Italia e il mondo

La strategia_di WS

Non volevo  scrivere  questo commento. Preciso:  l’ho  scritto  di getto  e poi ho pensato   a  quanto  sia   inutile  ed  antipatico   fare  la Cassandra, cosa  che   peraltro  è tutta la vita  che   faccio.

Ho però  pensato che  tacere  su  ciò che  riteniamo sia il male è vigliaccheria e  siccome non sono un vigliacco,  se   essere “cassandra”  è  la mia  natura, ne sopporterò le conseguenze .

Simplicius   qui descrive bene  la   deriva politica   €uropea    esprimendo   quella grande  meraviglia  ed incredulità   che  francamente  sarebbero   anche le mie .   Avevo  già da  tanto  tempo individuato  questa deriva;   eppure   nel mio profondo  non  ci volevo  veramente  credere  e  quindi anch’io  oggi  dico: ma  davvero?  Di già? 

 Chiarisco: lo sapevo,  ma non  avrei mai  pensato  che  tale mutazione fosse   così  tanto  spudoratamente  veloce.

Eppure lo diceva  già  Aristotele:  “motus in fine velocior” e ho  già spiegato  che noi  “molecole umane” è proprio la “velocità”  l’ unico  dato  certo  con cui possiamo   stimare i tempi  della  “ trasformazione”  a cui siamo sottoposti.

Facciamo tuttavia bene attenzione a non confondere i veri  “dante  causa”  con il LORO  strumento operativo;  non confondiamo   “i  cani”  che ci  azzannano alle caviglie con i padroni  che li hanno  allevati.

Le  “nostre”  élites che  sottoscrivono  la nostra  “ trasformazione” non sono i veri  decisori,  ma solo un compiacente  strumento;  l’abisso in cui si sta avvitando la “governance” €uropea non è  una loro ” disperazione strategica” ma pura STRATEGIA dei loro padroni. Anche il più  stupido burattino messo a (s)governarci capirebbe che così operando l’ €uropa e quindi anche lui e la sua ghenga ne uscirebbero completamente distrutti.

Al di là della loro utilissima immoralità e delle loro particolari psicopatologie per cui sono stati accuratamente selezionati a “l’ incarico”, questi  “cani” sono solo “agenti”; esattamente come certi killer delle bande mafiose, loro possono solo “uccidere”, cosa che per altro li gratifica  non solo  economicamente. Sono psicopatici  che godono a fare  del male.

Ed è stupido chi tra noi si aspetti da costoro una qualche minima resipiscenza o un qualche minimo spirito di autoconservazione che, al caso, consisterebbe solo nel darsela a gambe nelle loro ville in giro per il “mondo libero” dove godersi “il gruzzoletto”.

Sono TUTTI “Zelensky” e ve ne accorgerete a” tempo debito”! 

E anche questa storia della sorveglianza digitale per cui NOI SOLI, non certo i LORO coloni afroislamici …, non potremo vivere senza sottometterci a LORO, è perfettamente finalizzata alla LORO  STRATEGIA: costringerci in un cammino verso un abisso di povertà e privazioni, oltre che essere uno strumento tattico per spingere i nostri  giovani più idioti ad andare  “spintaneamente “ a morire per LORO in Russia attratti da un “ottimo ingaggio”.

 “Ottimo”, del tipo quello che già abbiamo visto usare  in Ucraina,  con il quale, come recitava una apposita  pubblicità,    gli  eventuali  volenterosi    avrebbero potuto  mangiare “migliaia di hamburger al Mcdonald “, evidentemente   colà considerata  la suprema aspirazione di vita di una gioventù sapientemente rimbecillita.

Perché , e lo ripeto : €uropa,” de te fabula, Ucraina, narrat”.

E come si potrebbe resistere a questa deriva? Come può un gregge di “pecore matte” difendersi da un ” cattivo pastore”?

Beh, oramai  c’ è ben poco da fare! Come spiega profeticamente Dante ( paradiso canto V 72-78) un ” gregge” avrà sempre bisogno di un “pastore” e dovrebbe sempre stare molto accorto a farsi convincere da “un “lupo  vestito   da agnello “  a cambiarlo o, peggio ancora , farsi convincere di poterne fare a meno.

 I “paesi dei balocchi ” NON esistono !

 E siccome ora siamo nelle mani di ” cattivi pastori” non è certo con   “l’apatia politica” che ne verrà uno “migliore” , né tantomeno utile  credere che  a fermare quello che abbiamo adesso basti il solo ” mugugno passivo”  aka “astensione elettorale” .

Ma chi tra voi sarà arrivato a questo punto vorrà sapere : ma insomma che cosa è questa supposta, consideratelo aggettivo e sostantivo, STRATEGIA? Ma soprattutto dove ci vuole portare ?

Beh “ci sono cose che, se potessero essere comprese, non  andrebbero spiegate” . Se non sentite i belati sempre più forti e non vedete  i recinti  sempre più stretti, è inutile che ve lo spieghi .

L’ unica cosa che posso dire  agli increduli  è : “buon per voi che non capite niente”, come dicono in Toscana, perché in sostanza avete “ragione” voi: “per ora tutto bene” , no?

Quindi godiamoci “il volo” , finché dura.

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La polisdinamica_di WS

Gli amici Ernesto e Donato Zero nei loro commenti ad un mio precedente post sollevano considerazioni sensate che anch’io talvolta faccio tra me e me. Eviterei però i facili ottimismi perché l’ esempio della rapida “natoizzazione” dell’ucraina dovrebbe ammonirci tutti.

Alzi la mano , infatti, chi poteva 10 anni fa prevedere che in solo dieci anni sarebbe stato possibile mandare milioni di ucraini , per di più sempre più poveri e disperati , a morire per LORO contro i russi !

Tutte le passate teorie politiche non sono in grado di spiegarlo; hanno sempre sopravvalutato sia il “libero arbitrio” del singolo che l’ “economicismo” delle pulsioni umane. Le masse invece sono sottoposte anche ad altre forze che non vengono mai considerate,

Mi si perdoni qui pertanto l’ardire di un mio “discorso sul metodo” su un argomento, la politica, che è tutt’altro che “scientifico” e lo farò con un opportuno paragone scientifico.

Ad esempio, come si fa a valutare la dinamica di un sistema complesso ben sapendo che l’enorme massa di elementi che lo compongono sono non “misurabili” in modo accurato?

E chiaro che nella sostanza noi chiamiamo politica quella che in modo più corretto dovremmo chiamare “dinamica della polis “ e che questa “polisdinamica” richieda lo stesso approccio che fu usato in fisica per misurare gli effetti del “ calore” su un sistema assolutamente indescrivibile in modo puntuale con le leggi della meccanica.

Noi dovremmo cioè contentarci di trattare la “ polisdinamica” come fu necessario fare con la “termodinamica”, con la differenza che chi studia la trasformazione di un sistema termodinamico è un osservatore esterno mentre noi cerchiamo di “divinare” la “polisdinamica” da “l’interno”, mentre essa agisce su di noi , non solo come la termodinamica fa sulle singole molecole del sistema , ma essendo noi pure “corpi vivi”, in grado quindi di reagire alla dinamica che tutti ci trascina.

Insomma la società umana non è un “gas perfetto” ma un “ gas vischioso”, internamente comprimibile e dotato di un proprio moto come somma del “moto proprio” di tutti gli elementi.

Quindi che cosa possiamo valutare noi “molecole vive” nel “ gas umano” in cui siamo localmente immersi ? L’agitazione locale (aka temperatura), la densità locale e la pressione anchessa locale a cui veniamo sottoposti; ma non possiamo considerare le nostre misure “locali” come valide in tutto il sistema.

Naturalmente, poi, essendo “vivi” possiamo reagire al moto che ci trascina e cercare anche di sfuggirgli in modo coordinato o personale ma non oltre un certo limite in quanto la nostra personale “energia libera” è infima rispetto al “ calore” complessivo del sistema. Le possibilità di coordinamento sono fortemente influenzate da chi può e vuole operare la “transizione del sistema”.

Quindi c’ è una sola cosa che noi “molecole vive” possiamo misurare onde prendere le nostre piccole decisioni: la “velocità” della trasformazione a cui siamo sottoposti una volta che abbiamo capito dove LORO ci vogliono portare.

Sapendo infatti questo, noi possiamo solo tentare di valutare quanto tempo ci manca affinché LORO ci portino con la LORO pressione al NOSTRO “punto critico” di “temperatura”, “ densità” e “pressione” atta alla trasformazione IRREVERSIBILE da LORO decisa. Ad esempio: ammazzarci tutti?.

Ed è questo in fondo il nocciolo della nostra discussione.

Ora è indubbio che la “velocità” della LORO AGENDA rallenti. La “trasformazione” per vari motivi non segue la LORO “ “time table”. La “temperatura” è effettivamente salita, ma questo era voluto; la densità pure, voluto anche questo; ma il sistema è sempre meno “adiabatico” .

C’è un imprevisto “esterno” al sistema con perdite di calore impreviste verso questo “ esterno”. Se LORO vogliono arrivare comunque alla trasformazione da LORO decisa, devono ora aumentare la pressione rinforzando le pareti della caldaia perché così c’è il rischio che scoppi.

Ma la “ velocità” rallenta sufficientemente? Siamo sicuri che “la temperatura” e “la densità” che noi personalmente percepiamo come intollerabile lo sia anche per tutti gli altri? Io vedo solo che per noi “€uromolecole” la pressione non cala e che temperatura e densità aumentano ancora più velocemente, come aumentano sempre più le pareti che ci confinano .

Si forse poi LORO non riusciranno a raggiungere la trasformazione irreversibile che si erano prefissi, ma se ciò avvenisse per lo “scoppio della caldaia”, noi siamo “morti “ lo stesso perché noi non siamo molecole di gas.

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Tre nuove risposte_di WS

Giorni fa l’ amico Fernando ha commentato alla mie “ tre risposte” con altre 3 domande che ho visto solo oggi e che richiedono altre 3 articolate risposte che darò qui.

Quesito 1)

Sarebbe secondo te lecito pensare che le attività da ovest via europa/ e da sud via Israele ( mettiamoci pure le crisi isteriche delle zitelle scandinave a nord), messe in opera dagli anglosassoni, siano propedeutiche ad un affondo da attuarsi a tempo debito (contando come dici tu sul fatto che la “fascinazione” in Russia potrebbe rocambolescamente ritornare presto e divenire irresistibile come il canto delle sirene) allorché verrà meno “l’ insostituibile”?

Risposta:

Che la Nato -€uropa cerchi sempre più lo scontro DIRETTO è evidente e le motivazioni possono essere varie dalla “ disperazione strategica “ ad un “bluff” per tenere legati gli U$A ad una guerra ormai posta da Trump tutta sulle €urospalle.

Ma non si può escludere anche una abile strategia U$A per frantumare una Russia che LORO sanno essere ancora frantumabile , magari dopo una mirata eliminazione di Putin-

Io però tenderei ad escludere questa evenienza perché non credo che LORO abbiano un completo controllo della realtà russa , cioè non possano controllare come la cosa evolverebbe e chi poi prendesse in mano la “valigetta nucleare”.

Ma nemmeno mi sento di escluderlo completamente perché nessuno conosce il LORO livello di “ disperazione strategica “


Quesito 2)

è possibile che anche Putin sia nella posizione di colui che sta cercando di recuperare ad un errore, nella fattispecie un certo ritardo di “preparazione” e di ambizione nel gran gioco delle grandi potenze, che ora avrebbe esposto la Russia ad un forte rischio di “dissipatio” a favore dell’uno o dell’ altro pesce grosso?

Rosposta :

Certo , anche i “piani” di Putin sono falliti perché le cose stanno andando esattamente come aveva detto il “profeta” Zirinovski e la Russia non è in una condizione strategica “buona”.

La Nato-ucraina “ regge”, la Nato-€uropa si sta “ ucrainizzando” a tappe forzate e lo scontro DIRETTO e sempre più inevitabile e vicino.

Ha sbagliato Putin? Avrebbe dovuto essere da subito più assertivo come diceva Zirinovski in TV ?

Tutto questo è troppo semplicistico , governare è molto più complesso che discettare di geopolitica e anche Putin aveva solide ragioni per fare quello che ha fatto.

Ed io , considerando l’ ampiezza e la profondità de l’ attacco “ occidentale” sviluppato contro la Russia , non credo che potesse essere risolto alla “Zirinovski”. Anzi è proprio la formazione mentale da “ judoka” di Putin che gli ha evitato di cadere in “ sgambetti” così tanto ben preparati.


Quesito 3 : al momento del passaggio dallo stato “Put-in” allo stato “Put-out”, quale potrebbe essere, se c’e, il vantaggio degli occidentali rispetto alla Cina (quale potrebbe essere un lato vulnerabile della Cina, che la confinerebbe all’inazione?)?

Risposta:

Non c’ è nessun vantaggio occidentale se non nella tecnologia della raccolta e manipolazione delle informazioni . E anche questo è un vantaggio che sta scemando : Gli U$A sono in “ disperazione strategica” esattamente come lo era la GB nel 1914 è ha la sola speranza in un “incendio mondiale” da cui rimanere “ separato da due oceani”.

E la Cina è il “convitato di pietra” di questa WW come lo erano gli USA nel 1914.

La differenza però è negli scopi. Al contrario dalla elite USA del 1914 l’ elite cinese non ha alcuna voglia di “partecipare alla festa” , e l’ elite cinese sa benissimo dove LORO vogliono andare “passando per la Russia”, e quindi farà di tutto affinché questo stallo prosegua perché la Cina non ha alcun interesse a che le cose precipitino ne verso la guerra totale che invocano gli €uroburattini , ne verso “l’ appeasement” con “l’ occidente” che sostanzialmente ancora la Russia ricerca.

Daltronde , come ho già spiegato, “l’ appeasement” non ci potrà mai essere senza una rivolta ne l’ €urogregge inviato comunque al “macello”, ma questa “ rivolta” è praticamente impossibile ; le “nostre” elites ci “ucraizzeranno” e lo faranno in tempi molto più corti di quanto anchio potevo sperare ancora un anno fa.

Quindi si tratta solo di prolungare lo stallo più a lungo possibile in attesa di un qualche “evento miracoloso”.

Lo sa Putin , lo sa Xi e dobbiamo saperlo anche noi che stiamo “ come d’ autunno sugli alberi le foglie”.

Ma rispondendo al senso ultimo della tua domanda io credo che la Cina tenterà di smorzare sempre ogni provocazione ( vedi l’ affare Tiktok ) e quindi non farà nulla per essere coinvolta nel conflitto , ma reagirà con violenza quando riterrà la minaccia non aggirabile diversamente.

A che punto siamo_di WS

L’ analisi   dei fatti,  sempre ben riportata  da Simplicius,    ci sollecita sempre  la domanda :   dove stiamo andando?

Ho già spiegato ad iosa  il mio punto  di vista:   i banksters   ci stanno portando   in una WW3   che  avrà come sempre  l’epicentro  in Europa.   Quindi  ogni  volta  si tratta  solo   di chiederci:   a  che punto  siamo?

 A questo ho  risposto  in altra occasione   che   siamo  in uno “  stallo”; nel momento in cui  i “piani A”   dei due contendenti, NATO  e Russia,   sono sostanzialmente  falliti  ma   esiste ancora, in realtà esisteva   fino a due  settimane fa,   una     “finestra”   per  una “  transazione”  che, fosse  anche  solo  un “pastrocchio”, comportasse  quantomeno  la “ deescalation”    da “  guerra  esistenziale”   a semplice  “conflitto”.

Bisogna però qui precisare        la  differenza   tra “tregua”  e  “armistizio”,    tra  quel trucchetto   che la NATO vuole  imporre  alla  Russia   per      fermare  l’usurante  pressione russa  sulla NATO-Ucraina  e  così  guadagnare  tempo  onde   rinforzare il proprio  “baluardo” ,  e  l’ “  armistizio” , cioè  un    qualunque tipo di   accordo scritto  e vincolante   a    certe reciproche  condizioni  immediatamente  concesse, condizione  richiesta dai russi  per  cessare  il fuoco.

La differenza è enorme: le “tregue” infatti non risolvono nulla  e hanno una valenza meramente  tattica; gli “armistizi” invece  “deescalano “   il conflitto   e  possono definire  le condizioni   della  eventuale pace  successiva   che  comunque non potrà   essere  quella  di una “resa incondizionata”.

Ricordiamo infatti  che mentre  nel 1918  gli  “imperi  centrali”   firmarono un armistizio,   nel   1945   a Germania e Giappone  fu  imposta  una “resa incondizionata”,  mentre  l’ Italia , che è  fuuurba, invece  firmò un  armistizio…con clausole  da  resa   incodizionata!

E anche      l’ URSS  nel 1989  firmò una specie   di  “ armistizio”,  esattamente  come  quello  che nel 1944 la Finlandia  firmò  con L’ URSS.

Quale è  quindi la differenza  tra “ resa incondizionata” è un “armistizio” ?  Che nella prima  il vincitore  si prende tutto  quello che  vuole occupando l’ intero  territorio nemico! 

Senza questa  “occupazione totale”   lo   Stato  perdente  rimane   vivo   e libero  di    tentare una revanche    esattamente   come  fece la Francia  nel 1914   o  la Germania nel 1939  e,  se vogliamo,  starebbe    tentando di fare la Russia adesso  anche  se   in guerra ci è stata  tirata  controvoglia .

Gli “armistizi”  quindi  non  portano  necessariamente    ad una “pace”  ma      portano comunque  a  lunghe   “tregue”  in cui i due contendenti  si  riconoscono legittimamente . Ad  esempio  la   resa incodizionata  del Giappone  è stata  solo agli  americani  che poi l’ hanno occupato.  Con i russi  il Giappone  ha firmato  solo un armistizio cui  non è seguita  alcuna pace; eppure   i due  stati  si riconoscono  reciprocamente,  sebbene   è sicuro che  i giapponesi  “ alla prima occasione “ proveranno a riprendersi quello  che ancora  ritengono proprio.

E  tornando  alla  guerra NATO -Russia   è appunto la “ deescalation”  la cosa  che più la Russia  desidera   e su cui  è disposta   a “ragionevoli” compromessi;  ma   è proprio   la “  deescalation”    ciò che  “l’ occidente” non può dargli .

Questo  perché ,  avendo  questultimo dovuto  creare   una   narrazione   da  “guerra  esistenziale” ,  con la firma di un   “armistizio” che  dovesse  comunque contenere le richieste russe,    rifiutate  dal “l’ occidente  combinato “  prima dello  SMO,   esso  risulterebbe   “lo sconfitto”,  con un contraccolpo   geopolitico  che   spazzerebbe  via le attuali   elites  occidentali.

L’avvento  della  nuova  amministrazione Trump   rappresenta(va)  appunto una occasione   di   “ deescalare”   scaricando  tutto  il costo  di questo  armistizio  sulle spalle  de l’€uropa; non c’ è dubbio  che   questa  fosse  l’ intenzione  di Trump,  perché  avrebbe potuto mettere  parte  di questa  “sconfitta”   anche sulle spalle dei suoi nemici  in patria.

Ma  ovviamente   sia  questi  che le elites  europee loro clientes  che ancora  dominano la colonia €uropa   non sono    d’accordo; costoro    stanno  facendo  di tutto  per tenere  la barra  della politica americana  sul progetto  “guerra  totale alla Russia”  ed io non vedo proprio come Trump possa  fronteggiare  questa  reazione   laddove  i suoi nemici  faranno  di tutto per   definirlo un “perdente”  se  lui  firmasse  qualcosa   che riconoscesse  le ragioni russe.

Quindi, purtroppo, la guerra  continuerà  in modalità che si possono facilmente prevedere  perché  con  queste  premesse  anche il “piano Colby “  salta e  sia  USA   che Cina  hanno interesse ad un appeasement  quantomeno per  tutto il tempo  che  la guerra in Ucraina durerà.

Questo  spinge entrambi  ad  una “ tregua non dichiarata”   nella quale entrambi hanno interesse  a che  la guerra  rimanga  confinata in  Europa  e  che  continui  a lungo  e a  bassa intensità.

Perché  quando crollerà la NATO-Ucraina per la NATO-€uropa   verrà  il momento  delle  decisioni  fatali:   rilanciare  con una guerra  diretta   o  sottoscrivere  una “sconfitta  strategica” ?

E’ ovvio  che  queste  élites  vogliano  procrastinare   questo  “redde  rationem”  e che , paradossalmente  e  per lo stesso motivo,    questo  sia  interesse anche  della Russia   che   a questo  tipo  di  guerra  ormai ci si è accomodata.

In ogni caso però  le €uroelites  hanno bisogno  di mantenere  una continua psicosi di guerra ,  sia per impedire a Trump   di prenderne le  distanze,  sia  per portare  avanti i loro progetti  di   compressione popolare  attraverso  l’ isteria   di guerra.

Da  qui  il  teatrino attuale con  “la Russia  ci invade!”

Purtroppo  però  c’ è  in questo un  aspetto  che  porterà   questo   teatro  dal  comico  al tragico, perché,   quando  verrà il “redde  rationem”,   se in €uropa   saranno  al potere  le attuali  eélites, non  vedo   cosa potrebbe   sostituirle per allora,  esse  sceglieranno  comunque il rilancio.

Ed in questo   particolarmente  ottuse  saranno le élites  tedesche    che  de l’ €urolager  sono state il volenteroso Kapò   e che ora  cominciano   a sognare  la propria piena  trasformazione in un IV Reich   da   lanciare  di nuovo  alla conquista  della Russia ,  per  una  “rivincita” al cui sostegno però stavolta   i tedeschi godrebbero del pieno appoggio  dei loro   masters “anglosassoni”.

Quindi mi  dispiace,  ma  per noi €urofessi   confermo la mia solita diagnosi : “ andrà male  prima di finire  molto peggio”.

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L’Occidente ha già perso_di WS

Questo dibattito   solleva   riflessioni interessanti che meriterebbero tutte un commento  approfondito , ma  qui  commenterò solo   quelle più importanti :  cosa  hanno in testa  di fare  gli U$A   a parte la guerra    a  “ tout le monde “, ma  soprattutto, hanno  gli U$A una idea  delle implicazioni ultime     della  somma   delle loro  azioni ?

Perché    “l’occidente” ha  già perso  e qui  ora  si tratterebbe  solo  di “gestire  il danno”.

 Nella sua “ Arte   della guerra “ Sun Tzu   scrisse  “ In guerra  chi conosce  se  stesso   e il proprio nemico  alla  fine  vincerà,  chi conosce  se  stesso    ma non il proprio nemico    potrà  vincere   come perdere, ma  chi non conosce nemmeno  se stesso  invece  perderà  sicuramente.

Questo   dovrebbe   essere il principio   zero  della  geopolitica e ovviamente   se  tutti  conoscessero  “se  stessi  e il proprio nemico “ la guerra non ci sarebbe mai  e   nel mondo  regnerebbe   “l’  armonia “ che non  a caso è  l’ aspirazione   base   della visione politica   cinese , una cosa  confermata  dal fatto  che la Cina   in oltre  2000 anni   della  sua  storia non abbia  mai  annesso   nulla   se non  gli  invasori  della Cina , mongoli o manciuriani   che  fossero.

Che è la fine  che  adesso   rischiano    anche i “nasi lunghi”  che  incautamente  sono  andati  ad “ infastidirla ” un paio  di secoli  fa,   pensando  che  fosse un’  altra   “facile preda” e   facendo così  l’  errore  che  il  giovane  cadetto  Buonaparte   aveva  già capito    quando  scrisse   a margine  del suo libro  di  geografia  alla  scuola militare :“  guai a noi  quando   si risveglierà la Cina”.

 Gli è  appunto   che il  vero problema  de “ l’ occidente”,  quantomeno  da dopo il 1945, è  “non conoscere  se stesso”, e   che nella  propria   hybris   le élites americane  sono  andate  ad    aggredire    popoli  che “non conoscevano”   con  guerre    facili  da  gestire, anzi , pure arricchendocisi   sopra a spese  dei PROPRI popoli,    massacrando i “nativi”   con  la propria  superiorità   tecnologica     come nelle  “guerre indiane”, epperò  stavolta non riuscendo   poi  a vincerle.

Ma  a quelle  élites       vincerle non  serviva.  Le loro guerre  servivano  solo a farci  soldi  sopra  ed  ad ammonire  il mondo , “  guardate che cosa possiamo  farvi , quindi   obbediteci !”

Il problema è venuto    quando   qualcuno   che  invece non era un baluba    ha detto  “ io non obbedirò”.

E   qui  è avvenuto il classico  errore : “ fare la guerra ad un nemico  che non si conosce”.

Non solo,  “ il nemico “ lo  hanno  pure  minacciato  di annichilimento ,   ponendo così la guerra  su di un livello esistenziale,  cioè   ad  un livello  che poi  se non riesci a vincere il nemico,   sei tu  che  dovrai morire , quantomeno  “politicamente”.

E   peggio ancora.

Non conoscendo nemmeno  quale  fosse la base  del proprio potere,    le élites  occidentali   avevano  pure  già da  tempo, direi dal 2001,  dichiarato  guerra  ai propri popoli  facendo così  ANCHE il classico  errore  “ tedesco”  della  “  guerra  su due fronti”, con un  fronte  “interno”  e uno “esterno”.

Ma mentre  per i tedeschi  spesso   la “guerra su due fronti”  poteva     essere inevitabile,  per l’ elites   occidentale    è stata  pura hybris;  si sono  credute  così tanto  “padrone   del mondo”, da  fare una cosa  che non si era mai  vista  prima   in nessun  “impero :  liquidare la base del proprio potere    perché  ritenuta  ormai inutile   e “troppo costosa”.  

 E il disastro  de “l’ occidente”, come ormai  qualche  “illuminato”   adesso  comincia a sospettare,   viene   proprio  dal “fronte interno”  ed    era  già lì nei NUMERI di 25  anni  fa,   ben prima       che  questi  pazzi    non andassero farselo   certificare  anche   da un “nemico  esterno”.

L’ elite occidentale  infatti aveva  già perso    quando   Putin  gli ha detto in faccia    a Monaco  “ io non  vi obbedirò più”.

 Perché  lui  allora la realtà dei “numeri”  l’aveva  già vista   e  non solo aveva  valutato   correttamente    la traiettoria  autolesionistica   de “l’ occidente” ,   ma addirittura  la sua  ribellione   era  sostanzialmente  un “avvertimento” a    quelli  che ancora   in occidente  potevano   essere   ragionevolmente  “sobri”  e  nei posti giusti  per  “ fermare il declino”.

La platea  di Monaco    rise  e non raccolse  “l’ avvertimento” .   E  già questo  solo  fatto   era  la certificazione   della inevitabilità  del   declino, perché   nessun dirigente o   diriniente  o digerente,  fate  voi, lì presente     ebbe  l’ intelligenza e il  coraggio   di raccoglierlo; alla fin fine erano  stati già tutti   selezionati    ad  essere   conformi  ai desiderata  dei loro padroni.

 E  così  nel ‘21 quando  questo  Colby , “ er mejo fico  der bigonzo”, per  dirlo  come dicono a Roma ,   ancora   poteva pensare  di poter  vincere  la  guerra con la  Cina   mentre  “l’ occidente”  preparava  la guerra  con la Russia,   quel  suo progetto   già allora era fallito , come   già  scritto  da anni  da un  privato    analista  russo-americano   con le sue sole  fonti  “free” 

https://www.claritypress.com/product/the-real-revolution-in-military-affairs/

 con concetti  che   egli aveva    già  da  anni   ancor prima  riportati  e discussi nel  suo blog.

Ora  a Colby ,  constatata   la bella  capocciata  “ convenzionale”  presa  in Ucraina,   pare gli sia  venuto il   dubbio  che forse  addirittura   con la Cina la capocciata potrebbe  essere anche peggiore.

 D’altronde  anche  illustri  analisti  militari ora ci  riportano    che la Cina, oltre  che una spaventosa     capacità produttiva,   abbia    modernissime   armi ed in numero già   tanto grande    da rendere molto  probabile  per gli U$A   ANCHE  una sconfitta nel Pacifico.

E  veniamo  qui  ad una  domanda che  forse  qualcuno  si  sarà fatta :   perché la Cina   in questo ultimi  anni  fa parate militari  sempre più grandiose per mostrare  tutta la sua “armeria”?.

Beh  se a qualcuno interessa   glielo  dico io: per lo stesso motivo  delle  grandiose parate  russe    degli anni ‘ 10.

E’    forse questa  una  strategia ?  Non  consiglia infatti     Sun Tzu     di “  apparire   debole  quando  sei forte   e  forte  quando  sei  debole “?   E così è oggi forse  “debole” la Cina  e  vuole invece  apparire “forte”, come  gli “strateghi”  NATO  pensavano  allora  della  Russia ? 

Forse che nessuno in Cina   ha letto Sun Tzu?

No , non è STRATEGIA ,  è   ETOLOGIA  ,  ed il messaggio etologico  è :  NOLI ME TANGERE, perché  io posso farti “molto male” .

E  non è una minaccia  ma   un  avvertimento “ amichevole” . Una  cosa   che la Russia  ha cessato di fare  più o meno    quando Martyanov  ha scritto il suo libro , cioè  quando l’ elite  russa  ha  raggiunto  la  convinzione certa  che  la guerra  era inevitabile  e  che   “mostrare le armi “  non sarebbe più  servito a nulla.

Perché  Putin come Xi  ha lo stesso problema :    portare  alla  ragione  un popolo  pazzo , maligno e  megalomane armato di  bombe  nucleari  e pure  totalmente  asservito  ad un “piccolo popolo”  ancor più  pazzo , maligno  e  megalomane.

 Putin e Xi ce  la faranno ? Io  dico  da  sempre  che in questo  non c’è alcuno motivo  per essere ottimisti,  ma  anche   che  “a morire  e a pagare  c’è sempre  tempo”. 

E il mio  solo consiglio   è lo stesso di quello  di  un saggio  il  cui nome   adesso non ricordo : “  viviamo  come  se dovessimo morire  domani,  ma  agiamo come    se potessimo  non  morire  mai “.

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Chi ha dato l’ordine_di WS

Commenterò questo articolo , con cui  sono sostanzialmente   d’accordo, in un modo  un po’ divergente,   partendo   da questa  giusta sua  constatazione..

“Non c’è dubbio che i sionisti siano in preda al panico per la crescente opposizione al sionismo e al genocidio israeliano del popolo palestinese tra gli under 30 negli Stati Uniti.”

  E’ infatti estremamente difficile trovare una “logica” nell’ uccisione di Kirk, se non in un atto di panico.

Questo ragazzo, del quale per altro io nemmeno sapevo nulla, era un membro della galassia MAGA e il cui successo è dipeso, come per tutti gli altri , comunque da cospicue donazioni di “ebrei di destra”,  ugualmente  sionisti  come    quelli “di sinistra”  ma con  “agende”  diverse.

Vorrei appunto  far notare  che  anche  quella ebraica  come  l’elite  americana  si  divide  in “destra  “  e “ sinistra”;   ma come  l’ elite  americana    è  sostanzialmente  un “partito unico  del Kapitale” ,   anche  quella  ebraica  è sostanzialmente     il “partito unico  del Sionismo”   e  su ciò che si divide la “destra “  dalla “ sinistra”  non  è  il “fine”  ma il “metodo”.

E qui bisogna  spiegare  il “perché”  e il “come”

Innanzitutto  notiamo  che “la sinistra”      è da sempre il partito  della “finanza”.  E la “finanza” è da sempre  globalista, non crede    negli stati , né nei popoli ma solo nel potere  del danaro  creato  dal nulla   con cui è in grado  di sottomettere  entrambi.

La “  destra “ invece è più pragmatica   e  crede  nel potere  delle “cose”   da possedere,  organizzare  e gestire  per ottenere  comunque lo stesso   risultato.

La differenza è ovvia   e   marginale :  “destra “  e sinistra”  sono due bracci   dello stesso corpo  che lavorano  sinergicamente  allo stesso  scopo : acquisire potere  sul  resto  del mondo  nel nome  ovviamente     del  popolo “americano”   per una elite ,   e del popolo “ebraico” per l’ altra.

Ma qui abbiamo  già l’ evidente  stranezza  che    la sovrapposizione   tra  i due   insiemi, potenzialmente  conflittuali  tra loro,  è  formata da un   terza  entità : gli ebrei americani  i quali possono  operare  da  sionisti   all’ interno di uno  stato non-ebreo.

Ovviamente  questa non è una  novità della  storia.  Gli  ebrei, il popolo più errante  della  storia umana,  ha  questa  peculiarità  di affluire in massa sempre laddove   più circola  la ricchezza;  scalano  con abilità    tutte le élites  economiche  dei paesi ospitanti   fino a diventare  ingombranti ed ingestibili   “ospiti” politici.

Cosa che nella storia ha portato sempre  a  violente   reazioni   dannose  sia per l’“ ospitato”  che  per  “l’ospitante”

E  qui  qualcuno potrebbe  notare   il parallelo  con il rapporto   ospite-parassita   del mondo  naturale, ma la cosa  è ovviamente  più complessa .

Infatti  in natura non tutti  gli organismi   ospitati   sono  parassiti   per l’ ospitante, anzi spesso    gli ospitati  svolgono importanti  funzioni utili   all’organismo  che li ospita. Il problema  è  quando  a  “l’ospitato”  che  si ostina  a rimanere  tale,  viene lasciato  campo libero  di perseguire  il suo naturale istinto  di    crescere   “libero   come un cancro”  fino a  minacciare la vita  di  chi  lo ospita.

Ed  è  lì  che sono dolori  che possono  essere  anche mortali.

Per  tornare   alla  questione   ebraica, mentre i banchieri  ebrei  tutti o i  giornalisti ebrei tutti , o  i produttori ebrei   di  cinema  e TV    tutti  ect. sono  per se stessi   ovviamente tutti  sionisti e globalisti ,    non significa  che tutti gli ebrei  siano  sionisti  e globalisti.

 Esistevano   infatti  prima del 1945  anche   ebrei nazionalisti   che   mantenevano   la propria lealtà  sia  alla propria  appartenenza  etnica   di ebrei, l’ ebraismo non è una fede in Dio  ma  una  fede alla propria  tribù    definita  dalla  sola materlinearità,   che    alla  nazione in cui  vivevano  da lungo  tempo  

C’erano , ma ovviamente le vicende  della  WW2  li hanno spazzati  via,   come   i centomila  soldati ebrei di Hitler (https://it.wikipedia.org/wiki/I_soldati_ebrei_di_Hitler)    ed io  credo  di  aver  conosciuto   l’ ultimo    ebreo  “italiano”  di nome  e di fatto.

Perché dopo il 1945  nelle  comunità ebraiche non c’è stato più spazio per questo  tipo  di  ebraicità.   I globalisti  ebrei avevano vinto   e  avevano  creato  lo  stato  di Israele   dove portare  tutti gli altri    secondo   la loro  agenda  che prevedeva  un   “nazionalismo   ebraico” centrato in Palestina  da usare  anche  come   strumento  del proprio  dominio sul  restante  gregge   umano.

Tutta la narrazione “sionista”   è stata creata   a questo  scopo ed  era ovvio  che in questo  stato inventato,  con      una lingua inventata, l’ iddish  è   un   bastardo   della   lingua  tedesca  essendo le  famiglie dei  banchieri ebrei  tutte   ex-tedeschizzanti,  nascesse  davvero  un “ nazionalismo  ebraico”   e che questo nazionalismo messianico    lo interpretasse  la “ destra”  e  che lo interpretasse sulla lettera   dei  libri sacri   dell’ebraismo.

Ma veniamo  all’ altro  “gemello”  e ospitante, gli USA.

Nella loro forma mentis   gli USA  hanno ugualmente una  concezione messianica  di se stessi , ma     il  sangue   della  loro nazione  è il danaro, quindi non hanno  avuto  problemi  ad  accogliere   e far prosperare  tanti membri   di una tribù  specializzata    “nel danaro”  e  con i quali  hanno  fatto  società  per la sottomissione   del  resto del mondo.

Ora però il  problema americano  è che  costoro, i sionisti americani,  si sono impadroniti  degli USA  portandoci  addirittura    dentro  il conflitto, soprattutto metodologico,  tra   “destra”  e  “sinistra”  del sionismo

Perché nella  sostanza  alla  fine non c’ è differenza;  gli USA  devono  seguire l’ agenda  sionista  e basta.

E  qui arriviamo  ad un punto delicato:  a chi  dava noia  questo  ragazzo?  Ai  sionisti  “ di destra” o a quelli  “di sinistra”.  A chi dava  noia   uno  che  sostanzialmente  lottava  contro il “wokismo”  che sta distruggendo   il popolo americano  e che poteva tra VENT’ANNI   divenire  un presidente  “nazionalista” degli USA?

Io non credo che  sia  stata la  “ destra sionista”   a “dare l’ ordine”

  Per  capire    le politiche   mafiose  ricordatevi  sempre la saga del  Padrino.  Cosa  dice il  capomafia  ebreo  nel padrino  parte II ?  “ Io non chiesi mai  chi   aveva dato l’ordine,  sapevo  che  erano   “ affari”   e questo mi doveva bastare “.

 Certo  Netaniahu   “ sapeva”     e per questo si  è  affrettato  a  “ fare le condoglianze”.  Non  è stata irrisione! Netaniahu non è un   “vile mentitore” e  lui i suoi “ crimini”  li rivendica  a testa alta.

Altro  elemento  che paradossalmente lo scagionerebbe  è proprio  l’essere lui il primo sospettato   adombrato    da  tutti i media  globalisti. Ma perché mai  avrebbe  dovuto  farlo,   dato  che già si trova     con la casacca  del  “vilain”  e questo ragazzo  era  già stato  redarguito  da Trump?

Non era  certo Kirk  che  poteva  cambiare la politica  di Trump,   né tantomeno aveva provocato la rivolta “palestinese”  dei  campus; ma Kirk poteva  dargli  un altro sbocco.

 Netaniahu è uno  spregiudicato “identitario” a cui  interessa solo la   Grande Israele .

 A lui  non importa nulla   che gli USA  possano o  meno  sopravvivere  eleggendo    tra VENT’ANNI un presidente identitario, ma ai suoi  confratelli “ di  sinistra”  si.

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Tre risposte a tre domande_di WS

 Le  tre  domande   di  Fernando   qui  meritano una  risposta  articolata.

Fernando pone   3  quesiti

1)l’ascesa cinese è da imputare a un grossolano errore strategico degli anglosassoni o è la spia del passaggio a oriente di LORSIGNORI?

R:  Datosi  il  rapporto  “simbiotico”      tra “anglosassoni”  e LORSIGNORI   direi  che è stato  l’ errore  di entrambi.   Infatti  sia  il “predatore”  che il suo “parassita”  avevano progetti  propri  sulla Cina   e  hanno operato insieme   e fallito insieme.

In ogni caso   si è trattato  di un  errore  grossolano, cosa apparentemente sorprendente datosi il LORO immensi mezzi di informazione ed elaborazione dei  dati.

La Cina è un “mondo a se” che non può essere inquadrato secondo gli schemi con cui siamo inquadrati noi. E’ un mondo   con cui  si può pensare  di collaborare ma  non si può fagocitare. E’ la  Cina  che “digerisce”  tutto.

  Tantissimi anni fa   la   vecchia professoressa ( marxista) di etnologia di mia moglie, una persona seria  come allora ancora  esistevano ,   disse in aula  che   si  era  letta con  molta  attenzione   il “libretto rosso” di Mao      trovandovi   “tanto Confucio  con una spolverata  di Marx”.

E anche  la “rivoluzione   culturale”  di Mao  che allora  sembrò    più   internamente  lacerante    della   destalinizzazione  sovietica  andrebbe oggi  riconsiderata  sotto un altro aspetto perché nella  sostanza  spazzò via   la “vecchia  classe  rivoluzionaria “   evitando la  sclerosi    del partito   che  fu letale al PCUS..

Una bella differenza  con il  “ nostro”  ‘68   con  i nostri “maoisti”    che  agitando un libretto  che forse non avevano nemmeno letto,  puntavano  solo   a prendere “ sine arte  nec  studio”  il posto  dei loro professori , no ?.

In ogni  caso alla Cina , non importava “il colore  del gatto” ,lo  scopo  era “  scacciare i topi”   che l’ avevano  assaltata  due  secoli prima     e la Cina   ci  è  riuscita   con il principio  del  “ chiodo  scaccia  chiodo”    fino  alla fine    austutamente    trattare con le  “pantegana”   per  far  capire   al “  gatto  rosso”  che   lui non gli  era più  necessario.

Ma perché  “la pantegana”  ci è cascata?  Perché  ha   sovrastimato la  forza  di  quella “ fascinazione”   con  cui stava già avvolgendo  la Russia   dimenticando che la  “Cina  è diversa”-

Nella sostanza si può   considerare  la cosa  come  un tentativo fallito da parte di un parassita di saltare  su  di un  “animale” su cui  non si era  adeguatamente “specializzato” ,così   con il solo risultato di averne rafforzato l’ apparato  immunitario.. 

2)i tentacoli U$A non si diffusero iefficacemente in Russia, pare: fu una colossale dormita dei primi o tutta farina del sacco dei veri rappresentanti della seconda, non attratti dalle sirene occidentali?

R:Anche la Russia è un animale diverso da noi “occidentali” ma più esposto della Cina proprio a causa della “fascinazione”. Diciamo che mentre la Cina non si infetterà mai più , la Russa  resta  più debole e prende ciclicamente ” il raffreddore”.

La crisi de l’ URSS sostanzialmente dette campo libero a due opposte tendenze sempre presenti nel mondo russo : “l’ occidentalismo” e il ” patriottismo” ( non riesco a trovare una  parola migliore) e  che  da sempre si combattono  tra loro,  spesso     nello spirito   della  stessa persona  e  con  risultati paradossali .  Cita  appunto Tolstoj  in “guerra e pace”   la   memoria  del  governatore  di Mosca   del 1812 (   quello  che probabilmente gli dette intenzionalmente  fuoco)   e che   a me  hanno  tanto  colpito  da poterle   riprodurre a memoria “  Sono nato  tartaro  e nobile  dello Zar , ma per tutta la vita ho  desiderato  essere francese :parlavo francese , scrivevo in francese , mangiavo  francese e  adirittura pensavo in francese . Ma poi i Francesi  sono venuti   qui   e ho  capito  che io in realtà  era  soltanto un russo “.

Questo contraddittorio   mix  di “ aspirazione”  ed “identità”      è presente  quasi in ogni  membro  della  elite  russa   ma è  raro  in  quella  cinese .  E  si  può dire  che  in Russia  sono le circostanze   a  fare  emergere  una  su l’ altra o viceversa.

  Ad  esempio  il “primo” Putin    si deve   catalogare   come un “occidentalista”  come  allora lo era tutta l’ intera “mafia  di Leningrado”   che  Sobciak   si portò a Mosca nel 1997  e  che  adesso  ancora  siede  nei posti apicali  del Kremlino .

Diciamo  quindi  che  nel 1992   gli “occidentalisti” presero il potere   e ci  fu un momento  di   catarsi  in  cui    costoro   si  accorsero   che “ in realtà erano  soltanto   russi”.

Quel momento    fu  l’ attacco NATO  alla  Serbia  quando ,  come  scrissi allora in   usenet   su it.politica internazionale   le bombe  NATO  su Belgrado uccidevano  anche  gli  “american boys”  a Mosca.

Ma come  si era conservato  nel marasma   degli  Anni ‘ 90  il segreto  delle  armi sovietiche   e il suo cuore Nucleare?   Ovviamente  sono  stati   quelli  del GRU  ,  questo “cuore  zarista”     della Armata Rossa    ben  descritto  da Dughin (  suo padre ne era un generale) ma non solo .

C’ è infatti una naturale  riservatezza in ogni  russo   ,anche nel più “ occidentalista”  che  lo spinge sempre  a non  confidare mai nulla di importante ad uno “ straniero” (  e figuriamoci poi i cinesi…).

Noi ad  esempio non sapremo mai   le  dinamiche  che hanno fatto emergere  l’attuale  dirigenza  russa.   Chi è Putin in realtà ?  Forse un  uomo del GRU  infiltrato nel KGB   nella  eterna lotta   tra “occidentalisti”  e  “euroasiatisti”   come   talvolta   alluso  da Dughin ?  Ma  perché lui   e non il suo  sodale  e  superiore  Ivanov ?

3)arriverà uno zar coglione nei prossimi anni, secondo te?

Eheh ..  Si  gioca tutto su questo.

 Putin  certamente non lo è , ma  purtoppo    ciclicamente nella  storia  russa      si nota un’ alternanza  “buono”-”cattivo”   tra i suoi  zar. 

Dicono  che  personalmente Putin  non sia  interessato  troppo  a fare lo “zar”  e che    sia  costretto a farlo    “  a vita”  perché è    “insostituibile”. Quando ad  esempio lasciò le briglie  a Medvedev   costui  ha sostanzialmente  fallito   e  Putin è dovuto  tornare  di corsa.

Ma c’è un altro “putin”     che si scalda in panchina ? Ci sono  tante voci  ma     i suoi uomini migliori  ( rogozin patushev, lavrov )   sono già invecchiati  con lui e non potranno  sostituirlo. Gli  altri  non mi piacciono ,  sono solo   dei  grigi funzionari    spesso nemmeno  tanto efficienti.  

Il problema  è che  il Top   di un elite   è generalmente  lo specchio   de l’ elite  sottostante. E  come si  seleziona  questa  elite ?

 In “democrazia   “  abbiamo visto  che oramai si selezionano  solo opportunisti “pigiabottoni”.  Ma nelle “autocrazie” ? . La Cina pare  abbia un sistema  efficiente   mettendo in concorrenza  le  varie  “municipalità”  e  le diverse   strutture “pubbliche” e dove  solo  chi mostra   risultati  validi accede  al Politburo  del Partito.

La  Russia ha un analogo  sistema basato  sui  governatorati  e sul Parlamento ma non sembra  così  efficace. La  differenza  con la Cina   probabilmente  risiede   anche  in  un più  efficace     sistema di  punizione   di chi  danneggia lo  stato   abusando   della propria posizione,    una cosa  che solo ora  Putin ha cominciato  a fare  davvero.

    Putin ha  comunque detto  che  vuole passare il potere  alla  generazione   forgiata   dalla guerra ,  un’ ottima idea; non  credo  però ne abbia  il tempo.

In conclusione,  non c’ è ancora alcuna certezza   che  la successione   a Putin  non evolva poi in modo  catastrofico  quindi:

lunga  vita  a Putin!

Ne abbiamo tutti bisogno.

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Il prologo freddo_di WS

Ogni  tanto  qui   vengono  tradotti  articoli abilmente mistificanti  che richiedono  un commento  demistificatorio .

Ad  esempio   in questo  articolo  di Kimmage  si  cerca di intorbare un po’ le acque   su cosa sia  stata  la “ guerra  fredda”; la prima  cosa  da notare   come  “normale “ è  che  esso  venga  dall’istituto Kennan  sostanzialmente poggiando sul lavoro   di un  esperto russo della   LSE  ( London  School of Economics )   che “ha letto le  segrete  carte  del Kremlino”.

Ora , io ho una istintiva   diffidenza   verso gli intellettuali     russi   “espatriati “ in occidente, particolarmente  in  quelli   “espatriati”  a Londra e soprattutto in   quelli andati a  “lavorare”  per la  London  School  of Economy, il principale   centro  di irradiazione   della propaganda  del  Grande Capitale  “anglosassone”,   quello  che si definisce “liberale”.

Io non voglio comunque  parlare male di costoro   e  tanto meno  di questo Zubok  che non conosco.  In questa    categoria  non si tratta   sempre  di semplici    opportunisti/traditori del proprio paese , anzi  spesso  c’ è  solo la genuina  fascinazione  “occidentalista “ che  da sempre permea  l’ “intellighenzia”   russa  e  che induce a “la coazione  a ripetere”   delle  relazioni     russo-europee   in cicli  che  fondamentalmente  hanno  culmine    in “  attacchi”  alla Russia   con  cadenza circa  secolare.

 Questa “ fascinazione”  e le sue nefaste conseguenze  Lev  Tolstoj     le  ha  descritte benissimo  nel suo  capolavoro  “guerra è pace”. Le élites  russe  “adorano  l’ occidente” anche quando gli si contrappongono , ponendosi  così  in una condizione di  perniciosa sudditanza  psicologica.   Perniciosa   perché  da una parte ciò alimenta il “disprezzo per  se  stessi”, quindi per il proprio paese; dall’ altra induce  le élites  “occidentali”   all’ errore di  considerare la Russia una “preda facile”,  quindi   ad  aggredirla. Cosa   che  poi  si conclude sempre  per  entrambi nel  doversi ricredere  dolorosamente,     creando   la   reciproca paura  gonfiata  da un profondo e irrazionale risentimento. Premesse  che poi  porteranno al nuovo “ ciclo”

Al contrario della Russia    e degli  slavi  tutti ,  la Cina, gli asiatici ,  non soffrono  di questo  senso di inferiorità  nei confronti de “l’occidente”;  hanno con questo un rapporto molto più   razionale , il  che spiega  perché il partito comunista sovietico si sia  facilmente  disciolto al cospetto delle moine “occidentali” mentre le stesse non hanno  fatto un baffo  al “comunismo”   cinese.

Ma torniamo  alla  questione  “guerra fredda”; l’intero articolo è viziato  da questo  maligno  inciso

“Senza volerlo, il Führer creò l’ambiente unico per una futura guerra fredda”, sostiene Zubok all’inizio del suo libro. Adolf Hitler attirò simultaneamente l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti in Europa, avendo invaso la prima nell’estate del 1941 e dichiarato guerra ai secondi nello stesso anno

Eh  no  caro Kimmage,    Il “Signor H”   era  stato messo lì proprio     per  fare la  guerra all’ URSS     per  ripetere lo stesso giochetto  che  era  quasi   riuscito la volta prima:  far   scontrare Germania e Russia  per poi  assoggettarle  entrambe   al  Grande Capitale  anglosassone    che finanzia appunto  sia  “l’ istituto Kennan “   che  la LSE!

Questo  era  chiarissimo  al “ signor S”  ma totalmente impenetrabile nella  testa  del “ signor H “   che  appunto    era  stato portato  alla guida della  Germania   in base  a   questa  sua  adamantina peculiarità.

Io non so se  “il signor H”  abbia mai intuito  la  trappola   in cui lo  stavano portando  quando “improvvisamente”    dovette  affrontare  le provocazioni polacche; non so  se  nel ‘ 41 abbia     realizzato  di esserci  finito dentro. L’ unica  cosa  certa è  che andò avanti  a testa  bassa “  secondo i piani”, che è  l’ unico modo  con cui i tedeschi  concepiscono    la geopolitica.

E così    sorprese di sicuro  “il  signor S”   per   l’ irrazionalità     del suo  attacco all’URSS.  Nella sua razionalità  il “ signor S”  sapeva benissimo  che   il “signor H” non voleva altro che  aggredire l’ URSS  , sapeva  anche  che   non poteva  farlo  senza  aver  fatto prima “pace”  con l’ Inghilterra.

C’è appunto  una famosa  foto di Stalin  di quel  22 giugno    seduto  pensoso    a  contemplare i suoi  stivali  ed io mi immagino  il suo pensiero  di quel   giorno “ Non è che gli inglesi mi hanno buggerato? “  

La successiva  dichiarazione di guerra agli USA  del    “ signor H”   fu poi un  inutile atto    di un “disperato strategico”,  datosi che   nella  sostanza   andava solo in  soccorso  di  un Giappone che per  sei mesi  aveva  rifiutato   di  andare a sua volta in aiuto alla Germania.

In pratica  il “signor H” mise  da solo  la sua testa  nel  cappio  che   i suoi   ex- sponsors   gli avevano preparato.

Ma non   tutte le  WW   vengono  con il buco, specialmente  quando  si  tratta  della Russia. Nella prima    l’ impero Russo   non seguì la sorte  degli imperi  tedeschi  e  la seconda   aveva addirittura  lasciato l’ URSS padrona di mezza Europa.

Ma il peggio  era  stato  in Asia, scacchiere in cui  “il  signor S”  aveva  pure  restituito lo scherzo  prendendo    “con poca  spesa”  il premio più  grosso: la Cina.

Che fare ? Si poteva   aggredire  subito  questo insolente?  Churchill   si baloccò con questa idea , ma prevalse l’ idea americana  di  “avvolgere” nelle proprie spire  il “ secondo mondo” per  strangolarlo  alla prima  occasione utile ,   tanto  si sapeva bene  che in Russia prima o poi  prende il sopravvento   quella  “ fascinazione” …  e   va al potere uno “ zar” coglione!

Solo  questa è stata la “guerra fredda” : l’ attesa  di uno “zar” coglione.

E  ha funzionato! L’errore  americano, che sicuramente Kennan  non avrebbe  mai  fatto ,   è stato  dichiarare   “la fine della Storia”  pensando   di  avere  vinto  “la WW3 ”;  ne avevano vinto soltanto il “ prologo  freddo” .

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Pensaci Giorgia!_di WS

 Oramai   vieppiù    tutti gli avvenimenti     sembrano    guidati da un pilota  automatico, se volete     da   una AI. Simplicius  , come molti  altri  commentatori con un minimo  di onestà intellettuale,    ci  trasferisce     anche con questo suo  ultimo commento   il  suo  crescente sconcerto  nel  dover   constatare  la      stupida “automaticità”  de  “l’ occidente

Ma   se  solleviamo   la testa   dagli avvenimenti che ci  trascinano inesorabilmente  verso una devastante  WW3   e  cerchiamo di  inquadrarli fin dall’ inizio   di  questa “storia” , questo   sconcerto     sarebbe  da  definire  “di vecchia  data” .  Chi  se non un demente  o una  Deficienza  Artificiale potrebbe   aver  partorito  l’ idea  di “contenere “ la Cina    aggredendo la Russia ? 

Infatti io  fin dall’ inizio     mi sono posto  la seguente  domanda : possibile  che loro,   i “masters of universe” detentori  di     TUTTO , compresi i migliori “think tank”  ,  le migliori   “squole”   dove vengono    educati/selezionati   tutti i nostri supermanager  e  tutti i nostri superpolitici,   non   siano   riusciti   a farsi  consigliare qualcosa di “ più  meglio” ?

  O non è  forse proprio   questo  ciò  che  LORO   vogliono?

Non  siamo per  caso tutti noi   dentro   un  “1984”     dove noi  qui siamo tra   i pochi Wiston Smith? Non siamo tutti  noi de l’“ Oceania”   progressivamente schiavizzati  trascinandoci   in una  perpetua “emergenza di  guerra”  contro   oscuri  “morbi”   o odiosi   nemici, dal  “terrorismo   a  l’  Eurasia /Estasia,  ect;   nemici  dove   forse   c’ è     anche lì   al loro interno     un “partito unico”   diviso  in  “esterno”  ed “interno”,  con  gli “  esterni”    che hanno  anche lì un proprio “socing”  ideologico, laddove però  i rispettivi     “interni” sono  tutti    soci  dello  stesso  club : “ i master of universe”  appunto?

Ogni  giorno   che apro il PC  io mi pongo  sempre  questa  domanda. E poi  però mi dico: possibile  che  LORO siano veramente  così  coglioni ? 

Possibile  che  credano davvero di poter controllare  un   simile  “teatro  bellico”  senza che  un “cigno nero”, ad esempio un “grande fratello”  locale  che   si “mette in proprio”, non lo faccia  deragliare   riportandoci tutti alla realtà    di una  VERA  guerra in cui forse anche   il loro “partito interno ”   fa una brutta  fine?

Beh è  possibile!  In sostanza  è  ciò  che  stiamo  già  vedendo.

 Ad  esempio non vediamo  già  adesso   il    “partito esterno”  €uropeo    che   “rilancia”   come un idiota    semplicemente  perché intuisce  la propria  fine  e non  ci   sta  a “perdere” ?  

Ma  allora  perché   questi  (finti)  “decisori”    sentendosi  ormai  sacrificati  non sviluppano un  razionale pensiero  geopolitico proprio  e non cercano invece  di limitare  i  danni ? 

 Perché   sono  degli psicopatici  scelti  apposta per  interpretare  solo quella parte !

Oggi l’ €uropa è piena  di questi  “ droni”; particolarmente pericolosi   sono  quelli “  tedeschi”, nomi li sapete  già, perché    aggiungono  alla  comune psicopatia  una   particolare cocciutaggine  ed una  efficienza particolarmente  perniciosa .

Quindi   difficile   salvarsi, purtroppo.

Un tempo non era  così. I  veri “decisori” di allora    sapevano  quando  dovevano  “uscire  dal gioco”   limitando i  danni; i   finti decisori  di oggi  sono stati   selezionati   proprio  per non capirlo!

E  chi è stato il primo   decisore   che ha preferito  portare   con se   fino in fondo il proprio paese? Qualcuno  dirà il megalomane  Napoleone   o lo sciocco Gorbaciov ?  Noo ! Io  vedo nella storia  passata un solo soggetto, naturalmente un  tedesco : il   “ il  signor  H”,   quello  che per  tutta la vita  si illuse    di potersi  accordare  con chi lo aveva  messo lì  proprio per portare la guerra  fino in fondo.

 Tutti,  tranne il “signor H “, nel 1943     avevano capito   che la Germania  aveva già perso. Lo  aveva  capito  anche il “signor M”  che pur  essendo un dilettante  non era scemo. Occorreva  quantomeno una “pace separata”  ma le uniche avances  “angloamericane”    consistevano in una pace   separata  riservata alla   sola Italia .

Quel “sola”  significava  però   trasformare  comunque l’ Italia  in un campo  di battaglia;  questa  non  era  quindi una “soluzione”, bisognava     esplorare  altre vie.

 E “l’ altra  via “  per   fermare il massacro   europeo   era  solo  una “pace  separata”  con l’ URSS, perché   solo l’ URSS  poteva  essere interessata   a fermare un  massacro  che  la investiva   in pieno  da  ben due anni.

Ovviamente   solo  alle sue   condizioni,  che però  molto probabilmente  non  avrebbero  richiesto   la “ resa  incondizionata”  richiesta  da sempre  dagli “angloamericani”.

Certamente non  era una cosa molto probabile,  ma nell’interesse   della intera Europa    sarebbe  andata    comunque  esplorata.

 Dicono infatti  che  a Feltre  il “signor M”  volesse   convincere  di questo il  “camerata tedesco ”   e     addirittura  dicono  che per  dare   subito  corso a  questo  tentativo  ci  fosse già  nelle vicinanze   un misterioso    “inviato”      del “signor S”.

Ma la cosa non fu possibile. “ Il signor M” non riuscì nemmeno  ad interrompere  il monologo  spiritato  del “ signor H”    e  che lo   subì a capo  chino,   forse cominciando   a pensare a come   salvare se stesso    da un disastro ormai inevitabile.

Quelli  che pensano infatti   alla  storiella   del “signor M”   sorpreso   dal   Gran Consiglio  non  sono molto  perspicaci       esattamente   come  quelli   che   credono che  “  il signor M”   dovesse  morire   per le  famose “lettere  di Churchill”, perché  quelle “lettere” ,  anche  se ci fossero state ,   potevano  essergli  sempre semplicemente  sottratte.

Io, che  sono malizioso per natura  penso  invece che  fosse un altro  il “  segreto”   che     doveva   essere      sigillato per sempre ,  magari   con un lavoro “  “benfatto”   cioè   ufficialmente    fatto  dai comunisti italiani  ma non per  conto   dei loro  “piccolo padre”, che infatti non lo rivendicò mai.

Costui   daltronde   non aveva  certo motivo per opporvicisi ,  datosi     che   dal 1943  il quadro  geopolitico   era  cambiato  e   seppellire  per sempre    ciò che forse  poteva  essere a Feltre,   di  sicuro  avrebbe   fatto oramai  comodo anche a lui.

La geopolitica è così, non fa sconti a nessuno e non ci sono  spazi per   ideologie   e sentimentalismi ,   perché   quando  ti siedi  a quel tavolo non sai   quando e come  ne  potrai  venir  via .

Quale    è   quindi  la morale di tutto questo ?  

La  prima ovviamente è : mai  sedersi  da dilettanti  al  tavolo  da gioco   della  geopolitica     credendone poi  di potersene   comunque uscire    con poca  spesa, aka  i famosi “ pochi migliaia  di morti”…

La seconda , altrettanto ovviamente , è : mai sedercisi   facendo “società”  con i tedeschi , perché  hanno una  spropositata    propensione  al rischio,  sono  presuntuosi  cocciuti    e pure    delle vere   “schiappe” .

Pensaci  Giorgia !.

Il secolo dei renitenti, di WS

Questo articolo  di Lanza , su cui sono  sostanzialmente  d’accordo,  solleva un  argomento  “attrigante”,  “intrigante”  nel  italish oggi  in uso:  la “rivolta”  del  “sud  del mondo”, in realtà  solo   dei    4 big  dell’ Asia  continentale, a  “l’ordine  basato su regole”, di fatto  la versione  americana   del  “Rule Britannia”   del  secolo  XIX.

  Spiega  infatti  il Toynbee   che  le  sfide  vanno   raccolte   e  le antiche  civiltà  asiatiche   alla  fine,  dopo  averle  subite  sulla propria pelle,  hanno raccolto  quella  del Mackinderismo   inglese  “orecchiato”  e “ fatto proprio”  dagli  U$A.

E  a Tientsin  è appunto  stato  certificato    che  lo SCO  ha raccolto la sfida geopolitica   con un “ormai più non  ti temo”. 

Ma  da lì a    dedurre  che  lo SCO abbia  propri piani geopolitici   ed   addirittura   che   li abbiano    i BRICS  tutti insieme si passa a un volo pindarico. Non solo i quattro attori più grossi, Cina , Russia , India  e Iran,  hanno   agende  e problemi  diversi , ma  anche  gli stati   “di contorno” ,  Turchia, Armenia, Kazakistan  ect..,  non disdegnano  ma addirittura    hanno “allineamenti”   con  gli U$A.

Gli SCO  come i BRICS   hanno  solo una cosa in comune : non vogliono prendere ordini  dagli U$A.

E  così a  Tianjin  è stato  solo  certificata  una postura  di “reazione”   ma  per  cosa  e  come    questa   reazione  avverrà, sarà deciso solo  dagli U$A   quando questi vorranno   testare  questa “prontezza  di reazione”  sulle linee  rosse dei  singoli “soci  del club “.

Il che  significa  che  “l’ eccezionalismo”  americano   resta, per ora,   libero  di operare a proprio piacimento  al di fuori de l’ area SCO: la “bestia”  resta  “libera”  anche se il recinto  gli è stato un po’ ristretto. 

Perché  Toynbee  ci insegna anche   che bisogna   stare molto  accorti  a  come cercare di  vincere  le sfide raccolte; occorre  cioè  molto  pragmatismo, molta lungimiranza,    molta prudenza  e molta pazienza  per  evitare  di  cadere poi in problemi  più grossi  che  si rivelino  poi  addirittura insormontabili.

In altre parole, soprattutto in geopolitica,    bisogna  conoscere  bene   i propri limiti ed evitare   dogmatismi  e  sogni  di gloria , il  che è appunto  l’usuale  approccio  geopolitico  delle   vecchie   civiltà asiatiche     e  che è anche   il “ Tao di Putin”    (https://julianmacfarlane.substack.com/p/the-tao-of-vladimir-putin)

Putin infatti   ha   e ha sempre  avuto   a cuore  solo  la  salvezza della  Russia   da perseguire  con “quello che c’è”. Per  quanto Putin  sia  sempre aperto  ai suggerimenti   e alle elucubrazioni  dei suoi supposti  ideologi/consiglieri, le sue   “stelle polari”  sono sempre : pragmatismo,  prudenza  e pazienza.

E Putin  ha rimesso in piedi la “casa Russia” operando  con “quello che  c’è”,   accettando  spesso compromessi  e  spesso  facendo  finta    di non vedere la doppiezza  altrui, ma  senza mai  deflettere  dalla   sua meta  perché  “tutti i venti  sono buoni per chi sa dove  vuole andare”.

Un buon politico  infatti  spesso  può   e deve   omettere  verità e accettare ipocritamentr cose negative e finanche vergognose , ma non deve mai mentire  su quelli che sono i propri principi.

Non  è infatti   stato Putin  a decidere la propria  rotta politica  ma  “i  venti”   spesso anche contrari  che hanno  soffiato sulla  sua  “barca”.

Putin   lavorava  nel controspionaggio   in Europa  e per  formazione   non è un  “euroasiatico”, del   tipo Dughin ad esempio;   lui  “ pietroburghese “ non sentiva nessun  fascino  “orientale”  e non voleva  di certo   contrapporsi agli U$A /€uropa; sono  stati  gli U$A/€uropa    a spingerlo  in Asia    contrapponendosi  alla Russia  e operando per la sua   distruzione.

  E questa  è una cosa   che  Putin non poteva  accettare.

Anche  Xi, come tutti i cinesi , è un pragmatico, ispirato   da  Sun Yat  Sen; la stella  polare della  dirigenza  cinese  era solo porre  fine  al  “secolo  delle umiliazioni” , cosa  che oggi si può  considerare  raggiunta. Non   ci sono per ora spiriti di  rivalsa;  la Cina  non  desider(av)a  nessuna  contrapposizione   con gli  U$A/€uropa.

Pure   quel  gran furbacchione  di Modi   è un pragmatico; la  sua India  fa  affari  con tutti  e alle spalle di  tutti. 

Non è  questa una postura molto prudente ma Modi,   calcola giustamente che  il peso   de l’ India  nel  calcoli  geopolitici  altrui   “copra il rischio”.

Ma   se  gli  USA  lo minacciano  direttamente non può che  reagire  anche lui;  “la faccia” anche  se in “Occidente” è ormai un “asset”    che può essere     venduta  e rivenduta  in continuazione,   in Asia  è ancora  una cosa    molto seria  che non può essere  pubblicamente perduta.

Così come molti commentatori  hanno  già notato,   sono  stati  gli U$A   a     fare  “Tianjin “,    cosa  che può essere  vista come un atto di chiarificazione  geopolitica di principio   ma che  nei fatti    ancora non significa nulla   più  che la proclamazione  di un “club  di renitenti”;  nessuno  dei  suoi “soci”   desidera   realmente    andare    “dalle parole  ai fatti”  e  tantomeno   andarci “fino in fondo”.

Saranno  solo le modalità  con cui gli U$A   raccoglieranno  questa  reazione  a decidere  gli  eventi  futuri.

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