I COSTI DEL NON FARE O DEL NON FARE BENE, del dr Giuseppe Imbalzano
Il dottor Giuseppe Imbalzano ha letto il mio articolo su I due stili strategici di gestione dell’epidemia a confronto[1] e mi ha scritto questa lettera di commento, che pubblichiamo ringraziandolo di cuore.
Quel che dice va ascoltato con molta attenzione, perché il dottor Imbalzano ha le competenze e l’esperienza necessaria per parlare a ragion veduta: si veda qui un piccolo estratto dal suo curriculum professionale.
Giuseppe Imbalzano, medico, specialista in Igiene e Medicina preventiva. Direttore sanitario di ASL lombarde per 17 anni (Ussl Melegnano, Asl Milano 2, Ao Legnano, Asl Lodi, Ao Lodi, Asl Bergamo, Asl Milano 1). Direttore scientifico progetti UE (Servizi al cliente, Informatizzazione della Medicina Generale). Si è occupato di organizzazione sanitaria, prevenzione, informatica medica, etica, edilizia, umanizzazione ospedaliera e psicanalisi._Roberto Buffagni
P.S.: ci diamo del tu perché coetanei, ma sinora non ci conoscevamo.
Carissimo Roberto,
Hai uno stile forte, una concatenazione e una liquidità, una armonia nella lettura che affascina per semplicità e decisione, immediato, salta agli occhi e entra nel cuore.
Ma pensavi d’essere stato cattivo, deciso, e invece, sei stato buono, delicato, quasi pietoso.
Il tuo pennello sorprende per la durezza dei valori che esprimi, ma è stato al di sotto della realtà.
Hai scoperto il nervo e le lacune del mondo civile.
Quel che serve, quello che dovrebbe essere, quello che dovrebbero conoscere.
Il costo infinito.
Per fare prevenzione di comunità è necessario avere un sistema già operativo e pronto all’intervento sempre e comunque. Un impegno che pochi hanno, una rete pronta sempre.
La Germania, GB e le altre Nazioni non hanno un sistema di prevenzione sanitario sempre pronto, attivo, e universale.
Che si preoccupi della salute e del benessere dei cittadini, che lavori sempre e verifichi ed allontani i pericoli e i rischi che abbiamo, che si presentano, che si manifestano improvvisamente, laboratori di sanità pubblica, servizi per la sicurezza degli alimenti e per la nutrizione, di igiene ambientale, degli ambienti confinati, alle vaccinazioni, ai controlli per l‘acqua e quanto sia utile per l’intera comunità, oltre alla medicina del lavoro per la sicurezza dei lavoratori.
Costa ed è vero, ma è un sistema silenzioso e prezioso, è il nostro sistema di garanzia.
Non è solo costo, per fortuna non infinito, ma vigilanza costante, rigoroso strumento e barriera per il nostro benessere. E il tempo di gestire e formare il personale, di creare medici ed esperti solo per la sicurezza non è né breve né semplice.
E se c’è una infezione individua i casi e li assiste e li protegge, e protegge tutti noi.
Selezione della specie
Con questa infezione abbiamo scoperto che esiste un nuovo modello di selezione umana, della comunità, basato sul rapporto costo /utilità, “abituatevi a perdere i vostri cari”.
Non che non ci fosse in passato, Sparta docet, ma così lucida, chiara e definita, forse non l’abbiamo mai ascoltata negli ultimi 75 anni.
E in una culla della democrazia, della Magna Charta, della Costituzione, del diritto moderno.
La selezione non della razza, ma dell’utilità.
“Hai reso tutto quello che potevi al tuo Paese, hai bisogno di pensione e medicine, di badanti, carrozzine e di carezze, beh, adesso grazie.”
Un bel risparmio per il Welfare Nazionale.
Con occhi pungenti, lucidi, ben biondo e alla moda di oggi, scapigliato.
Ma senza sforzi particolari, anzi, una bella sforbiciata di inutili soggetti.
Un Flauto Magico e tanti anziani dietro (non bambini, questa volta).
Le infezioni non colpiscono gli anziani per forza, questa in particolare ha un tropismo verso le età non infantili (forse per “l’eccesso” di vaccinazioni dei bambini, come si sta cercando di capire) e come tutte le malattie, tende ad infierire su alcune categorie in particolare (anziani e patologie cronico degenerative nel nostro caso).
La scelta biologica ideale (e poi dicono che non l’hanno creata in laboratorio in Inghilterra…)
Ma tranquilli, colpisce tutti, senza preoccuparsi della carta di identità, dell’anno e del secolo di nascita.
Magari non muoiono, ma hanno bisogno di cure anche loro.
E poi tutta la famiglia del malato, se lo lasciano in casa con gli altri.
Ma il virus lo hanno creato difettoso!
Ahi ahi ahi la genetica!
È letale ad una certa età, ma non sempre è lieve per gli altri.
Per molti, diciamo 80%, passa veloce e non si sente per nulla o quasi, ma per il 20% più o meno dopo una settimana cominciano i guai, ossigeno, terapia intensiva, rianimazione o ECMO. E farmaci. E assistenza in ospedale.
Ma dove li trovo se i malati, mal educati di loro, si presentano, in ambulanza, tutti insieme?
E non solo quelli passati di età e buoni solo a chiedere pensioni, assistenza e medicine.
Ci sono autisti, elettricisti, idraulici, operai, vigili urbani, pompieri, poliziotti, soccorritori, medici ed infermieri tutti insieme e non sempre, adesso, che salvano la vita agli altri.
Selezioniamo anche lì, prima di spendere per chi non sopravvivrà sicuramente. Ma tra questi, chi ha più diritto? E poi hanno anche la pretesa di essere assistiti per due o tre settimane. E poi non è finita ancora.
Ah, ma erano rimasti a casa?
E allora tra 7 giorni dobbiamo ospitare tutta la famiglia.
Ma non abbiamo più posti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E allora siamo tranquilli, non dobbiamo decidere più.
E anche i giovani perdono la vita in questa roulette dello Stato dove esce sempre e soltanto lo zero.
E non è più l’1% atteso e tanto benefico per lo Stato
Ma, e di più, non hanno età e nome e cognome
Si ammala il 60%?
No, assolutamente.
Non faranno in tempo.
Neanche la fortuna di ammalarsi con la collaborazione di questo prezioso corredo virale nuovo nuovo nuovo.
I nostri esperti internazionali devono aver studiato su un notissimo libro di virologia, igiene e programmazione sanitaria, di un quasi Premio Nobel- Ammiocuggino ha gli orecchioni
Cos’è successo, che non ce ne siamo accorti?
Che si ammalano quelli che hanno maggiori rischi per sede o per lavoro
Personale sanitario- personale viaggiante- autisti- servizi h24 con scopertura di turni e sospensione di servizi
Ospedali- trasporti- servizi essenziali (elettricità gas acqua carburante supermercati consegne a domicilio banche assicurazioni borsa pensioni stipendi computers semafori e treni, prodotti per la sicurezza farmacie ossigeno, spazzatura e tutto ciò che è socialmente utile, polizia, esercito, pompieri, e tutto quello che vi viene in mente, il sistema di sicurezza, il sistema sociale, telefoni e cellulari, il pc da cui state leggendo und so weiter)
E così sia.
E cadaveri ovunque, nella peggiore rappresentazione di una peste indotta e lasciata correre.
Ed è poco più di una influenza, come molti si sono affaccendati a raccontare dalle Poltrone e dal loro ruolo di Amministratori.
Tutto il sistema sociale viene sospeso e l’intera Nazione è paralizzata
Ma questo molto molto molto prima che il 60% venga colpito dall’infezione
Malta la possiamo soccorrere, e fino ad un certo punto
La GB no
Il ponte sotto la Manica è bloccato e tutto il Paese è isolato
I traghetti non hanno carburante e manca elettricità per i servizi
I fari saranno spenti
E nessuno che raccolga la gomena se vogliamo attraccare
E la rete 5G sarà disponibile alle generazioni future di polacchi che arriveranno sull’isola
Non è fantascienza, è fantasia di chi immagina che tutto vada e segua in modo ordinato la pellicola, il film, la narrazione che si è creata e che ci racconta.
Che forse Alain Deneault abbia ragione che siamo governati da una mediocrazia?
«Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all’incendio del Reichstag, e l’incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l’assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere»
Ed è il tradimento del patto democratico, io ti eleggo e tu mi proteggerai e mi farai vivere meglio, tranquillo e a lungo.
Un patto fondamentale della nostra comunità. Della democrazia.
Chi avrà fatto un intervento di prevenzione dello sviluppo infettivo ed eradicato l’infezione (come da indicazioni dell’OMS) invece avrà preservato la propria popolazione a rischio e il proprio sistema sociale di supporto alla gestione della comunità
Un vero progetto criminale, l’altro.
E senza arrivare al 60% perché non ci sarà più popolazione vivente dopo pochi giorni
L’acqua non arriverà più e il cibo non sarà disponibile, la polizia non sarà attiva e tutti gli incidenti non saranno assistiti
Le proiezioni di Johnson o altri sono fatte da chi non sa dove e perché vive bene.
I morti non saranno 100.000
E chi andrà in GB per soccorrere dovrà essere ben protetto perché le salme saranno infinite.
E i topi, vivi, pulluleranno a milioni.
Non ricevendo più cibo nelle fogne usciranno tutti. E loro sono indenni dall’infezione.
Gli altri animali, quelli che necessitano di cure ed assistenza, non ci saranno più.
Chernobyl nel suo sarcofago di cemento sarà una cartolina da primavera rigogliosa.
Le centrali nucleari non saranno più governate e armi, aerei, missili e bombe atomiche saranno preda di chi arriverà per primo.
L’effetto Dunning-Kruger è una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità auto valutandosi, a torto, esperti in quel campo, mentre, per contro, persone davvero competenti tendono a sminuire o sottovalutare la propria reale competenza. Come corollario di questa teoria, spesso gli incompetenti si dimostrano estremamente supponenti (da Wikipedia).
E sono ovunque.
Forse i costi del non fare superano i benefici del fare.
[1] http://italiaeilmondo.com/2020/03/14/epidemia-coronavirus-due-approcci-strategici-a-confronto-di-roberto-buffagni/