Tag: elezioni americane
Biden vs Trump, a cura di reopen Roma
Mi pare una buona intervista con un paio di argomenti affrontati un po’ con l’accetta. Lo impongono ovviamente i tempi di una intervista.
Il primo riguarda il tema del razzismo. E’ vero che la componente apertamente razzista strutturata politicamente attualmente è certamente marginale; l’accentuazione del carattere identitario delle dinamiche e degli argomenti potrebbe aumentarne l’influenza.
Il secondo riguarda la crisi pandemica. E’ vero che la gran parte delle competenze nella sanità sono appannaggio degli stati federali. La narrazione offerta da Trump, che punta soprattutto allo sviluppo delle terapie, per come è stata sostenuta, ha concesso troppo spazio a teorie complottiste o negazioniste.
E’ mancata da parte mia una sottolineatura essenziale. L’aperto sostegno dei democratici alle manifestazioni dei BLM (Black Live Matter), con annessi i saccheggi e i linciaggi da una parte e l’accusa di razzismo istituzionale ha messo a nudo il loro carattere larvatamente eversivo e offerto a Trump l’occasione ulteriore di presentarsi come l’uomo delle istituzioni.
Un vero e proprio paradosso rispetto alla narrazione di questi ultimi quattro anni. Buon ascolto_Giuseppe Germinario
L’intervista è edita da “reopen Roma”
https://www.facebook.com/MagnitudoItalia/videos/390676642119865
ELEZIONI AMERICANE_i giorni dopo, con Gianfranco Campa
Grande confusione sotto il cielo. Il segno di una classe dirigente decadente, di un paese diviso, di una nazione a rischio implosione. Lo abbiamo descritto ripetutamente su questo sito. La strada sembra sempre più in discesa_Giuseppe Germinario
ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE-AGGIORNAMENTI
QUESTA SERA PROPORREMO UNA CONVERSAZIONE A DUE CON GIANFRANCO CAMPA A COMMENTO DELLE ELEZIONI AMERICANE
CON OGGI, 4 NOVEMBRE, INTERROMPIAMO L’AGGIORNAMENTO DELLA RUBRICA. NON SI INTERROMPERA’ LA NOSTRA ATTENZIONE A QUANTO STA AVVENENDO NEGLI STATI UNITI. NON MANCHERANNO CERTAMENTE COLPI DI SCENA DEL RESTO IN QUALCHE MANIERA GIA’ PREANNUNCIATI.
Da oggi parte la rubrica con la quale cercheremo sulla base delle scarse forze disponibili di tenere aggiornati i lettori sulla competizione in corso.
Qualche considerazione preliminare. Prima , però, una piccola ciliegina sulla torta: secondo rumor’s attendibili Hillary Clinton sarebbe tra le papabili a Segretario alla Difesa della eventuale Presidenza Biden. Il nuovo e la pace che avanzano.
Dopo il 3 novembre scorreranno fiumi di inchiostro e di analisi sull’esito della competizione per le Presidenza Americana. Sarà comunque una battaglia cruciale di un confronto politico di rara violenza pur in uno stato e una nazione abituati a confronti accesi su temi sostanziali. Abbiamo postato qui sotto undici filmati senza nessuna finalità propagandistica. Il nostro è un sito di analisi; abbiamo un orientamento politico prevalente, ma pensiamo di essere agli antipodi da coloro i quali, in un versante politico o in quello opposto, accomunati entrambi non riescono a far di meglio che tifare per un leader straniero, spesso paradossalmente in nome del cosiddetto interesse nazionale, si chiami costui Putin, poi Trump oppure Macron, Merkel o Obama, giusto per accontentare un po’ tutti. Mancano per ora i partigiani di Biden, figura talmente scialba ed ecumenica da scoraggiare ogni ardimento. Ma non tarderanno ad apparire anche questi epigoni. Questi undici filmati sono il segno di qualcosa di nuovo che probabilmente si sta insinuando nella natura e nella qualità di quello scontro politico. Quattro anni fa l’esito elettorale e la vittoria di Trump avevano evidenziato una frattura politica delimitata abbastanza nettamente per aree geografiche, un ribaltamento dell’orientamento politico prevalente democratico degli stati del Rust Belt a favore di Trump piuttosto che del partito repubblicano e un cambiamento della natura stessa di questo partito, portato quasi a compimento con la battaglia interna vittoriosa condotta da Trump stesso. Era passato inosservato un altro aspetto. Il voto predominante del ceto medio ed operaio bianco in crisi aveva messo in ombra l’erosione incipiente, significativa anche se ridotta del voto nero ed ispanico ai danni dei democratici. Queste undici manifestazioni, avvenute anche negli stati più allineati al Partito Democratico, potrebbero essere il segnale che questa erosione comincia ad investire l’intero territorio nazionale e le varie etnie e divisioni di genere, compresa quella degli omosessuali. Trump è stato ripetutamente accusato di essere divisivo e reazionario. In realtà si sta rivelando un serio ostacolo alla frammentazione identitaria perseguita pervicacemente dal campo progressista-democratico e neocon e costruita sulle fondamenta del dirittoumanitarismo e della tutela lobbistica di minoranze di nuovo conio. Potrebbe essere piuttosto il segno della formazione di un vero movimento di unità nazionale che tenti di superare le frammentazioni su base etnica, di genere o quant’altro che stanno conducendo all’implosione di quel paese con buona pace di chi vorrebbe rappresentare Trump come esponente ed espressione di una componente razzista classica, integralista, omofoba e via dicendo; pure presente quest’ultima ma in realtà minoritaria nel movimento che si sta formando. Le presenze nello staff di Trump sono tra l’altro lì a smentire la prevalenza di queste tendenze. Non si sa se questa novità sarà sufficiente a garantire la conferma di questa presidenza e a contrastare le potenti tendenze contrarie legate all’immigrazione e alla pervasività del vecchio establishment. Sicuramente sta ponendo le basi per un confronto politico più maturo e più netto nei prossimi anni. In politica estera Trump ha lasciato sicuramente un segno. La sua resistenza all’intervento armato in Venezuela è costato il posto all’oltranzista Bolton, come pure le eccessive pressioni per un intervento in Siria e probabilmente un attacco massiccio all’Iran sono costate il posto ad altri componenti della sua amministrazione. Sarà questo, quanto segnalato prima, il segno che invece probabilmente lascerà Trump all’interno del proprio paese, a prescindere dall’esito elettorale e con buona pace di chi continua a descriverlo come un guerrafondaio, un razzista, un integralista, un suprematista e via discorrendo. I caratteri negativi di questa presidenza sono numerosi, i limiti del personaggio altrettanto, ma non sono quelli evidenziati così pervicacemente da un fronte avversario talmente compatto ed eterogeneo da destare tra i più avveduti più di qualche sospetto sulla loro genuinità. Il grande rammarico è che, a differenza delle classi dirigenti della Cina, della Russia, dell’India qui in Europa, soprattutto in Italia, non si è saputo e voluto cogliere le opportunità offerte dalle novità di quel quadro politico. Ce ne accorgeremo, forse, quando quelle finestre si chiuderanno in un senso o nell’altro, a babbo morto_Giuseppe Germinario
MAPPA ELETTORALE
03/11/2020 Ore 23:00
Grafici di Bloomberg che mostrano i contributi politici elargiti da aziende e dalle categorie dei lavoratori: In rosso i donatori di Trump, in blu quelli di Biden.
I principali donatori di Donald Trump includono la Polizia, i vigili, i militari, i camionisti, tassisti, elettricisti, muratori, metalmeccanici, carpentieri, piloti, contadini, etc.
Per la campagna Biden hanno donato soldi; professori, ingegneri, managers, avvocati, artisti, scienziati, dottori…In altre parole il mondo accademico, finanziario, bancario, alta tecnologia ect…
La trasformazione del partito democratico a partito degli elitisti e professionisti dell’alta finanza e delle categorie dei colletti bianchi e ora completata. Il partito Repubblicano, sotto la leadership di Trump, diventa a tutti gli effetti il partito della classe operaia, dei piccoli imprenditori, dei servitori dello stato, dei sindacati dei colletti blu.
Un mondo stravolto, sottosopra , un cambio epocale, quasi surreale..
03/11/2020 Ore 22:33
Gli è stato chiesto perché non indossava una mascherina, in risposta il sostenitore di Trump ha fatto 50 flessioni dicendo di avere un sistema immunitario forte, intimidendo gli intimidatori di professione…
03/11/2020 Ore 22:26
I primi spogli dei seggi cominciano fra meno di 2 ore.
03/11/2020 Ore 22:00
Joe Biden presenta sua nipote dicendo: “Questo è mio figlio, Beau Biden… Questa è mia nipote, Natalie. No aspetta, no aspetta. Abbiamo sbagliato …” Beau Biden per chi non lo sapesse e morto di tumore la cervello nel 2015…
03/11/2020 Ore 21:52
Manifestazione per il presidente Donald Trump in Nigeria:
Massive rally for President Donald Trump in Nigeria, organized by a church. This is shocking and historical, because, I have never seen anything like this.@realDonaldTrump @DonaldJTrumpJr @PressSec @seanhannity @FoxNews @foxandfriends @RealCandaceO @tedcruz @charliekirk11 pic.twitter.com/V8jmMljetv
— Abraham O. Adeyemi (@Berean16031989) October 26, 2020
03/11/2020 Ore 18:00
Il campione della MMA Jorge Masvidal ha votato per Trump. La maggior parte dei lottatori MMA sono sostenitori di Trump, incluso il President dell’UFC; Dana White.
I never voted for #POTUS before. I humbly voted for the first time for @realDonaldTrump to stop the spread of socialism. To keep our taxes down. To bring back our troops. To bring back our jobs. To keep gas prices down. To protect our freedom #thereelection pic.twitter.com/kbRbUeaksH
— Jorge Masvidal UFC (@GamebredFighter) November 3, 2020
03/11/2020 Ore 17:53
Scene incredibili nel Michigan rurale, lunghe file di vehicle parcheggiati da cittadini recatisi a votare. La signora che commenta il video dice che non ha mai visto una scena simile in passato per altre elezioni:
03/11/2020 Ore 17:44
Lunghe file ai seggi sono segnalate in tutto il paese:
Ohio:
Pennsylvania: Aggiornamento dello stesso seggio fotografato in precedenza. La fila ora e triplicata:
03/11/2020 Ore 17:24
Notizie moderatamente positive per Trump in Arizona: I dati delle schede finora depositate, nella contea di Maricopa (l’unica a pubblicare i dati delle schede), vedono i repubblicani in vantaggio:
Totale: 41,604
Repubblicani: 20.728
Democratici: 7,615
Indipendenti: 13,621
03/11/2020 Ore 17:11
Sono dati che lasciano il tempo che trovano; ma nel giorno delle elezioni, vedere la media sondaggi quasi alla pari nel importantissimo, fondamentale, stato della Pennsylvania e qualcosa su cui riflettere…
03/11/2020 Ore 17:00
Aggiornamento Florida qualche minuto fa:
I Repubblicani hanno superato i democratici nel conto schede, a questo punto i Democratici devono sperare che gli indipendenti hanno votato al 60% per i Democratici, non lo sapremo fino allo spoglio delle schede. A questo punto però possiamo dire che si consolida positivamente la situazione in Florida per i Repubblicani:
Rep: 3,716,427 (+26,654)
Dem: 3,689,773
Indipendenti : 2,231,965
03/11/2020 Ore 16:39
Bollettino dalle aree in Florida che nel 2016 hanno votato per Trump: Si registrano lunghissime file di persone ai seggi in attesa di votare. E un buon segno per Trump, la Florida dovrebbe andare a Trump:
03/11/2020 Ore 16:33
The first lady arriva a votare a West Palm Beach, in Florida:
03/11/2020 Ore 16:05
La Guardia Nazionale arriva a Chicago:
03/11/2020 Ore 15:58
03/11/2020 Ore 15:45
Lunghe file ai seggi sono segnalate in tutto il paese:
Kentucky:
Pennsylvania:
Wisconsin:
Missouri; questa mattina presto prima ancora che aprissero i seggi:
Illinois; prima ancora che aprissero i seggi:
Minnesota:
03/11/2020 Ore 07:20
SONO INIZIATE UFFICIALMENTE LE ELEZIONI; IL FATIDICO “ELECTION DAY” È ARRIVATO!
Sono finiti i pronostici, le analisi e i sondaggi, da ora in poi saranno solo i veri voti a contare… e il sovversivo programma “The Hammer” della CIA..
Abbiamo il primi risultati. Dopo la mezzanotte hanno votato in due piccoli paesi del New Hampshire. Il primo; Dixville Notch, ha vinto Joe Biden con 5 voti a zero. Nel secondo; Millisfield, Trump ha vinto 16 voti a 5.
Aggiornamento New Hampshire: 16-10 per Trump. Trump 62% Biden 38%. 🙂
03/11/2020 Ore 06:01
Fra qualche ora Biden potrebbe essere eletto Presidente, nel suo buongiorno Hunter ci vuole mandare un messaggio chiaro e forte: Con lui e suo padre di nuovo alla Casa Bianca, ritornerà la morale, la pace e la fratellanza. La corruzione sarà debellata e dopo 47 anni in politica, Hunter ci assicura, Joe si metterà a lavorare seriamente per risolvere i problemi della nazione e del mondo. Per dimostrare la serietà dell’impegno preso si affiderà al meglio che l’America esprime; Clinton, Harris, Obama…Insomma un messaggio di speranza per tutti:
03/11/2020 Ore 05:45
03/11/2020 Ore 05:22
La calma prima della tempesta, le citta americane si preparano:
03/11/2020 Ore 05:05
Ufficiale: Il totale delle votazioni anticipate in Arizona ha superato il totale dei voti espressi nel 2016.
03/11/2020 Ore 04:45
Hahahahahaha: “Se Trump vince, i Brain Trust ( i tecnocratici ) di Washington ponderando un’uscita di scena. Dal Dipartimento di Stato, al Pentagono ad altre agenzie, alcuni alti funzionari non possono sopportare altri quattro anni di Trump.” (Foreign Policy)
03/11/2020 Ore 04:06
Alla vigilia di queste elezioni del 2020, riproponiamo la mappe delle elezioni del 2016. Clinton ha vinto nei grandi centri urbani, in blu, Trump ha vinto nelle zone rurali in Rosso. L’anima dell’america e rossa, lo scontro, il contrasto e reale, avviato verso un inevitabile resa dei conti…
03/11/2020 Ore 04:00
Secondo il Newsweek, fabbriche di troll che assumono sockpuppets (https://it.wikipedia.org/wiki/Sockpuppet), in piccole città dell’India, sono state pagate per aumentare il seguito Twitter di Joe Biden, sopratutto da quando ha nominato Kamala Harris come suo candidato vicepresidente. Decine di migliaia di queste entità seguono l’acconto di Biden e interagiscono con lui:
03/11/2020 Ore 03:41
Oggi Trump avra` bisogno di tutte le preghiere possibili e immaginabili:
03/11/2020 Ore 03:37
Queste le Città dove la Guardia nazionale e` stata schierata, altre città potrebbero seguire nella giornata e nella serata di oggi:
– Washington DC
– Chicago
– Filadelfia
– Boston
– Brooklyn, New York
– Austin, Texas
– Dallas / Fort Worth
– Houston
– Sant ‘Antonio
03/11/2020 Ore 02:34
Altro grafico interessante che riassume vari sondaggi (anche questo no so quanto sia attendibile): Rappresenta il livello di approvazione del presidente nei primi 1500 giorni del suo primo mandato. Si nota la costante linea bassa di Trump che però per motivi tutti da analizzare non varia quasi durate tutto la sua presidenza. Notate invece come sia abbastanza schizofrenica la linea di approvazione degli altri presidenti. Ricordatevi che George H.W.Bush (Padre) e Jimmy Carter non furono rieletti.
03/11/2020 Ore 02:11
Interessate grafico della American Presidency Project: I livelli di approvazione nei sondaggi dei presidenti, alla vigilia delle elezioni per il secondo mandato. In rosso i Presidenti che hanno perso e non sono stati rieletti. In verde la linea che indica Donald Trump. Non so quanto sia attendibile questo grafico ma non e incoraggiante per Trump:
03/11/2020 Ore 01:54
In Wisconsin Democratici avanti rispetto ai repubblicani di due punti di percentuale, gli stessi democratici sono però indietro rispetto ai numeri del 2016, che sia di buon auspicio per Trump?
03/11/2020 Ore 00:02
American Comeback Story:
02/11/2020 Ore 23:39
Mettiti la mascherina e vota, lo dice Obama…
This is creepy as hell https://t.co/Z82Ecrwerz
— Joel Fischer (@JFNYC1) November 2, 2020
02/11/2020 Ore 21:18
Prepararsi al caos: Negozi e rivenditori di New York si preparano ai saccheggi e alla battaglia che verrà del dopo elezioni, dovesse Trump vincere.
Nigel Farage per le strade di Washington, il giorno prima delle elezioni: “Scene orribili a Washington DC prima delle elezioni. La democrazia e in crisi.”
Horrifying scenes in Washington DC before the election. Democracy in crisis. #antifa pic.twitter.com/ekG2oPTbGP
— Nigel Farage (@Nigel_Farage) November 2, 2020
02/11/2020 Ore 18:24
“Se tutti i voti vengono sommati in Pennsylvania, Trump perderà. Ecco perché sta facendo gli straordinari per sottrarre quanti più voti possibili da queste elezioni.”
If all the votes are added up in PA, Trump is going to lose. That’s why he’s working overtime to subtract as many votes as possible from this process.
For the record, he’s 0-6 against us in court. We’ve protected voting rights. Now, ignore the noise—vote!https://t.co/mN8t6TDud7
— Josh Shapiro (@JoshShapiroPA) October 31, 2020
Sopra il tweet di Josh Shapiro, procuratore generale, responsabile di assicurare che le elezioni si svolgono in una maniera onesta e imparziale. Shapiro sarebbe il procuratore generale dello stato della Pennsylvania. Ricordiamo che i procuratori, tecnicamente parlando, dovrebbe essere imparziali o almeno pretendere di essere imparziali. Ma con i procuratori sponsorizzati da George Soros non c’e neanche piu la pretesa di imparzialità. Trump perderà la Pennsylvania…
02/11/2020 Ore 17:13
Ultimo giorno di comizi:
02/11/2020 Ore 17:01
Uno e un alieno, l’altro un barbone, ma tutte e due controllano molto della nostra vita privata, con il nostro tacito assenso…
02/11/2020 Ore 16:31
Ultimo giorno di Comizi, Trump si gioca il tutto per tutto e lo fa negli stati battlegrounds:
Comizio a Fayetteville, Nord Carolina
Comizio a Scranton, Pennsylvania
Comizio a Traverse City, Michigan
Comizio a Kenosha, Wisconsin
Comizio a Grand Rapids, Michigan
02/11/2020 Ore 16:25
Dati pubblicati negli ultimi minuti : Record di 95 milioni di americani che hanno votato prima del giorno delle elezioni. Ciò rappresenta circa il 70% del totale dei voti 2016
02/11/2020 Ore 16:05
Anthony Fauci avrebbe dovuto essere licenziato molto tempo fa – Washington Times
https://www.washingtontimes.com/news/2020/nov/2/anthony-fauci-shouldve-been-fired-long-ago/
02/11/2020 Ore 15:36
Antifa e BLM bloccano l’ingresso ai seggi nella Carolina del Nord. E solo l’inizio ne vedremo delle belle domani:
02/11/2020 Ore 06:45
Buon Giorno da Hunter Biden! Lady Gaga ma sei tu nella foto?
02/11/2020 Ore 06:37
Dal Blue Democratico al Rosso Repubblicano. Conteggio schede voto anticipato in tutti gli stati che hanno pubblicato fino ad ora i dati:
Nord Carolina: Democratici 37% Repubblicani 32% Indipendenti 30%
Wisconsin: Democratici 36% Repubblicani 44% Indipendenti 20%
Washington: Democratici 58% Repubblicani 30% Indipendenti 18%
Vermont: Democratici 58% Repubblicani 22% Indipendenti 20%
Virginia: Democratici 61% Repubblicani 28% Indipendenti 11%
Texas: Democratici 45% Repubblicani 45% Indipendenti 10%
Rhode Island: Democratici 56% Repubblicani 13% Indipendenti 31%
Pennsylvania: Democratici 67% Repubblicani 23% Indipendenti 8,4%
Oregon: Democratici 43% Repubblicani 27% Indipendenti 23%
Ohio: Democratici 44% Repubblicani 37% Indipendenti 19%
Nevada: Democratici 41% Repubblicani 36% Indipendenti 18%
New Mexico: Democratici 50% Repubblicani 34% Indipendenti 14%
New Jersey: Democratici 45% Repubblicani 26% Indipendenti 28%
Nebraska: Democratici 37% Repubblicani 46% Indipendenti 17%
North Dakota: Democratici 25% Repubblicani 55% Indipendenti 20%
Montana: Democratici 28% Repubblicani 44% Indipendenti 28%
Minnesota: Democratici 36% Repubblicani 35% Indipendenti 29%
Michigan: Democratici 61% Repubblicani 21% Indipendenti 9%
Maryland: Democratici 69% Repubblicani 15% Indipendenti 15%
Maine: Democratici 49% Repubblicani 23% Indipendenti 24%
Kansas: Democratici 37% Repubblicani 45% Indipendenti 18%
Iowa: Democratici 47% Repubblicani 33% Indipendenti 19%
Indiana: Democratici 39% Repubblicani 40% Indipendenti 20%
Illinois: Democratici 56% Repubblicani 23% Indipendenti 21%
Idaho: Democratici 20% Repubblicani 50% Indipendenti 29%
Georgia: Democratici 46% Repubblicani 37% Indipendenti 16%
Florida: Democratici 41% Repubblicani 37% Indipendenti 20%
DC (Capitale): Democratici 84% Repubblicani 4% Indipendenti 11%
Colorado: Democratici 34% Repubblicani 28% Indipendenti 37%
California: Democratici 53% Repubblicani 22% Indipendenti 20%
Arkansas: Democratici 35% Repubblicani 43% Indipendenti 22%
Alaska: Democratici 26% Repubblicani 24% Indipendenti 28%
02/11/2020 Ore 03:15
ATTENZIONE CAMPANELLO DI ALLARME (INASPETTATO) PER TRUMP IN TEXAS:
Osservate la mappa sotto: Le aree verdi includono Houston, Dallas, Austin, San Antonio, El Paso, il verde significa un’affluenza molto alta, siamo addirittura, in certe contee, come quella di Hays, al 135% di affluenza rispetto al passato.
Tutte le contee che sono in verde che registrano affluenze da record sono tradizionalmente Democratiche, specialmente l’area di Austin. Fare inferenze e` rischioso, ma se tanto mi da tanto, allora questi dati sono veramente disastrosi per Trump. Per questo motivo il partito repubblicano del Texas e andato ieri a chiedere, con una urgente istanza alla corte suprema del Texas, di rigettare 127.000 schede nella contea di Harris, una di quelle contee in verde…La corte e rifiutato la richiesta Repubblicana:
TRUMP E NEI GUAI! Se Trump perde il Texas perde le elezioni senza se e senza ma. Non c’è strada alla Casa Bianca per Trump senza il Texas. I conservatori sperano in un alta affluenza, nelle contee Repubblicane, nel giorno delle elezioni…
Giusto per farvi capire, in blu sono evidenziate le aree dove Clinton e Beto O’Rourke hanno preso più voti, confrontarle con le aree verdi della mappa di sopra, non bisogna aggiungere altro…
02/11/2020 Ore 02:45
“Il gruppo, che include l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, Steve Schmidt, Steve Hayes, Bill Kristol e Jennifer Rubin, fanno il tifo per Liz Cheney per ripristinare l’ideologia di neo-conservatrice dopo che Trump non ci sara` piu”.
https://www.politico.com/news/magazine/2020/11/01/liz-cheney-moment-430972
02/11/2020 Ore 01:17
Concentriamoci sulla importantissima Nord Carolina:
Voto in Persona + Voto per posta – I voti per Posta saranno accettati fino al 3 novembre e potranno essere conteggiati fino a 9 giorni dopo l’election day (grazie Corte Suprema).
Totale schede e voto in persona aggiornati a questa notte:
Democratici 1.694.852
Repubblicani 1.438.129
Indeipendenti 1.374.232
Democartici a circa + 5,7 %
4.531.619 di voti finora conteggiati che è il 96% dei voti del 2016, quando il totale fu di 4.741.564. Di questo passo la Nord Carolina dovrebbe vedere un’affluenza da record per il giorno delle elezioni.
Ci sono in North Carolina 7.342.553 elettori. L’affluenza alle urne nel 2016 è stata del 68,98% .
Una curiosità: 4 anni fa i democratici arrivarono al giorno delle elezioni con un vantaggio di 310,000 schede rispetto ai Repubblicani e nonostante ciò persero di 170,000 voti. I repubblicani superarono i democratici nel giorno delle elezioni di 480,000 voti non solo recuperando lo svantaggio, ma oltrepassando i democratici di 170 mila voti, questo a testimoniare come i Repubblicani sono più propensi al voto in persona. Detto questo, vista l’affluenza da record, in questa tornata elettorale sarà difficile fare un paragone con il 2016, poiché non sappiamo di sicuro se il numero maggiore di votanti favorirà i Democratici oppure i Repubblicani.
01/11/2020 Ore 23:30
Qualche minuto fa; la lunga attesa per entrare al comizio di Trump in North Carolina. La Carolina e la Pennsylvania si gioca tutto li, le presidenziali nelle mani di questi due stati:
Per Biden e Trump la Carolina e nelle loro menti…
01/11/2020 Ore 23:26
(Ballots Requests ) Schede Richieste – (Ballots Returned) Schede Compilate e Rispedite Indietro – (Ballots Remaining) Schede non-ancora rientrate. Percentuale di schede non ancora rientrate.
01/11/2020 Ore 20:10
Il colpo di stato nel 2009 in Honduras .
La maggior parte degli americani non è a conoscenza della “Guerra delle Banane“. Si trattava di una serie di interventi militari americani in America Latina un secolo fa per sostenere gli interessi economici americani. Gli Stati Uniti trattavano le nazioni latinoamericane come colonie, e lo fanno ancora usando metodi segreti. Il controllo è mantenuto con corruzione, ricatto, omicidi, sanzioni e brogli elettorali. Questo a volte fallisce ed è necessario un colpo di stato. Il ruolo degli Stati Uniti di solito rimane nascosto in questi cambi di regime, ma a volte diventa ovvio, come nel colpo di stato del 2009 in Honduras.
01/11/2020 Ore 20:00
NEW YORK: la polizia respinge i manifestanti in strada, la tensione aumenta prima delle elezioni.
01/11/2020 Ore 19:37
Eric Trump con i bikers in Pennsylvania:
01/11/2020 Ore 19:29
E si comincia puntuali, come un orologio, ne vedremo delle belle: “Da venerdì scorso più di 320 cause legali sono state presentate in 45 stati, incluso Washington DC e Porto Rico secondo Election Law Blog. ‘Quasi tutte queste cause sono state depositate dalla sinistra progressista e dai loro alleati nel Partito Democratico’, ha dichiarato al Daily Caller News Foundation; Hans von Spakovsky, manager della Election Law Reform Initiative della Heritage Foundation.”
01/11/2020 Ore 18:45
Grafico interessante che mostra la percentuale dei votanti: Super Voter, sarebbero quelli che voto sempre in ogni elezione. Frequent Voter, sarebbero quelli che votano frequentemente ma non sempre. Infrequent Voter, sarebbe coloro che votano raramente e Firt Time Voter, sono quelli che non hanno mai votato prima. Di solito il Forst Time Voter sono i giovani che si affacciano per la prima volta alla politica. Gli analisti e i mass media continuano a dire che queste elezione saranno decise dai giovani che frequentano l’università ho che si sono già laureati. Però se analizziamo i dati , vediamo che nella casella del First Time voter la percentuale è molto più bassa rispetto al 2016. Ora potrebbe essere che molti giovani incuranti del Coronavirus, poiché si sentono meno vulnerabili, andranno a votare di persona Martedì, ma questa e solo un ipotesi. La mancanza fino ad ora di “entusiasmo” da parte dei giovani potrebbe risultare negativa per Biden, staremo a vedere:
01/11/2020 Ore 18:06
Politico ogni tanto ci azzecca: “Il presidente Donald Trump e i suoi più fedeli collaboratori stanno pianificando un’enorme repulisti nel governo, se vincerà un secondo mandato. Licenzieranno funzionari in posizioni chiave legati sia al CDC (Anthony Fauci…) che all’intelligence (Christopher Asher Wray-Gina Haspel…), entità che Trump considera sleali, lenti e oppositori delle sue politiche”
President Donald Trump and his top aides are planning a huge overhaul of his Cabinet if he wins a second term, scuttling officials in key health-related and intelligence jobs who Trump views as disloyal, slow-acting or naysayers https://t.co/OhJimtksUM
— POLITICO (@politico) November 1, 2020
01/11/2020 Ore 17:50
Sondaggio tra …
Coloro che non hanno votato:
Trump 69%
Biden 27%
Coloro che hanno votato:
Biden 66%
Trump 32%
01/11/2020 Ore 06:00
Buon Giorno da Hunter Biden:
01/11/2020 Ore 05:20
Le facce dei sostenitori di Trump; attaccati, diffamati; calunniati, denigrati. Sono stati presi a uova in faccia, uccisi a sangue freddo in Denver, Portand e Milwaukee. Chiamati tutto e il contrario di tutto, ma sono ancora qui e rimarranno anche dopo che Trump non ci sara piu`:
01/11/2020 Ore 04:38
Come ben sapete ai sondaggi non credo molto, lasciano il tempo che trovano. Sono utili come uno strumento, in un box di tanti strumenti, da usare per una metodologia di analisi più ampia e dettagliata. Siccome però che ricevo spesso domande sui sondaggi più attendibili da prendere come riferimento; pubblico quelli del Trafalgar Group.
I Sondaggi del Trafalgar Group sono quelli che risultano più positivi per Donald Trump. Lo erano nel 2016 e lo sono nel 2020. Anche il Trafalgar però pecca di faziosità, anche se un po`meno rispetto agli altri. Il Trafalgar non è al 100% attendibile, come del resto non lo sono i sondaggi che danno Trump indietro di 8-10 punti di percentuale rispetto a Biden. La cosa più logica da fare, se volete rendervi un’idea molto vicina alla realtà e prendere, i sondaggi del Trafalgar, togliere uno-due punti di percentuale da Trump per aggiungerli a Biden: Fatto questo avrete un sondaggio molto vicino alla reale situazione politica del momento, come potete vedera dai dati i candidati sono testa a testa negli stati Battlegrounds:
Arizona
Nevada
Florida
Michigan
Minnesota
Wisconsin
Pennsylvania
Nord Carolina
01/11/2020 Ore 03:23
“Cresce l’ansia dei Democratici in Pennsylvania”
https://www.washingtonpost.com/
01/11/2020 Ore 03:00
“Incubo per la sicurezza nazionale: il laptop abbandonato di Hunter Biden contiene i numeri di telefono dei Clinton, degli ufficiali dei servizi segreti e della maggior parte del gabinetto di Obama, oltre alle prove di dipendenze da sesso e droga, il tutto protetto dalla password Hunter02 “
01/11/2020 Ore 02:52
Questo e il New York Times di oggi, penso che si sono confusi , questo articolo doveva essere pubblicato dopo la vittoria di Biden…
“Le ospedalizzazioni per coronavirus sono in aumento a New York ma questa volta è diverso.”
I pazienti sono “assistiti più rapidamente, trascorrono meno tempo in media in ospedale e hanno meno probabilità di finire con la ventilazione meccanica, hanno detto medici e dirigenti ospedalieri“.
https://www.nytimes.com/2020/10/30/nyregion/new-york-city-coronavirus-hospitals.html
01/11/2020 Ore 02:38
Come è iniziato e come e` finito:
2008
2020
01/11/2020 Ore 02:28
Beverly Hills qualche ora fa:
01/11/2020 Ore 01:25
Si è appena concluso il più grande comizio mai tenuto, politicamente parlando, in Pennsylvania. Migliaia di persone si sono assediate per ascoltare il discorso del presidente Trump.
https://twitter.com/T_S_P_O_O_K_Y/status/1322697133536006145?s=20
Paroganto a Biden:
31/10/2020 Ore 20:00
CAMBIA LA MAPPA ELETTORALE: Trump perde il Wisconsin ma acquista l’Arizona e il New Hampshire. A questo punto siamo troppo vicini all’election day per provare a fare altre previsioni. Biden dovrebbe vincere sul filo del rasoio, tutto dipenderà dalla Nord Carolina e soprattutto dalla Pennsylvania. La Pennsylvania diventa il centro dell’universo …
31/10/2020 Ore 19:37
Situazione allarmante per Trump in Pennsylvania, di questo passo Trump perde lo stato del “Keystone”:
31/10/2020 Ore 19:27
Trump e` ora in vantaggio in Arizona:
31/10/2020 Ore 19:14
Si un buon patriota, mettiti la maschera..
Be a patriot. Wear a mask. pic.twitter.com/o2v9xP24A9
— Joe Biden (@JoeBiden) October 31, 2020
31/10/2020 Ore 19:05
Previsioni meteo il giorno delle elezioni, freddo negli stati “Battlegrounds”, il voto in persona potrebbe essere compromesso dalla situazione atmosferica, non e` una buona notizia per Trump:
31/10/2020 Ore 19:00
Quasi 10 milioni di persone hanno votato in California:
31/10/2020 Ore 18:54
Importantissimo: Quadro generale di tutte le schede, in tutti gli stati dell’unione, che hanno pubblicato i loro dati; aggiornato alla data odierna:
Per aiutarvi a leggere i quadri ecco il significato delle abbreviazioni: VBM: Voto Per Posta – IP: Voto In Persona – N/A : Stati che non pubblicano i dati delle schede – Dem Retur: Schede Consegnate dai Democratici – Rep Retur: Schede Consegnate dai Repubblicani – Other Retur: Schede Consegnate dagli Indipendenti – TOT RETUR: Totale Schede Consegnate – % of the 2016 vote: Percentuale delle schede consegnate rispetto al 2016 – % Dem: Percentuale dei democratici che hanno consegnato le loro schede – % Rep: Percentuale dei repubblicani che hanno consegnato le loro schede.
31/10/2020 Ore 18:30
Lunghe file vengono segnalate in Pennsylvania per il comizio di Trump:
31/10/2020 Ore 18:25
Kamala Harris è stata presentata come “Prossimo presidente degli Stati Uniti” durante un comizio in Texas:
31/10/2020 Ore 17:44
ATTENZIONE: IMPORTANTE AGGIORNAMENTO DELLA MAPPA ELETTORALE STASERA ALLE 20:00
31/10/2020 Ore 17:31
Il Collegio Elettorale e sotto assalto dai neoliberali-neoconservatori, dai democratici progressisti, ma il collegio elettorale garantisce una elezione presidenziale equa ed è legittimato dall’articolo II della Costituzione degli Stati Uniti. Gli elettori dovrebbero prestare attenzione a questo documento che è tra i cardini della costituzione e fondazione degli Stati Uniti. La parola d’ordine e proteggere il Collegio elettorale a tutti i costi.
Gli elettori del Colorado martedì si esprimeranno su un referendum che potrebbe ribaltare la decisione del 2019, dai legislatori del Colorado, controllata dai democratici di aderire al National Popular Vote Interstate Compact (NPV compact), privando potenzialmente il movimento dei nove voti elettorali del collegio elettorale dello stato del Colorado.
Cos’e NPV Compact? Il NPV compact è un gruppo di stati che concordarono nel 2019, di assegneranno i loro voti elettorali al candidato presidenziale che vince il voto popolare nazionale, indipendentemente dal risultato del collegio elettorale. Secondo il sito web del movimento NPV, ci sono attualmente 15 stati e Washington DC che sono nel patto, per un totale di 196 voti elettorali.
Uno di questi stati è il Colorado, che nel 2019 ha approvato la legislazione per aderire al patto. Gli elettori del Colorado martedi avranno l’opportunità di ribaltare quella legge e uscire dal patto, dopo che un gruppo anti-NPV ha raccolto più di 225.000 firme a sostegno dell’abrogazione della legge.
https://www.foxnews.com/politics/colorado-vote-movement-presidential-elections-popular-vote
31/10/2020 Ore 17:20
Sembra che tra tutti gli stati “competitivi”, Trump sia messo meglio in Florida e Arizona, mentre è più debole in Pennsylvania.
31/10/2020 Ore 06:08
Buon Giorno da Hunter Biden:
31/10/2020 Ore 06:01
ATTENZIONE ABBIAMO LA MAPPA DELLA PREVISIONE FINALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI:
Secondo le nostre previsione i democratici perderanno 4 seggi e i repubblicani guadagnano 5 seggi. I democratici manterranno il controllo della camera per un totale di 229 (-4) contro 206 (+5) dei repubblicani. Sono 435 in totale i seggi a disposizione.
state | representatives |
---|---|
Alabama | 7 |
Alaska | 1 |
Arizona | 9 |
Arkansas | 4 |
California | 53 |
Colorado | 7 |
Connecticut | 5 |
Delaware | 1 |
Florida | 27 |
Georgia | 14 |
Hawaii | 2 |
Idaho | 2 |
Illinois | 18 |
Indiana | 9 |
Iowa | 4 |
Kansas | 4 |
Kentucky | 6 |
Louisiana | 6 |
Maine | 2 |
Maryland | 8 |
Massachusetts | 9 |
Michigan | 14 |
Minnesota | 8 |
Mississippi | 4 |
Missouri | 8 |
Montana | 1 |
Nebraska | 3 |
Nevada | 4 |
New Hampshire | 2 |
New Jersey | 12 |
New Mexico | 3 |
New York | 27 |
North Carolina | 13 |
North Dakota | 1 |
Ohio | 16 |
Oklahoma | 5 |
Oregon | 5 |
Pennsylvania | 18 |
Rhode Island | 2 |
South Carolina | 7 |
South Dakota | 1 |
Tennessee | 9 |
Texas | 36 |
Utah | 4 |
Vermont | 1 |
Virginia | 11 |
Washington | 10 |
West Virginia | 3 |
Wisconsin | 8 |
Wyoming | 1 |
Total | 435 |
31/10/2020 Ore 05:31
Circondati e molestati: L’autobus di Kamala / Biden viene scortato fuori da New Braunfels, Texas dell’esercito trumpiano…
31/10/2020 Ore 05:17
Brett Lorenzo Favre; l’ex grande quarterback, ora in pensione, sostiene Trump: “Il mio voto e per chi rende grande questo paese; libertà di parola, di religione, diritto alle armi, onesti cittadini che pagano le tasse, polizia e militari. In queste elezioni abbiamo libertà di scelta, che tutti dovrebbero rispettare. Per me e per i principi sopra elencati, il mio voto va a Donald Trump”
Il sostegno di Favre potrebbe aiutare Trump in Wisconsin, dove per tanti anni ha giocato nella squadra dei Green Bay Packers.
https://twitter.com/BrettFavre/status/1322154221584732163?s=20
31/10/2020 Ore 04:41
Signori e Signori o meglio dire masculoni (come dicono al paese dei mie genitori), sotto un editoriale del Los Angeles Times: “Opinione: Trump è un “uomo per uomini”: Perché alcuni uomini di colore sono attratti dalla mascolinità tossica del presidente”
https://www.latimes.com/opinion/story/2020-10-28/la-ol-black-trump-voters-men
31/10/2020 Ore 03:34
Bloomberg News riporta che la campagna presidenziale di Biden e preoccupata per l’affluenza alle urne di neri e ispanici. Appare evidente che le due comunità mancano dell’entusiasmo necessario per andare in massa a votare. Ciò potrebbe creare problemi a Biden il giorno delle elezioni.
31/10/2020 Ore 03:16
Azione di disturbo dei sostenitori di Trump al comizio di Biden:
31/10/2020 Ore 02:00
Il 54% delle persone presenti al comizio del Minnesota di Trump non erano elettori repubblicani. Al comizio di Green Bay, in Wisconsin, il 52.6% dei partecipanti non erano Repubblicani. A proposito di comizi, Nigel Farage era presente a uno dei comizii e ha anche parlato alla platea.
31/10/2020 Ore 01:24
Puntualmente sono arrivati i Democratici a smorzare l’entusiasmo repubblicano in Florida. Nelle ultime, ore visto come il panico ha cominciato ad avvolgere i democratici della Florida, il DNC, cioè i vertici del partito, hanno annunciato che sono pronti 5000 (non e un errore) avvocati da dispiegare in Florida per facilitare un eventuale riconteggio delle schede. Gli avvocati sono coordinati dalla studio legale Perkins Coie. Il famoso Perkins Coie, finanziato da George Soros.
31/10/2020 Ore 01:09
Qualcuno dalla platea, durante il comizio di Trump, si diverte a stracciare le foto dei politici democratici.
31/10/2020 Ore 00:33
Parata pro-Trump dei motociclisti a Gerusalemme:
31/10/2020 Ore 00:22
In questa pazza era politica di Trump, in molti posti degli Stati Uniti, certi meccanismi tradizionali si sono inceppati: In questo video due gruppi a confronto; da lato i sostenitori di Biden sul marciapiede opposto, tutti di colore bianco, dall’altro i sostenitori di Trump con membri della comunità nera. Fino a qualche anno fa era impensabile una cosa del genere. Che vinca o che perda il fenomeno politico Trump andrà seriamente analizzato senza incorrere nelle solite pochezze intellettuali del razziata, maschilista, suprematista bianco e stupidaggini varie…
31/10/2020 Ore 00:11
Qualcuno sperava che il Texas, in questo ciclo elettorale, era in gioco per i democratici, i numeri sembrano invece confermare l’onda Trumpiana che si appresta a inondare il Texas.
31/10/2020 Ore 00:05
ll presidente Trump ha iniziato Ottobre con la diagnosi del Coronavirus e finirà ottobre dopo aver tenuto 34 comiziin 13 diversi stati, incredibile…
31/10/2020 Ore 00:03
Gallup pone una domanda fondamentale al cittadino USA: State meglio di 4 anni fa? Nonostante la pandemia e i Fake News; il sondaggio mostra l’indice di approvazione di Trump al di sopra di Obama, Clinton o persino Reagan, che sono stati tutti facilmente rieletti. Che sia un presagio di rielezione per Trump…
30/10/2020 Ore 23:45
Ultimo aggiornamento dall Florida. Che giornata incredibile! Il vantaggio dei Democratici si e ridotto di oltre 49mila schede solo nella giornata di oggi. La differenza ora è di 114 mila schede. I repubblicani hanno superato le prestazioni del 2016 in termini di schede. Trump dovrebbe vince comodamente la Florida.
30/10/2020 Ore 18:26
Sono istrionici i sostenitori di Trump; si mettono a seguire l’Autobus della campagna di Biden con bandiere di Trump e con il carro funebre che porta la dicitura: Fondazione Clinton-Servicio Suicidi:
30/10/2020 Ore 06:13
Buon Giorno da Hunter Biden:
30/10/2020 Ore 05:40
Secondo l’Economist (da prendere con le pinze), il 41% dei sostenitori di Trump prevede di votare in persona, il giorno delle elezioni. Solo il 16% dei sostenitori di Biden dice di voler far lo stesso. Pertanto, l’84% dei votanti di Biden, avranno espresso la loro preferenza prima del 3 novembre.
30/10/2020 Ore 05:22
E in Arizona siamo ora alla pari! La media sondaggi tra i due candidati a 47,0%
30/10/2020 Ore 05:17
Chi lo indossa meglio?
30/10/2020 Ore 05:15
Anche la CNN comincia a suonare l’allarme: “I Repubblicani stanno rapidamente colmando il divario del voto anticipato in questi stati: Florida, Nord Carolina, Iowa e Nevada.”
https://www.cnn.com/2020/10/29/politics/republicans-democrats-early-voting/index.html
Il nostro blog ha gia messo la Florida e l’Iowa nella casella di Trump, mentre abbiamo Il Nevada e la North Carolina nella casella di Biden. Ma stiamo monitorando la situazione e grazie alla nostra metodologia ci troviamo pronti, se,i dati confermano, a spostare gli altri due stati nella casella di Trump.
30/10/2020 Ore 05:11
Panico fra i Democratici; hanno perso la Florida e se ne accorgono solo ora, basta che chiedono al nostro blog, li avremmo potuti mettere in guardia noi…
“Dobbiamo fermare l’emorragia” Intitola Politico:
https://www.politico.com/news/2020/10/29/miami-voter-turnout-democrats-433643
30/10/2020 Ore 05:01
Buone notizie dal Nevada per Trump; I democratici hanno avuto un’altra giornata difficile. I repubblicani continuano a sommergere di shede elttorali i democratici nelle zone rurali del “Silver State”. I democratici sono indietro del 30% nelle zone rurali. Questa contrastante, profonda differenza, fra le zone rurali e le aree metropolitane e ormai un tema ricorrente in questa americana del 21 secolo.
Detto ciò il Nevada rimane nella casella di Biden poiché i Democratici sono ancora in vantaggio su i Repubblicani di circa 45 mila schede. Ma e un vantaggio che va assottigliandosi col passare delle ore. Rimaniamo vigili sulla fluida situazione in Nevada.
30/10/2020 Ore 04:41
Il muro con il Messico continua ad essere costruito senza sosta, a ritmo forsennato, si lavora 24 ore al giorno. Se Trump vince, sarà completato entro i prossimi due anni, se perde, si andrà avanti fino al 20 di Gennaio, quando l’amministrazione Biden, al primo giorno della sua presidenza, bloccherà i lavori.
30/10/2020 Ore 04:18
Trump ha dedicato molto tempo e sforzi nel migliorare le condizioni di vita nelle comunità Afro-Americana, più di qualsiasi altro candidato presidenziale Repubblicano. Molti artisti e figure sportive della comunità nera sono usciti allo scoperto con il loro sostegno a Trump. Fra questi ci sono Herschel Walker, 50 Cent, Ice Cube, Kanye West, Lil Wayne, Mike Tyson e molti altri.
Stiamo assistendo a un cambio culturale che avrà ramificazioni rivoluzionarie nella politica a stelle e strisce, che Trump vinca o perda. Il monopolio Democratico sulle comunità nere e minoritarie si sta sfaldando e non importa quello che dice LeBron o Michelle Obama.
Molti nella comunità afro-americana sono stanchi di promesse non mantenute. Che Trump riesca a togliere ai democratici abbastanza voti da vincere le elezioni nella comunità nere e altamente improbabile, ma Trump ora viaggia intorno al 18-20% di approvazione fra i neri. Numeri così i Repubblicani non li aveva mai visti. La ragione di questo spostamento a destra non e casuale, soprattutto negli ultimi due anni. Con questi numeri, chi verrà dopo Trump, nei Repubblicani, potrà costruire qualcosa di importante. Le fondamenta sono state gettate.
https://www.latimes.com/california/story/2020-10-17/ice-cube-black-men-trump-biden-voter-cwba
Molti fra la comunità nera attribuisce, a ragione, la paternità del famoso disegno di legge sul crimine del 1994, responsabile per l’incarcerazione di moltissimi neri, a politici come Joe Biden e Hillary Clinton. La stessa Kamala Harris e stata un procuratrice distrettuale altamente prolifica, mettendo in galera un numero altissimo di membri delle comunità minoritarie. Trump ha invece, con il sostegno del congresso, passato una riforma di legge che ha annullato di fatto quella razzista e persecutoria del 1994. Il risultato è evidente; i numeri dicono che gli americani incarcerati sono scesi al punto più basso in quasi 25 anni. Un calo del 17% rispetto al 2007. Anche la quota di prigionieri neri è diminuita del 22,6%, cioè più del doppio. Andatelo a dire a qualche giornalista nostrano che fa analisi fasulle sulle elezioni americane nelle comunità nere usando propaganda democratica…
Secondo un rapporto di Rasmussen quasi un terzo degli elettori neri voterà per Trump, personalmente credo che il numero sia un po esagerato però se non e un terzo e sicuramente molto più alto di quattro anni fa.
30/10/2020 Ore 03:33
Lo scoppio di rivolte di massa e saccheggi in tutta l’America è allarmante di per sé, ma altrettanto agghiacciante è un nuovo sondaggio: La maggior parte degli studenti universitari americani credono che ciò sia giustificato. Lo scricchiolio dell’impero che comincia a frantumarsi…
https://fee.org/articles/65-of-college-students-say-rioting-and-looting-is-justified-new-poll-finds/
30/10/2020 Ore 02:17
Oltre 80 milioni di americani hanno votato fino ad ora alle presidenziali del 2020. Mancano all’appello, dei voti per posta, ancora altre 39 milioni di schede, Più i voti di chi si recherà in persona ai seggi il 3 di Novembre.
30/10/2020 Ore 01:30
Pioggia sul comizio di Biden questa notte in Tampa, Florida. Comizio interrotto e tutti a casa.
29/10/2020 Ore 18:00
La Pennsylvania! Uno degli stati che deciderà il risultato delle elezioni. Confronto media sondaggi interessante; sia Biden sia Hillary hanno/avevano lo stesso vantaggio su Trump alla vigilia delle elezioni. Confronto 2016-2020: 3,5% di vantaggio nel 2016 3,5% di vantaggio nel 2020. Cambierà questa volta il risultato finale?
2016
2020
29/10/2020 Ore 17:41
Importante aggiornamento in Arizona: Fino ad ora hanno votato 2,022,444 di elettori. Questo equivale al 78,6% dei voti totali del 2016. I numeri rivelano un quasi testa a testa. Poche miglia di schede separano i due partiti., bisogna vedere gli indipendenti (unaffiliated) per chi voteranno; saranno probabilmente loro a decidere il voto in Arizona.
29/10/2020 Ore 17:32
Situazione in lieve miglioramento in Nord Carolina per Trump, anche se rimane la decisione della Corte Suprema di ieri a complicare la situazione. Comunque sia, ad oggi, questi sono i dati: Il vantaggio dei Democratici è sceso a 285.000 schede. Nel 2016, quando i Democratici persero in Nord Carolina di 3 punti di percentuale, avevano un vantaggio, alla vigilia del giorno delle votazioni, di 310.000 schede. Se il trend continua si arriverà al giorno delle elezioni con un vantaggio dei democratici di 230,00 schede. Se usiamo i parametri del 2016 allora Trump potrebbe vincere la Nord Carolina di 4 punti. Detto questo senza dati più attendibili sul voto della comunità nera e con la decisione appena presa dalla Corte Suprema, teniamo la North Carolina ancora nella casella di Biden.
29/10/2020 Ore 17:00
Record di crescita del PIL del 33,1% nell’ultimo quarto nonostante il Coronavirus! Potrebbe avere un impatto nelle elezioni presidenziali.
29/10/2020 Ore 16:40
Il vantaggio dei Democratici in Florida prosegue inesorabilmente nel suo collasso. Ora è previsto intorno ai 150 mila nel giorno delle elezioni; ciò implica la vittoria di Trump in Florida. Una curiosità; chi ha vinto in Florida, nelle ultime 6 elezioni è diventato Presidente.
29/10/2020 Ore 05:00
Buon Giorno da Hunter Biden:
29/10/2020 Ore 04:45
“NO MORE LOCKDOWN
No more government overreach
No more fascist police
Disturbing our peace
No more taking of our freedom
And our God-given rights
Pretending it’s for our safety
When it’s really to enslave
Who’s running our country?
Who’s running our world?
Examine it closely
And watch it unfurl
No more lockdown
No more threats
No more Imperial College
Scientists making up crooked facts
No more lockdown
No more pulling the wool over our eyes
No more celebrities telling us
Telling us what we’re supposed to feel
No more status quo
Put your shoulder to the wheel
No more lockdown
No more lockdown
No more lockdown
No more lockdown
No more lockdown
No more government overreach
No more fascist police
Disturbing our peace
No more taking of our freedom
And our God-given rights
Pretending it’s for our safety
When it’s really to enslave
Who’s running our country?
Who’s running our world?
Examine it closely
And watch it unfurl
No more lockdown
No more threats
No more Imperial College scientists
Making up crooked facts
No more lockdown
No more pulling the wool over our eyes
No more celebrities telling us
How we’re supposed to feel
No more status quo
Gotta put your shoulder to the wheel”
29/10/2020 Ore 04:26
L’ex presidente Barack Obama con Joe Biden faranno un comizio congiunto Sabato in Michigan, un giorno dopo che il presidente Trump ha programmato di visitare il Michigan. Tutte le strade della presidenza passano dal Michigan…
29/10/2020 Ore 04:04
Come sapete non ci affidiamo solo ai sondaggi per prevedere la nostra mappa elettorale, ma in un momento così delicato, equilibrato e di difficile interpretazione nell’importantissimo stato dell’Arizona i sondaggi possono aiutare a decifrare una situazione in costante evoluzione.
Se Trump dovesse vincere in Arizona, la presidenza potrebbe essere a portata di mano. Le brutte notizie che arrivano della Nord Carolina sono compensate da quelle dell’Arizona. Secondo l’ultimo sondaggio ipsos Trump e Biden sono ora pari in Arizona (47% – 47%). Lo stesso sondaggio la scorsa settimana vedeva Biden in vantaggio di 4 punti:
29/10/2020 Ore 03:49
Biden trasmetterà un programma radiofonico di 90 minuti rivolto agli elettori neri nelle stazioni “gospel” di tutto il paese. Che il signore lo benedica:
29/10/2020 Ore 03:34
Decisione sconcertante della Corte Suprema che consentirà di ricevere e di contare le schede elettorali, per posta, nella Carolina del Nord, fino a 9 giorni dopo il 3 di Novembre; una vittoria per i democratici. Questa decisione dovrebbe sigillare il destino di Trump in Nord Carolina, che era già precario e lo vedeva in serie difficoltà. I democratici preferiscono il voto per posta; il conteggio prolungato delle schede ritardatarie vuol dire di fatto la sconfitta di Trump e di conseguenza è possibile che stiamo assistendo agli ultimi giorni della presidenza Trump.
Con questa decisione la Corte Suprema di fatto annulla il concetto di Election Day, il giorno delle elezioni, riscrivendo un nuovo capitolo nella storia politica americana. Questa decisione è in linea con quelle presa sul Wisconsin e Pennsylvania. Thomas ha votato contro e la Barrett non si è ancora insediata, dovrebbe iniziare il suo lavoro ufficialmente lunedì.
29/10/2020 Ore 01:15
A proposito di Arizona; sia Kamala Harris che Trump hanno tenuto in contemporanea comizi in Arizona; questo mentre Joe Biden è tornato oggi a rifugiarsi nella cantina di casa. Le immagini sotto mostrano due diversi modi di misurare l’entusiasmo per i candidati. Se le elezioni fossero decise solo dall’entusiasmo dei propri sostenitori, Trump allora vincerebbe in maniera travolgente, ma non sono il numero delle persone presenti ai comizi che ci danno una reale stima di chi vincerà le imminenti elezioni.
29/10/2020 Ore 00:49
Un caccia F-16 ha intercettato un aereo che stava volando in un’area riservata durante la manifestazione del presidente Trump a Bullhead City in Arizona
I funzionari del comando della difesa aerospaziale nordamericana affermano che l’aereo è stato intercettato intorno alle 14:00, dopo che i funzionari hanno notato che era entrato nell’area di restrizione temporanea del volo che circonda Bullhead City. Nel video, durante il comizio si sente e si vede il caccia nel cielo lanciare quello che si chiama, in gergo tecnico dei flare. I flare sono usati anche per deviare la traiettoria di un missile. Trump sente il rumore della caccia e lo scambia per una dimostrazione celebrativa dell’aviazione. Solo dopo si saprà la reale ragione dello ‘spettacolo” della F-16.
Questa la versione ufficiale del NORAD: “Intorno alle 14:00 un velivolo NORAD F-16 ha intercettato un velivolo dell’aviazione generale che era entrato nell’area di restrizione di volo temporanea che circondava Bullhead City senza autorizzazione adeguata. L’aereo in violazione non rispondeva alle procedure di intercettazione iniziali, ma stabiliva la comunicazione radio dopo che il caccia NORAD ha dispiegato razzi di segnalazione. L’aereo è stato scortato fuori dall’area riservata senza ulteriori incidenti.”
(1/2) At approx. 1400 MDT, NORAD F-16 aircraft investigated a general aviation aircraft that was not in communication with ATC and entered the Temporary Flight Restriction area surrounding Bullhead City, AZ without proper clearance. #WeHaveTheWatch
— North American Aerospace Defense Command (@NORADCommand) October 28, 2020
28/10/2020 Ore 22:25
Il NORAD ha inviato un F-16 per intercettare un aereo sconosciuto che volava vicino al comizio di Trump in Arizona: Tentativo di attentato?
28/10/2020 Ore 18:40
Molti uomini latini sostengono il presidente Trump in questa elezione:
28/10/2020 Ore 06:21
Ne avevamo già accennato in precedenza; ci sono problemi per Biden in Nevada. Ora lo conferma anche il Nevada Independent: “L’ultima analisi dimostra che i Democratici stanno perdendo punti nei loro distretti chiave“. Il Nevada rimane nella casella di Biden, ma potrebbe spostarsi in quella di Trump nelle prossime ore, attendiamo ulteriori conferme:
https://thenevadaindependent.com/article/the-early-voting-blog-3
28/10/2020 Ore 06:21
Biden arriva in Georgia nel luogo del suo comizio e viene accolto dai sostenitori di…Trump
28/10/2020 Ore 06:15
Trump ora ha scavalcato, nella media dei sondaggi, Biden in Florida. Come avevamo previsto già qualche giorno fa, la nostra metodologia ci aveva spinto a spostare la Florida nella casella di Trump, questi dati confermano quello che già noi sapevamo.
28/10/2020 Ore 06:03
Record storico dei votanti per posta nel Mississippi:
169 mila schede richieste
146 mila schede restituite
28/10/2020 Ore 06:00
Vantaggio dei repubblicani delle schede spedite per posta e in persona; 42% contro il 36% dei Democratici. Se il Wisconsin rimane nella casella di Trump la strada per la vittoria rimane ottenibile da parte del Donald:
28/10/2020 Ore 05:25
In ogni singola elezione ci dicono che i giovani americani sono finalmente molto interessati alla politica e che hanno intenzione di votare. Ogni singola elezione i mass media e gli analisti politici ci dicono che questa volta è la volta buona, ogni singola elezione. Ma se guardiamo ai dati dal 1986, che siano le presidenziali o le elezioni medio termine, l’impegno dei giovani rimane basso. Che quest’anno sia la volta buona?
28/10/2020 Ore 05:25
Joe Biden sale sul podio per un comizio a Warm Springs, Georgia, ogni commento e superfluo…
Ma sì facciamolo un paragone:
28/10/2020 Ore 05:11
Con 69,4 milioni di voti espressi fino ad ora e con 6 giorni dalle elezioni, l’America ha già superato il 50% di tutti i voti espressi nel 2016. Sono numeri da record.
28/10/2020 Ore 05:09
Ultime dalla Florida: 6.858.326 voti espressi (posta + di persona)
Democratici: 2.820.778 (41,1%)
Repubblicani: 2.572.910 (37,5%)
Indipendenti: 1.464.638 (21,4%)
Il vantaggio dei Democratici diminuisce a 247.868 e dovrebbe scomparire nel giorno delle elezioni.
Oggi sono state elaborate in totale 415.861 schede.
28/10/2020 Ore 05:04
Comizio “ drive-in” ad Atlanta di Biden con i rapper Common e Offset come invitati di eccellenza. Questo è il più grande comizio che si sia visto fino ad ora di Biden da quando ha iniziato a tenere questi eventi “drive-in.” L’unico problema è che il rapper Common è attualmente accusato di violenza sessuale da una collega che sostiene di aver cercato di costringerla a fare sesso orale. Immaginatevi Trump avere sul palco una artista accusato di violenza sessuale come rappresentante del suo movimento politico…
28/10/2020 Ore 04:33
Qualche giorno fa ho postato delle foto di una manifestazione pro Trump della comunità` Amish. Incuriosito sono andato a procurarmi un po di numeri per capire se il voto Amish potrebbe influenzare il risultato delle votazioni soprattutto negli stati Battleground: Gli elettori Amish potrebbero influenzare il voto finale solo se le votazioni, in certi stati, sono decise su filo del rasoio. 350.665 Popolazione totale degli Amish.
Nel battleground states la popolazione Amish e subdivisa in questa maniera:
- 81.500 in Pennsylvania
- 78.280 in Ohio
- 22.235 in Wisconsin
- 16.525 in Michigan
28/10/2020 Ore 04:22
Interstatale 27 da Seaford a Montauk, nello stato di New York. C’erano 9.604 auto nel corteo pro Trump più molti sostenitori su strade secondarie e su ogni cavalcavia della interstatale:
28/10/2020 Ore 04:22
La campagna presidenziale di Biden, in questa ‘ultima settimana, prima delle elezioni, aveva deciso di nascondere Joe nella cantina di casa poi ha cambiato idea e lo fa uscire allo scoperto. Cosa è successo? Sarà che i sondaggi non sono poi così favorevoli come vogliono farci credere? Le visite in Florida e negli stati del Rust Belt sono un segno che Biden sta avendo problemi grossi in quegli stati. Poi ci sono anche l’Arizona e il Nevada. Mentre la visita in Arizona e logica poiché si tratta di uno stato in bilico, cioè` può andare a qualsiasi dei due candidati, la visita in Nevada invece dimostra che la macchina organizzativa di Biden ha paura di perdere il vantaggio nel “silver state” :
28/10/2020 Ore 03:15
Buone notizie per Trump in Nevada; i Repubblicani hanno avuto fino ad ora un rendimento di tutto rispetto. Ad oggi, hanno votato 744,203 degli aventi al diritto, che sarebbe l’equivalente del 61,1% del totale dei voti nelle elezioni del 2016. I democratici rimangono favoriti con 47,3% delle schede elaborate mentre i Repubblicani sono al 44,3 %. I democratici pero` sono indietro di molti punti rispetto alla loro prestazione, nello stesso periodo, alle elezioni del 2016, quando erano al 51,2%. Biden rimane in controllo del Nevada ma mostra segni di affaticamento.
28/10/2020 Ore 02:49
Joe Biden, durante l’udienza al senato nel 1991 per la conferma del glorioso giudice Clarence Thomas, fece di tutto per calunniare e distruggere la carriera e la reputazione di questo mite, nobile e onesto uomo.
John Roberts e il giudice capo della Corte Suprema, ma in realtà Thomas, dopo 29 anni di servizio, con l’avvento della Berrett, prende ora di fatto saldamente il controllo della maggioranza della Corte Suprema. Le elezioni del 2020 saranno molto probabilmente decise dalla Corte Suprema…Come si dice; ciò che fai trovi?
Biden ti manda i saluti Thomas:
28/10/2020 Ore 02:24
Perché la JP Morgan si fa questa domanda quando tutti i sondaggi ci dicono che Trump perde?
28/10/2020 Ore 02:11
Lo stato del Texas pianifica di schierare fino a 1.000 truppe della Guardia nazionale in previsione di disordini post-elettorali, se il buongiorno si vede dal mattino…
28/10/2020 Ore 02:02
A una settimana dalle elezioni, secondo molti (quasi tutti) sondaggi, Trump e morto che cammina…
27/10/2020 Ore 17:10
Migliaia di sostenitori di Donald Trump in attesa del suo arrivo per un comizio a Lansing, Michigan. Il Michigan e un importante stato battleground. Video registrato qualche minuto fa:
27/10/2020 Ore 15:27
Grafico interessante; alla domanda quali sono le possibilità che Trump venga rieletto?
Gli aggregatori di sondaggi contro la piazza scommesse. Anche se tutti danno la vittoria di Trump a meno del 50% vale la pena notare che i scommettitori sono più ottimistici degli aggregatori di sondaggi:
3% per il Lean Tossup
13% per FiveThirtyEight
Piazza scommesse: circa il 35%
27/10/2020 Ore 15:07
Il “Boston Herald” il giornale di Boston ha, questa mattina, annunciato il suo sostegno a Trump. Considerato che Boston è una roccaforte democratica e che quattro anni fa nessun quotidiano o testata giornalistica aveva annunciato il sostegno a Trump, questa decisione dell’Herald e` stupefacente.
https://www.bostonherald.com/2020/10/27/the-herald-endorses-president-trump/
27/10/2020 Ore 07:24
Benvenuti in Pennsylvania; il cowboy solitario di Trump:
27/10/2020 Ore 07:16
Proprio mentre stavamo per spostare la Nord Carolina nella casella di Biden, buone notizie arrivano per Trump; gli ultimi dati mostrano Trump in miglioramento nelle ultime ore su Biden. Comunque sia, Trump in North Carolina, sta mostrando ancora una debolezza preoccupante. Per il momento la Nord Carolina rimane nella casella elettorale di Trump, con riserva…
Voto anticipato della Carolina del Nord:
Democratici 49,7% (+5,7)
Repubblicani 44%
Voto anticipato nel 2016, per fare un confronto:
Democratici 54,2% (+12,5)
Repubblicani 41,7%
27/10/2020 Ore 05:22
Interessante grafico che mostra un sondaggio in cui se i Democratici, i Repubblicani e gli indipendenti fossero divisi in più partiti, stile Europa, che fetta di percentuale dell’elettorato queste entità attirerebbero: Nazionalisti 16% – Conservatori 25% – Acela (centristi) 11% – Labor (liberali) 26% – Partito Verde 11%
27/10/2020 Ore 05:00
Mentre le presidenziali del 2020 si avviano all’epilogo, il democratico Joe Biden è in testa secondo molti sondaggi. Però se confrontiamo la media sondaggi di approvazione del presidente Trump con quella di Obama, nello stesso giorno, 26 ottobre, la media di Trump è del 52%. mentre quella di Obama era del 48% nel 2012.
27/10/2020 Ore 04:48
Il capo indiano della tribù del “Crow Indian Tribe” sostiene Trump: “Perché cambiare il cavallo nel mezzo della corsa?“
27/10/2020 Ore 04:36
Il vantaggio dei Democratici in Florida e ora di +302, 811 schede. Solo oggi i Repubblicani hanno recuprato piu` 52 mila schede dal vantaggio Democratico! Secondo i calcoli che vi abbiamo spiegato nei nostri post precedenti, di questo passo, i Democratici arriveranno al 3 di Novembre con meno di 200 mila voti di vantaggio. Questo significa che Trump vince la Florida comodamente.
27/10/2020 Ore 04:20
In Texas gli elettori hanno espresso fino ad ora il 77,9% del totale dei voti contati, in tutto lo stato, paragonato alle elezioni presidenziali del 2016.
Repubblicani 51,9% (+13,1)
Democratici 38,8%
Il Texas dovrebbe rimanere fermamente nella casella di Trump
27/10/2020 Ore 04:05
Durante il comizio di Jill Biden (moglie di Joe) si stacca il cartello, segno brutto o buono? Lo sapremo la prossima settimana, forse…
27/10/2020 Ore 02:25
AMY CONEY BARRETT E LA NUOVA GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA!
Nel giorno del compleanno di Hillary Clinton la maggioranza Repubblicana al Senato ha votato la conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti, dando di fatto ai conservatori una maggioranza di 6-3, anche se John Roberts non può essere considerato un vero conservatore.
“Amo la costituzione e la repubblica su cui si poggia” ha detto la Barrett. Un grande giorno per i patrioti americani e la costituzione. Una battaglia vinta nella guerra per il controllo dell’anima di questa Nazione. La lotta continua…
Il giuramento della Barrett è stato amministrato del Giudice Clarence Thomas che dopo la morte di Antonin Scalia era diventato l’unico vero costituzionalista della corte suprema. Da oggi la sua battaglia sarà un po’ meno solitaria.
Quasi mi dimenticavo: Buon Compleanno Hillary!:
27/10/2020 Ore 02:05
Secondo Gallup il 51% degli americani sostiene la conferma di Amy Coney Barrett alla corte Suprema. Il sostegno è al 52% tra gli elettori indipendenti.
https://news.gallup.com/poll/322232/amy-coney-barrett-seated-supreme-court.aspx
27/10/2020 Ore 02:01
Mappa degli elettori nel 2020 con laurea, per distretto congressuale. Più blu è la mappa più marcata è la presenza di laureati votanti. Le grandi aree urbane come San Francisco, Los Angeles, Chicago, New York e altre, sono le più blu. Ciò significa che i laureati votano per la maggior parte partito democratico:
27/10/2020 Ore 01:49
Interessante grafico di come è suddivisa la preferenza politica della comunità asiatica secondo i sondaggi:
27/10/2020 Ore 01:40
Il rosso della mappa rappresenta il numero di casi di Coronavirus, più rossa è la mappa più concentrata è la diffusione del Virus. Dalla mappa è evidente che il rosso più profondo e concentrato nella zone del Wisconsin e in generale la diffusione è più evidente negli stati del Rust Belt, i cosiddetti stati battleground. Questa situazione potrebbe avere un impatto negativo e avverso nel giorno delle elezioni per Trump.
26/10/2020 Ore 18:55
“Mentre i venti dell’inverno si abbattono su questa grande terra, il nostro stesso futuro è in bilico. E poiché siamo una famiglia forgiata nel conflitto, conosciamo bene il grande costo della libertà. Quindi, lascia che la pace regni! Ma se preservare la pace significa fare la guerra, così sia.“ Postato ieri dai patrioti del Wyoming.
Il dopo elezioni determinerà i tempi e i modi della prossima guerra civile in America…
26/10/2020 Ore 18:04
Aggiornamento Nord Carolina (Voto di persona + Voto per posta): Democratici in vantaggio di + 354.410 schede
Nel 2016 i Democratici arrivarono al giorno delle elezioni con più di 310.000 schede di vantaggio rispetto a Repubblicani. Nel giorno della elezione Trump finì per vincere la Nord Carolina con 3,8 punti di percentuale. Se i democratici continuano di questo passo, aumentando il vantaggio, allora azzereranno quello dei Repubblicani nel giorno delle elezioni.
Per Trump comincia a mettersi male in Nord Carolina, se continua questo trend ci vedremo costretti a spostare la North Carolina nella casella di Bidem. La perdita di questo stato sarebbe devastante per Trump.
26/10/2020 Ore 08:30
Nelle presidenziali del 2016 i repubblicani hanno vinto sui Democratici nelle aree rurali 56,2% contro il 34,6%. Una differenza di + 21,6% a favore dei Repubblicani.
Nell’attuale votazione anticipata del 2020, i repubblicani superano i democratici nelle aree rurali del 28,3% (58,8% contro il 30,5%).
Il vantaggio per Repubblicani nelle zone rurali e importante per compensare il voto dei democratici nelle zone urbane.
26/10/2020 Ore 08:09
Joe Biden è molto preoccupato per il paese che rischia di affrontare “altri 4 anni di George …George (Bush?)…” Nel video si vede dalle labbra di Jill Biden sussurrare il nome di Trump al marito che ha perso il filo del pensiero.
26/10/2020 Ore 08:03
Rumble è un’alternativa a YouTube che sta crescendo in popolarita`, una nuova alternativa nell’era della censura di YouTube.
https://reclaimthenet.org/rumble-is-a-youtube-alternative-thats-growing-in-popularity/
26/10/2020 Ore 08:00
Aggiornamento: La Florida rimane nella casella di Trump: I Democratici mantengono un vantaggio sui repubblicani (Voti Per Posta + Voti in Persona) uguale a 354,732; era 363,849 alle 8 di Domenica mattina. Se il trend continua si prevede che il vantaggio sarà inferiore a 200mila il giorno delle elezioni del 3 Novembre, ciò significa che Trump vincerà la Florida. 200mila voti sono ben al di sotto del numero necessario ai democratici per compensare il voto repubblicano in persona il giorno delle votazioni.
26/10/2020 Ore 07:22
Sotto trovate il sondaggio pubblicato dall’ “The Economist”; non dico che Trump vince ma questi numeri sono da barzelletta:
Possibilità di vincere il Collegio Elettorale:
Biden 93%
Trump 7%
Possibilità di vincere i voti popolari:
Biden 99%
Trump 1%
Collegio elettorale stimato:
BIDEN 345
TRUMP 193
I sondaggi non sono gli unici parametri da usare nella metodologia di previsione del voto, ma anche se vogliamo usare, solo ed esclusivamente, i sondaggi, l’Economist e un esempio orribile da seguire. Ho postato questo sondaggio solo per mostrare un esempio di un sondaggio fatto senza una traccia di obiettività e di scientificità. Meno male che ho smesso di sottoscrivere a questa rivista pattumiera molti anni fa. D’altronde sono gli stessi geni (anche se non gli unici) che quattro anni fa avevano previsto una travolgente vittoria di Clinton.
A proposito della Clinton: Ogni giorno siamo riconoscenti agli dei che questa entita` non e diventata presidente
26/10/2020 Ore 07:10
La campagna elettorale di Joe Biden ha annunciato che Biden non ha eventi pubblici in programma per i prossimi 9 giorni, cioè fino al giorno delle elezioni.
26/10/2020 Ore 07:00
Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2020, 14:37:01 ora del Pacifico:
A livello nazionale, gli elettori hanno espresso il 39,7% del totale dei voti conteggiati nelle elezioni generali del 2016.
Fino ad ora almeno 54.311.081 elettori hanno votato nelle elezioni presidenziali del 2020.
https://targetearly.targetsmart.com/?view_type=National&demo=Modeled%20Party&demo_val=All
26/10/2020 Ore 06:39
“Dobbiamo essere onesti, le donazioni si sono arenate dopo dopo il dibattito televisivo…”
Sotto la email spedita dalla campagna elettorale di Joe Biden agli iscritti del partito democratico nel sollecitare donazioni dopo che le stesse hanno rallentato a sequito del dibattito televisivo.
26/10/2020 Ore 06:30
Qualche notizia comincia a trapelare dal Nevada e sono dati positivi per Trump: sotto la tabella dei votanti per partito, nello stesso periodo, nelle ultime 3 elezioni; Democratici, Repubblicani e Indipendenti. I repubblicani sono indietro di qualche punto di percentuale, ma molto meno rispetto a quattro anni, cioè rispetto alle elezioni del 2016.
26/10/2020 Ore 06:20
Secondo un sondaggio della CBS pubblicato oggi, il 12% dei repubblicani che hanno già votato, avrebbe dato la preferenza a Biden. Non siamo sicuri se sia un sondaggio accurato; 12% e una cifra molto alta. Sarei propenso a credere che sia piu intorno al 6/8% visto che l’indice di approvazione per Trump tra i votati repubblicani e intorno al 94%. Se 12% fosse una cifra reale allora sarebbe un grosso guaio per Trump, il 12% vuol dire sconfitta certa per il Donald.
26/10/2020 Ore 03:22
E` soprannominato il fenomeno “Bigret”: Cioe Biden+Regret (Rimpianto)
In altre parole il grafico mostra il google trend degli ultimi giorni dove si mostra che la ricerca “Posso cambiare il mio voto?” e “Hunter/Biden/Cina” hanno avuto un picco dopo il dibattito televisivo.
26/10/2020 Ore 03:11
26/10/2020 Ore 03:05
Per chi intende…
25/10/2020 Ore 20:45
Aggiornamento Nord Carolina:
Democratci: 1.255.960 (40,51%)
Repubblicani: 929.324 (29,98%)
I repubblicani sono indietro di 326.000 schede totali.
Però la situazione non è così rosea per Biden come sembra: La percentuale dell’elettorato Afro-Americano che ha finora votato è del 20,5%. Il voto afro-americano rimane, soprattutto nelle Caroline, importantissimo per Biden. In paragone Obama ha vinto il Nord Carolina, nel 2008, di un 1 punto di percentuale; i neri costituiscono il 23% dell’intero elettorato della Nord Carolina. I Democratici hanno bisogno di un’affluenza alle urne della comunità nera al 22,5% o superiore per vincere la presidenza e la corsa al senato in quello stato. I neri, come ho detto prima, che hanno finora votato costituiscono il 20,5% dell’elettorato nel voto anticipato. Se rimane sotto il 21% le speranze per Joe Biden di vincere la Nord Carolina sarebbero ridotte notevolmente.
25/10/2020 Ore 19:15
“Dobbiamo trattare le informazioni che vengono pubblicate sul laptop di Hunter Biden come se fossero un’operazione di intelligence straniera, anche se probabilmente non lo sono.” Una frase piccola, ma molto rivelatrice del Washington Post
I mass media, al di fuori dei pochi temerari, sono sull’attenti per impedire ai loro giornalisti di menzione qualsiasi notizia sulla scandolo Hunter Biden. Per coprire le spalle ai Biden si sono lanciati in una nuova “vecchia” teoria del complottismo: si tratta di “disinformazione russa.” Inutile ricordare che le foto e le oltre 50,000 email provengono dal computer di Biden che l’ho ha dimenticato dal tecnico dove l’aveva lasciato per aggiustarlo. I russi non centrono niente, d’altronde stiamo parlando del Washington Post:
25/10/2020 Ore 17:10
Ad oggi, oltre 60 milioni di persone hanno già votato alle elezioni presidenziali. Per fare un confronto, questo equivale a circa il 47% del totale dei voti del 2016 e quell’anno solo il 41% ha votato prima del giorno delle elezioni. Questa volta le proiezioni sono di circa 150 milioni di votanti, quindi siamo al 40% circa di questa cifra. Mancono 9 giorni dalla fine delle elezioni e con il voto di persona anticipato iniziato oggi ein fase di svolgimento anche in California.
25/10/2020 Ore 06:40
13 importanti rabbini della comunità ortodossa appoggiano il presidente Trump firmando una lettera di sostegno:
25/10/2020 Ore 03:30
Con il rosario e la bibbia al Comizio di Trump:
24/10/2020 Ore 23:45
Sostenitori a confronto che si fanno i dispetti, il pazzo 2020 è anche questo:
Un gruppo di donne usa un altoparlante per “molestare” un gruppetto d sostenitori di Trump:
Un gruppo di gays, sostenitori di Trump, “osa” manifestare per le strade di Los Angeles nel quartiere omosessuale, attirando l’ira di qualche pedone:
24/10/2020 Ore 19:25
Una parata di sostenitori di Trump si è presentata al “comizio” di Biden in Pennsylvania e ha continuato a suonare il clacson fino a quando Biden non ha perso la pazienza e si è rivolto ai disturbatori di Trump apostrofandoli come “chumps” idioti.
WATCH: Joe Biden insults Pennsylvanians who don't support him, calls them "chumps" pic.twitter.com/QvHgk7nppH
— Trump War Room – Text TRUMP to 88022 (@TrumpWarRoom) October 24, 2020
24/10/2020 Ore 19:04
Trump ha votato oggi in West Palm Beach, Florida, prima di iniziare il suo tour de force con molti comizia già programmati.
Reporter: "Mr. President who did you vote for today?"
President @realDonaldTrump: "I voted for a guy named TRUMP!"#Vote pic.twitter.com/RSSBo5vD2L
— Team Trump (Text VOTE to 88022) (@TeamTrump) October 24, 2020
24/10/2020 Ore 18:53
Dieci giorni alle elezioni e i volontari della campagna di Trump stanno bussando ad ogni porta in Ohio, niente è lasciato al caso. “Una battaglia immane contro il mostro democratico, ma non ci sono alternative…Porta per porta, strada per strada, citta` per citta`…” dice Talessia (nella foto)
24/10/2020 Ore 18:41
Votazione anticipata in Nord Carolina:
Democratci = 1.206.995 (40,82%)
Republicani = 879.222 Rs (29,74%)
Indipendenti = 858,117 (29.0%)
Vantaggio totale dei democratici e di circa 327 mila voti.
Dall’inizio delle votazioni anticipate in Nord Carolina, i Repubblicani, per il terzo giorno consecutivo, hanno superato i Democratici di circa 13.000 voti.
Il totale di ieri e stato 94,885 per I repubblicani contro gli 81,767 dei democratici.
Questi numeri sono problematici ma non orribili per i Repubblicani poiché, nel 2016, in Nord Carolina, i Repubblicani sono arrivati al giorno delle elezioni indietro nel conteggio del voto anticipato di circa 310 mila voti, ma nonostante ciò Trump ha vinto lo stato della Nord Carolina di circa 3,8 punti di percentuale.
Attualmente i Repubblicani sono in ritardo nelle votazioni anticipate di circa 327 mila, con altri 10 giorni di voto anticipato prima di arrivare al fatidico 3 di Novembre. Se il trend degli ultimi 3 Giorni continua i Repubblicani potrebbero comodamente chiudere il gap con i democratici di qualche altro migliaio di voti arrivando al giorno delle elezioni, indietro ai democratici, ma con un divario facile da colmare come fu 4 anni fa.
Il Nord Carolina per il momento rimane nella casella di Trump, seguiamo attentamente gli sviluppi in questo importante stato e ci troviamo pronti a cambiare la mappa elettorale a favore di Biden se sarà necessario.
24/10/2020 Ore 06:36
Voci Nere per Trump hanno tenuto una serie di incontri per coordinare la campagna presidenziale di Trump nelle comunità afro-americane:
Alveda Celeste King, la nipote di Martin Luther King Jr. era tra i presenti, una delle voci più energetiche del crescente movimento repubblicano nero:
https://en.wikipedia.org/wiki/Alveda_King
24/10/2020 Ore 05:55
Leslie Rossi, nel cuore della Pennsylvania occidentale, ha trasformato la sua casa in un luogo di pellegrinaggio per i sostenitori di Trump. La gente si iscrive al partito repubblicano e la maggior parte sono persone che non hanno mai votato prima, oppure erano iscritte al partito democratico. Il cuore pulsante dell’america contadina, rurale in contrasto con l’america urbana. E qui che Trump avra` la possibilita di vincere la Pennsylvania.
Leslie Rossi in Western Pennsylvania transformed her home into a pilgrimage site for Trump Supporters #TrumpNation #2020TrumpLandslide #TrumpPence2020 pic.twitter.com/AS3AaZEKjp
— DeplorableArmyBrat (@yogagenie) October 24, 2020
24/10/2020 Ore 05:38
La corsa in Arizona si riscalda: I sondaggi e la nostra metodologia mostrano, nelle ultime 24 ore, dopo il dibattito televisivo, un deciso spostamento delle preferenze verso Trump e i Repubblicani. Se la situazione non cambia nelle prossime ore l’Arizona potrebbe passare nella casella di Trump. C’è` dell’altro; il National File ha ottenuto una serie di foto dall annuario scolastico del 1986 di Mark Kelly, candidato al Senato Democratico in Arizona, che lo mostrano vestito da dittatore nazista; Adolf Hitler, per una festa di Halloween, mentre frequentava l’Accademia della Marina Mercantile.https://nationalfile.com/exclusive-democrat-senate-candidate-mark-kellys-yearbook-shows-him-dressed-as-hitler/
Come risultato delle foto ora la repubblicana McSally (R-inc) 50% (+3) e favorita sul Mark Kelly (D) 47%. https://overland.amgreatness.com/app/uploads/2020/10/Toplines-ArizonaStatewide-CFAG-Oct2020.pdf
L’Arizona e diventato uno stato importantissimo sia per le presidenziali che per la corsa al senato.
24/10/2020 Ore 02:06
Vittime soldati statunitensi nella guerra in Afghanistan:
Bush: 630
Obama: 1758
Trump: 63
24/10/2020 Ore 01:50
PROSSIMI COMIZI DI TRUMP:
Sabato – Lumberton, North Carolina
Sabato – Circleville, Ohio
Sabato – Waukesha, Wisconsin
Domenica – Manchester, New Hampshire
Lunedi – Lititz, Pennsylvania
Lunedi – Martinsburg, Pennsylvania
Martedi – Lansing, Michigan
Martedi – West Salem, Wisconsin
Martedi – Omaha, Nebraska
Nel frattempo Joe rimane nascosto nella cantina…
24/10/2020 Ore 01:04
Gli Ispanici, in questa tornata elettorale, dovrebbero votare per Trump intorno al 40%. Se ciò fosse vero; Trump diventerebbe il repubblicano con i voti più alti mai registrati fra la popolazione latina.
24/10/2020 Ore 00:53
1,104,159 di persone in totale, tra voto in persona e voto per posta, hanno già espresso la loro preferenza in Wisconsin. Gli elettori repubblicani hanno votato il 4% in più dei Democratici. Il Wisconsin rimane per il momento nella casella di Trump.
24/10/2020 Ore 00:47
Sorprendenti numeri in Ohio: 1,792,440 in totale, tra voto in persona e voto per posta, hanno già espresso la loro preferenza. Gli elettori repubblicani sono quasi il 10% in più dei Democratici. Una marea Rossa si alza all’orizzonte in Ohio…
23/10/2020 Ore 23:41
Weekend con il Morto (Biden…)
23/10/2020 Ore 23:35
Gli ascolti del dibattito presidenziale della scorsa notte sono diminuiti dell’11% paragonati al primo confronto. Si calcola che 55 milioni di spettatori si sono sintonizzati ad ascoltare il dibattito tra Joe Biden e Donald Trump.
23/10/2020 Ore 20:15
Le elezioni presidenziali non riguardano solo Trump e Biden, quindi la presidenza; non dobbiamo dimenticare delle importanti elezioni alla Camera e la Senato.
Il Senato degli Stati Uniti è attualmente composto da 53 repubblicani e 47 democratici (inclusi due indipendenti). Trentacinque dei cento seggi del Senato sono in gioco. 23 dei 35 seggi senatoriali in gioco sono occupati dai Repubblicani. I democratici dovranno guadagnare solo 3 o 4 seggi per riacquistare il controllo del senato. I Repubblicani potrebbero perdere non solo la presidenza ma anche il controllo del senato.
Questi sono i posti al senato a rischio per i Repubblicani:
ARIZONA: La senatrice repubblicana Martha Mc Sally è indietro nei sondaggi rispetto al democratico Mark Kelly (ex Astronauta).
COLORADO: Il senatore repubblicano Cory Gardner è indietro nei sondaggi sullo sfidante democratico John Hickenlooper (ex governatore).
IOWA: La democratica Theresa Greenfield è in vantaggio sul senatore repubblicano Joni Ernst di diversi punti percentuali.
CAROLINA DEL NORD: lo sfidante democratico Cal Cunningham è in vantaggio di diversi punti sul senatore Repubblicano Thom Tillis. Ultimamente però Cal Cunningham sta perdendo colpi per essere stato coinvolto in uno scandalo sessuale.
Questi sono invece i posti vulnerabili al senato per i Democratici:
ALABAMA: Il senatore democratico Doug Jones è considerato il democratico più vulnerabile al Senato, ha vinto le elezioni per il seggio dopo che il repubblicano Jeff Sessions aveva lasciato vuota la sedia per diventare procuratore generale di Trump nel 2017. Lo sfidante Repubblicano è un ex allenatore di Football della Auburn University, Tommy Tuberville.
MICHIGAN: Il senatore democratico Gary Peters ha un piccolo vantaggio sullo sfidante repubblicano John James in uno stato che rappresenta un importante campo di battaglia per la rielezione di Trump.
MINNESOTA: La corsa per il Senato in Minnesota si è notevolmente equilibrata con la senatrice democratica in carica; Tina Smith ha perso quasi tutto il suo vantaggio che aveva sullo sfidante repubblicano Jason Lewis.
23/10/2020 Ore 07:44
ATTENZIONE CAMBIA LA MAPPA ELETTORALE: LA FLORIDA RITORNA NELLA CASELLA DI TRUMP: JOE BIDEN 279 DONALD TRUMP 259
Il vantaggio dei democratici in Florida si e` ridotto da quando e iniziato il voto in persona. I dati pubblicati oggi sono i seguenti: I repubblicani sono in vantaggio nel voto in persona di +137,686 schede rispetto ai democratici. In democratici sono in vantaggio sui repubblicani di +428,286 schede in totale. Il vantaggio dei Democratici e dovuto al voto per posta.
I democratici devono arrivare al giorno delle elezioni con circa + 650,000-700,000 voti per compensare i voti dei Repubblicani, questo perché il numero dei repubblicani che vota di persona, il giorno delle elezioni e molto più alta di quello democratico. In Florida i democratici preferiscono il voto per posta, i Repubblicani quello in persona. Il numero di 650,00 viene stabilito basandosi sui dati storici.
Ci sono diversi parametri da calcolare nella metodologia di previsione del voto: Come menzionato precedentemente; la forza dei democratici sono i voti per posta mentre quella dei Repubblicani sono i voti in persona, cioè presentandosi fisicamente ai seggi. Tradizionalmente in Florida i Democratici arrivano al giorno delle elezioni con un vantaggio consistente. Il bersaglio da colpire per mettersi al sicuro dal voto in persona deve essere appunto di circa 650,000-700,000 schede. Se l’attuale trend continua, abbiamo calcolato che i democratici arriveranno al voto del 3 Novembre con un vantaggio di circa 400,000 voti. Questo numero non e sufficiente per compensare il voto in persona. Di questo passo Trump dovrebbe vincere la Florida di circa 2-3 punti di percentuale. Storicamente parlando sia nel 2016 (Presidenziali) che nel 2018 (medio termine), i democratici hanno perso le lezioni pur arrivando alla vigilia del voto in persona con oltre mezzo milione di schede in più.
Detto cio`, alla ritrovata forza di Trump in Florida, il presidente mostra debolezza in North Carolina e ora anche in Wisconsin. Se il trend in questi due stati continua saremo obbligati a spostare questi stati nella casella di Biden. Aspettiamo sviluppi nelle prossime ore.
Alla debolezza in North Carolina e Wisconsin si aggiunge la continua debolezza di Trump in Arizona. Senza questi 3 stati Trump deve vincere in Michigan e deve vincere almeno il Minnesota e il Nevada. In Nevada e in Minnesota Trump appare sorprendentemente forte ma non abbastanza da spostare per ora questi stati nella sua direzione. Rimane quindi la Pennsylvania: Questo stato, col passare del tempo, sta assumendo il ruolo di arbitro, dove si giocheranno le sorti delle elezioni, lo stato “battleground” per eccellenza. Senza la Pennsylvania Trump non vincerà, questo e` un dato di fatto. I dati della Pennsylvania sono di difficile interpretazione, diventa impossibile fare previsioni.
Ha proposito di Pennsylvania; il dibattito tenutosi stanotte potrebbe favorire Trump. Biden ha detto, in diretta televisiva durante il dibattito, che se vince eliminerà i sussidi per l’industria energetica distruggendo di fatto l’economia di quei stati che dipendono la loro vitalità economica dall’industria energetica, come appunto la Pennsylvania.
23/10/2020 Ore 02:45
Trump arriva al dibattitto:
23/10/2020 Ore 02:37
Sta per iniziare il secondo e ultimo dibattito fra Trump e Biden, qui la diretta:
22/10/2020 Ore 16:45
La trascrizione dei documenti della deposizione di Ghislaine Maxwell. Non ho letto tutte le pagine, ma i nomi sono stati oscurati, impossibile capire di chi si tratta, siamo entrati in una vicolo cieco…
https://free.law/pdf/gov.uscourts.nysd.447706.1137.13_4.pdf
22/10/2020 Ore 16:28
La commissione giudiziaria approva la nomina del nuovo giudice della Corte Suprema Barrett. Ora la palla passa al Senato per il voto finale. L’arrivo della Barrett alla Corte Suprema avviene in un momento cruciale visto che le contestate presidenziali del 2020 si avvicinano a grandi falcate.
22/10/2020 Ore 07:52
“Dal mio cuore”: Bolsonaro sostiene la rielezione di Trump. L’unico capo di stato di un paese sudamericano fino ad ora disposto a sostenere Trump.
https://www.washingtonexaminer.com/news/from-the-heart-bolsonaro-endorses-trumps-reelection-bid
22/10/2020 Ore 07:40
“Fauci è diventato un narcisistico, alla ricerca sempre di attenzioni senza nulla di nuovo da offrire”
“La fine del 2020 non può che arrivare presto, ma purtroppo non ci sono promesse che il nuovo anno ci libererà del dottor Anthony Fauci.
Se l’attuale traiettoria del Coronavirus tiene, vedremo la sua faccia sugli schermi TV e sulle copertine patinate delle riviste finché ognuno di noi non sarà stato esposto al COVID-19. Siamo a 8 milioni di casi confermati. Ne mancano solo 322 milioni!
C’è stato un tempo in cui il santo Fauci, il principale esperto di malattie infettive del nostro governo, era una fonte credibile di informazioni sui rapidi sviluppi della pandemia di coronavirus. Ma quel tempo è finito circa quattro mesi fa…”
22/10/2020 Ore 05:16
Obama sta facendo campagna elettorale in Pennsylvania per conto di un desaparecido, Joe Biden. Erano circa 12 le persone presenti. Domanda che sorge spontanea: Con una dozzina di persone presenti a che serve il megafono?
22/10/2020 Ore 04:45
“Borat incastra Giuliani: ripreso mentre si tocca” titola una delle testate giornalistiche italiane, copiando il testo dei mass media americani sul presunto scandalo in cui sarebbe coinvolto l’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani. Giuliani sarebbe stato scoperto mentre si appartava, con una falsa giornalista, protagonista dell’ultimo film di Sacha Baron Cohen.
Un nutrito stuolo di giornalisti, tra i tanti quelli della CNN, NBC, Politico, Washington Post, c hanno impegnato tutta la settimana sostenendo che la storia del New York Post su Hunter Biden era “disinformazione russa”; ora invece propongono la bufala su Rudy Giuliani.
“Il video di Borat è una montatura. Mi stavo infilando la maglietta dopo aver tolto l’attrezzatura di registrazione. In nessun momento prima, durante o dopo la presunta intervista mi sono comportato impropriamente. Se Sacha Baron Cohen sostiene il contrario, è un bugiardo. Appena ho capito che si trattava di un trucco ho chiamato la polizia” -Rudy Giuliani
Il presunto video si riferirebbe ad un evento dell’otto luglio scorso durante il quale Giuliani era stato adescato da Borat con il pretesto di una intervista. In quel mentre dopo aver scoperto l’imbroglio Giuliani chiamò la polizia.
Qui l’articolo: https://pagesix.com/2020/07/08/rudy-giuliani-called-the-nypd-on-sacha-baron-cohen-over-prank-interview/
Dopo la prima sbornia, col passare delle ore, a poco a poco, tutti i giornalisti e i presunti esperti di politica, una volta scoperta la bufala, hanno cominciato a cancellare i tweet; gli articoli su questa storia hanno cominciato a sparire. Questa gente sa benissimo cosa vuol dire essere denunciati presso una corte americana per diffamazione e calunnia per poi vedersi costretti a pagare milioni di dollari per danni morali per calunnia. Consiglierei la cancellazione anche da parte dei nostri intrepidi giornalisti italiani prima che sia troppo tardi; se in dubbio chiedere ai loro modelli gi giornalismo: alla CNN, al Washington Post…
https://www.foxnews.com/media/cnn-covington-nick-sandmann-settlement
22/10/2020 Ore 03:23
Attenzione: il Computer portatile di Hunter Biden è collegato ufficialmente ad un inchiesta dell’FBI per riciclaggio di denaro!
22/10/2020 Ore 03:23
Il Dipartimento di Stato approva 1,8 miliardi di dollari di vendita di armi a Taiwan. Gli ultimi fuochi anticinesi sparati da Trump prima di abdicare per Biden, forse…
22/10/2020 Ore 03:00
Contrasto fra Trump e l’avatar di Biden; Obama, che in questo momento sta facendo campagna elettorale per conto del suo ex vice presidente in Pennsylvania…
22/10/2020 Ore 02:51
In questo momento comizio di Trump in Gastonia, North Carolina. Nel frattempo Biden è nascosto nella cantina di casa da tre giorni…
22/10/2020 Ore 02:39
La costruzione del muro al Confine col Messico è entrato in una fase critica; il lavoro va avanti in una maniera quasi frenetica per completare quante più miglia possibili, prima che Biden arrivi alla Casa Bianca. Al momento di una eventuale amministrazione Biden a Washington, il progetto del muro verrebbe bloccato istantaneamente.
Aggiornamento:
360 miglia completate
221 miglia in costruzione
157 miglia in fase di pre-costruzione
Tucson Sector continues to make incredible progress on the border wall system. The challenges @CBP faces—illegal migration, drug smuggling, ruthless gang members, violent criminals & human smugglers—can and will be mitigated by effective barriers along the Southwest border. pic.twitter.com/f1itMWt7zb
— CBP Mark Morgan (@CBPMarkMorgan) October 20, 2020
Construction on the border wall system continues in RGV Sector which consistently ranks highest in apprehensions for the Southwest border and is among the top narcotic seizing sectors in USBP.
The border wall system will be an absolute game-changer in RGV. #KeepingAmericaSafe pic.twitter.com/NlLW96mvZE
— CBP Mark Morgan (@CBPMarkMorgan) October 21, 2020
22/10/2020 Ore 02:31
Ohio:Il voto anticipato nella contea di Warren (OH) registra un numero record di elettori.
https://local12.com/news/local/early-voting-in-warren-county-sees-record-number-of-voters
Tennessee: Le aree rurali nelle zone dove le votazioni sono già in corso stanno stabilendo il record di di votanti. Ho la sensazione che le élite urbane e burocratiche non hanno idea dell’onda che li sta per travolgere…
21/10/2020 Ore 21:33
Tel Aviv: ” Donald Trump, Israele ha bisogno di te per altri quattro anni”
21/10/2020 Ore 21:30
Il senatore repubblicano Mitt Romney: “Non ho votato per il presidente Trump”
21/10/2020 Ore 19:00
“Se vinciamo in Pennsylvania, vinciamo la presidenza”. -Presidente Donald Trump
Il Presidente ha parzialmente ragione, ma senza la Florida e l’Arizona, anche con la Pennsylvania non sarà rieletto..
21/10/2020 Ore 18:08
Sono 13 i comizi fino ad ora tenuti da Trump da quando è guarito dal Coronavirus. I dati estrapolati dal Partito Repubblicano sulle persone che hanno partecipato ai comizi ci dice che oltre 167.000 erano presenti ai comizi. Di questi 167,000 partecipanti, il 25% rappresentano nuovi elettori che non hanno mai votato prima. Il 30% non si identifica come Repubblicano, sono un mix quindi fra Democratici e indipendenti.
La base degli elettori di Trump è molto più variegata di quanto i media vogliono far credere.
21/10/2020 Ore 16:40
Aggiornamento delle 14:29 data odierna in Florida:
321.007 repubblicani, 279.968 democratici e 111.675 indipendenti hanno votato di persona.
I repubblicani hanno superato i Democratici nei primi 2 giorni di votazioni in persona, ma i Democratici hanno un vantaggio totale di 486.797 voti se includiamo il voto per posta.
Totals: Dem: 1,708,632 (46.5%) Rep: 1,221,835 (33.2%)
Comunque sia dal 2016 ad oggi, il vantaggio Democratico in Florida, nel numero degli iscritti al partito, si è ridotto da 328,000 a 134,000; una diminuzione del 60%!
21/10/2020 Ore 07:03
Nuovi elettori iscritti ai partiti dalla fine delle Primarie. Stati Battleground; numeri molto buoni per i Repubblicani che potrebbero avere un impatto positivo sulle presidenziali :
Pennsylvania
Democratici + 114, 497
Repubblicani+ 215.393
Florida
Democratici + 197, 821
Repubblicani + 344,465
Carolina del Nord
Democratici + 68.817
Repubblicani + 107,908
21/10/2020 Ore 06:07
Aggiornamento Ghislaine Maxwell!
Tempistica perfetta; in molti tremano. La notizia sta mettendo ansia diversi personaggi, anche politici, e potrebbe avere un impatto sulle elezioni presidenziali: Le trascrizioni delle interviste condotte dagli avvocati con l’ex fidanzata del defunto condannato per molestie sessuali Jeffrey Epstein, devono essere rilasciate giovedì mattina.
L’ordine del giudice distrettuale degli Stati Uniti; Loretta A. Preska, consente il rilascio pubblico delle trascrizioni di due giorni di deposizioni, nel 2016, della socialite britannica Ghislaine Maxwell e dei documenti correlati, insieme alla trascrizione della deposizione di un accusatore anonimo.
21/10/2020 Ore 06:01
Anna Makanju, esperta legale e direttore “dell’integrità elettorale” per Facebook e stata consulente delle politiche dell’allora Vice presidente Joe Biden per l’Ucraina. Makanju e una pedina di Soros, piazzata dentro Facebook per manipolare il flusso dei dati e informazioni riguardo le presidenziali del 2020.
Curriculum di Makanju:
-FACEBOOK, GLOBAL POLICY MANAGER, REGOLAMENTO DEI CONTENUTI
-CONSIGLIO NAZIONALE DI SICUREZZA, DIRETTORE PER LA RUSSIA
-MISSIONE DEGLI STATI UNITI ALLE NAZIONI UNITE, SENIOR POLICY ADVISOR
-UFFICIO DEL VICEPRESIDENTE BIDEN, CONSIGLIERE SPECIALE PER LE POLITICHE PER L’EUROPA E L’EURASIA
https://www.pdsoros.org/meet-the-fellows/anna-makanju
21/10/2020 Ore 05:32
I democratici sono nei guai in Minnesota: Se paragoniamo le elezione del 2016 con quelle del 2020, nello stesso periodo, i democratici sono giù di quasi 15 punti di percentuale mentre i Repubblicani sono giù solo di un paio di punti . La percentuale fra repubblicani e democratici e ora in Minnesota quasi uguale. Sono cresciuti i voti degli indipendenti. Il Minnesota vota democratico da decenni. L’ultimo repubblicano che ha vinto in Minnesota è stato Richard Nixon nel 1972. Il Minnesota rimane nella casella di Biden, ma la debolezza dei democratici in Minnesota bilancia la debolezza di Trump in Arizona.
21/10/2020 Ore 05:13
Florida: Secondo giorno del voto in persona: dati delle (23:30) del 20/10/2020
Rep 134.574 (+38.677)
Dem 95.897
Indipendenti 45.604
Totale 276.075
Numeri cumulativo (giorno 1 + giorno 2):
Republicani 287.617 (+39.105)
Dem 248,512
Indipendenti 103.831
Totale 639.960
21/10/2020 Ore 05:00
Soldi a disposizione per la campagna presidenziale nelle casse dei due partita da spendere fino alla fine delle elezioni
$ 78.128.419 – RNC (Partito Repubblicano)
$ 63.114.763 – Trump 2020
$ 90.306.941 – Trump Victory
$ 20.082.388 – Trump MAGA
Totale $ 251.632.511
$ 98.239.920 – DNC (Partito Democratico)
$ 177.259.299 – Biden 2020
$ 139,467,259 – Vittoria di Biden
$ 13,807,124 – Biden Action Fund
Totale $ 428.773.602
Il doppio dei fondi a disposizione per Biden rispetto a Trump
21/10/2020 Ore 04:45
Medie sondaggi negli stati battleground confrontati fra Clinton nel 20 Ottobre del 2016 e Biden il 20 Ottobre 2020 contro Trump.
Pennsylvania: Biden + 3,8 (Clinton + 6,2)
Wisconsin: Biden + 6.2 (Clinton + 6.5)
Ohio: Trump + 0,2 (Trump + 0,4)
Nord Carolina: Biden + 2 (Clinton + 2.8)
Michigan: Biden + 7.3 (Clinton + 12)
Arizona: Biden + 3.1 (Clinton + 1.5)
Florida: Biden + 1 (Clinton + 4)
Georgia: Biden + 7,6 (Clinton + 6,4)
In linea generale Biden, eccetto per l’Arizona e la Georgia, sta mostrando un rendimento leggermente sottotono rispetto alla Clinton. E questo un presagio di sventura per Biden?
21/10/2020 Ore 03:07
Ultima ora:
Scandalo Hunter Biden: Rudy Giuliani dice che il computer di Hunter Biden conteneva immagini di ragazze minorenni. Il laptop di Hunter è ora stato consegnato nella mani della Polizia di Stato del Delaware.
DEVELOPING: @RudyGiuliani displays a "very, very sensitive" alleged text message from Hunter Biden, which he claims to have handed over to the Delaware state police. @gregkellyusa https://t.co/VlT7z8drtO pic.twitter.com/nzbzAb9QbF
— Newsmax (@newsmax) October 20, 2020
21/10/2020 Ore 01:15
La campaña de Trump tiene sin duda el mejor esfuerzo de contacto a latinos en la historia. ¡Excelente el nuevo anuncio! La crescente importanza del voto latino in USA…
21/10/2020 Ore 01:01
I repubblicani attualmente sono in vantaggio in Ohio. Per vincere l’Ohio deve rimane nella casella di Trump. Ogni dato che conferma la nostra mappa elettorale e` una buona novella per Trump, soprattutto perché, negli ultimi due giorni nell’Ohio Trump cominciava a mostrare segni di debolazza.
21/10/2020 Ore 00:50
Se Biden dovesse vincere si ritorna al modello neoliberale-neoconservatore. Con l’annuncio dei possibili, papabili, candidati nel Gabinetto di una eventuale amministrazione Biden, tornano in gioco figure come Obama (attraverso la Harris) e Hillary Clinton. Tra i nomi che vengono proposti ci sono anche “repubblicani” di estrazione neocon come: Meg Whitman, CEO di Qui ed ex CEO di eBay, l’ex governatore dell’Ohio John Kasich. Menzionati anche il governatore Repubblicano del Massachusetts Charlie Baker e l’ex senatore Repubblicano Jeff Flake (R-Ariz.), così come l’ex rappresentante repubblicano della Pennsylvania, Charlie Dent. Insomma con Biden- Harris si ricostituisce la cricca che ha propinato guerre e distruzione di intere nazioni negli ultimi 30 anni, con la buona pace di Bernie Sanders.
20/10/2020 Ore 17:30
Media sondaggi a confronto delle presidenziali a 14 giorni dalle elezioni:
2004: Bush +3,5
2008: Obama +7.2
2012: Romney +0.9
2016: Clinton +6,4
2020: Biden: +10.3
20/10/2020 Ore 17:02
Dato interessante: l’indice di approvazione del presidente Trump è di 2 punti superiore a quello di Obama nello stesso periodo nel 2012.
20/10/2020 Ore 05:40
I “Mai Trump”, meglio conosciuti come i “Never Trumpers”, sono un tassello importante del vantaggio di Biden. I never trumpers sono un gruppo di repubblicani che attualmente voterebbe per Biden e rappresenta il 4% di tutti gli elettori a livello nazionale. Se invece votassero per il presidente Trump, la corsa alla presidenza sarebbe in questo momento alla pari. Gente come Cindy McCain, Michael Steele, George Conway e tanti altri hanno pubblicamente affermato il loro sostegno a Joe Biden.
Con “repubblicani” del genere chi ha bisogno dei democratici?
http://politicaliq.com/2020/10/19/never-trumpers-are-key-to-bidens-lead-in-the-polls/
20/10/2020 Ore 05:20
Le cose stanno migliorando gradualmente in Nord Carolina per Trump; nelle ultime 24 ore i repubblicani hanno raggiunto i democratici, ma ci vediamo costretti a lasciare lo stato della North Carolina nella casella di Biden poiché attendiamo conferme di questi dati, se questa tendenza si conferma oppure no, lo sapremo nelle prossime 24-48 ore.
20/10/2020 Ore 04:14
Primo giorno di voto in persona in Florida; alla chiusura dei seggi sono state elaborate 436.000 schede elettorali
Totale: 2.945.510 voti espressi fino ad ora(posta + voto anticipato di persona)
Partito Democratico 1.409.347 (47,8%)
Partito Repubblicano 936.197 (31,8%)
Altri (indipendenti) 520.601 (20,4%)
Gli indipendenti saranno probabilmente quelli che decideranno le sorti delle presidenziali in Florida.
Repubblicani indietro di molto rispetto ai Democratici. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni. Florida rimane nella casella di Biden.
20/10/2020 Ore 02:01
Marcia a Washington delle minoranze afro-americane che sostengono Trump. Quest’anno si prevede intorno al 16-18% il sostegno per Trump fra la comunità afro-americana. Non sembra molto, ma considerando che Romney prese solo il 3% dei voti nel 2012 e Trump 8% nel 2016, le nuovi percentuali vicino al 20% mostrano uno spostamento consistente del voto minoritario versio Donald Trump. Questo voto potrebbe tornare utile a Trump visto che, secondo i sondaggi, Trump ha perso intorno al 15-20% di sostegno nella comunità bianca rispetto al 2016.
20/10/2020 Ore 01:50
A proposito di Pennsylvania, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso oggi una sentenza storica che potrebbe stravolgere il voto in Pennsylvania: Ripristina la scadenza originale di una corte inferiore che dava allo stato della Pennsylvania 3 giorni di tempo per contare, dopo la data del 3 novembre, le schede elettorali ricevute. Quindi c’è` la concreta possibilità che il risultato della Pennsylvania, uno stato importantissimo per l’esito finale, non arrivi la notte del 3 Novembre.
20/10/2020 Ore 01:00
La media sondaggi di Biden in Pennsylvania è scesa dal 7,3% di una settimana fa al 3,8% di oggi. Comunque sia Biden rimane favorito in Pennsylvania.
20/10/2020 Ore 00:47
Situazione non ribaltata, ma in netto miglioramento per Trump negli stati battleground. La sua media personale e in miglioramento di quasi un punto di percentuale rispetto al 2016, anche se è ancora indietro rispetto al consenso di Biden. Ma qualsiasi movimento in positivo e ossigeno necessario per Trump.
20/10/2020 Ore 00:31
Oggi e` iniziato in voto in persona nei seggi della Florida, stato importantissimo, Joe Biden e assente, asserragliato nella cantina di casa, così Kamala Harris ha preso il suo posto facendo campagna elettorale in Florida. Nel video non si sa chi stai salutando, ma va bene lo stesso..
Florida, it’s great to be back! pic.twitter.com/eRNlu6RlFz
— Kamala Harris (@KamalaHarris) October 19, 2020
19/10/2020 Ore 17:27
Aggiornamento Florida 19/10/20:
Democratici 1.227.883 (48,9%)
Repubblicani 757.694 (30,2%)
Un vantaggio di 470.189 per i Democratici
19/10/2020 Ore 07:04
Perle di saggezza dal nostro zio Joe: Indossa la mascherina. Lavati le mani. Non Votare Donald Trump.
Wear a mask. Wash your hands. Vote out Donald Trump.
— Joe Biden (@JoeBiden) October 19, 2020
19/10/2020 Ore 06:55
Esattamente quattro anni fa; possibilita di vincere:
19/10/2020 Ore 06:40
Due foto sintetizzano le difficoltà che Trump sta avendo in Arizona, uno stato importante da vincere, uno stato battleground. La media dei sondaggi nel 2016 rispetto al 2020. Si vede che Trump era davanti alla Clinton in tutti i sondaggi, mentre nel 2020 solo il Trafalgar vede Trump in vantaggio su Biden. 2016 Trump + 4,0-2020 Biden +3,9:
19/10/2020 Ore 06:18
Joe Biden e la nipote Finnegan si godono un frappè in Durham, Carolina del Nord. Si sentono le domande che i giornalisti pongono a Biden: “Che gusto hai preso?” Un giornalismo inquisitivo di alti contenuti informativi e pertinenti alle presidenziali, soprattutto in luce dello scandalo di Hunter Biden, complimenti a questi professionisti rappresentanti dei mass media…
Joe Biden and granddaughter, Finnegan, get milkshakes at Cookout in Durham, NC pic.twitter.com/o4B8ziU7H9
— Tyler Pager (@tylerpager) October 18, 2020
19/10/2020 Ore 06:00
Sono più di 27,5 milioni di persone che hanno già votato alle elezioni presidenziali del 2020:
19/10/2020 Ore 05:39
Comizi di Trump questa notte a Carson City in Nevada e Newport Beach in California. Migliaia di persone si sono assiepate ai margini della strada per salutare la carovana di Trump in California.
Carson City:
https://twitter.com/DanScavino/status/1317972831603290114?s=20
Newport Beach:
https://twitter.com/DanScavino/status/1317936275815452673?s=20
19/10/2020 Ore 05:26
Sondaggi: gli europei preferiscono, con largo margine, Biden a Trump:
State | Biden (%) | Trump (%) | Pollster |
EU | 83 | 17 | N/A |
Denmark | 93 | 7 | YouGov |
Finland | 88 | 12 | Kantar TNS |
Germany | 87 | 13 | YouGov |
Austria | 83 | 17 | Research Affairs |
Greece | 83 | 17 | ProRata |
Spain | 81 | 19 | YouGov |
Sweden | 78 | 22 | YouGov |
France | 76 | 24 | YouGov |
Italy | 74 | 26 | YouGov |
Netherlands | 69 | 31 | Kieskompas |
United Kingdom | 82 | 18 | YouGov |
https://europeelects.eu/2020/10/18/polls-europeans-favour-biden-over-trump-by-wide-margins/
18/10/2020 Ore 21:45
ATTENZIONE ALTRO AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: CAMBIA LA MAPPA ELETTORALE:
Il North Carolina passa nella casella di Biden. Totale collegio elettorale:
Biden 308-Trump 230
Ci vediamo costretti a cambiare di nuovo la mappa elettorale. I voti per posta e l’apertura dei seggi fisici nella Carolina del Nord mostrano dei numeri drammaticamente negativi per Trump che non possono essere ignorati. Quindi la North Carolina entra nella casella di Biden. Se i dati vengono confermati Trump sarà costretto a vincere in tutti e tre i più importanti “Battleground States” in gioco, cioè Florida, Arizona e Pennsylvania. Teniamo d’occhio anche la Georgia dove, anche li, i Repubblicani hanno mostrato segni di debolezza ma non siamo ancora pronti a spostare la Georgia nella casella di Biden.
18/10/2020 Ore 20:11
Media nazionale sondaggi delle presidenziali a 16 giorni dalle elezioni, paragonata alle precedenti elezioni:
2004: Bush +4
2008: Obama +5
2012: Obama +0.2
2016: Clinton +6,3
2020: Biden: +10.6
La media riflette la nostra mappa elettorale che vede Biden in testa nel conto dei seggi elettorali: Biden 293-Trump 245
18/10/2020 Ore 06:37
L’ultimo posto dove ci si aspetta di trovare sostenitori di Trump è Beverly Hills in California, ma contro ogni evidenza esistono dei temerari che sfidano la bestia democratica-liberale nella propria tana…
18/10/2020 Ore 06:20
In questa stagione schizofrenica delle presidenziali del 2020, dove tutto e il contrario di tutto pare possibile, non dovrebbe sorprendere se certi ruoli si sono invertiti.
Nel 2012 e nel 2016, i democratici avevano aperto centinaia di sedi di partito in più rispetto ai repubblicani, uffici sparsi sul territorio a sostegno della campagna presidenziale. Obama aveva 791 uffici nel 2012 rispetto ai 283 di Mitt Romney e Clinton ne aveva aperti 538 nel 2016 contro i 165 di Trump .Nel 2020, Trump ha oltre 300 uffici operanti sul campo, mentre Biden non ne ha quasi nessuno.
La completa mancanza di uffici della campagna elettorale di Biden è spiegata dalla pandemia di coronavirus e non è priva di logica. Secondo un sondaggio il 63% degli elettori è a disagio con i volontari che bussano alla porta di casa. I volontari di Biden inviano sms e chiamano gli elettori tramite telefono; nelle parole della organizzazione di Biden siamo di fronte, “all’operazione di contatto elettorale più innovativa, digitale e tecnologicamente avanzata di sempre.”
I volontari di Trump d’altra parte, stanno bussando porta per porta forte dei suoi 307 uffici in 22 stati. Il maggior numero di uffici si trovano in Wisconsin (49), Florida (44) e Pennsylvania (42),
La strategia di Trump nel 2020 sembra chiara: mantenere un’ampia rete di uffici nei tre stati che deve assolutamente vincere. Altri stati con un numero consistente di uffici sono il Minnesota (18), seguito dal Michigan (17), dal Texas (15), Iowa (14), Colorado (14) e Arizona (13).
Se questa strategia funzionerà oppure no lo sapremo solo dopo il 3 di Novembre…
Sotto, la mappa con i puntini rossi dove sono collocate le sedi della campagna di Trump:
18/10/2020 Ore 02:55
ATTENZIONE ALTRO AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: CAMBIA LA MAPPA ELETTORALE:
Wisconsin e Ohio vanno nella casella di Trump. Nuovo responso dei collegi elettorali: Biden 293-Trump 245
Notte di passione fra sondaggi e metodologie che cominciano a capovolgere la mappa elettorale:
Wisconsin e Ohio vanno nella casella di Trump. Anche in questi stati, come per il Michigan, il voto per posta presenta una sorprendente forza dei Repubblicani. La mappa elettorale del 2016 si sta lentamente ricomponendo nel 2020, con gli stati del Rust Belt che cominciano ad allinearsi in favore di Trump. Detto questo, Trump è ancora indietro e ha bisogno di non perdere nessuno degli stati che sono attualmente dalla sua parte, ma in aggiunta deve raccogliere il collegio elettorale di altri due stati fra la Pennsylvania, la Florida e l’Arizona. Qualsiasi combinazione di due di questi tre stati a favore di Trump cambierebbe la mappa elettorale in maniera decisiva, portando Trump oltre la soglia dei fatidici 270 seggi elettorali necessari alla vittoria. La Pennsylvania, l’Arizona e la Florida vanno delineandosi come gli stati “battleground” per eccellenza. Qui sarà terra di fuoco, dove verrà combattuta la battaglia per la presidenza fino all’ultimo voto.
18/10/2020 Ore 01:00
ATTENZIONE AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: CAMBIA LA MAPPA ELETTORALE:
Il Michigan passa nella casella di Trump. Totale collegio elettorale Biden: 321-Trump 217
Il ritorno delle schede elettorali per posta vede il vantaggio inaspettato dei repubblicani. Più repubblicani hanno votato per posta finora in Michigan che Democratici. Uno shock poiché i democratici per azzerare il voto di persona, preferito dai repubblicani, dovrebbe essere in vantaggio di migliaia di schede per posta.
18/10/2020 Ore 00:30
In migliaia oggi hanno partecipato a Washington DC alla marcia per le donne. Una marcia anti-Trump che di solito si tiene a Gennaio ma anticipata perché ci sono le presidenziali e in concomitanza con l’udienza per la nomina del nuovo giudice della Corte Suprema.
Thousands are now marching in DC for the #WomensMarch pic.twitter.com/btdMnFhbYo
— Shelby Talcott (@ShelbyTalcott) October 17, 2020
18/10/2020 Ore 00:21
Bruce Springsteen ha minacciato di lasciare gli Stati Uniti e andare a vivere in Australia se Trump dovesse vincere le elezioni. In risposta alle affermazioni di Springsteen, i vigili del fuoco di Miami hanno improvvisato una manifestazione pro-Trump, su barca con il sottofondo di un classico di Springsteen…Born in USA
17/10/2020 Ore 23:56
Secondo una ricerca di Rasmussen, in questo ciclo di votazioni presidenziali, gli elettori più silenziosi sono quelli non affiliati a nessuno dei due principali partiti politici. Il 21% di loro afferma che è meno propenso a far sapere agli altri come intende votare. Questo 21% degli aventi diritto al voto, potrebbe essere decisivo nel consegnare la vittoria finale a uno dei due candidati.
17/10/2020 Ore 19:00
Ci mancavano solo gli Amish per Trump in Pennsylvania! Il numero di Amish non dovrebbe influire più di tanto sul risultato in Pennsylvania, ma è interessante sapere che il sostegno di Trump include un variegato mondo di culture, razze e religioni.
17/10/2020 Ore 17:45
Comizio di Trump a Muskegon, Michigan. Il Michigan è importantissimo per Trump, con le difficoltà di Trump in Arizona, Florida e Pennsylvania, una vittoria in Michigan diventa imperativa per Trump.
17/10/2020 Ore 17:37
Le schede elettorali restituite in Florida:
Aggiornamento di oggi; 17/10/20:
Democratici = 1.185.892 (49,1%)
Repubblicani = 726.797 (30,1%)
Democratici in vantaggio di 459.095 schede
Una settimana fa il vantaggio era 55% per i Democratici contro il 29%, i Repubblicani quindi lentamente stanno colmando il gap e i Democratici rallentano. Detto ciò lo stato “battleground” della Florida rimane nella casella Biden.
17/10/2020 Ore 17:14
Il direttore della campagna del candidato presidenziale democratico Joe Biden ha messo in guardia dal fidarsi dei numeri dei sondaggi nazionali rilasciati questa settimana che mostrano Biden in vantaggio di doppie cifre sul presidente Trump: “E` un dato di fatto che non siamo avanti di due cifre” ha detto Jen O’Malley “Questi sono numeri gonfiati dai sondaggi pubblici nazionali“.
I sondaggi pubblicati questa settimana da NPR / PBS NewsHour / Marist e NBC News / Wall Street Journal mostrano Biden davanti a Trump dell’11% nei sondaggi nazionali.
17/10/2020 Ore 04:12
Trump sembra essere una trottola con le batterie cariche, d’altronde non ha più niente da perdere e si gioca il tutto per tutto in questi ultimi 17 giorni prima delle elezioni. Dopo il townhall, la scorsa notte Trump ha tenuto due comizi; il primo a Ocala in Florida, il secondo a Macon, in Georgia.
Foto degli eventi:
La consulente di Trump; Hope Hicks, ritorna in scena dopo il Coronavirus, eccola salutata dalla folla in Florida :
Il deputato della Georgia, Vernon Jones, che qualche mese fa ha lasciato il partito democratico per unirsi a Tramp, viene portato trionfante a onda dai sostenitori del presidente prima del comizio:
17/10/2020 Ore 03:26
Una dato che potrebbe avere ramificazioni sulle elezioni presidenziali; l’attuale tasso di disoccupazione è più alto negli stati blue, cioè quelli democratici, rispetto a quelli rossi repubblicani: 10,5% contro il 6,6%. Chiaramente l’economia soffre ancora della crisi economica artificiale, come conseguenza dei lockdown-coronavirus. Prima della pandemia la disoccupazione in america era al tasso di 2,9%.
17/10/2020 Ore 03:00
Annuncio stampa della campagna presidenziale di Joe Biden: L’ex presidente Barack Obama, sarà presente in Pennsylvania il 21 di Ottobre partecipando a comizi di sostegno per Biden-Harris. Questo annuncio lascia pensare che Biden sia meno forte di quanto si pensi in Pennsylvania, di conseguenza vengono dispiegate tutte le armi a disposizione.
16/10/2020 Ore 20:25
Cominciano a venir fuori i retroscena dei due Townhall: I mass media oggi sono un susseguirsi di apprezzamenti sulla performance di Biden e dall’altro lato critiche pesanti su quella di Trump. La verita però e più complessa della propaganda democratica; per chi ha ascoltato i due incontri il comportamento dei giornalisti mediatori è stato agli antipodi: George Stephanopoulos nei confronti di Biden è stato molto più accondiscendente rispetto a quello della giornalista Savannah Guthrie, accusata di comportamento ostile nei confronti di Trump durante tutta la durata della townhall. Quello che i mass media e la macchina propagandistica democratica non menzionano è che il marito di Savannah Guthrie è stato capo del personale dell’ex vicepresidente Al Gore, durante il ciclo delle elezioni presidenziali del 2000.
Altro aspetto interessante, almeno due degli “elettori” nella townhall scelti per fare domande a Joe Biden non potevano certo definirsi “disinteressati”; un ex scrittore dei discorsi di Obama, un certo Nathan Osbourn e la moglie di un ex democratico della Pennsylvania di alto profilo, la signora Mieke Haeck.
Altro punto; George Stephanopoulos, è stato direttore delle comunicazioni per la Casa Bianca ai tempi di Bill Clinton.
Insomma questi townhall sono stati concepiti e manipolati per mostrare Biden sotto una luce positiva e Trump sotto una negativa.
16/10/2020 Ore 19:17
Numeri interessanti da estrapolare ed analizzare. Abbiamo il totale dell’audience che si è sintonizzata a guardare i due confronti televisivi. Biden ha vinto quello sui canali televisivi; la ABC townhall ha attirato 2,3 milioni di spettatori in più rispetto al townhall di Trump sulla NBC. Biden ha raccolto 12,7 milioni di spettatori totali mentre Trump ha raccolto 10,4 milioni nelle stessa (21:00-22:00) fascia oraria. Durante l’intero periodo, la townhall di Biden ha registrato una media di 12,3 milioni di spettatori. Detto questo i numeri degli ascoltatori in streaming favoriscono Trump, 4,7 milioni di spettatori in più rispetto a Biden, un dato questo interessante poiché dovrebbe essere in teoria il contrario, cioè gli spettatori dei canali televisivi tradizionali tendono ad avere una età media più alta rispetto a quelli che guardano in streaming. Questi numeri vanno contro la logica che i sostenitori di Trump hanno un’età media più alta rispetto ai sostenitori di Biden.
16/10/2020 Ore 07:30
In attesa di conoscere il numero di spettatori televisivi delle Town Hall di Trump e Biden trasmesse in contemporanea, abbiamo già i primi risultati del numero di spettatori sintonizzati sui canali youtube che hanno trasmesso gli incontri in diretta; il risultato e assolutamente a favore di Trump. Molte più persone si sono sintonizzate a guardare Trump su youtube che Biden. La differenza è abissale e deve essere tenuta conto nel quadro della metodologia che predice il vincitore delle elezioni. Il numero più alto di spettatori su youtube per Biden è stato 28,000 mentre per Trump e stato di 712,000.
16/10/2020 Ore 05:25
Video della campagna elettorale di Trump che fa appello alla comunità cubana della Florida. Trump per vincere in Florida ha bisogno di tutti i voti latini possibili.
16/10/2020 Ore 05:17
Aggiornamento voto per posta: Democrati avanti a tutta velocità, repubblicani indietro di molto. Si spera per i Repubblicani che il voto di persona bilanci il voto per posta.
Nord Carolina:
Rep: 96,051
Dem: 269,844
Indipendenti: 165,857
Pennsylvania:
Rep: 82,468
Dem: 393,233
Indi: 39,193
Maine:
Rep: 24,000
Dem: 77,990
Indi: 27,094
Iowa:
Rep: 88,366
Dem: 189,066
Indi: 47,231
16/10/2020 Ore 04:45
La scorsa notte, un cartellone pubblicitario sul Sunset Boulevard a Hollywood e stato hackerato e trasformato in un mostruoso pezzo di propaganda anti-Biden.
Il gigantesco cartellone pubblicitario si trova in cima al nightclub Whiskey a Go Go, e pubblicizzava Swamp Thing, una serie televisiva di orrore. Lavorando tutta la notte un gruppo segreto di artisti di strada noto come “The Faction” ha sopraposizionato la faccia di Biden su quella della “vera” creatura del Swamp Thing. La scritta dice “Joe Biden e il mostro della palude, nascondete i figli e le mogli”
16/10/2020 Ore 04:06
Questa notte, al posto del dibattito che si sarebbe dovuto tenere e poi cancellato dal fatto che Trump e risultato positivo al coronavirus, si sono tenuti due cosiddette “TownHall”, dove sia Trump sul canale NBC, sia Biden sulla ABC, allo stesso momento, si sono confrontati con un moderatore e domande fatte dal pubblico presente in studio.
Quando saranno disponibili, sarà interessante vedere i numeri di ha raccolto più ascoltatori fra le due contemporanee, anche questo e un modo di fare sondaggio.
15/10/2020 Ore 19:35
Brutte notizie per Trump: In Georgia i numeri alti di votanti, soprattutto nelle città e il numero alto di schede elettorali completate e rispedite, sembrano favorire Joe Biden. Fino ad ora i partecipanti al voto sono, in numero più alto, quelli iscritti al partito democratico che a quello Repubblicano. La perdita della Georgia comporterebbe per Trump un ostacolo difficile da superare.
Ora le notizie positive: Secondo i dati da noi elaborati, Trump sta mostrando vitalità sia in Michigan sia nel Nuovo Messico. In particolare il Michigan sembra decisamente spostarsi nella casella di Trump. Ecco i dati elaborati per il Nuovo Messico:
Statistiche degli iscritti ai partiti:
2016
Democratici =599813 (47%)
Repubblicani =399930 (31%)
Altri = 289.677 (22%)
2020 a partire dal 30/09/2020
Democratici = 503.039 (45,4%)
Repubblicani = 413.605 (31,1%)
Altri =312.231 (23,5%)
Guadagno netto Democratici 2016-2020: +3.226
Guadagno netto Repubblicani 2016-2020: +13.675
Altri Partiti 2016-2020: +22.554
Risultati delle ultime 3 elezioni
2008: D= 56,91%, R = 41,78%
2012: D= 52,99%, R =42,84%
2016: D= 48,26%, R =40,04%,
Il voto per i Democratici è sceso nelle ultime 3 elezioni consecutivamente. Nel 2016 il libertario Gary Johnson (ex governatore del Nuovo Messico) ha ricevuto 74.541 voti. I voti di Trump più quelli di Johnson hanno superato il voto di Clinton.
Clinton ha battuto Trump di 65.567.
L’affluenza alle urne nel 2016 nel Nuovo Messico è stata del 55% della popolazione con diritto di voto (al 45 ° posto più alto negli Stati Uniti).
Il Nuovo Messico ha una percentuale più alta di residenti latini rispetto a qualsiasi altro stato.
Mentre il Nuovo Messico ha orbitato dalla parte di Biden, non è da escludere una sorpresa a Novembre. Aspettatevi che i risultati siano molto più vicini rispetto al 2016 con Johnson non presente nella scheda elettorale. Probabilmente parliamo di 1-2 punti di differenza fra Biden e Trump. In altre parole il Nuovo Messico è alla portata di Trump.
Ora un aggiornamento dalla Florida:
Ecco i numeri delle schede del voto per posta rispedite indietro dagli elettori. Il vantaggio per i Democratici è alto; per questo motivo al momento attuale non possiamo considerare la florida appannaggio di Trump. Epperò due considerazioni da tenere presente: la prima, con il passare dei giorni il vantaggio dei Democratici sta diminuendo; secondo il vantaggio del voto per posta può essere compensato dai Repubblicani da quello nei seggi di persone, il modo di votare preferito dai Repubblicani in Florida.
In Totale il 33,9% delle schede Voto Per Posta (VPP) a questo punto è stato rispedito indietro .
Il 31,9% delle schede Repubblicane è stato restituito mentre il 37,7% delle schede Democratiche è stato restituito.
14/10/20: REP – 564.361, DEM – 967.036, vantaggio di 402.675 per DEM, 50,4% – 29,4%
13/10/20: REP – 519.876, DEM – 904.217, vantaggio di 384.341 per DEM, 50,7% -29,2%
12/10/20: REP – 487.754, DEM – 850.328, vantaggio di 362.574 per DEM, dal 50,9% al 29,2%
11/10/20: REP – 483.090, DEM – 841.355, vantaggio di 358.265 per DEM, dal 50,9% al 29,2%
10/10/20: REP – 450.447, DEM – 791.730, vantaggio di 341.283 per DEM, dal 51,1% al 29,1%
09/10/20: REP – 396.499, DEM – 707.505, vantaggio di 311.006 per DEM, dal 51,6% al 28,9%
08/10/20: REP – 337.927, DEM – 612.982, vantaggio di 275.055 per DEM, dal 52,0% al 28,7%
07/10/20: REP – 269.817, DEM – 497.324, vantaggio di 227.507 per DEM, dal 52,4% al 28,5%
06/10/20: REP – 197.449, DEM – 372.096, vantaggio di 174.647 per DEM, dal 53,0% al 28,1%
05/10/20: REP – 157.855, DEM – 305.982, vantaggio di 148.127 per DEM, dal 53,5% al 27,6%
04/10/20: REP – 145.798, DEM – 282.169, vantaggio di 136.371 per DEM, dal 53,7% al 27,7%
03/10/20: REP – 126.799, DEM – 244.806, vantaggio di 118.007 per DEM, dal 53,5% al 27,7%
02/10/20: REP – 92.935, DEM – 183.972, vantaggio di 91.037 per DEM, dal 54,0% al 27,2%
01/10/20: REP – 65.516, DEM – 126.602, vantaggio di 61.086 per DEM, dal 53,4% al 27,7%
30/09/20: REP – 36.075, DEM – 70.349, vantaggio di 34.274 per DEM, dal 53,3% al 27,3%
29/09/20: REP – 9.330, DEM – 18.190, vantaggio di 8.860 per DEM, dal 53,5% al 27,5%
28/09/20: REP – 2.272, DEM – 3.555, vantaggio di 1.283 per DEM, dal 47,7% al 30,5%
27/09/20: REP – 2.165, DEM – 3.411, vantaggio di 1.246 per DEM, dal 47,9% al 30,4%
26/09/20: REP – 1.983, DEM – 3.184, vantaggio di 1.201 per DEM, dal 48,2% al 30,0%
25/09/20: REP – 754, DEM – 1.673, vantaggio di 919 per DEM, da 55,0% a 24,8%
15/10/2020 Ore 07:42
Comizio elettorale di Trump questa notte a Des Moines in IOWA, tra i presenti c’era anche Abraham Lincoln:
https://twitter.com/i/status/1316585625919860738
15/10/2020 Ore 05:30
Interessante mappa che mostra gli appuntamenti in campagna elettorale di Donald Trump:
In rosso tutte le località dove i volontari sono più attivi nel contattare i cittadini e dove i soldi della campagna stessa sono spesi in maniera più consistente.
Dalla mappa si notano delle certezze e delle stranezze: Chiaramente si nota come gli stati del “Rust Belt” sono ricoperti di puntini rossi. Ciò indica che la vittoria di Trump dovrà passare gioco forza per questi stati (Michigan-Wisconsin-Ohio-Pennsylvania).
La Florida, dalla folta presenza di puntini rossi è chiaramente considerata uno stato “battleground” che vede Biden in vantaggio e che richiede ulteriori sforzi da parte dei Repubblicani per cercare di riportare la Florida nel campo repubblicano.
Di rosso sono coperti anche gli stati della Nord Carolina e della Georgia, questo significa che la campagna di Trump considera questi stati in pericolo.
Altro stato dove lo scontro si è fatto aspro e` il Texas che in questi anni si è trasformato da stato conservatore a stato in bilico.
Gli stati in bianco, cioè senza rosso, sono gli stati dove Trump è sicuro di vincere, oppure è talmente certo della sconfitta che perdere tempo e denaro in questi stati non vale il risultato possibile. Le risorse a disposizione possono essere riversate ed indirizzate su altri stati.
Quello che sorprende sono il Nuovo Messico e l’Arizona. Il Nuovo Messico in quanto dovrebbe essere uno degli stati sicuri in mano democratica; ma se i repubblicani spendono denaro e risorse umane, vuol dire che il Nuovo Messico è in gioco.
Il rosso in Arizona non sorprende e conferma che questo stato non è più al sicuro per i repubblicani e di conseguenza richiede la massima attenzione della campagna di Trump.
C’e molto rosso anche in Nevada. Il “Silver State” è in mano ai democratici che hanno vinto negli ultimi anni le elezioni, ma la pesante presenza della macchina elettorale di Trump in Nevada vuol dire che i Repubblicani sono convinti di avere la possibilità di catturare parte dell’elettorato Democratico.
Il Rosso in California può ingannare, non vuol dire che lo stato del “Golden Gate’ sia in gioco; vuol dire piuttosto che pure nella democraticissima California ci sono elezioni locali alla Camera papabili per i Repubblicani.
14/10/2020 Ore 19:34
Questa mattina è scoppiato lo scandalo Hunter Biden (figlio di Joe Biden); il New York Post ha pubblicato una serie di email e foto che compromettono la famiglia Biden.
Hunter Biden presentò suo padre, l’allora vicepresidente Joe Biden, a un alto dirigente di una società energetica ucraina meno di un anno prima che l’anziano Biden facesse pressioni sui funzionari del governo ucraino affinché licenziassero un procuratore che stava indagando sulla società, secondo le e-mail ottenute da Il Post.
L’incontro, mai rivelato prima, è menzionato in un messaggio di apprezzamento che Vadym Pozharsky, un consigliere del consiglio di Burisma, avrebbe inviato Hunter Biden il 17 aprile 2015, circa un anno dopo che Hunter era diventato membro del consiglio di Burisma con uno stipendio di $ 50.000 al mese.
“Caro Hunter, grazie per avermi invitato a Washington e per aver dato l’opportunità di incontrare tuo padre e di aver passato [sic] un po ‘di tempo insieme. È una realtà [sic] un onore e un piacere “, si legge nell’email.
I maggiori network stanno cercando di coprire lo scoop ma il danno per la famiglia Biden è fatto. Al di là delle email, le foto pubblicate di Hunter sono a dir poco imbarazzanti:
https://nypost.com/2020/10/14/email-reveals-how-hunter-biden-introduced-ukrainian-biz-man-to-dad/
14/10/2020 Ore 16:15
Continua l’udienza per la conferma del giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Ricordo che la Corte Suprema potrebbe avere un ruolo determinante nella scelta del presidente degli Stati Uniti qualora le elezioni si rivelassero contestate. L’eventuale conferma della Barrett porterebbe il numero dei giudici conservatori della corte a 6, consegnando ai conservatori di fatto una maggioranza a tenuta ermetica
Siamo al terzo giorno di testimonianze, potete seguire la diretta su youtube:
14/10/2020 Ore 06:04
Questo è un video di cittadini in fila a votare nel paese di Suwannee nello stato della Georgia, non lontano da Atlanta, dove si può già votare di persona. Si parla di oltre sei ore di attesa. Il numero di persone è enorme ed è una ulteriore prova che queste presidenziali vedranno una partecipazione storica degli elettori americani:
The line of voters at George Pierce Park in Suwanee…. pic.twitter.com/3stVPEuyZp
— tyler, the reporter (@ByTylerEstep) October 12, 2020
Secondo il giornale di Atlanta; circa 128.000 elettori si sono recati alle urne lo scorso lunedì con un’affluenza maggiore rispetto a qualsiasi precedente elezione in Georgia. La Georgia è uno degli Stati dove si può votare già di persona.
Il numero di votanti lunedì ha superato quello delle elezioni del 2016, nello stesso periodo infatti, quattro anni fa, l’affluenza alle urne aveva raggiunto 91.000 votati, un ulteriore segno che queste saranno delle elezioni storiche.
A proposito di elettori; un numero alto di votanti nei centri urbani, dove il sostegno a Biden è più sostenuto di quello per Trump, potrebbe essere un fattore negativo per the Donald, un presagio di sconfitta:
14/10/2020 Ore 05:50
I vertici del Partito Repubblicano, prima di ogni comizio di Trump, fanno un censimento di chi partecipa al comizio stesso. Dati interessanti vengono estrapolati e pubblicati per rendere più chiaro il profilo dei partecipanti:
In Pennsylvania secondo le RNC:
Il 26,8% si è dichiarato NON repubblicano
Il 19,9% dei presenti erano Democratici
Il 22,5% dei presenti non ha votato nel 2016
Il 15,3% non ha votato nelle ultime 4 elezioni
Sono dati interessati che ci danno una idea di quanto variegato sia il sostegno a Trump nonostante i mass media cercano di sopprimere l’idea di un Trump che cresce fra gli elettori indipendenti e democratici.
14/10/2020 Ore 05:26
Comizio di Trump questa notte a Johnstown, Pennsylvania, uno stato importantissimo per le elezioni, uno stato che insieme ad altri 3-4 stati incarna il concetto di stato “battleground”. Il risultato delle presidenziali passa, nel bene o nel male, dal Keystone State.
Alcune foto del comizio di questa notte:
13/10/2020 Ore 18:27
L’entusiasmo per zio Joe Biden e dirompente e contagioso, non ci sono parole per descrivere l’atmosfera di festività che circonda il candidato democratico…
Please Clap …such excitement pic.twitter.com/eqf3NEiWBa
— Ruthann (@TeaBoots) October 13, 2020
13/10/2020 Ore 18:11
Buone notizie per Trump arrivano dal Nevada:Secondo nuovi dati pubblicati oggi sul “The Nevada Poll”, il presidente Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden sono testa a testa in Nevada. Il sondaggio, condotto da WPA Intelligence per conto del Review-Journal e AARP Nevada, ha intervistato 512 probabili elettori del Nevada dal 7 all’11 ottobre, con il 44% che ha dichiarato che avrebbe scelto Biden e il 42% a sostenere Trump. Il vantaggio di Biden rientra nel margine di errore del sondaggio di 4,4 punti percentuali.
Questo sondaggio mi piace perché è condotto da una testata giornalistica locale. I sondaggi condotti a livello locale sono più attendibili di quelli condotti da grosse agenzie nazionali poiché comportano una conoscenza molto più dettagliata e intima del territorio e della popolazione locale.
https://infogram.com/nv-poll-q4-10-20-1h7z2lyx0p9y4ow
Comunque sia per il momento la nostra proiezione del collegio elettorale non cambia: 337 per Biden- 201 per Trump.
13/10/2020 Ore 5:13
E stato un weekend di passione (all’incontrario) anche per Biden costellato da una gaffe dopo l’altra:
Biden dimentica il nome di Mitt Romney:
“Mi sono messo nei guai quando stavamo (Biden-Obama 2012) correndo contro il senatore che era un mormone, il governatore..” ha detto Biden riferendosi a Romney.
https://twitter.com/TrumpJew/status/1315685979668312070?s=20
Qui invece si dimentica che sta correndo per la presidenza non il senato:
Joe Biden: “Mi candido come un orgoglioso democratico per il Senato“
Joe Biden: "I'm running as a proud Democrat for the Senate" pic.twitter.com/7LTFdJQMgF
— Trump War Room – Text TRUMP to 88022 (@TrumpWarRoom) October 12, 2020
Nella notte si e tenuto in Florida, di fronte a 20,000 persone, il primo comizio di Trump da quando si e ammalato di Coronavirus. L’entusiasmo è alle stelle e Trump sembra in grand forma:
https://twitter.com/DanScavino/status/1315845267376218118?s=20
Foto dell’evento:
Non sono mancati neanche gli insulti al giornalista della CNN; Jim Acosta, i sostenitori di Trump cantano “la CNN fa schifo” in diretta televisiva :
Members of the crowd at President Trump’s rally in Florida chant “CNN sucks” as @Acosta is live on air
pic.twitter.com/fdXTrt8MaG— Daily Caller (@DailyCaller) October 12, 2020
12/10/2020 Ore 19:11
E stato un fine di settimana pieno di cortei pro-Trump sparsi per l’america incluso in stati estremamente liberali come le Hawaii e la California. Non sono mancati neanche i Gay per Trump, le comunità degli ebrei ortodossi, i vietnamiti, i Sikhs e tanti altri:
E non mancava il sostegno a Trump style Wyoming…
C’erano anche i TIR per Trump in Oklahoma:
https://twitter.com/jacobkschneider/status/1315006502428647426?s=20
12/10/2020 Ore 17:48
Continua il voto anticipato in Virginia; foto che provengono dalle emittenti locali mostrano un numero altissimo di persone in fila a votare. L’attesa sarebbe almeno di due ore. Tutto ciò fa pensare che, nonostante il Coronavirus, queste presidenziali del 2020 saranno le lezioni con la partecipazione più alta della storia americana.
12/10/2020 Ore 06:07
Riprende la corsa a pieno ritmo di Trump dopo la guarigione a tempi record dal Coronavirus. Riprendono di conseguenza i comizi pubblici del Donald di fronte a migliaia di sostenitori. Oggi Trump sara in Florida ma non solo:
Lunedì – Sanford, Florida
Martedì – Johnstown, Pennsylvania
Mercoledì – Des Moines, Iowa
Giovedì – Greenville, North Carolina
12/10/2020 Ore 05:44
Altro sondaggio interessante; alla domanda “Chi pensi i tuoi vicini sostengono per la presidenza?” Ad Agosto 2020, il 39% delle pesone interpellate pensava che il vicino di casa avrebbe votato per Trump, oggi la percentuale è cresciuta al 49% mentre Biden riceve solo il 38%. Tutti i sondaggi ci dicono che Biden sta vincendo la corsa alla presidenza, ma per qualche motivo la gente ha l’impressione che la maggior parte dei suoi vicini voterà per Trump. Potrebbe essere questo dovuto al fatto che le persone interpellate dai sondaggi non abbiano voglia di esprimere un parere diretto su chi intendono realmente votare? Può questo sondaggio essere una ulteriore conferma di un sostegno sotterraneo, nascosto, sopresso, nei confronti di Trump?
12/10/2020 Ore 05:16
Nelle analisi di previsione sull’esito delle presidenziali si notano dei miglioramenti da parte di Donald Trump. Il fatto che si sia prima ammalato di Coronavirus e poi si sia ripreso velocemente contribuisce ad alimentare una reputazione da duro, da tenace, che associata ad una buona prestazione da parte del vicepresidente Mike Pence nel confronto televisivo con Kamala Harris fa salire l’indice di gradimento dell’attuale amministrazione. In particolare la Florida sembra essere di nuovo in gioco per Trump. Le nostre analisi non tengono solo conto dei sondaggi ma se dobbiamo includere i soli sondaggi; quelli fatti da entità locali sono più attendibili di quelli fatti da grosse organizzazioni a livello nazionale. Sotto un sondaggio condotto da una stazione locale della Florida (canale Fox35 di Orlando); Trump e avanti di 3 punti:
11/10/2020 Ore 04:33
Dopo essere guarito dal Coronavirus in tempi e modi quasi miracolosi, grazie alla cure di nuovi rivoluzionari trattamenti come il REGN-COV2, riparte la rincorsa di Trump verso il traguardo presidenziale.
Il REGN-COV2 è una combinazione di due anticorpi monoclonali; è stato progettato specificamente per bloccare l’infettività di SARS-CoV-2, il virus che causa il Covid-19. REGN-COV2; è un farmaco sperimentale sviluppato dalla società biotecnologica americana Regeneron Pharmaceuticals.
Come risultato della ritrovata vitalità Donald Trump riprenderà i comizi pubblici, così tanto amati dal presidente americano. Prima tappa lunedì 12 ottobre a Sanford, in Florida. La Florida è uno stato importantissimo per conseguire la vittoria; senza la Florida e la Pennsylvania Trump non ha modo di raggiungere il fatidico numero di 270 seggi elettorali necessari a vincere le elezioni. A proposito riportiamo dei dati interessanti che potrebbero influire sul voto finale in Florida:
2008-Vantaggio degli iscritti al partito Democratico rispetto a quello Repubblicano: 694.147. Risultato elettorale: Obama vinse per 236.148 voti
2012-Vantaggio iscritti al partito Democratico rispetto a quello Repubblicano: 558.272. Risultato: Obama vins per 74.309
2016-Vantaggio iscritti al partito Democratico rispetto a quello Repubblicano: 330.428. Risultato: Trump vince per 112.991
2020-(Dati del 09/10/2020) Vantaggio iscritti al partito Democratico rispetto a quello Repubblicano: 136.294. Risultato: ???
Se il trend continua dobbiamo dedurre che Trump potrebbe vincere in Florida con un vantaggio di circa 250 mila voti. Staremo a vedere.
10/10/2020 Ore 08:30
Ci sono voluti un paio di giorni per valutare l’impatto che il dibattito tra Mike Pence e Kamala Harris ha avuto nei sondaggi e nella metodologia di previsione del collegio elettorale: Grossi spostamenti non sembra essercene stati, quindi possiamo dire che il dibattito tra i vicepresidenti non ha spostato di molto l’ago della bilancia nelle nostre previsioni sui collegio elettorale. Però qualcosa di positivo per Trump negli ultimi due giorni si è notato.
Sotto vi presento dati non direttamente legati alla preferenza del voto, piuttosto sondaggi che riguardano delle opinioni a margine della corsa presidenziale, però se analizzati bene questi dati potrebbero aprire una finestra alternativa sul reale sostegno di cui Trump gode fra gli elettori americani. Da notare quando il soggetto non include direttamente la corsa fra Biden e Trump i numeri sembrano favorire Trump.
Fonte Gallup:
- Il 56% degli americani afferma di stare meglio ora rispetto a 4 anni fa
- Il 56% degli americani pensa che Trump vincerà la rielezione
- Trump ha il 45-50% di approvazione sull’economia, il tema più importante per gli elettori.
- Il tasso di disoccupazione è del 7,9% (in calo dal 14,2% di aprile). Obama aveva lo stesso tasso nel 2012 senza il COVID19
- Il tasso di crescita del PIL sarà pubblicato alla fine di questo mese. La Fed di Atlanta prevede un + 32% (un record)
- Il 56% degli americani afferma di stare meglio ora con Trump rispetto a quattro anni fa con Obama- Biden.
Se questo sondaggio dovesse rivelarsi accurato, ciò significherebbe un livello di sostegno molto più elevato per Trump fra gli elettori di quanto possa sembrare. Detto questo la nostra previsione della mappa elettorale al momento attuale rimane immutata: 337 per Biden- 201 per Trump.
10/10/2020 Ore 08:06
Nel bene o nel male la vittoria per Trump passa dalla Pennsylvania; senza una vittoria nello stato del “Keystone” per Trump è quasi impossibile vincere. I sondaggi favoriscono ancora Biden ma i dati sulla iscrizione a i partiti lascia i democratici indietro rispetto ai Repubblicani. Dal 2016 i Repubblicani hanno guadagnato +75,281 nuovi iscritti mentre i Democratici hanno perso -91,567 iscritti. Hanno guadagnato anche gli indipendenti con +42,035 iscritti.
08/10/2020 Ore 05:59
Dovremmo aspettare qualche ora per sapere se il dibattito vice presidenziale ha spostato l’ago della bilancia nei sondaggi a favore di un candidato o di un altro. La mia opinione e che in questa calcificata, asserragliata, pazza stagione politica americana, le divisioni sono talmente profonde che il dibattito non abbia influito granché nello smuovere l’opinione degli elettori.
08/10/2020 Ore 04:43
Il dibattito tra Mike Pence e Kamala Harris e` terminato. E stato un dibattito molto più efficace, meno confusionario, di quello presidenziale fra Trump e Biden. Sia la Harris che Pence hanno avuto ampio spazio di manovra per spiegare le loro politiche, trovando anche il modo di sferrarsi qualche pugno sotto la cintura. Comunque sia il dibattito non e mai degenerato ed è rimasto su binari civili.
08/10/2020 Ore 01:50
I dettagli del dibattitto fra Pence e Harris:
La durata e di 90 minuti, diviso in nove segmenti e ogni candidato avrà due minuti per rispondere alle domande
Pence e Harris saranno separati da un divisorio in plexiglass.
Il dibattito come ho detto prima è moderato da Susan Page, capo dell’ufficio di Washington per il USA Today
08/10/2020 Ore 01:20
Mancano meno di due ore al dibattito televisivo in Utah tra il vicepresidente Mike Pence e l’aspirante vice presidente Kamala Harris. Sara l’unico dibattito tra i candidati alla vicepresidenza. Un dibattito questo che assume una importanza enorme per due semplici motivi: Il Primo; gli elettori sono curiosi, dopo il disastroso dibattito fra Trump e Biden, di conoscere meglio l’agenda e le differenze politiche e geopolitiche delle due potenziali amministrazioni. Secondo; con la salute mentale e fisica in fase di declino di Joe Biden, si presume che la Harris assumera` un reale potere decisionale nella nuova amministrazione, potrebbe addirittura diventare la Presidente, quando fra un paio d’anni, Biden abdicasse per motivi di salute.
Dato curioso che lascerà` sicuramente molti strascichi il dopo dibattito: La moderatrice del di questa sera e Susan Page. I repubblicani temono che la Page non sarà` imparziale visto che sta scrivendo una biografia su Nancy Pelosi…
07/10/2020 Ore 18:20
Gli elettori che hanno votato negli Stati dove il conteggio e gia inziato sono 5.515.612. In Blue gli stati dove sono gia` in corso le votazioni:
07/10/2020 Ore 18:06
Secondo delle analisi fatte; l’11,7% degli elettori repubblicani afferma che non riferirebbe le proprie opinioni politiche sul candidato alla presidenza ritenendo troppo pericoloso qualsiasi espressione di sostegno a Donald Trump, per questo motivo qualsiasi sondaggio che non prende in considerazione il fatto che quasi il 12% dell’elettorato repubblicano non esprime pubblicamente il suo sostegno per Trump e carente nella metodologia.
06/10/2020 Ore 11:55
Confronto medie dei sondaggi nei cosidetti “Battleground States”:
6 Ottobre 2016
• Florida: Clinton +2,5
• Pennsylvania: +5,7
• Michigan: +7,0
• Wisconsin: +6,6
• Nord Carolina: +1,7
6 Ottobre 2020
• Florida: Biden +3.4
• Pennsylvania: +6,6
• Michigan: +7,3
• Wisconsin: +6,9
• Nord Carolina: +2,1
06/10/2020 Ore 10:10
Di solito una metodologia seria per prevedere il risultato delle presidenziali non si deve esclusivamente basare su i sondaggi, però vorrei lo stesso menzionare questo sondaggio per due motivi: Il primo e uno dei più attendibili, seri e migliori in circolazione, condotto da una compagnia che pubblica dati storici attendibili (Suffolk / USA Today), secondo apre una finestra sulla ripartizione demografica del voto:
Uomini
Biden: 42%
Trump: 47%
Donne
Biden: 49%
Trump: 44%
Bianchi
Biden: 41%
Trump: 57%
Neri
Biden: 81%
Trump: 3%
Ispanici
Biden: 46%
Trump: 42%
06/10/2020 Ore 01:35
Sotto trovate le precedenti medie storiche dei sondaggi a 29 giorni dalle elezioni presidenziali. Eccetto per Clinton 2016, tutte le altre si sono rivelate precise:
2020: Biden +8,3
2016: Clinton +5,8
2012: Obama +0,5
2008: Obama +6,2
2004: Bush +1,8
05/10/2020 Ore 23:55
Buone notizie per i Repubblicani nel numero dell’iscrizione ai partiti di nuovi votanti nell’importantissimo stato “Battleground” della Pennsylvania: Nel periodo che va dal 28 di Settembre ad oggi, cioè 05 Ottobre, i numeri sono positivi:
Democratici +24,217 nuovi iscritti
Repubblicani +27.997nuovi iscritti
I repubblicani hanno un guadagno netto di 3,700 nuovi elettori.
La nostra previsione della mappa elettorale però per il momento non cambia, la Pennsylvania rimane nella casella democratica: 337 per Biden – 201 per Trump.
05/10/2020 Ore 18:30
Buone notizie per Trump: Aggiornamento della iscrizione ai partiti nella contea di Maricopa in Arizona. Maricopa e la contea dove si trova la città di Phoenix ed la contea con la più alta incidenza di elettori Democratici dell’Arizona:
(Dal 4 di Agosto al 4 di Ottobre)
Dem. +34.405
Rep. +48.180
Guadagno Netto: Repubblicani +13.875
Nonostante ciò manteniamo per il momento l’Arizona nella casella elettorale di Biden in attesa di altri dati, ma Trump si sta avvicinando a grandi falcate. Vi ricordo che senza l’Arizona per Trump e quasi impossibile vincere: L’Arizona e uno stato importantissimo nella matematica del collegio elettorale soprattutto ora che Trump dimostra molta debolezza in Florida.
La mappa del collegio Elettorale rimane per il momento immutata: 337 per Biden- 201 per Trump.
05/10/2020 Ore 18:10
L’addetto stampa della Casa Bianca; Kayleigh McEnany e`risultata positiva al COVID.
05/10/2020 Ore 02:55
Brutte notizie per Trump arrivano dalla Florida. Il conteggio delle schede elettorali inviate per posta è già cominciato e i numeri per i Repubblicani sono negativi. Ricordo che senza la Florida per Trump la strada verso la vittoria è praticamente sbarrata.
I dati si riferiscono al 01/10//2020:
Totale Repubblicani = 65,51
Democratici = 126,602.
I Democratici sono in vantaggio di 61,086 voti.
Totale percentuale: 53.4% per i Democratici – 27.7% per i Repubblicani.
Detto questo due fattori attenuano la negatività dei numeri: primo, i dati storici del voto della Florida ci dicono che tradizionalmente i Democratici, con il voto per posta, partono avvantaggiati. Con il passare del tempo però i Repubblicani tendono a ridurre o addirittura azzerare, nel giorno delle elezioni del voto in persona, lo svantaggio nel conteggio dei voti. Secondo fattore mitigante; un consistente numero dei ballottaggi finora restituito per posta proviene dalla Contea di Broward, un caposaldo del partito Democratico. Quindi i dati sono per il momento negativi ma lasciano degli spiragli di luce per i Repubblicani. Nonostante ciò ci vediamo costretti a cambiare la Florida da Repubblicana a Democratica e di conseguenza la nuova mappa elettorale e la seguente: 337 per Biden, 201 per Trump.
elezioni presidenziali americane_ un primo bilancio e qualche considerazione- con Gianfranco Campa
Il sito italiaeilmondo.com ha dedicato una rubrica agli aggiornamenti costanti sulla campagna delle elezioni presidenziali americane. http://italiaeilmondo.com/2020/10/30/elezioni-presidenziali-americane_aggiornamenti/E’ arrivato il momento di presentare qualche considerazione su quanto di profondo ha rivelato una competizione così accesa e che non ha trovato una soluzione di continuità con quella del 2016. La conversazione con Gianfranco Campa definisce il quadro istituzionale entro il quale il confronto è destinato a proseguire con toni sempre più aspri e comportamenti sempre più ostili. Buon ascolto_Giuseppe Germinario
Si specula sulla fonte della malattia del presidente Trump, Di Deborah Franklin
Qui sotto la traduzione di un articolo tratto da https://www.americanthinker.com/blog/2020/10/speculation_mounts_about_the_source_of_president_trumps_illness.html#.X3ugS8yPtqM.facebook . Sono congetture; ma la presidenza di Trump è ormai costellata da troppi episodi inquietanti molti dei quali coperti dal riserbo mediatico, molti dei quali rivelati puntualmente dal nostro sito. Buona lettura, Giuseppe Germinario
5 ottobre 2020
Congetture sulla fonte della malattia del presidente Trump
I drammatici eventi dell’ultima settimana saranno studiati per decenni e molte informazioni rimangono ancora sconosciute. Nella prima mattina di venerdì 2 ottobre, il presidente Trump ha twittato che lui e la first lady erano risultati positivi al COVID. Quella sera, dopo aver riferito che il presidente aveva la febbre, si è recato al Walter Reed National Medical Center per le cure. Immediatamente, sono iniziate le speculazioni su come ha preso il virus e la natura della sua gravità.
Tuttavia, poiché anche numerosi repubblicani in posizioni chiave sono risultati positivi, la natura della speculazione ha cominciato a cambiare. La questione si è spostata dal fatto che il presidente indossasse o meno una maschera al motivo per cui così tanti repubblicani importanti hanno preso contemporaneamente il virus. Tra i positivi accertati c’erano il responsabile della campagna di Trump, il presidente del Comitato nazionale repubblicano, il consigliere senior del presidente e due senatori del Comitato giudiziario che voteranno sulla conferma di Amy Coney Barrett.
Lin Wood, un avvocato di alto profilo che rappresenta Nick Sandmann e Kyle Rittenhouse, ha twittato: “Molti leader nell’amministrazione di @realDonaldTrump sono messi in quarantena da quello che sembra quasi essere un attacco mirato del Covid-19“. In seguito ha twittato: “Non esistono coincidenze“. Anche Deanna Lorraine, candidata al Congresso contro Nancy Pelosi, ha ripreso il tema di uno “attacco mirato” nel suo tweet: “Qualcun altro trova strano che nessun democratico di spicco abbia avuto il virus, ma l’elenco dei repubblicani potrebbe continuare all’infinito? ” E Omar Navarro, un politico repubblicano in California, ha sviluppato il tema: “1.RBG (Ruth Bader Ginsburg) muore. 2. Trump annuncia che nominerà un nuovo giudice prima delle elezioni. 3. Pelosi fa il commento” Abbiamo molte frecce nella nostra faretra ” per fermarlo. La settimana dopo Trump, il suo miglior aiutante,il suo responsabile della campagna elettorale, due senatori, vengono tutti colpiti dal COVID. Chuck Schumer chiede immediatamente di ritardare la nomina: “ Una volta è un caso. Due volte è una coincidenza. La terza volta è un’azione del nemico. ”
Dove si è verificata l’infezione? L’attenzione si è rivolta alla Cleveland Clinic, dove il 29 settembre si è tenuto il dibattito presidenziale tra il presidente Trump e Joe Biden. Venerdì, la città di Cleveland ha riferito che 11 casi di COVID sono collegati all’organizzazione del 29 settembre del dibattito presidenziale. Alcuni commentatori sui social media hanno ipotizzato che l’area del dibattito repubblicano fosse stata saturata dal virus in un attacco biologico, coordinato con la Cina.
L’improvvisa malattia di tanti repubblicani di spicco ha ricordato un incidente per lo più dimenticato nel gennaio 2018. Un treno che trasportava i legislatori repubblicani e le loro famiglie in un ritiro si è scontrato con un camion della spazzatura che era rimasto inspiegabilmente bloccato sui binari. La carrozza frontale è deragliata, uccidendo una persona. I media non hanno mostrato alcun interesse per la storia e non hanno offerto analisi che spiegassero possibili scenari legati alla dinamca dell’incidente.
Sette mesi prima dell’incidente ferroviario, un uomo armato ha aperto il fuoco sui membri della squadra di baseball del Congresso repubblicano, ferendo gravemente il deputato alla camera Steve Scalise, che allora serviva come menbro di spicco della maggioranza Repubblicana alla Camera. La NBC ha riferito: “Testimoni hanno detto agli investigatori che quando l’uomo armato è arrivato sul campo di baseball, ha chiesto alla gente: ‘Sono repubblicani o democratici?‘”
Nei quasi quattro anni da quando Trump è diventato presidente, i repubblicani hanno subito tre eventi di massa potenzialmente fatali. I prossimi mesi potrebbero finalmente portare alcune risposte su questi incidenti. È tempo che il popolo americano capisca cosa sta succedendo.
Trump-Biden, duello all’ultimo sangue_ con Gianfranco Campa
Con il confronto televisivo a Cleveland è iniziata la fase conclusiva della campagna elettorale per l’elezione del Presidente degli Stati Uniti e di parte delle camere elettive. La posta in palio è enorme ed influirà pesantemente sulle scelte strategiche in politica estera ed interna. A questo non corrisponde un livello di dibattito appena accettabile. Prevalgono in maniera sfrontata i colpi bassi, il gioco sporco, i calcoli nei posizionamenti istituzionali. E’ il segnale evidente di uno scontro che non prevede prigionieri e che certamente non si esaurirà il 3 novembre prossimo; in qualche maniera prescinderà addirittura da esso. Gianfranco Campa ci offre il suo punto di vista condito di particolari succosi; in particolare la perla offertaci nel finale della conversazione_Buon ascolto con un po’ di pazienza in alcuni punti di ascolto poco nitidi, Giuseppe Germinario
LE ELEZIONI DEL CAOS, di Gianfranco Campa
Con questo articolo di Gianfranco Campa inauguriamo la rubrica dedicata alle elezioni presidenziali americane di novembre 2020. Ci ripromettiamo di aggiornarla con informazioni ed analisi a costo di enormi sforzi condizionati dalle dimensioni del sito e dalla scarsa disponibilità di tempo degli estensori. Quella di novembre rappresenta una scadenza cruciale per il futuro degli Stati Uniti, per le dinamiche geopolitiche e purtroppo per il decorso preagonico della nostra stessa nazione. Qualunque sia l’esito Trump ha comunque lasciato un segno profondo dal quale l’eventuale successore non potrà completamente prescindere, né tanto meno rimuovere. A chi volesse ripercorrere il clima e le dinamiche convulse di quel paese non resta che ripercorrere le decine di podcast ed articoli pubblicati da questo sito con un piglio originale ed anticipatore. Non ostante l’apparente distacco con il quale si sta vivendo l’evento in Italia quella scadenza sarà fondamentale nello svelare definitivamente il carattere, l’indole, la collocazione e la direzione della gran parte del nostro ceto politico, per altro già facilmente percettibile. Una volta spente le luci della ribalta, a novembre oppure nel 2024, Trump meriterà sicuramente da parte degli storici un giudizio molto più attento ed obbiettivo che ne rivaluti nel bene e nel male il ruolo svolto. Molto più problematica la collocazione della quasi totalità del nostro pavoneggiante ceto politico. Il “sommo poeta”, fosse ancora qui tra noi, faticherebbe non poco ad assegnare loro uno dei tre luoghi di residenza ultraterrena e maggior ragione il girone. Ne dovrebbe creare probabilmente uno apposito: quello forse degli insulsi_Giuseppe Germinario
Forse molti di voi non sanno che le elezioni presidenziali Americane del 2020 sono già ufficialmente iniziate. L’esercizio di voto anticipato e già in corso in Minnesota, Virginia, South Dakota e Wyoming. In questi Stati è già consentito votare di persona in specifici seggi designati. Negli Stati del Vermont, Virginia, Pennsylvania, New Jersey, Minnesota, Sud Dakota, Alabama, Arkansas, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Kentucky, Louisiana, Michigan, Mississippi, Missouri, Nord Carolina, Nord Dakota, Oklahoma, Rhode Island, Tennessee, Virginia, West Virginia, Wisconsin e Wyoming è già possibile votare per posta. Altri Stati si aggiungeranno nei prossimi giorni alla lista del voto per posta.
A proposito del voto per posta: Con l’avvento del Coronavirus, il numero di votanti per posta è aumentato esponenzialmente; stati che non adottavano un tale sistema di voto si sono affrettati a mettere in piedi l’organizzazione e la struttura necessaria per consentirne l’esercizio. Per la prima volta nella storia della politica a stelle e strisce il numero dei votanti per posta si quantifica approssimativamente in circa il 40% degli aventi diritto al voto; stiamo parlando di circa 80 milioni di schede elettorali, un record storico.
Se il buon giorno si vede dal mattino queste saranno le elezioni più importanti ma più contestate della storia americana. Le file di persone che attendono direttamente ai seggi negli stati dove sono ora aperte le operazioni sono imponenti. Nelle ultime presidenziali, quelle del 2016, il 55.5% degli aventi diritto al voto si sono presentati ai seggi. Su oltre 250 milioni di aventi diritto, quasi 140 milioni si sono recati allora ai seggi. Cento milioni sono quindi rimasti a casa; un numero abbastanza consistente. Se anche una piccola percentuale degli assenti cronici dovesse presentarsi ai seggi, potrebbe fare la differenza in queste presidenziali del 2020. I dati fino da ora, in base a chi ha già votato e a chi ha richiesto la scheda per posta, indica che il numero dei votanti, nonostante il Coronavirus, nel 2020 dovrebbe essere più alto rispetto alle elezioni del 2016.
Fare una previsione in base ai sondaggi su chi vincerà le elezioni è praticamente impossibile; specialmente su queste presidenziali del 2020. E allora, invece di cercare di interpretare i sondaggi vogliamo concentrarci sui singoli stati per cercare di interpretare l’esito del collegio elettorale ed arrivare a fare una previsione più attendibile rispetto ai sondaggi, su chi tra Biden e Trump ha più possibilità di essere nominato prossimo presidente. Ricordo che non è il voto popolare a decidere le presidenziali bensì la quantità di collegi elettorali conseguiti. Ogni singolo stato contribuisce con un numero specifico di collegi elettorali; la somma di essi determina il vincitore delle presidenziali. Per vincere le elezioni sono necessari 270 seggi elettorali.
Partiamo prima dagli stati dove è assolutamente certo che i seggi elettorali sono al sicuro per un partito o per un altro. In altre parole sono stati tradizionalmente e storicamente parlando appannaggio di uno specifico partito. Grazie ad una mappa interattiva offerta dalla ABC abbiamo fatto il nostro calcolo sulla ipotesi più plausibile del conto finale dei seggi elettorali. Al momento secondo le nostre previsioni Biden dovrebbe vincere con 308 seggi elettorali; Trump riuscirebbe a conquistare solamente 230 seggi. Comunque sia la forbice elettorale si è accorciata fra i due candidati. Trump ha recuperato molti punti di percentuale su Biden, ma non ancora a sufficienza per chiudere il gap. Comunque sia il trend per Trump è positivo. Continuando così non si esclude la possibilta che Trump riesca a raggiungere Biden nelle preferenze elettorali
Gli stati in rosso rappresentano quelli che dovrebbero andare a favore di Trump, quelli in Blu rappresentano quelli che dovrebbero andare a favore di Biden. L’azzurro rappresenta il colore degli stati che pendono verso i democratici ma senza certezze. Le nostre proiezioni sono state modificate a nostro piacimento secondo una analisi basata sul voto storico, sui sondaggi, sulle testimonianze di persone direttamente coinvolte nelle due campagne elettorali, sulle notizie locali che riflettono il sentimento dei cittadini del posto, testimonianze sul “campo” di comuni cittadini e sulle reazioni sui social media alle politiche e alle performance di entrambi i candidati. Sotto troverete la mappa del collegio elettorale con le nostre previsioni. Sotto i nomi degli stati si trova il numero dei collegi elettorali a disposizione generato da quel particolare stato. Cercheremo di aggiornare la mappa ogni settimana, applicando la nostra griglia di analisi menzionata prima.
Comunque vada i risultati delle elezioni non saranno disponibile la notte del 3 di Novembre. I numeri dei votati tramite posta fa si che il conteggio si estende passata la soglia del 3 di Novembre. Probabilmente durerà per giorni se non per settimane e sarà un conteggio costellato da battaglie a colpi di proteste di strada e battaglie legali nelle corti locali e federali. Si potrebbe addirittura ipotizzare uno scenario dave Trump sembra vincere le elezioni la notte del 3 di Novembre per poi gradualmente perderle via via che vengono contati i voti per posta. Questo perché alcuni sondaggi ci dicono che il 60% degli aventi diritto al voto iscritti al partito democratico sostengono che voteranno per posta (paura del Covid19) mentre l’opposto e` per gli iscritti al partito repubblicano dove il 60% dichiara, che non fidandosi del voto per posta, si presenterà direttamente ai seggi votando di persona. Comunque sia è ormai certo che la battaglia su i risultati delle presidenziali si prolunghera molto più in là del 3 Novembre. Tenete presente fra l’altro che tra il 2012 e il 2018, secondo i dati della Commissione federale di assistenza elettorale, sono andate perse 28,3 milioni di schede per corrispondenza. Le schede mancanti ammontano a quasi uno su cinque di tutte le schede inviate per posta agli elettori residenti negli Stati che partecipano alle elezioni esclusivamente per posta. Tenendo presente questo dato, in queste presidenziali del 2020, dove si prevede che 80 milioni di schede per posta verranno spedite agli americani e facile immaginarsi una elezione a dir poco caotica, da repubblica delle banane
I contenziosi delle elezioni apriranno scenari da guerra civile, non escludo che lo scontro si trasformi da politico ad armato. D’altronde Hillary Clinton a categoricamente ordinato a zio Joe di non concedere vittoria a Trump qualunque sia il risultato delle elezioni la notte del 3 Novembre. Quando apre bocca Hillary Clinton non ne esce niente di buono se non morte, disordine e caos…
Lavrov: “Siamo pronti a dialogare con tutti”_ intervista al Ministro degli Esteri Russo, Lavrov
L’informazione in Italia sta assumendo toni sempre più propagandistici e scioccamente unilaterali, specie sui temi di politica estera. Proprio quando con l’affermazione del multipolarismo i punti di vista e le campane tendono a diversificarsi e a divergere. Qui sotto una intervista al Ministro Lavrov pubblicata da https://it.sputniknews.com/intervista/202009189544338-esclusiva-lavrov-siamo-pronti-a-dialogare-con-tutti/
Essendo un alto dirigente politico e un fine diplomatico, il suo pensiero va letto soprattutto tra le righe.
Giuseppe Germinario
Per fare il punto della situazione attuale nelle relazioni internazionali, nelle prospettive nella risoluzione delle crisi in corso nel mondo e nelle relazioni bilaterali, Sputnik ha intervistato in esclusiva il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov.
— È con noi in collegamento il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov. Buongiorno, signor ministro!
— Buongiorno! Vi ringrazio per l’invito.
— Vorrei cominciare il nostro incontro parlando dei rapporti bilaterali russo-americani e, se non ha nulla in contrario, avrei una domanda in merito alle elezioni che attendono gli USA tra meno di 2 mesi. L’élite statunitense, indipendentemente dal suo colore politico, parla spesso del ruolo esclusivo del proprio Paese in qualità di leader assoluto a livello mondiale. Qual è la portata dell’impatto che questa agenda di politica interna ha sulla politica estera degli USA e sui rapporti con alleati e partner, nonché sui rapporti bilaterali con la Russia? In che modo, a Suo avviso, il principio statunitense di esclusività influisce sui processi a livello internazionale?
— Probabilmente tutti hanno già tratto le proprie conclusioni e con tutti intendo chi segue in maniera attenta e professionale il corso degli scontri politici interni al Paese. Tali scontri, infatti, sono sempre stati il pretesto delle posizioni assunte sia da democratici sia da repubblicani. Quello che succede oggi non fa eccezione. La cosa più importante è raccogliere il maggior numero possibile di argomentazioni per battere l’avversario sul piano retorico, informativo e polemico. Presto si terranno i dibattiti tra i principali candidati democratici e repubblicani alle presidenziali e già ora una posizione di rilievo la ricoprono temi come la questione russa, ossia la questione dell’ingerenza della Russia (ormai questa teoria si è imposta come cliché) negli affari interni degli Stati Uniti.
In verità, nelle ultime settimane o comunque negli ultimi 2 mesi si è aggiunta a noi la Cina che ora occupa una posizione d’onore di spicco tra i nemici dell’America che starebbero tentando in tutti in modo di far accadere eventi catastrofici in America. A questo in fin dei conti noi siamo già abituati da anni. È un processo cominciato non con la presente amministrazione, ma già con Obama. Proprio quest’ultimo dichiarava, tra l’altro anche pubblicamente, che i dirigenti russi stessero consciamente operando per rovinare le relazioni tra Mosca e Washington.
Inoltre, dichiarava che la Russia si sarebbe intromessa nelle elezioni del 2016 e con questo pretesto ha introdotto sanzioni senza precedenti, inclusa la confisca di proprietà russe sul suolo statunitense, l’espulsione di decine di nostri diplomatici e delle loro famiglie e molto altro. Poi, quanto alla teoria dell’esclusività statunitense, si tratta di una tesi condivisa sia da democratici sia da repubblicani, ma anche da tutte le altre correnti politiche degli USA. Abbiamo commentato più volte che già in passato nella storia vi sono stati tentativi di chi ha voluto presentarsi come infallibile e onnisciente fautore del destino dell’intera umanità. Questi tentativi, però, non hanno portato a nulla di buono. Pertanto, noi confermiamo il nostro approccio: qualsivoglia evento di politica interna a un Paese è un affare di quel Paese.
È un peccato che facciano un uso spregiudicato di retorica nei propri affari interni e, tra l’altro, di una retorica che non riflette la reale situazione a livello internazionale. È altresì un peccato che, per conquistare il maggior numero di preferenze in questa campagna elettorale, senza alcun dubbio o vergogna, introducano con o senza pretesto ingiuste sanzioni contro chi sullo scacchiere internazionale dica anche solo qualcosa non perfettamente in linea con gli Stati Uniti.
Questo istinto sanzionatorio che è stato implementato anzitutto durante la presente amministrazione (ma, lo ribadisco, anche Obama ne ha fatto ampia prova) sta contagiando purtroppo anche il continente europeo: anche l’Unione europea, infatti, ricorre sempre più spesso all’applicazione delle sanzioni. Pertanto, la conclusione che traggo è assai semplice. Lavoreremo naturalmente con qualsivoglia governo che il dato Paese sceglierà e questo vale anche per gli Stati Uniti. Ma dialogheremo con gli Stati Uniti su qualunque questione di interesse solamente sulla base di principi quali la parità, il reciproco vantaggio e la ricerca di un equilibrio di interessi. Dialogare con noi proclamando ultimatum è inutile e insensato. Chi non lo capisce, non è un buon politico.
— Lei ha menzionato la pressione sanzionatoria che in molti casi non nasce direttamente nei circoli politici, ma viene prefigurata dai media. Negli USA, in Gran Bretagna e in Europa questo succede assai spesso. La stampa statunitense ha accusato la Russia di aver cospirato con i tabloid contro i militari statunitensi in Afghanistan, il Ministero britannico degli Esteri ha confermato che la Russia si sarebbe quasi certamente intromessa nelle elezioni parlamentari del 2019, questa settimana gli Stati membri dell’UE stanno discutendo l’ennesimo pacchetto di sanzioni da comminare alla Russia in relazione a presunte violazioni dei diritti umani. Lei crede che questo approccio, ossia la politica di demonizzazione di Mosca, possa in qualche modo cambiare in futuro oppure non farà che crescere?
— Al momento non vediamo segnali di futuri cambiamenti a livello politico. Purtroppo questa inclinazione all’applicazione di sanzioni non farà che aumentare. Stando a ciò che abbiamo visto ultimamente vogliono punirci anche per ciò che sta accadendo in Bielorussia e anche per l’incidente di Navalny, sebbene si rifiutino categoricamente di mantenere gli impegni presi nell’ambito della Convenzione europea di assistenza giudiziaria e di rispondere alle istanze ufficiali della Procura generale. Sono state accampate scuse del tutto fittizie. La Germania sostiene: “non vi possiamo dire niente, rivolgetevi alla Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche”. Noi ci siamo andati più volte e ci hanno detto di rivolgerci a Berlino.
Spesso si sente dire “fare a scaricabarile”: ecco più o meno è il modo in cui i nostri partner occidentali, mi si conceda l’espressione, stanno reagendo alla nostra linea e stanno dichiarando a gran voce che “l’avvelenamento è ormai conclamato, nessuno se non la Russia avrebbe potuto farlo, ammettetelo”. È successo lo stesso con Skripal e, tra l’altro, sono convinto che, se non ci fosse stato questo caso Navalny, se ne sarebbero inventati un altro. Tutto ha finalizzato a minare il più possibile le relazioni tra Russia e UE. Nell’Unione europea vi sono Paesi che capiscono questa logica, ma da loro continua a prevalere il principio del consenso, la cosiddetta solidarietà. Questo principio è largamente sfruttato da quei Paesi che rappresentano una minoranza russofobica e aggressiva.
Oggi l’Unione europea sta valutando la possibilità, da quello che ho capito sulla base della presentazione del rapporto del presidente della Commissione europea, di assumere decisioni relative a determinati temi non in base al consenso, ma al voto. Questo cambiamento sarà interessante perché potremo vedere chi desidera sfruttare a proprio favore il diritto internazionale e chi invece predilige una politica ragionata e bilanciata, basata sul pragmatismo. Ricordo, però, che quando ci accusavano di aver stretto relazioni con i talebani per indurli previa ricompensa in denaro a condurre operazioni speciali contro i soldati americani, i talebani combattevano però per i propri interessi e le proprie convinzioni. Pensare che noi potremmo essere in grado di fare cose del genere, cose da fuorilegge, è una caduta di stile persino per gli alti funzionari statunitensi. Tra l’altro, il Pentagono è stato costretto a smentire riflessioni di questo tipo poiché non ne ha trovato alcuna riprova.
Gli stessi talebani hanno dichiarato che si tratta di una menzogna bella e buona. Ma nell’epoca delle reti sociali, della disinformazione e dei comunicati fake, tanto vale dare in pasto ai media qualsiasi trovata perché poi nessuno si preoccupa di leggere le smentite. Il primo clamore che si viene a creare con questa sorta di sensazionalismi è ciò su cui fanno affidamento i loro autori. Pertanto, noi abbiamo detto più volte sia agli americani sia ai britannici: “se avete richieste nei nostri confronti, siete pregati di attivare le procedure diplomatiche ufficiali di dialogo che si devono basare su fatti reali”. Poiché la maggior parte delle richieste in merito all’ingerenza riguarda lo spazio cibernetico (ci accusano, infatti, di hackeraggio di enti pubblici e di intrusione in qualsivoglia sistema strategico dei nostri colleghi occidentali), abbiamo proposto di rinnovare il dialogo in materia di sicurezza informatica anche internazionale in tutti i suoi aspetti e hanno risposto di essere pronti a valutare le preoccupazioni in capo ad ambo le parti.
Anche noi, infatti, abbiamo registrato diversi casi che ci inducono a sospettare di avvenute ingerenze da parte di hacker occidentali all’interno di nostre risorse strategiche. In merito abbiamo ricevuto un secco no. E sa qual è stata la risposta? “Ci esortate a instaurare un dialogo sulla sicurezza informatica, ossia sullo stesso settore che voi sfruttate per intromettervi nei nostri affari interni”. Questo è quanto. Ed è di fatto quello che è emerso con Navalny, le stesse argomentazioni: “perché non ci credete, forse?”. Quando Rex Tillerson era segretario di Stato, dichiarò ufficialmente in un’occasione di essere in possesso di prove inconfutabili dell’ingerenza russa nelle elezioni americane. Non mi diedi pena di interessarmi in merito: “se vi fossero simili prove inconfutabili, le condivideresti, no? Saremmo noi poi i primi a fare in modo di capire di cosa si tratta perché non sarebbe nei nostri interessi inventare falsità”. Sa cosa mi disse? Mi rispose: “Sergey, non ti darò niente. I vostri servizi segreti hanno organizzato tutto questo e conoscono perfettamente la situazione. Rivolgiti a loro, te lo devono dire loro”.
Questo fu il nostro dibattito sul tema che è diventato probabilmente il principale elemento di discussione nelle nostre relazioni bilaterali. Pertanto siamo convinti che un giorno si dovrà comunque rispondere a domande concrete e presentare i fatti reali non solo in questo caso, ma anche con Navalny o ancora con l’avvelenamento di Salisbury. A tal proposito, in merito a Salisbury, due anni fa quando è accaduto il fatto e quando ci hanno additato come unico produttore di novichok, abbiamo risposto argomentando la nostra posizione. Tutti possono prendere conoscenza dei fatti: alcuni Paesi occidentali hanno messo a punto sostanze simili al novichok che tra l’altro negli USA sono state brevettate anche per uso bellico.
E tra quei Paesi in cui sono state condotte operazioni di questo tipo possiamo menzionare ad esempio la Svezia. Due anni fa ci hanno detto: “non osate annoverarci fra questi Paesi, non ci siamo mai occupati di novichok”. Ma adesso, come ben sapete, uno dei Paesi a cui si sono rivolti i tedeschi per riconfermare le loro conclusioni oltre alla prima conferma francese è stata proprio la Svezia. E gli svedesi hanno dichiarato che effettivamente confermavano l’esattezza dei risultati delle indagini condotte presso il laboratorio dell’esercito tedesco e che si trattava proprio di novichok. Ma se 2 anni fa la Svezia non disponeva delle competenze per capire se fosse novichok o meno e dopo 2 anni ne è capace, significa che qualcosa dev’essere accaduto. E se è accaduto ciò che ha permesso alla Svezia di capirne di novichok, probabilmente andrebbe considerato una violazione della Convenzione sulle armi chimiche. Concludo la mia risposta alla Sua domanda dicendo che siamo pronti a dialogare con tutti. Basta che non ci obblighino a giustificarci senza nemmeno presentare dei fatti reali. Saremo sempre pronti al dialogo professionale sulla base di questioni concrete e chiaramente formulate.
— Oltre alle controversie che stanno sorgendo tra di noi e i nostri partner occidentali in merito agli ultimi eventi all’ordine del giorno, si registra la presenza di dissensi in merito a visioni diverse della storia. Al momento le grandi manifestazioni che hanno avuto luogo negli USA hanno innescato cambiamenti radicali. In sostanza, ha preso avvio un processo di riesame di buona parte della storia e della cultura internazionale di stampo americano: si profanano i monumenti e si cerca di cambiare l’assetto degli eventi. In tal senso, ci sono stati e continuano ad esserci tentativi finalizzati a rivedere la Seconda guerra mondiale e il ruolo in essa rivestito dall’Unione Sovietica. A Suo avviso, a quali conseguenze per gli USA possono portare questi tentativi di revisionismo storico e quali invece saranno le conseguenze a livello globale?
— Lei ha assolutamente ragione. Siamo molto preoccupati per le sorti della storia europea e mondiale. Stiamo vivendo, per essere franchi, una aggressione storica finalizzata a riscrivere le fondamenta contemporanee del diritto internazionale posate dopo la Seconda guerra mondiale mediante l’operato dell’ONU e i principi del suo statuto. Oggi sono proprio queste fondamenta che si cercano di minare. Si ricorre anzitutto a un’argomentazione che non è altro se non un tentativo di porre sullo stesso piano l’Unione Sovietica e la Germania nazista, ossia gli aggressori e i vincitori degli aggressori, i vincitori di coloro che hanno tentato di asservire l’Europa e rendere schiava la maggior parte dei popoli del nostro continente.
Ci offendono dichiarando senza mezzi termini che l’Unione Sovietica ha persino più colpe della Germania di Hitler per aver provocato la Seconda guerra mondiale. Tuttavia, nascondono accuratamente sotto al tappeto i fatti: ossia, che tutto era cominciato già nel ’38, che prima di quel momento erano le nazioni occidentali a condurre una politica di appeasement nei confronti di Hitler (in particolare, Francia e Gran Bretagna). Non mi dilungherò troppo su questo tema, perché molto è già stato detto. In merito rimando al noto articolo del presidente Vladimir Putin che tratta tutti gli elementi salienti della vicenda e, sulla base di diverse fonti, dimostra in maniera convincente quanto siano insensati, controproducenti e distruttivi i tentativi di minare i risultati conseguiti in esito alla Seconda guerra mondiale. Ricordo comunque che noi siamo supportati dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale in questo senso.
Ogni anno in occasione delle sedute dell’Assemblea generale dell’ONU proponiamo ai voti la risoluzione sull’inammissibilità della glorificazione del nazismo. Solo 2 Paesi votano contro (USA e Ucraina) e l’intera Unione europea si astiene, con mio profondo rammarico. Si astiene perché, come ci spiegano loro stessi, a chiedere di non supportare questa risoluzione sono anzitutto i Paesi baltici. Ma, come si suol dire, hanno la coda di paglia: in questa risoluzione non vi è alcuna menzione specifica ad alcun Paese o governo. Semplicemente si invita l’intera comunità mondiale a non consentire che vi siano tentativi di glorificazione del nazismo. Ma, dunque, i Paesi che chiedono all’UE di non supportare questa chiara risoluzione, la quale non ha alcun doppio fine, sentono di non poter accettare questi principi. E alla fine è proprio quello che succede: assistiamo alle marce di nuove SS e alla distruzione dei monumenti. I nostri vicini polacchi sono molto attivi su questo fronte e anche in Repubblica Ceca si sono verificati casi simili. È inaccettabile.
Tra l’altro, oltre al fatto che così si minano i risultati della Seconda guerra mondiale sanciti nello statuto dell’ONU, si tratta anche di gravi violazioni dei trattati bilaterali stretti tra questi Paesi e altri Paesi che invece si preoccupano di tutelare le sepolture dei soldati e i monumenti eretti in Europa in memoria delle vittime della Seconda guerra mondiale e degli eroi che hanno liberato i loro rispettivi Paesi. Pertanto, continueremo a lavorare in questo senso e, a mio avviso, è importante assicurarsi che chi è contro l’abolizione della glorificazione del nazismo si muova effettivamente in linea con i diritti umani.
Dopotutto, la libertà di pensiero e di espressione che esistono negli USA e in altri Paesi occidentali non sono sottoposte ad alcun tipo di censura. Se questa libertà viene limitata dall’inammissibilità della glorificazione del nazismo, si andrebbe contro la data legge. Ma voglio dirlo chiaramente: ciò che sta accadendo oggi negli USA è probabilmente legato in qualche modo a ciò di cui stiamo parlando in merito all’inammissibilità di rivedere i traguardi raggiunti dopo la Seconda guerra mondiale. Una rabbia generalizzata a sfondo razzista è ovviamente presente negli USA e vi sono forze politiche che stanno tentando di fomentare questi sentimenti razzisti a proprio vantaggio. Di fatto è ciò che accade ogni giorno. Poc’anzi lei ha citato altri fatti o monumenti storici che sono oggetto di politiche effimere.
Tra le grinfie di chi negli USA intende distruggere la sua stessa storia perché in passato erano schiavisti è finito il monumento al primo governatore dell’Alaska Baranov che si trovava nella città di Sitka e ha sempre suscitato profondo rispetto sia negli abitanti del luogo sia nei turisti. Ci è giunta notizia che il governatore dell’Alaska e le autorità di Sitka non intendono distruggere il monumento ma riposizionarlo in un museo di storia, come ci hanno assicurato. E qualora questo dovesse realmente accadere, come ci hanno promesso, penso che dovremmo apprezzare questo gesto delle autorità di Sitka nei confronti della nostra storia comune e spero che il riposizionamento del monumento a Baranov in un museo di storia stimoli anche all’organizzazione di una mostra dedicata alla storia dell’America russa.
— Avrei alcune domande in merito all’ordine del giorno su Francia e Africa. Iniziamo dalla Francia. Emmanuel Macron è al potere da 3 anni e il suo primo invito ufficiale al capo di un altro Stato è stato rivolto a Vladimir Putin con il fine di migliorare le relazioni russo-francesi. Ci sa dire quali sono stati i veri cambiamenti avvenuti da allora a livello diplomatico nella collaborazione con la Francia e potrebbe confermare o smentire se la riunione del 16 settembre a Parigi è stata rinviata per via del caso Navalny? Per quanto ne so, ieri a Parigi doveva esserci un incontro che non ha però avuto luogo…
— Non ieri. Avrebbe dovuto avvenire qualche giorno prima, ma questo non cambia le cose. In primo luogo, la Francia è uno dei nostri principali partner internazionali. Da tempo abbiamo identificato la nostra cooperazione bilaterale alla stregua di partenariato strategico. E subito dopo la sua elezione, il presidente Macron ha invitato il presidente russo come una delle sue prime mosse di politica estera. E come risultato di questa visita, che ebbe luogo nel maggio 2017 a Versailles, furono confermate le intenzioni e la disponibilità di entrambi i Paesi e dei loro leader a coltivare il partenariato nell’ambito della cooperazione bilaterale delle relazioni internazionali, nonché a livello regionale e globale.
Sulla base del vertice di Versailles fu istituito il Forum di dialogo della società civile, il Dialogo di Trianon, che ad oggi funziona piuttosto bene, anche se per via delle restrizioni legate al coronavirus non è ancora possibile organizzare eventi in presenza. Da allora vi sono state più visite del presidente Macron in Russia e visite del presidente Putin in Francia. L’ultima visita tenutasi nell’agosto dello scorso anno è stata la visita del presidente Putin e le relative trattative con il presidente Macron presso la residenza Fort de Brégançon. Era agosto dello scorso anno, come ho detto. Si è tenuta una discussione molto produttiva e profonda in merito alla necessità di instaurare relazioni strategiche finalizzate ad affrontare i temi chiave del mondo moderno, anzitutto, naturalmente, in Europa, nell’Euro-Atlantico.
L’obiettivo è rafforzare la sicurezza in queste aree. All’epoca i due presidenti si sono accordati per creare meccanismi di interazione ramificati sia attraverso i Ministeri degli Esteri che quelli della Difesa. Si osservi anche la ripresa del formato 2+2 che, sebbene di lunga data, aveva registrato una pausa nel suo utilizzo. Lo scorso settembre si è tenuta a Mosca una seduta in formato 2+2. Oltre a questi due Ministeri, le questioni strategiche di stabilità vengono discusse anche dai consulenti di politica estera dei due presidenti. Con il loro benestare, con il benestare del presidente Putin e del presidente Macron, sono stati istituiti più di 10 gruppi di lavoro su temi diversi legati alla cooperazione in questo ambito: controllo sugli armamenti, non proliferazione delle armi di distruzione di massa, ecc.
E nel complesso la maggior parte di questi meccanismi funziona bene ed è finalizzata a far sì che noi possiamo congiuntamente ai colleghi francesi creare iniziative volte a stabilizzare le relazioni in Europa e a normalizzare l’attuale situazione. In particolare, quando si acuiscono le divisioni, quando la NATO incrementa le proprie infrastrutture militari sul territorio dei nuovi membri violando il patto Russia-NATO firmato già negli anni ’90 e considerato alla base della nostra collaborazione. Al momento sono diverse le tendenze che preoccupano: uno di questi fattori destabilizzanti è il ritiro degli USA dal Trattato INF e l’intenzione ufficialmente dichiarata di dispiegare tali missili non solo in Asia, ma apparentemente anche in Europa.
I lanciatori antimissilistici attualmente dispiegati in Romania e in fase di dispiegamento in Polonia possono essere utilizzati non solo per il lancio contro i missili, non solo dunque a scopo difensivo, ma anche offensivo, perché dagli stessi lanciatori possono partire missili da crociera d’assalto. L’uso di questi ultimi era vietato dal Trattato INF, ma ora il trattato non c’è più e gli americani non hanno più vincoli. Circa un anno fa (fra poco ricorrerà un anno da quell’occasione) il presidente Putin si è rivolto a tutte le autorità dei Paesi europei, di USA, Canada e di altre nazioni in merito al ritiro degli USA dal Trattato INF.
Il presidente ha esortato a non scatenare una corsa agli armamenti, ma a dichiarare una moratoria reciproca e volontaria su quegli stessi mezzi d’assalto vietati dal Trattato. Nessuno dei leader ha di fatto dato seguito a questa proposta, tranne il presidente Macron. E questo l’abbiamo apprezzato. Questo è sintomo del fatto che il leader francese è sinceramente interessato a sfruttare qualsivoglia spazio di dialogo con la Federazione Russa. E senza questo dialogo è impossibile garantire la sicurezza in Europa. Pertanto, abbiamo previsto degli incontri 2+2, ma in forza di ragioni che sono avvolte dal mistero, i colleghi francesi hanno chiesto di posticipare i nostri incontri. Dunque, il nostro prossimo incontro ministeriale 2+2 con i ministri di Difesa ed Esteri è stato rimandato a data da destinarsi. Non mi esprimerò in merito alle ragioni addotte, ma evidentemente il clima generale dell’UE nei confronti della Russia sta influenzando anche la cadenza degli incontri. Tuttavia, si sono da pochissimo tenute le consultazioni su tutta una serie di questioni importanti: lotta al terrorismo, problemi di sicurezza informatica. Sono tutti questi progetti che erano stati previsti e approvati dai presidenti Putin e Macron.
— Come ha di recente osservato Aleksandr Lukashevic, rappresentante permanente della Russia all’OSCE, la situazione dell’agenzia Sputnik in Francia non è affatto migliorata. I nostri giornalisti continuano a non essere ammessi alle conferenze stampa e a qualsivoglia evento dell’Eliseo. Vorrei sapere in che modo questa situazione può essere risolta e se il problema è stato affrontato con la parte francese.
— Ovviamente questo problema è stato affrontato. Riteniamo inaccettabile che i corrispondenti di Sputnik e di Russia Today (RT) vengano apertamente discriminati in Francia e nei Paesi baltici, com’è noto. Il fatto che negli ultimi anni (dal 2017) né RT né Sputnik vengano accreditati nell’Eliseo è ovviamente vergognoso. Ma a sorprendere ancor di più è il fatto che i nostri colleghi francesi confermino che non concederanno l’accreditamento in futuro perché RT e Sputnik “non sono media, ma strumenti di propaganda”.
A mio avviso, non vale la pena di commentare l’assurdità di tali dichiarazioni dato che RT e Sputnik godono di ampio successo. In tutti i Paesi aumenta il pubblico target, ho consultato io stesso le statistiche. Questo potrebbe semplicemente essere l’ennesima manifestazione di timori nei confronti della concorrenza di coloro che fino a poco tempo fa ricoprivano una posizione di spicco nel mercato globale dell’informazione. Vogliamo che la questione venga affrontata dai francesi e chiediamo loro di far cessare le discriminazioni nei confronti di media registrati in Russia. Se ci rispondono con la storia dei finanziamenti pubblici, allora ricordiamo loro che a godere di finanziamenti pubblici sono anche molte agenzie di stampa considerate fari della democrazia.
Sia Radio Free Europe sia la BBC godono di questi fondi ma per qualche motivo nei loro confronti non vengono adottate misure restrittive, nemmeno lato Internet dove al momento si opera un certo grado di censura. Google, YouTube e Facebook stanno prendendo decisioni, evidentemente su pressione delle autorità statunitensi che discriminano i media russi, in merito alla pubblicazione di materiali sulle loro piattaforme. La questione dev’essere affrontata non solo a livello bilaterale, ma a livello dell’OSCE dove è presente un rappresentante speciale per la libertà di stampa, nonché a livello dell’UNESCO che è chiamata a supportare il giornalismo libero e la libertà di espressione.
Infine esortiamo anche il Consiglio d’Europa a occuparsene. Interessante è che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, durante la fase della ricostruzione che permise alla Russia di aprirsi al mondo come si è soliti dire, nell’ambito dell’OSCE i nostri partner occidentali stavano avanzando proposte per garantire accesso libero a qualsivoglia informazione sia basata su fonti interne sia proveniente dall’estero. Questo fu evidentemente pensato per rafforzare la spinta all’apertura della società sovietica al mondo esterno. Dunque, oggi, quando ricordiamo loro queste proposte e richiediamo che l’accesso alle informazioni venga garantito a Sputnik e RT in Francia, i nostri partner occidentali sono poco inclini a confermare quelle stesse decisioni assunte su loro iniziativa 30 anni fa. Il doppio standard è un comportamento ipocrita. Ad ogni modo a dicembre si terrà l’ennesimo vertice ministeriale dell’OSCE. La questione non verrà cancellata per nessun motivo dall’ordine del giorno e i nostri colleghi occidentali avranno molte domande a cui rispondere.
— Passiamo ora all’agenda sull’Africa. Al vertice di Sochi sono stati siglati più di 90 accordi di collaborazione con i Paesi africani. Vorrei sapere con quali ritmi la Russia sta tornando dopo la pandemia all’esecuzione degli accordi siglati e quali di questi sono prioritari e in quali Paesi africani.
— Dopo il vertice tenutosi lo scorso ottobre a Sochi abbiamo conseguito l’ennesimo successo della nostra politica estera, come testimoniano tutti i nostri ospiti africani. Non abbiamo fatto nessuna pausa. La pandemia ha imposto di prevedere alcuni correttivi nelle modalità di comunicazione, ma continuiamo a lavorare da remoto, come si dice. Anche in politica estera e in diplomazia è possibile. Il presidente Putin si è più volte messo in contatto per telefono con i leader africani, con i presidenti di Sudafrica, Congo, Etiopia. Ci sono state videoconferenze tra i ministri degli Esteri di Russia e della Triade africana (ossia, i presidenti precedente, in carica e futuro dell’Unione africana), ovverosia Sudafrica, Egitto e Repubblica Democratica del Congo.
All’interno del nostro Ministero è stato istituito un segretariato speciale denominato Forum Russia-Africa. La decisione di istituire questo ente è stata assunta a Sochi. Il segretariato è già operativo, proprio l’altro giorno ci siamo incontrati con il direttore di una delle commissioni regionali sul continente africano, la IGAD. L’ex ministro degli Esteri etiope ne è il segretario generale. Nello specifico, abbiamo discusso dei piani concreti di cooperazione nell’ambito del progetto Russia-IGAD. Abbiamo piani simili sia con l’Africa meridionale sia occidentale, nonché con tutte le organizzazioni a livello regionale e con l’Unione africana che è la struttura panafricana per eccellenza. La nostra operatività consiste in consultazioni su questioni di importanza per il continente africano, quali la normalizzazione di conflitti, lo svolgimento di eventi congiunti in ambito culturale e didattico, lo sviluppo della cooperazione economica, il supporto alla collaborazione in materia di politica estera, il sostegno all’attività delle imprese russe in Africa e dei loro partner.
Abbiamo molti progetti e il nostro operato è molto apprezzato dai colleghi africani. Per quanto riguarda la pandemia, decine di Paesi africani hanno ricevuto aiuti da noi per risolvere la questione dell’approvvigionamento di tamponi, dispositivi di protezione individuale, farmaci. La collaborazione su questo fronte continua ancora oggi. I Paesi africani come anche quelli asiatici e latinoamericani stanno manifestando il loro interesse per avviare sul proprio territorio la produzione del nostro vaccino Sputnik V e al momento i nostri organi competenti preposti alla risoluzione di tali questioni stanno valutando i potenziali candidati per avviare nuove linee di produzione. Infatti, servono grandi quantità di dosi. Abbiamo ottime esperienze in Guinea e Sierra Leone: quando vi fu l’Ebola, i nostri medici installarono un ospedale da campo e avviarono in Guinea la produzione del vaccino specifico.
L’esperienza dell’Ebola ha aiutato molto i nostri esperti a elaborare il vaccino contro l’infezione da coronavirus impiegando una piattaforma creata già per contrastare l’Ebola. Pertanto, a mio avviso, abbiamo all’attivo molti progetti interessanti. Ci siamo, tra l’altro, accordati per incrementare il numero di borse di studio che renderemo disponibili ai Paesi africani. Quanto al tema della cooperazione economica, poche settimane fa abbiamo creato l’Associazione per la cooperazione economica della Federazione Russa con i Paesi africani. Dunque, non appena saranno rimosse le restrizioni legate al coronavirus, sono sicuro che tutti questi progetti saranno realizzati con più entusiasmo che mai. Per adesso continuiamo a lavorare da remoto.
— Abbiamo parlato di USA e di Europa. Veniamo ora al mondo arabo. Non posso non partire dalla questione siriana. Che voto darebbe al Ceasar Act statunitense che ha interessato non solo la Siria ma anche i più prossimi partner di Damasco? Quali nuove soluzioni possono essere implementate per migliorare la situazione umanitaria del Paese in relazione anche alle difficili condizioni economiche?
— Il piano Ceasar Act prevede in sostanza l’introduzione di sanzioni considerate uno strumento per inibire la leadership della Repubblica araba siriana. In realtà queste sanzioni, così come i precedenti pacchetti di sanzioni, partono da USA, UE e diversi altri alleati statunitensi e colpiscono chiaramente i comuni cittadini siriani. Proprio ieri a New York il Consiglio di sicurezza ha discusso di come migliorare la situazione umanitaria in Siria e i nostri colleghi occidentali hanno insistito in maniera estremamente compiaciuta di essere nel giusto dichiarando che le sanzioni servono esclusivamente a limitare l’operato di funzionari e rappresentanti di quello che loro definiscono “regime” e che i comuni cittadini non ne soffrono perché le sanzioni non sono comminate su materiale umanitario quale i farmaci, il cibo e altri generi di prima necessità.
Tuttavia, sono menzogne perché nessuna spedizione di questi prodotti viene inviata in Siria da questi Paesi, ad eccezione di piccoli lotti. La Siria tratta principalmente con Russia, Iran, Cina, alcuni Paesi arabi e altri Paesi che comprendono quanto sia fondamentale superare la presente situazione di difficoltà e ripristinare le relazioni con la Repubblica araba siriana. Sempre più Paesi, anche del Golfo Persico, stanno decidendo di riavviare l’attività diplomatica in Siria e sempre più Paesi comprendono che è inaccettabile in ottica di diritti umani continuare con queste sanzioni.
Le sanzioni sono state annunciate in via unilaterale e sono illegittime. Proprio ieri o l’altroieri il segretario generale dell’ONU António Guterres ha rinnovato a questi Paesi che hanno annunciato sanzioni in via unilaterale contro uno determinato Paese in via di sviluppo il proprio invito (che già aveva espresso 6 mesi fa) a interrompere le sanzioni almeno durante l’emergenza sanitaria. L’Occidente rimane cieco di fronte a queste esortazioni sebbene la stragrande maggioranza dei Paesi membri dell’ONU abbia supportato questi inviti. Cercheremo di trattare ulteriormente questo tema. All’ONU si approvano speciali risoluzioni che dichiarano le sanzioni unilaterali illegittime e si conferma che solo le sanzioni in linea con il Consiglio di sicurezza debbono essere seguite poiché costituiscono l’unico strumento legale fondato sul diritto internazionale. Nel complesso sulla regolamentazione della questione siriana stiamo lavorando attivamente nell’ambito del “formato di Astana” con i partner turchi e iraniani. Di recente con il primo ministro russo Yury Borisov ci siamo recati in visita a Damasco. Il presidente Assad e i suoi ministri ci hanno confermato il loro impegno a mantenere quegli impegni che sono stati raggiunti tra governo e opposizione ad Astana.
A Ginevra è ripreso il lavoro del comitato costituzionale, si è tenuta la seduta della commissione redazionale. Le parti stanno giungendo a un accordo di intenti sul futuro della Siria: questo garantirà di avviare il lavoro per la riforma della Costituzione. Si restringe gradualmente lo spazio controllato dai terroristi: oramai è limitato alla zona di de-escalation di Idlib. In fase di graduale implementazione, anche se non tanto rapidamente quanto previsto, sono gli accordi russo-turchi in merito alla necessità di distinguere i comuni oppositori aperti al dialogo con il governo dai terroristi ritenuti tali dal Consiglio di sicurezza. Ma i nostri colleghi turchi si sono impegnati e noi collaboriamo con loro.
Preoccupa la situazione sulla sponda orientale dell’Eufrate dove sono dislocati in maniera illecita dei soldati americani i quali fomentano le tendenze separatiste dei turchi contenendo invece la naturale predisposizione dei curdi di dialogare con il governo. E chiaramente questo preoccupa sia in ottica di integrità territoriale della Repubblica araba siriana sia per la rischiosità che le azioni degli USA rappresentano in relazione alla questione curda. Come sapete, la questione è all’ordine del giorno non solo per la Siria, ma anche per Iran, Iraq, Turchia. Dunque, è un tema delicato per l’intera regione.
Gli americani sono abituati a ricorrere a questi espedienti per creare il caos che, sperano, si riuscirà a gestire. Loro non se ne interessano, ma le conseguenze per la regione possono essere catastrofiche se continuano a promuovere queste idee separatiste. Nell’ultimo periodo hanno annunciato alcune decisioni prese da questo gruppo illegittimo americano dislocato nella Siria orientale: il gruppo avrebbe siglato con i dirigenti curdi un accordo che consente a una società petrolifera americana di estrarre idrocarburi dal territorio della sovrana nazione siriana. Si tratta di una gravissima violazione di tutti i principi di diritto internazionale. Pertanto, i problemi nella Repubblica araba siriana sono davvero tanti.
Tuttavia, la situazione è stata significativamente normalizzata rispetto a qualche anno fa e l’operato del formato di Astana e le nostre iniziative hanno ovviamente svolto un ruolo decisivo. All’ordine del giorno ora vi sono la risoluzione dei cogenti problemi umanitari e la ripresa delle attività economiche interrotte per via della guerra. In queste direzioni ci impegneremo per mantenere il dialogo con gli altri Paesi, fra cui Cina, Iran e India. Crediamo sia importante coinvolgere organizzazioni ed enti dell’ONU agli eventi finalizzati a smobilitare in un primo luogo gli aiuti umanitari per la Siria e in seconda battuta aiuti internazionali per il risanamento di economia e infrastrutture. Il lavoro da fare non è poco, ma almeno ora sappiamo in che direzione muoverci.
— L’ambasciata russa in Libia ha ripreso a operare poche settimane fa. Questa rappresentanza potrebbe diventare in qualche modo una piattaforma di dialogo tra l’Esercito nazionale libico e il governo di accordo nazionale?
— La nostra ambasciata continua come prima a lavorare dalla Tunisia. A Tripoli la nostra ambasciata tornerà, spero, presto, non appena ci garantiranno un grado basilare di sicurezza. Nella città vi è una serie di ambasciate che continua a operare come prima, ma la sicurezza lì è molto instabile, pertanto è stato deciso che i nostri diplomatici per ora lavoreranno dalla Tunisia. In merito alla intermediazione tra l’Esercito nazionale libico e il governo di accordo nazionale come primo avamposto in Libia l’ambasciata intrattiene chiaramente contatti con tutte le parti libiche.
La questione qui è però ben più ampia e di gettare ponti tra parti in conflitto se ne occupa attivamente Mosca. I Ministeri di Esteri e Difesa stanno tentando di far convergere gli sforzi per trovare soluzioni di compromesso che consentano di risolvere la crisi libica. Non è un lavoro facile. Ricordo che tutti i problemi della Libia di oggi cominciarono nel 2011 quando la NATO, nonostante quanto disposto dal Consiglio di sicurezza dell’ONU, commise una gravissima violazione della risoluzione ONU e attaccò militarmente la Libia per deporre il regime di Gheddafi. Quest’ultimo fu macabramente ucciso sotto gli applausi di approvazione dell’allora segretario di Stato Hillary Clinton, scena che fu trasmessa in diretta. Fu terribile.
Da allora noi, ossia chiunque voglia ripristinare ciò che è stato distrutto dalla NATO, stiamo tentando di rendere possibile l’attuazione di un qualche processo internazionale. I tentativi sono già stati diversi: si sono tenute conferenze a Parigi, Palermo e Abu Dhabi; è stato siglato l’accordo di Skhirat nel 2015, ecc. nel corso di un lungo periodo la maggior parte dei player esterni hanno puntato a collaborare con una delle forze politiche su cui avevano puntato. Noi sin dall’inizio abbiamo rifiutato questo approccio e, considerati i nostri contatti preesistenti e le relazioni di lunga data, abbiamo iniziato a collaborare con tutti senza distinzione di colore politico sia a Tripoli (dove si trova il Consiglio presidenziale e il Governo di accordo nazionale) sia a Tobruk (dove sono siti il parlamento e il Palazzo dei rappresentanti).
Più volte tutti i leader dei vari gruppi si sono recati in visita in Russia. Abbiamo tentato anche di organizzare incontri privati tra il comandante dell’Esercito nazionale libico Haftar e il capo del governo di accordo nazionale Sarraj. Sono stati a Mosca a inizio di quest’anno prima della Conferenza di Berlino. In gran parte grazie a questi sforzi che abbiamo profuso insieme ai colleghi turchi, egiziani ed emiratini siamo riusciti ad avanzare proposte che hanno determinato il successo della Conferenza di Berlino. Il cui esito è stata l’adozione di un’importante dichiarazione in seguito approvata dal Consiglio di sicurezza dell’ONU. Purtroppo, in questa fase è stata prestata poca attenzione al fatto che le idee proposte dalla comunità internazionale venissero approvate dalle parti libiche.
Alcuni nostri partner sono partiti dal presupposto che, non appena la comunità internazionale avesse preso una qualche decisione, sarebbe poi rimasto solo da convincere i player interni alla Libia per trovare un accordo. Oggi capiamo che avevamo ragione quando rifiutavamo questo approccio perché è risultato che questi accordi adottati a Berlino non sono stati pienamente elaborati dalle parti libiche. In sostanza, Berlino ha creato una buona base, ma ora bisogna rifinire i dettagli. E in tal senso vi sono diverse opportunità positive: il capo del parlamento di Tobruk, il signore Saleh, e il presidente del governo di accordo nazionale Saraj sono a favore del cessate il fuoco, della pace duratura e della ripresa dei lavori nel formato 5+5 che consente la risoluzione delle questioni di carattere militare e la ripresa dei negoziati sugli affari economici, anzitutto in merito alla risoluzione equa dello sfruttamento delle risorse naturali libiche. Una importante iniziativa è stata proposta da Saleh: il suo intento è far sì che vengano considerati gli interessi non solo di Tripolitania e Cirenaica, ma anche del Fezzan, l’area meridionale della Libia che non è stata spesso menzionata nelle precedenti discussioni.
Pertanto, ci sono già idee sul tavolo che devono essere validate mediante il confronto tra le parti. Una certa importanza l’ha rivestita l’incontro convocato in Marocco tra le parti libiche coinvolte. Adesso con i nostri colleghi siamo continuando a contribuire a questi sforzi congiunti. Pochi giorni fa ad Anakra si sono tenute le consultazioni con i nostri colleghi turchi. Continuiamo a sforzarci in questo senso, parliamo con Egitto e Marocco. Contatto per telefono i miei colleghi marocchino ed egiziano. Di recente ho parlato anche con il ministro italiano degli Esteri il quale per evidenti ragioni è altamente interessato a contribuire alla risoluzione della questione libica. A mio avviso, al momento si sono venute a creare condizioni favorevoli, cercheremo di sostenere questo processo virtuoso e di dare il nostro contributo.
Riteniamo di fondamentale importanza porre fine il prima possibile alla pausa che dura da più di 6 mesi con la nomina di un rappresentante speciale del segretario generale dell’ONU per la questione libica. Il rappresentante precedente a febbraio è andato in pensione e da allora António Guterres non è riuscito per qualche motivo a risolvere la questione della nomina del successore. Vi è motivo di credere che alcuni Paesi occidentali stiano tentando di favorire i propri candidati, ma la nostra posizione è molto semplice: è necessario che il rappresentante venga concordato in linea con l’Unione africana. È una cosa evidente: la Libia è un membro attivo dell’Unione africana e quest’ultima vuole contribuire alla risoluzione del problema. Ho descritto in maniera diffusa la situazione. Vi è comunque modo di essere cautamente ottimisti.
Trump, Biden_Due discorsi a confronto, di Giuseppe Germinario