Il pattugliamento navale sino-russo vicino alle Isole Aleutine in Alaska ha ribaltato le carte in tavola per gli USA, di ANDREW KORYBKO

Il pattugliamento navale sino-russo vicino alle Isole Aleutine in Alaska ha ribaltato le carte in tavola per gli USA

ANDREW KORYBKO
10 AGO 2023

Non è stata la prima esercitazione navale congiunta, ma è la più grande finora effettuata vicino alle coste americane, il che la rende una pietra miliare.

I senatori dell’Alaska sono andati su tutte le furie dopo che la settimana scorsa Russia e Cina hanno effettuato un pattugliamento navale congiunto, mai segnalato prima, nei pressi delle Isole Aleutine. I funzionari hanno condannato quella che hanno definito un'”incursione”, anche se il Comando settentrionale degli Stati Uniti ha confermato che la pattuglia “è rimasta in acque internazionali e non è stata considerata una minaccia”. In ogni caso, si è trattato di un’interessante svolta degli eventi, dato che di solito sono gli Stati Uniti a condurre esercitazioni di questo tipo vicino ai confini di queste due nazioni.

L’Intesa sino-russa non è un’alleanza, ma piuttosto una partnership strategica senza precedenti incentrata sul coordinamento degli sforzi per accelerare la transizione sistemica globale verso il multipolarismo. A tal fine, e nel contesto dei pattugliamenti navali congiunti della scorsa settimana, queste Grandi Potenze hanno deciso di segnalare al mondo che risponderanno reciprocamente ad analoghe esercitazioni degli Stati Uniti. Finora ciascuna di esse aveva reagito separatamente, limitandosi in gran parte alla retorica, ma ora stanno reagendo congiuntamente in modo tangibile.

In questo modo sono stati raggiunti diversi interessi. In primo luogo, gli Stati Uniti sanno che l’Intesa sino-russa non è riluttante a far navigare le flottiglie il più vicino possibile alle coste americane. In secondo luogo, si sono volontariamente conformati ai termini stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) per quanto riguarda i luoghi in cui le navi da guerra straniere sono autorizzate a navigare, nonostante gli Stati Uniti non riconoscano tale struttura. In terzo luogo, questo esempio ha dimostrato il netto contrasto tra i due Paesi e gli Stati Uniti sulla questione del diritto marittimo internazionale.

Il quarto interesse che è stato portato avanti attraverso il pattugliamento navale congiunto vicino alle Isole Aleutine è che ha fatto sperimentare agli abitanti di quello Stato, e probabilmente anche agli americani altrove, come ci si sente quando i loro rivali geopolitici conducono esercitazioni di questo tipo vicino ai loro confini. Queste esercitazioni non influenzeranno la formulazione della politica statunitense, ma possono contribuire a formare l’opinione di alcuni elettori sulla saggezza delle politiche dei loro leader nei confronti della Russia e della Cina, considerando che questi due Paesi stanno semplicemente rispondendo alle mosse degli Stati Uniti.

Infine, queste esercitazioni sono rimaste al di sotto della soglia di innesco di un’escalation, dimostrando così che è davvero possibile rispondere reciprocamente alle provocazioni americane, dopo che entrambe le Grandi Potenze erano finora riluttanti a farlo. A proposito di quest’ultima osservazione, in precedenza le due potenze reagivano separatamente e si limitavano in gran parte alla retorica, tranne in quelle rare occasioni in cui venivano accusate dagli Stati Uniti di aver fatto volare o navigare le loro rispettive unità troppo vicino a quelle di quest’ultima.

Anche in questo caso, gli incidenti si sono verificati vicino ai loro confini e non a quelli degli Stati Uniti, ma questa volta hanno navigato congiuntamente con le loro navi da guerra vicino alle Isole Aleutine per dare all’America un assaggio della sua stessa medicina. Questi piani sono stati probabilmente concordati da tempo, ma non sono stati attuati fino ad ora, poiché ognuno di loro voleva dare agli Stati Uniti l’opportunità di smettere di farli sentire a disagio operando così vicino alle loro coste. La pazienza di Russia e Cina, però, si è chiaramente esaurita e per questo motivo stanno reagendo congiuntamente.

Questa non è stata la prima esercitazione navale congiunta, ma è la più grande finora effettuata vicino alle coste americane, il che la rende una pietra miliare. I media mainstream cercheranno prevedibilmente di far passare il tutto come una cosiddetta “aggressione illegale non provocata”, nonostante i due Paesi si siano attenuti rigorosamente al diritto internazionale secondo l’UNCLOS e abbiano effettuato le loro esercitazioni in risposta alle precedenti innumerevoli esercitazioni degli Stati Uniti vicino ai loro confini. Ribaltando finalmente la situazione con gli Stati Uniti, l’Intesa sino-russa vuole dimostrare al mondo che l’era dell’unipolarismo militare è finita.

https://korybko.substack.com/p/the-sino-russo-naval-patrol-near?utm_source=post-email-title&publication_id=835783&post_id=135887193&isFreemail=true&utm_medium=email

ll sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure 

PayPal.Me/italiaeilmondo

Su PayPal è possibile disporre eventualmente un pagamento a cadenza periodica, anche di minima entità, a partire da 2 (due) euro (pay pal prende una commissione di 0,38 centesimi)