LAMPEDUSA : « L’ÉLITE » EUROPEA PUNISCE MELONI (Pierre Duriot)

È una grande storia a Lampedusa, ed è assolutamente impossibile che questo afflusso di 11.000 migranti in meno di una settimana sia frutto del caso. Si dice che queste traversate, di solito molto costose e orchestrate – non è un segreto – da scafisti sotto la copertura di organizzazioni non governative con finanziamenti opachi e strutture organizzative tentacolari, siano attualmente gratuite per gli aspiranti esuli. L’obiettivo è senza dubbio quello di punire la Meloni per le sue cattive compagnie, visto che la settimana scorsa è andata a trovare il cattivissimo Viktor Orban, che sta bloccando l’accordo europeo sulla distribuzione dei migranti. Poiché la questione non è se accogliere o meno i migranti, ma come distribuirli. La questione dell’accoglienza dei migranti non è una questione umanitaria, ma un dogma sovranazionale che viene imposto ai cittadini. “Giorgia Meloni è vittima del suo nazionalismo e della sua propaganda”, afferma l’eurodeputato italiano Sandro Gozi, che non nasconde nemmeno di essere stato “punito”.

Tutto ciò è confermato dal profilo dei migranti, tutti maschi, di età compresa tra i 16 e i 35 anni, vigorosi e in forma, per i quali non valgono le restrizioni sanitarie imposte a noi. Nessun controllo, nessun obbligo di identità, fanno quello che vogliono e dicono quello che vogliono. I tedeschi non si lasciano ingannare e non vogliono questi migranti punitivi. I francesi hanno il culo tra due sedie e Macron fa il gran signore con i nostri soldi, parlando di umanità e rigore. Quale umanità? Queste persone non correvano alcun pericolo nel loro Paese, altrimenti sarebbero fuggite con mogli, figli e antenati. In realtà, la maggior parte di loro sono musulmani francofoni che non nascondono nemmeno di essere venuti in Francia per ottenere benefici sociali. Contraddicendo il Presidente, Darmanin ha annunciato che alle frontiere saranno dislocati più doganieri, senza dubbio per placare l’estrema destra, che sbraita e sbraita ma non fa nulla di concreto, come al solito, si potrebbe dire. E questa punizione per l’Italia sarà anche una punizione per la Francia.

La popolazione è esasperata, perché al di là del dogma dell’accoglienza obbligatoria, l’altro dogma è quello dell’immigrazione come fonte di ricchezza per la Francia, che lascia comodamente che l’immigrazione arabo-afro-musulmana sia soffocata da altre immigrazioni, che sono appunto una fonte di ricchezza. Se l’immigrazione arabo-afro-musulmana fosse stata una fonte di ricchezza per tutto il tempo in cui l’abbiamo accolta in massa, il PIL pro capite della Francia non sarebbe crollato, il debito non sarebbe abissale e i posti di lavoro sarebbero occupati. Per non parlare dei quotidiani e sempre più squallidi atti di delinquenza. Ciò che stupisce è che, nonostante tutte le prove del contrario, i politici cerchino di mantenere questo dogma della ricca immigrazione, anche se ci sta rovinando.

Tutto questo, l’improvvisa corsa a Lampedusa, il profilo dei migranti, lascia pochi dubbi sul fatto che un organismo sovranazionale stia agendo per punire i Paesi che pensano male. Allo stesso tempo, si tratta di una manovra sempre più rozza da parte di un’élite globalizzata che percepisce il crescente malcontento globale dei popoli europei e non si preoccupa nemmeno più di garantire la discrezione delle sue azioni deleterie. E Paesi come l’Italia e la Francia, che avrebbero tutti i mezzi per respingere questa invasione con la forza, non lo fanno. Nel frattempo, i Paesi del Golfo difendono le loro frontiere con munizioni vere, e nessuno ha nulla da ridire, visto che l’obbligo di accogliere gli immigrati è curiosamente imposto solo agli europei. Quindi nulla è fatto a caso, qualcuno sta pianificando la caduta di Roma e, per inciso, la nostra.

Pierre Duriot

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