COSA ABBIAMO IMPARATO, di Antonio de Martini e cosa dovremmo, di Piero Visani
COSA ABBIAMO IMPARATO, di Antonio de Martini
1) Per la difesa della salute, il livello decisionale regionale é privo di senso.
( il regime DC-PSI creando le regioni delegò a queste una competenza sanitaria che i fatti hanno dimostrato avere una valenza spaziale ben più vasta).
2) L’Unione Europea ha perso un’altra occasione per dimostrarsi viva. Non una direttiva e nemmeno linee guida. Nessuna previsione né prevenzione.un tardivo stanziamento per finalità da definirsi.
3) Anche affrancare la protezione civile dalla Difesa si è dimostrato un errore: si tratta di materie ( pianificazione operativa, logistica) capitale umano e mezzi che vengono studiati e impiegati solo dalle forze armate.
Incongrua una dirigenza « civile » : é una duplicazione costosa e inutile, visto che poi – tranne che per le conferenze stampa – si finisce per impiegare i militari, deresponsabilizzandoli con m’ affidamento del comando a estranei , quando non ostili, all’organizzazione principale.
4) Discorso analogo per « L’Unità di crisi » della Farnesina. Di fronte al fatto nuovo, ha reagito utilizzando il criterio usato per gli ostaggi dei terroristi o i reduci da un terremoto: rimpatriando i concittadini ( facendo ricorso all’aeronautica militare) . Anche qui, poco più che un numero verde e comunicati stampa.
Il sovrapporsi di competenze e coordinatori ha prodotto indugi e questi risibili e improvvisati tavoli da sessanta persone visti in TV, mentre sarebbe stato utile uno Stato Maggiore preparato e già affiatato a conoscenza dei limiti e potenziale dei mezzi a disposizione.