*** 2 LUGLIO (di un lontanissimo 1494), di Daniele Lanza

Tutti sappiamo cosa sono l’OVEST e L’EST giusto ? Ma….chi decide dove finisce o inizia un punto cardinale ? Mai pensato ? Ci pensa il trattato di TORDESILLAS (fatta la legge, trovato come aggirarla).
Sono passati appena un paio di annate da quando un genovese al servizio della corona di Castiglia passa per le prima volta da una sponda all’altra dell’Atlantico : si è appena messo piede su un mondo nuovo (come un giorno lontano i nostri posteri vedranno altri pianeti in altri sistemi stellari, forse) che già il “vecchio” inizia a fare storie (…).
Il regno di PORTOGALLO, resosi conto quasi subito dell’immensità degli eventi in corso, protesta fermamente con la corte di Spagna, impugnando un trattato – risalente a una quindicina di anni prima (attorno al 1481) – che riservava ai portoghesi tutta la fascia marittima (e le isole che vi si dovessero trovare) a sud delle Azzorre.
Che significa ? In che modo il comma “a sud delle Azzorre” c’entrerebbe col continente americano ? (ci si chiederà).
Non troppo semplice, anzi un bel rompicapo: logicamente non si poteva imporre un’interpretazione pazzescamente letterale (!!) dell’intesa, ossia che il concetto di “a sud delle Azzorre” fosse da intendersi PRIVA di un limite definito in senso OVEST/EST includendo quindi le Americhe stesse, latitudinalmente (sarebbe stato inverosimile ed inaccettabile).
Piacesse o meno la scoperta di Colombo ridefiniva la geografia stessa introducendo nell’Atlantico un asse ovest/est accanto a quello nord/sud, che doveva essere rispettato.
La Spagna in effetti nello scoprire le Americhe NON aveva tecnicamente violato la demarcazione nord/sud concordata, facendo tombola invece su un differente asse di estensione (quello ovest/est), per il quale NON erano previsti confini e quindi fregando completamente il Portogallo (per metterla in questi termini).
Il Portogallo tuttavia non si perde d’animo: non potendo ignorare la nuova dimensione ovest/est, se ne serve, LIMITANDOLA a modo proprio. Come ?
Si riesce a riconfigurare diplomaticamente, le linee di demarcazione affermando il principio che anche l'”OVEST” scoperto dalla Spagna doveva avere un confine : per la precisione questo “ovest” non poteva collocarsi più ad est che a 370 miglia nautiche da Capo Verde (colonia portoghese nel centro dell’Atlantico, come punto di riferimento: entro le 370 miglia nautiche da lì, era quindi “EST” ancora sfera portoghese dunque).
Più concretamente, sulla base della già esistente e riconosciuta demarcazione nord/sud tra Spagna e Portogallo, si riesce a innestarne anche un’altra di tipo ovest/est, atto a rendere più completo il sistema di limiti geografici esistenti su tutti i punti cardinali.
Inutile girarci attorno: un rompicapo semantico, una lotta all’ultimo comma (…)
In parole altre: La Spagna aveva, con la scoperta del nuovo mondo, acquisito un vantaggio senza limiti………ma il Portogallo riesce (per rotto della cuffia) a dimensionarlo ponendovi almeno un limite, per quanto stiracchiato all’inverosimile.
RIFLESSIONE = Siamo chiaramente di fronte ad una mastodontica distorsione interpretativa (che ha però fatto la storia): l’intesa ispano-portoghese del tardo medioevo da cui tutto parte, conclusa prima della scoperta delle Americhe, chiaramente NON si riferiva ad esse ma ad un’areale marittimo (l’Atlantico) che allora si conosceva.
L’accordo originario (1481), altro non era che un’intesa tra due potenze regionali (spagnoli e portoghesi) inteso a tracciare una linea di divisione tra rispettive sfere di influenza su scala locale, ossia entro il limite di questa distesa fredda di mare che non interessava a quasi nessuno salvo loro (…).
NESSUNO poteva immaginare – in quel momento – che quella massa di mare era, più precisamente, 25 volte più grande del Mediterraneo e che fosse porta d’accesso ad altri continenti.
L’intesa ispano-portoghese era quindi in origine un “accordino” medievale sulla terra di nessuno (se mi si permette di esprimermi così), senza immaginazione di qualcosa d’altro al di là del mare….
Ma bando alle parole ! Come detto, il regno di Portogallo, molto acutamente prende l’iniziativa, mentre i monarchi di Spagna erano ancora storditi per la scoperta fatta, e si fa avanti : l'”intesa” è ancora valida perlomeno a livello di principio, basta solo aggiornarla in qualche modo……..vincolando anche il nuovo mondo scoperto, estendendone retroattivamente ad esso gli effetti (…) Si pensa dunque tale soluzione già menzionata: si prendono come punto di riferimento le isole di Capo verde, nell’Atlantico centrale, e si stabilisce che la terraferma a 370 miglia marittime ad ovest sarà soggetto spagnolo……il resto invece – entro le 370 miglia da Capo Verde è portoghese (vi rientra la costa più occidentale sudamericana, ovvero il Brasile…..).
Abbiamo così un ovest spagnolo ed un est portoghese.
Capito ? Temo che a molti sarà difficoltoso.
Non è per nulla intuitivo, lo capisco: la mossa diplomatica portoghese (a mio avviso) ha qualcosa tra il geniale e l’assurdo, un arrampicarsi sugli specchi di una potenziale disfatta totale. Gli spagnoli con Colombo hanno spezzato oggettivamente le convenzioni della geografia allora conosciuta: i portoghesi riuscirono con un espediente a riconfigurare (dialetticamente) la geografia a sua volta appena riconfigurata (materialmente) da Cristoforo Colombo (…), in un tentativo di creare limiti che altrimenti non sarebbero esistiti (ponendo i monarchi di Spagna in stato di geopolitica onnipotenza).
Sintetizzando: gli spagnoli conquistarono l’OVEST. I portoghesi vinsero a modo loro nel riuscire ad imporre limiti geografici a questo “ovest” spagnolo e definendo cosa NON vi rientrasse (rimanendo quindi in mano portoghese).
Detto fatto, tale visione delle cose inverosimilmente VINCE ed è sancita dal trattato delle TORDESILLAS (firmato il 2 luglio 1494), che consacra tale interpretazione. Il testo originale è tuttora conservato in Spagna come patrimonio dell’umanità.
Il resto è storia.
La Spagna nei secoli a venire darà l’assalto alle “coste settentrionali” dandosi da fare a ispanizzare Caraibi, blocco mesoamericano/nordamericano e sudamericano, mentre il Portogallo – che dispone di meno risorse – resta ancorato al suo monopolio delle “coste meridionali” (ad est del confine deciso a partire da Capo Verde) del nuovo mondo che incontra strada facendo: quelle coste meridionali, come il lettore avrà capito sono la porta di uno spazio di territorio che oggi chiamiamo BRASILE (la cui definizione geografica, certo richiederà ancora secoli…..ma l’inizio è questo).

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