CUPIDIGIA DI SERVILISMO O IDIOZIA PURA?, di Antonio de Martini

CUPIDIGIA DI SERVILISMO O IDIOZIA PURA?

Il ” Corriere della sera” continua con le sue bordate equamente distribuite tra Marcello Foa e il fantomatico “nemico del Presidente Mattarella” a caccia del quale si muovono in sintonia l’ex capo della Polizia di Stato ALESSANDRO PANSA ( Ora a capo del DIS ex CESIS) già illustratosi nella inchiesta per il rapimento e deportazione di due cittadine Kazake ( di cui una di otto anni) fatto dalle forze di polizia in spregio alla legge e senza sanzioni per i responsabili) , la magistratura e la ” overinformed” signorina FIORENZA SARZANINI che ha trasformato la professione giornalistica nel riassumere i verbali di pubblici ministeri.

Ormai è chiara la manovra: l’accusa è definita nel Corriere di oggi: “attentato alla libertà del Presidente della Repubblica”.
Se si troverà un magistrato tanto prono da accettare questa scemenza, dovremmo dedurne che il Presidente della Repubblica è stato costretto a nominare QUESTO GOVERNO e che quindi si tratta di un governo illegale.

Illegale è l’inchiesta perché:

a) non esiste il reato di attentato alla libertà del Presidente della Repubblica, visto che – oltretutto – il predetto non ha sporto querela e vive al Quirinale protetto da un reggimento di Corazzieri ( in realtà un gruppo), un commissariato di ” polizia presidenziale” e un reparto – a turno – delle Forze Armate.

Evidentemente esistono magistrati- e procuratori – privi della nozione di “Habeas Corpus”.
In assenza del corpo del reato, il reato non esiste.

Casomai esisterebbe il ” tentato attentato alla libertà del Presidente” ma non è previsto dai codici.

b) Dopo un goffo tentativo di agganciarsi ad analoghe masturbazioni mentali americane dell’F.B.I. con accuse alla Russia, si è più mostamente ripiegati su Israele e l’Estonia. A meno che non si voglia coinvolgere il povero Preatoni, anche questa è una bufala priva di mozzarella.

c) Scontratisi con la smentita USA, i baldi PM si sono affidati “allo snodo di Milano” come origine degli attacchi al Presidente, ma si sono ben guardati dal trasmettere il fascicolo alla competente procura meneghina.
La legge prevede che l’inchiesta dovrebbe incardinarsi dove è stato commesso il reato, non dove risiede la presunta ” parte lesa”.
Grandi allievi di Luciano Violante ( definito dal Presidente Cossiga ” piccolo Vishinsky” per le sue inchieste contro Pacciardi e Sogno gestite da Cuneo) si tengono stretta l’inchiesta anche per non lasciare la Sarzanini a becco asciutto.

Non posso dire di conoscere personalmente Mattarella dato che l’ho incontrato, a inizio anni 90, solo un paio di volte al ristorante ” DA SETTIMIO” mentre cenavo con l’on TATARELLA di cui sono stato grande amico, ma ammetto che ne ebbi una ottima impressione.

Aveva l’occhio vispo, chiaro e il suo eloquio era intelligente e allegro e mostrava una bonomia non finta.

Tatarella mi disse che era propenso a non irrigidirsi ed era disposto a ragionare pacatamente. Avevano un eccellente rapporto. ( erano i tempi del “tatarellum”, infelice legge elettorale che Mattarella, intelligentemente lasciò battezzare col solo nome di Pinuccio).

Per questa mia valutazione personale sono propenso a credere che dietro questa vicenda non ci sia il Presidente, ma qualcuno del seguito e non è certamente il dottor Zampetti ( il segretario Generale) che ho conosciuto quando era alla Camera e che condivide col Presidente una ormai irreperibile educazione che è facile confondere con l’arrendevolezza.

La stessa mano malevola e maldestra, sta manovrando la Commissione di Vigilanza RAI che adesso vuole convocare il Ministro TRIA e “forse Di Maio”, nella speranza di una presa di distanza di almeno uno dei due sulla vicenda di Marcello FOA.

Fanno finta di non capire che il parere – non vincolante – alla nomina del Presidente RAI è un ” atto di cortesia ” del Governo e non una prerogativa della Commissione.

A proposito di Commissioni, si potrebbe evitare anche la pagliacciata delle domande dei membri COPASIR sui servizi segreti e la loro attività: ogni volta un funzionario ( dirigente) dei servizi manda preventivamente un elenco delle domande che i servizi vogliono farsi porre e lo fa a richiesta della Commissione i cui membri ( capisci a me) non sanno cosa chiedere.

Smettiamola una buona volta e cominciamo a lavorare per uscire dalla m..elma.