Italia e il mondo

La chimera delle forze armate comuni europee_con Gianandrea Gaiani

Il tema delle forze armate comuni europee ricorre periodicamente nei propositi dichiarati della dirigenza europea. Per un paradosso solo apparente il tentativo più serio e promettente lo avviarono negli anni ’50 gli statunitensi. Fallì nel momento in cui inglesi e francesi compresero di non detenere più il pallino delle dinamiche geopolitiche e che la Germania, per grazia americana ricevuta, avrebbe assunto un ruolo importante nel gioco europeo. Oggi il tema si ripropone come sempre per costrizione e contingenza esterna piuttosto che per consapevolezza e determinazione. Il tema di una forza comune è tuttavia troppo ambiguo e sottende ruolo geopolitico e sistemi di relazioni diverse se non antitetiche. Il rischio è che nella ricerca di una forza comune si nascondano sotto diverse spoglie le subordinazioni scaturite dall’esito della seconda guerra mondiale piuttosto che la ricerca di una autonomia politica che non può prescindere da una forza militare realmente autosufficiente. Buon ascolto_Giuseppe Germinario

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Afghanistan, un groviglio che si dipana?_con Gianandrea Gaiani

Da circa quarant’anni l’Afghanistan contemporaneo sta confermando la fama di un groviglio talmente complesso da impedire a qualsiasi potenza, per quanto poderosa, di uscire indenne dalle proprie scorribande. Gli Stati Uniti non fanno eccezione; hanno addirittura raggiunto una tale grossolanità nella loro azione da trasformare in farsa una evidente sconfitta politica. Hanno comunque ancora parecchie carte da giocare o da rispolverare.  Ha evidenziato in contrasto la sagacia e la maturità politica del movimento talebano il quale sembra aver imparato parecchio da questi venti anni di occupazione. Dalla sua la possibilità di giocare con numerosi interlocutori geopolitici, praticamente ininfluenti appena vent’anni fa. Buon ascolto, Giuseppe Germinario

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