Libia: negoziazione o divisione?_ di Bernard Lugan
Libia: negoziazione o divisione? In Libia, dove l’esercito turco ha respinto le forze del maresciallo Haftar e dove il Cairo ha ordinato ad Ankara di non avanzare verso Sirte, il conflitto è inevitabile? Tutto dipenderà dagli obiettivi dei principali giocatori stranieri coinvolti nel campo. Il 7 novembre 2019 (vedi la mia analisi del 5 gennaio 2020), la Turchia ha agito come uno “stato pirata” firmando con la GUN, il governo dell’Unione nazionale installato a Tripoli, un accordo che ridefinisce le zone economiche esclusive (ZEE ) di entrambi i paesi. Concluso in violazione del diritto marittimo internazionale ea spese della Grecia e di Cipro, questo accordo afferma di tracciare un confine marittimo turco-libico nel mezzo del Mediterraneo in modo artificiale e illegale. La realizzazione di questo accordo passando per la sopravvivenza della GUN, il 2 gennaio 2020, il parlamento turco ha votato l’invio di forze di combattimento in Libia. Basandosi sia sulla solita codardia degli europei che sulle contraddizioni della NATO, il presidente Erdogan fa avanzare le sue pedine sul filo del rasoio, sapendo di beneficiare della benevola neutralità degli Stati Uniti la cui priorità è ” evitare di fondare una base russa in Cirenaica. Nel fare ciò, l’erratica amministrazione americana corre il rischio di provocare sia l’intervento militare dell’Egitto, una rottura all’interno della NATO e tensioni con i suoi alleati sauditi, emirati e israeliani. La Russia sta guardando in silenzio. La Libia non è un grande obiettivo per lei, il suo interesse non è quello di manifestarsi con la Turchia in un momento in cui quest’ultima si sta allontanando ulteriormente dalla NATO e dall’UE. Tuttavia, sorgono due domande:
1) La Grecia, un membro della NATO e dell’UE, e Cipro, un membro dell’UE, possono accettare il ricatto turco e hanno i mezzi per opporvisi?
2) L’UE rinuncerà alla Turchia, lasciando alla Turchia il controllo di due dei principali rubinetti della sua fornitura di gas, vale a dire EastMed e Turkstream?
Nonostante le dichiarazioni marziali, prima o poi la negoziazione riprenderà. Alla conferenza di Berlino dello scorso gennaio, la condivisione del potere su basi molto federali era stata quasi stabilita, ma i negoziati si erano finalmente bloccati sul posto da consegnare al maresciallo Haftar. Tuttavia, ora è fuori gioco … Qualsiasi piano di pace porterà quindi alle elezioni e, dato che tutti i protagonisti vengono screditati, l’unico in grado di essere supportato sia da un elettorato in Tripolitania che in Cirenaica sembra essere Seif-al-Islam, il figlio del colonnello Gheddafi a cui è stato spiccato un mandato di arresto internazionale … Il presidente Déby, i cui oppositori sono installati a Fezzan, sta seguendo con interesse l’evoluzione della situazione in Libia perché le forze di MisrataGUN-Turchia godono attualmente di un vantaggio; le tribù di Fezzan quindi si raduneranno ad esse. L’acquisizione del Fezzan da parte della GUN avrebbe conseguenze per Barkane perché la Turchia potrebbe quindi aiutare direttamente i gruppi terroristici saheliani … La NATO è sicuramente una grande famiglia … Bernard Lugan