TRIS DI “ DEBUTTANTI” ?, di Antonio de Martini
Per uno dei casi di cui è piena la vita, ho conosciuto tutti e tre i generali che diserteranno la sfilata militare di domani.
Due di questi sono stati a capo delle Forze Armate ( Arpino e Camporini) e uno (Tricarico) a capo dell’aeronautica.
Non appartengono a uno stesso schieramento politico.
Lamentano più fatti, anche di dettaglio, ma in buona sostanza lamentano la lamentevole qualità del ministro della Difesa.
Un ministero storicamente sfortunato sotto l’aspetto della scelta dei vertici politici.
Dei tre generali, quello che ho conosciuto meglio é Arpino.
Ho cenato più volte con lui ed é la persona che mi ha più positivamente impressionato.
Mi ha anche fatto capire il « mistero » della caduta degli F104 , detti « le bare volanti » usando accenti di contenuta commozione per il ricordo di tanti compagni di corso caduti.
Colto, intelligente, umano.
La signora ministro gode dei miei sospetti per via di un invio gratuito di beni di consumo che organizzai ( come comitato FAO) verso l’Irak – all’indomani di Nassirya- e che l’inviato di « La Repubblica » scrisse di aver notato commercializzati nei suk.
L’inclusività non è un male in se.
É vero che la festa della Repubblica è la festa di tutti, ma è come il menù di un ristorante: il fatto che la crème caramel e la coda di rospo facciano parte della lista, non autorizza nessuna persona di buon senso a metterli nello stesso piatto.
Se si eviterà di accentuare l’aspetto corporativo di questa « civile protesta dei militari » e gli si saprà dare un respiro più strategico, assisteremo al debutto dei militari nella società italiana, non più nelle vesti dei buttafuori, cui sono stati crocifissi da sempre, ma da portatori sistematici dei valori di sobrietà, serietà, competenza e carattere, che sono i drammatici vuoti nelle carni della nostra Italia.
Questa sarebbe la vera inclusività !