Stati Uniti_Elezioni presidenziali! Aggiornamenti e riflessioni

Meno di un mese alla tappa finale delle elezioni presidenziali statunitensi. Le procedure di voto sono, per altro, già avviate. Lo scontro riguarda due schieramenti ferocemente contrapposti dei quali si conoscono di uno i propositi e la effettiva capacità di perseguirli, dell’altro le intenzioni e le incertezze e le mille traversie ed ambiguità che dovrà affrontare e superare per realizzarle. Sono elezioni importanti, ma solo una tappa ulteriore di un confronto esistenziale drammatico il cui esito dipende soprattutto dalla capacità di incrinare la compattezza della macchina del potere, garanzia fondamentale di continuità delle linee di condotta o di praticabilità di reali momenti di rottura. Da oggi, 20 novembre, partono gli aggiornamenti in questa apposita rubrica. Solitamente, in scadenze simili, abbiamo avviato l’iniziativa solo il giorno precedente la scadenza. Questa volta il cammino sarà più lungo e dettagliato. L’importanza dell’evento lo richiede. Comunque vada a finire e stata una cavalcata senza precedenti per la politica americana!  Da relegare negli annali dei libri di storia.

Giuseppe Germinario, Gianfranco Campa

Image

 

24/10/2024

19:30

Ieri Trump era Hiller, oggi è tornato ad essere un pervertito sessuale:

L’ultimo scandalo costruito in laboratorio dalla macchina democratica (e non solo) per screditare Trump è stato dispiegato. L’accusa sarebbe che nel 1993, più di 30 anni fa, Trump avrebbe toccato inopportunamente una modella, Stacey Williams.

Le accuse sono state pubblicate sul giornale inglese The Guardian, poi ”confermate” da un video pubblicato dalla “vittima” stessa:

Nel video la signora dice che “Alla fine dell’inverno del 1993, stavo passeggiando con Jeffrey (Epstein) dal suo brownstone nell’Upper East Side lungo la Fifth Avenue, quando Jeffrey mi guardò e mi disse: “Sai, andiamo a trovare Trump”.

L’unico problema per questa signora è che Epstein si trasferì nella villa Wexler al 9 East 71st, l’indirizzo menzionato dalla signora, solo nel 1996, cioè tre dopo la presunta passeggiata…

Tra l’altro il Guardian è recidivo a pubblicare accuse infondate; era già successo nel 2020. Stessa giornalista, stessa pubblicazione, stesse accuse, stessa tempistica, stesso avversario – ma elezioni diverse. 

Ultima cosa; la signora Williams ha lavorato per la campagna elettorale di Obama nel 2008… 

La signora Stacey Williams ha aspettato 31 anni – e 2 settimane prima delle elezioni – per presentare le sue accuse. Almeno questo ex agente di Obama è stato abbastanza intelligente da nominare un morto come testimone, anche se ha sbagliato indirizzo…

 

Image

 

Image

 

15:30

La storia di Trump-Hitler è una psyop.

Lo dico letteralmente, non in senso figurato. È un’operazione psicologica di livello militare, in più fasi, studiata per rianimare i sostenitori di Harris demoralizzati e – attraverso la stigmatizzazione – ridurre l’affluenza alle urne dei sostenitori di Trump.

Ecco come funziona:

FASE UNO: CARICO

Ia componente più importante di qualsiasi sistema d’arma è il carico utile, cioè il materiale che effettivamente esplode e provoca danni esplosivi. In una psyop, il carico utile è generalmente una narrazione; nel caso di questa psyop, la narrazione è che Trump è un fascista, un simpatizzante di Hitler e un vero e proprio nazista.

Se la vostra reazione iniziale è quella di ridere di quanto sia banale e scontato, non avete torto; pensereste che, dopo otto anni di tentativi di far esistere ex nihilo questa falsa narrazione (“non capite che è letteralmente Hitler?!”), i Democratici e i loro alleati mediatici avrebbero finito per passare oltre. Ma ci sono due ragioni per cui hanno riesumato questo cavallo morto e battuto, e perché lo hanno fatto solo 14 giorni prima delle elezioni:

Motivo 1: sono disperati. Kamala è indietro in quasi tutti i sondaggi nazionali e, in particolare, ha perso un livello significativo di sostegno tra i latini, i neri e gli arabi-americani. Con gli americani bianchi che si sono schierati a favore di Trump più che mai, la campagna di Harris non può permettersi nemmeno il più piccolo spostamento nei modelli di voto tra le minoranze demografiche degli swing-state.

Motivo 2: Purtroppo, l’affermazione nazista fittizia, a margine, è efficace. La maggior parte degli americani, scottati da quasi un decennio di continue bufale mediatiche (dalle “brave persone da entrambe le parti” all’iniezione di candeggina, alle origini del Covid, al portatile di Hunter Biden), se ne accorgerà e la ignorerà immediatamente. Ricordate, però, che solo una manciata di Stati in bilico deciderà queste elezioni; in particolare, i membri delle minoranze sopra citate saranno probabilmente il fulcro di questi Stati. Se, definendo Trump un fascista, la campagna di Harris e i media riusciranno a motivare anche solo un piccolo numero di queste persone ad abbandonare il recinto e a sostenere Harris, e se riusciranno anche a demoralizzare un piccolo numero di aspiranti elettori di Trump negli stessi Stati affinché rimangano a casa il giorno delle elezioni, questo potrebbe fare la differenza.

FASE DUE: IL VEICOLO DI LANCIO

Un’arma non è buona se non può essere consegnata al bersaglio previsto. Nel caso di questa operazione, il primo stadio del veicolo di lancio è stato il New York Times e The Atlantic, che hanno pubblicato le loro storie a poche ore di distanza l’una dall’altra.

Chiedetevi: quali sono le probabilità che due importanti testate giornalistiche, entrambe molto amiche dell’establishment democratico ma (teoricamente) indipendenti l’una dall’altra, pubblichino due articoli distinti con la stessa narrazione, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, esattamente due settimane prima delle elezioni?

Esattamente.

TERZA FASE: REAZIONE A CATENA

Il New York Times e The Atlantic offrono credibilità al nucleo della narrazione, ma ciò che non possono offrire è una distribuzione capillare. Gli americani ricevono le loro notizie da una gamma di fonti più ampia che mai e, per quanto possa offendere coloro che hanno preso 200.000 dollari di prestito studentesco per frequentare la scuola di giurisprudenza della Columbia, la maggior parte di loro non si rivolge al cosiddetto giornale dei record o a una rivista letteraria un tempo grande, fatta fallire intellettualmente dalla vedova del tizio che ha inventato l’iPhone.

Fortunatamente per gli orchestratori del nostro psyop, però, se c’è una cosa che i media odiano più di Donald Trump è perdere tutti i click e le impressioni di una storia scottante. A poche ore dalla pubblicazione dei due articoli originali (in alcuni casi in pochi minuti), praticamente ogni altra pubblicazione mainstream ha pubblicato un articolo derivato che riassumeva le salaci affermazioni contenute negli articoli di partenza. Alla fine della giornata di ieri, c’erano centinaia di pubblicazioni di questo tipo, da parte di CNN, NBC/MSNBC/CNBC, ABC, CBS, Newsweek, Axial, Business Insider, Huffington Post, NPR e qualsiasi altra pubblicazione si possa citare.

Questi articoli derivati non si limitano a diffondere ulteriormente il DNA della narrazione, ma servono anche a rafforzarlo e a fornirgli una (falsa) legittimità, creando l’impressione ingiustificata che decine di organi di informazione si siano occupati della questione, anziché solo due. Quando gli americani aprono Facebook e vedono innumerevoli articoli da innumerevoli fonti diverse che dicono tutti la stessa cosa, diventano molto più suscettibili alla narrazione, anche se altrimenti potrebbero essere scettici. L’enorme quantità di loghi e titoli travolge la naturale esitazione della mente a mettere in discussione la propaganda.

È subdolo, ma funziona. E le persone che progettano missioni come questa lo sanno bene.

QUARTA FASE: ITERARE E PERPETUARE

All’inizio di oggi, Kamala Harris ha letto una dichiarazione che denunciava il presunto fascismo di Trump; mentre scrivo queste parole, sta rigurgitando queste affermazioni nel suo townhall televisivo. Anche Biden ha rilasciato oggi una dichiarazione sugli articoli. In questo modo, hanno essenzialmente riavviato il ciclo di notizie per la narrazione, dandole nuova vita e mantenendola al centro dell’attenzione dei media.

Se avete l’impressione che l’attenzione dei media arrivi a ondate, è perché è così (e, come tutto il resto, è deliberato e metodico). Nelle prime 24 ore, l’attenzione si concentra sulle affermazioni originali contenute nei due articoli di partenza. Nelle 48 ore successive, una volta che la storia originale inizia a diventare stantia, l’attenzione dei media si sposta sulla reazione di importanti oppositori di Trump, creando così un altro ciclo di notizie per rafforzare la narrazione. In seguito, i media lanceranno un’altra ondata di notizie, questa volta incentrata sull’intervista a storici (che, opportunamente, riassumeranno i numerosi e convenienti parallelismi tra Trump e i fascisti di un tempo), a elettori di swing-state (che, opportunamente, sosterranno che l’amore per Hitler appena svelato da Trump li ha convinti ad abbandonare la barricata e a sostenere Kamala) e persino a cosiddetti sostenitori di Trump che ora hanno deciso di non votare per lui.

L’obiettivo è mantenere la narrazione davanti al pubblico il più a lungo possibile, dandole tempo e spazio per metastatizzare ulteriormente e continuare a corrodere il sostegno a Trump.

QUINTA FASE: LANCIARE UN ALTRO CARICO UTILE

Mancano 13 giorni alle elezioni. Se pensate che questo sia l’ultimo carico che la campagna di Harris e i media lanceranno nel discorso, avete molta più fiducia di me nella loro decenza.

Aspettatevi almeno altre due di queste nelle prossime due settimane, una delle quali – se posso azzardare un’ipotesi – sarà incentrata su affermazioni fittizie di cattiva condotta sessuale e la seconda si concentrerà sulla storia commerciale di Trump.

Ricordate: se sembra una psyop, cammina come una psyop e parla come una psyop, probabilmente è una psyop. Rimanete vigili, mantenete alto il morale e, soprattutto, votate.

14:45

Sondaggi pubblicato dal Wall Street Journal che conferma quello pubblicato da Forbes ieri e da noi riportato sul sito ieri :

Trump è avanti nei sondaggi a livello nazionale di 3 punti, Forbes era +2 :

Nuovo sondaggio nazionale

Trump: 49% (+3)

Harris: 46%

WSJ | 10/19-22 | N=1.500

In aggiunta sondaggio nazionale del Wall Street Journal sull’indice di gradimento del lavoro svolto.

Trump:

Approva: 52% (+4)

Non approva: 48%

Harris:

Approva: 42% (-12)

Non approva: 54%

WSJ | 19/10-22

Image

Dopo questi catastrofici numeri  del WSJ per Harris che mostra che Trump è in vantaggio nel voto popolare del 3%; fra un po’ ci sara uno scoop di Kamala che ci racconterà come Trump le abbia palpato il sedere in Kaufhaus des Westens, recitando citazioni dal Mein Kampf in perfetto tedesco.

Quadro generale dei sondaggi: A sinistra il nome delle agenzie, poi la data (prima il mese poi il giorno) dei sondaggi pubblicati infine i numeri dei sondaggi: Wall Street Journal e Forbes condividono la stessa percentuale di Rasmussen, il che li rende più attendibili. Alcuni dei sondaggi sono vecchi di una settimana, attendiamo un ulteriore aggiornamento per capire la situazione, ma se il buongiorno si vede dal mattino per Kamala si sta mettendo male:

Image

Il Wall Street Journal dava biden +10 nel 2020 e tutti i sondaggi erano contro Trump, giusto  riferimento….

Image

 

 

La strategia dei Democratici per vincere le elezioni presidenziali:

Image

 

12:00

da due settimanali francesi

MARIANNE

il camaleonte Harris: il suo passato discutibile di procuratore

VALEURS ACTUELLES

gli argomenti chiave della campagna elettorale

06:00

BUONGIORNO A TUTTI!

Un altro giro di aggiornamenti in questa pazza corsa al traguardo finale delle elezioni presidenziali del 5 Novembre. Ieri era Hitler oggi chi sarà?

Image

03:05

Robert Cahaly e Matt Towery, sondaggisti di Trafalgar e InsiderAdvantage, si dicono sicuri che sulla base dei rilevamenti Trump vincerà in Georgia e Pennsylvania.

Trafalgar è una agenzia sondaggistica veramente seria. Se queste previsioni saranno corrette, la Pennsylvania consegnerà a Trump la presidenza.

 

03:00

Florida

Totale voti anticipati: 2.812.581 (+561.773 dal 22 ottobre)

Voto per corrispondenza: 1.666.163 voti ( D+6)

Voto anticipato di persona: 1.146.041 voti ( R+27)

Ripartizione per partito di appartenenza:

Repubblicani 43,6% | 1.224.968 voti (+270.294)

Democratici 36,3% | 1.020.397 voti (+175.367)

Indipendenti/Altro 20,1% | 567.217 voti (+116.112)

Image

La Florida ha 1 milione di repubblicani registrati in più rispetto ai democratici. Quindi questi risultati non sono sorprendenti. Le domande sono: come votano gli Indipendenti e quanti repubblicani voteranno per Harris?

 

00:05

La storia dei generali nazisti ha preso una piega tutta particolare. Kamala Harris ha tenuto un discorso ufficiale dalla Casa Bianca, per conferire, si presume, più autorevolezza e ufficialità alle presunte dichiarazioni di Trump sui generali nazisti fatte 4 anni fa e pubblicate da Atlantic grazie ad una fonte anonima.  Il generale John Kelly, l’allora capo dello staff della Casa Bianca di Trump, avrebbe confermato che l’allora Presidente ha effettivamente elogiato Hitler.

Il tutto appare fabbricato a puntino per essere divulgato e usato contro Trump negli ultimi giorni di campagna elettorale per cercare di far oscillare il pendolo delle elezioni in direzione di Harris.

Sembra davvero strano che una dichiarazione così scioccante e ghiotta da parte di un presidente degli Stati Uniti non solo non sia stata riportata negli ultimi tre anni della sua presidenza, ma sia stata tenuta in sospeso fino a quando la candidata Harris ha cominciato a denunciare serie difficoltà nei sondaggi.

Questo “scandalo” serve anche a un altro scopo. Harris e  i poteri forti che la sorreggono sanno che potrebbero perdere e stanno preparando il terreno per giustificare la violenza quando e se Trump dovesse vincere. Se saranno estromessi dalla gestione del Paese, saranno felici di farne terra bruciata. Lo scopo dell’operazione “Hitler” è quello di preparare il terreno per creare fratture tra i militari dopo le elezioni: State con i nazisti o con i generali in pensione?

Tornando alle accuse anonime ora ‘corroborate’ da Kelly, ogni persona presente quel giorno, in quella occasione, ha smentito Kelly e l’anonimo informatore di Goldberg (mi sorge il dubbio che sia stato lo stesso Kelly a sussurrare la storia dei nazisti all’Atlantic), smentendo quindi la notizia di Jeffrey Goldberg.

Qui un compendio di dichiarazioni che smentiscono Kelly e Goldberg:

Keith Kellogg: Il Vicepresidente Harris è un impostore. Sono stato alla Casa Bianca a livello dirigenziale molto più a lungo del generale Kelly. È complice di questa frode e ha mentito al popolo americano.  Le sue bugie, così come quelle di John Bolton, sono un disservizio per la nazione in questo momento critico. Lo stesso vale per il vicepresidente.

https://x.com/generalkellogg/status/1849144100739744246

Nick Ayers:  Ho sempre evitato di commentare le fughe di notizie, le voci o persino le menzogne all’interno dello staff per quanto riguarda il mio periodo alla Casa Bianca, ma i commenti del generale Kelly sul presidente Trump sono troppo gravi per essere ignorati. Sono stato con ognuno di loro più di altri, e il suo commento è praticamente falso.

https://x.com/nick_ayers/status/1849156855106273331

Parole forti di Kennedy a condanna di Harris:

 “Questo è il tipo di veleno incendiario che divide la nostra nazione e ispira gli assassini. È particolarmente ironico dal momento che Biden/Harris hanno appena fatto approvare la direttiva 5240.01 del Dipartimento della Difesa, che dà al Pentagono il potere – per la prima volta nella storia – di usare la forza letale per uccidere gli americani che protestano contro le politiche del governo sul suolo degli Stati Uniti. Se si vuole capire un politico, le parole della sua bocca hanno poca importanza.

https://x.com/RobertKennedyJr/status/1849189689623806079

La dichiarazione di Kennedy confermerebbe la nostra tesi sul dopo elezioni: Usare le accuse di nazismo per istigare alla causa contro i “ribelli” cittadini che non accettano la sconfitta oppure giustificare l’azione dei centri di potere per istigare le forze armate statunitensi in caso di vittoria di Trump …

John Kelly è rimasto così scioccato dall’ammirazione di Trump verso Hitler da rimuoverla dalla memoria per cinque anni e riesumarla ad appena due settimane dalle elezioni.

 

23/10/2024

19:55

Pubblicato il sondaggio anche a livello nazionale: Trump è a +2 su Harris.

Sulla base del sondaggio pubblicato precedentemente, a livello di Battleground States, Trump è a +8, a livello nazionale, cioè di tutti gli Stati, Trump è a +2, Harris comincia a rischiare veramente grosso; i margini di errore per annullare i brogli elettorali si assottigliano..

Questo stesso sondaggio di Forbes, l’ultima volta dava Harris a +4 su Trump!

Nuovo sondaggio nazionale

Trump: 51% (+2)

Harris: 49%

Ultimo sondaggio: Harris+4

HarrisX/Forbes | 10/21-22 | N=1.244LV

 

19:45

Le brutte notizie si accavallano oggi per Kamala:

Donald Trump è in testa tra gli indipendenti in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, tutti Stati Battleground. Nel 2020, Biden era in testa in questo gruppo di elettori di 5 punti.

Ricordatevi, come ho già detto, gli indipendenti sono la chiave per vincere le elezioni presidenziali di questo storico 2024

Image

 

19:30

I sondaggi cominciano a descrivere uno scenario in cui Trump avrebbe abbastanza voti da sovrastare e annullare i brogli elettorali. Aspettiamo aggiornamenti dal Rasmussen e da Trafalgar per vedere se questi dati sono confermati. Se confermati, otto punti di percentuale di vantaggio, nei Battleground States sarebbe impossibile da superare per la Harris e i poteri forti..

NEW BATTLEGROUND poll (PA/GA/NC/MI/AZ/WI/NV)

Trump: 54% (+8)

Harris: 46%

HarrisX/Forbes | 10/21-22 | N=322LV

 

18:30

Continuano imperterrite le Fake News:

Trump: “Ho bisogno del tipo di generali che aveva Hitler”. L’ultima del tycoon, sempre più attratto dai dittatori

Donald Trump: “Vorrei avere i generali che aveva Hitler”

di Alessia Ripani

 

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/23/news/donald_trump_hitler_generali-423571812/?ref=RHLF-BG-P8-S1-T1

 

https://www.lastampa.it/speciale/esteri/elezioni-usa-2024/2024/10/23/news/trump_ho_bisogno_del_tipo_di_generali_che_aveva_hitler_l_ultima_del_tycoon_sempre_piu_attratto_dai_dittatori-14742239/?ref=LSHA-BH-P4-S1-T1

 

I nostri eroici giornalistici scimmiottano e riportano un pezzo pubblicato dalla rivista Atlantic di proprietà di Laurene Powell Jobs. Powell Jobs è proprietaria di The Atlantic e di una quota di Axios. Jobs e` anche presidente del consiglio di amministrazione di XQ e siede anche nel comitato consultivo del presidente del Council on Foreign Relations. Nel 2023, è stata classificata come la 25a donna più potente del mondo da Forbes.La filantropia di Powell Jobs è stata descritta come di limitata “trasparenza e responsabilità”. Nel 2019, Powell Jobs è stata designata “Least Transparent Mega-Giver” da Inside Philanthropy. (Wikipedia)

 

La Realtà:

Le accuse pubblicate da Atlantic sono proferite dal “giornalista” Jeffrey Goldberg. Sia l’Atlantic sia Goldberg sono recidivi.

Jeffrey Goldberg, il giornalista che ha ingannato l’America sulla guerra in Iraq, è caporedattore di The Atlantic

 “In una cultura giornalistica minimamente sana, Goldberg – che ha venduto agli americani la falsa teoria del complotto secondo cui Saddam era alleato con Al Qaeda per vendere la guerra in Iraq, e poi ha fatto dell’Atlantic il punto di riferimento per la narrazione  delle frodi del Russiagate – può essere considerato il giornalista che più si è adoperato per convincere gli americani della menzogna di Saddam alleato di Al Qaeda.

Ribadiamo che il giornalista che ha fatto di più per convincere gli americani della menzogna esiziale che Saddam Hussein avesse un’alleanza con Al-Qaeda e che quindi ha indotto il 70% degli americani a credere alla menzogna che Saddam Hussein avesse partecipato alla pianificazione degli attacchi dell’11 settembre si chiama Jeffrey Goldberg…

Lo ha fatto in due articoli che hanno vinto persino premi giornalistici. È stato invitato alla NPR e a tutti i programmi domenicali per diffondere questa menzogna… Jeffrey Goldberg ha fatto molto di più per diffondere la falsa teoria del complotto che ha portato alla guerra in Iraq.

È anche diventato il punto di partenza di tutte le frodi narrative del Russiagate; naturalmente, Jeffrey Goldberg non è stato espulso dai media tradizionali.

È stato premiato con questa posizione in seguito alle menzogne che ha fatto per conto dello Stato di sicurezza degli Stati Uniti… I giornalisti che diffondono le teorie cospirative della CIA vengono promossi, mentre i giornalisti che mettono in discussione la CIA vengono distrutti”. (Glenn Greenwald)

Per quanto riguarda la specificità dell’accusa, la storia è categoricamente smentita dai testimoni presenti al momento della presunta dichiarazione sui generali di Hitler.  Le fonti di Goldberg sono anonime, quelle dei testimoni oculari presenti sono reali e rispondono di persona. Nello stesso articolo di Atlantic, citato diligentemente da Repubblica e senza alcun riscontro, il giornalista cita una pesante dichiarazione compromettente di Trump riguardante la somma spropositata da lui coperta, come donazione, per le spese funerarie di Vanessa Guillen-  “Non costa 60mila bigliettoni seppellire una fottuta messicana”,  “Non ci crederai, dei maledetti hanno provato a fregarmi”. Queste le due citazioni più significative.

Mayra Guillen, sorella della specialista dell’esercito Vanessa Guillén, afferma tassativamente che la descrizione degli eventi fatta da Atlantico è falsa, sia sul riferimento ai generali tedeschi che su quello della morte della soldatessa.

https://x.com/mguilen_/status/1848824382572900374?s=46

Image

Anche il suo avvocato della famiglia di Guillen, Natalie Khawam, nega questo resoconto e accusa l’autore Jeffrey Goldberg di aver mentito per scopi politici. 

”Dopo aver avuto a che fare con centinaia di giornalisti nella mia carriera di avvocato, purtroppo questa è la prima volta che devo parlare apertamente di Jeffrey Goldberg dell’Atlantic: non solo ha travisato la nostra conversazione, ma ha anche mentito nel suo sensazionalistico articolo.

Soprattutto, ha usato e sfruttato i miei clienti e l’omicidio di Vanessa Guillen… per un guadagno politico a buon mercato.

Vorrei anche sottolineare che la tempistica di questa “storia” è alquanto sospetta, poiché questa presunta conversazione di Trump sarebbe avvenuta più di 4 anni fa!

Perché parlarne ora?

Come tutti sanno, non solo Trump ha sostenuto i nostri militari, ma ha anche invitato i miei clienti nello Studio Ovale e ha sostenuto la legge “Io sono Vanessa Guillen”.

Sono grata che siamo riusciti a ottenere un sostegno bipartisan alla legge “Io sono Vanessa Guillen” e grazie al duro lavoro e agli sforzi di tutti i nostri membri del servizio ora hanno più tutele e diritti nel servire il nostro Paese”.

https://x.com/whistleblowerlf/status/1848865275955056983?s=46

Dalla dichiarazione dell’Avvocato c’è il sentore di querela civile nell’aria…

Image

L’ultimo scoop non verificabile e anonimo su Trump e Hitler è arrivato nella notte. Tra poco sapremo che impatto, se ne avrà, sul voto anticipato.

A dire il vero, Hitler aveva grandi generali, come Erwin Rommel, Heinz Guderian, Erich von Manstein, Walther Model, Walther Wenck e altri – e molti di loro non sostenevano il nazismo. Avere grandi generali che hanno prestato servizio militare molto prima che il partito nazista fosse al potere non ha nulla a che vedere con il sostegno o meno a un’ideologia o a una forma di governo.

Anche la Confederazione aveva grandi generali e per anni i loro nomi hanno adornato le installazioni statunitensi. Probabilmente oggi, nell’esercito americano, abbiamo qualche generale decente che non ha le palle per smettere di sostenere questo sconsiderato governo neocon…

The Atlantic è pura spazzatura. L’intera “storia” è basata su presunte fonti anonime senza nome ne cognome che erano “presenti”. Le accuse mosse sono assolutamente infondate e assurde. Jeffrey Goldberg è un impostore che cerca di far deragliare un’elezione presidenziale con le infamie, come già avvenuto nel 2020.

Image

 

07:10

Le Fake News colpiscono di nuovo:

Esteri

Trump, show (finto) al McDonald’s. E la «lotteria» di Elon Musk da un milione di dollari è un caso

Trump, show (finto) al McDonald’s. E la «lotteria» di Elon Musk da un milione di dollari è un caso

https://www.corriere.it/esteri/elezioni-usa/24_ottobre_22/trump-show-finto-mcdonald-lotteria-elon-musk-0897b610-e547-421e-909b-2de8c8566xlk.shtml

Articolo da premio giornalistico :Trump, show (finto) al McDonald’s.

LA REALTA`

Qualsiasi cosa che coinvolge un evento pubblico di un presidente o ex presidente è trattato in maniera prudente e manipolata per ovvie ragioni di sicurezza.  Bisogna andare oltre la messinscena analizzando lo scopo, il fine e la ragione di tale “finto” evento.

Con l’apparizione in un McDonald’s della Pennsylvania, Trump è riuscito a entrare in contatto con la gente comune che va da McDonald’s. Le persone che l’hanno incontrato erano clienti veri, sinceramente entusiasti di essere serviti da lui.

Era lì anche per fare da contraltare a Kamala, che durante un comizio, qualche tempo fa ha dichiarato di aver lavorato da giovane al McDonald’s. L’azienda però sostiene che non ha alcuna traccia del suo impiego in uno dei suoi ristoranti. Questo è il vero finto evento che mette in risalto le bugie della Kamala.

A differenza di Kamala, Walz e Joe Biden, che mentono sempre e fingono di essere ciò che non sono per cercare di ottenere voti, Trump è in realtà un uomo del popolo.

Comunque se fa contenti quelli del Corriere della Sera Trump sarebbe dovuto entrare spontaneamente nel ristorante, fare domanda di lavoro ed essere assunto. Dopo un breve periodo di lavoro alla friggitrice, si sarebbe ricordato di essere candidato alla presidenza e dare il suo preavviso di due ore…

 

07:05

L’Inghilterra, e non la Russia, è il colpevole di una vera e propria storia di interferenze elettorali straniere, come dimostrano i piani trapelati negli Stati Uniti di un gruppo consultivo strettamente legato al Primo Ministro Keir Starmer.

In una fuga di notizie esplosiva con ramificazioni per le prossime elezioni presidenziali statunitensi, i documenti interni del Center for Countering Digital Hate– il cui fondatore è l’agente politico britannico Morgan McSweeney, ora consulente della campagna di Kamala Harris – mostrano che il gruppo ha pianificato per iscritto di “uccidere il Twitter di Musk”, rafforzando al contempo i legami con l’amministrazione Biden/Harris e con i democratici come la senatrice Amy Klobuchar, che ha presentato diverse proposte di legge per regolamentare la “disinformazione” online.

Documenti trapelati dal Center for Countering Digital Hate (Regno Unito) rivelano che il loro obiettivo primario è “uccidere il Twitter di Musk” attraverso pubblicità mirata e sfruttando le normative dell’UE.

L’organizzazione no-profit britannica ha tenuto una conferenza privata con una serie di gruppi che si stanno organizzando contro Musk, tra cui anche, oltre a sopra menzionati, si aggiungono il deputato canadese Peter Julian e Media Matters for America (Soros).

I documenti che dimostrano che l’obiettivo principale è “uccidere il Twitter di Musk” attraverso “la pubblicità” usando l’arma dell intimidazione contro entità o agenzie pubblicitarie,ossia molestando gli inserzionisti dissuadendo quindi da usare X come veicolo di pubblicità e di fatto tagliare e prosciugare gli introiti pubblicitari a Musk.

Gli attacchi a Musk continueranno e si intensificheranno grazie alle orde barbariche finanziate da Soros.

Qui si possono vedere in dettaglio documenti trapelati, grazie alla cortesia di un informatore segreto.

https://disinformationchronicle.substack.com/p/election-exclusive-british-advisors

07:00

Pennsylvania:

Aggiornamento sul voto anticipato e per corrispondenza secondo le schede compilate per partito di appartenenza.Come abbiamo già detto non è una garanzia che i registrati voteranno  per il partito a cui appartengono, ma se il buongiorno si vede dal mattino il risultato, a differenza del Nevada non e positivo per I repubblicani:

Totale: 921.720 (+129.916 dal 18 ottobre)

 Democratici 62,9% | 580.073 voti (+73.753)

 Repubblicani 27,6% | 254.424 voti (+42.409)

 Indipendenti 9,5% | 87.223 voti (+13.754)

06:55

In Europa da Der Spiegel, Le Monde, Le Figaro, Repubblica. Cambiano i direttori, ma la musica è la stessa, comprese le licenze sintattiche arbitrarie

22/10/2024

23:45

Se in caso vi interessa quello che pensano i Tedeschi…I tedeschi prevedono che Kamala Harris vincerà le elezioni presidenziali…

Image

 

21:05

Guai in vista per Kamala Harris:

Il Los Angeles Times, il più importante quotidiano della California, Stato di Kamala Harris, ha deciso di non sostenerla. In precedenza, il quotidiano aveva appoggiato Obama, Clinton e persino Biden.

Sta accadendo qualcosa di grosso a livello nazionale e questo non gioca a favore di Kamala.

Image

 

20:30

Appello di RKJ:

“Non importa in quale Stato vivete, votate Trump. Questa potrebbe essere la nostra ultima possibilità di proteggere i nostri diritti costituzionali. L’America si sta trasformando rapidamente in uno Stato monopartitico. Finora la Corte Suprema ha frenato il complesso industriale della censura gestito dai Democratici. Ma se vinceranno le elezioni, riempiranno i tribunali con i loro giudici e la democrazia in questo Paese sarà perduta.”

https://x.com/RobertKennedyJr/status/1848727265653203418

 

18:25

Jocelyn Benson, il Segretario di Stato del Michigan, rimuoverà dalla lista  600.000 mila elettori inattivi (non più residenti di quello Stato oppure deceduti), ma solo dopo le elezioni del 2027. Benson  ha anche annunciato che  il Michigan non conoscerà i risultati elettorali fino al giorno successivo alle elezioni.

Il Michigan ha anche 500.000 elettori in più rispetto a quelli aventi diritto legalmente a votare (si tratta probabilmente di immigrati illegali o elettori fasulli) e non lo risolverà questo problema fino a dopo le elezioni.

Nel 2020 abbiamo visto le riprese delle telecamere a circuito chiuso di un furgone che consegnava decine di migliaia di schede elettorali alle tre del mattino, senza controllori, e i voti di Biden sono aumentati durante la notte.

Qui il video della Benson con le sue dichiarazioni:

 

***

Discorso di Roger Stone:

I Cheney, i McCain e Kinzinger appoggiano Kamala Harris. Harris può anche tenersi i guerrafondai neocon.

Robert F. Kennedy Jr., Tulsi Gabbard e l’ex governatore Rod Blagojevich – TUTTI UN TEMPO ORGOGLIOSI DEMOCRATICI – si sono uniti in una grande coalizione per eleggere nuovamente Donald Trump presidente.

Questo è il riallineamento!

 

ore 18:00

Ieri, i Segretari di Stato del Michigan, Georgia e Pennsylvania (guarda caso sono tutti stati battleground) , hanno dichiarato ai mass media che non ci saranno la sera delle elezioni i risultati elettorali finali di questi stati. Tutto ciò è chiaramente coordinato.

Perché questi Stati non riescono a conteggiare i risultati in modo tempestivo?

È palesemente ovvio a chiunque abbia un cervello funzionante che stanno pianificando di rubare le elezioni, proprio come hanno fatto nel 2020.

***

Per un sondaggio del Rasmussen (Agenzia di grande serietà): La maggioranza (55%) dei Democratici pensa che ci saranno brogli elettorali (ma non si lamentano). A loro si aggiungono il 58% degli indipendenti e l’83% dei repubblicani.

 

Image

 

ore 17:00

In Wisconsin (State Battleground), 31.882 voti per corrispondenza richiesti a indirizzi non validi.

Image

https://www.stopbogusballots.com/blog/we-purchased-the-absentee-ballot-request-list-from-march-1st-2024-until-a-couple-of-days-ago

 

***

Mentre gli attacchi coordinati contro Elon Musk si intensificano (Italia,USA,Germania, Brasile), per il peccato mortale di essersi allineato con Trump, un personaggio sinistro come la famiglia Soros, colleziona politici come se fossero rare carte Pokemon. I Soros, braccio del pupazziere non tanto nascosto…

Image

 

ore 10:00

qualche dubbio sta sorgendo:

su Le Figaro (Francia). In Michigan il voto arabo non è più scontato a favore del Partito Democratico

su Le Monde (Francia)

“i finanziamenti non garantiscono la vittoria”

il Corriere, invece, continua con la propaganda a senso unico con qualche malizia ben riposta

 

21/10/2024

19:30

L’impatto di RFK Jr sui voti

Nelle ultime settimane stanno accadendo molte cose dietro le quinte. La maggior parte degli osservatori politici è ormai consapevole della differenza tra “schede” e “voti” per quanto riguarda le contee chiave: Fulton County, Georgia; Wayne County, Michigan; Philadelphia e Allegany County, Pennsylvania; Clark County, Nevada; Milwaukee e Marquette County, Wisconsin e Maricopa County, Arizona.

Queste sono le contee e le città specifiche (Philadelphia, Atlanta, Milwaukee, Detroit) in cui il processo di invio/distribuzione di massa delle schede elettorali, in combinazione con l’assemblaggio/raccolta delle stesse, incontra il processo di “scansione delle schede” nei centri di tabulazione a livello di contea. Tuttavia, c’è un’altra sfaccettatura, la “fabbricazione delle schede”.

Molte persone, tra cui lo stesso Robert F. Kennedy Jr. e il suo team legale, hanno presentato la situazione del 2024 e posto una domanda. In sostanza:

Perché l’apparato del DNC ha fatto causa per tenere il nome di JFK JR fuori da alcune schede elettorali statali e contemporaneamente ha fatto causa per tenerlo in alcune schede elettorali statali?

Non aveva senso….

… Fino ad ora.

Le schede elettorali a livello di contea sono state appaltate per la stampa localizzata da coloro che intendevano usare le schede bianche per scopi fraudolenti; essenzialmente “fabbricazione di schede”.

Il nome di RFK Jr, inserito o meno nelle schede, cambia la dinamica del formato della carta e l’allineamento fisico nello scanner.

Gli scanner di tabulazione della contea hanno bisogno di un formato di scheda per ogni contea da scansionare per il conteggio dei voti.

Negli Stati in cui hanno prestampato/realizzato le schede fraudolente a livello di contea *senza* il nome di RFK Jr, il DNC ha fatto causa per tenerlo fuori.

Negli Stati in cui hanno prestampato/realizzato le schede elettorali fraudolente a livello di contea *con* il nome di RFK Jr, il DNC ha fatto causa per mantenerlo.

Questa è la risposta.

19:25

Cominciano ad arrivare i dati sul numero di elettori che hanno già esercitato il loro diritto di voto. I numeri rispecchiano il dato per elettori  registrati ai partiti di appartenenza. L’appartenenza al partito non necessariamente significa che chi ha votato lo ha fatto per il partito al quale è registrato, ma ci rende un’idea del livello di entusiasmo e dedizione presente nella base elettorale dei due partiti. Studi di sondaggisti ci dicono che di solito l’83% in media dei registrati ai partiti  vota per il partito cui appartiene. La grande incognita rimangono gli indipendenti, poiché non è dato sapere per chi votano quando si recano ai seggi oppure spediscono le loro schede elettorali.. Per questa ragione i sondaggi fra gli indipendenti sono di un’importanza fondamentale.

Questi ad oggi i numeri registrati nello stato del Nevada:

Nevada:

Aggiornamento sul voto anticipato e per corrispondenza

Totale schede restituite per posta: 117.553

Totale schede elettorali anticipate: 64,106

Democratici 38,1% | 69.126 voti

Repubblicani 37,2% | 67.620 voti

Indipendente 24,7% | 44.913 voti

19:10

Il Comitato per gli Affari Pubblici Pakistano-Americani – Promozione delle relazioni tra Stati Uniti e Pakistan appoggia Trump.

“Siamo orgogliosi di sostenere Donald Trump nelle elezioni presidenziali del 2024. Dopo ampi incontri con le campagne di Trump e Harris, crediamo che l’ex presidente sia il candidato che migliorerà le relazioni e promuoverà la vera democrazia in Leggi la nostra dichiarazione qui sotto:

Image

 

https://x.com/PAKPAC/status/1847092107065925972

 

18:55

Gli elettori del Tennessee affermano che le macchine per il conteggio dei voti stanno ribaltando i voti. In questo caso sono gli elettori democratici a lamentarsi:

 

Secondo quanto riferito dal presidente del GOP della contea Allen West, le macchine per il voto nella contea di Dallas, in Texas, non hanno superato il test di logica e di precisione richiesto dalla legge.
Georgia, Tennessee e ora Texas.

Image

07:00

Con l’avvicinarsi delle presidenziali del 2024 è bene riassumere e ricordare agli elettori le anomalie registrate nelle elezioni del 2020, dove fu sottratta a Trump la vittoria grazie ad una serie di brogli elettorali. Un contesto è necessario a comprendere meglio la posta in palio del 5 di novembre:

-Sei Stati hanno cambiato le loro leggi elettorali due mesi prima delle elezioni per decisione dell’esecutivo, invece di passare attraverso gli organi legislativi. Si tratta di una violazione delle costituzioni statali; questo sarebbe di per sé sufficiente a invalidare i risultati delle elezioni del 2020.

-Sei Stati chiave hanno interrotto il conteggio dei voti la sera delle elezioni per la prima volta nella storia americana. Nel momento in cui hanno interrotto il conteggio dei voti, Donald Trump era in vantaggio su Biden in ciascuno di essi.

-Gli oligarchi, insieme all’FBI, hanno censurato la storia del portatile di Hunter Biden e sulla corruzione di Joe Biden. Soggetti che lavoravano nella comunità dei servizi segreti hanno dichiarato che si trattava di disinformazione russa; solo che quel portatile è stato ammesso come prova nell’ambito di un’indagine dell’FBI e di un’azione penale contro Hunter Biden. I sondaggi successivi alle elezioni hanno mostrato che se la gente fosse stata informata della storia del laptop di Hunter Biden sarebbe cambiato il 17% dei voti.

– 2.036.041 schede elettorali sono state riconosciute anomale ma ugualmente conteggiate.

– 923 cittadini americani hanno sottoscritto denunce ufficiali di frode elettorale e le hanno firmate sotto pena di spergiuro. Nessuna elezione nella storia americana ha avuto 923 testimoni che hanno firmato sotto pena di spergiuro per attestare le irregolarità e i problemi legali riscontrati in vari Stati e osservate da codesti soggetti .

– Oltre 50 tribunali hanno bloccato le udienze probatorie sui presunti brogli riscontrati nel 2020.

– In passato, prima del 2020, ci sono state altre quattro elezioni contestate, una in Florida, una nel 78° distretto del Missouri, una nel 9° distretto della Carolina del Nord e una nel 22° distretto di New York. In ognuno di questi quattro casi, c’è stata un’udienza probatoria.  Per la prima volta nella storia americana alle elezioni del 2020, non c’è stata alcuna udienza probatoria.

– 37 Stati hanno modificato le loro procedure per la raccolta delle schede assenteiste o inviate per posta poco prima delle elezioni del 2020. Se questi 37 Stati avessero usato le stesse procedure di integrità delle schede elettorali utilizzate nel 2018, Biden non avrebbe vinto il conto del collegio elettorale.

–  In Pennsylvania, le contee hanno permesso di compilare e ammettere nuove schede anche dopo il termine di scadenza del giorno delle elezioni.

– Ognuno di questi elementi è sufficiente a confermare che ci sono stati abbastanza brogli nelle elezioni del 2020 da mettere in dubbio il risultato.

 

20/10/2024

 

Ore 20:00

Al 5 di novembre, giorno delle elezioni presidenziali, milioni di elettori avranno già votato anticipatamente, sia per posta che di persona. Gli elettori di dieci Stati hanno iniziato a votare già questa settimana con procedure anticipate. 

Il voto anticipato sta diventando un metodo sempre più popolare tra gli elettori. Oltre 45 Stati offrono una qualche forma di voto anticipato; quasi il 97% dei cittadini in età di voto vive in uno Stato che offre almeno una possibilità di votare prima del giorno delle elezioni. 

 La scorsa settimana hanno aperto i seggi in Georgia, Iowa, Kansas, Rhode Island, Tennessee, North Carolina, Louisiana, Washington, Massachusetts e Nevada.

Secondo i dati raccolti martedì dal New York Times, più di 5,1 milioni di cittadini hanno già espresso il loro voto per posta. Circa 55 milioni di persone hanno chiesto di votare in questo modo.

 

Ore 20:45

Se dal punto di vista mediatico le elezioni presidenziali saranno protagoniste della narrazione, nella realtà le concomitanti elezioni dei rappresentanti della Camera e del Senato del Congresso Federale assumeranno una importanza altrettanto cruciale. Non si deve dimenticare che le due camere dispongono di poteri decisivi sia nella determinazione degli indirizzi e delle particolari scelte di politica estera, sia nella approvazione delle spese di bilancio; per non parlare della facoltà di interdizione della funzione presidenziale.

Alle elezioni del 2024 sono in palio tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti. Inoltre, sono soggetti alla rielezione 33 dei 100 seggi del Senato, con elezioni che si terranno in periodo diversi nei vari Stati.

 

Ore 21:10

In tempi ordinari e di procedure rispettose delle norme, la partita tra Donald Trump e Kamala Harris darebbe un esito scontato a favore del primo. Si ripeterebbe, quindi, il successo del 2016 e si sovvertirebbe l’esito del 2020 a favore di Biden, costruito su brogli ampiamente documentati sul nostro sito.

Le premesse annunciate in questa tornata elettorale sono ancora più sconfortanti. Il margine richiesto di consensi a favore di Trump dovrà essere ancora più importante per essere in grado di fronteggiare i pesanti abusi che si prospettano.

Oltre a seguire il dibattito politico e le implicazioni riguardanti l’Europa, sarà particolare cura del sito seguire l’andamento dei sondaggi e le notizie relative alla regolarità delle procedure elettorali poiché le due cose sono direttamente connesse.

I sondaggi ci diranno se Trump avrà il margine necessario per compensare i brogli che inevitabilmente verranno attuati.

I risultati dei voti naturalmente lo sapremo solo la notte del 5 Novembre e nelle ore e giorni successivi; quello però che possiamo fare è quantificare il numero delle schede per posta e del voto fisico registrati fino ad ora, secondo il partito di appartenenza, nel voto anticipato. Mentre la tessera del partito non assicura che l’elettore voterà per il candidato di quel partito, il numero di elettori registrati ai  partiti che esercitano il diritto al voto anticipato o per posta o di persona,  ci da l’idea del livello di entusiasmo e di coinvolgimento della base degli elettori dei partiti. Naturalmente l’incertezza arriva dagli indipendenti poiché non sappiamo che casella marcheranno sulle schede. Altra variante riguarda il numero di immigrati illegali che riusciranno ad infiltrarsi nelle crepe di un sistema di voto altamente compromissibile e che quindi porteranno ad un ulteriore livello di incertezza nei sondaggi e nei risultati finali del voto.

Un ultimo aspetto sarà quello di porre particolare attenzione alle fake news che inevitabilmente verranno riportate dai mass media per confondere e deragliare la campagna elettorale di Trump, disorientare gli elettori oppure l’opinione pubblica mondiale. Riportiamo sotto un primo esempio di tale disinformazione:

“Il surreale comizio di Trump: ferma tutte le domande e fa ascoltare canzoni a ripetizione per 39 minuti, da Bocelli ai Guns n’ Roses

di Andrea Marinelli

Il candidato repubblicano ha ballato sul palco per 39 minuti, senza quasi proferire parola. Nove le canzoni suonate dalla sua playlist: da «Con te partirò» di Andrea Bocelli all’«Ave Maria» di Schubert, fino a Rufus Wainwright ed Elvis Presley”

LA BUGIA: Trump era smarrito, confuso e congelato sul palco mentre l’evento terminava in anticipo. 

LA VERITÀ: Kamala HQ ( https://x.com/KamalaHQ) ha modificato il video nel tentativo di diffamare Trump. 

La campagna di Kamala sta promuovendo una azione diffamatoria coordinata con video appositamente modificati mentre la  Harris barcolla nei sondaggi. 

Ecco i fatti:

– Durante il comizio si sono verificate due emergenze mediche.  

– Le pause di Trump sono dovute al fatto di consentire l’intervento di un dottore o di un medico impegnato nell’emergenza. 

Questo è stato confermato da più fonti. 

Ecco cosa riporta Axios:

“Trump stava tenendo il town hall al Greater Philadelphia Expo Center and Fairgrounds di Oaks, Pa, con il governatore del South Dakota Kristi Noem quando si è verificato il primo incidente medico dopo circa 30 minuti dall’inizio dell’evento.

Il candidato repubblicano alla presidenza ha chiesto che venisse messa un po’ di musica.

Anche l’emittente ABC ha confermato la versione di Axios:

ABC News smonta l’affermazione della campagna di Harris secondo cui Trump avrebbe avuto un “momento di serenità sul palco, *complimentandosi* con Trump per come ha gestito l’emergenza medica.

La ABC afferma che Trump ha deciso di cambiare la scaletta dopo che un paio di sostenitori hanno subito un’emergenza medica durante il suo comizio a Oaks, in PA.

“Dopo 30 minuti, due partecipanti hanno avuto un’emergenza medica”.

“Gli incidenti hanno spostato l’umore, spingendo Trump a interrompere l’intervento e a trasmettere la sua musica preferita”.

“In alcuni ambiti dei social media, una vera giornata campale per questo. E immagino che sugli schermi sia sembrato tutto piuttosto strano”.

“All’interno della sala, tuttavia, la gente si stava divertendo. Cosa posso dirvi? Non sembrava fuori dall’ordinario”.

“Sembrava quasi intimo. E alla fine, Trump ha fatto qualcosa che fa molto raramente. È sceso dal palco e si è mescolato ai suoi sostenitori”.

“Ha firmato autografi e stretto mani”.

Ecco il video della ABC :

Ci aspettiamo una rettifica da parte del Corriere Della Sera e soci…