L’Araba Fenice_di WS

Questo pur condivisibile commento di Massimo Morigi mi ha spinto a domandarmi : ma cosa è la “democrazia” ? E a CHI serve e per cosa ?
Innanzitutto deve essere chiaro che la “democrazia” con cui noi siamo cresciuti è un accidente della Storia confinato al solo mondo “occidentale”. Altre civiltà hanno loro peculiarità e i loro meccanismi di “ratifica popolare” che la nostra “democrazia” altro non è.
Infatti nella eterna “lotta di classe” tra” chi deve lavorare per poter vivere (peggio) e chi può vivere (meglio) senza dover lavorare”, il potere politico apparterrà sempre a questa ultima classe perché solo essa ha il tempo e i mezzi per fare politica.
E questo è un concetto banalissimo già chiaro ne “la democrazia in Atene” scritta da un “Anonimo Ateniese” quattro secoli prima di Cristo e come tale anche il primo libro di politica mai scritto.
Questa ” classe” che non ha necessità di lavorare, allora si potevano chiamare gli “Ottimati” , si impadronisce sempre e inesorabilmente di tutto il potere e di tutte le ricchezze, salvo laddove UNO di LORO , un “autarca”, si impadronisca del potere assoluto appoggiandosi alla ” classe lavoratrice” , ovviamente a sua volta SCONTENTA di essere completamente espropriata del suo.
Il quale “autarca” spesso poi si faceva “re” e lasciava il potere ad un figlio generalmente non all’altezza del padre, provocando di nuovo una rivolta “popolare” astutamente guidata dagli “ottimati” per riprendersi il potere.
In “occidente”, nel mondo antico, la politica ha sempre oscillato tra questi due sistemi salvo due “luminose” eccezioni : Atene e Roma, le quali hanno prodotto due diverse ” democrazie”.
Ma che cosa è “la democrazia “? Nella sostanza essa è solo il metodo con cui l’ elite verifica il consenso popolare rispetto alle PROPRIE decisioni .
Questo ” mercato” è tutt’altro che “libero”; “la democrazia” però funziona meglio, quando funziona, della semplice autarchia e della ” dittatura degli ottimati” semplicemente perché, concedendo dei ” diritti politici inalienabili alla “classe lavoratrice”, ne mobilita maggiormente le energie che con le esemplari bastonate usate dalle altre due.
E qui occorre spiegare, a chi fosse interessato, la differenza tra le due “democrazie” sopra citate .
La democrazia ateniese era semplicemente la concessione DIRETTA di tutti i diritti politici alla massa dei cittadini ateniesi, i quali erano quindi obbligati comunque a perdere tempo per far politica; in mancanza del quale lasciandone il monopolio agli “Ottimati” .
Per MITIGARE questo problema fu introdotta una democrazia rappresentativa in cui gli “eletti” DIRETTAMENTE dalle assemblee ricevevano una paga per tutta la durata dell’ incarico. Probabilmente questa è stata la ” democrazia” più “democratica”, ma con un limite “fisico” così posto all’espansione dello Stato Ateniese, perché solo un ridotto numero di cittadini poteva partecipare “fisicamente “alle assemblee.
Roma invece “coinvolse” la massa dei cittadini solo attraverso una “democrazia rappresentativa ” che non aveva questo “limite di crescita”.
La repubblica romana era quindi molto più “inclusiva” ma la sua direzione politica rimase invece sempre completamente “aristocratica ” in quanto solo i “ricchi” potevano servire “gratuitamente ” lo stato; non c’era però preclusione a nessun cittadino che ne avesse i mezzi, spesso guadagnati, immaginate come, “servendo” lo stato in guerra nei livelli di potere sottostanti.
Si trattava quindi di un “patto tra “popolo ” e “elite” guidata da una oligarchia “aperta ad una “scala sociale”offerta al “populus”.
Quando questo famoso SPQR fu rotto dagli “Ottimati”, anche “la democrazia” Romana andò in pezzi, ma la lotta POLITICA fu interna all’elite, tra ” senatores” ( aka vecchia elite) ed “equites ( quella nuova ) a cui veniva precluso ciò che prima era permesso.
Bene , quale è il senso di questo mio “pippone”? Anche “l’ occidente” si è sviluppato sullo schema della Repubblica Romana e anche qui “il patto ” è ora stato rotto dagli “Ottimati” ( i senatores) e su questo anche la attuale “classe lavoratrice ” OVVIAMENTE non è d’accordo.
Ed è inevitabile che, come nella tarda repubblica Romana , i “meccanismi” elettorali ora siano sempre più manipolati da “Senatus” contro gli interessi del “Populus “, con il risultato che “la repubblica” va in pezzi precipitando giù dai suoi fasti , finché , dopo tanto sangue e tanta ingiustizia, un “senator” prende tutto il potere per sé appoggiandosi sui “populares”.
Ma gli “attuali “Ottimati” della “tardorepubblica” in cui stiamo vivendo sono convinti che grazie a nuove schiaccianti tecnologie “stavolta sarà diverso” .
Bah ! Forse stavolta sarà così, ma chi può saperlo ?
L’ unica cosa sicura è che comunque “la democrazia ” nei fatti non esisterà più e che magari passerà un millennio prima che qualcuno si reinventi una “democrazia diretta “ alla ateniese” e forse un altro ancora ce ne vorrà per una più sofisticata, “alla romana”.
Insomma “democrazia “ come “rara avis” che risorge dalle sue ceneri come “l’ Araba fenice” .
Anche della “ democrazia” tutti dicono che ci sia , ma dove veramente sia nessun lo sa.
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