Schiavismo, la storia rimessa al suo posto_di Bernard Lugan
Presentazione :
Tutti i popoli anno praticato la schiavitù. Ma solo i bianchi l’hanno abolita. Con la conquista coloniale costrinsero poi a rinunciarvi coloro che continuavano a praticarla. Tuttavia, solo il traffico di esseri umani praticato dagli europei è criminalizzato.
Il 10 maggio 2001, votando all’unanimità la “Legge Taubira”, i deputati francesi hanno così imposto una visione ideologica e manichea della tratta degli schiavi. Questa legge denuncia solo il Trattato praticato dagli europei, ignorando la tratta degli schiavi arabo-musulmana che si è conclusa solo con la colonizzazione.
Christiane Taubira ha giustificato questa singolare emiplegia storica in modo che “i giovani arabi (…) non portino sulle spalle tutto il peso dell’eredità dei misfatti arabi ” ( L’Express , 4 maggio 2006).
Con il loro voto, i deputati francesi hanno quindi cancellato dalla memoria collettiva decine di milioni di vittime. A cominciare da queste innumerevoli donne e ragazze berbere che hanno fatto irruzione in quello che i conquistatori arabi chiamavano il “raccolto berbero”. Ibn Khaldun ha evocato su questo argomento i ” bellissimi schiavi berberi, di vello color miele “. E che dire dei milioni di rapimenti di europei effettuati fino all’Ottocento in mare e lungo le sponde del Mediterraneo, a tal punto che si diceva allora che “ ad Algeri piove schiavi cristiani ”?
Questa legge ignora anche il ruolo degli stessi africani. Tuttavia, come gli europei aspettato sulla costa per i prigionieri da consegnare dai loro partner africani, è stato quindi in ultima analisi, spetta a quest’ultimo di accettare o rifiutare di vendere loro i loro “fratelli” neri. La realtà storica è che una parte dell’Africa si è arricchita vendendo l’altra parte. Poiché i prigionieri non apparivano per magia sui siti di scambio, furono effettivamente catturati, trasportati, ammassati e venduti da schiavisti neri. Cosa ha fatto dire ai vescovi africani:
“ Allora iniziamo ammettendo la nostra parte di responsabilità nella vendita e nell’acquisto dell’uomo nero… I nostri padri hanno preso parte alla storia dell’ignominia che era quella della tratta degli schiavi e della schiavitù nera. Vendevano l’ignobile tratta degli schiavi atlantica e transsahariana ”(Dichiarazione dei vescovi africani riuniti a Gorée nell’ottobre 2003).
Tuttavia, per odio verso tutto ciò che è “Bianco”, coloro che si sono battezzati “decoloniali” negano queste realtà storiche a favore di una falsa storia che introducono con il forcipe secondo metodi terroristici e che è vigliaccamente accettata da Le “élite” europee sono entrate nell’imitudine dottrinale. Il 19 giugno 2020, il Parlamento europeo ha votato a favore di una risoluzione surrealista che condanna “l’uso di slogan che mirano a minare o indebolire il movimento Black Lives Matter e ad attenuarne la portata”. Il gruppo LFI ha persino presentato un emendamento volto a riconoscere come “crimine contro l’umanità” solo il Trattato europeo, e non “la tratta degli schiavi” in generale, come previsto nel testo iniziale.
Questa impresa di sovversione sta vivendo sviluppi apparentemente insoliti. Così, lo scorso maggio, in Martinica, due statue di Victor Schoelcher, l’uomo del Decreto del 27 aprile 1848 che abolisce definitivamente la schiavitù, furono rovesciate a Fort de France e… Schoelcher. Tuttavia, non c’è né ignoranza né stupidità in questi crimini iconoclasti, ma al contrario un chiaro atteggiamento politico: un Bianco non può infatti porre fine alla schiavitù poiché è essenzialmente uno schiavo … le statue del padre dell’abolizionismo furono ribaltate, per rimpiazzarle quelle delle personalità nere “schiave” secondo il vocabolario “decoloniale”, che avrebbero combattuto contro la schiavitù.
Ecco quindi i “decoloniali” in mezzo a un complesso esistenziale divenuti “schiavi della schiavitù” per dirla con Franz Fanon, lui che si rifiutava di “lasciarsi imprigionare nel determinismo del passato”.
Questo libro che rivede completamente la storia della schiavitù era quindi una necessità. Lontano dalle nuvole e dalle incessanti manovre che inducono sensi di colpa, quest’opera, arricchita di decine di mappe e illustrazioni, una dettagliata bibliografia e un indice, è il manuale di confutazione di questa storia divenuta ufficiale, il cui scopo è quello di spianare la strada a pentimento per rendere gli europei stranieri nel loro stesso suolo.
Per ordinarlo, vai sul blog di Bernard Lugan facendo clic su questo link .