SI TORNI AL BENE E AL MALE, a cura di Daniele Lanza

……Washington teme il nord stream 2, in primo luogo (tutto il resto è secondario) : la questione della dipendenza energetica europea dal continente russo è una spina nel fianco da oramai molti anni ed è il maggiore ostacolo al piano maggiore di integrazione economica tra USA e UE (che nella prospettiva nordamericana è essenziale in questo secolo che la vede contrapposta/dipendente alla Cina).
I piani per contrastare il gas russo si sono arenati negli ultimi anni (vedi il caso shale gas) e anzi la dipendenza prospetta di incrementare a dismisura tra nord stream 1 e 2 (e eventualmente altre pipeline successive tipo riedizione del southern stream, etc.). Washington per quanto influente non ha il potere oggettivo per opporsi direttamente – senza fondate ragioni – a quello che è un interesse (vitale) europeo : l’UNICA strada per fermare il trend è creare un vasto fronte pan-europeo saldissimamente schierato contro il Cremlino (non come è stato negli ultimi 20 anni, ma ad un livello superiore : un ritorno allo standard della guerra fredda storica che conosciamo). Mosca come potenza militare violenta, fuorilegge ed aggressiva con la quale NON sia possibile (per i canoni dell’etica internazionale) intrecciare rapporti troppo stretti…..in modo che governi ed opinioni pubbliche del vecchio continente accettino con margine minimo di opposizione anche opzioni non razionali e meno convenienti (shale gas, per esempio) pur di non trattare con Mosca.
Il Cremlino deve essere escluso, allontanato, trasformato in un mega-stato canaglia….ma per questo occorre un atto violento da parte sua : occorre, è assolutamente NECESSARIO che invada uno stato vicino (l’Ucraina).
La politica estera USA ha bisogno assolutamente che Mosca commetta tale violazione per poterla neutralizzare nei rapporti diplomatici con l’occidente. La Russia DEVE invadere l’Ucraina, affinchè si ristabilisca inequivocabilmente quella linea di demarcazione netta che c’era un tempo : è questo che Washington vuole, di cui ha disperato bisogno…..che si torni al 1989.
La sorte di Kiev è secondaria : si tratta di un avamposto estremamente utile, ma tuttavia assolutamente secondario – negli equilibri globali – rispetto alla preziosa Unione europea (il vero tesoro per cui ci si batte) e la sua temuta dipendenza energetica che ne attenua l’orientamento antirusso. L’Ucraina è SACRIFICABILE in quest’ottica : la si perde, ma in fondo si perde un territorio che non era mai stato veramente Europa, solo una grossa pedina russa (e russofona) guadagnata temporaneamente ai tempi di Eltsin che le leggi della geopolitica e della storia avrebbero comunque prima o poi fatto tornare all’ovile ed in cambio……si rinconquista quell’Europa occidentale che è il fulcro del vecchio continente : si riallaccia con i 500 milioni di abitanti dell’eurozona che per necessita di difesa diventano tutt’uno, anima e corpo con la politica della Casa bianca (legame che dalla fine della guerra fredda è andato attenuandosi oltre il livello di guardia).
In essenza : si ristabilisce il ruolo guida/protettore a stelle e strisce, si inquadra una “insubordinata” Europa (riuscendo magari anche nell’impresa di farle aumentare le spese militari) demarcandola per la prossima generazione dalla Russia……….un risultato formidabile. E tutto questo semplicemente sacrificando Kiev (stato povero e apatico della periferia non-moderna del continente, con quasi 50 milioni di abitanti dei cui bisogni ci si dovrebbe sobbarcare (!) : meglio “lasciarlo andare” ottenendo il risultato, molto più utile, di far passare Mosca per “orso assassino”).
E’ questo che realmente si vuole : una cosa che non vorrebbe il Cremlino e che lascerebbe sbalordita la rada ucraina la quale non realizza di essere il fante di scacchi in un gioco assai più grande. Si pensa sia il pomo della discordia quando in realtà non lo è.
Agli USA non interessa l’Ucraina anche se giocano il ruolo del suo difensore……..è nel loro interesse di lungo termine che essa venga invasa invece !
L’Ucraina più che pedina sacrificabile, è “preferibilmente sacrificabile” o addirittura “obbligatoriamente sacrificabile” (tra l’altro unico boccone che si può dare in pasto senza problemi legali dato che non fa parte della Nato).
Tutto, purchè si torni al BENE e al MALE….inequivocabilmente demarcati (rispetto all’imbarazzante e controproducente caos/libertà diplomatico attuale). Era meglio il 1945-1990, questo ci stanno dicendo le azioni della Casa bianca.
Il nord stream2 (la sua neutralizzazione) vale molto più di Kiev (purtroppo Kiev questo non l’ha inteso).
Conclusione : vista la campagna allarmistica ormai oltre qualsiasi limite di responsabilità ed etica internazionale (annunciare a sirene spiegate su tutti i media planetari di un’invasione in forze prima che essa sia avvenuta – con tanto di data – invitare residenti di nazionalità e consolati a lasciare il paese) il Cremlino – che a questo punto subisce un danno d’immagine quasi che se l’invasione l’avesse fatta davvero, potrebbe anche farlo il “passo” : considerando una UE degli anni a venire fortemente allineata a Washington a prescindere da tutto, per via della campagna diffamatoria….allora tanto vale meritarselo l’inferno (…).