Ucraina, il conflitto. 12a puntata con Max Bonelli e Stefano Orsi

Nella dodicesima puntata ci soffermiamo ad analizzare soprattutto il contributo dei mercenari nei ranghi dell’esercito ucraino. Il numero rilevato è significativo, ma è ben lontano dalle cifre sbandierate dal Governo di Zelensky, pur comprendendo nel gruppo la pletora di consiglieri ed addestratori, regolarmente arruolati negli eserciti occidentali, che presumibilmente, come si sospetta, infoltiscono le fila con ruoli e funzioni essenziali. Molte informazioni verranno ovviamente diffuse ed accertate solo alla fine del conflitto. Solo parte di essi, tra i mercenari, svolgono compiti essenziali ed altamente specializzati. Gran parte di essi sono semplicemente carne da cannone destinata a salvaguardare le forze meglio addestrate dell’esercito ucraino. Hanno trovato sul terreno una situazione del tutto diversa dalle aspettative e dalle esperienze maturate su altri fronti. Hanno scoperto i rischi e le insidie di una insolita condizione di combattimento di crescente inferiorità rispetto al nemico. Una situazione nella quale il soldo è sempre meno sufficiente a garantire fedeltà e dedizione. Uno smarrimento visibile negli occhi dei testimoni diretti, ma che ormai serpeggia pericolosamente nelle fila dell’esercito ucraino accompagnata dalla crescente ferocia di chi sa di essere giunto ad una condizione crepuscolare. Sta a noi ricordare i responsabili di questo immane scempio che peserà come un macigno sulle sorti dei paesi e dei popoli europei. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

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