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Nord Stream attentatore Ucraino, ma quando dorme Russa in Russo_di Cesare Semovigo

Nord Stream attentatore Ucraino, ma quando dorme Russa in Russo 

Rimini Rimini tre anni dopo 

Ah, l’arresto in Italia del “terrorista” accusato di aver fatto saltare i tubi del Nord Stream: una scena da commedia degli equivoci geopolitici, dove il colpevole si materializza improvvisamente in Italia , qualcuno doveva dirgli qui per le trame esplosive , abbiamo già dato . 

Prima, per mesi, il coro unanime puntava il dito contro i russi, le accuse  volavano come missili balistici – e invece ora, eccolo li il colpevole , un ucraino catturato a Rimini , anche se avrei preferito Riccione , nemmeno il tempo di una vacanza al mare . La solita prova dell’otto e tre quarti a ricordarci come  la memoria collettiva è un lusso che nemmeno la diplomazia della Ue può permettersi. 

Ma se erano stati i russi, come ci hanno raccontato con tanta convinzione, non capiamo se sperate che ce lo siamo dimenticati noi, o se abbiamo dimenticato di crederci per primi, o che forse siete voi che avete dimenticato di  ricordarvelo – un’amnesia selettiva che fa ridere, se non fosse che il gas perduto è perduto e non lo ritroverebbe nemmeno Nicola Cage e Harrison Ford . 

Abbiamo provato a far pagare le bollette ai templari , ma non ha funzionato. 

Eppure, in questo twist da spy thriller low-budget, ANSA ci serve un piano di reazione in 24 ore contro Mosca per convincerci che va tutto bene , come se l’Italia fosse pronta a trasformarsi in un baluardo improvvisato, con quaranta milioni di scudi umani  “zona Trieste” – un eufemismo per dire che il Nord-Est diventerebbe il nostro fronte col porto .

È ironia davvero  nera: mentre il mondo ride (o piange) per le favole , noi ci illudiamo di poter rispondere a un attacco che, se arrivasse, ci troveremmo ad organizzare il contrattacco su Zoom sperando di aver pagato l’abbonamento Nord Stream VPN . 

Dimentichiamo i russi, dimentichiamo la credibilità – o forse

ANSA ha solo dimenticato che la geopolitica non è un gioco di memoria e se proprio dobbiamo cambiare gioco speriamo non sia indovina chi . Perché saresti sempre tu a …….

Serhii K., ucraino di 49 anni con un passato nell’esercito di Kiev, è l’uomo al centro di questo miracolo agostano : lo hanno arrestato in un paesino vicino Rimini mentre accompagnava il figlio, vorrebbe restare che si trovava bene ma  l’estradizione in Germania è assicurata , dove è accusato di aver coordinato il gruppo  che piazzò gli esplosivi sui gasdotti nel 2022.

Rumors da fonti investigative suggeriscono legami con operazioni shadow, ma senza claim ufficiali ovviamente , resta un identikit da film: ex militare, forse mercenario, in un arresto che sa di ritorsione geopolitica più che di giustizia lampo.

Intanto lui saluta con il tridente Ucraino proprio come nei fumetti usati che da piccoli leggevamo dal barbiere . 

Il Piano Anti-Russia si chiama  “Fuori in 24 h “ ( O 24 secondi )

Scudo umano da 40 Milioni di italiani in zona Trieste? 

40 milioni lungo il Perimeter potrebbero non bastare .

Ah, l’Italia, terra di poeti, navigatori e, a quanto pare, di scudi umani improvvisati: ecco che ANSA ci regala l’ultima perla della difesa nazionale, un piano che promette di reagire in sole 24 ore se Mosca decidesse di attaccare, invocando un Art. 5 NATO in versione ‘light’, come se fosse un Menù con decaffeinato e spremuta all’autogrill delle stronzate .

Sai , per non disturbare troppo i saggi di Bruxelles. 

Immaginate la scena: quaranta milioni di italiani, concentrati in quella che chiameremo “zona Trieste” – un eufemismo per l’intero Nord-Est, dal Friuli alla Lombardia, trasformati in un baluardo umano contro l’orso russo, mentre i nostri generali coordinano il tutto con la stessa efficienza di un’assemblea condominiale su Zoom. 

E in control room : Draghi , Meloni ( è sua sorella ) e Giuli che compie riti esoterici pagani per i migliori auspici .

È humor puro, quasi da commedia all’italiana: in 24 ore, il tempo di un giro di orologio, dovremmo mobilitare forze che, in realtà languono tra tagli al bilancio e equipaggiamenti datati, lasciando i cittadini a fare da tampone vivente. 

L’età media delle forze armate è la stessa del dopolavoro ferroviario , ma spezzeremo le reni ai russi giocandocela a Carambola . 

È il coordinamento militare? 

Un capolavoro di burocrazia europea, dove ogni alleato NATO light attende il via libera dall’altro, mentre Putin potrebbe già brindare con vodka a Kaliningrad e aver già trasformato il corridoio di Suwalki in campo di prigionia per i Blatici e Polacchi .

Non è strategia, è una roulette russa giocata con le vite altrui, e noi, i quaranta milioni ( gli altri sono gestiti da INPS ( in comodi campi di lavoro  Death Smart Working )  , siamo la pallina sgonfia  che non rimbalza , sogni e illusioni di prontezza e la cruda realtà :

un’alleanza che, quando serve, si rivela più un club di dibattito più che un patto di ferro , visto che l’acciaio ha portato sfiga . 

Ma andiamo al sodo, perché il black humor si fa amaro ? 

Quando pensiamo a cosa significhi davvero questo “plan” parte un video promozionale di quelle fatidiche 24 ore, mentre i nostri leader evocano lo spirito di Trieste come frontiera simbolica – quella città che ha visto imperi crollare e confini ridisegnati – i quaranta milioni di “scudi umani” nella zona estesa dal Triveneto al Po si troverebbero a fare i conti con un attacco che esiste solo nella Wish List bagnata della Kallas che, light o non light, la Russia non aspetterebbe di sentire permesso prima di entrare .

Come se la BlitzKrieg l’avessero inventata ieri.

E un po’ come se ANSA ci stesse dicendo , con il solito meta messaggio nascosto tra le righe , che l’Italia è pronta a sacrificarsi per questo l’Articolo 5 depotenziato in virtù di un meccanismo che suona più come un optional alla Chamberlain che come un obbligo sacro . 

Profumo di profani .

Pagine di burocrazia autoreferenziale  che ricordano le litigiose riunioni UE sui fondi senza @borghi_claudio(claudio )e Bagnai . 

Immaginate i nostri soldati, armati di coraggio e poco altro, a fronteggiare un nemico che non bada a orari di ufficio, mentre i partner NATO discutono protocolli via email. 

È una predizione caustica, ma realistica: in questo scenario, le 24 ore non sono un tempo di reazione, ma un countdown per un disastro annunciato, dove Trieste diventa metafora di un’Italia usata come cuscinetto umano in una guerra che nessuno vuole, ma che tutti fingono di poter gestire con un orologio svizzero clonato in Cina , ma fermo.

E noi Ridiamo per non piangere, sapendo che il vero scudo è la speranza che Mosca non prema il bottone , visto che Ghedi , Aviano e Camp Derby sarebbero i primi target a essere colpiti .

40 milioni lungo il nostro Perimeter potrebbero non bastare .

Cesare Semovigo 

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