Mueller: Il Cacciatore Fasullo, 16° podcast di Gianfranco Campa
La battaglia politica negli Stati Uniti sta assumendo sempre più l’aspetto di una faida grazie alla quale la criminalizzazione dell’avversario prende il sopravvento sul confronto tra le diverse opzioni politiche che in realtà continuano a sussistere; un confronto, quindi, che rischierebbe di affossare il sodalizio dell’attuale establishment neocon-democratico se condotto secondo i canoni classici della competizione politica. Da qui l’uso apertamente strumentale delle istituzioni più delicate, quali la magistratura. Una situazione ben conosciuta nel nostro paese ormai dagli anni ’90. Una conduzione dello scontro che spinge sempre più alla eliminazione dell’avversario, piuttosto che alla sua subordinazione in un crescendo che ci riserverà parecchie sorprese. Il rischio è quello di trascinare nel discredito le istituzioni chiave del paese minando ulteriormente la coesione e la capacità di controllo di quella formazione sociale. Se la guerra civile a metà ‘800 vedeva due fronti nettamente contrapposti in un quadro di acquisizione di potenza e di capacità di predominio, il conflitto attuale sta degenerando in forme frammentarie e polverizzate sempre più difficili da ricondurre ad una logica unitaria_ Giuseppe Germinario