DOV’E’ LA VIRTU’ CIVILE E LA PACE, TRA I MARINAI O I GIORNALISTI ?_di Antonio de Martini

DOV’E’ LA VIRTU’ CIVILE E LA PACE, TRA I MARINAI O I GIORNALISTI ?
L’ispettore generale della Marina tedesca – vice ammiraglio Kay -Achim Schoenbach,- ha fatto ieri un passo falso che gli é costato la carriera.
Ha dichiarato – durante un convegno di specialisti in India- che la storia della minaccia di invasione dell’Ucraina era “un nonsenso”.
Visto l’ambiente e i personaggi presenti il termine andrebbe tradotto più realisticamente con “fregnaccia” e ha anche aggiunto che Putin é solo alla ricerca di rispetto ( anche in questo caso la corretta traduzione sarebbe “riconoscimento”.)
A completare la situazione di imbarazzo in cui si sono trovate le appiattite autorità tedesche, ha anche aggiunto che la Crimea é da sempre stata considerata russa e non tornerà indietro.
Invitato nel pomeriggio a ritrattare quanto dichiarato al mattino, ha concesso di aver fatto “un errore” , ma non di aver detto cosa non vera.
Infine,” per non nuocere alla Marina e alla Repubblica Federale tedesca” ( notate che non ha detto alla Germania) ha rassegnato le dimissioni.
Crolla, con questa dichiarazione, la credibilità – di fatto inesistente- della narrativa USA ( e anglo tedesca) della minaccia russa all’Ucraina e le servili manfrine della RAI e dei loro aedi con i reportage “dal fronte”.
Mi torna in mente la frase di Churchill alla conferenza di Teheran detta a Stalin “ in guerra la verità é tanto preziosa da doverla proteggere con una guardia del corpo di menzogne ( a bodyguard of lies)”.
Ma allora c’era la guerra….
Adesso chi é che la vuole? Noi italiani certamente NO e se il prossimo presidente della Repubblica italiana dovesse insistere a calpestare l’articolo 11 della Costituzione, dovrà risponderne
E, a quel che é dato di constatare da questo avvenimento, nemmeno i tedeschi bruciano dall’ansia di morire per Kiev.
Ecco, state assistendo al paradosso di un militare che sacrifica la propria carriera e famiglia per scongiurare una minaccia alla pace, mentre vedete ogni sera una pletora di giornalisti, non solo italiani, disposti a far scoppiare una guerra pur di salvare lo stipendio, raccontando le bugie somministrate dai fautori della guerra e dell’avventura.