Rassegna stampa tedesca 16 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

Demografia social-elettorale anche sul quotidiano bavarese: ricercatori all’opera, ci dicono che le persone nate tra il 1946 e il 1960 sono state le ultime a mostrare un comportamento elettorale “piuttosto stabile”; ora, con la generazione emergente, il cambiamento elettorale sta aumentando. CDU e CSU sono di gran lunga i partiti più amati dagli anziani, e anche la SPD, non così i Verdi. “Per molto tempo, la scienza politica ha visto solo l’effetto trickle-down, cioè che genitori e nonni trasmettono le loro esperienze ai figli”, ma ora sappiamo che esiste anche un cosiddetto effetto bottom-up, ovvero i nonni e i genitori possono essere influenzati dai loro nipoti e figli. La generazione dei 70 anni e oltre è la più decisa a sostenere la cessione dei territori ucraini alla Russia, se necessario, per consentire la pace.

 

19.02.2025

Come votano gli anziani?

La decisione degli anziani su chi votare è più importante che mai: quasi un quarto degli elettori ha più di 70 anni.

di Sina-Maria Schweikle e Joscha F. Westerkamp – Berlino 

proseguire la lettura cliccando su: Süddteutsche Zeitung (19.02.2025)

Appunti di demografia social-elettorale sul giornale di Stoccarda: nel Land “la sinistra, la SPD e l’AfD ottengano risultati migliori dove l’affluenza alle urne è più bassa, mentre i Verdi, la CDU e il FDP ottengono risultati migliori dove più persone vanno a votare. Gli elettori dei Verdi hanno in media il livello di istruzione più alto di tutti i gruppi di elettori, quelli del FDP il reddito più alto”. Secondo una ricerca, la scelta di votare è guidata dagli stessi fattori che tendono anche a dire qualcosa su chi si dovrebbe votare: le persone che non votano non hanno denaro, istruzione e reti che incoraggino a votare; chi possiede redditi e istruzione più elevati vota più spesso.

19.02.2025

Anche gli astenuti influenzano i politici

Anche il 23 febbraio, secondo gli esperti, si dimostrerà ancora una volta che nelle città ricche molte persone vanno a votare, mentre nelle città più povere spesso solo poche. Questo ha conseguenze sulle decisioni politiche.

 Nelle elezioni del Bundestag la percentuale di coloro che vanno a votare è la più alta rispetto ad altre elezioni

di Chiara Sterk

Breitingen/Schwarzach. Nelle ultime elezioni federali, nel Baden-Württemberg ha votato il 77,8% degli proseguire la lettura cliccando su: Stuttgarter Nachrichten (19.02.2025)

Sondaggi e scenari del dopo-voto: solo due cose sono certe. In primo luogo, che la CDU/CSU ha preso chiaramente le distanze dall’AfD. In secondo luogo, si prevede che i colloqui esplorativi seri inizieranno solo dopo le elezioni del parlamento di Amburgo il 2 marzo, almeno nel caso di rapporti di maggioranza incerti. Fino ad allora sarà di nuovo come adesso: nessun partito vuole spaventare i propri sostenitori con la chiarezza. Anche perché la CDU/CSU spera di non dover ingoiare un boccone amaro: il dover formare una coalizione a tre perché i numeri non saranno sufficienti per blindare o il nero-rosso (CDU/CSU e SPD) o il nero-verde (CDU e Verdi).

19.02.2025

L’agonia della campagna elettorale

Nonostante eventi incisivi e diversi dibattiti televisivi, i sondaggi non mostrano grandi cambiamenti / I partiti sperano in un’accelerazione tardiva

di MARKUS DECKER

Dopo la fine della trasmissione “Quadrell” sulle reti private RTL e n-tv la domenica sera, i demoscopi hanno proseguire la lettura cliccando su: Frankfurter Rundschau (19.02.2025)

Analisi sulle prospettive elettorali e sugli obiettivi dei Verdi: devono combattere contro la CDU/CSU e l’AfD, anche se il vero concorrente è la SPD. Il partito ha registrato decine di migliaia di nuovi iscritti da quando è stato rotto l’accordo con i socialdemocratici. Il leader Habeck ha vissuto una campagna elettorale in cui l’obiettivo era difficile da circoscrivere. Ha dovuto difendersi dalla SPD, dalla Sinistra, dall’Unione, dall’AfD e da parti del suo stesso partito.

18.02.2025

Robert Habeck

Sale piene, piena incertezza

Il candidato cancelliere dei Verdi dà l’impressione di essere un brillante performer, ma la sua fine politica potrebbe essere imminente. Uno sguardo all’interno di una campagna elettorale turbolenta.

di Julian Olk

Dopo il programma televisivo “Quadrell” di domenica sera, Robert Habeck è nel foyer degli studi RTL a Berlino-Adlershof. proseguire la lettura cliccando su: Handelsblatt (18.02.2025)

Die Linke: dall’inizio dell’anno ci sono state oltre 23.500 nuove adesioni.  Ma chi sono i nuovi membri? Cosa vogliono dalla sinistra? La corrispondente del giornale ha trascorso una giornata della campagna elettorale con i militanti mentre facevano il porta-a-porta in una cittadina nella Sassonia (Est), poi in una nell’Assia (Ovest) e infine in alcuni quartieri di Berlino. Cresce la speranza che l’ondata di adesioni possa essere più di un fuoco di paglia. Se il partito riuscirà a coinvolgere i nuovi membri e a lavorare con loro sui suoi conflitti interni, potrebbe trasformarsi da partito elettorale dei pensionati della Germania dell’Est, che ultimamente rischiava di diventare, a partito di membri attivi con un futuro roseo. Il sorprendente esito del voto nazionale auto-organizzato di 166.000 giovani sotto i 18 anni.

18.02.2025

Giovani, di sinistra e determinati

Il partito di sinistra guadagna ogni giorno nuovi membri. Lottano alle porte di casa, contro la svolta a destra e per la giustizia sociale. Chi sono i nuovi? Perché entrano proprio ora? E come dovrebbe andare avanti per loro dopo le elezioni? Tra i nuovi arrivati ci sono molte persone queer, più della metà sono donne, la percentuale di donne è ora del 42 per cento.

 

di Lotte Laloire (testo) Sven Döring (foto)

Con un balzo, Zada Salihovic si solleva in aria, alza il braccio e stacca un adesivo attaccato a una tettoia. proseguire la lettura cliccando su: TAZ_Die Tageszeitung (18.02.2025)

Cronaca dei umori elettorali raccolti nelle strade di una città del Baden-Württemberg, che il giornale ha visitato perché qui l’AfD riceve la percentuale più alta di voti di tutta la Germania occidentale. Le opinioni dei cittadini sono variegate, ma il tema è solo quello: la città ha una delle più alte percentuali di stranieri. Secondo l’Ufficio Statistico Statale, è del 31,2%, mentre la media nazionale è del 15,2%.

17.02.2025

Il successo dell’AfD nella Germania occidentale

In una città del Baden-Württemberg, il partito ha registrato risultati elettorali record: quasi una persona su quattro ha votato per l’AfD. Sul posto, le spiegazioni sono contraddittorie.

di NICOLAS WALTER

Con il cestino della spesa in mano e a passo deciso, la donna, sui cinquant’anni, capelli castani, si avvicina a proseguire la lettura cliccando su: Die Welt (17.02.2025)

Rassegna stampa tedesca 14 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

A Monaco di Baviera, un richiedente asilo respinto si lancia con la sua auto contro una manifestazione di Verdi. Molte persone rimangono gravemente ferite. Cronaca del fatto e dichiarazioni di autorità civili e politiche arrivate sul posto. In città inizia la conferenza sulla sicurezza, a soli due chilometri dalla scena del crimine. Sono attesi più di 60 capi di stato e di governo, più di 100 ministri e altri ospiti, tra cui il vicepresidente americano J. D. Vance, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Al momento le Autorità non ravvedono alcun collegamento tra l’attacco e la conferenza.

 

14.02.2025

“Deve finire adesso!”

A Monaco di Baviera, un richiedente asilo respinto si lancia con la sua auto contro una manifestazione di Verdi. Molte persone rimangono gravemente ferite.

di Karin Truscheit, Monaco di Baviera

Il telo di salvataggio dorato svolazza al vento, un’infermiera lo tiene fermo con una mano, con l’altra spinge Proseguire la lettura cliccando su: Frankfurter Allgemeine (14.02.2025)

L’afgano Farhad N. (24 anni) ha speronato intenzionalmente a Monaco di Baviera un gruppo di manifestanti con la sua auto; 28 i feriti. Riportiamo la traduzione dell’intera pagina della “Bild” con la cronaca ed i commenti, nel suo stile lapidario.

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14.02.2025

L’ORRORE DI MONACO

Richiedente asilo respinto si lancia nella folla a Monaco. 28 feriti. Indizi di “retroterra estremista”

Alle 10.30 l’afgano si è lanciato nella folla

+++ Paura del terrorismo e immagini dell’orrore a Monaco +++ Sospetto che l’autore del reato sia un estremista +++ Chi ha fallito? +++  Proseguire la lettura cliccando su: Bild (14.02.2025)

Cosa sta succedendo a Scholz poco prima delle elezioni? Crede ancora, come ha sempre
affermato pubblicamente, che l'inverno 2025 sarà simile all'autunno 2021, cioè che otterrà una vittoria dell’ultimo minuto di cui prima era convinto solo lui? O sa da tempo che sta conducendo una battaglia inutile e che ora si tratta soprattutto di portare a termine la sua carica di Cancelliere con dignità? La sensazionale vittoria del 2021 non si ripeterà: per il ruolo da eroe nel 2025, molto probabilmente Scholz non sarà più all’altezza.

13.02.2025
Il tempo guarisce tutte le ferite
Olaf Scholz crede ancora di poter ripetere la sua clamorosa vittoria del 2021? Negli ultimi metri in viaggio
con il Cancelliere in campagna elettorale.

di PETER DAUSEND
La grande sala del Capitol di Schwerin, con la sua galleria, i palchi, le lampade da parete grandi come tavoli Proseguire la lettura cliccando su: Die Zeit (13.02.2025).2

Tre articoli su “Die Zeit” si occupano oggi di previsioni elettorali. Il primo è la classica panoramica sui tuttora “indecisi”, stimati al 30%. Il secondo sul software “Wahl-o-Mat”, che ha superato i 15 milioni di accessi: rispondendo a 38 domande secche indica a ciascuno il partito più affine. Il terzo calcola le conseguenze sul proprio reddito in base ai programmi dei partiti sul fisco.

13.02.2025

Chi votare?

Più del trenta per cento dei tedeschi non sa ancora a chi dare il proprio voto il 23 febbraio. Com’è possibile? E in questa grande confusione, l’Wahl-O-Mat è davvero d’aiuto? Chi beneficia dei piani fiscali dei partiti, ma anche dove i programmi potrebbero promettere troppo.

Voto così! Proseguire la lettura cliccando su: Die Zeit (13.02.2025)

Il partito BSW fondato da Sahra Wagenknecht, che nel suo primo anno di vita ha raccolto risultati elettorali importanti a livello locale, sembra ora in difficoltà per le elezioni federali. “Die Linke”, la sinistra dalla quale si era staccata ha ritrovato slancio, secondo l’articolo del settimanale Stern. Il suo leader, Jan van Aken, è stato fuori dalla politica per sei anni, poi è arrivata la chiamata a salvare il partito; non si perde in una politica identitaria, ma si concentra su questioni sociali.

stern

12.02.2025

C’È ANCORA SLANCIO

Dopo la partenza di Sahra Wagenknecht, la sinistra sembrava finita. Ma all’improvviso il partito sembra di nuovo giovane e combattivo. Si sta preparando una sorpresa?

Ma guarda un po’: la sinistra è di buon umore! Il candidato di punta Jan

                                                      van Aken e la candidata di punta Heidi Reichinnek vogliono mantenere il loro partito nel Bundestag

di Martin Debes e Miriam Hollstein

Miriam Hollstein ha incontrato il presidente della Sinistra, van Aken, che sembrava quasi euforico, mentre Martin Debes ha visto la leader del BSW, Wagenknecht, più pensierosa che mai.

Chiunque incontri Sahra Wagenknecht di solito raramente può indovinare cosa pensa o prova. Che sorrida, aggrotti la fronte o appaia impassibile, rimane impenetrabile. Un enigma umano. Ma quel pomeriggio, nel Proseguire la lettura cliccando su: Stern (12.02.2025)

Note sul nuovo sistema di voto in Germania: gli elettori hanno due voti da segnare su una unica scheda. Il primo voto viene assegnato a un candidato diretto nella propria circoscrizione elettorale. Il secondo voto va a un partito, che con la nuova legge decide la distribuzione dei 630 seggi nel Bundestag. Chi riceve meno del cinque per cento di tutti i secondi voti non può entrare in Parlamento (a meno che non abbia vinto almeno 3 circoscrizioni), quindi i primi voti (e il voto disgiunto) può essere inefficace. Il numero di partiti rappresentati nel Bundestag potrebbe avere un impatto sulle possibilità di formare un governo.

11.02.2025

La questione dei due voti

Votare tatticamente con il primo e il secondo voto – oggi non è più possibile. Cosa cambia con la nuova legge elettorale

di Saladin Salem

Monaco – Con le prossime elezioni federali, il Parlamento si ridurrà notevolmente. Secondo la più recente riforma della legge elettorale, ci sarà posto solo per un massimo di 630 deputati. Proseguire la lettura cliccando su: Süddteutsche Zeitung (11.02.2025)

Secondo gli esperti consultati dalla “Bild” l’accordo dell’UE su un sistema comune di asilo (GEAS), che dovrebbe entrare in vigore a metà del 2026, non cambierà nulla nella distribuzione dei rifugiati nell’UE. Perché chi rifiuta di riprendere i rifugiati non deve continuare a temere sanzioni: in questo senso, le dichiarazioni di Scholz sono “favole”.

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11.02.2025

Il piano di Scholz sull’asilo è più di aria fritta?

Il cancelliere vuole risolvere la crisi dell’asilo attraverso una riforma dell’UE. Gli esperti avvertono: non funzionerà.

di NIKOLAUS HARBUSCH

Berlino – È considerato il progetto per risolvere la crisi dell’asilo: l’accordo dell’UE su un sistema comune di asilo (GEAS). Proseguire la lettura cliccando su: Bild (11.02.2025)

In diversi Comuni della Germania orientale, dove l’AfD è diventata la forza dominante, la CDU e altri partiti stanno già cooperando con l’estrema destra. Da tempo, dalla seconda fila della CDU orientale si levano richieste di abbattere qualsiasi muro di separazione. Ora, dopo la manovra di Merz, queste voci stanno diventando più forti.

08.02.2025

Giocare con il fuoco

Il voto con l’AfD al Bundestag riaccende il dibattito sul muro tagliafuoco nella CDU orientale.

di Frauke Böger, Paul-Anton Krüger, Peter Maxwill

Il primo ministro Voigt, l’uomo dell’AfD Höcke nel 2024: stretta di mano, ma nessuna collaborazione.

 

Quando in questi giorni viene chiesto a Friedrich Merz del “Brandmauer”, il candidato cancelliere dell’Unione reagisce in modo difensivo. Proseguire la lettura cliccando su: Der Spiegel (08.02.2025).2

In copertina del settimanale “Der Spiegel” vediamo disegnati i tre leader della coalizione uscente (CDU, SPD e Verdi) che si guardano truci, a loro volta osservati da dietro da una beffarda Alice Weidel (Afd). Nelle pagine interne l’articolo spiega che la Berlino politica guarda con preoccupazione al periodo successivo al 23 febbraio. I potenziali partner si stanno lanciando le più gravi accuse reciproche. Stanno tracciando linee rosse ed escludendo opzioni di coalizione. Stanno formulando condizioni che dichiarano non negoziabili… eppure CDU/CSU, Verdi, SPD e FDP hanno dimostrato più volte di essere in grado di lavorare insieme ed è possibile che siano ancora in grado di farlo dopo le elezioni, persino probabile … ma non più certo. I pragmatici dei partiti storici si battono per la cooperazione; una cooperazione che in realtà non vogliono, ma alla quale non c’è alternativa se si vuole tenere l’AfD fuori dal potere.

08.02.2025

VA BENE COSÌ?

 Quando nessuno può parlare con nessuno

Le parti in conflitto

Accuse, linee rosse, intransigenza: dopo lo scandalo dell’AfD al Bundestag, i fronti tra i partiti centristi si sono induriti. Riusciranno a riunirsi anche dopo le elezioni?  Proseguire la lettura cliccando su: Der Spiegel (08.02.2025)

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Rassegna stampa tedesca 13 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande: (per proseguire la lettura cliccare su: Die Zeit (06.02.2025).5

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande:

  • Come potrebbe essere una pace giusta in Ucraina?
  • L’America è ancora nostra amica?
  • E se vostro figlio dovesse andare in guerra per difendere la Germania?

Se le risposte non erano chiare, i nostri intervistatori le hanno approfondite.

Come si fa a rendere sicura la Germania?

Christian Lindner (FPD): “Difenderei il mio Paese”

Le domande sono state poste da Alice Bota e Paul Middelhoff

 

Signor Lindner, qual è secondo lei la più grande minaccia per la politica estera e di sicurezza della Germania?

La Russia di Putin è la risposta più ovvia. Ma vedo anche la nostra sicurezza fondamentalmente minacciata dal fatto che la coesione della nostra alleanza transatlantica potrebbe diventare fragile e il multilateralismo è in ritirata. Dobbiamo quindi rispondere alla mutata situazione di minaccia rafforzando le nostre capacità  per proseguire la lettura cliccare su:   Die Zeit (06.02.2025).6

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande:

  • Come potrebbe essere una pace giusta in Ucraina?
  • L’America è ancora nostra amica?
  • E se vostro figlio dovesse andare in guerra per difendere la Germania?

Se le risposte non erano chiare, i nostri intervistatori le hanno approfondite.

Come si fa a rendere sicura la Germania?

Jan van Aken (Die Linke): „No, non siamo in guerra”

Le domande sono state poste da Peter Dausend e Mark Schieritz

 

Signor van Aken, qual è secondo lei la più grande minaccia per la politica estera e di sicurezza della Germania?

Nelle varie autocrazie del mondo. Non equiparo Donald Trump a Vladimir Putin, ma lui e le sue politiche rappresentano una sfida importante. Le sue politiche colpiranno l’Europa con forza. Dobbiamo essere preparati al fatto che il nostro rapporto con gli Stati Uniti sarà completamente diverso con un Presidente Trump autocratico. per proseguire la lettura cliccare su: Die Zeit (06.02.2025).7

Famosa come pochi politici dell’opposizione, controversa per decenni come pochi: l’ex icona della sinistra Sahra Wagenknecht si presenta per la prima volta alle elezioni del Bundestag con il suo movimento BSW. Ma da settimane è in crisi. BILD am Sonntag l’ha incontrata per un’intervista.

09.02.2025

Si fida di Putin, signora Wagenknecht?

La leader del BSW sulla sua posizione favorevole al Cremlino, sulla debolezza del suo nuovo partito e sul proprio futuro

di PETER TIEDE E HANS-JÖRG VEHLEWALD

BILD: Il vostro BSW è attualmente a volte al di sotto, a volte appena al di sopra della soglia del 5%, mentre all’apice eravate al 10%.Cosa sta andando storto?

SAHRA WAGENKNECHT: Siamo un partito che esiste solo da un anno. In questa campagna elettorale abbiamo avuto la sensazione che gli altri partiti ci stiano combattendo con ogni mezzo a loro disposizione, così come i media vicini a questi partiti. E credo che per un partito così giovane il 5,5% non sia un cattivo risultato. per proseguire la lettura cliccare su: Bild am Sonntag (09.02.2025)

Cronaca di un’inaugurazione a Görlitz (Sassonia, sul confine polacco), presente il Cancelliere Scholz: la vecchia fabbrica di vagoni ferroviari, orgoglio cittadino, è ora riconvertita a produzione militare. L’articolo riporta il dilemma di cittadini e politici, alle prese con la difesa dell’occupazione e opposte visioni di pace e di guerra, mentre è in corso la campagna elettorale… alla fine, Scholz si fa fotografare con i rappresentanti dell’industria davanti a un carro armato, che si trova di fronte agli scheletri dei vagoni …

 

09.02.2025

Il fronte trasversale di Putin

La pace non compare quasi mai in campagna elettorale. L’AfD, il BSW e la sinistra vogliono cambiare questa situazione insieme

di Oliver Georgi per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (09.02.2025)

Cronache di campagna elettorale “spicciola” che il giornale riporta da vari Land della Germania; oggi da una circoscrizione dell’Assia, storicamente socialdemocratica. La crisi della Volkswagen dello scorso anno ha scatenato incertezza e timori di declino; non tutti votano per l’AfD, ma “la croce indefettibile per la SPD” è diventata più rara, dice un sindacalista. Chi ha votato SPD per tutta la vita, ha dei dubbi. Forse voterà per il giovane candidato locale. Questa volta, però, non perché è nell’SPD, ma nonostante lo sia.

10.02.2025

Difesa di una roccaforte

La SPD ha vinto tutte le elezioni federali nel distretto di Schwalm-Eder, nel nord dell’Assia. Questa volta lotta contro la crisi, l’AfD e Olaf Scholz  per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (10.02.2025)

In questa intervista, lo storico Heinrich Winkler, che è un membro della SPD,  propone di  “sostituire il diritto d’asilo soggettivo con il diritto d’asilo istituzionale”. In quest’ottica, lo storico elogia il progetto di “legge sulla limitazione dell’afflusso” presentato dal candidato cancelliere dell’Unione Friedrich Merz (CDU), per impedire gli ingressi non autorizzati e la migrazione per asilo. “Ci sono molti elementi che fanno pensare che una simile politica di asilo toglierebbe il vento alle vele dell’AfD”.

10.02.2025

Inasprire il diritto d’asilo

Il socialdemocratico Winkler sostiene Merz. Molti elementi suggeriscono che una politica di asilo di questo tipo toglierebbe il vento alle vele dell’AfD.

Lo storico Heinrich August Winkler si è espresso a favore dell’abolizione del diritto di asilo individuale in Germania. “In effetti, non si può negare che gli stranieri entrati illegalmente nel Paese debbano invocare il diritto d’asilo solo per ottenere uno status di residenza temporanea, spesso indefinita, nella Repubblica federale, anche se non possono chiedere asilo politico”, scrive Winkler in un articolo per ‘Der Spiegel’. per proseguire la lettura cliccare su: Tagesspiegel (10.02.2025)

I sondaggi elettorali aggiornati non portano variazioni. Handelsblatt li pubblica, analizza le possibili coalizioni e ne spiega la probabilità. Molti considerano una nuova grande coalizione come lo scenario più probabile. Tuttavia, le richieste del candidato cancelliere della CDU/CSU Friedrich Merz di una politica migratoria più severa potrebbero rendere più difficile la formazione di una coalizione.

10.02.2025

Formazione del governo

Sono ipotizzabili coalizioni per un governo federale

I nuovi sondaggi per le elezioni del Bundestag hanno portato poco movimento. La formazione di una coalizione sarà comunque difficile. Quali sono le opzioni sul tavolo. per proseguire la lettura cliccare su: Handelsblatt (10.02.2025)

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Rassegna stampa tedesca 12 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

I liberali (FDP), che hanno 90 deputati nel Bundestag uscente, nei sondaggi sembrano cementati al quattro per cento e rischiano di rimanere fuori dal prossimo. Il gruppo parlamentare si è rivelato disunito quando si è trattato di votare sulla limitazione dell’immigrazione. D’ora in poi, è tutta una questione di sopravvivenza politica: la precedente strategia di campagna elettorale, che prevedeva di formare un governo solo con i cristiano-sociali, è ora illusoria. Per di più, non si intravede un leader alternativo con la forza, le idee e le capacità di integrazione necessarie per ricostruire l’FDP al di fuori del Bundestag.

04.02.2025

L’FDP deve abbandonare la sua precedente strategia di campagna elettorale

di THORSTEN JUNGHOLT

Wolfgang Kubicki, il cavallo di battaglia politico dell’FDP, ha fatto un grande colpo al Bundestag venerdì. Entrato nel partito liberale 54 anni fa, il 73enne ha iniziato il suo intervento durante il dibattito su una proposta di legge del gruppo parlamentare CDU/CSU per inasprire le leggi sull’immigrazione. Ha fatto campagna elettorale per Willy Brandt (SPD) e Walter Scheel (FDP) e si è schierato a favore di “Osare più democrazia”. Proseguire la lettura cliccando su:Die Welt (04.02.2025)

La CDU ha inaugurato la “fase calda” della campagna elettorale con la conferenza federale di partito di lunedì. Il leader della CDU e candidato dell’Unione per il cancellierato Friedrich Merz ha aperto la riunione a mezzogiorno con un grande applauso da parte dei circa 950 delegati. Hanno poi adottato all’unanimità un “programma immediato”, che dovrà essere attuato immediatamente se si formerà un governo dopo le elezioni federali. Il programma comprende anche il piano in cinque punti per rafforzare la politica migratoria, approvato dal Bundestag con il sostegno dell’AfD.

04.02.2025

I principali politici della CDU sostengono Merz

I cristiano-democratici annunciano la “fase calda” della campagna elettorale con il loro congresso federale di partito

 

Il leader della CDU Friedrich Merz riceve il sostegno del congresso del partito per la sua campagna elettorale sull’immigrazione, che ha scatenato proteste in tutta la Germania a causa delle votazioni congiunte al Bundestag con l’AfD. Il ministro presidente dell’Assia Boris Rhein (CDU) ha detto ai delegati della CDU a Berlino che Merz ha preso posizione e ha dimostrato che l’Unione resta fedele alle sue convinzioni “anche quando c’è una tempesta”. È così che si comporta un cancelliere. Proseguire la lettura cliccando su: Die Welt (04.02.2025_II)

Cronache di campagna elettorale “spicciola” che il giornale racconta da due distretti della Turingia (in bilico tra CDU e AfD), tra intrighi di provincia e grandi questioni discusse tra militanti e cittadini sotto i gazebo dei vari partiti.

04.02.2025

La CDU ha ancora speranza qui

L’AfD è in competizione con se stesso nel collegio elettorale 189

di Markus Wehner

Proseguire la lettura cliccando su: Frankfurter Allgemeine (04.02.2025)

Esco fuori tema di questa rassegna elettorale perchè vedo barlumi di sopravvivenza, anche del giornalismo. Basta una foto.

stern

06.02.2025, pagina 10-11

GAZA

PIETRA SU PIETRA

Non rimane molto della loro casa a Gaza City, ma ad ogni blocco che questa famiglia palestinese sovrappone, cresce la volontà di ricominciare.

Proseguire la lettura cliccando su: Stern (06.02.2025)

Sul settimanale Stern un ritratto di Alice Weidel (AfD) a mezza strada tra il personale ed il politico. Dopo il 23 febbraio, come leader dell’opposizione, Weidel potrebbe assistere allo smantellamento pezzo per pezzo della prossima instabile coalizione e poi, chissà, tollerare un governo di minoranza. Una volta formato un governo, dice, il suo partito “riadatterà la sua strategia”. È probabile che il prossimo gruppo parlamentare diventi molto più grande, più contraddittorio e anche più estremista. Tuttavia, Weidel vuole iniziare definitivamente a plasmare l’AfD sulla falsariga di Giorgia Meloni in Italia o di Marine Le Pen in Francia.

stern

06.02.2025

IL SUO PIANO

Alice Weidel, leader dell’AfD, punta sul crollo del centro politico: vuole diventare cancelliere al più tardi nel 2029. Molte cose sembrano andare a suo favore in questo momento

di Martin Debes: si occupa di AfD dal 2013 e ha accompagnato Alice Weidel in molte occasioni. Non l’ha mai vista così sicura di sé come adesso. La Weidel sembra davvero convinta di poter diventare cancelliere…

Le sue scarpe tintinnano sul marmo con un ritmo incalzante. Alice Weidel ha fretta. Un ascensore, un corridoio, una scala. È già nel tunnel che porta dagli uffici dei deputati al palazzo del Reichstag, dove… Proseguire la lettura cliccando su: Stern (_06.02.2025)

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” … guarda guarda a chi ci tocca ora di dare ospitalità e spazio! La redazione del giornale si è trovata con un dilemma…..”Alla luce degli eventi della scorsa settimana, abbiamo discusso in redazione se pubblicare anche l’intervista che abbiamo fatto alla candidata dell’AfD Alice Weidel. Alla fine abbiamo deciso a favore perché siamo convinti che le posizioni di un partito in cui apparentemente si identifica un quinto degli elettori debbano essere rese trasparenti”.

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande:

  • Come potrebbe essere una pace giusta in Ucraina?
  • L’America è ancora nostra amica?
  • E se vostro figlio dovesse andare in guerra per difendere la Germania?

Se le risposte non erano chiare, i nostri intervistatori le hanno approfondite.

Come si fa a rendere sicura la Germania?

Alice Weidel: “ Non dobbiamo assolutamente schierarci”  

Le domande sono state poste da Mariam Lau e Anna Sauerbrey  Die Zeit (06.02.2025)

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. Proseguire la lettura cliccando su:Die Zeit (06.02.2025).2

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema
geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025
Non c'è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così
importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i
principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande:
 Come potrebbe essere una pace giusta in Ucraina?
 L'America è ancora nostra amica?
 E se vostro figlio dovesse andare in guerra per difendere la Germania?
Se le risposte non erano chiare, i nostri intervistatori le hanno approfondite.
Come si fa a rendere sicura la Germania?
Olaf Scholz (SPD): “Sono cauto con la parola guerra” Proseguire la lettura cliccando su:  Die Zeit (06.02.2025).3

Sull’edizione settimanale del “Die Zeit” troviamo le interviste a tutti i leader di partito sul tema geopolitico: “Come si fa a rendere sicura la Germania” …

06.02.2025

Non c’è quasi nessun altro settore politico in cui si debbano prendere simultaneamente decisioni così importanti e difficili come la sicurezza interna ed esterna. ZEIT ha quindi condotto interviste con i principali candidati di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag e ha posto loro le stesse domande:

  • Come potrebbe essere una pace giusta in Ucraina?
  • L’America è ancora nostra amica?
  • E se vostro figlio dovesse andare in guerra per difendere la Germania?

Se le risposte non erano chiare, i nostri intervistatori le hanno approfondite.

Come si fa a rendere sicura la Germania?

Friedrich Merz (CDU/CSU):  Proseguire la lettura cliccando su:Die Zeit (06.02.2025).4

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Rassegna Stampa Tedesca 7 (verso le elezioni)_a cura di Gianpaolo Rosani

Laconica e tranciante come nel suo stile (l’editore sostiene che bastano 38 minuti in media per leggere l’intero quotidiano), la “Bild” pubblica giornalmente trafiletti sull’andamento della campagna elettorale…

.. tra il serio: “Non tutti in politica si sono resi conto della drammaticità della situazione” (Stefan Wolf, capo di Gesamtmetall)

… e il faceto: su X un sudcoreano che si vanta di avere il più alto quoziente d’intelligenza ( 276!!!) al mondo si esprime a favore dell’AfD;

… e un bersaglio principale: il cancelliere uscente Olaf Scholz, mentre la ministra degli esteri Annalena Baerbock, intervistata, dice che “il sostegno all’Ucraina rimane una priorità: “Se le truppe russe continuano ad avanzare, non sappiamo dove si fermeranno. Poi arriverà la Polonia (…) e poi il Brandeburgo o la Germania”.

Un florilegio (per non dire mitragliata) di trafiletti usciti tra il 17 ed il 23 gennaio. 

 

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17.01.2025

L’amara verità per Olaf Scholz

Il Cancelliere federale contava su una partenza a razzo nei sondaggi dopo Capodanno. Questo non si è concretizzato. I sondaggisti ne sono certi: le possibilità sono scarse, non ha più alcuna possibilità di rimanere cancelliere.

Olaf Scholz è già storia

Vuole tornare a fare il cancelliere. Nient’altro. Né ministro, né leader del partito parlamentare! Olaf Scholz (SPD) lo ha già detto chiaramente a dicembre: non intende lavorare sotto il cancelliere Friedrich Merz! Problema: i sondaggisti ritengono quasi impossibile che Scholz possa condurre la SPD a un’altra vittoria elettorale. Stanno già dando per spacciato il politico Olaf Scholz nel bel mezzo della campagna elettorale! Ciò significa che se non vuole diventare ministro o capogruppo parlamentare, allora per il nativo di Amburgo è finita. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (17-23.01.2025)

Il quotidiano di Francoforte scrive che il processo di voto e di conteggio è ben protetto in Germania. La Russia non è interessata a manipolare le cifre ma, a lungo termine,  vuole polarizzare le società occidentali, ridurre il centro democratico e rafforzare gli estremi politici. “L’obiettivo degli aggressori è minare la fiducia della popolazione nell’efficacia dello Stato”. Oltre agli attacchi nello spazio digitale in campagna elettorale, le autorità di sicurezza si stanno preparando anche ad azioni tangibili il giorno delle elezioni:  “È stato notato che sono in aumento i tentativi di collocare nei seggi elettorali scrutatori con un background estremista”.

 

23.01.2025

 

Come la Russia sta cercando di influenzare le elezioni

Le agenzie di sicurezza si armano contro deepfakes e false informazioni

di Mona Jaeger, Berlino

Una giornata elettorale senza incidenti o piccole stranezze renderebbe scettiche le autorità di sicurezza e gli staff elettorali. Perché qualcosa accade sempre. Ad esempio, se il Presidente di seggio si addormenta e lo apre mezz’ora più tardi del previsto. Tuttavia, finché il processo di voto non viene sostanzialmente compromesso, come è successo a Berlino nel 2021, il voto è considerato regolare e lecito.  Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (23.01.2025)

Nel caso di molti tedeschi che vivono all’estero, le elezioni del Bundestag del 2025 potrebbero mostrare ancora una volta come gli ostacoli burocratici rendano difficile la partecipazione. È probabile che anche questa volta l’affluenza alle urne all’estero rimanga bassa, non solo per mancanza di interesse, ma anche a causa di ostacoli strutturali.

23.01.2025

Tedeschi all’estero “di fatto esclusi dal voto”

Poco prima delle elezioni del Bundestag, molti tedeschi che vivono all’estero si trovano di fronte a un problema: non possono più esprimere il loro voto in tempo utile

di MAXIMILIAN HEIMERZHEIM

Andreas Wieland, professore alla Copenhagen Business School, in realtà voleva solo esprimere il suo voto. Ma la procedura che consente ai tedeschi residenti all’estero di votare per posta nelle elezioni lampo del 23 febbraio lo ha lasciato rassegnato. “L’ufficio responsabile per me a Berlino-Neukölln mi ha informato che i documenti saranno spediti non prima del 10 febbraio. Non c’è abbastanza tempo per rispedirli in tempo. Non è insolito che le lettere dalla Germania mi arrivino dopo due settimane”. Wieland vive in Danimarca, un Paese dell’UE che punta molto sulla digitalizzazione. Per proseguire la lettura cliccare su: Die Welt (23.01.2025)

Il quotidiano del ceto imprenditoriale (150.000 copie) analizza i messaggi elettorali dei partiti; dal mercato del lavoro al bilancio alla politica scientifica: cosa promettono i partiti, dove sono le differenze, dove le somiglianze? Cosa è convincente, cosa manca? Criticano il fatto che la CDU, la SPD e i Verdi ancora una volta annunciano solo buone azioni invece di riforme. La Repubblica Federale deve trovare un’alternativa al tradizionale modello economico tedesco degli ultimi 30 anni. Il leader del Cremlino Vladimir Putin minaccia l’ordine di pace europeo; la Cina si sta trasformando sempre più da cliente principale dell’industria tedesca a concorrente di primo piano.

 

23.01.2025

Chi salverà l’economia tedesca?

Verifica delle promesse elettorali

Palazzo del Reichstag a Berlino: il prossimo governo deve ridefinire il modello economico della Repubblica. Gli economisti avvertono che non si può fare “business as usual”.

di M. Greive, J. Hildebrand, J. Olk Berlin

Olaf Scholz (SPD) vede la Germania in una situazione rischiosa per le elezioni del Bundestag. “Se il 23 febbraio in Germania prendiamo una strada sbagliata, la mattina dopo ci sveglieremo in un Paese diverso”, avverte il Cancelliere. Il suo sfidante della CDU/CSU, Friedrich Merz (CDU), ha espresso una nota simile: È necessario un “cambiamento di politica per un Paese con un futuro”. E il candidato dei Verdi alla carica di Cancelliere, Robert Habeck, afferma: “La sfida è più grande di quanto non lo sia stata per molto tempo”. Per proseguire la lettura cliccare su: Handelsblatt (23.01.2025)

 

Due persone, un uomo di 41 anni e un bambino di due di origini marocchine, sono state uccise e tre ferite in modo grave in un attacco con coltello avvenuto in un parco della città di Aschaffenburg, in Baviera. Subito arrestato il presunto aggressore, un 28enne di origine afghana, che pare fosse stato in cura per problemi psichici. La “Bild” propone le prese di posizione dei leader politici impegnati nella campagna elettorale ed inoltre ci mette del suo: “È noto da anni che la Germania non ha alcun controllo su chi entra nel Paese – e non si avvicina nemmeno a deportare tutti gli immigrati che devono partire”.

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24.01.2025

CRIMINALITÀ DEGLI STRANIERI

Un altro raccapricciante atto di sangue in Germania

Anche in questo caso si trattava di un rifugiato

È troppo tardi, signor Cancelliere

Da anni solo bla, bla, bla

Ne abbiamo abbastanza! Un altro massacro da parte di uno straniero che non era autorizzato a stare qui. Un bambino di due anni è morto. Per anni abbiamo sentito solo bla bla bla dal Cancelliere.

Lutto per Yannis, il bambino dell’asilo nido ucciso

Chi può credere all’improvvisa determinazione del Cancelliere? Solo poche ore dopo il bagno di sangue di Aschafenburg, Olaf Scholz ha convocato i capi delle autorità di sicurezza alla Cancelleria e ha immediatamente pubblicato una foto dell’incontro su Internet. Il messaggio: ora è il momento di dare un giro di vite. Per proseguire la lettura cliccare su: Bild (24.01.2025)

 

Sull’accoltellamento di Aschaffenburg   il quotidiano di Francoforte (180.000 copie) dà poco spazio all’alzata di scudi elettorali, prova a razionalizzare. Un articolo riporta le risposte delle autorità circa la presenza irregolare dell’accoltellatore in Germania, mentre nell’editoriale fa notare che “La tolleranza mal concepita e il fallimento dello Stato che vengono nuovamente deplorati esistevano già prima dell’afflusso incontrollato di milioni di rifugiati. Se non si vuole che l’AfD acquisisca ancora più influenza o addirittura vada al potere, bisogna garantire una svolta nella politica migratoria degna di questo nome”. Si affianca un articolo di approfondimento criminologico: “La maggior parte degli attacchi con coltello ai passanti è stata commessa di recente da immigrati maschi. Secondo gli psichiatri forensi, questi soggetti hanno un rischio maggiore di diventare violenti. Oltre alla giovane età, i principali fattori di rischio includono la mancanza di integrazione sociale (e di controllo), la mancanza di istruzione e di competenze linguistiche, immagini arcaiche di mascolinità e la mancanza di prospettive”.

 

24.01.2025

Siamo stanchi di questo

Il giorno dopo il delitto: candele a lutto, fiori e peluche

                                                                                                                             all’ingresso del parco Schöntal di Aschaffenburg

di Berthold Kohler

Il Cancelliere è “stanco di vedere questi atti di violenza che si verificano qui ogni poche settimane”. Lo ha detto dopo il bagno di sangue di Aschaffenburg, l’ultimo di una serie di attacchi omicidi contro persone innocenti, questa volta anche contro bambini piccoli. Il cancelliere non è diverso dal suo popolo, che da tempo ne ha abbastanza di questi attacchi che inorridiscono l’intero Paese. Ma i cittadini non sono solo scioccati dalla brutalità con cui le persone vengono massacrate o schiacciate con i veicoli nelle loro strade, piazze e vie. I tedeschi sono anche sempre più arrabbiati con coloro che hanno il compito di proteggerli dalla violenza omicida: lo Stato e coloro che governano. Per proseguire la lettura cliccare su: Frankfurter Allgemeine (24.01.2025)

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Rassegna stampa tedesca 6 (verso le elezioni di febbraio)_ a cura di Gianpaolo Rosani

Boris Pistorius è ministro della difesa dal 19 gennaio 2023 nel governo Scholz. In precedenza era stato ministro degli interni e dello sport nel governo statale della Bassa Sassonia dal 2013. E’ entrato a far parte dell’SPD nel 1976. Il suo nome è arrivato al pubblico internazionale a seguito del sostegno militare tedesco all’Ucraina.  La sua intervista pubblicata sull’edizione domenicale del quotidiano bavarese è interessante per chi vuole conoscere di prima mano le sue posizioni, sia in relazione alla guerra che per le imminenti elezioni politiche federali.

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18-19 gennaio 2025

Questa domenica Pistorius potrà festeggiare un piccolo anniversario: il 19 gennaio 2023, l’ex ministro degli Interni della Bassa Sassonia entrò a far parte del gabinetto di Olaf Scholz.

Due anni non sono sufficienti

Perché Boris Pistorius vuole diventare il successore di sé stesso, come valuta la minaccia rappresentata dal Presidente russo Vladimir Putin e cosa si aspetta da Donald Trump.

Intervista di: Georg Ismar, Nicolas Richter e Sina-Maria Schweikle

L’orologio d’oro da tavolo nella sala riunioni del Ministero della Difesa irradia calma e continuità in tempi turbolenti. L’antico pezzo si trovava già nella sala riunioni del Ministero della Difesa quando Boris Pistorius lavorava ancora ad Hannover. Per proseguire la lettura cliccare su: Süddeutsche Zeitung am Sonntag (19.01.2025)_Intervista a Pistorius

Pastone su sondaggi e umori della campagna elettorale tedesca oggi sul quotidiano economico-finanziario. La CDU/CSU rimane accreditata come primo partito, ma la forbice dei voti attesi (22% consolidati e 42% potenziali) fa dire ai dirigenti del partito che “non siamo dove vorremmo essere”, mentre serpeggiano dubbi se la scelta di Friedrich Merz a candidato cancelliere sia stata quella giusta. L’AfD è chiaramente al secondo posto accreditata del 21%. %. La loro candidata principale, Alice Weidel, è quasi alla pari con Merz tra gli intervistati se il cancelliere dovesse essere eletto direttamente. Qualora FDP, BSW e Linke non dovessero prendere il quoziente per entrare nel Bundestag, ai cristiano-sociali ci basterebbe il 38,5% per governare da soli”, dicono. Ma i sondaggi attualmente dicono il contrario. BSW, FDP e Linke potrebbero entrare nel Bundestag.

 

20.01.2025

Campagna elettorale per il Bundestag: il fattore Merz

A cinque settimane dalle elezioni, il malcontento si diffonde nella CDU/CSU: la CDU e la CSU ristagnano nei sondaggi, mentre cresce la fiducia nell’AfD.

  Il candidato cancelliere della CDU Merz: l’auspicata tendenza al rialzo è ancora lontana

di Daniel Delhaes – Berlino

Friedrich Merz è in piedi, allegro, davanti alla parete blu della sala riunioni della sede del partito, con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla sua destra e la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola alla sua sinistra. Anche il capogruppo del PPE Manfred Weber e altri leader dei partiti conservatori nazionali si sono recati qui per consultazioni congiunte a sostegno del candidato tedesco. Il loro messaggio: l’Europa si batte per Merz – e Merz per l’Europa con meno burocrazia, più competitività e una chiara politica migratoria. Per proseguire la lettura cliccare su: Handelsblatt (20.01.2025)

Nel giorno di Trump, sul quotidiano “Die Welt” risalta in prima pagina un’introspezione dell’Unione cristiano-sociale, nella sua componente nazionale (CDU) e bavarese (CSU). Nei sondaggi la prima ondeggia (forse il 30%), mentre la seconda sa di essere il solido riferimento del suo Land (44%) e ritiene che nessun altro possa occupare la sua destra. Perciò uno degli obiettivi del piano bavarese è di attirare chi vorrebbe votare AfD e dimostrare che la CDU/CSU nel suo complesso perseguirà politiche conservatrici. Il messaggio è che la CSU se ne occuperà in un governo a guida CDU/CSU e il leader della CSU Markus Söder potrebbe approfittarne per avvantaggiarsi a scapito del candidato cancelliere della CDU Friedrich Merz.

21.01.2025

Come la CSU vuole portare gli elettori dell’AfD verso l’Unione

Le posizioni del piano bavarese sono più conservatrici di quelle del programma elettorale comune

di NIKOLAUS DOLL

 

…. il capogruppo della CSU Alexander Dobrindt ha ribadito che non ci sarà alcuna coalizione tra la CSU e i Verdi dopo le elezioni del Bundestag e che la CDU/CSU vuole una “svolta politica” globale. Oltre al programma elettorale comune dei partiti dell’Unione, la base è il cosiddetto Piano Baviera, che la CSU ha presentato lunedì. I cristiano-sociali elaborano regolarmente un piano su misura per lo Stato libero, parallelamente al programma del loro partito gemello. Questo perché il modello di business dei cristiano-sociali si basa sull’ottenere quanto più possibile per la Baviera in un governo federale guidato dalla CDU. Per proseguire la lettura cliccare su: Die Welt (21.01.2025)

 

Bundestag e Bundesrat: che differenza passa? Ce lo spiega il quotidiano bavarese, con l’analisi delle attuali implicazioni e complicazioni che ne conseguono sugli equilibri politici in Germania.

 

21.01.2025

Il Bundesrat, l’ostacolo sottovalutato

Il candidato cancelliere dell’Unione Friedrich Merz promette un “cambiamento politico”. Tuttavia, gran parte di ciò che ha in mente necessita dell’approvazione degli Stati federali. Questo potrebbe essere difficile, indipendentemente dalla coalizione in cui governerà.

di Robert Rossmann

 

Berlino – Nei discorsi di Friedrich Merz non c’è parola che compaia più spesso di “cambiamento politico”. Il leader della CDU ritiene che, dopo una vittoria elettorale della CDU/CSU, debba esserci un cambiamento significativo nella politica tedesca. Ciò riguarderebbe l’economia, il mercato del lavoro, la politica migratoria, la sicurezza interna e anche alcuni settori della politica estera e di sicurezza. Per proseguire la lettura cliccare su: Süddteutsche Zeitung (21.01.2025)

 

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Rassegna stampa tedesca 5 (elezioni di febbraio)_a cura di Gianpaolo Rosani

Questa settimana Stern ironizza, nella sua rubrica di costume, sul molto ma incoerente materiale prodotto dalla campagna elettorale di Scholz, Merz e Weidel… estraendo chicche dal “mucchio di spazzatura mentale”.

Il leader della CDU Merz, Cancelliere in pectore (risultati elettorali permettendo), sta cercando urgentemente un collegamento negli Stati Uniti, dove non ha quasi mai avuto contatti stretti. Washington non è più il posto giusto dove andare. Il centro di gravità si è spostato in Florida, a Mar-a-Lago, e nessuno ci è ancora andato. L’AfD ha contatti migliori nella residenza, parola chiave: Elon Musk.

Alcuni lettori hanno commentato l’articolo principale della settimana scorsa, circa l’”accoppiata Musk-Putin” (vedi rassegna stampa tedesca n. 2 del 12 gennaio).

stern

16.01.2025

La rubrica di Nico Fried

La campagna elettorale di Scholz, Merz e Weidel – la settimana ha prodotto molto materiale. Ma molto di questo non diventerà una rubrica, finirà da qualche altra parte.

Ogni settimana troverete qui la mia rubrica. Forse a volte siete un po’ curiosi di sapere di cosa si tratta questa volta. Posso dirvi qualcosa? Anch’io mi sento così. A volte non conosco nemmeno l’argomento della rubrica quando mi sveglio il giorno della scadenza editoriale. Proseguire la lettura cliccando su…Stern (16.01.2025)

 

L’articolo parla del dilemma della CDU/CSU, ovvero di come rispondere alla crescente popolarità del partito AfD. “L’AfD non ha più paura della clava nazista”, spiega a WELT Jens Spahn, vicepresidente del gruppo parlamentare CDU/CSU. “Dobbiamo dire agli elettori molto chiaramente: se votate AfD, finirete con i rosso-verdi, rafforzerete le forze di sinistra nel Paese. Perché nessun partito formerà una coalizione con l’AfD, indipendentemente dall’esito delle elezioni generali”. L’articolo riporta la posizione di altri dirigenti della CDU/CSU, secondo i quali l’AfD è in ascesa anche perché è costantemente oggetto di notizie, sebbene negativa al 95%. Ma questo non lo danneggia. è questo che lo rende davvero interessante per molte persone. Sarebbe peggio per l’AfD se venisse ignorato.

17.01.2025

L’AfD non ha più paura del randello nazista

Finora la CDU non ha trovato un mezzo efficace per contrastare il partito di estrema destra in campagna elettorale

di NIKOLAUS DOLL

L’atmosfera dell’incontro della CDU dello scorso fine settimana ad Amburgo era estremamente positiva. Si è parlato di un “nuovo inizio” e di avviare finalmente una “svolta politica” dopo le elezioni del Bundestag – in altre parole, una correzione di ampio respiro della politica del “semaforo”. Proseguire la lettura cliccando su…Die Welt (17.01.2025)

 

In un accorato articolo, il quotidiano di Monaco di Baviera (300.000 copie) sollecita in Presidente federale a parlare contro l’estremismo di destra, esplicitamente l’AfD: la democrazia “non suona quando se ne va, può sparire all’improvviso”. Dopo aver invitato i cittadini a mostrare coraggio civile e a stare in piedi, il giornale lo chiama in causa come massimo cittadino: deve essere un testimone della democrazia.

Altro articolo: la campagna elettorale rende chiaro che nella fallita coalizione-semaforo le posizioni sull’energia nucleare erano contrastanti, sebbene imbrigliate. Le spaccature del passato sono ora evidenti.

E ancora: il Ministero della Difesa tedesco ha annunciato il ritiro dalla piattaforma X; non caricherà più contenuti sul canale. La decisione nasce anche dalla raccomandazione elettorale di Elon Musk per l’AfD.

Infine una scaramuccia nel collegio elettorale del candidato cancelliere della CDU.

17.01.2025

 

Si trema

L’AfD sta facendo tremare le fondamenta della democrazia. Il Presidente federale deve ora parlare chiaro. Egli è l’arbitro supremo contro l’estremismo di destra. Un suo discorso sarebbe un intervento nella campagna elettorale, ma giustificato.

di Heribert Prantl

La democrazia “non suona quando se ne va. Può sparire all’improvviso”. Christian Wulff, ex presidente tedesco, ha pronunciato questa frase di ammonimento un anno fa, in occasione di una delle tante manifestazioni in cui centinaia di migliaia di persone hanno protestato contro i cosiddetti piani di remigrazione degli estremisti di destra. In occasione di una conferenza a Potsdam, gli estremisti avevano pianificato di cacciare dal Paese le persone impopolari che avevano radici nell’immigrazione. Tuttavia, Wulff ha dichiarato all’epoca che “avrebbe voluto che le persone si opponessero prima all’estremismo di destra”. Proseguire la lettura cliccando su…Süddteutsche Zeitung (17.01.2025)

ancora Musk: la rivista liberal-conservatrice scrive che 150 funzionari dell’UE hanno esaminato la sua chiacchierata con Alice Weidel su suo  X-Space, per scoprire se si trattava di una violazione della direttiva UE sui servizi digitali e di un aiuto illegale alla campagna elettorale dell’AfD. Anche il Servizio Scientifico del Bundestag apre una valutazione su questo tema … niente di tutto questo sarebbe successo se Musk avesse chiesto un’intervista a Robert Habeck.

Friedrich Merz (candidato alla Cancelleria per la CDU/CSU) inquadra il controllo sui “social media” in modo discorsivo apparentemente equilibrato, ma la rivista sostiene che in realtà lui tratta la questione in modo molto unilaterale e tendenzioso.

Al servizio dello zeitgeist verde

Il rapporto problematico di Friedrich Merz con la libertà di espressione

Di Josef Kraus

Venerdì 17 gennaio 2025

Quando si tratta di difendere la libertà di espressione, nessuno dovrebbe sorprendersi che Merz stia abbracciando lo zeitgeist verde. Se si guarda alla Baviera, a Berlino, all’Assia e agli uffici di registrazione nel Nord Reno-Westfalia sotto la guida della CDU e della CSU, diventa chiaro che l’Unione non si allontanerà dagli sforzi di censura.

alleanza immagine/dpa | Christoph Soeder

Il candidato alla cancelliera della CDU Friedrich Merz scrive regolarmente un “MerzMail”.

Proseguire la lettura cliccando su…Tichys Einblick (17.01.2025)

SPIEGEL Geschichte” (SPIEGEL Storia) ambisce di essere letta da chi vuole capire perché le cose sono come sono oggi e come si sono sviluppate. In ogni numero, storici, politologi e archeologi scrivono accanto agli autori del settimanale SPIEGEL. Questa settimana pubblica un’intervista sul populismo. “La sinistra non sta facendo un’offerta credibile. Questo dà ai populisti di destra un gioco facile. A peggiorare le cose, i partiti affermati stanno sempre più copiando il populismo di destra”. Si parla anche di Berlusconi.

I populisti di destra confezionano idee antidemocratiche in modo democratico

I partiti di destra sono in aumento in tutto il mondo. Gli esperti Paula Diehl (Cattedra di teoria politica, storia delle idee e cultura politica, Università di Kiel, NdT) e Ralf Grabuschnig (storico, autore ed editore, Università di Vienna, NdT) sanno quali sono i desideri degli estremisti politici tra gli elettori

Intervista a cura di: Martin Pfaffenzeller e  Frank Thadeusz

 

SPIEGEL: Signora Diehl, signor Grabuschnig, quando sentite la parola populismo, quale scena vi viene in mente?

Diehl: Vedo un leader. Di solito sono uomini che vanno in mezzo alla folla e si fanno toccare da tutti. Questo si ripete in ogni campagna elettorale. Berlusconi ne è un esempio. Anche Trump, ma anche Juan Domingo ed Evita Perón. Proseguire la lettura cliccando su…Spiegel Geschichte (18.01.2025)

 

 

 

 

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dalla stampa tedesca 2, a cura di Gianpaolo Rosani

“Musk esprime opinioni, non è un pericolo per la democrazia”, ha detto la Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa il 10 gennaio 2025.

Tutt’altra è la visione del settimanale tedesco Stern uscito lo stesso giorno, che racconta come l’accoppiata tra il magnate e Putin sia al lavoro per scardinare la “stabilità della democrazia tedesca” in occasione delle prossime elezioni federali. Nella rivista i loro volti sono uniti nelle evocative immagini di copertina, mentre quelle delle pagine interne lasciano intuire, anche a chi non ha tempo di leggere il testo, quali siano le forze politiche tedesche emergenti dalla temuta caduta della storica “stabilità”. La campagna elettorale entra nel vivo e serpeggia l’inquietudine…

stern

10.01.2025

 IL NEMICO NELLA MIA RETE

 

La paura della disinformazione e delle fake news dilaga nella campagna elettorale. 

La Germania ha difficoltà a difendersi dall’influenza.

 

di Falk Steiner, immagini a cura di Klawe Rzeczy

Il video dura solo tre minuti e quattro secondi, ma sembra che potrebbe costare la carriera a Robert Habeck. “Io vorrei qui raccontare che incubo mi è successo”,  dice una giovane donna, lunghi capelli castani,  sguardo timido. Con tensione, racconta come, nel 2017, da bambina di dieci anni, abbia vinto un concorso di pittura nella sua scuola di Brunsbüttel. Alla cerimonia di premiazione, l’allora Ministro dell’Ambiente dello Schleswig-Holstein l’ha elogiata e poi l’ha portata in una stanza separata e le ha parlato dei suoi progetti per un libro per bambini. “Improvvisamente mise la mano sotto il mio vestito”.

Il video appare sulla piattaforma X di Elon Musk prima di Natale, fa  velocemente il giro. Se cercate su Google, troverete la data di frequenza della scuola, un articolo di giornale che ne parla, il nome dell’alunna citata. A prima vista, le informazioni sembrano credibili. Nei ministeri, presso le autorità e soprattutto nella sede del Partito Verde c’è un senso di allarme. Il candidato dei Verdi alla carica di cancelliere, un pedofilo?

La cosa suona strana. Quello che la giovane donna dice nel video, e come lo dice, non combaciano del tutto. Il suo tedesco  sembra irregolare, le sue parole hanno un effetto  stranamente artificioso. Le anomalie  hanno un motivo: il video è un’illusione dall’inizio alla fine.

La clip non mostra affatto l’ex allieva, ma una pattinatrice russa la cui foto è stata trasformata in un avatar con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Un falso generato, una bugia costruita su piccoli frammenti di verità. Il tentativo di una potenza straniera di influenzare le elezioni federali? Gli scagnozzi di Vladimir Putin sono forse dietro a tutto questo? Sono domande che continuano ad affiorare nelle ultime settimane.

Questa campagna elettorale sarà dura e imprevedibile, i tempi sono politicamente più carichi di quanto non lo siano stati per molto tempo. La fiducia nello Stato nelle istituzioni statali sta diminuendo rapidamente. Gli estremisti stanno guadagnando terreno. Sempre più tedeschi dubitano della democrazia. E ora più che mai, quando la società sembra così vulnerabile, così suscettibile alle fake news, alle notizie d’odio, all’odio e ai discorsi d’odio, le persone sono più difficili del solito da raggiungere. Poichè le elezioni si tengono in inverno gli elettori si trovano meno spesso in aree pedonali, gli attivisti non hanno bisogno solo dei media tradizionali per raggiungerli, ma soprattutto di Internet e dei social network.  Il regno di Elon Musk e dei suoi algoritmi. Dei manipolatori professionisti e degli eserciti di troll di Putin, che, nel loro intento di danneggiare le democrazie occidentali per influenzare i dibattiti, attaccare i sistemi di dati, raccogliere, falsificare e distorcere le informazioni. raccolgono, falsificano e distorcono le informazioni.

 

Elon Musk non è solo considerato l’uomo più ricco della terra, le sue ambizioni politiche ambizioni non conoscono limiti. Dopo aver aiutato Donald Trump a raggiungere la Casa Bianca con l’aiuto della sua donazione da 250 milioni di dollari, il multimiliardario si sta ora impegnando nella politica europea. Inveisce contro gli affermati e affascinanti populisti di destra nel Regno Unito e in Italia. E ora interferisce nella campagna elettorale tedesca. Musk dà del “pazzo” al Cancelliere, insulta il Presidente federale come un “tiranno antidemocratico” e afferma: ”Solo l’AfD può salvare la Germania”. L’oratore ha un potente amplificatore chiamato X. Musk ha 210 milioni di persone. Solo sul servizio di messaggistica breve, Musk ha più del doppio del suo presidente.

E Putin? La data delle elezioni, il 23 febbraio, precede di un giorno esatto il terzo anniversario del grande attacco russo all’Ucraina. Tra i partiti e le autorità cresce la preoccupazione che la Russia possa vendicarsi. Per gli aiuti all’Ucraina, per le armi, il denaro e le le sanzioni contro Mosca. Il Presidente del Servizio Federale di Intelligence (BND), Bruno Kahl, afferma: “Come secondo più grande sostenitore sostenitore dell’Ucraina, siamo chiaramente una parte in causa nell’ottica di Mosca. Che ci piaccia o no, siamo in conflitto diretto con la Russia”. L’obiettivo della Russia è “denigrare la democrazia, indebolire la fiducia nelle istituzioni democratiche”, avverte il politico della CDU Roderich Kiesewetter, che supervisiona i servizi di intelligence nel Comitato parlamentare di controllo ed è uno dei migliori esperti di tentativi di influenzare la politica estera.

Cosa può fare la Russia? Esattamente i servizi occidentali non lo sanno. Ma Mosca ha mostrato più volte quali tecniche che utilizza.

 

Quando le caselle di posta elettronica della SPD sono state attaccate all’inizio del 2023, i servizi tedeschi si sono subito insospettiti: dietro l’attacco c’era un servizio segreto russo. Le autorità hanno impiegato più di un anno anno per verificarlo nel modo più affidabile possibile. “Ora possiamo attribuire chiaramente questo attacco al gruppo APT28, controllato dai servizi segreti militari russi GRU”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri Annalena Baerbock, il cui ufficio ha coordinato le indagini. Ha convocato il direttore generale ad interim dell’ambasciata russa e ha annunciato conseguenze.

 

Quasi parallelamente a questo annuncio, ignoti autori hanno avuto accesso alla rete interna della CDU. Il software israeliano che avrebbe dovuto proteggerne l’accesso dall’esterno era il gateway. Anche in questo caso si sospettano tracce di Russia; le autorità responsabili non sono ancora chiare. Nella Casa Konrad Adenauer l’attacco poco prima delle elezioni europee di giugno 2024 – con ripercussioni fino alle associazioni distrettuali – il database degli iscritti è stato chiuso, la CDU non ha potuto pagare le bollette per settimane e le riunioni del partito non hanno potuto svolgersi regolarmente. In entrambi i casi sono state sfruttate vulnerabilità di sicurezza sconosciute ai produttori. Il che depone a favore di attaccanti molto bravi nel loro lavoro. Di fronte a loro ci sono sedi di partito, i cui dipartimenti informatici sono come quelli di molte medie imprese tedesche: altamente espandibili. Non è ancora chiaro cosa gli aggressori abbiano trovato e copiato nella rete della CDU. È questo che rende la questione così delicata per il partito. È possibile che sia in arrivo qualcos’altro? Che le informazioni vengano diffuse quando  gli aggressori lo ritengono opportuno? Il bottino di questi attacchi informatici può diventare un’arma, a seconda del momento. Immediatamente prima delle elezioni, difficilmente ci sarebbe il tempo di tempo per correggere una storia di finzione e verità per mettere le cose in chiaro.

 

“Hack and leak” è il nome della strategia. John Hultquist la mette in guardia più volte. Hultquist è uno dei più esperti nel seguire gli attacchi degli hacker. Ci sono pochi al di fuori del mondo dei servizi segreti che conoscono così bene l’influenza digitale. Stern lo ha raggiunto sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove lavora presso la società di sicurezza informatica Mandiant Intelligence, che fa parte dell’impero di Google. Hultquist è responsabile dell’analisi delle minacce. È un uomo cordiale, il cui buon umore non è all’altezza dei pericoli che descrive. Mette in guardia da due problemi in particolare: la sottovalutazione degli aggressori e delle loro capacità e allo stesso tempo sopraffazione. Ha già visto intrusi che si sono traditi con piccole tracce. Artefatti con caratteri cirillici o attività durante le tipiche ore d’ufficio a Mosca. Essere preparati e vigili sta diventando sempre più importante – questo è il messaggio principale di Hultquist. Secondo Hultquist, la Russia ha da tempo individuato i suoi obiettivi in Germania. E che esistono due tipi di aggressori: quelli il cui obiettivo è raccogliere informazioni per utilizzarle a loro volta – in altre parole, le spie. E quelli che raccolgono solo informazioni solo per diffonderle in seguito. Per il Cremlino e altre forze che vogliono seminare dubbi sulla stabilità delle democrazie occidentali, si tratta di una considerazione puramente pragmatica: cosa è più utile? “In alcuni casi di hack and leak i media tradizionali riprendono questa storia”, afferma Hultquist. Anche le cose innocue possono essere estrapolate dal contesto e diventare pericolose. Le probabilità sono particolarmente alte se qualcosa sembra plausibile.

 

Il video, che aveva lo scopo di screditare Robert Habeck, appartiene al tipo di contenuti che sono stati messi in guardia da anni. Filmati come questo possono essere creati oggi per pochi soldi. Sempre nella speranza che il loro contenuto venga ripreso. Gli amplificatori che non sono molto ben disposti nei confronti di un candidato o di un partito diffondono qualsiasi cosa che li danneggi. Dopo l’ascesa di AfD e BSW gli aggressori possono addirittura anche contare su forze parlamentari. I volenterosi aiutanti di Putin nella lotta contro la stabilità politica.

 

Chi spera in almeno una buona notizia buona notizia: il processo elettorale tedesco in quanto tale è considerato dagli esperti difficile da manipolare. In questo Paese si vota con carta e penna. La falsificazione in questo caso diventerebbe subito evidente, a differenza di quanto avviene con i computer per il voto, che sono comuni in alcune zone degli Stati Uniti. Il presidente dell’Ufficio federale per la sicurezza informatica (BSI) ritiene che la realizzazione puramente operativa delle elezioni non presenti nessun problema di rilievo. Ma per quanto solida possa essere l’infrastruttura, la formazione dell’opinione sembra ormai fragile. Gli attacchi alla campagna elettorale, il numero crescente di operazioni di manipolazione delle informazioni e di influenza, questa è anche una sfida per gli specialisti della sicurezza informatica di Bonn. BSI e Corte Costituzionale invitano tutti i partiti consigli a proteggere le proprie infrastrutture. Anche le forze che sono ben disposte verso la Russia. Questo può sembrare bizzarro, ma è normale in una democrazia, dice un dipendente di un’autorità federale. Non si può seguire ciò che fa comodo politicamente e ciò che non lo è.

 

Su Internet gli algoritmi di Musk e gli eserciti di troll di Putin

Per far sì che i tentativi di esercitare influenza funzionino, gli autori si affidano al potere delle reti sociali. Tiktok e la piattaforma X sono popolari tra gli adolescenti e i giovani adulti, e sono particolarmente suscettibili alla manipolazione. In entrambe gli algoritmi giocano un ruolo decisivo: in questo caso, il computer decide ciò che vedono gli utenti. L’interazione è particolarmente importante. Se un contenuto viene cliccato o molto commentato in poco tempo, il sistema lo considera importante. E gli altri utenti dal loro punto di vista. Più il messaggio è controverso ed emozionante, più è probabile che si diffonda. Esempi dal passato recente: su Tiktok sta circolando un video in cui si sostiene che un Cancelliere Friedrich Merz avrebbe pianificato “il servizio militare obbligatorio per tutti i pensionati”. Su X presunti testimoni affermano di aver votato alle elezioni statali del Brandeburgo e centinaia di schede elettorali con i voti dell’AfD sono state “portate in una discarica intorno alle 18.00”. Stanno circolando le citazioni del primo ministro verde Winfried Kretschmann dopo l’evento di Magdeburgo con la presunta dichiarazione: “È tempo di perdonare il colpevole”.

 

Gli autori si affidano al potere dei social network e reti sociali, soprattutto su Tiktok e X

L’asse portante di queste fake news è sempre lo stesso: la politica consolidata appare inaffidabile, disonesta, distorta. Come incapace di risolvere i veri problemi o addirittura non interessata a farlo. Ma per fortuna esistono alternative che non solo sono semplici ma anche convenienti. Per alcuni si tratta dell’AfD, per altri dell’Alleanza Sahra Wagenknecht. Per Putin, non fa differenza.

 

Chi ha creato il video che avrebbe dovuto screditare Habeck? Alcuni indizi, come l’origine dell’atleta il cui viso è stato contraffatto tramite l’IA, fanno risalire ad un messaggio di saluti da Mosca. Solo pochi giorni prima, la Corte Costituzionale ha messo in guardia da tale tipo di contenuti. Si trattava “di creare insicurezze e divisioni nella società  tedesca o di approfondirle, di ridurre la disponibilità a sostenere l’Ucraina e, in questo senso, di influenzare le decisioni politiche”, secondo un’analisi dell’autorità.

 

Gli operatori delle grandi piattaforme internet dovrebbero essere particolarmente armati contro le interferenze esterne nelle elezioni. La legge sui servizi digitali dell’UE stabilisce che Facebook, Instagram, Tiktok, Youtube, X e altri che devono reagire rapidamente per rispondere rapidamente alle segnalazioni. Elon Musk è favorevole a non cancellare affatto tali contenuti, se possibile. Nel caso del video utilizzato per screditare Habeck, X ha impiegato quasi un giorno e mezzo per rimuoverlo. Una buona settimana dopo che si sapeva già che era falso. Nell’era di Internet, è un’eternità.

 

Ancora più evidente è il sospetto: Tiktok ha forse ha minato queste regole europee?  E, intenzionalmente o meno, ha fatto sì che il primo turno delle elezioni presidenziali delle elezioni presidenziali in Romania sia stato dichiarato non valido? Un candidato di estrema destra, finora poco conosciuto, pro-Putin, Nato e scettico nei confronti dell’UE, ha beneficiato in modo massiccio dell’algoritmo Tiktok. Le inserzioni a pagamento hanno aumentato il suo profilo e sorprendentemente è arrivato al ballottaggio. Da dove provengono i soldi per gli annunci? Chi c’è dietro? La Commissione europea ha aperto un’indagine sulla piattaforma di proprietà cinese. Come il caso sia sensibile e politicamente significativo risulta dal fatto che la stessa presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato: “Dobbiamo proteggere le nostre democrazie da qualsiasi interferenza dall’estero”. Potrebbe essere già troppo tardi: la fiducia nella democrazia in Romania è stata scossa.

 

È anche a causa di questi casi che  è così grande il timore di operazioni di influenza nella campagna elettorale tedesca. Il deputato verde Konstantin von Notz avverte “che la Russia, in particolare, rappresenta una reale minaccia al nostro libero ordine democratico e alle elezioni del Bundestag”. Ma i politici sono intrappolati nel dilemma di Hultquist: da un lato, non possono certo lasciare indisturbate le truppe di Putin. Dall’altro, rischiano di fare il gioco del sovrano di Mosca se rende pubbliche le manipolazioni e quindi rischia forse di esagerare la forza del Cremlino.

 

Per fare questo, il governo e le autorità devono essere in grado di dare un nome chiaro ai colpevoli. Il ministro federale dell’Interno Nancy Faeser (SPD) avrebbe dovuto elaborare una strategia per affrontare la disinformazione molto tempo fa. Tuttavia, ancora una volta la Faeser ha preso tempo con il piano, lasciando troppe cose da fare per il prossimo Bundestag. Von Notz la definisce “una grave omissione in termini di politica di sicurezza”.

 

Anche un altro dei progetti di Faeser non è ancora completamente sviluppato: nell’estate del 2024 l'”Ufficio centrale per il rilevamento manipolazione delle informazioni straniere” (ZEAM) ha iniziato il suo lavoro. Nella Bundeshaus di Wilmersdorf, un tempo costruito per la Commissione d’ispezione dell’artiglieria reale prussiana, i funzionari hanno il compito di riconoscere le armi della guerra ibrida guerra ibrida, ovvero i tentativi ostili di influenzare altri Stati. I rappresentanti di vari ministeri e autorità lavorano insieme. A causa della rottura della coalizione-semaforo, la ZEAM rimane per il momento piccola: invece di venti, ci lavorano solo dieci dipendenti del Ministero dell’Interno, Ufficio stampa federale, Ufficio federale degli affari esteri, Cancelleria e Ministero della Giustizia, cercando di riconoscere tempestivamente l’influenza dall’estero. Una piccola squadra contro l’esercito di Putin. Se i dipendenti fanno una scoperta, informano i ministeri interessati, che devono poi decidere autonomamente come affrontarla.

 

Anche il video dell’IA contro Habeck è stato è stato preso in considerazione in quella sede. Finora i funzionari non hanno quasi mai avuto l’opportunità di dare un’occhiata a Internet per vedere cosa fanno Russia, Cina e altri. Questo perché il budget 2025 dovrebbe ZEAM dovrebbe essere adeguatamente dotato. E questo manca ancora. Ciononostante, si prevede l’arrivo di qualche dipendente in più prima delle elezioni politiche.

 

A metà dicembre, l’Unione Europea ha approvato un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si tratta del 15° pacchetto dal 24 febbraio 2022, che impone anche sanzioni a tre persone responsabili di una campagna che è divenuta nota come “Doppelgänger” e tuttora in corso: un capo dipartimento del Cremlino, un dipendente dei servizi segreti e un imprenditore russo. Fanno parte della macchina di manipolazione russa. Il “Doppelgänger” è l’esempio più studiato di tentato traffico di influenze: siti web di noti organi di informazione sono stati e messi online con indirizzi falsi, compresi quelli di media come Spiegel come lo “Spiegel”, la “FAZ”, la “Süddeutsche” e la “Welt”. “Welt”, ma anche i siti web di FoxNews e del ‘Washington Post’. I link a questi siti sono stati poi pubblicati sui social media. Gli utenti  avrebbero potuto cascarci. Inoltre, c’era un gran numero di presunti siti di notizie gestiti dai promotori, e la diffusione di contenuti provenienti da media tedeschi più o meno autentici. Il messaggio di base era sempre lo stesso: la Germania  sull’orlo del collasso. L’Ufficio di Stato bavarese per la protezione della Costituzione ha pubblicato un’analisi con chiare indicazioni che i responsabili provenivano anche dalla Russia. Un’indicazione: “Non c’è stata quasi nessuna attività nei giorni festivi russi”, secondo l’autorità.

 

Molti di questi attacchi possono a malapena superare la soglia di attenzione. È difficile influenzare un’elezione, dice John Hultquist. Ma è possibile che alcuni attaccanti possano utilizzare le informazioni catturate  per il periodo successivo alle elezioni, afferma il capo analista di sicurezza della filiale di Google Mandiant. Gli aspiranti politici hanno molti pensieri, ma solo pochi pensano che potrebbero già essere sul radar dei servizi di servizi segreti e come potrebbero proteggersi. Questa è la nuova normalità, dice John Hultquist. “Ci saranno pochissime elezioni in cui gli attori stranieri attori stranieri non cercheranno di interferire”. Una triste verità.

ATTACCO ALLE NOSTRE ELEZIONI

Fake news, cyber-guerra e agitazione: ecco come Elon Musk e Vladimir Putin stanno manipolando la campagna elettorale tedesca

L’obiettivo della disinformazione: scuotere qualsiasi fiducia nella politica consolidata

I profittatori: la leader dell’AfD Alice Weidel e Sahra Wagenknecht con la loro alleanza

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