Rassegna stampa tedesca 17 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani
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Il giornale economico titola come la “Bild” (vedi in questa rassegna stampa), ma sviluppa in modo più articolato le congetture sui destini dei partiti e dei loro leader e sulle possibili alleanze di governo, come panoramica alla vigilia del voto.
21-22-23.02.2025
Cosa c’è in gioco per i candidati
La sera delle elezioni potrebbero finire alcune carriere politiche. Ma anche il probabile vincitore delle elezioni teme il “caso peggiore”. Una panoramica.
di D. Delhaes, J. Hildebrand,D. Neuerer, J. Olk – Berlino
Trionfo o sconfitta? Cancelleria o dimissioni? Raramente, in un’elezione al Bundestag, così tante carriere politiche potrebbero essere decise in una sola sera elettorale come questa domenica. La posta in gioco è alta per i candidati di punta. proseguire la lettura cliccando su: Handelsblatt (21-22-23.02.2025)
Chiamata ai seggi sull’edizione domenicale del “Die Welt”, addirittura modificando la testata (Wählt, votate, che si pronuncia uguale al nome del giornale). Applica al voto la tesi che, come il silenzio, l’ignoranza o il linguaggio del corpo trasmettono un messaggio, anche chi non vota fa una scelta e rafforza i partiti radicali, i cui sostenitori prendono molto seriamente il loro diritto di voto. Segue una proposta semi-seria: “tutti i voti dei non votanti ingiustificati vengono assegnati in blocco a un partito, che viene determinato a sorte. Dal 2009, il MEP (Mir-Egal-Partei – Per me sono tutti uguali) è la seconda forza politica più grande della Germania e, in quanto comunità elettorale, potrebbe ribaltare qualsiasi maggioranza”.
23.02.202
Andate a votare!
Il partito degli astenuti sta diventando sempre più grande. Jean-Remy von Matt ha due idee su come cambiare questa situazione
Jean-Remy von Matt è un artista e co-fondatore dell’agenzia pubblicitaria Jung von Matt. Ha avuto l’idea di cambiare il nostro titolo
proseguire la lettura cliccando su:Die Welt (23.02.2025)
Approssimandosi le elezioni federali, questa settimana troviamo su Stern più che un articolo un pamphlet sul “cambiamento”, quello necessario in quanto inevitabile, nell’alveo della tradizione liberal-conservatrice. Sostiene che per chi non crede più che i mezzi tradizionali della democrazia (Trump e Weidel, che “diffondono bugie”) – dibattito, compromesso, riforma – possano migliorare la propria vita, la distruzione è un’opportunità e qualcosa di bello crescerà dopo il disboscamento. Ne traggono vantaggio gli estremisti, che sono contrari allo stato di diritto e alla democrazia, a tutti i meccanismi che potrebbero limitare il loro guadagno personale. Estremisti che vogliono distruggere a loro favore, non migliorare. Vengono presentati dieci cambiamenti scomodi ma necessari: “Se vogliamo continuare a vivere bene, molte cose devono cambiare in Germania. Purtroppo, durante la campagna elettorale se ne è parlato troppo poco. Cosa fare adesso. I democratici devono dimostrare che c’è speranza nel futuro”.
stern
19.02.2025
C’è qualcosa che non va nella Germania – ed è per questo che molte cose devono essere capovolte
proseguire la lettura cliccando su: Stern (19.02.2025)
Calcoli col bilancino in base a incerti sondaggi. “Il terzo partner” è l’argomento degli ultimi giorni di campagna elettorale. La CDU/CSU avrà la maggioranza relativa, vorrebbe prendersi un solo alleato, ma i numeri sono in bilico: chi supererà la soglia di sbarramento cambierà la composizione del Bundestag e la coalizione di governo dovrà essere più ampia.
20.02.2025
Quale coalizione governerà la Germania?
Raramente l’esito delle elezioni federali è stato così incerto come adesso. L’unica cosa molto probabile è che sarà l’Unione a governare. Lo dimostra un’analisi dei possibili modelli proseguire la lettura cliccando su: Die Welt (20.02.2025)
In prima pagina il quotidiano di Amburgo a pochi giorni dal voto illustra il suo orientamento elettorale: “Il nostro Paese dipende più che mai dall’auto-aiuto, sia economico che militare. Si può solo augurare a ogni futuro partito della Cancelliera di essere abbastanza forte da formare il governo da solo con un partner di coalizione, invece di logorarsi nella ricerca permanente di compromessi con più partner. Se il centro democratico vuole riconquistare la fiducia perduta, deve dimostrare di poter governare il Paese in modo efficiente e di poter affrontare i problemi, soprattutto nella politica economica e migratoria. Se anche il prossimo governo fallirà, tra quattro anni potremmo ritrovarci in una situazione simile a quella dell’Austria”.
20.02.2025
DEMOCRAZIA
Scelta difficile, ma così importante
Inimmaginabile se in questa situazione mondiale dovesse fallire anche un nuovo governo in Germania
di GIOVANNI DI LORENZO
proseguire la lettura cliccando su: Die Zeit (20.02.2025)
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