Tre risposte a tre domande_di WS

Le tre domande di Fernando qui meritano una risposta articolata.
Fernando pone 3 quesiti
1)l’ascesa cinese è da imputare a un grossolano errore strategico degli anglosassoni o è la spia del passaggio a oriente di LORSIGNORI?
R: Datosi il rapporto “simbiotico” tra “anglosassoni” e LORSIGNORI direi che è stato l’ errore di entrambi. Infatti sia il “predatore” che il suo “parassita” avevano progetti propri sulla Cina e hanno operato insieme e fallito insieme.
In ogni caso si è trattato di un errore grossolano, cosa apparentemente sorprendente datosi il LORO immensi mezzi di informazione ed elaborazione dei dati.
La Cina è un “mondo a se” che non può essere inquadrato secondo gli schemi con cui siamo inquadrati noi. E’ un mondo con cui si può pensare di collaborare ma non si può fagocitare. E’ la Cina che “digerisce” tutto.
Tantissimi anni fa la vecchia professoressa ( marxista) di etnologia di mia moglie, una persona seria come allora ancora esistevano , disse in aula che si era letta con molta attenzione il “libretto rosso” di Mao trovandovi “tanto Confucio con una spolverata di Marx”.
E anche la “rivoluzione culturale” di Mao che allora sembrò più internamente lacerante della destalinizzazione sovietica andrebbe oggi riconsiderata sotto un altro aspetto perché nella sostanza spazzò via la “vecchia classe rivoluzionaria “ evitando la sclerosi del partito che fu letale al PCUS..
Una bella differenza con il “ nostro” ‘68 con i nostri “maoisti” che agitando un libretto che forse non avevano nemmeno letto, puntavano solo a prendere “ sine arte nec studio” il posto dei loro professori , no ?.
In ogni caso alla Cina , non importava “il colore del gatto” ,lo scopo era “ scacciare i topi” che l’ avevano assaltata due secoli prima e la Cina ci è riuscita con il principio del “ chiodo scaccia chiodo” fino alla fine austutamente trattare con le “pantegana” per far capire al “ gatto rosso” che lui non gli era più necessario.
Ma perché “la pantegana” ci è cascata? Perché ha sovrastimato la forza di quella “ fascinazione” con cui stava già avvolgendo la Russia dimenticando che la “Cina è diversa”-
Nella sostanza si può considerare la cosa come un tentativo fallito da parte di un parassita di saltare su di un “animale” su cui non si era adeguatamente “specializzato” ,così con il solo risultato di averne rafforzato l’ apparato immunitario..
2)i tentacoli U$A non si diffusero iefficacemente in Russia, pare: fu una colossale dormita dei primi o tutta farina del sacco dei veri rappresentanti della seconda, non attratti dalle sirene occidentali?
R:Anche la Russia è un animale diverso da noi “occidentali” ma più esposto della Cina proprio a causa della “fascinazione”. Diciamo che mentre la Cina non si infetterà mai più , la Russa resta più debole e prende ciclicamente ” il raffreddore”.
La crisi de l’ URSS sostanzialmente dette campo libero a due opposte tendenze sempre presenti nel mondo russo : “l’ occidentalismo” e il ” patriottismo” ( non riesco a trovare una parola migliore) e che da sempre si combattono tra loro, spesso nello spirito della stessa persona e con risultati paradossali . Cita appunto Tolstoj in “guerra e pace” la memoria del governatore di Mosca del 1812 ( quello che probabilmente gli dette intenzionalmente fuoco) e che a me hanno tanto colpito da poterle riprodurre a memoria “ Sono nato tartaro e nobile dello Zar , ma per tutta la vita ho desiderato essere francese :parlavo francese , scrivevo in francese , mangiavo francese e adirittura pensavo in francese . Ma poi i Francesi sono venuti qui e ho capito che io in realtà era soltanto un russo “.
Questo contraddittorio mix di “ aspirazione” ed “identità” è presente quasi in ogni membro della elite russa ma è raro in quella cinese . E si può dire che in Russia sono le circostanze a fare emergere una su l’ altra o viceversa.
Ad esempio il “primo” Putin si deve catalogare come un “occidentalista” come allora lo era tutta l’ intera “mafia di Leningrado” che Sobciak si portò a Mosca nel 1997 e che adesso ancora siede nei posti apicali del Kremlino .
Diciamo quindi che nel 1992 gli “occidentalisti” presero il potere e ci fu un momento di catarsi in cui costoro si accorsero che “ in realtà erano soltanto russi”.
Quel momento fu l’ attacco NATO alla Serbia quando , come scrissi allora in usenet su it.politica internazionale le bombe NATO su Belgrado uccidevano anche gli “american boys” a Mosca.
Ma come si era conservato nel marasma degli Anni ‘ 90 il segreto delle armi sovietiche e il suo cuore Nucleare? Ovviamente sono stati quelli del GRU , questo “cuore zarista” della Armata Rossa ben descritto da Dughin ( suo padre ne era un generale) ma non solo .
C’ è infatti una naturale riservatezza in ogni russo ,anche nel più “ occidentalista” che lo spinge sempre a non confidare mai nulla di importante ad uno “ straniero” ( e figuriamoci poi i cinesi…).
Noi ad esempio non sapremo mai le dinamiche che hanno fatto emergere l’attuale dirigenza russa. Chi è Putin in realtà ? Forse un uomo del GRU infiltrato nel KGB nella eterna lotta tra “occidentalisti” e “euroasiatisti” come talvolta alluso da Dughin ? Ma perché lui e non il suo sodale e superiore Ivanov ?
3)arriverà uno zar coglione nei prossimi anni, secondo te?
Eheh .. Si gioca tutto su questo.
Putin certamente non lo è , ma purtoppo ciclicamente nella storia russa si nota un’ alternanza “buono”-”cattivo” tra i suoi zar.
Dicono che personalmente Putin non sia interessato troppo a fare lo “zar” e che sia costretto a farlo “ a vita” perché è “insostituibile”. Quando ad esempio lasciò le briglie a Medvedev costui ha sostanzialmente fallito e Putin è dovuto tornare di corsa.
Ma c’è un altro “putin” che si scalda in panchina ? Ci sono tante voci ma i suoi uomini migliori ( rogozin patushev, lavrov ) sono già invecchiati con lui e non potranno sostituirlo. Gli altri non mi piacciono , sono solo dei grigi funzionari spesso nemmeno tanto efficienti.
Il problema è che il Top di un elite è generalmente lo specchio de l’ elite sottostante. E come si seleziona questa elite ?
In “democrazia “ abbiamo visto che oramai si selezionano solo opportunisti “pigiabottoni”. Ma nelle “autocrazie” ? . La Cina pare abbia un sistema efficiente mettendo in concorrenza le varie “municipalità” e le diverse strutture “pubbliche” e dove solo chi mostra risultati validi accede al Politburo del Partito.
La Russia ha un analogo sistema basato sui governatorati e sul Parlamento ma non sembra così efficace. La differenza con la Cina probabilmente risiede anche in un più efficace sistema di punizione di chi danneggia lo stato abusando della propria posizione, una cosa che solo ora Putin ha cominciato a fare davvero.
Putin ha comunque detto che vuole passare il potere alla generazione forgiata dalla guerra , un’ ottima idea; non credo però ne abbia il tempo.
In conclusione, non c’ è ancora alcuna certezza che la successione a Putin non evolva poi in modo catastrofico quindi:
lunga vita a Putin!
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