La geopolitica del dominio: la teoria della formazione dello Stato e le dinamiche imperiali di Geoffrey Parker

La #geopolitica del dominio: la teoria della formazione dello Stato e le dinamiche imperiali di Geoffrey Parker

Federico Bordonaro, Ph.D.

Federico Bordonaro, Ph.D.

Funzionario politico presso l’Ambasciata del Canada | Ambasciata del Canada | Analisi della politica estera e di sicurezza

Sintesi  La teoria di Geoffrey Parker sulla formazione territoriale degli stati presenta un modello articolato per comprendere l’espansione, il consolidamento e la contrazione degli stati europei, con implicazioni più ampie per le potenze globali nel corso della storia. Sintetizzando le classiche intuizioni geopolitiche con fattori culturali, economici e militari, Parker offre un quadro completo per spiegare l’ascesa e il declino delle grandi potenze. Questo conciso contributo per LinkedIn esamina il modello in sei fasi di Parker di formazione dello stato e sovraestensione imperiale, riflettendo sulla sua applicabilità alla geopolitica storica e contemporanea.

Introduzione In La geopolitica del dominio (1988), Geoffrey Parker affronta i processi fondamentali che modellano la formazione dello Stato e le traiettorie imperiali. La sua teoria si concentra sull’interazione tra geografia, cultura e decisioni strategiche delle élite statali. Analizzando gli stati preindustriali europei, Parker colma il divario tra il determinismo geopolitico classico e le teorie moderne che enfatizzano il ruolo dell’azione umana. Il mio scopo qui è quello di introdurre brevemente il modello di Parker, attirando l’attenzione sulle sue fasi di sviluppo statale e sulla persistente sfida della sovraestensione.

Il nucleo della teoria di Parker: formazione ed espansione dello Stato

1. Formazione dello Stato Centrale ed espansione Parker postula che la formazione dello Stato inizi con la creazione di un territorio centrale, un nucleo definito dall’identità etnica, culturale o religiosa. Il consolidamento iniziale di questo nucleo spesso implica la conquista militare delle regioni vicine, in particolare di terre fertili e vie di comunicazione strategiche. Questa fase espansionistica è guidata dalla necessità di garantire risorse economiche e stabilizzare le frontiere contro le potenze rivali.

2. Consolidamento del potere Dopo le conquiste territoriali, l’attenzione si sposta sul consolidamento del controllo politico e militare. La sovranità viene rafforzata attraverso l’unificazione culturale e religiosa, poiché le élite al potere cercano di allineare le istituzioni statali con l’identità culturale dominante. Parker sottolinea l’importanza dei luoghi sacri e dei centri simbolici, che legittimano l’autorità e promuovono l’unità all’interno della regione centrale.

3. Ritorno al cuore culturale Dopo periodi di conquiste esterne, gli stati spesso reindirizzano i propri sforzi verso l’interno, rafforzando il controllo sul cuore culturale. Questa fase prevede la centralizzazione amministrativa e la creazione di infrastrutture per garantire la governance a lungo termine. L’obiettivo è integrare le regioni periferiche in un’entità politica coesa, riducendo il dissenso interno e rafforzando l’autorità delle élite.

Espansione imperiale e pericoli di una sovraestensione

4. Espansione ed egemonia imperiale Al culmine del loro potere, gli stati perseguono ambizioni imperiali oltre le loro frontiere immediate. Questa espansione è spesso guidata da motivazioni economiche e imperativi ideologici, come la diffusione di valori religiosi o di civiltà. Parker sottolinea l’uso degli stati satellite e dei regni clienti come strumenti di controllo indiretto, estendendo l’influenza senza i costi totali dell’occupazione.

5. Sovraestensione imperiale Un elemento critico della teoria di Parker è il concetto di sovraestensione. Man mano che gli imperi si espandono, gli oneri logistici e amministrativi crescono in modo sproporzionato. Il mantenimento di territori distanti prosciuga le risorse statali, creando vulnerabilità che le potenze rivali possono sfruttare. Esempi storici, dall’impero romano a quello ottomano, illustrano come l’eccesso di potere acceleri il declino imperiale. È interessante notare che l’ipotesi di Parker si adatta bene alle scoperte di Paul Kennedy Ascesa e caduta delle grandi potenze (1987) e il modello geopolitico di Randall Collins ( Teoria sociologica weberiana , 1986).

6. Adattamento alla globalizzazione Sebbene l’analisi iniziale di Parker sia incentrata sugli stati preindustriali, egli estende il suo modello per considerare gli effetti della globalizzazione. Il processo di unificazione europea, ad esempio, riflette nuove forme di consolidamento e cooperazione territoriale. Parker specula sull’emergere di entità sovranazionali, suggerendo che le dinamiche di formazione dello stato rimangono rilevanti nell’era della governance transnazionale.

Il ruolo della geografia e le percezioni delle élite Parker integra il determinismo geografico con l’azione delle élite statali. Mentre la geografia stabilisce i parametri per l’espansione, le percezioni delle élite e le decisioni strategiche determinano in ultima analisi i risultati geopolitici. Le narrazioni culturali e religiose servono come giustificazione per l’ambizione territoriale, rafforzando il legame tra interessi materiali e imperativi ideologici.

Riflessioni critiche: implicazioni per la geopolitica contemporanea Le intuizioni di Parker offrono lezioni preziose per comprendere le moderne sfide geopolitiche. Gli Stati Uniti, la Cina e l’Unione Europea sono un esempio di stati che navigano nelle dinamiche di espansione e sovraestensione. Ad esempio, gli impegni militari statunitensi in tutto il mondo fanno eco alle tensioni affrontate dagli imperi storici, mentre l’iniziativa cinese Belt and Road riflette gli sforzi strategici per estendere l’influenza attraverso progetti infrastrutturali. Allo stesso modo, gli sforzi di coesione interna dell’Unione Europea rispecchiano l’idea di Parker di ritornare al cuore culturale.

Conclusione Geoffrey Parker La geopolitica del dominio fornisce un quadro robusto per analizzare il ciclo di vita di imperi e stati. Il suo modello, fondato sull’analisi storica, trascende i confini temporali, offrendo spunti di riflessione sulla geopolitica contemporanea. Riconoscendo l’interazione tra geografia, azione delle élite e identità culturale, Parker arricchisce la nostra comprensione delle forze che guidano l’espansione, il consolidamento e il declino dello stato. Questa teoria non solo spiega il passato, ma serve anche da guida per anticipare le traiettorie future delle potenze globali.

FB

CONTRIBUITE!! AL MOMENTO I VERSAMENTI COPRONO UNA PARTE DELLE SPESE VIVE DI CIRCA € 4.000,00. NE VA DELLA SOPRAVVIVENZA DEL SITO “ITALIA E IL MONDO”. A GIORNI PRESENTEREMO IL BILANCIO AGGIORNATO _GIUSEPPE GERMINARIO

ll sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate:

postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704

oppure iban IT30D3608105138261529861559

oppure PayPal.Me/italiaeilmondo

oppure https://it.tipeee.com/italiaeilmondo/

Su PayPal, Tipee, ma anche con il bonifico su PostePay, è possibile disporre eventualmente un pagamento a cadenza periodica, anche di minima entità, a partire da 2 (due) euro (pay pal prende una commissione di 0,52 centesimi)

Verso il multipolarismo tra complessità e semplificazioni Con Tiberio Graziani e Federico Bordonaro

Se la tendenza delle dinamiche geopolitiche volge sempre più verso una fase multipolare o policentrica non è detto che le ambizioni e le volontà dei centri decisori siano in grado di adattarsi ed intendano accettare questa nuova condizione. Il divario tra la complessità crescente del confronto e del conflitto politico e il desiderio di semplificazione delle trame in corso costituisce il fattore più destabilizzante che può portare ad una esacerbazione incontrollata dello scontro. Ne parliamo con Federico Bordonaro e Tiberio Graziani sulla falsariga di due interessanti monografie edite e curate dai due autori. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

ll sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure PayPal.Me/italiaeilmondo  Su PayPal, ma anche con il bonifico su PostePay, è possibile disporre eventualmente un pagamento a cadenza periodica, anche di minima entità, a partire da 2 (due) euro (pay pal prende una commissione di 0,52 centesimi)

https://rumble.com/v4nij8r-verso-il-multipolarismo-tra-complessit-e-semplificazioni-con-tiberio-grazia.html

Kelly tra realismo e geopolitica_con Tiberio Graziani, Federico Bordonaro, Roberto Buffagni

Ancora una conversazione sulla geopolitica e sui geopolitici. Grazie al libro curato da Federico Bordonaro, Tiberio Graziani e Emanuel Pietrobon entra nel mirino il geopolitico statunitense Phil Kelly. L’obbiettivo di Kelly è riaffermare il ruolo della geopolitica, quindi della geografia, rispetto al realismo e al costruttivismo; anche, però, iniziare a definire non solo l’autonomia ma anche le relazioni tra di essi. Da qui una definizione aggiornata di heartland e delle interazioni molto più interconnesse tra le tre parti del globo definite dalla geopolitica classica. Una attenzione che consente di discernerere la rilevanza teorica della produzione di Kelly dalla sua fervente affiliazione alla causa della proiezione statunitense, sin troppo evidente in gran parte dei suoi scritti. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
ll sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, anche periodico, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704
oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure PayPal.Me/italiaeilmondo

https://rumble.com/v426h8z-kelly-tra-realismo-e-geopolitica-con-tiberio-graziani-federico-bordonaro-ro.html

Politica e geopolitica. La matrice anglosassone Con Federico Bordonaro, Giacomo Gabellini, Roberto Buffagni

Il rapporto tra scuole geopolitiche ed azione politica nelle relazioni internazionali tra centri decisori strategici è particolarmente controverso, come lo è quello tra il politico, come definito da Freund e le decisioni politiche, come lo sono le “onde lunghe” e le costanti della storia da una parte e le fibrillazioni del confronto e conflitto politico sul terreno determinato dai soggetti in azione, in particolare quelli decisori. Non vi è nulla di strettamente determinato su di un medesimo piano. All’egemonia inglese e statunitense degli ultimi due secoli ha corrisposto l’egemonia e alla fine il dominio delle chiavi interpretative geopolitiche anglosassoni nel mondo sino ad indurre le élites dominanti occidentali ad assumere un atteggiamento deterministico e dogmatico tale da allontanarle dalla adeguata interpretazione della realtà e da rappresentare le proprie scelte politiche in un quadro schizofrenico sempre meno credibile ed autorevole. Una crisi dalla quale faticano ad emergere con successo nuove chiavi interpretative più adeguate a definire strategie, obbiettivi e tattiche in un contesto multipolare. Una difficoltà che testimonia dell’incapacità di emersione nel mondo occidentale di nuove élites in grado di comprendere e sostenere adeguatamente il confronto e lo scontro che si prospetta sempre più drammaticamente. Il carattere asfittico del dibattito politico in Italia, compreso quello nel magmatico e sterile movimento “sovranista”, è forse l’aspetto più penoso, pur se innocuo per le sorti del mondo, che ci tocca riscontrare. Il libro di Federico Bordonaro può offrire in proposito al dibattito tanti spunti, come evidenziato, si spera, dalla discussione. Buon ascolto, Giuseppe Germinario
ll sito www.italiaeilmondo.com non fruisce di alcuna forma di finanziamento, nemmeno pubblicitaria. Tutte le spese sono a carico del redattore. Nel caso vogliate offrire un qualsiasi contributo, ecco le coordinate: postepay evolution a nome di Giuseppe Germinario nr 5333171135855704 oppure iban IT30D3608105138261529861559 oppure PayPal.Me/italiaeilmondo 

Su PayPal, ma anche con il bonifico su PostePay, è possibile disporre eventualmente un pagamento a cadenza periodica, anche di minima entità, a partire da 2 (due) euro (pay pal prende una commissione di 0,52 centesimi)

https://rumble.com/v3rqt3m-politica-e-geopolitica.-la-matrice-anglosassone-con-federico-bordonaro-g-ga.html