Il Manifesto dell’età Trumpiana, di Alberto Cossu

Il Manifesto dell’età Trumpiana
Alberto Cossu 05/03/2025
In un discorso carico di retorica e promesse di rinnovamento radicale, il Presidente Donald Trump si è rivolto alla sessione congiunta del Congresso il 4 marzo 2025, dipingendo un quadro di “America Rinata” e celebrando i risultati dei suoi primi 43 giorni in carica. Il discorso, caratterizzato da una combinazione di auto elogio, critiche pungenti e promesse di un futuro più prospero e sicuro, ha delineato una serie di politiche e iniziative volte a trasformare profondamente il tessuto economico, sociale e culturale degli Stati Uniti. Hanno prevalso gli argomenti di politica interna su quelli di politica estera.
Trump ha iniziato il suo discorso con una dichiarazione di intenti chiara e inequivocabile: “L’America è tornata”. Ha esaltato i risultati ottenuti in un lasso di tempo relativamente breve, sostenendo di aver fatto più in 43 giorni di quanto molte amministrazioni riescano a fare in anni. Questa affermazione, seppur esagerata, ha gettato le basi per un discorso incentrato sulla trasformazione rapida e radicale del paese.
Il Presidente ha posto l’accento sulla sua vittoria elettorale come un mandato popolare per il cambiamento, sottolineando la sua ampia vittoria nel Collegio Elettorale e nel voto popolare. Ha enfatizzato come, per la prima volta nella storia moderna, la maggior parte degli americani creda che il paese stia andando nella giusta direzione, un’inversione di tendenza che attribuisce direttamente alle sue politiche.
Il cuore del discorso è stato dedicato all’illustrazione delle politiche e delle iniziative chiave che l’amministrazione Trump ha intrapreso per realizzare la sua visione di un’America rinata. Queste politiche toccano una vasta gamma di settori, dall’immigrazione all’economia, dall’energia alla cultura.
Trump ha ribadito la sua posizione intransigente sull’immigrazione, dichiarando che ha proclamato un’emergenza nazionale al confine meridionale con il Messico e schierato l’esercito e la Guardia di Confine per respingere l'”invasione” del paese. Ha rivendicato un drastico calo degli attraversamenti illegali come risultato diretto delle sue azioni, sottolineando il contrasto con le politiche “disastrose” dell’amministrazione Biden.
Il Presidente ha delineato una serie di misure volte a stimolare la crescita economica e a garantire l’indipendenza energetica degli Stati Uniti. Tra queste, il blocco delle assunzioni federali, la revisione delle normative, la fine degli aiuti esteri e il ritiro dall’Accordo di Parigi sul clima. Trump ha promesso di eliminare le restrizioni ambientali che ostacolano lo sviluppo industriale e di promuovere l’estrazione di petrolio e gas, sfruttando le vaste risorse energetiche del paese. L’approvazione di un gigantesco gasdotto in Alaska, con la partecipazione di investitori stranieri, è stata presentata come un simbolo di questa nuova era di prosperità energetica.
Trump ha parlato della creazione del “Dipartimento per l’Efficienza Governativa” (DOGE), guidato da Elon Musk, con l’obiettivo di eliminare gli sprechi e le frodi nel settore pubblico. Il Presidente ha elencato una serie di esempi di spese pubbliche che ha definito “assurde”, tra cui finanziamenti per programmi di diversità, equità e inclusione (DEI). Queste spese, secondo Trump, rappresentano un uso irresponsabile dei soldi dei contribuenti e devono essere eliminate.
Il Presidente ha promesso di invertire le politiche “woke” che, a suo dire, hanno minato i valori tradizionali americani. Ha annunciato la fine delle politiche DEI, il ripristino della libertà di parola, la dichiarazione dell’inglese come lingua ufficiale e il divieto agli uomini di partecipare agli sport femminili. Quest’ultima misura, in particolare, è stata presentata come una difesa delle atlete donne e un rifiuto dell’ideologia di genere.
Trump ha promesso di combattere le frodi e l’incompetenza presenti nel programma di previdenza sociale, sottolineando l’importanza di proteggere gli anziani e le persone vulnerabili. Ha citato dati “scioccanti” sui beneficiari della previdenza sociale, suggerendo che il sistema è afflitto da irregolarità e abusi.
Nonostante il tono celebrativo e ottimista, il discorso di Trump è stato segnato da critiche aspre nei confronti dei Democratici e delle politiche dell’amministrazione precedente. Il Presidente ha accusato i Democratici di non sostenere le sue politiche e di essere ostili al suo programma di cambiamento. Ha attaccato l’amministrazione Biden per aver causato una “catastrofe economica” e un’inflazione galoppante, e di aver generato l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari.
Tuttavia, Trump ha anche lanciato un appello all’unità e alla collaborazione, invitando i Democratici a unirsi a lui nel celebrare i successi dell’America e nel lavorare insieme per il bene della nazione. Ha esortato il Congresso a mettere da parte le divisioni partitiche e a concentrarsi sulla realizzazione di un futuro migliore per tutti gli americani.
Il discorso di Donald Trump al Congresso ha delineato un’agenda politica radicale e trasformativa, volta a smantellare le politiche dell’amministrazione Biden e a ripristinare i valori tradizionali americani. Le politiche proposte dal Presidente avranno un impatto significativo su una vasta gamma di settori, dall’economia all’energia, dall’immigrazione alla cultura.
Le implicazioni del discorso sono molteplici. In primo luogo, segnala un’intensificazione della polarizzazione politica negli Stati Uniti. Le critiche aspre di Trump nei confronti dei Democratici e la sua retorica incendiaria rischiano di esacerbare le divisioni esistenti e di rendere più difficile la cooperazione bipartisan.
In secondo luogo, il discorso riflette una visione del mondo populista e nazionalista. Trump si presenta come un difensore degli americani comuni e promette di proteggere i loro interessi dalle minacce esterne e interne. La sua enfasi sull’indipendenza energetica, sulla sicurezza dei confini e sulla lotta contro le politiche “woke” risuona con una parte significativa dell’elettorato americano.
In terzo luogo, il discorso solleva interrogativi sulla sostenibilità economica e ambientale delle politiche proposte. La promozione dell’estrazione di combustibili fossili e il ritiro dagli accordi internazionali sul clima potrebbero avere conseguenze negative sull’ambiente e sulla salute pubblica. Allo stesso modo, i tagli alla spesa pubblica e la deregolamentazione potrebbero compromettere i servizi sociali e la protezione dei lavoratori.
Il discorso di Donald Trump al Congresso ha segnato l’inizio di una nuova era nella politica americana. Le sue politiche radicali e la retorica che li caratterizza hanno il potenziale per trasformare profondamente il paese, ma anche per accentuare le divisioni esistenti e disturbare il dialogo tra le forze politiche. Il Presidente ha i numeri nel Congresso per realizzare la sua visione di un’America rinata e allo stato attuale il programma politico dispone del sostegno necessario per superare le sfide che lo attendono.
In conclusione, il discorso di Trump è un manifesto politico che segna un cambio di paradigma e apre scenari inediti e, per molti versi, imprevedibili anche se il Presidente non si è sbilanciato sul versante della politica estera se non relativamente alla questione dei confini con il Messico, preferendo parlare dell’opera di prosciugamento della “palude” che assorbe risorse sottraendole allo sviluppo del paese. In alcuni passi soprattutto quelli dedicati al commercio internazionale si prefigura quasi un regime “autarchico” nel senso di auspicare un maggior consumo di prodotti soprattutto agroalimentari da parte del consumatore americano.
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