Stati Uniti! Facce nuove e facce di bronzo_con Gianfranco Campa

PS_ I trenta firmatari del Partito Democratico, dei quali si è accennato nel video, hanno appena ritirato, subito dopo la pubblicazione di questa intervista, la loro firma al documento di sollecito a Biden di trovare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino

Tra dieci giorni le elezioni di medio termine per il Congresso degli Stati Uniti. Non sarà una scadenza risolutiva delle dinamiche geopolitiche in corso, in primo luogo la guerra in Ucraina e il confronto sempre più ravvicinato a Taiwan. Si tratta di eleggere circa la metà dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti. In caso di netta vittoria di America First, quanto basterebbe però per intralciare significativamente il cammino guerrafondaio ed avventuristico della attuale amministrazione. E’ la ragione per la quale gli attuali detentori delle leve governative stanno ancora una volta volgendo la loro “particolare attenzione” alla gestione e allo spoglio del voto. Il sistema ormai collaudato questa volta sarà oggetto di maggiori attenzioni, a sua volta, del movimento emergente. Questa scadenza è solo una prima tappa di un percorso che porterà alla elezione del nuovo presidente nel 2024. Se l’esito dovesse corrispondere con il risultato della maggior parte dei sondaggi, si aprirà una fase transitoria di circa due mesi durante la quale colpi di mano e forzature saranno all’ordine del giorno a causa di un ceto politico e di una classe dirigente disposta ad utilizzare ogni mezzo necessario a garantire la propria sopravvivenza. Dovesse risolversi per loro negativamente anche questa occasione, si aprirann anche nel Partito Democratico quelle profonde crepe, delle quali si avvertono già le prime avvisaglie, che hanno già percorso il Partito Repubblicano, ma con esiti probabilmente più disgreganti. Sarà quella l’ora della verità per la effettiva capacità di tenuta e per la coerenza politica di “America First”. Una cosa è comunque chiara: ogni possibilità di cambiamento reale in Europa potrà emergere dalla crisi definitiva delle attuali classi dirigenti statunitensi, piuttosto che dall’emergere per forza propria di nuove élite. Un elemento di debolezza ed un vuoto che sta allineando ancora una volta l’appendice geopolitica alla appendice geografica del continente asiatico, quale è l’Europa. Un percorso, per meglio dire un’agonia, iniziato un secolo fa, con la I guerra mondiale e destinato a compiersi, con amarezza, in questo decennio. La storia, comunque, riserva sempre qualcosa di imponderabile a rovesciare destini segnati. Non a caso l’Europa, in particolare l’Italia, è la terra dei santi. Spesso quelli fasulli si sono rivelati paradossalmente quelli più efficaci. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1qb0gv-stati-uniti-facce-nuove-e-facce-di-bronzo-con-gianfranco-campa.html

Stati Uniti! Fratelli coltelli_con Gianfranco Campa

Novanta minuti lunghi, ma ben spesi. Le due principali anime oltranziste che sorreggono la figura di un presidente traballante e vacuo, superata, almeno per ora, in qualche maniera e con parecchio affanno la sfida di Trump, per oltre un anno hanno trovato nel conflitto in Ucraina il punto di accordo sul quale procedere nel tentativo di eliminare uno dei fautori di un mondo multipolare e, particolare non secondario, avvolgere in catene sempre meno dorate gli alleati europei da spremere ormai senza tanti infingimenti. Stiamo conoscendo sempre più il lato oscuro del “american way of life” e l’aspetto costrittivo della gabbia atlantica. Al crescere della tensione in un conflitto da tempo coscientemente atteso e provocato, ne parliamo con cognizione di causa, si pone il problema di quale sia la soglia da non oltrepassare per evitare l’innesco di un conflitto aperto e totale dagli esiti disastrosi per tutti i contendenti. Su questo le due anime presenti nella amministrazione Biden hanno innescato uno scontro politico sempre più difficile da mimetizzare. Un conflitto all’interno del quale non esiste una accettazione e un riconoscimento a condurre il gioco alla componente al momento prevalente. Piuttosto, l’utilizzo delle leve disponibili di ogni fazione per forzare il corso degli eventi. Leve che, purtroppo, si estendono e ramificano, soprattutto in Europa, anche in gruppi e centri decisori esterni al paese. In primo luogo tra i comandi della NATO, nei centri più ottusamente nazionalisti dei paesi dell’Europa Orientale in maniera esplicita e in maniera più silente nei centri decisori, si fa per dire, dei paesi chiave, almeno una volta, della Unione Europea.

ancore parigine di democratici statunitensi

Una dinamica che finisce per ridurre, tranne rare eccezioni, i centri europei a veicolo e strumenti di provocazione e forzature delle provocazioni della componente più avventurista dell’amministrazione statunitense. I nomi, i portatori espliciti, di tale condotta li abbiamo conosciuti nel corso di questi anni. Altri emergeranno con l’intensificarsi della crisi e con la resa dei conti ad essa connessa. Sino a quando in Europa non si farà, almeno in qualche misura, pulizia negli apparati, non sarà possibile un mutamento di linea e l’assunzione di un ruolo quantomeno moderatore nella vicenda di casa nostra. Paradossalmente, proprio negli Stati Uniti si annunciano crescenti scricchiolii; da lì potrebbe pervenire finalmente un rivolgimento che investirà direttamente anche l’Europa, senza che le nostre classi dirigenti desiderino e abbiano le capacità di affrontarlo adeguatamente. Comunque si risolverà la crisi Ucraina, peggio nel caso di successo dell’amministrazione Biden, per l’Europa si annuncia un declivio sempre più ripido e caotico. Negli Stati Uniti, quantomeno, i termini del conflitto sono sempre più trasparenti e definiti. Mala tempora currunt. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

 Ocasio Cortez

https://rumble.com/v1nxdx4-stati-uniti-fratelli-coltelli-con-gianfranco-campa.html

Stati Uniti, strategie di logoramento_Con Gianfranco Campa

Puntata particolarmente importante. I nemici dichiarati dalla attuale leadership statunitense sono la Russia nell’immediato, la Cina dal punto di vista strategico. L’obbiettivo di fondo è scompaginare la prima, trattare da posizione di forza con la seconda. Arrivare a regolare il contenzioso con la Cina, comporta riequilibrare preliminarmente la propria economia attualmente fondata sul debito e sul drenaggio di risorse dall’area del dollaro e su un processo di decentramento industriale che espone gli Stati Uniti alla fragilità di un circuito troppo vulnerabile. I paesi europei, in primo luogo la Germania, sono destinati ad essere la vittima sacrificale di questa dinamica a beneficio esclusivo del loro alleato egemone. Su questo il gruppo dirigente statunitense può far leva sugli utili idioti dei paesi scandinavi e dell’Europa Orientale, nella fattispecie i paesi baltici, la Polonia. Costoro, in nome di brame di rivalsa sopite da troppo tempo nei confronti di Russia e Germania, non esitano a legarsi mani e piedi con chi a tempo debito non esiterà a scaricarli. Un già visto nelle precedenti due guerre mondiali, ma di nessuna lezione per il presente. Gli Stati Uniti, intanto, riescono a lucrare a man bassa sul mercato energetico, grazie alle dinamiche politiche innescate; compresi gli atti di sabotaggio. L’ennesima conferma di come le fortune economiche dipendono soprattutto dalle scelte politiche, piuttosto che da dinamiche economiche intrinseche. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1m1xlq-stati-uniti-strategie-di-logoramento-con-gianfranco-campa.html

Stati Uniti! Primarie ultimo atto, inchieste ultimi atti_con Gianfranco Campa

Siamo all’ultimo atto delle primarie repubblicane. Con esso la componente neocon del partito è praticamente scomparsa e destinata ad un ruolo irrilevante. Rimane l’arma dei finanziamenti, necessaria a catturare i favori del voto di opinione attraverso i canali mediatici. Ridefiniti i rapporti di forza interni al partito, il confronto e lo scontro politico si manifesterà sempre più all’interno della componente trumpiana. Non tarderanno ad emergere, tanto più che parallelamente prosegue inesorabile il duello giudiziario in grado di alterare pesantemente i possibili equilibri e di compromettere sempre più la credibilità delle istituzioni americane, in primo luogo quelle preposte alla sicurezza e all’ordine pubblico. Nel frattempo almeno una parte del gap tecnologico statunitense in alcuni settori del complesso militare sembra colmato. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1kfl17-stati-uniti-primarie-ultimo-atto-inchieste-ultimi-atti-con-gianfranco-campa.html

Stati Uniti, istigazioni e minacce_con Gianfranco Campa

Siamo alle istigazioni e alle provocazioni esplicite. Biden, dopo aver eletto ed ingaggiato i propri nemici esterni, ha additato il nemico interno. I fronti aperti sono ormai troppi. Siamo alla delegittimazione di un intero movimento di milioni di persone. Una strada senza ritorno che sa più di un regolamento di conti prossimo a venire che un ordinario, per quanto acceso, confronto politico. Biden, sostenuto da una coreografia inquietante, lo rappresenta come uno scontro tra istituzioni ed eversori; in realtà degrada e compromette la funzione di queste e no è detto che i centri decisori lo seguano in toto su questa strada. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1ixdqz-stati-uniti-istigazioni-e-minacce-con-gianfranco-campa.html

Stati Uniti, i giustizieri e l’angelo sterminatore_Con Gianfranco Campa

Riprendiamo, dopo la lunga pausa estiva, i resoconti e le considerazioni sulla situazione politica interna agli Stati Uniti e sulle pesanti implicazioni nello scacchiere geopolitico. Il conflitto interno vede la sovrapposizione di due dinamiche differenti proprie di ciascuna delle due componenti. Da una parte, Trump, nella veste di un rullo compressore che avanza inesorabile; dall’altra i democratici-neocon che cercano di punzecchiarlo nei punti deboli veri o presunti per estirpare una testa da un animale che ormai ne possiede di numerose. Sorgeranno nuove figure e con esse cambierà la modalità di uno scontro che per lungo tempo non conoscerà soluzione di continuità. In un modo o nell’altro la condizione multipolare del mondo ne trarrà giovamento con una unica probabile eccezione rilevante, l’Europa. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1hzmhz-stati-uniti-i-giustizieri-e-langelo-sterminatore-con-gianfranco-campa.html

La seconda guerra civile americana e i modi per vincerla Di Paul S. Gardiner

Un articolo importante! Non tanto riguardo alla conferma scontata, almeno per i nostri lettori, della virulenza dello scontro tra il movimento trumpiano e il resto dello schieramento politico negli Stati Uniti. Nemmeno per il fatto che il tema, altrettanto scontato, della endemica guerra civile sia entrato nel lessico corrente di quegli ambienti e nei comportamenti della leadership attualmente al governo e al potere in quel paese. La grossa novità è un’altra. Con la liquidazione impietosa di Liz Cheney si può dire che la corrente neocon presente nel Partito Repubblicano sia stata definitivamente sconfitta, se non addirittura liquidata impietosamente. Un successo che non porterà probabilmente ad un compattamento definitivo del movimento trumpiano. Nuove contraddizioni e nuove ambiguità emergeranno in maniera sempre più incalzante; con essa nuove figure politiche emergenti. Il testo qui sotto è un prodromo di quanto non tarderà ad affiorare nel tempo. L’unico aspetto da definire è la dinamica che seguiranno; se agiranno quindi sotto traccia, almeno sino alle prossime elezioni presidenziali, nel 2024, in una sorta di guerra di posizione interna a quella in corso nell’occupazione dei presidi dell’amministrazione e dei centri di potere, oppure non riuscirà a tenere le briglia e sarà indotta ad uno scontro politico aperto prematuro. Quanto ai contenuti, l’oggetto del contendere sarà il tentativo di un  parziale o significativo recupero delle politiche avventuriste neoconservatrici all’estero, lasciando ai temi etici la funzione di canale di sfogo delle contrapposizioni. Dall’esito degli sviluppi di questo scontro dipenderà gran parte delle stesse dinamiche geopolitiche e della possibilità che negli Stati Uniti si ricrei una struttura economica più equilibrata ed una coesione giunta ormai ad un punto critico di rottura. Ne parleremo a breve, appena possibile, con Gianfranco Campa. Buona lettura, Giuseppe Germinario

Il recente raid clandestino dell’FBI nella casa del presidente Donald Trump lascia pochi dubbi sul fatto che l’America sia davvero nel mezzo di una seconda guerra civile. La guerra finora è una guerra senza sparatorie con molteplici “fronti” di attacco condotti e sostenuti da nemici sia interni che stranieri. Se avranno successo, avranno effettivamente annullato la repubblica costituzionale americana e negato la maggior parte, se non tutti, i diritti e le libertà costituzionali amati dagli americani.

Questa guerra civile viene condotta con successo contro la repubblica americana da molteplici organizzazioni e numerose persone potenti e molto ricche (“progressisti”), tutte impegnate a controllare il modo in cui gli americani pensano, parlano e agiscono. Poiché le libertà ei diritti costituzionali unici degli americani sono oggetto di un duro attacco, c’è un urgente e immediato bisogno che tutti gli americani patriottici si impegnino attivamente.

Questo articolo suggerisce tre azioni che i cittadini patriottici possono intraprendere per impegnarsi efficacemente contro i nemici della loro repubblica. Il potere di un singolo cittadino può essere profondo.

L’America ha un disperato bisogno di leader e sostenitori che si preoccupano molto di più della conservazione della repubblica costituzionale della nazione che dell’arricchimento o del fare solo ciò che desiderano i loro principali donatori. L’America ha bisogno di molti altri leader patriottici e coraggiosi come il governatore della Florida Ron DeSantis, che, insieme ad altre azioni coraggiose, ha recentemente licenziato un procuratore della Florida di sinistra finanziato da George Soros.

Il Governatore DeSantis sta combattendo attivamente l’uso di standard ambientali, sociali e di governance (ESG) “risvegliati” da parte delle istituzioni finanziarie per determinare prestiti e altro sostegno finanziario per le imprese e i cittadini della Florida. Molti altri amministratori delegati devono dimostrare tale coraggio e convinzione.

È urgentemente necessaria una forte leadership conservatrice di tipo DeSantis a tutti i livelli di governo (contea, città, stato e federale). Tale leadership è anche urgentemente necessaria a tutti i livelli della gerarchia educativa americana, compresi gli ambienti K-12 e college e universitari.

I nemici interni e stranieri che conducono e sostengono la seconda guerra civile americana includono:

1) Il Partito Democratico radicale, di estrema sinistra controllato.   Il Partito Democratico di oggi è controllato da membri dell’estrema sinistra radicale, che sono legati a un’ideologia (religione!) che dice che l’America è un paese malvagio che è stato illecitamente fondato da ricchi, vecchi bianchi solo per il loro miglioramento e perpetuazione. Questi radicali mancano e non sono minimamente interessati a una storia equilibrata dei fondatori e della fondazione dell’America. Un tale approccio andrà contro la loro agenda marxista basata sulla razza che si sforza di dividere la popolazione americana piuttosto che unificare il popolo.

Gli attacchi dei Democratici alla repubblica americana includono, tra le altre cose, a) il mantenimento di un confine meridionale estremamente pericoloso e mortale; b) sostenere gruppi violenti e illegali come Antifa e Black Lives Matter; e c) eliminare deliberatamente l’indipendenza energetica dell’America, provocando una superinflazione e mettendo a rischio la sicurezza nazionale americana. Alla luce di quanto sopra, i Democratici patriottici tradizionali di lunga data stanno scegliendo di lasciare il partito .

2) L’agenda del Great Reset dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del World Economic Forum (WEF).   I membri dell’OMS e del WEF (entrambi sostanzialmente finanziati da Bill Gates e altri ricchi “progressisti”) hanno escogitato quella che chiamano l’ agenda del Grande Reset . Questo non è altro che uno sforzo per controllare la vita delle persone controllando la loro salute e il loro denaro. Il partito democratico radicale di estrema sinistra controllato sostiene l’agenda del Great Reset perché è un attacco alla repubblica costituzionale americana.

3) Il Partito Comunista Cinese (PCC), la Russia e altri governi tirannici.   Il PCC, la Russia, la Corea del Nord e altri governi tirannici sono noti per i continui attacchi informatici contro le infrastrutture americane. Il coinvolgimento del PCC nello sviluppo e nel rilascio del virus mortale COVID-19 è ben accettato da numerosi investigatori e da almeno un coraggioso informatore cinese.

Il PCC esercita una grande influenza in molti dei principali college e università americane per promuovere, direttamente o indirettamente, la propaganda del PCC contro i valori americani da tempo accettati, inclusi i valori familiari e cristiani. Il profondo disprezzo che il PCC prova per gli americani è stato rivelato in un discorso tenuto nel 2003 dal ministro della Difesa cinese (generale) Chi Haotian, dove ha affermato : “È davvero brutale uccidere uno o duecento milioni di americani. Ma questo è l’unico percorso che assicurerà un secolo cinese in cui il Partito Comunista Cinese guida il mondo”.

Azioni che gli americani patriottici e amanti della libertà possono intraprendere in questa guerra civile del 21° secolo:

1) Utilizzare gli strumenti forniti da Act for America che consentono ai cittadini di contattare facilmente i loro rappresentanti statali e federali in merito alla legislazione in sospeso promossa dai Democratici di estrema sinistra. Vari legislatori hanno indicato che basta ascoltare solo 40-50 dei loro elettori per fare la differenza nei voti critici sulla legislazione in sospeso.

Le interviste con i legislatori indicano che molti considerano una nota o una chiamata di un singolo elettore rappresentativa di 1.000 persone. Quindi, un solo cittadino è davvero potente.

2) Formare piccoli gruppi di veterani militari (e altri gruppi di cittadini) per diventare sostenitori attivi e vocali di candidati politici conservatori in buona fede. Fornire questo stesso supporto a forti candidati conservatori per consigli scolastici locali e altre posizioni educative. Un esempio di organizzazione di veterani attivisti di grande successo è American Veterans Vote in Virginia.

3) I genitori e tutti i cittadini preoccupati per l’educazione dei giovani americani devono insistere nel prendere visione dei curricula che gli insegnanti K–12 stanno usando per istruire gli studenti. Sfida qualsiasi materiale basato sulla razza, orientamento sessuale e indottrinamento transgender, libri antiamericani e altro materiale utilizzato. Continua ad apparire alle riunioni del consiglio scolastico per chiedere la fine di qualsiasi teoria della razza critica o istruzione derivata impartita agli studenti. Se necessario, contatta l’ organizzazione No Left Turn in Education per un potenziale consiglio/assistenza legale.

In conclusione, ora non è il momento di compiacersi della vita in America: la posta in gioco è troppo alta. I cittadini che amano l’America con le sue amate libertà e diritti costituzionali devono davvero diventare attivi e aiutare a vincere la seconda guerra civile americana!

Paul S. Gardiner è un ufficiale dell’esercito in pensione, veterano del Vietnam e laureato all’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, all’Università dell’Alabama e allo United States Army War College. È fiducioso che le informazioni presentate in questo articolo aiuteranno a motivare un esercito di americani finora non coinvolti a essere attivamente coinvolti nell’attuale guerra civile su più fronti contro la repubblica costituzionale americana. Le libertà ei diritti inalienabili di tutti gli americani devono essere preservati!

https://www.americanthinker.com/articles/2022/08/the_second_american_civil_war_and_ways_to_win_it.html

Stati Uniti, diritti umani, assetti istituzionali e miserie personali_con Gianfranco Campa

La notizia del giorno proveniente dagli Stati Uniti in grado di scaldare gli animi e scatenare la tifoseria è la decisione della Corte Suprema in materia di interruzione di gravidanza. Problema mal posto. I giudici hanno in realtà sentenziato sulla istituzione di competenza a trattare dell’argomento, così come hanno deciso in analogia sul problema della detenzione personale delle armi. Una questione politica dirimente, molto più divisiva e sostanziale che investe la natura federale degli Stati Uniti. Si tratta quindi di un tema continuamente presente sin dalle origini nel confronto politico di quel paese e che nelle fasi di transizione assume toni conflittuali estremi. E’ uno dei temi che dividono gli Stati Uniti in maniera violenta anche in questi ultimi anni e che è alla base del sorgere e della affermazione del movimento di Trump. La commissione di inchiesta sui fatti del 6 gennaio al Campidoglio ne diventa il corollario quasi obbligato. I dilemmi sulle strategie in politica estera e sulle politiche economiche-sociali in una formazione sociale così polarizzata e squilibrata sono l’humus che alimenta e accende questa diatriba endemica nel corso di questi tre secoli. Chiavi interpretative che consentono di superare il gossip al quale ci sta abituando da anni una stampa istituzionale mai così faziosa e superficiale. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v19wtcr-stati-uniti-diritti-assetti-e-miserie-personali-con-gianfranco-campa.html

 

Stati Uniti! Il nuovo che avanza, il vecchio che annaspa_con Gianfranco Campa

Negli Stati Uniti il dibattito sul confronto geopolitico con la Russia in Ucraina sta coinvolgendo sempre più gli analisti e i decisori; non ha ancora coinvolto seriamente l’opinione pubblica. Diventerà centrale se e quando le implicazioni della sua conduzione appariranno più chiaramente nella economia e nella vita quotidiana degli americani; tanto più che ad essa si aggiungeranno gli enormi squilibri e paradossi creati dal dogmatismo ambientalista e dalla politica di conversione energetica. Un cumulo di contraddizioni che sta preparando le condizioni per una tempesta perfetta. Le prime vittime designate sono i paesi della Unione Europea. Gli Stati Uniti partono comunque da una posizione migliore ed ancora recuperabile, ma rischiano di seguire la stessa direzione se all’acceso confronto politico non dovesse corrispondere una effettiva svolta politica. In questo scenario stiamo assistendo ad un radicale ricambio del ceto politico del Partito Repubblicano e a un ceto politico democratico, per lo più attempato, aggrappato disperatamente alle leve di potere. Il punto di approdo risolutivo saranno le elezioni presidenziali del 2024; in funzione di quella scadenza procede la trappola giudiziaria tesa a liquidare definitivamente Donald Trump. Non è detto che l’eventuale successo della trama, si risolva favorevolmente per le cariatidi attualmente sulla scena. Sarebbe un colpo terribile per gli orfanelli smarriti in Europa. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

 

https://rumble.com/v19dgpv-stati-uniti-il-vecchio-annaspa-il-nuovo-avanza-con-gianfranco-campa.html

 

Iniziano le prove spettacolo, Di Kenneth R. Timmerman

Lo spettacolo vergognoso di giovedì sera inventato dai Democratici al Congresso e dai media passerà alla storia, ma non nel modo in cui intendevano.

Lungi dallo scioccare gli americani con la “nuova” testimonianza di Ivanka Trump visibilmente terrorizzata o di un agente di polizia del Campidoglio ignorante che ha descritto gli scontri del 6 gennaio come “una scena di guerra”, cosa che certamente non era, lo spettacolo di giovedì ha solo rafforzato il divario tra i sostenitori di Trump, i Democratici e le élite dei media.

Anche gli strateghi democratici e i commentatori dei media ammettono che le audizioni non mirano a cambiare l’opinione pubblica. “Invece, il lavoro del comitato è più chiaramente rivolto ai vertici del Dipartimento di Giustizia che decideranno se sporgere denuncia contro Trump e i membri della sua cerchia ristretta”, ha scritto Jonathan Allen  in un commento per NBC News.

Questo di per sé dovrebbe essere sufficiente a terrorizzare qualsiasi americano che ha vissuto la Guerra Fredda, o che legge Kafka al liceo o all’università.

Siamo entrati in un’era di processi farsa, proprio come le stravaganze prodotte dal dittatore sovietico Joseph Stalin negli anni ’30.

L’obiettivo del processo farsa è intimidire e deviare. In questo caso, i Democratici vogliono intimidire Donald Trump e i suoi sostenitori, minacciandoli di essere processati con l’accusa di sedizione per presunta pianificazione, incoraggiamento e sostegno ai rivoltosi. (Questo è senza dubbio il motivo per cui Ivanka Trump sembrava un cervo alla luce dei fari nel videoclip di 16 secondi della sua testimonianza Rep. Liz Cheney trasmessa all’udienza su uno schermo gigante sopra le teste dei membri del comitato).

Il pezzo di deviazione è ciò che i Democratici non vogliono che tu veda, e dal 3 novembre 2020 hanno cercato disperatamente di impedire agli americani di guardare.

Fin dall’inizio, hanno usato la frase “Grande bugia”, un termine introdotto dal capo della propaganda di Hitler, Josef Goebbels, per descrivere gli sforzi del presidente Trump per richiamare l’attenzione sulle prove dilaganti di irregolarità elettorali. Non puoi leggere o guardare la copertura delle notizie dei media d’élite sulle elezioni che non si riferiscono alle “menzogne ​​non dimostrate di Trump” sulle elezioni.

Ma più il popolo americano guardava, più credeva al presidente Trump e ai suoi occhi bugiardi. Com’è stato, nel paese più esperto di tecnologia del mondo, che la maggior parte di noi è andata a letto a mezzanotte la notte delle elezioni con le immagini televisive degli inattaccabili margini di vittoria di Trump in tutti e cinque gli stati oscillanti con il 98% dei voti contati, e ti sei svegliato la mattina dopo per vedere che quei margini erano crollati e in qualche modo solo il 92% o il 94% percento dei voti era stato contato?

Nei mesi tra le elezioni e il 6 gennaio, abbiamo visto dozzine di azioni legali intentate in questi stati oscillanti, con migliaia di dichiarazioni giurate di testimoni oculari, presentate sotto pena di falsa testimonianza, che descrivono evidenti violazioni della legge elettorale, e tutte sono state archiviate. Come ho scritto all’epoca, molti americani hanno perso la fiducia nel nostro sistema di giustizia.

Quando arrivò il 6 gennaio, gli americani erano arrabbiati, frustrati e disillusi. Credevano di essere stati derubati del loro voto e del loro presidente, ma non sapevano cosa fare al riguardo. In effetti, il nostro sistema aveva deluso le persone che era stato progettato per proteggere.

Poiché gli americani non avrebbero – e non lo faranno – lasciar andare la loro convinzione che le elezioni del 2020 siano state rubate, non importa quanto i media d’élite li abbiano martellati di bugie, i Democratici del Congresso hanno messo sotto accusa il presidente Trump una seconda volta dopo aver lasciato l’incarico.

 

Ma anche questo non bastava. Trump semplicemente non se ne andrebbe, e nemmeno i suoi sostenitori. Quindi i Democratici al Congresso dovevano andare long. Hanno creato un comitato ristretto e lo hanno dotato di poteri di polizia incostituzionali per intimidire gli addetti ai lavori di Trump come Peter Navarro, trascinandolo giù da un aereo e bloccandolo con i ferri alle gambe, anche se aveva discusso con gli ufficiali dell’FBI su come presentare una testimonianza al comitato pur mantenendo il privilegio esecutivo.

Tre nuovi documenti di alto profilo stanno facendo impazzire i Democratici e incoraggiano loro e i repubblicani che odiano Trump a raddoppiare con le udienze del 6 gennaio.

Il 6 aprile, l’ex consigliere di Trump e presidente di Citizens United David Bossie ha pubblicato Rigged , una denuncia di come Mark Zuckerberg abbia acquistato una vasta burocrazia elettorale per 450 milioni di dollari.

Un mese dopo, grazie a un’indagine fenomenale di True the Vote, Dinesh D’Souza pubblicò 2000 Mules , che mostrava i soldi di Zuckerberg in azione, riempiendo le schede elettorali nei distretti chiave dell’altalena in tutta l’America.

Pochi giorni dopo, l’ex senatore dello stato del Michigan Patrick Colbeck ha pubblicato The 2020 Coup , che ha esaminato i difetti strutturali dei sistemi elettorali decentralizzati americani, come potevano essere manipolati, e poi li ha abbinati agli eventi a cui lui e altri avevano assistito sul campo e presentati davanti a vari tribunali di tutto il paese.

Colbeck ha descritto la “rasatura delle schede elettorali”, un processo di manipolazione dei voti con un piccolo margine in modo da non attirare l’attenzione o attivare un audit. Ho mostrato come ha funzionato questo processo nel mio romanzo di agosto 2020, The Election Heist , che prevedeva molti degli schemi effettivamente accaduti nelle elezioni del 2020.

Colbeck sostiene che gli americani scopriranno la verità – e inizieranno a sanare le profonde divisioni causate dal furto delle elezioni del 2020 – solo se gli sceriffi della contea e altre autorità giudiziarie condurranno indagini forensi complete sulle elezioni.

Nel frattempo, ogni volta che senti che un supervisore elettorale di contea o statale ha intentato una causa per impedire il rilascio di registri elettorali, o ha distrutto tali registri prima dei 22 mesi previsti dalla legge federale per conservarli, comprendi che hai appena assistito a un complice di frode elettorale.

I Democratici sapevano che Trump avrebbe ottenuto una vittoria schiacciante il 3 novembre 2020 e hanno concepito un intricato piano a livello nazionale per rubare quella vittoria, non generando nuovi elettori, ma inventandoli e, quando non ne avevano abbastanza. , introducendo algoritmi di giuntura del voto nei tabulatori elettorali la notte delle elezioni. Si sono persino vantati dei loro sforzi dopo il fatto.

Ora, con il Comitato del 6 gennaio, sperano di completare l’insabbiamento. Prevedo che falliranno, perché il popolo americano ha già visto attraverso di loro. Ma nel frattempo, potrebbe diventare molto brutto.

Il dodicesimo libro di saggistica di Ken Timmerman , And the Rest is History: Tales of Hostages, Arms Dealers, Dirty Tricks, and Spies , sarà pubblicato da Post Hill Press il 31 agosto. Il suo sito web è kentimmerman.com

https://www.americanthinker.com/articles/2022/06/the_show_trials_begin.html

1 20 21 22 23 24 46