Italia e il mondo

Il pacco, di WS

Con grandi fuochi d’ artificio Trump ha “lanciato” il suo ennesimo “piano di pace per l’Ucraina nel momento stesso che è sempre più evidente che il fronte ucraino sta cedendo , e lo scopo mi sembra evidente : “ congelare il conflitto” dichiarando che la Russia abbia “sostanzialmente” vinto .

E questo chiunque può vedere che sia solo un “pacco” per la Russia.

Infatti per la parola “pacco” il dizionario dà la definizione “Involto ben legato o confezionato apposta per la spedizione o la vendita” e nel mondo di oggi ogni vendita viene sempre sostenuta da una apposita campagna.

Così noi, di questo nuovo “piano Trump per l Ucraina “, abbiamo questo nuovo lancio “all’ americana”.

Innanzitutto sul “ prodotto” si crea “l’ attesa”: il prodotto sarà meraviglioso e definitivo.

Poi se ne conclama la genuità: il “piano Trump” e “russo-americano”, sebbene i russi dicano di non saperne molto. Però sarebbe stato “confezionato” direttamente dai due “inviati personali” di Trump e Putin , cioè un oligarca americano e un oligarca russo-americano.

Poi se ne descrive la qualità: il “piano Trump” impone la “ capitolazione” dell’ Ucraina ed è quindi una “vittoria russa” . E quale ne sarebbe la prova ? Ma è ovvio, la “rivolta” degli €uroascari al piano del loro padrone e le grida del burattino-capo a Kiev , in una raffinata variante del solito “ bad cop , good cop”

Infine se ne proclama il carattere di assoluta urgenza per cui “l’ acquirente” deve precipitarsi a comprare “il pacco” così come esso viene pubblicizzato. Il “prodotto” è imperdibile e va preso subito senza esitazione perché poi si adombrano anche delle “punizioni” per aver rifiutato un offerta tanto generosa ed irripetibile.

Ma a chi è mirato questo “prodotto”? E’ evidente che esso sia mirato alla opinione pubblica russa e soprattutto alla elite russa. Ci sono infatti segnali di problematiche interne che definiscono un certo grado di stanchezza soprattutto nella oligarchia economica russa di cui Dimitrev , “il negoziatore” russo-americano, è un esponente,

Questa oligarchia ha fretta di tornare a fare affari con “l’ occidente” e gradirebbe una qualche “pace” dichiarata come “vittoria russa” in maniera tale che l’ ala patriottica che sostiene la guerra se ne dichiarasse soddisfatta, ma…

Sorpresa! Se si apre “il pacco” si vede subito a che cosa esso mira. Esso mira ad un semplice “armistizio” che eviti il crollo della NATO-Ucraina, di fatto non solo salvando il regime NATO a Kiev , ma dotandolo di garanzie NATO ”automatiche”; in sostanza, quando la NATO sarà pronta a riprendere la guerra, basterà per questo, come al solito, una semplice provocazione di Kiev.

“Il pacco” quindi è solo un’altra “Min(s)kiata” in cui nessuna promessa sarà mantenuta e gli spazi di reazione russa a questa nuova presa in giro saranno stati notevomente ridotti dal fatto che con il “cessato il fuoco” le truppe NATO entreranno ufficialmente in Ucraina sotto vari pretesti , cosa che adesso non osano fare per non farsi dichiarare coobelligeranti. La Russia del “legalista” Putin non oserebbe di certo bombardarle dopo aver firmato la propria “vittoria “.

E qui nasce la domanda : perché mai il Kremlino non tuona contro questa ennesimo tentativo di fregare la Russia ? Putin è debole ? O addirittura Putin è complice?

Allora sgombriamo il campo al ritorno di simili sciocchezze . Non solo Putin , se mai lo sia stato, non può essere più “ complice” perché non c’ è ritorno dall’essere stato proclamato “ male assoluto” , ma anche Putin non è debole : è prudente.

Prudente perché conosce la propria debolezza e in primis l’inaffidabilità degli oligarchi russi suoi “alleati”, sempre da lui “beneficiati” seppur solo alle SUE condizioni.

Per questo manda in giro questo Dimitriev e si tiene l’inetta Nabulina , secondo il noto precetto del “ Padrino” : “gli amici tienteli stretti, ma i nemici anche di più”.

La risposta di Putin a questi “pacchi” non può quindi che essere la solita : cercare sempre queste “min(s)kiate” ed accettarle solo nell’ ambito della sua solita strategia attendista, rimanendo “ candido come colomba”, operando da “astuto come serpente”

Quindi anche se di questo ennesimo “pacco” potrà accettare molte cose, io dubito che si farà fregare così platealmente.

Questo è un teatro delle ombre in cui ognuno cerca di apparire quello che non è in attesa che i FATTI disvelino la realtà. Putin ha certamente tanti problemi ma può ancora aspettare, Trump e “l’ occidente collettivo “no.

In conclusione io ritengo che questo nuovo “pacco” , questo ritorno allo “spirito di Anchorage”, farà la fine del precedente con l’ unico vantaggio che avremo dato un altro “ calcio al barattolo”.

Il che non è poco.

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