IS THAT ALL THERE IS?_di Massimo Morigi

IS THAT ALL THERE IS?: GEORGE FRIEDMAN, PEGGY LEE, CTHULHU MORBUS, ANGELUS NOVUS, L’AFGHANISTAN,  L’ITALIA, LA RUSSIA E L’UCRAINA

 

 

         Al tramonto dell’estate del 2021, in pieno e tumultuoso corso il disastro statunitense in Afghanistan, il grande geopolitico e ancor più grande filoimperialista americano George Friedman firmò sulla sua giustamente accreditatissima rivista di geopolitica  IS THAT ALL THERE IS?  (George Friedman, Is That all There is?, in GEOPOLITICAL FUTURES, 6 agosto 2021, all’URL https://geopoliticalfutures.com//pdfs/is-that-all-there-is-geopoliticalfutures-com.pdf,  Wayback Machine:  http://web.archive.org/web/20210908080614/https://geopoliticalfutures.com//pdfs/is-that-all-there-is-geopoliticalfutures-com.pdf), nel quale, citando ampliamente dalla sublime IS THAT ALL THERE IS?  nella versione cantata dall’immortale Peggy Lee mostrava (giustamente dal suo punto di vista) tutto il suo spirito splenetico per come si erano messe le cose in quel lontano paese asiatico. Purtroppo, soprattutto per noi altissimi spiriti demoniaci, angelici,  iperuranici ed ultraterreni Cthulhu Morbus e Angelus Novus della IX Tesi di Filosofia della Storia di Walter Benjamin questi lai non solo per il loro fortissimo stridore risultarono insopportabili per le nostre sensibilissime e  demoniache o divine orecchie ma avevano anche il terribile difetto di costituire una sorta di dolorosa ma malriposta prece per le sorti di una potenza, gli Stati uniti, che nonostante tutte le sue micidiali contraddizioni e forse sulla via del declino (ma quale impero non è assillato da problemi potenzialmente mortali?), è, allo stato attuale, il maggiore e mortifero regista e dominus dello scenario politico internazionale. Ma ora, scoppiata la guerra russo-ucraina, noi, altissimi demoniaci et angelici spiriti siamo in grado di rimediare a questa sorta di ingiustizia-forzatura poetica operata dal nostro grande amico  e stimatissimo e Geopoliticus Maxismus non solo statunitense ma anche mondiale, poiché, essendoci in quest’ultima vicenda internazionale un paese che rischia ancor più le penne dell’Ucraina – e  cioè l’Italia che con  la sua immensa insipienza nello schierarsi contro la Russia ed,  addirittura, di fornire armi al suo nemico Ucraina, pone  il suo territorio mancandole una pur minima deterrenza nucleare, come del resto più volte spiegato su questo blog “L’Italia e il Mondo” che sempre ha avuto la cortesia di ospitare il pensiero di noi spiriti infernali e divini, alla  demente e  suicidaria candidatura   di essere il primo gradino di una escalation nucleare, per non parlare delle sanzioni alla Russia che rischiano di fare arretrare il  Bel Paese ad un’economia del baratto come si praticava ai bei tempi del neolitico –, abbiamo non solo deciso di rinviare direttamente i lettori del blog all’ascolto integrale di   IS THAT ALL THERE IS?   (agli URL https://www.youtube.com/watch?v=LCRZZC-DH7M, da noi  scaricato e quindi ricaricato su Internet Archive, generando gli URL  https://archive.org/details/peggy-lee-is-that-all-there-is-1969-repubblicanesimo-geopolitico-360p  e https://ia601500.us.archive.org/11/items/peggy-lee-is-that-all-there-is-1969-repubblicanesimo-geopolitico-360p/Peggy%20Lee%20%20Is%20That%20All%20There%20Is%201969%2C%20Repubblicanesimo%20Geopolitico_360p.mp4  e all’URL  https://archive.org/details/peggylee_202011/Is+That+All+There+Is.mp3, sempre di Internet Archive dove si trova anche un’ottima rassegna di mp3 dei migliori pezzi di Peggy Lee) per cercare, attraverso lo spirito splenetico e disincantato che avvolge tutta la canzone, di suscitare, come in una sorta di cura omeopatica, una  reazione salutare al cupio dissolvi dello spirito pubblico italiano, ma anche di proporre integralmente il testo della canzone stessa, perché  se proprio si vuole cercare di riformare la pedagogia nazionale in materia di politica e/o geopolitica, bisogna, in primo luogo, tornare ai fondamentali, uno dei quali recita, icasticamente, verba volant, scripta manent (e mai come in questo nostra circostanza storico-pedagogica dove il momento emozionale deve essere affiancato da uno razionale trova validità l’antico adagio dei nostri padri):

 

«I remember when I was a little girl, our house caught on fire
I’ll never forget the look on my father’s face as he gathered me up
In his arms and raced through the
Burning building out on the pavement

And I stood there shivering in my pajamas
And watched the whole world go up in flames
And when it was all over I said to myself
Is that all there is to a fire?

Is that all there is, is that all there is?
If that’s all there is my friends, then let’s keep dancing
Let’s break out the booze and have a ball
If that’s all there is

And when I was twelve years old
My daddy took me to the circus, the greatest show on Earth
There were clowns and elephants and dancing bears
And a beautiful lady in pink tights flew high above our heads

And as I sat there watching
I had the feeling that something was missing
I don’t know what, but when it was over I said to myself
Is that all there is to the circus?

Is that all there is, is that all there is?
If that’s all there is my friends, then let’s keep dancing
Let’s break out the booze and have a ball
If that’s all there is

And then I fell in love
With the most wonderful boy in the world
We’d take long walks by the river or
Just sit for hours gazing into each other’s eyes
We were so very much in love
Then one day he went away and I thought I’d die, but I didn’t
And when I didn’t I said to myself
Is that all there is to love?

Is that all there is, is that all there is?
If that’s all there is, my friends, then let’s keep dancing

I know what you must be saying to yourselves
If that’s the way she feels about it why doesn’t she just end it all?
Oh, no, not me, I’m not ready for that final disappointment
Because I know just as well as I’m standing here talking to you
That when that final moment comes
and I’m
Breathing my last breath, I’ll be saying to myself

Is that all there is, is that all there is?
If that’s all there is my friends, then let’s keep dancing
Let’s break out the booze and have a ball
If that’s all there is»

 

CTHULHU MORBUS  e ANGELUS NOVUS

 

  1. S. Non a caso questo messaggio ai lettori dell’ “Italia e il Mondo” è stato redatto, oltre che dal sottoscritto spirito della follia e del terrore Cthulhu Morbus pure dall’ Angelus Novus della IX Tesi di Filosofia della Storia di Walter Benjamin, il quale, per rendere ancora più incisiva la pedagogia politica che si spera venga generata da IS THAT ALL THERE IS?, ancora una volta ci vuole rendere edotti che «C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che gli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta.» In realtà non si sa se il mio sodale e coautore di questo messaggio Angelus Novus che sembra subire terrorizzato  gli eventi sia   disposto a recitare ma con tecnica straniante la augurabilmente apparente sua  veritiera e definitiva mesta  espressione del suo passaggio sulle rovine della storia  «That when that final moment comes and I’m/ Breathing my last breath, I’ll be saying to myself// Is that all there is, is that all there is?/ If that’s all there is my friends, then let’s keep dancing/ Let’s break out the booze and have a ball/ If that’s all there is.» Quello che si spera è che questo distanziamento lo intraprendano, alla fine,  gli italiani (perché in caso contrario, alla follia seguirebbe la morte e i morti, come ben tutti sanno, non sono né pazzi né savi ma solo morti, e su  quest’ultima condizione né  il maligno Chutlhu Morbus né il benefico ancorché amletico Angelus Novus possono esercitare alcun potere: THAT IS ALL THERE IS).