interno dell’Iran. Inoltre, sarebbe potenzialmente necessario rischiare che veri e propri aerei da combattimento si spingano più in profondità in Iran e vengano abbattuti.
Quindi, Israele stava lentamente perdendo la capacità di infliggere danni e, cosa più importante, rapidamente perdendo la capacità di riflettere i danni dei missili balistici iraniani. Pertanto, una rapida dichiarazione di “vittoria” era necessaria per chiudere la faccenda prima che l’umiliazione diventasse troppo palpabile per la popolazione generale.
Ma fino a che punto si spinge l’inganno, esattamente? La squadra di Trump continua a sostenere con veemenza che gli impianti iraniani sono stati “completamente cancellati”, assicurandosi in particolare di non lasciare la questione a ipotesi o a “conclusioni aperte” in alcun modo.
Un post molto presidenziale.
Ma si moltiplicano le prove che le capacità nucleari dell’Iran non sono state intaccate, o che hanno subito un ritardo di pochi mesi al massimo. Anche i 400 kg di “uranio arricchito” sono scomparsi, e l’Iran non ha più alcun incentivo a comunicare a nessuno dove si trovino, per evitare di essere nuovamente colpito penalmente.
In realtà, una vera e propria fuga di notizie dell’intelligence statunitense ha dichiarato apertamente che i siti non sono stati affatto danneggiati e che persino le centrifughe di Fordow sono rimaste totalmente intatte:
La Casa Bianca ha persino ammesso che si trattava di informazioni classificate dalla comunità di intelligence, ma che erano semplicemente “sbagliate”.
Inoltre, il rappresentante del programma nucleare iraniano ha dichiarato che il programma non si fermerà e continua ad essere in corso.
L’aspetto più interessante è la posizione di Trump in questo gioco. Si scopre che forse è riuscito a salvare la sua presidenza, almeno per ora, e che potrebbe aver agito in un ruolo sovversivo di “patriota”, nella misura in cui ha fatto il possibile per estromettere gli Stati Uniti dal conflitto attraverso attacchi show, mentre improvvisamente ha castigato Israele.
Inoltre, ora afferma di non cercare più un cambiamento di regime, anche se sembra sottintendere che non permetterà all’Iran di avere un programma nucleare civile, indicando ancora una volta le loro copiose riserve di petrolio, come aveva fatto l’ultima volta:
Trump non vuole più un cambio di potere in Iran perché non vuole vedere “il caos” – CNN
“Sai, gli iraniani sono ottimi commercianti, ottimi uomini d’affari, e hanno molto petrolio. Dovrebbero essere a posto. Dovrebbero essere in grado di riprendersi e fare un buon lavoro. Non avranno mai il nucleare, ma a parte questo, dovrebbero fare un ottimo lavoro”, ha detto il Presidente degli Stati Uniti.
Allo stesso tempo, ha mostrato “pietà” nel non colpire i reattori nucleari iraniani – anche se potrebbe essere più realisticamente caratterizzato come “sanità mentale”:
L’esercito statunitense, nell’attaccare il centro nucleare di Isfahan in Iran, non ha deliberatamente colpito gli edifici con i reattori di ricerca, – Bloomberg.
L’agenzia lo riferisce facendo riferimento a immagini satellitari e a quattro fonti di alto livello a Vienna.
I tre reattori del centro di Isfahan, compreso un reattore a neutroni in miniatura di fabbricazione cinese del 1991, che funziona con 900 grammi di uranio per armi, sono rimasti intatti dopo gli attacchi aerei.
I loro edifici, sotto la supervisione della salvaguardia dell’AIEA, sono sopravvissuti, mentre la maggior parte dei grandi edifici industriali circostanti sono stati distrutti.
RVvoenkor
L’altra cosa importante è che, mentre gli Stati Uniti si vantano di aver trionfato, in realtà il fuoripista potrebbe aver risparmiato agli Stati Uniti anche una futura umiliazione. I rari GBU-57 bunker buster utilizzati contro i siti iraniani secondo il WSJ sarebbero solo 20 in totale, il che significa che i 14 sganciati sull’Iran rappresentavano il 70% dell’intero arsenale statunitense di quest’arma altamente unica.
Se fosse vero, ciò significa che gli Stati Uniti hanno essenzialmente perso la capacità di danneggiare in modo significativo i siti sotterranei iraniani dopo questo attacco – che fosse “falso” o meno. Certo, gli Stati Uniti potrebbero lentamente produrne altri, ma se 20 rappresentano l’intero arsenale, possiamo solo supporre che il loro tasso di produzione sia glaciale. Per non parlare del fatto che la prossima volta l’Iran potrebbe non essere così “d’accordo” nello stendere il tappeto di benvenuto per lo squadrone di B-2A.
Vediamo ora alcuni fatti fondamentali del conflitto:
1. Fino alla fine, non è rimasto uno straccio di prova che gli aerei israeliani (o americani, se è per questo) abbiano mai sorvolato l’Iran in modo significativo in qualsiasi momento. Le affermazioni di “superiorità aerea totale” non hanno fondamento, e fino all’ultimo giorno Israele ha continuato a fare affidamento sui suoi UCAV pesanti per colpire gli obiettivi terrestri iraniani.
La prova più significativa è che Israele ha pubblicato apertamente i filmati dei suoi attacchi: come mai non un solo spezzone di questi filmati mostrava attacchi da parte di cacciabombardieri? Tutti i filmati provenivano da un UCAV, il che è indicativo.
Solo una clip rilasciata ieri mostrava quello che si diceva essere un jet che di notte sorvolava una città iraniana e conduceva attacchi, ma dopo una ricerca ho scoperto che la città era Bander Abbas:
È una sorpresa che l’unico filmato esistente di una possibile incursione aerea sia su una città costiera letterale?
In secondo luogo, le cisterne sganciate dagli aerei israeliani sono state registrate mentre venivano lavate sulle coste iraniane più settentrionali del Caspio:
Cosa dimostra questo?
Che gli attacchi israeliani su Teheran provengono dal Caspio, smentendo la frode della “superiorità aerea totale”.
2. Il secondo grande risultato:
È ormai chiaro che Israele si è affidato a un modus operandi favorito negli ultimi tre conflitti. Israele ha perso contro Hamas, ha perso contro Hezbollah e ha perso contro l’Iran. Ogni volta, la sua strategia per salvare la faccia è stata quella di “decapitare la leadership”, in particolare le personalità più note come Nasrallah e altri, e fingere che questo fosse in qualche modo un colpo vincente.
In realtà, ogni volta non ha fatto nulla. Israele ha comunque perso la battaglia sul campo – o in aria, per così dire – contro l’Iran. L’esercito putrido di Israele si è dimostrato incapace di vincere conflitti reali e ha dovuto affidarsi interamente alle vittorie di pubbliche relazioni e alla banca americana per finanziare vari piani di sabotaggio ed estorsione contro figure politiche e militari nemiche.
Pensateci: tra dieci o vent’anni, cosa si ricorderà di oggi, i nomi di alcuni “generali iraniani” a caso che Israele ha “magistralmente ucciso” con vili attacchi furtivi, o il fatto che le città israeliane sono bruciate per la prima volta, che Israele non è riuscito a disinnescare il programma nucleare iraniano e che ha fallito in ogni altro obiettivo importante che aveva, compreso il cambio di regime?
Il fatto è che Israele ha subito un’umiliazione che ha distrutto per sempre la sua mistica e la sua reputazione di “potenza militare”. L’Iran può ora imparare dai suoi errori, ricostruire i pochi lanciatori e sistemi AD che ha perso e potenzialmente firmare nuovi patti con Russia-Cina che possono espandere le sue capacità di difesa.
È interessante, tuttavia, che l’aeronautica iraniana non sembra aver partecipato affatto: alcuni esperti suggeriscono che l’Iran abbia probabilmente trasferito l’intera aeronautica nell’estremo est del Paese e l’abbia semplicemente tenuta lontana dai pericoli per tutto il tempo. Dato che anche l’aviazione di Israele non si è fatta vedere sopra il Paese, si suppone che non sia stata una manovra del tutto sbagliata.
Infatti, l’Iran ha magistralmente conservato i suoi limiti e sfruttato i suoi maggiori vantaggi durante questo conflitto, limitando così i danni subiti. Peccato che non sapremo mai la verità sulle capacità missilistiche dell’Iran, dato che Israele ha iniziato a proteggere fanaticamente qualsiasi rapporto sui danni “sensibili” degli attacchi sul suo territorio. Ma data la rapidità inusuale con cui Israele ha accettato l’offerta di cessate il fuoco, la logica impone che i danni inflitti dall’Iran siano stati significativi e insostenibili.
In breve, l’unica cosa in cui Israele ha dimostrato di eccellere è l’omicidio di civili e l’assassinio di persone con i droni mentre dormono. Basta controllare la pubblicazione da parte del WaPo di una registrazione del Mossad in cui l’agente minaccia di uccidere “moglie e figli” di un generale iraniano se non si adegua; questo è ciò che fa Israele.
3. La vittoria dell’Iran incoraggerà i movimenti di resistenza in tutto il mondo. Questo perché, per una volta, non solo Israele è stato fatto apparire veramente vulnerabile, ma gli Stati Uniti, al suo fianco, sono apparsi senza spina dorsale e, in ultima analisi, deboli, con i loro scioperi palesemente finti. Gli Houthi, la Cina e altri hanno osservato e non sono rimasti impressionati.
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Il partito repubblicano è diventato il partito della guerra (o lo è sempre stato)? Controlla le spaccature.
Da Reuters:
L’indice di gradimento di Trump è sceso al 41%, il più basso di questo mandato, secondo Reuters.
Un’ampia maggioranza di americani teme inoltre che il conflitto con l’Iran possa andare fuori controllo dopo il recente ordine di Trump di bombardare i siti nucleari iraniani.
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Infine, nessuno è così sciocco da credere che questo conflitto sia congelato per sempre. Certo, potrebbe scoppiare di nuovo nel giro di pochi mesi – o anche molto prima – soprattutto ora che i portavoce dell’establishment affermano che il programma nucleare iraniano è stato ritardato solo “di qualche mese”. Questo sta chiaramente preparando il terreno per un conveniente ritorno alle ostilità quando il regime del terrorista polacco Mileikowski avrà bisogno di un’altra rapida distrazione dal genocidio dei palestinesi in corso.
Ma se dovesse scoppiare di nuovo, l’Iran avrà probabilmente guadagnato una misura di deterrenza, dato che ha dimostrato la sua capacità di distruggere impunemente le città israeliane e ha messo in luce la mancanza di volontà degli Stati Uniti di difendere il loro protettorato di Israele. Pertanto, la prossima volta l’Iran potrebbe essere motivato a spingersi ancora più in là nel devastare Israele, in particolare dopo aver “messo a punto” i suoi sistemi missilistici dall’attuale analisi del conflitto.
Bisognerà vedere quali ripercussioni a lungo termine potrà avere Israele a causa della sua disavventura, in particolare la distruzione di molte infrastrutture nel suo porto chiave di Haifa. Alcuni sostengono quanto segue:
Il sogno di Israele di un corridoio di transito nel Mediterraneo si è infranto.
Gli attacchi iraniani con razzi e droni su Haifa hanno inferto un colpo senza precedenti alle infrastrutture vitali del regime israeliano, escludendo di fatto questo porto strategico dal commercio internazionale.
L’ambizioso progetto del Corridoio Arabo-Mediterraneo (IMEC), che mirava a trasformare il porto di Haifa in un hub di transito tra Asia, Europa e Africa, è completamente fallito a causa degli attacchi alle infrastrutture di Haifa da parte dell’Iran.
Il progetto sostenuto dagli Stati Uniti, che coinvolgeva Paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l’India, è ora diventato un sogno irrealizzabile sulla scrivania di Netanyahu.
Tra l’altro, come altro chiodo nella falsa “guerra ombra” di Israele, il generale iraniano della forza Quds Ismail Qaani, che si diceva fosse stato “ucciso” dagli attacchi israeliani, è miracolosamente riapparso durante le celebrazioni della vittoria oggi a Teheran:
Quante altre bugie israeliane saranno districate nel tempo?
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Con questo annuncio in piena notte il presidente Trump si è congratulato coi due contendenti, Israele e Iran, per il cessate il fuoco e la fine delle ostilità.
Chiaro, semplice, lineare. Eh beh, mica tanto.
· Cosa è successo
Per tutta la giornata di ieri si sono susseguiti bombardamenti reciproci tra Iran e Israele: prese di mira caserme, strutture energetiche e governative.
Alle sette di sera, mentre il Ministro degli Esteri iraniano si trovava a Mosca, Teheran ha lanciato 14 missili contro la base USA di Al-Udeid in Qatar. Al di là delle spettacolari immagini dei missili sopra i grattacieli di Doha e delle solite dichiarazioni un po’ di chiunque, la sortita non ha avuto effetti.
Questo perché gli iraniani avevano avvisato per tempo il Qatar che ha “suggerito” a Washington di spostare gli aerei presso la base di Prince Sultan in Arabia Saudita.
E proprio quando tutti si aspettavano i soliti attacchi notturni, Donald Trump ha postato il cessate il fuoco sul social Truth, scatenando non pochi mal di pancia nelle situation room di tutto il Medio Oriente.
Tutti si sono chiesti: sarà vero o è un’altra “Trumpata”? E soprattutto, a che ora partirà il cessate il fuoco dato che il messaggio lascia spazio a varie interpretazioni?
Israele e Iran non han commentato. Anzi, sono passati all’azione; il governo di Tel Aviv ha colpito duramente la capitale Teheran fino alle quattro di mattina quando l’iniziativa è passata ai missili iraniani.
Nel frattempo, il Ministro degli Esteri Araghchi con un post sul social X ha annunciato che, se Israele si ferma, anche l’Iran seppellisce l’ascia di guerra. E così è stato a partire dalle sei.
Alle nove pure il governo israeliano conferma la fine delle ostilità.
· Cosa si dice
1) Abbiamo vinto!
Tutti i contendenti lo proclamano a gran voce. E i loro tifosi dietro. L’importante è che si siano fermati davvero.
Chi tifa Trump (a partire da Donald stesso) sostiene che il presidente USA ha messo in riga sia Netanyahu che l’ayatollah Khamenei. Chi tifa Israele brinda alla distruzione del programma nucleare del nemico; chi tifa Iran celebra il fatto di aver indotto lo storico rivale a fermarsi.
2) È stata una farsa!
Lo sentirete spesso in queste ore. È un po’ come l’umore dei mercati finanziari (che infatti salgono): se non scoppia la terza guerra mondiale allora va tutto bene, il resto non conta.
I bombardamenti USA han distrutto qualche struttura in superficie giusto per accontentare le lobby e Tel Aviv. La risposta iraniana è stata prettamente simbolica per soddisfare il proprio popolo. Uno show. Se così fosse, come reagirà il terzo incomodo?
· Cosa rimane davvero di questo conflitto
Ø La capacità di Israele di colpire ovunque, in modo preciso e senza remore. Eh si, il Mossad è ancora il miglior servizio segreto al mondo (assieme all’MI6 ingelse)
Ø Il supporto, diretto o indiretto, che i Paesi NATO e le monarchie del Golfo garantiscono a Tel Aviv
Ø Le circa 200 bombe nucleari israeliane
Ø Il governo Netanyahu
Ø Il governo Pezeshkian (più Khamenei)
Ø Le basi militari sotterranee iraniane con le loro scorte di missili e droni
Ø I siti nucleari sotterranei iraniani coi 400Kg di uranio arricchito e le centrifughe di ultima generazione
Ø L’imprevedibilità di Trump tipica del giocatore d’azzardo; per alcuni è il suo pregio, per altri ne mina la credibilità. Il tempo ci dirà chi ha ragione
Ø Il diverso approccio che Cina e Russia hanno nei confronti delle tensioni geopolitiche. Qui da noi bisogna risolvere tutto e subito senza nemmeno riflettere; da loro no, si lavora dietro le quinte, ci si muove con calma anche a costo di rimanere fregati (come in Ucraina ad esempio). E mentre ad Est si dà molta importanza alla forma, da noi conta assai poco
Ø L’insicurezza: nessuno è al riparo dagli attacchi dal cielo, siano essi condotti da jet, missili o droni. Le difese aeree non reggono il passo coi tempi e hanno dei costi insostenibili (quasi) per chiunque. Sia Tel Aviv che Teheran dovranno lavorare duramente su questo aspetto
Ø La sensazione che questo cessate il fuoco sia appeso a un filo non essendo stata risolta la questione del nucleare iraniano. Prima o poi l’Iran proseguirà sulla propria strada di utilizzo dell’energia atomica e ricostruirà le infrastrutture gravemente danneggiate; a quel punto il duo USA-Israele cosa farà? Senza contare il fatto che dubito che all’AIEA sarà permesso di visitare nuovamente i siti sensibili dopo quanto avvenuto
Ø La sensazione che questo cessate il fuoco sia appeso a un filo fino a quando non si risolveranno le cause profonde dei vari conflitti in Medio Oriente, ovvero la questione palestinese, le tensioni tra sciiti e sunniti, i confini disegnati “a tavolino” da francesi e inglesi a inizio 1900 in seguito alla caduta dell’impero Ottomano, le ambiguità (siamo gentili) delle monarchie del Golfo e della Turchia.
Quindi, nessuno smetta di affidarsi con forza al buon Dio!
Da ieri, tutti gli analisti militari seri si sono posti la domanda: il Pentagono ha davvero inviato dei bombardieri B2 per colpire il sito nucleare di Fordow? In effetti, un’indagine approfondita ha rivelato che è proprio così! Si è trattato di un attacco “simbolico”, di cui gli iraniani conoscevano in anticipo i dettagli. Ma per capire cosa è successo, bisogna ripercorrere tutta la storia dell’operazione, dal via libera di Donald Trump alla sua realizzazione, con una gigantesca operazione di messa in scena su scala globale. La domanda è però se la guerra possa essere organizzata come un incontro di wrestling.
Ieri vi ho espresso la mia opinione su una teatralizzazione degli attacchi di Donald Trump all’Iran.
Oggi sappiamo di più sulle condizioni in cui sono avvenuti gli attacchi. La redazione ve lo ha detto stamattina: gli iraniani erano stati avvertiti degli attacchi e della loro posizione!
Ora che le immagini sono emerse, credo che la mia opinione di ieri sera sia confermata: i danni osservati finora non sono compatibili con bombe “bunker-buster” di dimensioni enormi, ma con armi a distanza più leggere che hanno causato solo danni superficiali. Anche gli iraniani erano chiaramente stati ampiamente preavvisati.
Contrariamente a chiunque affermi che non sappiamo come sarà o dovrebbe essere l’impatto di un Massive Ordnance Penetrator, abbiamo in realtà un’idea abbastanza precisa degli effetti che un’arma del genere produce al suolo, perché durante la Seconda Guerra Mondiale furono impiegate armi molto simili: la bomba Grand Slam e la Tallboy (figura 1). La Grand Slam era una bomba penetrante da 10.000 kg con 4.300 kg di esplosivo, mentre la Tallboy era una bomba da 5.400 kg con 2.400 kg di esplosivo. La GBU-57A/B Massive Ordnance Penetrator, invece, è una bomba da 12.300 kg con circa 2.400 kg di esplosivo; si dice pubblicamente che il MOP abbia una penetrazione circa il 50% migliore rispetto alla Grand Slam (60 m contro 40 m di terra), combinata con un esplosivo quasi identico a quello della Tallboy. I suoi effetti al suolo dovrebbero essere abbastanza simili a quelli di entrambe queste armi.
Che effetto hanno avuto sul terreno queste bombe sismiche della Seconda Guerra Mondiale? Beh, hanno lasciato crateri GIGANTESCHI, larghi fino a 40 metri e profondi fino a 25 metri (vedi figura 2, le conseguenze di un attacco con queste armi – certamente nel terreno, ma i loro effetti sul cemento armato sono stati altrettanto spettacolari). Se le MOP fossero state usate in Iran la scorsa notte – in particolare più colpi sparati nello stesso buco – ci aspetteremmo di vedere enormi crateri, i fianchi delle montagne esplosi e frane. Queste non sono armi subdole.
Cosa abbiamo visto in realtà quando il sole è sorto e i soliti satelliti brOSINT-IMINT hanno effettuato i loro sorvoli stamattina? Beh, permettetemi di rimandarvi alla figura 3, che mostra le cicatrici di una bomba di sei metri con un po’ di polvere sollevata sulla cresta sopra Fordow, esattamente quello che ci si aspetterebbe, per esempio, dalla testata da mille libbre di un Tomahawk o di un JASSM. È sufficiente, tuttavia, perché Trump dichiari vittoria e se ne vada.
Inoltre, sembra che gli iraniani fossero stati così ampiamente avvertiti di un attacco imminente – forse tramite canali ufficiali o semi-ufficiali – che non solo hanno evacuato le attrezzature da Fordow (figura 4, che mostra un grosso convoglio di camion avvistato sulla strada esterna prima dell’attacco), ma hanno anche interrato gli ingressi della struttura per mitigare gli effetti di un attacco contro i tunnel di accesso. Per inciso, se gli iraniani avessero effettivamente evacuato centrifughe e altri macchinari critici o persino uranio arricchito da Fordow, gli israeliani avrebbero avuto l’opportunità di colpirli durante il trasporto – un’opportunità che non sembrano essere stati in grado di chiudere, pur essendo probabilmente a conoscenza della situazione, data la portata dell’operazione e il livello di sorveglianza a Fordow. In sintesi, la mia teoria di ieri sera è, credo, confermata. Penso che si sia trattato di un attacco a basso rischio e basso impatto con munizioni autonome che ha avuto un effetto minimo sulle capacità nucleari iraniane, ma che potrebbe aprire un po’ di spazio politico per una de-escalation del conflitto o almeno ridurre la pressione politica su Trump da parte della lobby israeliana affinché faccia qualcosa per salvare Netanyahu.
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Armchair Warlord è lo pseudonimo di un ex ufficiale di artiglieria americano. È uno dei migliori analisti della guerra ucraina! Naturalmente ha seguito la guerra in Iran fin dall’inizio.
Per lui non c’è dubbio, se leggete il suo post, che i buchi lasciati dagli impatti degli attacchi americani a Fordow o negli altri siti colpiti (Natanz, Isfahan) non corrispondono agli impatti delle bombe anti-bunker di cui tutti parlavano da diversi giorni.
Di conseguenza, alcuni analisti stanno addirittura mettendo in dubbio la presenza di bombardieri B2 (in grado di trasportare bombe MOP) sul territorio iraniano nella notte di sabato.
Sabato, tutti coloro che seguono le notizie su Internet e sui social network hanno sentito parlare di bombardieri B2 che attraversavano il Pacifico, si rifornivano regolarmente e si dirigevano verso Guam, Diego Garcia e poi….. l’Iran, secondo persone ben informate (le persone che hanno visto l’uomo che ha visto il caccia che ha visto l’orso….). Nel frattempo, nessuno parlava di bombardieri americani provenienti da ovest e di sottomarini che si mettevano in posizione per sparare i Tomahawk.
Dobbiamo credere che alla fine non c’erano B2 che sorvolavano l’Iran? Ecco la risposta di Simplicius:
La grande domanda è cosa sia realmente accaduto: si è trattato di un attacco interamente simulato, come alcuni suggeriscono? Ricordiamo che non ci sono prove che i B-2 abbiano sorvolato l’Iran, mentre decine di missili Tomahawk sono stati lanciati da un sottomarino della classe Ohio a 400 miglia di distanza. Molti parlano ora della parola d’ordine del giorno, “subsidenza”, causata dalle bombe che distruggono i bunker. Ma non tutti gli esperti (…)
È possibile che i crateri provengano semplicemente dai Tomahawk lanciati dai sottomarini, anche se sembrano abbastanza grandi da provenire da un’arma molto più potente.
La mia opinione personale, tuttavia, è che molto probabilmente è stato raggiunto un accordo segreto affinché i B-2 potessero passare in sicurezza ed effettuare un “attacco dimostrativo” limitato.
Le prove?
In primo luogo, il fatto che si è trattato di un attacco su piccola scala che, anche secondo gli esperti, ha richiesto un numero di MOP (Mass Ordnance Penetrators) molto inferiore al necessario. Il problema è che, poiché metà della flotta operativa di B-2 è stata utilizzata come “diversivo”, l’altra metà (7 B-2) poteva trasportare solo 14 penetratori in totale, che dovevano essere suddivisi tra diverse strutture, tra cui Natanz, oltre a Fordow. Ciò significa che Fordow ha ricevuto solo sei attacchi, molto meno del necessario. Per riceverne di più, i B-2 avrebbero dovuto effettuare numerosi voli o prolungare la campagna, il che avrebbe potuto portare a circostanze impreviste. Annunciando un attacco “simbolico”, Trump ha probabilmente placato l’Iran in modo che non reagisse.
Donald Trump ha ritrovato i riflessi del wrestling
Tutti conosciamo il wrestling, i cui risultati sono tanto più truccati quanto più dimostrano i lottatori. In una vita precedente, Donald Trump organizzava o faceva organizzare incontri tra lottatori. In questo caso, ha chiaramente truccato gli attacchi aerei:
Circolano varie notizie secondo cui, attraverso i soliti canali segreti in Svizzera, l’amministrazione Trump avrebbe sostanzialmente informato l’Iran degli attacchi, lasciando intendere che, fintanto che l’Iran non risponderà, si tratterà di un attacco “una tantum”. Se ciò fosse vero, sarebbe una chiara indicazione che l’accordo segreto proposto richiederebbe all’Iran di lasciare passare gli attacchi statunitensi senza ostacoli e di offrire agli Stati Uniti una via d’uscita onorevole dal conflitto. Questa era una delle possibilità che avevamo previsto qualche giorno fa nel nostro articolo premium, e ora sembra sempre più probabile.
Non è la prima volta che Trump si comporta così: ricordiamo il famigerato attacco Tomahawk del 2017 alla base siriana di Shayrat, annunciato come un colpo mortale “devastante”, che si è rivelato un attacco simbolico di nessuna conseguenza, che ha lasciato qualche buca nel percorso e non ha causato danni reali. Questo è il modo di Trump di alleggerire la pressione dei neoconservatori, una sorta di test di purezza per i suoi consiglieri israeliani.
Questo è molto importante, dal momento che gli iraniani hanno avuto tre giorni di tempo, secondo Simplicius, per puntellare gli accessi ai siti che dovevano essere colpiti e proteggerli relativamente da futuri attacchi.
Aggiungo che gli analisti militari come me sono sempre più convinti che l’Iran stesse spostando l’uranio arricchito in un luogo segreto da diversi mesi.
Si tratta quindi di un’operazione truccata dall’inizio alla fine. E Simplicius conclude
Sono convinto che l’Iran abbia deciso di accettare l’offerta degli Stati Uniti e abbia lasciato passare senza ostacoli il contingente di armi per consentire qualche insignificante attacco “simbolico” a Fordow, sapendo che questo era il prezzo da pagare perché gli Stati Uniti si ritirassero dal conflitto.
Oggi circolano voci secondo cui Israele potrebbe usare questa “porta d’uscita” come pretesto per concludere un nuovo accordo e porre fine alle ostilità, visto che si è esaurito e sta perdendo una guerra di logoramento contro l’Iran.
La guerra non è un incontro di wrestling!
Non ho dubbi che Donald Trump non si sia sentito abbastanza forte contro il governo israeliano e i sostenitori di Israele negli Stati Uniti per rifiutarsi di colpire l’Iran. Dovremo tornare su cosa questo significhi per la situazione americana.
Credo che gli iraniani siano abbastanza strategici da stare al gioco degli americani! D’altra parte, non credo che questo significhi che la guerra tra Iran e Israele possa facilmente diminuire di intensità. Gli iraniani non possono accettare i discorsi di Israele sul cambio di regime, discorsi che sono stati ripresi dallo stesso Donald Trump domenica sera:
Questo lunedì mattina, gli israeliani hanno colpito Fordow, fornendo una smentita a Trump: quindi il lavoro dei bombardieri americani non sarebbe finito? Ma anche in questo caso si tratta di un’esca, in parte, poiché tutti concordano sul fatto che l’uranio arricchito è ora conservato altrove.
Lunedì la guerra tra Israele e Iran è proseguita senza sosta. Tornerò su questo argomento in un prossimo articolo.
Una frase dal grande significato: l’Occidente ha perso ogni credito con il resto del mondo!
Quando dico che l’Occidente ha perso ogni credito nei confronti del resto del mondo, non sto giocando con le parole. Sto descrivendo l’implacabile meccanismo attualmente all’opera. I primi mesi del mandato di Donald Trump hanno finalmente convinto il “Sud globale” che non possiamo più avere fiducia negli attuali detentori del potere in Nord America o in Europa occidentale. Ovviamente, questo preannuncia grandi crisi, e non solo nell’ambito del credito finanziario per un Occidente sovraindebitato. Essere consapevoli della portata della crisi che stiamo attraversando significa anche riscoprire il senso delle “fondamenta”. I popoli del mondo chiedono leader che facciano quello che dicono, ma che dicano anche quello che fanno. Per molto tempo, l’Europa e gli Stati Uniti hanno potuto vantarsi di essere dei punti di riferimento, la fonte stessa di principi con influenza universale. Ora tutto deve essere ricostruito.
Nei miei due precedenti articoli, ho parlato della teatralizzazione degli attacchi all’Iran da parte di Donald Trump e di un ” incontro di wrestling “, quindi truccato. Avrò modo di tornare sul complesso comportamento del presidente americano, che vacilla, non riuscendo a distruggere rapidamente il campo globalista. Ma qui vorrei considerare l’effetto che ha avuto in tutto il mondo il fatto che Donald Trump abbia apparentemente mancato alla parola data due volte: permettendo a Israele di attaccare l’Iran mentre i negoziati di Washington con Teheran erano ancora in corso; e poi, questo fine settimana, colpendo l’Iran anche se aveva detto che si sarebbe dato fino a due settimane per prendere una decisione.
C’è una semplice espressione francese: Un tel a perdu tout crédit! Etimologicamente, il credito è fiducia. Il significato economico del credito viene solo dopo: è perché abbiamo fiducia nella nostra capacità di rimborso che prestiamo denaro. Naturalmente, un creditore può perdere la fiducia nella capacità di rimborso del suo debitore e smettere di prestare.
Se diamo un semplice sguardo al futuro, cosa vediamo? Vediamo Stati Uniti ed Europa occidentale che hanno perso ogni credibilità nelle relazioni internazionali. Mi riferivo a Donald Trump. Ma pensiamo al nostro presidente, Emmanuel Macron, che ha invitato Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, a cena all’Eliseo, per poi farlo arrestare appena sceso dall’aereo e tenerlo sotto custodia della polizia per diversi giorni. Pensate a uno dei predecessori di Donald Trump, Bill Clinton, che non ha mantenuto la promessa fatta a Mikhail Gorbaciov di non espandere la NATO verso est. Pensate ai pretesti fallaci che hanno portato allo scoppio di ogni guerra americana e della NATO dal 1991.
Qualcuno potrebbe dire: ma l’astuzia fa parte della politica; Machiavelli ce l’ha spiegata. Machiavelli è proprio l’inizio del problema. Mentre l’Europa medievale era stata costruita sulla filosofia politica dell’antichità e sulla sua distinzione tra buon e cattivo governo, Machiavelli spezzò consapevolmente il legame tra politica ed etica – pochi decenni dopo di lui, Lutero spezzò il legame tra fede e ragione. Questo, va sottolineato, spiega perché un Paese di origine protestante come gli Stati Uniti sia così “machiavellico”. Lutero ha dato potere alla ragione e ha reso possibile una “ragion di Stato”, indipendente dal rispetto dei principi fondanti dell’etica universale. Gli americani vivono secondo una dicotomia in cui ” nel Regno di Dio ” -lo stato di diritto è rispettato, ma altrove, nel “Regno di Satana”, tutto è permesso.
Ovviamente, la storia degli ultimi quattro secoli è più complessa del solo momento machiavellico come matrice di ciò che è seguito. Ci sono state potenti controinfluenze. Si pensi, ad esempio, allo straordinario lavoro della Scuola Universitaria di Salamanca, che ha formulato tutte le libertà moderne in un ambiente cattolico. Francisco Suarez ha ripreso e sviluppato il vecchio adagio romano “pacta sunt servanda”: gli accordi presi devono essere rispettati.
Allo stesso modo, guardiamo allo straordinario periodo, dagli anni ’60 agli anni ’80, in cui l’Europa ha agito da moderatore per gli Stati Uniti nella Guerra Fredda e ha creato una fiducia con l’URSS che è stata molto utile per contribuire alla fine della Guerra Fredda.
Siamo perfettamente in grado di riscoprire questi principi fondanti. Ho l’impressione, ad esempio, che l’indignazione negli Stati Uniti, in parte del movimento MAGA, dopo gli attacchi contro l’Iran, derivi dalla sensazione che non abbiamo più il diritto di fare il doppio gioco. I popoli occidentali vogliono leader che dicano ciò che fanno e facciano ciò che dicono.
Ciò di cui stiamo parlando è assolutamente essenziale. La buona fede ha risolto molti conflitti in passato. Nel 1782-83, il governo britannico negoziò e firmò la fine della guerra americana perché tutti in Europa si fidavano della parola del re di Francia, Luigi XVI! Si fidavano di lui! Fu perché mantenne la parola data nelle relazioni internazionali che il generale de Gaulle poté ospitare a Parigi i primi negoziati tra americani e vietnamiti nel 1968.
La questione è fondamentale: non solo perché chi “perde ogni credito” si condanna a non poter più finanziare il proprio debito, ma anche perché non c’è altro modo per ricostruire le nostre democrazie che tornare ai principi fondamentali del diritto romano. In questo caso, ripetiamo: PACTA SUNT SERVANDA!