Per la serie “dobbiamo prepararci alla guerra” (vedi rassegna stampa n. 23) il settimanale prosegue i suoi reportage. L’anno prossimo Christian Klaus vuole trasferirsi nella nuova casa con sua moglie e i due figli. “Il mondo è impazzito”, dice guardando Putin e Trump che combinano guai là fuori. Un po’ più di sicurezza non può fare male: “Se una bomba atomica esplodesse là dietro, sulla collina, qui sotto saremmo al sicuro”. Klaus non è il solo a pensarla così. Già dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, molti tedeschi hanno iniziato a temere fino a dove potessero spingersi le fantasie di grandezza di Putin. Fino all’Estonia? Alla Polonia? O a Berlino? Con la rielezione di Donald Trump, la certezza che nulla è più sicuro ha raggiunto un livello completamente nuovo. Improvvisamente non sembra nemmeno più chiaro se gli Stati Uniti sosterrebbero l’Europa in caso di emergenza.
STERN 15.05.2025 CI SI PUÒ PROTEGGERE DA TUTTO. SE SI HANNO I SOLDI. UN BUNKER PER LA FAMIGLIA KLAUS Il mondo è impazzito e un rifugio antiatomico nella propria casa sembra un’idea piuttosto sensata. O no?
Daniel Bakir (a sinistra) dovrebbe rifugiarsi nel suo seminterrato completamente ingombro in caso di
catastrofe, ma non resisterebbe a lungo. Lara Freiburger ha fotografato il cantiere del bunker bavarese. Di Daniel Bakir; foto: Lara Freiburger Christian Klaus indica con il dito un prato fiorito: “Se una bomba atomica esplodesse là dietro, sulla collina, qui sotto saremmo al sicuro”. Proseguire cliccando su:
Negli ambienti militari, il Mar Baltico è considerato la “vasca da bagno della NATO”, perché da quando Finlandia e Svezia hanno aderito all’alleanza, controlla quasi tutta la regione. Proprio di recente, il quotidiano moscovita “Izvestia” ha riportato che la marina russa intende schierare nuove unità di droni per ogni flotta, che comprenderanno sistemi automatizzati per missioni di ricognizione e combattimento in terra, aria e mare. “Nella regione del Mar Baltico, la Russia è una minaccia per tutti noi”, ha affermato il ministro degli Esteri Johann Wadephul. “La situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi: cavi tagliati, segnali disturbati e navi sospette ci preoccupano molto”. Ha annunciato ulteriori pattugliamenti. Anche la flotta fantasma russa rappresenta un “rischio assoluto per la sicurezza”. L’UE imporrà ora “ulteriori sanzioni” a queste navi. La gravità della situazione è emersa questa settimana. La marina estone voleva controllare al largo della Finlandia una nave cisterna della flotta ombra, che navigava senza bandiera e figurava nell’elenco delle sanzioni britanniche, ma questa si è opposta. A quel punto è apparso un jet da combattimento russo che ha violato lo spazio aereo della NATO.
18.05.2025 Qui inizia la zona di crisi – 106 secondi da Berlino La televisione russa ha mostrato quanto tempo impiega un missile nucleare da Kaliningrad per raggiungere i suoi obiettivi: 202 secondi per Londra, 200 secondi per Parigi, 106 per Berlino. È così che sarà quando si farà sul serio. Una questione di secondi. E di una difesa aerea efficiente. Nella regione del Mar Baltico, la Russia e l’Occidente sono contrapposti come in nessun altro luogo. Sempre più aggressiva, la Russia sta testando i limiti dell’alleanza nella “vasca da bagno della NATO”. Quando si fa sul serio, si comincia qui: già ora nella regione del Mar Baltico la NATO e la Russia si scontrano ripetutamente. Finora si è evitato il ricorso alle armi. Ma le truppe di Putin mettono sempre più spesso alla prova la resistenza della NATO In un pomeriggio soleggiato e senza vento di aprile, la Marina tedesca si esercita alla guerra nel Mar Baltico.
In questa cronaca del colloquio Trump-Putin segnalo un breve ma significativo passaggio: “L’ordine di sicurezza europeo stabilito nel 1989/1990”!
21.05.2025 Due ore di telefonata e tutto rimane poco chiaro Solo un colloquio tra lui e Putin potrà spianare la strada alla pace in Ucraina, aveva affermato Trump. Ora hanno parlato, ma la guerra continua
Di Inna Hartwich (Mosca), Bernhard Clasen (Kiev) e Bernd Pickert Sono state due ore e cinque minuti, dice Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino. Lo dice come se ogni singolo minuto fosse stato importante per ciò che il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Donald Trump hanno discusso al telefono lunedì. La posta in gioco è alta: cessate il fuoco? Fine della guerra in Ucraina? Proseguire cliccando su:
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Il Servizio federale di protezione della Costituzione (funzione del Ministero degli Interni) , nella sua relazione di 1108 pagine (non resa pubblica, ma lo SPIEGEL asserisce di averla visionata), rimprovera al partito AfD di minacciare una «guerra contro il governo» e una «jihad dei coltelli» sulle strade tedesche; chiede inoltre «milioni di rimpatri». L’ex ministra federale dell’Interno Faeser ha reso pubblico il risultato della relazione: «L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione classifica l’Alternativa per la Germania come un movimento di estrema destra». Gli esperti del suo ministero si aspettavano di poterla riesaminare con calma e ciò avrebbe richiesto diverse settimane; la ministra uscente ha insistito affinché il risultato fosse reso noto immediatamente, senza modificare nemmeno una virgola dell’analisi. Ne seguirà una battaglia legale, al termine della quale i giudici dovranno rispondere alla domanda: l’AfD, un partito con decine di migliaia di membri, seggi nel Bundestag, nel Parlamento europeo e in quasi tutti i parlamenti regionali, è contrario alla Costituzione? L’AfD dà l’impressione che la classificazione la lasci indifferente: i funzionari che sono stati classificati da tempo come estremisti di destra minimizzano l’accaduto: secondo loro, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione perderà la causa contro l’AfD e gli elettori si schiereranno dalla loro parte. Intervista: il ministro dell’Interno della Sassonia Armin Schuster (CDU) vede poche possibilità di vietare l’AfD. Consiglia di combattere il partito sul piano politico.
10.05.2025 «Non si intravede alcuna moderazione» ESTREMISMO DI DESTRA – L’AfD minaccia una «guerra contro il governo», denuncia una «jihad dei coltelli» sulle strade tedesche e chiede «milioni di rimpatri»: secondo le informazioni raccolte dallo SPIEGEL, è quanto rimprovera al partito il Servizio federale di protezione della Costituzione nella sua relazione di 1108 pagine.
Di Maik Baumgärtner, Ann-Katrin Müller, Ansgar Siemens, Wolf Wiedmann-Schmidt Perché la perizia sull’AfD è riservata
L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione verifica, attraverso una procedura complessa, se un gruppo o un partito mette in pericolo l’ordine liberale e democratico. In determinate circostanze, il servizio può sorvegliare l’organizzazione con mezzi di intelligence, ad esempio con informatori e osservazioni. Il gruppo può opporsi legalmente. La magistratura verifica quindi se i sospetti sono sufficienti. A tal fine, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione deve presentare documenti che i tribunali non prevedono di rendere pubblici. È il 31 agosto 2024, il giorno prima delle elezioni regionali in Turingia. Sulla piazza del Duomo di Erfurt c’è il candidato di punta dell’AfD Björn Höcke, che spera di diventare primo ministro. Per proseguire cliccare su:
Intervista al segretario generale della CDU Carsten Linneman, che ritiene controproducente vietare il partito. Egli punta sul calo dei consensi nei sondaggi e sull’efficacia del principio anti-coalizione- semaforo. “Sono sicuro che quando finiranno le dispute all’interno del governo e potremo rilanciare l’economia e allo stesso tempo fermare l’immigrazione clandestina, insomma, quando la Germania sarà finalmente governata di nuovo bene, allora indeboliremo notevolmente l’AfD. Perché allora perderà il suo modello di business: stappare lo champagne quando ci sono cattive notizie”.
11.05.2025 Indeboliremo notevolmente l’AfD
Il giorno dopo le turbolenze che hanno caratterizzato l’elezione del cancelliere, Carsten Linnemann appare ancora leggermente esausto, ma comunque ottimista. Nonostante la mancata maggioranza al primo scrutinio, non ritiene che il cancelliere Friedrich Merz sia danneggiato. DI JACQUES SCHUSTER WELT AM SONNTAG: Signor Linnemann, con grande sgomento della maggior parte degli osservatori, Friedrich Merz ha avuto bisogno di due scrutini per diventare cancelliere. In che misura questa sconfitta peserà sul futuro lavoro del governo? Proseguire la lettura cliccando su:
La classificazione di AfD mette sotto pressione il governo federale appena insediato. Ora la coalizione nero-rossa deve decidere quali misure adottare e come comportarsi con il principale partito di opposizione, che è ora ufficialmente riconosciuto come di estrema destra. Finora le risposte dei membri della coalizione non sono state uniformi. L’annuncio del nuovo ministro federale dell’Interno Alexander Dobrindt (CSU) che non ci saranno conseguenze generali per i funzionari pubblici iscritti all’AfD ha portato un po’ di sollievo all’AfD. Ogni caso sarà esaminato singolarmente.
11.05.2025 Blu all’esterno, marrone all’interno
Con una svolta a destra: nemmeno una confezione accattivante può
nascondere il contenuto ripugnante dell’AfD. Foto: imago L’AfD è classificato come partito di estrema destra. All’interno del partito, i funzionari temono ora per il proprio posto di lavoro. E il nuovo governo federale sta lottando per trovare il modo giusto di affrontare l’AfD. Di Von Gareth Joswig und Konrad Litschko Per proseguire, cliccare su:
Tutta la Germania ha gli occhi puntati su questo documento: BILD ha visionato integralmente la perizia di 1108 pagine redatta dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione sull’AfD e ne ha pubblicato il contenuto, garantendo trasparenza e alimentando il dibattito. Ora tutti possono farsi un’idea: estrema destra o no?
10.05.2025 L’AfD è davvero “di estrema destra”? Perizia segreta: ecco cosa dicono gli esperti Proseguire cliccando su:
L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione non definisce più l’AfD come “estremista di destra accertato”. Non esiste alcun nesso diretto o automatismo tra il parere dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione e un procedimento di messa al bando del partito dinanzi alla Corte costituzionale federale: solo la Corte costituzionale federale può decidere se un partito è incostituzionale. Si discute sulla riservatezza della perizia in merito: al momento non è possibile valutare se il parere fornisca prove convincenti, poiché non è accessibile al pubblico.
12 maggio 2025 Procedimento di messa al bando dell’AfD Ex giudici costituzionali criticano la mancanza di trasparenza L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione non definisce più l’AfD come “estremista di destra accertato”. Si discute sulla riservatezza della perizia in merito.
Le informazioni che devono essere utilizzate nel procedimento di messa al bando di un partito devono
essere rese pubbliche al più tardi nel corso di tale procedimento. Gertrude Lübbe-Wolff, ex giudice costituzionale Di Heike Anger – Berlino L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) ha concesso una “sospensione” Proseguire cliccando su:
L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha assicurato che non definirà più pubblicamente l’AfD come “estremista di destra accertato” fino a una decisione urgente del tribunale amministrativo di Colonia. Tuttavia, nei ministeri dell’Interno federali e statali si sta comunque valutando come una riclassificazione del partito da parte dei servizi segreti potrebbe influire sui funzionari che ne fanno parte.
12.05.2025 Fedele alla Costituzione con la tessera dell’AfD? Le conseguenze delle valutazioni dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione per i funzionari pubblici
Di Stephan Klenner L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha assicurato che non definirà più pubblicamente l’AfD come “estremista di destra accertato” fino a una decisione urgente del tribunale amministrativo di Colonia. Proseguire cliccando su:
Proponiamo l’intero interessante reportage del quotidiano bavarese sulla “giornatona” del Bundestag, per l’elezione mezza zoppa del nuovo cancelliere Friedrich Merz, che non ha ottenuto la maggioranza necessaria al Bundestag al primo scrutinio. Poiché ciò non è mai accaduto nella storia della Repubblica Federale, il presidente della CDU inizia il suo mandato in una posizione indebolita. Cronaca, retroscena e commenti occupano ben più della prima pagina: la coalizione nero-rossa, sicura della vittoria, non era preparata a questo falso avvio. I Verdi e la Sinistra hanno infine consentito, con il loro consenso a una riduzione dei termini, lo svolgimento di un secondo scrutinio nel pomeriggio stesso. Alcuni considerano il fallito inizio un pesante fardello: “Non è di buon auspicio per il nuovo governo”. Poco dopo la sua elezione, Merz ha ricevuto il decreto di nomina dal presidente federale Frank-Walter Steinmeier: con questa consegna il potere ufficiale passa al nuovo governo.
07.05.2025 Cancelliere al secondo tentativo Friedrich Merz non ottiene la maggioranza necessaria al Bundestag al primo scrutinio. Poiché ciò non è mai accaduto nella storia della Repubblica Federale, il presidente della CDU inizia il suo mandato in una posizione indebolita.
Di Markus Balser – Berlino Dopo una sconfitta storica, il leader della CDU Friedrich Merz è riuscito a entrare nella Cancelleria federale al secondo tentativo. Proseguire cliccando su:
L’analisi del quotidiano di Amburgo sui fatti del Bundestag: “No, anche ora che Friedrich Merz è riuscito a diventare cancelliere con fatica, non si può tornare alla routine quotidiana. Perché è vero che è in carica, ma non ha ancora piena dignità. E questo è solo in minima parte colpa sua. La responsabilità dell’incredibile debacle al primo scrutinio è dei parlamentari dell’Unione e dell’SPD – almeno 18 – che hanno corso il rischio e hanno accettato il fallimento del loro cancelliere designato prima ancora che iniziasse il suo primo giorno da capo del governo”. La SPD: mai un partito ha ottenuto così tanto da un risultato elettorale così negativo. A partire dalle casse dello Stato spalancate fino ai sette ministeri. Ci si chiederà ancora a lungo in quale stato mentale si trovasse il leader della SPD Lars Klingbeil per strappare all’Unione tutte queste concessioni. È una ironia della sorte che proprio i Verdi e la Sinistra, che durante la campagna elettorale erano stati i nemici giurati di Merz e Söder, siano stati così corretti da sostenere la mozione che martedì ha permesso a Merz di essere eletto Cancelliere.
08.05.2025
Con fatica Come governerà ora Friedrich Merz? Alla faccia della coscienza Alcuni deputati sembrano non rendersi più conto delle loro azioni. Uno sfogo di rabbia
DI GIOVANNI DI LORENZO No, anche ora che Friedrich Merz è riuscito a diventare cancelliere con fatica, non si può tornare alla routine quotidiana. Perché è vero che è in carica, ma non ha ancora piena dignità. E questo è solo in minima parte colpa sua. Proseguire cliccando su:
È raro trovarsi dal vivo quando il proprio Paese scivola in una grave crisi. Nemmeno il giornalista dello SPIEGEL Konstantin von Hammerstein e i suoi colleghi dell’ufficio di Berlino si aspettavano che il leader della CDU Friedrich Merz sarebbe stato bocciato al primo tentativo nelle elezioni per la carica di Cancelliere martedì mattina. Hanno seguito le elezioni al Bundestag e quindi erano presenti quando i vertici dell’Unione e dell’SPD hanno cercato per tutto il giorno, con una diplomazia frenetica, di salvare la situazione. Hanno vissuto lo smarrimento dei deputati, la loro frustrazione, il loro sgomento per i almeno 18 “traditori” provenienti dalle loro stesse file, ma anche la gioia maligna dell’AfD. In colloqui con le persone coinvolte, hanno ricostruito per la storia di copertina le ore drammatiche vissute al Bundestag. “Su questa coalizione ora incombe un’ombra”, dice Hammerstein, “ed è del tutto incerto se riuscirà mai a liberarsene”.
10.05.2025 RESOCONTO DI UNA FALSA PARTENZA Come gli errori di Merz e Klingbeil mettono a dura prova la coalizione
Un mandato conquistato con fatica Friedrich Merz e Lars Klingbeil erano certi che all’inizio del governo nero-rosso tutto sarebbe andato liscio. Ma è andata diversamente. Merz è l’unico cancelliere federale ad aver fallito al primo scrutinio. Come è potuto succedere? La repubblica in fermento Il falso avvio del governo federale rispecchia lo stato generale del Paese: in molti settori sembra nervoso e sopraffatto. La fallita elezione del cancelliere sembra l’ennesimo atto di un declino generale. Di Dirk Kurbjuweit Proseguire cliccando su:
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Conseguenze per tutta la Repubblica Chi rispetta ancora la Costituzione e chi è già nemico della Costituzione? In Germania, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione è l’organismo ufficiale incaricato di rispondere a questa domanda. La risposta, che ora arriva con la nuova classificazione dell’intero partito AfD come “movimento di estrema destra accertato”, non riguarda affatto solo l’AfD, come pensano i suoi avversari compiaciuti. Ha conseguenze per l’intera Repubblica. Proseguire la lettura cliccando su:
I politici dell’Unione chiedono l’esclusione dal servizio pubblico La classificazione dell’AfD da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione come “estremista di destra accertato” ha scatenato un dibattito sulle conseguenze per i membri dell’AfD: i politici della CDU Marco Wanderwitz e Roderich Kiesewetter hanno chiesto il licenziamento dei membri dell’AfD dal servizio pubblico. Proseguire cliccando su:
Dopo che l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato l’AfD come “estremista di destra accertato”, si fa sempre più forte la richiesta di vietare il partito, persino all’interno della CDU. Il probabile futuro cancelliere tace.
Friedrich Merz voleva dimezzare l’AfD con la sua politica. Nel nuovo Bundestag, il gruppo di estrema destra con 152 seggi è quasi il doppio rispetto a prima.
Merz e la scomoda domanda
Dopo la classificazione dell’AfD come partito di estrema destra, si riaccende il dibattito su un procedimento di messa al bando. Il futuro cancelliere Merz si era espresso contro in passato. E ora? Proseguire cliccando su:
La nuova classificazione dell’AfD alimenta il dibattito sul divieto
L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione dichiara l’intero partito “di estrema destra”. SPD e Die Linke sollecitano un intervento rapido. L’Unione si mantiene cauta. Il leader dell’AfD Chrupalla chiede “prove e testimonianze”
DI P. WOLDIN, D. BANSE, R. BREYTON, J. CASPER, A. DINGER, M. LUTZ E U. KRAETZER A seguito della classificazione dell’intero partito AfD come “di estrema destra” da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), i politici dell’SPD e della Sinistra insistono per un rapido procedimento di messa al bando. Proseguire cliccando su:
Ottant’anni dopo la caduta del nazismo, la Germania deve ricordare che le democrazie possono sopravvivere solo se si difendono insieme.
Di Konrad Schuller Sono passati ottant’anni dalla caduta del Terzo Reich, l’8 maggio 1945. In questo periodo la Germania ha imparato molto. Proseguire cliccando su:
“Gli americani sono diretti. Anch’io lo sono. Ci si adatta” Friedrich Merz (CDU) in un’intervista.
di Christopher Ziedler Sulla carta, probabilmente ci sono pochi che sarebbero più adatti a tirare fuori dai guai il carrozzone transatlantico: proseguire la lettura cliccando su:
Dove la CDU, i Verdi e la Sinistra sono in vantaggio
AMBURGO: nei quartieri, la SPD è solitamente in vantaggio, ma ci sono delle eccezioni; migrazione degli elettori: chi ha sottratto voti a chi ….:
di Stephan Steinlein – Amburgo. Gli elettori di Amburgo hanno dato al Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) un chiaro mandato di governo. .proseguire la lettura cliccando su
Nella coalizione ormai molto piccola tra CDU/CSU e SPD, si sta verificando una fusione nucleare del debito tra due partiti fondamentalmente statalisti e socialdemocratici. Ciò rafforzerà la tendenza al ribasso dell’economia tedesca e quindi la Germania perderà “la sua funzione di porto sicuro per i creditori obbligazionari. In futuro vivremo in un mondo di lire.
Martedì sera, durante l’apparizione dei leader dei partiti CDU, CSU e SPD, si è potuto vedere cosa si può ottenere con il 16,41% dei voti in un’elezione. I socialdemocratici hanno ottenuto il 16,41% alle elezioni federali, il che li rende presumibilmente il partner junior significativamente più piccolo nel prossimo governo federale. Ma nelle questioni finanziarie e di bilancio i socialdemocratici hanno ottenuto ciò che solo poche settimane fa potevano solo sognare. Hanno ottenuto tutto. Si aprirà il rubinetto del denaro, completamente. “Senza limiti”, come ha detto Söder. “Ci rendiamo conto che si tratta di somme enormi che a prima vista sembrano schiaccianti”. La SPD non solo ha ottenuto l’allentamento del freno all’indebitamento per il governo federale e i Länder, ma anche il fondo speciale desiderato per le infrastrutture. E questo per l’incredibile importo di 500 miliardi di euro. La Germania può così sfuggire alle pressioni americane. Può dimostrare ai russi che è seriamente intenzionata a prepararsi ad ulteriori attacchi. E che la Germania è tornata sulla scena mondiale. Ma a un prezzo alto, gigantesco.
06.03.2025
Piani di indebitamento: AfD e Linke stanno valutando azioni legali
La Corte costituzionale federale potrebbe fermare i progetti estremamente costosi di Union e SPD?
DI RICARDA BREYTON Alla fine, la coalizione dei semafori fallì anche a Karlsruhe e per motivi economici. Alla fine del 2023, la Corte costituzionale federale dichiarò nulli alcuni dei piani di debito proseguire la lettura cliccando su
Il presidente della CDU ha bisogno del loro consenso per un pacchetto di debiti senza precedenti per la Bundeswehr e le infrastrutture. Ma il partito ha ancora dei dubbi e si irrita con la CSU.
Di Robert Roßmann Berlino proseguire la lettura cliccando su:
Ancora prima che il nuovo governo sia in carica, un pacchetto finanziario senza precedenti dovrebbe rendere l’Italia capace di agire. Ora l’Unione e il Partito Socialdemocratico devono trovare rapidamente una maggioranza dei due terzi.
di Friederike Haupt, Mona Jaeger, Eckart Lohse e Matthias Wyssuwa A seconda di come la luce filtra attraverso il soffitto a cassettoni della Marieelisabeth-Lüders-Haus, le cose appaiono diverse. proseguire la lettura cliccando su:
Il pacchetto da 1,5 trilioni di euro dell’Unione e della SPD fa salire alle stelle il rendimento delle obbligazioni tedesche. La Repubblica Federale dovrebbe contrarre prestiti per 1,5 trilioni di euro nei prossimi dieci anni. Gli esperti dei mercati finanziari non vedono tuttavia alcun rischio di credito.
Di A. Cünnen, M. Maisch
Francoforte I mercati obbligazionari stanno reagendo in modo significativo ai piani di debito di Union e SPD. I partiti vogliono investire centinaia di miliardi di euro in infrastrutture e armamenti e, per farlo, indebolire il freno al debito. proseguire la lettura cliccando su:
Per chi non ama le sottigliezze, ecco il panorama elettorale proposto da “Bild” alla vigilia del voto. Tutto in mezza pagina (comprese le foto, si intende).
22.02.2025
Domani la Germania eleggerà un nuovo Bundestag
Cosa c’è in gioco domani per chi?
Berlino – Alta tensione prima del giorno delle elezioni! Cosa c’è in gioco per i principali politici?
A Monaco di Baviera, un richiedente asilo respinto si lancia con la sua auto contro una manifestazione di Verdi. Molte persone rimangono gravemente ferite. Cronaca del fatto e dichiarazioni di autorità civili e politiche arrivate sul posto. In cittàinizia la conferenza sulla sicurezza, a soli due chilometri dalla scena del crimine. Sono attesi più di 60 capi di stato e di governo, più di 100 ministri e altri ospiti, tra cui il vicepresidente americano J. D. Vance, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Al momento le Autorità non ravvedono alcun collegamento tra l’attacco e la conferenza.
14.02.2025
“Deve finire adesso!”
A Monaco di Baviera, un richiedente asilo respinto si lancia con la sua auto contro una manifestazione di Verdi. Molte persone rimangono gravemente ferite.
di Karin Truscheit, Monaco di Baviera
Il telo di salvataggio dorato svolazza al vento, un’infermiera lo tiene fermo con una mano, con l’altra spinge Proseguire la lettura cliccando su: Frankfurter Allgemeine (14.02.2025)
L’afgano Farhad N. (24 anni) ha speronato intenzionalmente a Monaco di Baviera un gruppo di manifestanti con la sua auto; 28 i feriti. Riportiamo la traduzione dell’intera pagina della “Bild” con la cronaca ed i commenti, nel suo stile lapidario.
14.02.2025
L’ORRORE DI MONACO
Richiedente asilo respinto si lancia nella folla a Monaco. 28 feriti. Indizi di “retroterra estremista”
Alle 10.30 l’afgano si è lanciato nella folla
+++ Paura del terrorismo e immagini dell’orrore a Monaco +++ Sospetto che l’autore del reato sia un estremista +++ Chi ha fallito? +++ Proseguire la lettura cliccando su: Bild (14.02.2025)
Cosa sta succedendo a Scholz poco prima delle elezioni? Crede ancora, come ha sempre affermato pubblicamente, che l'inverno 2025 sarà simile all'autunno 2021, cioè che otterrà una vittoria dell’ultimo minuto di cui prima era convinto solo lui? O sa da tempo che sta conducendo una battaglia inutile e che ora si tratta soprattutto di portare a termine la sua carica di Cancelliere con dignità? La sensazionale vittoria del 2021 non si ripeterà: per il ruolo da eroe nel 2025, molto probabilmente Scholz non sarà più all’altezza.
13.02.2025
Il tempo guarisce tutte le ferite
Olaf Scholz crede ancora di poter ripetere la sua clamorosa vittoria del 2021? Negli ultimi metri in viaggio
con il Cancelliere in campagna elettorale.
di PETER DAUSEND
La grande sala del Capitol di Schwerin, con la sua galleria, i palchi, le lampade da parete grandi come tavoli Proseguire la lettura cliccando su: Die Zeit (13.02.2025).2
Tre articoli su “Die Zeit” si occupano oggi di previsioni elettorali. Il primo è la classica panoramica sui tuttora “indecisi”, stimati al 30%. Il secondo sul software “Wahl-o-Mat”, che ha superato i 15 milioni di accessi: rispondendo a 38 domande secche indica a ciascuno il partito più affine. Il terzo calcola le conseguenze sul proprio reddito in base ai programmi dei partiti sul fisco.
13.02.2025
Chi votare?
Più del trenta per cento dei tedeschi non sa ancora a chi dare il proprio voto il 23 febbraio. Com’è possibile? E in questa grande confusione, l’Wahl-O-Mat è davvero d’aiuto? Chi beneficia dei piani fiscali dei partiti, ma anche dove i programmi potrebbero promettere troppo.
Il partito BSW fondato da Sahra Wagenknecht, che nel suo primo anno di vita ha raccolto risultati elettorali importanti a livello locale, sembra ora in difficoltà per le elezioni federali. “Die Linke”, la sinistra dalla quale si era staccata ha ritrovato slancio, secondo l’articolo del settimanale Stern. Il suo leader, Jan van Aken, è stato fuori dalla politica per sei anni, poi è arrivata la chiamata a salvare il partito; non si perde in una politica identitaria, ma si concentra su questioni sociali.
stern
12.02.2025
C’È ANCORA SLANCIO
Dopo la partenza di Sahra Wagenknecht, la sinistra sembrava finita. Ma all’improvviso il partito sembra di nuovo giovane e combattivo. Si sta preparando una sorpresa?
Ma guarda un po’: la sinistra è di buon umore! Il candidato di punta Jan
van Aken e la candidata di punta Heidi Reichinnek vogliono mantenere il loro partito nel Bundestag
di Martin Debes e Miriam Hollstein
Miriam Hollstein ha incontrato il presidente della Sinistra, van Aken, che sembrava quasi euforico, mentre Martin Debes ha visto la leader del BSW, Wagenknecht, più pensierosa che mai.
Chiunque incontri Sahra Wagenknecht di solito raramente può indovinare cosa pensa o prova. Che sorrida, aggrotti la fronte o appaia impassibile, rimane impenetrabile. Un enigma umano. Ma quel pomeriggio, nel Proseguire la lettura cliccando su: Stern (12.02.2025)
Note sul nuovo sistema di voto in Germania: gli elettori hanno due voti da segnare su una unica scheda. Il primo voto viene assegnato a un candidato diretto nella propria circoscrizione elettorale. Il secondo voto va a un partito, che con la nuova legge decide la distribuzione dei 630 seggi nel Bundestag. Chi riceve meno del cinque per cento di tutti i secondi voti non può entrare in Parlamento (a meno che non abbia vinto almeno 3 circoscrizioni), quindi i primi voti (e il voto disgiunto) può essere inefficace. Il numero di partiti rappresentati nel Bundestag potrebbe avere un impatto sulle possibilità di formare un governo.
11.02.2025
La questione dei due voti
Votare tatticamente con il primo e il secondo voto – oggi non è più possibile. Cosa cambia con la nuova legge elettorale
di Saladin Salem
Monaco – Con le prossime elezioni federali, il Parlamento si ridurrà notevolmente. Secondo la più recente riforma della legge elettorale, ci sarà posto solo per un massimo di 630 deputati. Proseguire la lettura cliccando su: Süddteutsche Zeitung (11.02.2025)
Secondo gli esperti consultati dalla “Bild” l’accordo dell’UE su un sistema comune di asilo (GEAS), che dovrebbe entrare in vigore a metà del 2026, non cambierà nulla nella distribuzione dei rifugiati nell’UE. Perché chi rifiuta di riprendere i rifugiati non deve continuare a temere sanzioni: in questo senso, le dichiarazioni di Scholz sono “favole”.
11.02.2025
Il piano di Scholz sull’asilo è più di aria fritta?
Il cancelliere vuole risolvere la crisi dell’asilo attraverso una riforma dell’UE. Gli esperti avvertono: non funzionerà.
di NIKOLAUS HARBUSCH
Berlino – È considerato il progetto per risolvere la crisi dell’asilo: l’accordo dell’UE su un sistema comune di asilo (GEAS). Proseguire la lettura cliccando su: Bild (11.02.2025)
In diversi Comuni della Germania orientale, dove l’AfD è diventata la forza dominante, la CDU e altri partiti stanno già cooperando con l’estrema destra. Da tempo, dalla seconda fila della CDU orientale si levano richieste di abbattere qualsiasi muro di separazione. Ora, dopo la manovra di Merz, queste voci stanno diventando più forti.
08.02.2025
Giocare con il fuoco
Il voto con l’AfD al Bundestag riaccende il dibattito sul muro tagliafuoco nella CDU orientale.
di Frauke Böger, Paul-Anton Krüger, Peter Maxwill
Il primo ministro Voigt, l’uomo dell’AfD Höcke nel 2024: stretta di mano, ma nessuna collaborazione.
Quando in questi giorni viene chiesto a Friedrich Merz del “Brandmauer”, il candidato cancelliere dell’Unione reagisce in modo difensivo. Proseguire la lettura cliccando su: Der Spiegel (08.02.2025).2
In copertina del settimanale “Der Spiegel” vediamo disegnati i tre leader della coalizione uscente (CDU, SPD e Verdi) che si guardano truci, a loro volta osservati da dietro da una beffarda Alice Weidel (Afd). Nelle pagine interne l’articolo spiega che la Berlino politica guarda con preoccupazione al periodo successivo al 23 febbraio. I potenziali partner si stanno lanciando le più gravi accuse reciproche. Stanno tracciando linee rosse ed escludendo opzioni di coalizione. Stanno formulando condizioni che dichiarano non negoziabili… eppure CDU/CSU, Verdi, SPD e FDP hanno dimostrato più volte di essere in grado di lavorare insieme ed è possibile che siano ancora in grado di farlo dopo le elezioni, persino probabile … ma non più certo. I pragmatici dei partiti storici si battono per la cooperazione; una cooperazione che in realtà non vogliono, ma alla quale non c’è alternativa se si vuole tenere l’AfD fuori dal potere.
08.02.2025
VA BENE COSÌ?
Quando nessuno può parlare con nessuno
Le parti in conflitto
Accuse, linee rosse, intransigenza: dopo lo scandalo dell’AfD al Bundestag, i fronti tra i partiti centristi si sono induriti. Riusciranno a riunirsi anche dopo le elezioni? Proseguire la lettura cliccando su: Der Spiegel (08.02.2025)
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Pagina per i Verdi su “Die Welt” nell’edizione della domenica. Il co-segretario dei Verdi, intervistato, coglie e stronca l’abbozzo possibilista della CDU/CSU verso l’AfD; si chiede se la ministra degli esteri Baerbock (del suo partito) ha ancora il sostegno affidabile da parte del Cancelliere sulla politica verso l’Ucraina e fa appello ai socialdemocratici di non mettere la pace in Europa contro la sicurezza sociale. Le regole del freno al debito sono superate. Segue un articolo sul libro scritto e pubblicato da Robert Habeck, ministro dell’economia uscente e candidato alla Cancelleria, libro che il recensore definisce “elettoral-pastorale”: “Ha dimostrato un coraggio insolito tra i Verdi quando ha chiesto armi per l’Ucraina già prima dell’invasione russa”.
26.01.2025
Un segnale fatale per l’Ucraina
Il leader dei Verdi Felix Banaszak invita la SPD a chiarire la sua posizione sugli aiuti alla guerra di Kiev contro la Russia e critica il Cancelliere per i suoi attacchi
Nato a Duisburg nel 1989, il politico dei Verdi guida il partito insieme a Franziska Brantner dal novembre dello scorso anno. Banaszak è stato in precedenza presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia ed è membro del Bundestag tedesco dal 2021.
di CLAUS CHRISTIAN MALZAHN e JACQUES SCHUSTER
In carica solo da novembre, il leader dei Verdi Felix Banaszak ha già dovuto affrontare numerose crisi. Una in particolare ha fatto scalpore: le accuse inventate contro Stefan Gelbhaar. Banaszak promette un’indagine approfondita. Proseguire la lettura cliccando su: Welt am Sonntag (26.01.2025)
Utile grafica questa domenica sul quotidiano nazional-popolare tedesco, per farsi un’idea sull’orientamento elettorale nei territori. Vediamo o rivediamo due Germanie + Berlino. La CDU/CSU è accreditata della vittoria in 209 delle 299 circoscrizioni.
26.01.2025
Nero Ovest. Blu Est.
La battaglia per i 299 collegi elettorali. Cosa dicono i ricercatori elettorali. Quali duelli guarda la Germania
Al via la fase decisiva della campagna elettorale! Le elezioni politiche si terranno tra quattro settimane. Con la grande mappa dei collegi elettorali della BILD, sapete già quale candidato ha le migliori possibilità di vincere il vostro collegio elettorale.
Intervista al Ministro uscente dell’economia e della protezione climatica, oltre che leader di spicco dei Verdi, sull’edizione domenicale del quotidiano dell’Assia: “Alla luce degli enormi cambiamenti geopolitici, l’Europa deve finalmente porsi degli obiettivi che la rendano capace di fare politica globale. Per esempio, abbiamo bisogno di un fondo comune per gli acquisti della difesa. Dobbiamo affrontare insieme la nuova situazione della sicurezza”.
Nella pagina delle opinioni risalta, a firma di Andreas Nefzger, questa affermazione: “Mosca sta già conducendo una guerra ibrida contro i singoli Stati membri: dalla manipolazione delle elezioni agli assassinii, dalle esplosioni in centri commerciali e magazzini a pericolosi atti di sabotaggio”.
26.01.2025
Dopo l’insediamento di Donald Trump, il candidato dei Verdi alla carica di cancelliere Robert Habeck vuole “tenere duro”
Merz, Cancelliere in pectore della CDU/CSU, ha presentato cinque punti che inasprirebbero drasticamente la legge sull’asilo – e li ha anche dichiarati come condizione per una coalizione dopo le elezioni. “Li presenteremo, indipendentemente da chi li condivide”: i Verdi e l’SPD hanno respinto la proposta, mentre l’AfD ha immediatamente segnalato il suo sostegno. Se Merz è preso in parola, sarebbe possibile un accordo comune con il partito di estrema destra, il che rappresenterebbe una rottura del “Brandmauer” (letteralmente muro di fuoco, o firewall, o anche conventio ad excludendum) della CDU verso AfD. Nel fine settimana, oltre centomila persone hanno manifestato contro lo spostamento a destra.
Confrontiamo, riguardo al “Brandmauer” (c’è ancora?), tre articoli apparsi oggi 27 gennaio sui quotidiani:
27.01.2025 (TAZ – die tageszeitung)
La rotta sbandata di Friedrich Merz
Dopo l’attentato di Aschaffenburg, il candidato cancelliere della CDU/CSU chiede un drastico inasprimento della politica tedesca in materia di asilo
Sulla barca sbagliata: collage fotografico di Merz con il candidato cancelliere dell’AfD Weidel basato su una scena del film “Titanic”.
Ma con chi vuole portare avanti questo progetto, con la SPD, con i Verdi o con l’AfD di estrema destra? Un’analisi: una coalizione nero-verde è quindi virtualmente impossibile
da Berlino Sabine am Orde
Quando Friedrich Merz ha parlato dell’AfD nelle ultime settimane, spesso è stato coinvolto un serpente. “Se vi mettete al collo un serpente del genere, ne rimarrete strangolati”, ha detto il candidato cancelliere Proseguire la lettura cliccando su: Miscellanea (27.01.2025)
PROGRAMMA ELEZIONI FEDERALI 2025
Preservare i valori fondamentali dell’economia sociale di mercato
Chiediamo un ritorno ai valori fondamentali dell’economia sociale di mercato con una chiara attenzione alla promozione delle PMI, dell’imprenditorialità e dell’innovazione. Il lavoro deve finalmente tornare a pagare.
Inversione di tendenza nella politica dell’immigrazione e della migrazione
Vogliamo una politica dell’immigrazione che sia nell’interesse della Germania: l’introduzione di controlli coerenti alle frontiere, il respingimento degli immigrati clandestini e la remigrazione delle persone senza diritto di soggiorno. Le richieste di asilo devono essere esaminate in centri di trattamento al di fuori della Germania. Chiediamo inoltre che la Germania si ritiri dal patto ONU sull’immigrazione e dal patto ONU sui rifugiati.
Lotta alla criminalità e sicurezza interna
La polizia sarà rafforzata con attrezzature all’avanguardia, più personale e stipendi standardizzati in tutta la Germania. Il terrorismo, l’estremismo, i clan e le bande criminali saranno combattuti con pene più severe, misure investigative più complete e una confisca coerente dei beni.
Pace in Europa: internazionalizzazione invece di nazionalizzazione
Chiediamo una politica estera per la Germania che sia guidata dai suoi interessi. Un ordine di pace europeo deve tenere conto dei legittimi interessi di sicurezza di tutti gli Stati. L’obiettivo è un’Ucraina neutrale al di fuori della NATO e dell’UE e il ripristino di relazioni commerciali indisturbate con la Russia.
Libertà di espressione e radiodiffusione pubblica
Proteggiamo la libertà di espressione e combattiamo qualsiasi forma di censura, soprattutto attraverso accordi con i social media imposti dallo Stato. La Germania ha bisogno di una riforma radicale dell’emittenza pubblica verso un modello snello che si concentri su informazioni e cultura neutrali.
Ripristino di un approvvigionamento energetico più sostenibile e accessibile
Vogliamo garantire l’approvvigionamento energetico tornando all’energia nucleare ed espandendo le centrali a carbone. Allo stesso tempo, chiediamo l’abolizione del prelievo sulle emissioni di CO₂ e dei sussidi per le energie rinnovabili, nonché una riduzione delle tasse sull’energia.
Famiglia e demografia: rafforzare le famiglie, promuovere le nascite
L’attuale politica familiare non riesce a contrastare il calo delle nascite e a sostenere i genitori, mettendo a rischio le fondamenta della nostra società. Chiediamo uno stipendio per l’assistenza all’infanzia fino all’età di tre anni, la suddivisione dell’imposta sulla famiglia e generosi sgravi per le spese di assistenza all’infanzia e per la creazione di una famiglia, al fine di sostenere meglio le famiglie dal punto di vista finanziario e sociale.
Unione europea: ritorno a un’Europa di nazioni
L’UE si è trasformata in un sistema centralizzato che mina i principi democratici e limita la sovranità nazionale: è urgente tornare a una confederazione di nazioni sovrane con confini chiari. Il “Green Deal”, l’euro e il previsto euro digitale, nonché l’insaziabile apparato burocratico delle autorità europee, rendono necessaria la transizione dell’UE verso una nuova comunità economica e di interessi europea. In particolare, consideriamo interessi comuni: 1) un mercato comune; 2) la protezione delle frontiere esterne dall’immigrazione illegale; 3) l’autonomia strategica nella politica di sicurezza; 4) la conservazione delle culture e delle identità europee.
Riduzione della burocrazia e tagli fiscali costosi
Il nostro obiettivo è rendere la Germania una piazza economica competitiva, rafforzata da tasse e imposte più basse e dalla riduzione della regolamentazione. Chiediamo inoltre una semplificazione completa della legislazione fiscale e l’abolizione della sovrattassa di solidarietà.
Alloggi a prezzi accessibili e alloggi sovvenzionati
Gli elevati costi di costruzione e i requisiti legali rendono più difficile la costruzione di alloggi a prezzi accessibili: chiediamo l’abolizione dell’imposta sul trasferimento di proprietà per i proprietari-occupanti e la semplificazione del diritto edilizio. La conversione degli inquilini in proprietari deve essere facilitata attraverso modelli di sostituzione del capitale e incentivi fiscali.
Una democrazia più diretta basata sul modello svizzero
I cittadini dovrebbero decidere le principali modifiche legislative, gli emendamenti alla Costituzione e gli importanti trattati internazionali attraverso referendum a livello nazionale. Inoltre, sarà creato un diritto di iniziativa per consentire ai cittadini di introdurre proposte legislative direttamente nel processo politico.
Protezione del territorio e libertà economica
Rifiutiamo categoricamente l’introduzione di un euro digitale e di strutture di sorveglianza centralizzate. Il contante deve rimanere una moneta legale per salvaguardare la libertà economica e la privacy dei cittadini.
Infrastrutture efficienti e a prova di futuro
Il rinnovamento di strade, ponti e reti ferroviarie soffre di una burocrazia paralizzante e di anni di ritardi nella pianificazione – a questo si porrà rimedio attraverso procedure semplificate e priorità chiare. L’arretratezza delle infrastrutture digitali e della digitalizzazione amministrativa mostra chiaramente l’arretratezza delle riforme, motivo per cui l’espansione deve essere portata avanti immediatamente e in modo pragmatico.
Riforma delle pensioni per una stabilità a lungo termine
Siamo favorevoli a un aumento graduale del livello delle pensioni. Vogliamo attirare un maggior numero di contribuenti nel regime pensionistico, rendere il pensionamento più flessibile ed equo e incentivare le persone a prolungare volontariamente la propria vita lavorativa.
Rafforzare la sanità: meno burocrazia, più assistenza
Chiediamo una riforma fondamentale del sistema sanitario che riduca la burocrazia e rafforzi la sicurezza dei pazienti. Sono essenziali una migliore remunerazione delle professioni mediche e l’espansione dell’assistenza medica nelle aree rurali.
Una Bundeswehr forte come garante della difesa nazionale
Ci impegniamo a equipaggiare in modo completo la Bundeswehr e a dotarla di personale per garantirne il ruolo di garante della difesa nazionale – per una Germania sovrana in un’Europa resiliente e stabile. A tal fine, chiediamo anche il ripristino del servizio militare obbligatorio, compreso il servizio militare alternativo.
Apertura alla tecnologia nella politica dei trasporti
Chiediamo l’immediata cancellazione dei sussidi unilaterali alla mobilità elettrica. Proteggiamo il motore a combustione e preserviamo così l’industria automobilistica tedesca.
Il lavoro deve tornare a valere – riforma del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza fa parte del nostro stato sociale. Tuttavia, nella sua forma attuale crea gravi disincentivi per il mercato del lavoro e minaccia la sostenibilità finanziaria dei sistemi di sicurezza sociale. Riprogetteremo l’errata costruzione del reddito di cittadinanza attraverso il nostro concetto di “Attivazione della sicurezza di base”.
Promozione dell’agricoltura rurale e dell’industria agricola
Chiediamo un’agricoltura sostenibile e indipendente in Germania, senza un’eccessiva regolamentazione da parte dell’UE. I requisiti di rendicontazione e documentazione per l’agricoltura devono essere drasticamente ridotti. L’obiettivo è rafforzare i cicli economici regionali e promuovere un allevamento adeguato alle specie.
Rispetto coerente del freno all’indebitamento
Chiediamo il rispetto rigoroso del freno all’indebitamento per lasciare alle generazioni future un margine di manovra. I contribuenti non devono più essere ritenuti responsabili di politiche del debito irresponsabili.
IL NOSTRO PAESE MERITA DI PIU’
Preambolo al programma elettorale per l’elezione del Parlamento Federale tedesco 23.02.2025
La Germania non è più quella che era solo qualche decennio fa: un Paese industrializzato e moderno, apprezzato all’estero per le sue medie imprese leader del mercato globale e per la sua manodopera qualificata e altamente qualificata, per le sue buone infrastrutture pubbliche e la sua assistenza sanitaria, per le sue amministrazioni efficienti, per il suo basso tasso di criminalità e per il suo alto grado di coesione sociale.
Oggi molte persone in Germania vivono con il timore del declino e con preoccupazioni esistenziali. Sono preoccupati per la flessione della nostra industria, per la carenza di insegnanti, medici e badanti, per la mancanza di sicurezza in età avanzata, per la perdita di controllo sull’immigrazione e per la crescente minaccia di guerra.
I prezzi elevati e l’aumento degli affitti mettono a rischio la loro modesta prosperità. Molti si sentono ormai insicuri nel proprio Paese. I partiti della fallimentare coalizione di governo sono particolarmente responsabili della situazione che si è venuta a creare. Tuttavia, 16 anni di cancellierato della CDU hanno già tracciato la strada del declino. Il nostro Paese si trova a un punto di svolta: il prossimo periodo elettorale deciderà se la Germania rimarrà in futuro nel novero delle nazioni industrializzate leader o se sarà irrimediabilmente retrocessa perché sta perdendo importanti industrie e quindi la base della sua prosperità.
Allo stesso tempo, è necessario fare tutto il possibile per evitare che la Germania venga trascinata in una guerra. Il mondo di oggi è caratterizzato da tensioni, conflitti e sempre più guerre in cui sono coinvolte anche potenze nucleari. La Germania è oggi uno dei maggiori esportatori di armi nelle zone di guerra ed è quindi in parte responsabile di sofferenze e morti. Anche in questo Paese si destinano sempre più risorse agli armamenti e ci si abitua all’idea che la guerra alla fine verrà da noi. Vogliamo fermare questa follia! Il nostro Paese non può diventare “pronto alla guerra” perché non sopravvivremo a una grande guerra europea nell’era nucleare. Il BSW è l’unico partito pacifista del Bundestag tedesco che rifiuta coerentemente l’attuale costruzione di armamenti e le forniture di armi alle zone di guerra. Invece di una nuova corsa agli armamenti, abbiamo bisogno di sforzi seri per trovare soluzioni diplomatiche ai conflitti e nuovi trattati sul controllo degli armamenti e sulla sicurezza comune.
Il BSW presenta un programma elettorale per un nuovo inizio politico nel 2025: Per una Germania in cui i cittadini si sentano di nuovo a proprio agio e sicuri, in cui la scuola fornisca un’istruzione per tutta la vita e ogni malato trovi un buon medico, in cui chi lavora sodo venga premiato e non gli eredi, un Paese in cui lo sforzo renda di nuovo possibile l’avanzamento e la politica renda la vita delle persone più facile e non più difficile.
Vogliamo fermare la minaccia della deindustrializzazione abbassando i prezzi dell’energia attraverso una politica energetica ragionevole, promuovendo l’innovazione aperta alla tecnologia, modernizzando le nostre infrastrutture in difficoltà riformando il freno al debito e alleggerendo le PMI dagli oneri burocratici.
Le crisi degli ultimi anni hanno messo a dura prova la classe media lavoratrice, mentre la ricchezza dei primi diecimila ha continuato a crescere. La disuguaglianza di ricchezza in Germania è alta come quando la Germania era governata da un imperatore. Una società in cui i più potenti sono spinti solo dalla motivazione di fare più soldi con i soldi perde la sua coesione sociale.
Vogliamo aumentare il salario minimo a 15 euro, rafforzare la contrattazione collettiva, introdurre un sistema assicurativo per i cittadini al posto dell’attuale sistema sanitario a due livelli e un sistema pensionistico sul modello dell’Austria, dove il pensionato medio riceve ben 800 euro in più al mese. Vogliamo anche esentare dalle tasse le pensioni fino a 2.000 euro.
Abbiamo bisogno di una politica climatica e ambientale ben ponderata, che prenda sul serio il cambiamento climatico, ma che non si impantani in un attivismo casuale e che nel frattempo bruci miliardi di euro di denaro dei contribuenti. Concentrarsi semplicemente sulle tecnologie ad alta intensità di elettricità, come le auto elettriche e le pompe di calore, senza un concetto di provenienza dell’elettricità, soprattutto in inverno, non porterà a un’economia neutrale dal punto di vista climatico, ma a un blackout. Per non parlare della questione di come le persone che non hanno un grande portafoglio dovrebbero pagare per tutto questo. Chiediamo il ritiro del divieto dei motori a combustione e della legge sul riscaldamento.
Il nostro obiettivo è la sicurezza delle strade e delle piazze, con più agenti di polizia e lo stop all’immigrazione irregolare. Vogliamo fare i conti con le ingiustizie dell’era del coronavirus, risarcire le conseguenze della vaccinazione e rimborsare le multe che sono state applicate a causa delle norme sul coronavirus. Vogliamo rafforzare la democrazia diretta, difendere la diversità di opinione e proteggere la libertà personale.
Il 23 febbraio si tratta di decidere la direzione di marcia.
In un mondo pieno di conflitti e instabilità, la Germania deve concentrarsi sui propri interessi e punti di forza. Non abbiamo bisogno che i miliardari governino come in America, né di politici che utilizzano le ricette fallimentari degli ultimi anni per aggravare la crisi. Il modello tedesco per il successo deve essere un’economia sociale di mercato con una forte classe media, sindacati forti e diritti dei lavoratori, coesione sociale, giustizia invece di avidità, opportunità di avanzamento e prosperità per tutti coloro che si impegnano, e il bene comune prima del commercio quando si tratta di questioni esistenziali: salute, assistenza, casa o istruzione.
La democrazia tedesca si basa sulla competizione tra i partiti, ma la Costituzione non prevede che solo chi ha fatto carriera in un partito possa entrare nel governo. La situazione è grave, quindi è tempo di un gabinetto di esperti che siano realmente interessati al benessere del nostro Paese e non al loro successivo impiego nell’economia e che possano ripristinare la fiducia nello Stato e nella democrazia che è stata persa.
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Laconica e tranciante come nel suo stile (l’editore sostiene che bastano 38 minuti in media per leggere l’intero quotidiano), la “Bild” pubblica giornalmente trafiletti sull’andamento della campagna elettorale…
.. tra il serio: “Non tutti in politica si sono resi conto della drammaticità della situazione” (Stefan Wolf, capo di Gesamtmetall)
… e il faceto: su X un sudcoreano che si vanta di avere il più alto quoziente d’intelligenza ( 276!!!) al mondo si esprime a favore dell’AfD;
… e un bersaglio principale: il cancelliere uscente Olaf Scholz, mentre la ministra degli esteri Annalena Baerbock, intervistata, dice che “il sostegno all’Ucraina rimane una priorità: “Se le truppe russe continuano ad avanzare, non sappiamo dove si fermeranno. Poi arriverà la Polonia (…) e poi il Brandeburgo o la Germania”.
Un florilegio (per non dire mitragliata) di trafiletti usciti tra il 17 ed il 23 gennaio.
17.01.2025
L’amara verità per Olaf Scholz
Il Cancelliere federale contava su una partenza a razzo nei sondaggi dopo Capodanno. Questo non si è concretizzato. I sondaggisti ne sono certi: le possibilità sono scarse, non ha più alcuna possibilità di rimanere cancelliere.
Olaf Scholz è già storia
Vuole tornare a fare il cancelliere. Nient’altro. Né ministro, né leader del partito parlamentare! Olaf Scholz (SPD) lo ha già detto chiaramente a dicembre: non intende lavorare sotto il cancelliere Friedrich Merz! Problema: i sondaggisti ritengono quasi impossibile che Scholz possa condurre la SPD a un’altra vittoria elettorale. Stanno già dando per spacciato il politico Olaf Scholz nel bel mezzo della campagna elettorale! Ciò significa che se non vuole diventare ministro o capogruppo parlamentare, allora per il nativo di Amburgo è finita. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (17-23.01.2025)
Il quotidiano di Francoforte scrive che il processo di voto e di conteggio è ben protetto in Germania. La Russia non è interessata a manipolare le cifre ma, a lungo termine, vuole polarizzare le società occidentali, ridurre il centro democratico e rafforzare gli estremi politici. “L’obiettivo degli aggressori è minare la fiducia della popolazione nell’efficacia dello Stato”. Oltre agli attacchi nello spazio digitale in campagna elettorale, le autorità di sicurezza si stanno preparando anche ad azioni tangibili il giorno delle elezioni: “È stato notato che sono in aumento i tentativi di collocare nei seggi elettorali scrutatori con un background estremista”.
23.01.2025
Come la Russia sta cercando di influenzare le elezioni
Le agenzie di sicurezza si armano contro deepfakes e false informazioni
di Mona Jaeger, Berlino
Una giornata elettorale senza incidenti o piccole stranezze renderebbe scettiche le autorità di sicurezza e gli staff elettorali. Perché qualcosa accade sempre. Ad esempio, se il Presidente di seggio si addormenta e lo apre mezz’ora più tardi del previsto. Tuttavia, finché il processo di voto non viene sostanzialmente compromesso, come è successo a Berlino nel 2021, il voto è considerato regolare e lecito. Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (23.01.2025)
Nel caso di molti tedeschi che vivono all’estero, le elezioni del Bundestag del 2025 potrebbero mostrare ancora una volta come gli ostacoli burocratici rendano difficile la partecipazione. È probabile che anche questa volta l’affluenza alle urne all’estero rimanga bassa, non solo per mancanza di interesse, ma anche a causa di ostacoli strutturali.
23.01.2025
Tedeschi all’estero “di fatto esclusi dal voto”
Poco prima delle elezioni del Bundestag, molti tedeschi che vivono all’estero si trovano di fronte a un problema: non possono più esprimere il loro voto in tempo utile
di MAXIMILIAN HEIMERZHEIM
Andreas Wieland, professore alla Copenhagen Business School, in realtà voleva solo esprimere il suo voto. Ma la procedura che consente ai tedeschi residenti all’estero di votare per posta nelle elezioni lampo del 23 febbraio lo ha lasciato rassegnato. “L’ufficio responsabile per me a Berlino-Neukölln mi ha informato che i documenti saranno spediti non prima del 10 febbraio. Non c’è abbastanza tempo per rispedirli in tempo. Non è insolito che le lettere dalla Germania mi arrivino dopo due settimane”. Wieland vive in Danimarca, un Paese dell’UE che punta molto sulla digitalizzazione. Per proseguire la lettura cliccare su: Die Welt (23.01.2025)
Il quotidiano del ceto imprenditoriale (150.000 copie) analizza i messaggi elettorali dei partiti; dal mercato del lavoro al bilancio alla politica scientifica: cosa promettono i partiti, dove sono le differenze, dove le somiglianze? Cosa è convincente, cosa manca? Criticano il fatto che la CDU, la SPD e i Verdi ancora una volta annunciano solo buone azioni invece di riforme. La Repubblica Federale deve trovare un’alternativa al tradizionale modello economico tedesco degli ultimi 30 anni. Il leader del Cremlino Vladimir Putin minaccia l’ordine di pace europeo; la Cina si sta trasformando sempre più da cliente principale dell’industria tedesca a concorrente di primo piano.
23.01.2025
Chi salverà l’economia tedesca?
Verifica delle promesse elettorali
Palazzo del Reichstag a Berlino: il prossimo governo deve ridefinire il modello economico della Repubblica.Gli economisti avvertono che non si può fare “business as usual”.
di M. Greive, J. Hildebrand, J. Olk Berlin
Olaf Scholz (SPD) vede la Germania in una situazione rischiosa per le elezioni del Bundestag. “Se il 23 febbraio in Germania prendiamo una strada sbagliata, la mattina dopo ci sveglieremo in un Paese diverso”, avverte il Cancelliere. Il suo sfidante della CDU/CSU, Friedrich Merz (CDU), ha espresso una nota simile: È necessario un “cambiamento di politica per un Paese con un futuro”. E il candidato dei Verdi alla carica di Cancelliere, Robert Habeck, afferma: “La sfida è più grande di quanto non lo sia stata per molto tempo”. Per proseguire la lettura cliccare su: Handelsblatt (23.01.2025)
Due persone, un uomo di 41 anni e un bambino di duedi origini marocchine, sono state uccisee tre ferite in modo grave in un attacco con coltello avvenuto in un parco della città di Aschaffenburg, in Baviera. Subito arrestato il presunto aggressore, un 28enne di origine afghana, che pare fosse stato in cura per problemi psichici. La “Bild” propone le prese di posizione dei leader politici impegnati nella campagna elettorale ed inoltre ci mette del suo: “È noto da anni che la Germania non ha alcun controllo su chi entra nel Paese – e non si avvicina nemmeno a deportare tutti gli immigrati che devono partire”.
24.01.2025
CRIMINALITÀ DEGLI STRANIERI
Un altro raccapricciante atto di sangue in Germania
Anche in questo caso si trattava di un rifugiato
È troppo tardi, signor Cancelliere
Da anni solo bla, bla, bla
Ne abbiamo abbastanza! Un altro massacro da parte di uno straniero che non era autorizzato a stare qui. Un bambino di due anni è morto. Per anni abbiamo sentito solo bla bla bla dal Cancelliere.
Lutto per Yannis, il bambino dell’asilo nido ucciso
Chi può credere all’improvvisa determinazione del Cancelliere? Solo poche ore dopo il bagno di sangue di Aschafenburg, Olaf Scholz ha convocato i capi delle autorità di sicurezza alla Cancelleria e ha immediatamente pubblicato una foto dell’incontro su Internet. Il messaggio: ora è il momento di dare un giro di vite. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (24.01.2025)
Sull’accoltellamento di Aschaffenburg il quotidiano di Francoforte (180.000 copie) dà poco spazio all’alzata di scudi elettorali, prova a razionalizzare. Un articolo riporta le risposte delle autorità circa la presenza irregolare dell’accoltellatore in Germania, mentre nell’editoriale fa notare che “La tolleranza mal concepita e il fallimento dello Stato che vengono nuovamente deplorati esistevano già prima dell’afflusso incontrollato di milioni di rifugiati. Se non si vuole che l’AfD acquisisca ancora più influenza o addirittura vada al potere, bisogna garantire una svolta nella politica migratoria degna di questo nome”. Si affianca un articolo di approfondimento criminologico: “La maggior parte degli attacchi con coltello ai passanti è stata commessa di recente da immigrati maschi. Secondo gli psichiatri forensi, questi soggetti hanno un rischio maggiore di diventare violenti. Oltre alla giovane età, i principali fattori di rischio includono la mancanza di integrazione sociale (e di controllo), la mancanza di istruzione e di competenze linguistiche, immagini arcaiche di mascolinità e la mancanza di prospettive”.
24.01.2025
Siamo stanchi di questo
Il giorno dopo il delitto: candele a lutto, fiori e peluche
all’ingresso del parco Schöntal di Aschaffenburg
di Berthold Kohler
Il Cancelliere è “stanco di vedere questi atti di violenza che si verificano qui ogni poche settimane”. Lo ha detto dopo il bagno di sangue di Aschaffenburg, l’ultimo di una serie di attacchi omicidi contro persone innocenti, questa volta anche contro bambini piccoli. Il cancelliere non è diverso dal suo popolo, che da tempo ne ha abbastanza di questi attacchi che inorridiscono l’intero Paese. Ma i cittadini non sono solo scioccati dalla brutalità con cui le persone vengono massacrate o schiacciate con i veicoli nelle loro strade, piazze e vie. I tedeschi sono anche sempre più arrabbiati con coloro che hanno il compito di proteggerli dalla violenza omicida: lo Stato e coloro che governano. Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (24.01.2025)
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