Ucraina, il conflitto 6a puntata_con Max Bonelli

La dinamica sul terreno del conflitto militare in Ucraina sta subendo delle accelerazioni significative sul fronte centrale con i primi segni di cedimento significativo dell’esercito ucraino. Sul terreno appare decisamente inspiegabile la tendenza dei loro comandi a lasciarsi intrappolare in sacche; più che il mantenimento dell’integrità di ciò che rimane di quell’esercito sembra interessare la salvaguardia dell’immagine di una forza resistente e l’evidente contraccolpo psicologico di un abbandono dei territori contesi, ma incedibili in una trattativa. E’ il pegno pesante da pagare per una politica di aperta ostilità del regime ucraino verso la Russia e parte della propria popolazione e di completo e stridente asservimento ai disegni americani rispetto all’afflato nazionalista che nutre la politica ucraina. Non sarà la fine rapida di un conflitto, quanto la mutazione della sua natura e della sua dinamica. Tutto è in mano statunitense, comprese le crepe che iniziano ad emergere vistosamente nell’area occidentale e nel centro dell’impero. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

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Ucraina, il conflitto militare 5a parte_con Max Bonelli

Quinta puntata del reportage di Max Bonelli. Una breve scorribanda sulla situazione economica della Russia raffrontata alle intenzioni delle politiche sanzionatorie decise dagli Stati Uniti e da buona parte dello schieramento occidentale. Una breve disamina della situazione sul fronte. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

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Ucraina, il conflitto militare, 4a parte_con Max Bonelli

Il fronte in Ucraina assume sempre più la dinamica di un elastico. Ad un allentamento nella parte Nord corrisponde una tensione crescente al centro ed una pressione stazionaria nella parte sud. Una situazione che dovrebbe protrarsi nella sua forma accesa sino a questa estate. Non mancano i segni di cedimento e di logoramento. L’aspetto epico di questo confronto lo hanno offerto l’assedio di Mariupol. Ben presto la realtà e la scoperta degli antefatti assopiranno gli effetti della retorica eroica, mettendo allo scoperto le nefandezze e i retaggi che hanno obbligato alla resistenza estrema le milizie della Azov assieme alla risolutezza di altri reparti regolari dell’esercito ucraino. Saranno i punti di partenza di un confronto e di una trattativa destinati a protrarsi per anni. Oltre al video nel commento due link riguardanti il trattamento “popolare” riservato ai militi arresisi dell’Azov e un episodio bellico ai danni degli ucraini nella zona di zaporigia https://vk.com/al_im.php?sel=309467818&z=video-61716737_456250943%2F1f03590fe413ba255a%2Fpl_post_-61716737_419568
https://vk.com/al_im.php?sel=309467818&z=video-61716737_456250952%2Fd300b433a1b1393105%2Fpl_post_-61716737_419825
https://vk.com/al_im.php?sel=309467818&z=video555711071_456242310%2F4574b8657bae9f6708%2Fpl_post_555711071_39870

Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v156d5m-ucraina-il-confronto-militare-4a-parte-con-max-bonelli.html

Testimonianza da Mariupoli e oltre, a cura di Max Bonelli

Sappiamo che gli orrori della guerra solitamente non sono esclusiva di una delle parti. Esiste, comunque, una diversità sostanziale nei comportamenti, come pure un atteggiamento del tutto unilaterale degli organi di stampa nostrani nel fornire informazioni. Con questi flash offriamo qualche scampolo di realtà alternativa, pur essendo noi un sito finalizzato all’analisi piuttosto che alla cronaca_Giuseppe Germinario

Testimonianza da Mariupoli sottotitoli in Italiano_Max Bonelli

Carlo Giorgetti

L’intervista rimossa da Der Spiegel alla signora ucraina evacuata da azovstal, nella quale affermava che i nazionalisti ucraini non facevano uscire le persone, con sottotitoli in italiano.

https://vk.com/id309467818?w=wall309467818_1302%2Fall&z=video327632289_456239128%2F3bdf594b287eb4d2b9%2Fpl_post_327632289_2094

RangeloniNews, [13/05/2022 09:04]
In Ucraina è stato pubblicato un video in cui viene dimostrato l’impiego dei missili “Brimstone” forniti da Londra.

Curioso il fatto che i lanci siano stati effettuati nascondendo armi in un furgone apparentemente anonimo, dando nuovamente prova di come la tattica del nascondersi tra la popolazione civile combattendo con veri e propri (spesso inconsapevoli) scudi umani sia diventata una consuetudine.

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Dichiarazioni di Adrian Bocquet un volontario francese in Ucraina:

“Mi assumo totalmente la responsabilità di ciò che dico. In Ucraina, ho assistito a crimini di guerra: Tutti questi crimini sono stati commessi dall’esercito ucraino. Ma in Francia non ne parliamo!”

Bocquet è un ex militare francese, autore di un libro. Dopo tre settimane trascorse in Ucraina, ai microfoni di SUD Radio, ha deciso di raccontare la sua esperienza. Ecco qualche estratto della sua intervista:

“Quando sono tornato in Francia Dall’Ucraina, sono rimasto scioccato: i canali televisivi invitano esperti che non sono stati in Ucraina e non sanno nulla di ciò che sta accadendo lì. Tra quello che sento dallo schermo televisivo e quello che ho visto con i miei occhi, c’è un abisso.”

“Ho visto l’esercito ucraino sparare alle ginocchia dei soldati russi catturati e sparare alla testa degli ufficiali.”

“Ho visto personalmente i cameramen americani inscenare riprese distorte dai luoghi degli eventi.”

“Tutti gli edifici civili distrutti presentati dall’Ucraina come bombardamenti su civili, non sono altro che il risultato di sparatorie imprecise degli ucraini su installazioni militari.”

“Le forze armate ucraine nascondono munizioni negli edifici residenziali di notte, senza nemmeno informare gli abitanti. Questo si chiama usare le persone come scudo.”

“Bucha è una messa in scena. I corpi dei morti sono stati spostati da altri luoghi e deliberatamente posizionati in modo tale da produrre riprese scioccanti”.

Versione completa dell’intervista in francese link: https://youtu.be/ZoKnhXnp-Zk

Come diventi impossibile nascondere le proprie simpatie. Un soldato della democrazia ucraina catturato

https://vk.com/im?sel=309467818&z=video175480689_456239065%2Fd698c5fd6875b310cd%2Fpl_post_175480689_292

Ucraina, il conflitto militare_3a parte_con Max Bonelli

Con il passare del tempo affiora sempre più il pieno coinvolgimento occidentale nel conflitto russo-ucraino. Non solo nel coordinamento, nella rilevazione dei dati e nelle forniture militari. Arrivano le prime immagini di militari catturati al fronte, in attesa che la prossima resa all’acciaeria Azovstal rigurgiti il boccone più grosso. Potrebbe essere una grande vittoria di immagine; potrebbe al contrario rivelarsi un importante episodio di un progressivo processo di assuefazione alla guerra tale da rendere accettabile un intervento diretto delle forze di singoli paesi della NATO. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1327od-il-conflitto-in-ucraina-con-max-bonelli.html

il conflitto militare in Ucraina 2a parte_con Max Bonelli

Da due mesi assistiamo ad una realtà obbligata del conflitto in Ucraina. Con essa la democrazia occidentale ha rivelato la propria potenza di fuoco e la perfetta integrazione del sistema mediatico nel sistema di potere. Non solo un megafono, quanto un costruttore di opinione ed una pesante modalità di condizionamento del ceto politico. Le vie del potere e dell’egemonia passano anche attraverso questi fili, non solo per le strade dirette. In questo rivelano il carattere sofisticato di esercizio nel mondo occidentale rispetto ai mondi emergenti. L’abuso, però, ne rivela anche la fragilità. E’ il contributo che intendiamo dare facendo emergere l’altra verità, certamente di parte; sicuramente più aderente alla realtà. Una realtà accessibile a tutti, sempre che la si voglia cogliere. Per giorni ci hanno tempestato di resoconti di telefonate di soldati russi impegnati a riportare a casa trofei domestici presi in prestito da case altrui, per la verità un po’ meno ingombranti. Pare che i comandi russi non abbiano però lesinato nelle punizioni. Nella foto vediamo certificato il compimento di un principio universale, questa volta da parte ucraina: la famiglia prima di tutto. Siamo sicuri che i nostri profeti sapranno riconoscere il giusto valore a questi sani principi. Siamo vittime di una propaganda di guerra tesa ad osannare il valore dei resistenti e il principio della libertà; un valore che in realtà è cieca ostinazione fondata su principi inquietanti di discriminazione che lo stesso mondo occidentale afferma di aver combattuto ormai otto decenni fa e su comportamenti del regime verso una parte della propria popolazione altrimenti inspiegabili. Non riteniamo di arrecare danno, comunque, alla causa ucraina con questa ed altre foto e video presenti nel servizio, visto che gran parte di essi sono forniti e diffusi con beata soddisfazione dagli stessi militari nel pieno esercizio delle loro funzioni. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v1200zi-il-conflitto-in-ucraina-2a-parte-con-max-bonelli.html

 

Ucraina, una realtà rimossa_con Max Bonelli

Poiché il Team di You Tube ha rimosso il video, l’unico link disponibile è quello di rumble. D’ora in poi si suggerisce di privilegiare tale accesso

La realtà della situazione in Ucraina fatica pesantemente ad emergere non ostante alcune crepe che qua e là cominciano ad emergere nel sistema mediatico nazionale. Una cappa opprimente comune a tutti i paesi europei, ma che in Italia sta raggiungendo i vertici della disinformazione più dozzinale. Negli Stati Uniti, come testimoniato anche dal filmato iniziale di questa conversazione, la situazione è in buona misura diversa e più favorevole. Merito soprattutto dello scontro politico aperto fra le compagini politiche e all’interno degli stessi centri decisori; grazie anche al fatto che quanto avviene in Europa e nell’Ucraina stessa non è solo la conseguenza, ma l’esito diretto di decisioni statunitensi prese sul campo con una catena di comando sempre più diretta. E le decisioni, per essere prese e per renderle efficaci, hanno bisogno di una relativa trasparenza nella fase di elaborazione. I paesi europei sono sempre più, con rare eccezioni, soggetti passivi di queste scelte. La mediocrità tragicamente banale del ceto politico e della classe dirigente italiani, a cominciare dai nostri due presidenti, ne sono l’emblema più disarmante e sconfortante. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v116vrq-ucraina-una-realt-negata-con-max-bonelli.html

Ucraina! Il vizio d’origine di un regime_di Max Bonelli

La narrazione di casa nostra ci presenta ossessivamente Zelensky, un attore nel pieno esercizio delle sue funzioni e il regime ucraino come i paladini delle libertà del mondo occidentale in antitesi al totalitarismo dell’invasore russo. Max Bonelli ci offre un primo spaccato inquietante della natura del regime ucraino, impegnato a combattere con la stessa intensità sia l’esercito russo che una parte molto significativa della propria popolazione. Un regime che ovviamente ha il diritto di opporsi militarmente, ma che altrettanto ovviamente in questi anni ha perseguito politicamente una linea di aperta ostilità ed aggressione verso la Russia e di feroce repressione verso una componente fondamentale della propria popolazione e ai danni della consistente opposizione politica presente nel paese. Il regime ha avuto quasi dieci anni per cercare un accordo dignitoso con le parti. Istigato e lautamente foraggiato dalle componenti più avventuriste delle élites statunitensi ed europee ha scelto la strada di un nazionalismo territoriale ed etnico che prescinde dalla complessità ed eterogeneità del paese. Un aspetto particolarmente inquietante anche e soprattutto per i paesi della Unione Europea. Il lirismo che ammanta le azioni della dirigenza europeista, visto l’esito dell’esperimento ucraino ed il veleno introiettato dall’accettazione senza remore nel proprio seno del particolare nazionalismo proprio di buona parte dei paesi dell’Europa Orientale, è una maschera che con disinvoltura nasconde ormai a stenti intenti particolarmente inquietanti, già intravisti nella gestione della crisi pandemica ed una supina ed autodistruttiva subordinazione politica all’avventurismo statunitense, disposto ad alimentare e strumentalizzare chiunque, per quanto impresentabile, pur di perseguire i propri obbiettivi. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

https://rumble.com/v10kpiv-peccati-dorigine-di-un-regime-con-max-bonelli.html

 

 

Il conflitto in Ucraina resoconto 1a parte _con Max Bonelli

Con questa prima puntata avviamo una collaborazione con il sito proitalia.org  https://proitalia.org/con un resoconto sui movimenti militari in Ucraina attingendo alle più varie fonti disponibili sul web. Buon ascolto

https://rumble.com/v10b2k1-la-guerra-in-ucraina-1a-parte-con-max-bonelli.html

https://proitalia.org/media/podcast/un-continuo-logoramento

Intervista dal fronte_a cura di Max Bonelli

Mariupoli la  lotta tra il bene ed il male

 

Effettuo la traduzione di una intervista ad un combattente russo di Mariupoli. Tra i tanti scritti, articoli che ho tradotto in questi giorni, questo mi ha colpito per l’intensità e la stridente contronarrazione alle vulgate delle nostre televisioni atlantiste

Buona lettura,

Max Bonelli

 

 

Ripulire la città dai nazisti dell’Azov è un lavoro duro ed estenuante. Sei in tensione selvaggia tutto il giorno. Capisci perfettamente che puoi diventare una facile preda per un cecchino, quindi corri tra le case, piegandoti e incassando la testa nelle spalle.  il gioco mortale tra gatto e topo. Indossi un elmetto in Kevlar, un’armatura, munizioni. Ognuno di noi è magro come un lavabo ma  le gambe di tutti sono come quelle di atleti sollevatori di pesi.  Ti senti più calmo sotto la copertura di un carro armato o di un’altra armatura. Prima di correre dall’altra parte della strada, si “scansionano” tutti i grattacieli.

 

Tutto ruota intorno alla lotta contro i cecchini. Hanno un cecchino scalatore. Si piazza al quinto e sesto piano. E poi scende rapidamente tramite la corda e scappa fino a quando non è scoperto da un carro armato, mortaio o fuoco di artiglieria. I lanciatori di granate dell’AGS hanno imparato a inviare granate direttamente in finestre specifiche.  Abbiamo ragazzi che hanno operato in Medio Oriente contro  l’ISIS e sono tornati vittoriosi. A Mosul una città di più di un milione di abitanti L’ISIS ne aveva  fatto un’area fortificata. Così gli americani la martellarono asfaltandola,  con il fuoco dell’artiglieria. Per un membro dell’ISIS, potevano uccidere  un centinaio di civili.

Noi invece lavoriamo in modo mirato. Ecco perché è difficile. I  carri armati, lavorano solo sui punti di fuoco di cecchino identificati – se non lo   centriamo, seppelliamo comunque il tiratore sotto le macerie.

La verità è molto diversa da quella che raccontano gli ucraini. Diversi gruppi di cecchini buriati e  tuvani (popolazioni della siberia) sono tra noi. C’è anche un Khanty del distretto di Khanty-Mansiysk. Cacciatori da generazioni  Molti sono passati attraverso la Cecenia, l’Ossezia, la Siria… Ma dicono che Mariupol è qualcosa di speciale. Vedere un cecchino nella finestra o nella soffitta di un grattacielo distrutto è estremamente difficile. Passano ore a fissare le case – attraverso un binocolo, in una termocamera e con i propri occhi. Dopo due o tre giorni, gli occhi si infiammano, i volti diventano rossi – come da una costante mancanza di sonno. Li spalmano con un po ‘di grasso di cervo. I cecchini delle Forze per le operazioni speciali  lavorano con loro. I loro fucili perforano le pareti. Nel muro dopo il colpo – buchi delle dimensioni di un piatto…

In generale, nel nostro plotone, un terzo dei ragazzi ha cognomi ucraini. Dicono “ puliamo il nostro paese dagli spiriti maligni.” Ci sono quelli nati sotto l’Unione Sovietica – quelli che sono nati in Ucraina, Moldavia, Kazakistan. Le milizie russe in generale sono un’internazionale completa. Russi, ucraini, abkhazi, daghestani. Ci sono molti caucasici in generale. I combattimenti sono il loro elemento. Nella guerra, incrociamo costantemente i ceceni di Kadyrov. A volte loro ci aiutano, a volte noi aiutiamo loro. All’inizio, hanno mostrato uno sfacciato disprezzo per la morte. Poi sono diventati più attenti. La guerra è posizionale. Non c’è combattimento con il pugnale qui, gli attacchi di cavalleria non passano. Puoi diventare una facile preda per un cecchino o un mortaio. I banderiti, tra l’altro, hanno anche ceceni. Ma i nostri li chiamano “Satanisti di lingua cecena”. Li abbiamo raggiunti tramite comunicazione. Vieni fuori, gli dicono, una volta, non spareremo – combatteremo con i pugnali come uomini. Non sono usciti.

Tra le truppe di montagna  quelli più anziani –  hanno combattuto nella prima guerra cecena. E ora stanno combattendo i Banderisti insieme ai ceceni.

Adesso sono Fratelli in Armi. Il nostro odio per i Banderisti è reciproco in maniera  assoluta. Li distruggeremmo tutti con l’artiglieria in un’ora. Ma si nascondono dietro le spalle dei civili. Non lasciano entrare le persone nei corridoi umanitari che abbiamo aperto e strillano al mondo intero che i civili stanno soffrendo per gli occupanti.

Non c’è logica, nessun significato, nessuna idea alta nelle loro azioni. Tutto è costruito su bugie – sia per il clown Zelensky che per se stessi. Ci accusano costantemente di ciò che fanno loro stessi. Bugie, bugie, bugie.

Anche i ceceni vogliono distruggere i neonazisti. Furono i ceceni a carpire il maggior numero di nazisti che cercarono di lasciare la città insieme ai civili lungo il corridoio umanitario. Per prima cosa hanno controllato le spalle – erano contusi dal rinculo del calcio del fucile. Poi controllavano i segni di ginocchiere sulle mie ginocchia. E il casco lascia una striscia rossa sulla testa. Alcuni sono stati persino annusati. Se una persona spara molto, sente odore di polvere da sparo e olio per pistole. Il mestiere del militare militare è una corsa con lo zaino, rimangono tracce sui fianchi. Potrebbe esserci un callo sul pollice dal caricamento del caricatore con le cartucce. Di solito sono tutti leggermente piegati. Sul petto, le munizioni sono costantemente appese. E questo a volte sono più di mille colpi di munizioni. Ci sono segni  sulle spalle. Ci sono molte sfumature e segni che un militare trova..

In generale, i soldati di vecchia data gli” highlander “hanno una sorta di intuizione animale per il nemico. Lo sentono con la loro pelle. Indagano con gli occhi su una persona e aspettano che distolga lo sguardo. E i Banderisti non guardano negli occhi. A loro non piace affatto uno sguardo diretto e dal modo in cui reagisce alla presa , il nemico si sente.  Molti hanno tatuaggi sulle spalle. O una traccia di  acido.per cancellarlo.

Quando i civili furono portati fuori dalla città, non ebbero nemmeno la forza di gioire. Devastati totalmente. Quasi come zombie. Gli occhi di molti sono neri, devastati. Guardano come se fossero sull’abisso. Mi sembra che sia così che i prigionieri dei campi di concentramento non hanno avuto la forza quando i nostri soldati li hanno liberati. Molti sono sull’orlo della follia o di un esaurimento nervoso. Gli anziani che avevano tutti i tipi di piaghe, non appena escono dagli scantinati, muoiono di stress. Sono sepolti proprio in città. I vicini di solito li seppelliscono. Mariupol è costellata di queste fosse comuni.

Dopo aver continuato a correre per la città e sparare, si arriva alla sera morto di fatica. Pensi che oggi questo brutto sogno sia finito. Domani ricominceremo a dare veleno ai bastardi. Ed eccoci qui ad aspettare interi branchi di cani e gatti abbandonati. Si siedono e aspettano che i combattenti condividano la razione secca.  Sta scritto : “Condividi con  creatura di Dio”.

L’altro giorno è apparsa una gatta incinta. Strisciava, tremava, graffiava il terreno con i suoi artigli e urlava. Il cibo per i gattini è necessario in modo catastrofico. Le ho dato uno stufato. Tutti gli altri cani e gatti che erano in giro non si muovevano nemmeno. Anche se affamati non meno di lei. Anche la bestia capisce che una femmina incinta non può essere offesa. Ha mangiato tutto lo stufato e ha iniziato a leccare la mia scarpa polverosa. Il suo modo di dire “Grazie”. Le abbiamo fatto un “divano” nella scatola delle munizioni. Un piccolo ospedale di maternità felina da campo.

“Lascia che i tuoi gattini nascano”.

Abbiamo davvero bisogno di sostegno e comprensione; sentire che tutta la Russia è dietro di noi. E quando i ragazzi ci hanno mandato la canzone “We bite into Mariupol” – il nostro morale è andato alle stelle.

Chi ha scritto la canzone. Ha fatto una bella cosa, parla noi. Avevo una aureola proprio sopra la mia testa dopo averla ascoltata. Stiamo facendo un ottimo lavoro qui. Insieme, il mondo intero – cristiani, musulmani, buddisti. Salviamo la Russia. Solo questo pensiero ci mantiene in buona forma e non ci permette di rilassarci. Il Signore ci rispetta. Questo è quello che stiamo facendo qui. Quando morirò – ricorderò come abbiamo preso Mariupol.

Sergej Afonin

 

 

 

 

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