Italia e il mondo

O Yalta o la WWIII, parte seconda_di WS

L’ennesimo perspicace commento di WS all’ultimo saggio di Simplicius

Già una volta mi sono espresso in un commento lungo a Simplicius, sostenendo che l’ alternativa ormai è solo “ o Yalta o la WW3 “; non posso, quindi, che dirmi piacevolmente sorpreso da questi sorprendenti sviluppi che forse verranno dall’Alaska, sebbene i dubbi e le osservazioni di Simplicius espressi in questo articolo siano anche miei.

Premetto infatti subito che non credo che ci sarà un VERO “accordo” il 15 agosto, per l’ ovvio motivo che la fine VERA della guerra in Ucraina comporterà inevitabilmente una “ sconfitta strategica” o per la Russia o per “ l’occidente combinato” e non vedo nessuno dei due pronto ad accettarla.

Perché per la Russia, Putin personalmente, qualunque “ accordo” che non preveda nei FATTI la minima precondizione dello SMO, fuori la NATO dall’Ucraina e fuori l’Ucraina dalla NATO, sarebbe appunto una “sconfitta strategica” anche se “addolcita” da qualche acquisto territoriale che non gli sarebbe comunque riconosciuto se non“ de facto” e con la certezza che presto le truppe NATO sarebbero in Ucraina e i lanciatori americani sarebbero a Karkov e a Kerson city.

Gli americani poi hanno dimostrato ampiamente nella storia che quando ne hanno la possibilità non rispettano alcun accordo, anche sottoscritto ufficialmente. L’ unico modo per farglieli rispettare è avere sempre “ un grosso randello ” .

E qui nasce la domanda: per quale “ strategia 3D” Putin dovrebbe accettare il rischio di passare da “fesso” senza una valida contropartita strategica?

Invece gli USA potrebbero, in un disegno geostrategico più ampio, anche “accettare” le suddette “ condizioni minime SVO” potendo scaricare su NATO e €uropa la relativa “ sconfitta” .

Ci sarebbe quindi una specie di Yalta nel senso che segue: come a Yalta gli americani accetterebbero il “ dato di fatto”; come infatti a Yalta nel 1945 “ constatarono” che l’URSS si era preso l’ Europa Orientale.

Il tutto ancora con la rabbia degli inglesi, i veri sconfitti strategici di Yalta.

Ma ammesso che lo volesse veramente, Trump può farlo, ADESSO? Secondo me no! Non ha il potere di imporlo al suo Deep State.

La cosa è resa evidente dallo stupido “ultimatum alla Russia” a cui Trump è stato probabilmente costretto dal Deep State stesso.

Se infatti Putin non gli avesse fatto sponda accettando l’incontro in Alaska, Trump sarebbe già ora intrappolato “in guerra” dal suo Deep State come uno Zelensky qualsiasi.

E qui ripeto, con qualche variante, la domanda di prima : perché Putin ha fatto una cosa che Stalin non fece mai? Perché ha accettato il grosso rischio personale di uscire dalla Russia per andare in “territorio nemico“ per aiutare Trump a non restare intrappolato nella “ trappola di guerra” del suo Deep State?

La mia risposta è che Putin cercherà di evitare la guerra rinviandola il più possibile anche se sa che dalla Alaska non ne verrà nulla più che una “cattiva pace”.

Putin è infatti un attendista , sa che per tutto occorre tempo e tutte le cose devono maturare. E se non si vuole una WW3 ci vuole una “ Yalta” e per una “Yalta” ci vuole un presidente americano autorevole e spregiudicato, Al mpmento Trump è quanto di meglio ci sia sul mercato politico USA.

Ma questa è una operazione rischiosa da cui deve venire comunque un messaggio chiaro al mondo: la Russia è tornata e deve essere rispettata. E pure “ qualcuno” si dovrà intestare la “ sconfitta strategica” che la NATO voleva infliggere alla Russia.

Stavolta, parafrasando l’ immortale frase del padrino parte II , “ il cane (inglese) ha da restare (fuori)”.

Per il resto “fuck the EU! “ e nessuno degli €uronanetti sorosiani ci venga a dire poi che la Nulan non li avesse pure avvertiti!

Ma a questo punto dovrebbe sorgere la domanda : quanta è davvero la probabilità di questa “cattiva pace”? Ha effettivamente Trump la volontà, il carattere e la forza per fare un “accordo serio” per imporre al suo Deep State questo tipo di accordo?.

Io direi di no e non consiglierei a Putin nemmeno di provarci; ma Putin è un uomo prudente e ben informato e avrà preso di sicuro le sue contromisure.

Perché in ogni caso da li si passa : “ o Yalta o la WW3” e più tardi sarà Yalta è peggio sarà per i popoli de “l’ occidente combinato”.

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