ANCORA SUL COLPO DI EXTRASTATO (DALLA PIATTAFORMA ROUSSEAU AL CORONAVIRUS A COLAO AL BEHEMOTH NAZISTA) Di Massimo Morigi

 

ANCORA SUL COLPO DI EXTRASTATO (DALLA PIATTAFORMA ROUSSEAU AL CORONAVIRUS A COLAO AL BEHEMOTH NAZISTA)

Di Massimo Morigi

 

Molto acutamente osserva Vincenzo Cucinotta in Emergenza e Regime (https://italiaeilmondo.com/2020/04/11/emergenza-e-regime-di-vincenzo-cucinotta/#disqus_thread, Wayback Machine : https://web.archive.org/web/20200412091927/https://italiaeilmondo.com/2020/04/11/emergenza-e-regime-di-vincenzo-cucinotta/): «Cosa non va in questa questione della task force? Non certo che il governo acquisisca pareri tecnici da competenti, potremmo perfino tollerare che si tratti di un organismo  collegiale che pure già modifica il senso della sua funzione, ma la cosa ben più grave, è costituita dal fatto che venga pubblicizzato, svolgendo così una funzione indipendente. Conte avrebbe potuto benissimo dotarsi di un comitato di persone che godono della sua personale fiducia, sarebbe stata cosa saggia, ma se dichiara urbi et orbi la sua costituzione, allora conferisce a questo organismo una sua autonomia. Non si tratterà quindi di un comitato interno che comunica soltanto in via più o meno riservata con il governo, ma diventa una specie di secondo governo. In questo senso, si viene ad alterare il delicato equilibrio istituzionale previsto dalla carta costituzionale, e come in queste settimane vediamo Borrelli andare in TV a tenere la quotidiana conferenza stampa, ci dovremo domani aspettare di vedere il sig. Colao al quale nessuno di noi ha delegato alcun potere colloquiare con noi, ovvero prendere decisioni su di noi. Purtroppo, abbiamo evidenze dello scarso spirito democratico esistente nel nostro paese come osservato ampiamente nel caso del governo Monti che ha ricevuto un’amplissima fiducia perfino dallo stesso Berlusconi all’uopo defenestrato, e il cammino irresistibile della modifica costituzionale con l’obbligo di pareggio di bilancio che è stata approvata in pieno clima bulgaro, e i Bulgari non se l’abbiano a male. Stavolta, stiamo messi ancora peggio, non c’è alcuna procedura costituzionale che presieda alla costituzione di questa task force che ci dovrà dettare i nuovi termini di convivenza sociale, determinare quindi la nostra vita senza che si capisca in che senso siamo ancora in democrazia. Il secondo aspetto è quello che vado dicendo da parecchie settimane, e cioè che le misure anti-coronavirus sono in linea di principio permanenti (e li stabilisce un Colao qualsiasi). Riassumendo, noi stiamo cambiando la natura stessa del sistema politico della nostra patria e i connessi diritti individuali garantiti senza porre scadenze e conferendo poteri non meglio definiti a organismi improvvisati che Conte ha deciso di costituire con un meccanismo di composizione del tutto opaco, così che siamo autorizzati a credere che questi novelli sacerdoti gli siano stati segnalati per telefono da suoi sodali.» A settembre, a proposito delle (purtroppo giustificate) aspettative in merito ai pronunciamenti della piattaforma Rousseau in merito alle alleanze che i Pentastellati avrebbero dovuto cercare di stringere per formare il nuovo governo, avevo scritto sull’ “Italia e il Mondo” alcune considerazioni imperniate sul concetto di “colpo di estrastato”, con ciò denunciando che nel nostro paese era in atto sia un progressivo degrado e svuotamento sia delle istituzioni politiche c.d. democratiche sia un degrado del diritto tout court. Qualche ben intenzionato dall’alto di un’altissima scienza  trasmessa ovviamente dalla presente italica Accademia fortissima notoriamente nelle scienze giuridiche e in quelle sociali (altissima Accademia il cui culmine scientifico può essere riassunto nel concetto che la nostra “è la Costituzione più bella del mondo”) tacciò il concetto di “colpo di extrastato” di vuotaggine ed insensatezza. Ed è talmente vuoto ed insensato che oggi, supermanager Colao a parte, si può venire fermati per strada non tanto perché si è violata la legge sulla quarantena, ma perché il povero tutore dell’ordine di turno ha fatto una sua esegesi personale di una legge sulla quarantena assolutamente iincomprensibile e contraddittoria. E non bisogna essere certo dei finissimi giuristi per comprendere che quello che stiamo attualmente vivendo è sì uno stato d’eccezione ma uno stato d’eccezione che per la maniera sregolata ed anarchica del suo concepimento non è foriero ad un successivo ritorno ad una normalità giuridica ma è pronubo ad un ulteriore degrado e svuotamento delle istituzioni politiche e del diritto nel suo complesso. Insomma quella che l’attuale presidente del Consiglio sta de facto instaurando (de facto sottolineo e non per volontà sua perché attribuire un qualsiasi proposito politico, tranne la sua permanenza nella carica, al personaggio è come accusare una fiera di malvagità perché si nutre di altri animali) non è, schmittianamente esprimendoci, una dittatura commissaria volta a ristabilire l’ordine minacciato ma una sorta di dittatura sovrana ma il cui principio basilare non è tanto costruire un nuovo ordine migliore rispetto a quello messo in crisi ma bensì una totale anarchia giuridica e politica. Colpo di extrastato ed anarchia totalitaria di cui la storia del Novecento non è certo avara di esempi, e con questo lascio il campo ma anche la traccia alle altrui riflessioni:  solo chi abbia studiato un po’ più a fondo i fenomeni totalitari ed in particolare il nazismo avrà sentito parlare di Franz Neumann e del suo Behemoth. Struttura e pratica del nazionalsocialismo

Massimo Morigi – Pasqua di Risurrezione del Signore 2020