Rassegna Stampa Tedesca 7 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

Laconica e tranciante come nel suo stile (l’editore sostiene che bastano 38 minuti in media per leggere l’intero quotidiano), la “Bild” pubblica giornalmente trafiletti sull’andamento della campagna elettorale…

.. tra il serio: “Non tutti in politica si sono resi conto della drammaticità della situazione” (Stefan Wolf, capo di Gesamtmetall)

… e il faceto: su X un sudcoreano che si vanta di avere il più alto quoziente d’intelligenza ( 276!!!) al mondo si esprime a favore dell’AfD;

… e un bersaglio principale: il cancelliere uscente Olaf Scholz, mentre la ministra degli esteri Annalena Baerbock, intervistata, dice che “il sostegno all’Ucraina rimane una priorità: “Se le truppe russe continuano ad avanzare, non sappiamo dove si fermeranno. Poi arriverà la Polonia (…) e poi il Brandeburgo o la Germania”.

Un florilegio (per non dire mitragliata) di trafiletti usciti tra il 17 ed il 23 gennaio. 

 

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17.01.2025

L’amara verità per Olaf Scholz

Il Cancelliere federale contava su una partenza a razzo nei sondaggi dopo Capodanno. Questo non si è concretizzato. I sondaggisti ne sono certi: le possibilità sono scarse, non ha più alcuna possibilità di rimanere cancelliere.

Olaf Scholz è già storia

Vuole tornare a fare il cancelliere. Nient’altro. Né ministro, né leader del partito parlamentare! Olaf Scholz (SPD) lo ha già detto chiaramente a dicembre: non intende lavorare sotto il cancelliere Friedrich Merz! Problema: i sondaggisti ritengono quasi impossibile che Scholz possa condurre la SPD a un’altra vittoria elettorale. Stanno già dando per spacciato il politico Olaf Scholz nel bel mezzo della campagna elettorale! Ciò significa che se non vuole diventare ministro o capogruppo parlamentare, allora per il nativo di Amburgo è finita. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (17-23.01.2025)

Il quotidiano di Francoforte scrive che il processo di voto e di conteggio è ben protetto in Germania. La Russia non è interessata a manipolare le cifre ma, a lungo termine,  vuole polarizzare le società occidentali, ridurre il centro democratico e rafforzare gli estremi politici. “L’obiettivo degli aggressori è minare la fiducia della popolazione nell’efficacia dello Stato”. Oltre agli attacchi nello spazio digitale in campagna elettorale, le autorità di sicurezza si stanno preparando anche ad azioni tangibili il giorno delle elezioni:  “È stato notato che sono in aumento i tentativi di collocare nei seggi elettorali scrutatori con un background estremista”.

 

23.01.2025

 

Come la Russia sta cercando di influenzare le elezioni

Le agenzie di sicurezza si armano contro deepfakes e false informazioni

di Mona Jaeger, Berlino

Una giornata elettorale senza incidenti o piccole stranezze renderebbe scettiche le autorità di sicurezza e gli staff elettorali. Perché qualcosa accade sempre. Ad esempio, se il Presidente di seggio si addormenta e lo apre mezz’ora più tardi del previsto. Tuttavia, finché il processo di voto non viene sostanzialmente compromesso, come è successo a Berlino nel 2021, il voto è considerato regolare e lecito.  Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (23.01.2025)

Nel caso di molti tedeschi che vivono all’estero, le elezioni del Bundestag del 2025 potrebbero mostrare ancora una volta come gli ostacoli burocratici rendano difficile la partecipazione. È probabile che anche questa volta l’affluenza alle urne all’estero rimanga bassa, non solo per mancanza di interesse, ma anche a causa di ostacoli strutturali.

23.01.2025

Tedeschi all’estero “di fatto esclusi dal voto”

Poco prima delle elezioni del Bundestag, molti tedeschi che vivono all’estero si trovano di fronte a un problema: non possono più esprimere il loro voto in tempo utile

di MAXIMILIAN HEIMERZHEIM

Andreas Wieland, professore alla Copenhagen Business School, in realtà voleva solo esprimere il suo voto. Ma la procedura che consente ai tedeschi residenti all’estero di votare per posta nelle elezioni lampo del 23 febbraio lo ha lasciato rassegnato. “L’ufficio responsabile per me a Berlino-Neukölln mi ha informato che i documenti saranno spediti non prima del 10 febbraio. Non c’è abbastanza tempo per rispedirli in tempo. Non è insolito che le lettere dalla Germania mi arrivino dopo due settimane”. Wieland vive in Danimarca, un Paese dell’UE che punta molto sulla digitalizzazione. Per proseguire la lettura cliccare su: Die Welt (23.01.2025)

Il quotidiano del ceto imprenditoriale (150.000 copie) analizza i messaggi elettorali dei partiti; dal mercato del lavoro al bilancio alla politica scientifica: cosa promettono i partiti, dove sono le differenze, dove le somiglianze? Cosa è convincente, cosa manca? Criticano il fatto che la CDU, la SPD e i Verdi ancora una volta annunciano solo buone azioni invece di riforme. La Repubblica Federale deve trovare un’alternativa al tradizionale modello economico tedesco degli ultimi 30 anni. Il leader del Cremlino Vladimir Putin minaccia l’ordine di pace europeo; la Cina si sta trasformando sempre più da cliente principale dell’industria tedesca a concorrente di primo piano.

 

23.01.2025

Chi salverà l’economia tedesca?

Verifica delle promesse elettorali

Palazzo del Reichstag a Berlino: il prossimo governo deve ridefinire il modello economico della Repubblica. Gli economisti avvertono che non si può fare “business as usual”.

di M. Greive, J. Hildebrand, J. Olk Berlin

Olaf Scholz (SPD) vede la Germania in una situazione rischiosa per le elezioni del Bundestag. “Se il 23 febbraio in Germania prendiamo una strada sbagliata, la mattina dopo ci sveglieremo in un Paese diverso”, avverte il Cancelliere. Il suo sfidante della CDU/CSU, Friedrich Merz (CDU), ha espresso una nota simile: È necessario un “cambiamento di politica per un Paese con un futuro”. E il candidato dei Verdi alla carica di Cancelliere, Robert Habeck, afferma: “La sfida è più grande di quanto non lo sia stata per molto tempo”. Per proseguire la lettura cliccare su: Handelsblatt (23.01.2025)

 

Due persone, un uomo di 41 anni e un bambino di due di origini marocchine, sono state uccise e tre ferite in modo grave in un attacco con coltello avvenuto in un parco della città di Aschaffenburg, in Baviera. Subito arrestato il presunto aggressore, un 28enne di origine afghana, che pare fosse stato in cura per problemi psichici. La “Bild” propone le prese di posizione dei leader politici impegnati nella campagna elettorale ed inoltre ci mette del suo: “È noto da anni che la Germania non ha alcun controllo su chi entra nel Paese – e non si avvicina nemmeno a deportare tutti gli immigrati che devono partire”.

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24.01.2025

CRIMINALITÀ DEGLI STRANIERI

Un altro raccapricciante atto di sangue in Germania

Anche in questo caso si trattava di un rifugiato

È troppo tardi, signor Cancelliere

Da anni solo bla, bla, bla

Ne abbiamo abbastanza! Un altro massacro da parte di uno straniero che non era autorizzato a stare qui. Un bambino di due anni è morto. Per anni abbiamo sentito solo bla bla bla dal Cancelliere.

Lutto per Yannis, il bambino dell’asilo nido ucciso

Chi può credere all’improvvisa determinazione del Cancelliere? Solo poche ore dopo il bagno di sangue di Aschafenburg, Olaf Scholz ha convocato i capi delle autorità di sicurezza alla Cancelleria e ha immediatamente pubblicato una foto dell’incontro su Internet. Il messaggio: ora è il momento di dare un giro di vite. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (24.01.2025)

 

Sull’accoltellamento di Aschaffenburg   il quotidiano di Francoforte (180.000 copie) dà poco spazio all’alzata di scudi elettorali, prova a razionalizzare. Un articolo riporta le risposte delle autorità circa la presenza irregolare dell’accoltellatore in Germania, mentre nell’editoriale fa notare che “La tolleranza mal concepita e il fallimento dello Stato che vengono nuovamente deplorati esistevano già prima dell’afflusso incontrollato di milioni di rifugiati. Se non si vuole che l’AfD acquisisca ancora più influenza o addirittura vada al potere, bisogna garantire una svolta nella politica migratoria degna di questo nome”. Si affianca un articolo di approfondimento criminologico: “La maggior parte degli attacchi con coltello ai passanti è stata commessa di recente da immigrati maschi. Secondo gli psichiatri forensi, questi soggetti hanno un rischio maggiore di diventare violenti. Oltre alla giovane età, i principali fattori di rischio includono la mancanza di integrazione sociale (e di controllo), la mancanza di istruzione e di competenze linguistiche, immagini arcaiche di mascolinità e la mancanza di prospettive”.

 

24.01.2025

Siamo stanchi di questo

Il giorno dopo il delitto: candele a lutto, fiori e peluche

                                                                                                                             all’ingresso del parco Schöntal di Aschaffenburg

di Berthold Kohler

Il Cancelliere è “stanco di vedere questi atti di violenza che si verificano qui ogni poche settimane”. Lo ha detto dopo il bagno di sangue di Aschaffenburg, l’ultimo di una serie di attacchi omicidi contro persone innocenti, questa volta anche contro bambini piccoli. Il cancelliere non è diverso dal suo popolo, che da tempo ne ha abbastanza di questi attacchi che inorridiscono l’intero Paese. Ma i cittadini non sono solo scioccati dalla brutalità con cui le persone vengono massacrate o schiacciate con i veicoli nelle loro strade, piazze e vie. I tedeschi sono anche sempre più arrabbiati con coloro che hanno il compito di proteggerli dalla violenza omicida: lo Stato e coloro che governano. Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (24.01.2025)

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